Mercoledì 07 Settembre 2011
Anno XIV - Numero 246
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QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
POLITICA
GOVERNO
Malcontento nel Pd malgrado la sospensione di Penati
ESTERI Turchia-Israele, la crisi si aggrava Stop a tutti i rapporti militari
Aumento Iva dal 20 al 21% tassa 3% per super ricchi
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Presentato a Palazzo Campanella il documento redatto dalla Direzione marittima calabrese delle Capitanerie di porto
«Mare calabrese in ottima salute» Due anni di ricerche e di confronto di dati su 821 chilometri di coste, condensati in seimila pagine e sedicimila fotografie L’INTERVENTO
Enti locali, le risposte che non ci arrivano di Giacomo D’Arrigo
Il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti ha sottolineato positivamente IL COMMENTO l’esito della ricerca, il confronto ed il riscontro delle azioni messe in campo tra istituzioni con l’unico obiettivo di salvaguardare il mare e le coste della Calabria a pag » 12
IL CASO
CORTEI IN 100 CITTÀ
La battaglia di Corbelli Kate è al Cie di Roma
coordinatore nazionale di Anci Giovane
Visti gli esiti degli ultimi incontri con il Governo, penso che agli Enti locali non rimanga altra scelta che la rottura dei rapporti istituzionali con l’esecutivo. Duemila Comuni che scendono in piazza a Milano, migliaia di proteste in tutta Italia e le tantissime sollecitazioni e telefonate che riceviamo da parte dei sindaci e degli amministratori, e tra questi tantissimi giovani, per il Governo sembrano non esistere e l’unica risposta che sono riusciti a darci finora è stata una chiusura totale alle nostre istanze. Ritengo che la rottura delle relazioni istituzionali sia l’unica arma che è rimasta nelle mani dei Comuni italiani, dopodiché ci resta soltanto il garbo e la sensibilità del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’unico che in questi mesi ha saputo dimostrare la giusta attenzione e dare un riscontro alle nostre richieste.
Migliaia in piazza contro una «manovra iniqua» ROMA - Nelle piazze italiane hanno sfilato con la Cgil migliaia di persone (circa cento le città interessate) per protestare contro una manovra considerata iniqua e per chiedere come ha fatto il segretario generale Susanna Camusso «un passo indietro». Hanno scioperato anche i sindacati di base. Sul fronte trasporti sono stati penalizzati soprattutto i voli con circa 200 cancellazioni tra arrivi e partenze negli aeroporti di Roma e Milano.
CATANZARO - E’ stata portata nel Centro Cie di Ponte Galeria, a Roma, Kate Omoregbe, la nigeriana di 34 anni che lunedì ha lasciato il carcere di Castrovillari dopo avere finito di scontare una condanna per spaccio di droga e che ha chiesto asilo politico in Italia per evitare la lapidazione nel suo Paese. Kate resterà nel Centro fino a quando la sua richiesta di asilo non sarà valutata sul piano giudiziario ed amministrativo. A esaminare il primo aspetto sarà il giudice di sorveglianza di Roma, che dovrà decidere, in particolare, se sospendere la pena accessoriaprevistadallasentenza di condanna della giovane nigeriana emessa dalla Corte d’appello di Roma e confermata dalla Cassazione che stabilisce la sua espulsione dall’Italia. a pag » 13
LAMEZIA TERME Continuano i lavori per la visita pastorale del Papa. Oggi la marcia delle fede a pag » 17
SIDERNO Sequestrati beni per un milione di euro a presunto esponente della cosca Longo a pag » 18
VIBO VALENTIA Dissesto idrogeologico: intesa Provincia - Regione per accelerare gli interventi a pag » 21
Serve un governo di emergenza o di transizione Pier Luigi Bersani segretario del Pd
Serve un governo di emergenza o di transizione che prenda misure eque, che metta mano alla legge elettorale e ciò consenta anche di andare a votare con un certo anticipo rispetto alla scadenza naturale. Se oggi correggessimo con serietà la manovra e avviassimo un percorso così potremmo arginare la sfiducia. Noi continuiamo a dire che siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità e questa cosa non la facciamo per ricevere vantaggi, perché in un momento come questo chi sta alla finestra sta più tranquillo, ma così non si può andare avanti. E’ una riflessione che dovrebbe fare la maggioranza e che dovrebbe fare anche chi ha una certa influenza sull’opinione pubblica. Intanto, bisogna tagliare dalla manovra l’articolo 8, che non c’entra niente con la crescita e finora ha soltanto diviso il mondo del lavoro e complicato la vita a un paese che è già in grave difficoltà. Noi andiamo in aula al Senato dicendo che siamo pronti a rendere essenziali i nostri emendamenti. Dopodiché la maggioranza si assumerà le sue responsabilità. Bisogna fare per bene e rafforzare la manovra con i nostri emendamenti, è inutile far presto se non si fa bene perché si rischia di fare una manovra alla settimana. Certamente questa manovra va rafforzata e va anche rafforzata la coesione del Paese. Noi abbiamo idee, ma in due minuti la maggioranza ha bocciato tutti i nostri emendamenti. Riprendiamoli perché sono seri.