Mercoledì 08 Giugno 2011
Anno XIV - Numero 156
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
EPIDEMIA
REFERENDUM
Buone notizie per gli agricoltori almeno 150 milioni di risarcimenti
ECONOMIA L’Europa ci raccomanda: evitare sforamenti e tornare a crescere
Sì della Consulta al quesito nucleare: si vota anch’esso
a pag » 6
di Michela Mancini a pag » 5
a pag » 10
L’operazione della Direzione investigativa antimafia di Reggio ha riguardato un imprenditore della Piana di Gioia Tauro
Sequestrati beni per 20 milioni di euro Secondo l’accusa, più società emettevano fatture false per ottenere indebitamente cospicui contributi pubblici L’INTERVENTO
Bilancio in pareggio: obiettivo irrealistico di Stefano Fassina
Sette società, 25 mila metri quadrati di terreno, 15 mila dei quali edificabili, due immobili e disponibilità finanziarie aziendali e personali: sono questi i beni sequestrati dalla Dia all’imprenditore di Rizziconi Ferdinando De Marte, di 48 anni a pag » 9
FESTA GRANDE PER L’ARMA
Ecomafie, il business la Calabria è seconda
resp. Economia e Lavoro del Pd
L’obiettivo di bilancio pubblico in pareggio del 2014 è assolutamente irrealistico, otre che insostenibile sul piano economico e sociale. Tentare di raggiungerlo con altri tagli ciechi alla spesa primaria corrente, agli investimenti e con aumenti surrettizi di tasse affidati a regioni, province e comuni porterebbe l’Italia alla recessione. Si produrrebbero danni economici e sociali strutturali e non si raggiungerebbero gli obiettivi di finanza pubblica. L’unica via per abbattere il debito passa per le riforme per la crescita. Nessun Paese al mondo è riuscito ad abbattere un debito pubblico del 120% in uno scenario di stagnazione e elevata disoccupazione. L’Italia non può permettersi un governo che continua a galleggiare e a mettere toppe sul bilancio. E’ necessaria una svolta politica per aprire una stagione di riforme profonde.
LEGAMBIENTE
Sono 197 ma non li dimostra di certo... Festa grande a Roma l’altro ieri a Piazza di Siena, per il 197/o anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Il presidente Giorgio Napolitano ha passato in rassegna i reparti schierati in formazioni perfette per poi prendere posto sul palco con il premier Silvio Berlusconi, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il capo di Stato Maggiore della Difesa Biagio Abrate, 9 ministri, i presidenti di entrambe le Camere.Nella foto LaPresse un reparto femminile.
È ancora la Campania a guidare la triste classifica delle regioni dove è più diffusa l’illegalità ambientale, con 3.849 illeciti (pari al 12,5% del totale nazionale), 4.053 persone denunciate, 60 arresti e 1.216 sequestri; seguono Calabria, Sicilia e Puglia: nelle quattro regioni del sud si consumano circa il 45% dei reati ambientali denunciati dalle forze dell’ordine nel 2010. Si tratta tuttavia di un dato in costante flessione rispetto agli anni precedenti, cui corrisponde una crescita di reati analoghi in altre aree geografiche, in particolare nel nordovest che si attesta al 12% a causa del forte incremento degli illeciti accertati in Lombardia. È quanto emerge dal rapporto Ecomafia "2011" di Legambiente, presentato ieri nella sede del Cnel . alle pagg » 3 e 6
CATANZARO Realizzazione del Grand Hotel Marechiaro chiesta la condanna per 16 imputati a pag » 15
COSENZA Niente stipendi per i dipendenti della clinica Tricarico, occupata l’Asp a pag » 18
GIOIA TAURO Fdc: stop allee linee Taurensi i lavoratori occupano la stazione a pag » 23
IL COMMENTO
Serve una reazione morale contro l’indifferenza di Antonio Russo resp. immigrazione delle Acli
L’appello ad una reazione morale contro l’indifferenza, lanciato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, merita una risposta di impegno e di gratitudine da parte di tutti i cittadini italiani. Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani plaudono all’intervento del Capo dello Stato sul tema dell’assuefazione di fronte alle tragedie dei migranti in mare. Per fortuna c’è chi continua a ricordarci cosa abbia significato per l’Italia essere stati un Paese di emigranti aiutandoci oggi a comprendere la tragedia di quegli immigrati che nel tentativo di fuggire una vita miserabile finiscono per perderla affogando nel Mediterraneo. Il Capo dello Stato ci richiama con autorevolezza a una reazione morale contro l’indifferenza, ci invita a vincere il pericolo dell’assuefazione di fronte a tragedie che dovrebbero invece scuotere il sentimento profondo di umanità di ogni cittadino. Non è più accettabile assistere impotenti a queste tragedie, bisogna chiedere all’Unione europea un impegno più serio nei confronti dell’immigrazione, ispirato non solo da ragioni di ordine pubblico, ma da quel senso di umanità che contraddistingue la nostra civiltà. E’ necessario individuare nuove forme di intervento per scongiurare la partenza di questa gente dalle coste africane e ridurre al minimo i rischi per la vita di chi si è imbarcato. Urgono forme concrete di accoglienza in mare prima ancora che a terra.