Domenica 7 Giugno 2009 Anno XII - Numero 155 Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA
FAGNANO C.
CROTONE
SPORT / CALCIO
SPORT / CALCIO
SPORT / CALCIO
Autovelox, le indagini arrivano sull’Esaro
Imprese a scuola si studia il Medio Oriente
SERIE B La lista di Walter
2ª DIVISIONE La Vibonese non molla
2ª DIVISIONE Catanzaro sogna
Nell’operazione Devius diversi comuni coinvolti
In programma un viaggio nei Paesi del Golfo
Per Novellino alla Reggina una questione di programmi
Torpedone rossoblù a caccia di risultato
Oggi è il giorno del giudizio nella bolgia del Ceravolo
di Emilia Manco > Pag 27
di Francesco Pungitore > Pag 32
di Angela Latella > Pag 41
di Maurizio Bonanno > Pag 41
di Mario Mirabello > Pag 42
’NDRANGHETA L’uomo era sottoposto alla libertà vigilata dal febbraio 2008 e viveva a Rignano Flaminio, un paese alle porte di Roma
Il boss Carmelo Morabito torna in carcere I carabinieri lo hanno sorpreso alla guida di un’autovettura senza documenti ROMA — Era sottoposto alla libertà vigilata dal febbraio 2008 e viveva a Rignano Flaminio, un paese alle porte di Roma, ma i carabinieri, ieri mattina, lo hanno riportato in carcere notificandogli un'ordinanza di sostituzione della misura della libertà vigilata. Il boss Carmelo Morabito torna quindi a Rebibbia, dopo alcune informative dei carabinieri della stazione di Rignano Flaminio, che hanno verificato la trasgressione del boss alle prescrizioni fondamentali di buona condotta che avrebbe dovuto tenere nel corso della libertà vigilata. Due gli episodi registrati dai carabinieri e che vedono coinvolto Morabito sia in una rissa sia per la sospensione della patente, dopo essere stato sorpreso alla guida di un'autovettura senza documenti. Morabito era stato accusato dalla Corte d'appello di Reggio Calabria di aver partecipato ad un'associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di reati come il sequestro di persona, omicidi, traffico d'armi e di sostanze stupefacenti.
REGGIO CALABRIA Beccata con armi e droga REGGIO CALABRIA — Una pistola, il relativo munizionamento, droga pesante. A possedere tutto questo non era il solito pregiudicato, ma un’insospettabile signora di 56 anni.
di Angela Latella > Pag 33
VIBO VALENTIA Sequestro di cocaina
VIBO VALENTIA — Ancora un sequestro di cocaina a conferma che questa sostanza stupefacente si è inserita nel mercato locale.
di Maurizio Bonanno > Pag 36
Il lodo Repubblica Il pastore che gridava al lupo al lupo finì col perdere credibilità e gregge. Repubblica e soci che, da quindici anni in qua, gridano dai loro giornali che la vita degli italiani è in pericolo, minacciata dal lupo Berlusconi, hanno finito per diventare il vero lodo che rende sempre più immune e inattaccabile Silvio Berlusconi. Si chiamino D'Avanzo o Travaglio, sono state tante e tali le volte in cui il premier è stato assolto dalle loro accuse che la gente si è stancata di prenderli sul serio e, ciò che è più grave, non darà loro ascolto neppure quando il lupo si appaleserà realmente. Lunedì prossimo si avrà assoluta contezza di quanti elettori si saranno lasciati sedurre dalle grida allarmate provenienti dalle solite redazioni e dalle solite segreterie di partito; forse il tre o quattro percento di loro negherà. > Pag 2
di Vincenzo De Virgilio
REGGIO CALABRIA — La storia di un’artista calabrese apprezzata nel resto d’Italia e, forse, ancora poco conosciuta nella terra in cui è nata. Reggio Calabria le ha dato i natali, e ha da poco ospitato, grazie alla Leucò Art Gallery, una sua mostra. Conosciamo meglio la pittrice Rosanna Nicoletti.
me per futili motivi un'abitazione di proprietà comunale provocando seri danni alla struttura: un uomo R. M., di 27 anni, é stato denunciato in stato di libertà, per danneggiamento, dai carabinieri della compagnia di Soverato.
di Rosalba Paletta > Pag 44
di Carmela Mirarchi > Pag 20
> Pag 18
CATANZARO
Elezioni, in Calabria bassa affluenza Giornata di sole e il mare vince sulle urne
CATANZARO — Il Marca di Ca-
CATANZARO — Seggi aperti in Calabria. Oltre all'Europarlamento, si vota per
eleggere i nuovi presidenti provinciali di Crotone e Cosenza. Al voto anche 148 comuni. Ieri, affluenza bassissima. Mattiniero il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo (nella foto), che non ha mancato l’appuntamento con le urne. di Alessandro Caruso > Pag 13
Mostra al Marca
tanzaro si è aperto per accogliere la mostra conclusiva degli elaborati realizzati dai ragazzi. di Oriana Tavano > Pag 19
CARDINALE
Dà fuoco a una casa
APPUNTAMENTI/REGGIO CALABRIA
di Perla Scandinava
L’Italia non va avanti se ha una sola gamba Il Mezzogiorno e la Calabria sono stati cancellati dall'agenda politica italiana. Non soltanto da quella del Governo, ma anche da quella dei partiti, dei sindacati e delle associazioni della società civile. Non se ne parla più, dopo oltre 50 anni di dibattito, come se il problema fosse stato risolto o come se lo si considerasse irrisolvibile e, quindi, da dimenticare. E' stata presa in considerazione ed avviata a soluzione, invece, appena il problema è stato posto, la questione del Nord Italia, indirizzando risorse finanziarie consistenti, ritenendo che la forza economica della nazione sia concentrata in quella zona. Non si vuole capire che, con la globalizzazione, l'economia di un Paese va guardata complessivamente...
IL FATTO DEL GIORNO
di Alessandro Caruso > Pag 12
L’IDEA
L’INTERVENTO
Nelle parole di Rosanna Nicoletti la stessa intensità dei suoi quadri
LOCRI
Identificato il presunto killer del cardiologo Ceratti LOCRI — I carabinieri hanno arrestato ieri Sergio Prezio, di 44 anni ritenuto l'autore dell’omicidio del cardiologo Stefano Ceratti, di 55 anni, ucciso a colpi di pistola il 7 aprile del 1992 a Bianco (Reggio Calabria). L'arresto di Prezio, originario di Montalto Uffugo (Cosenza) e attualmente recluso nel carcere di Vibo Valentia per altra causa, è stato fatto sulla base delle indagini condotte dai carabinieri del gruppo di Locri, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip di Reggio Calabria, Filippo Leonardo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia reggina. Prezio, ritenuto l'autore dell'omicidio del medico, all'epoca segretario della locale sezione della Dc di Caraffa del Bianco, comune poco distante, deve rispondere di associazione mafiosa e viene considerato vicino alla famiglia Pelle (Gambazza), di San Luca (Reggio Calabria). L'omicidio Ceratti, contro il quale il killer esplose l'intero caricatore di una pistola 7,65, avvenne all'indomani delle elezioni politiche mentre il medico stava effettuando un elettrocardiogramma su un paziente che disse di non avere visto nulla.
di Antonio Latella > Pag 35
CARDINALE — Ha dato alle fiam-