il domani

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Lunedì 08 Novembre 2010

Anno XIII - Numero 307

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

COSENZA

BENEDETTO XVI

Il Forum dei giovani non ha dubbi: c’è una classe politica troppo datata

CATANZARO Gigliotti: per il dopo Olivo via alle primarie di coalizione

Il Papa in Spagna: difendere il diritto alla vita e le famiglie

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L’INTERVISTA Parla il giudice Aldo Ruggiero. Un impegno, il suo, a favore della sezione Fallimentare del Tribunale di Roma e dell’Osservatorio sulle crisi di impresa

«Liquidità e credito soffocano le imprese» Le inevitabili ripercussioni sono sui fornitori, che non vengono pagati e, a loro volta, non pagano L’INTERVENTO

Patrimonio storico servono risorse adeguate

«Tuttavia, va distinto il settore delle imprese effettivamente in crisi dal settore delle IL COMMENTO imprese dedite alla bancarotta con scarsa tenuta delle scritture contabili, rilevanti evasioni fiscali, legali rappresentanti individuati in soggetti teste di legno» di Alessandro Caruso alle pagg » 10 e 11

SVILUPPO

FINI APRE LA CRISI

Crotone a caccia di record nel turismo crocieristico

di Sandro Bondi ministro della Cultura

Spero che la vicenda Pompei non alimenti polemiche sterili e strumentali. Dovrebbe trattarsi al contrario di un’occasione per capire l’importanza, anche per l’immagine internazionale del nostro Paese, della salvaguardia del nostro patrimonio culturale e della necessità di uno sforzo comune per conservarlo e trasmetterlo alle generazioni future. Il dissesto che ha provocato il crollo della “Schola Armaturarum” parrebbe imputabile ad uno smottamento del terrapieno che si trova a ridosso della costruzione. Quanto è accaduto ripropone, tuttavia, la necessità di disporre di risorse adeguate per provvedere a quella manutenzione ordinaria che è necessaria per la tutela e la conservazione dell’immenso patrimonio storico artistico di cui disponiamo.

Attacco al premier: Berlusconi si dimetta BASTIA UMBRA - Oltre il Pdl e oltre Berlusconi. Con il Popolo delle Libertà che è ormai una pagina chiusa. Questo il messaggio lanciato dal leader di Futuro e Libertà Gianfranco Fini nell’atteso discorso di Bastia Umbra. Fini ha poi chiarito: è possibile un nuovo patto di legislatura ma solo con una nuova agenda politica. Ma prima il premier deve dimettersi e aprire la crisi.

CROTONE - A pochi giorni dall’ultimo approdo della nave da crociera "Seabourn Spirit", si è già a conoscenza del fatto che almeno due arrivi, di altre due diverse compagnie, interesseranno il porto di Crotone nel 2011. La prima compagnia ad attraccare a Crotone con una sua nave sarà, il prossimo maggio, l’inglese "Swan Hellenic" che ha inserito la città in una crociera di 15 giorni quasi esclusivamente dedicata all’Italia, dal momento che toccherà Venezia, Ravenna, Kotor nel Montenegro, Crotone, Palermo, Cagliari, Napoli, Gaeta, Bonifacio, in Corsica, ed infine Civitavecchia. La seconda nave di cui già è certo l’arrivo è la "Amadea" della "Phoenix Reisen" che arriverà nel porto di Crotone nel novembre 2011. a pag » 7

AMBIENTE Oltre 400 bambini diventano esperti di prevenzione di frane a pag » 13

AGRICOLTURA Le produzioni del made in Italy con la Cia in vetrina alla maratona di New York a pag » 8

APPROFONDIMENTI Perle omeopatiche, il senso della ricchezza intellettuale a pag » 18

Una crisi gestita bene ma adesso siamo perplessi di Ivan Malavasi presidente nazionale Cna

Guardiamo con perplessità e disagio all’azione del Governo. E’ purtroppo a tutti evidente che oggi è rallentata, quando non avvitata attorno a questioni che appaiono sempre più lontane dalle sfide drammatiche che ha di fronte il paese. Diamo atto al Governo di avere gestito la crisi con attenzione e accorta prudenza, di avere operato con rigore sui conti pubblici, ma riteniamo abbia sottovalutato gli effetti sull’economia di una domanda debole e di consumi stagnanti. Stentiamo a comprendere la sua riluttanza ad impegnarsi su un piano di riforme per lo sviluppo. Anche per quelle che non comportano costi per il bilancio dello Stato. L’Italia merita un programma di sviluppo serio, che stabilisca in modo trasparente e responsabile alcune priorità e le persegua sino in fondo senza compromissioni, estenuanti negoziazioni, senza il gioco al massacro degli interessi contrapposti. Siamo stupefatti di fronte a processi che temiamo possano indebolire le istituzioni, la loro credibilità. Le istituzioni, i ruoli istituzionali costituiscono l’architrave del Paese, che va molto al di là degli individui che le rappresentano. Quindi devono essere protette e difese. La loro credibilità è un bene prezioso, non disponibile.Vediamo crescere sfiducia, divisioni, particolarismi che rallentano l’agire, rendono difficili le scelte, e alimentano l’incapacità di fare squadra, di mobilitarsi attorno ad un progetto per il Paese, che dia ragioni al presente e un’idea di futuro. Incapacità che, qualche volta, ci fa chiedere se oltre agli Italiani, ci sia ancora l’Italia.


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