il domani

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Giovedì 07 Ottobre 2010

Anno XIII - Numero 275

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

ARTE

GIUSTIZIA

Mattia Preti, quarto centenario Sgarbi nel comitato scientifico

REGIONE

Il Senato approva il ddl Lazzati ora è legge: plauso dalla Calabria

a pag » 3

Scopelliti alla Cec: la Chiesa è un punto di riferimento fondamentale

a pag » 4

a pag » 5

La mobilitazione contro il piano di rientro e la paventata chiusura degli ospedali ieri è arrivata a Montecitorio

A Roma la protesta dei sindaci calabresi

Anche il leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro, appoggia i manifestanti: «La gente muore e Nerone e la ride» IL COMMENTO

Una prospettiva: il domani dell’università

Leoluca Orlando si è impegnato a richiamare l’attenzione del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti affinché venga sottoposta ad esame, nell’ambito del Piano di rientro, la garanzia del diritto alla salute dei cittadini a pag » 4

GUARDIA DI FINANZA

Ritardati pagamenti alle imprese Confindustria risuona l’allarme

di Rocco Reina docente università Magna Graecia

Sono periodi particolarmente bui quelli che l’Università Italiana in questo momento storico va affrontando, con riverberi non certamente positivi sia a livello macro - organizzativo, sia contestualmente a livello micro - organizzativo ed individuale. Ecco perché il titolo dell’articolo apre con il lancio di una provocazione che rappresenta anche e necessariamente una prospettiva. Soprattutto in questi momenti infatti, appare improcrastinabile pensare al futuro, onde evitare di assistere all’avverarsi di situazioni non attese e/o desiderate. Forse è proprio questo il male che ha interessato la comunità universitaria italiana, spesso forse troppo chiusa su sé stessa, per pensare allo sviluppo...

ECONOMIA

Calandro nuovo comandante regionale CATANZARO - Si è insediato il nuovo comandante regionale della Guardia di finanza, generale di divisione Michele Calandro, che ha sostituito il generale di brigata Salvatore Tatta. La cerimonia, presieduta dal comandante interregionale Saverio Capolupo, si è svolta alla presenza di autorità civili, militari e religiose regionali e dei gonfaloni di Regione, Provincia e Comune di Catanzaro.

CATANZARO - «Nel nostro territorio il problema dei ritardati pagamenti sta assumendo in questi mesi dimensioni preoccupanti». Lo afferma in una nota il Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria della provincia di Catanzaro, Andrea Abramo. «La contabilità delle imprese - prosegue - già fortemente stressata dal razionamento del credito operato dalle banche, è ulteriormente sollecitata in assenza di pagamenti per garantire le risorse necessarie a dare continuità all’attività imprenditoriale. In alcuni casi, è addirittura la sopravvivenza stessa delle imprese che viene messa a rischio, in altri è la mancata certezza dei tempi di pagamento che impedisce agli operatori economici di programmare le proprie attività».

segue a pag » 2

a pag » 5

REGGIO CALABRIA Dopo l’ultima intimidazione a Pignatone il Governo manderà l’esercito in città a pag » 12

CATANZARO Tallini: nessuno ha fatto in 15 anni quello che Traversa ha realizzato per Catanzaro a pag » 17

CROTONE Doppio sbarco di immigrati sulla costa ionica, arrivano 102 clandestini a pag » 18

L’INTERVENTO

I cinque punti per far partire il federalismo di Vasco Errani presidente Conferenza Regioni

Il Governo ha accolta la nostra proposta di aprire un tavolo tecnico sulla manovra e sul trasporto pubblico locale. Bisogna che si rivedano i tagli previsti dalla manovra e che il federalismo non parta da quei tagli. Le Regioni ora sospendono il giudizio. Noi vogliamo avere delle garanzie perché si parta bene e non ci sia una falsa partenza. Abbiamo bisogno di risposte concrete, perché la manovra varata dal Governo l’estate scorsa al 1° gennaio 2011 diventa un fatto concreto. Sono cinque i punti "fondamentali" che secondo le Regioni il decreto legislativo sulla fiscalità non ha risolto a cominciare dal pieno rispetto della delega in riferimento all’autonomia regionale. E qui rientra, ad esempio, il tema del fondo perequativo alimentato con l’Irpef anziché con l’Iva come dice la legge delega. Su questo punto il Governo si è detto disponibile a ragionare. Sul tappeto le Regioni hanno poi posto il tema della definizione dei Lea e dei Lep per stabilire il fabbisogno - le risorse da fiscalizzare alle Regioni bisogna mettere in chiaro quali servizi devono essere garantiti ai cittadini. Se non è chiaro questo non diventa chiaro nulla. A seguire l’altrettanto importante questione dell’intersecarsi del federalismo con la manovra varata dall’esecutivo. Quindi il rapporto con il federalismo municipale, in cui si prevede una norma che non convince le Regioni: la parte che riguarda le risorse regionali che vanno ai comuni e che dovrebbe essere decisa in concertazione tra le autonomie. Infine, la garanzia dell’autonomia statutaria.


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