Venerdì 08 Luglio 2011
Anno XIV - Numero 186
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
GIOIA TAURO
GOVERNO
Scopelliti: non accettiamo le critiche di chi non ha fatto nulla
LAVORO In Calabria sono ancora troppo bassi tutti i livelli di occupazione
Il decreto Sviluppo è legge, lo dice il Senato con 162 sì
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Francesco Torcasio, 20 anni, ucciso in pieno giorno a Lamezia, Francesco Giovinazzo, 31 anni, assassinato alla stesa ora a Rosarno
Scorre il sangue delle faide sulla Calabria Il giovane lametino crivellato di colpi in centro, ad un mese esatto dall’uccisione del padre 58enne Vincenzo Torcasio IL COMMENTO
Questa è la manovra del dottor Stranamore di Pierluigi Bersani
L’omicidio dei Torcasio sarebbe, secondo gli investigatori una netta conferma della L’INTERVENTO ripresa della faida tra le cosche della ’ndrangheta. Lo stesso ragionamento che fanno gli investigatori di Rosarno per l’assassinio di Giovinazzo alle pagg » 12 e 13
SILVIO PRESENTA IL RE
Si è insediato il nuovo cda guidato dalla Fagà
segretario nazionale del Pd
Penso che siamo davanti alla manovra del dottor Stranamore. Si parla di miliardi come se fossero noccioline e non si rende chiaro al Paese cosa sono in concreto. È una manovra inaccettabile per l’enorme carico sociale che determina, è recessiva, lascia un’alea rilevantissima sul pareggio di bilancio che anche il presidente giustamente invoca. Dire sbrigativamente che le leggi-delegaprodurrannorisparmi per 12-14 miliardi che se non sarà così si taglieranno proporzionalmente le detrazioni e le agevolazioni fiscali è inaccettabile: sarebbe un ulteriore drammatico colpo alle detrazioni sociali, che non servono per pagare la palestra, parliamo dei figli a carico, dei redditi bassi, di meccanismi perequativi. Quanto all’iter parlamentare della manovra, è inaccettabile che venga discussa in tre settimane e approvata con un voto di fiducia.
ARPACAL
Show per il libro di Scillipoti Il re dei peones In una sala del Mappamondo di Montecitorio gremita come per le grandi occasioni, con l’immagine del libro di Domenico Scilipoti (una sua foto in primo piano con la scritta "re dei peones") proiettata in entrambi i lati della sala, «Mimmo», come lo chiamerà per tutta la conferenza stampa il Cavaliere, è un fiume in piena. Aspetta trepidante l’arrivo del capo del governo che dopo avergli fatto rinviare la presentazione del volume, questa volta non salta l’appuntamento.
Si è insediato ieri il nuovo consiglio di amministrazione dell’Arpacal, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria. Nuovo presidente del cda è Marisa Fagà, che ha salutato i suooi nuovio colleghi nella conferenza stampa di ieri: «Questa Agenzia è ricca di professionalità ma va meglio organizzata e il nuovo consiglio d’amministrazione si è posto l’obiettivo di rendere l’Arpacal un ente produttivo, per essere il fiore all’occhiello della Calabria». Una serie di ringraziamenti hanno fatto da contorno alla manifestazione: «Vorrei ringraziare Talarico (presidente del Consiglio regionale, ndr) - ha aggiunto - perché nell’individuare questo cda, ha anticipato quanto il Parlamento ha legiferato proprio in questi giorni». a pag » 8
CATANZARO Esami venduti all’Università Magna Graecia sono state sequestrate altre dieci lauree a pag » 15
CROTONE Incendiato il capannone del marito del vicepresidente Antonella Stasi a pag » 20
VIBO VALENTIA Estorsioni e rapine, arrestate sette persone vicine alla cosca dei Lo Bianco a pag » 21
Basta spremerci: e che il federalismo non sia una scusa... di Marco Venturi presidente di Confesercenti
Voglio innanzitutto ringraziare il Presidente della Repubblica, per il gradito e importante messaggio che ha voluto rivolgere alla nostra Assemblea e gli sono grato anche per il calore ed il valore che ha voluto dare al 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed all’orgoglio di essere italiani. Siamo fieri per i nostri tanti connazionali che hanno dato la vita, prima per unire il nostro Paese e poi per difendere la sua indipendenza e la sua unità. Ai tanti collanti culturali, territoriali, economici e sociali, si aggiunge quello dell’Europa che sempre più rappresenta la dimensione necessaria per muoverci in un mondo globalizzato, pieno di tensioni e ricco di competizione. Una scelta felice, senza la quale in questi anni difficili, ci saremmo trovati in forte difficoltà. Questa consapevolezza mi spinge ad insistere sulla necessità di un confronto politico incalzante e rispettoso, senza paura di aggressioni e di ricatti e senza tradire il mandato degli elettori, legato ai programmi ed agli impegni presi in campagna elettorale. Sì, ai programmi, agli impegni ed alla coerenza dimostrata nella legislatura precedente, perché questi e solo questi devono diventare i parametri di scelta da parte degli italiani. Il nostro auspicio è quello che la politica cambi, che pensi più agli elettori che agli eletti. Per questo rivolgo un appello a tutti i leaders dei partiti: semplificate la rappresentanza, riducete i partitini ed i gruppi parlamentari ad personam, rendete chiari i programmi e le alleanze. Per questo diciamo no al tifo, alle fazioni, alle appartenenze. Ora basta al ruolo di spettatori passivi. (segue a pagina 2 )