il domani

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KALADZE VICEPREMIER

FIGC, INCHIESTA SU BOGGI

L'EX difensore del Milan e del Genoa, Kakhaber Kaladze, è il nuovo vice-premier della Georgia. A designarlo, il primo ministro Ivanishvili, vincitore delle elezioni con la lista Sogno Georgiano. A Kaladze deleghe di Sviluppo regionale e Infrastrutture.

LA procura federale della Figc ha aperto un fascicolo a seguito delle dichiarazioni dell’ex arbitro Boggi sull'attuale presidente dell’Aia Marcello Nicchi. La Procura vuole verificare la fondatezza delle accuse di Boggi su presunti pressioni sul voto.

Martedì 9 ottobre 2012

Euro 0,40 > Anno XV - N. 248 SEDE: T&P Editori SRL - Tel. 0961.023922 - Loc. Serramonda - 88044 Marcellinara (CZ)

Nazionale Raduno a Coverciano in vista delle gare con Armenia e Danimarca «Avviato il rinnovamento dell’Italia»

«Basta Cassano, spazio ai giovani» Prandelli: «In attacco per il prossimo biennio scelte diverse. Il futuro sono i ragazzi» FIRENZE – E' ora di “rottamare” anche in azzurro. Renziano convinto, benchè non dichiarato, Cesare Prandelli porta in nazionale un ribaltamento. Forse non basta solo chiudere l’era Cassano per avviare il «rinnovamento» tante volte citato. Forse non è solo questione individuale nè di apertura a giovani attaccanti e alle speranze di un futuro ancora da costruire. C'è da svecchiare anche l’idea di un calcio italiano arretrato in Europa, non all’altezza: «Rispetto agli altri Paesi, il nostro è un gioco meno intenso: ma da due anni questa nazionale sta provando a invertire rotta, a essere generosa e più intensa», dice il commissario tecnico azzurro. La trasferta in Armenia e la Danimarca a Milano, ammette con pragmatismo, sono le partite decisive per la qualificazione ai Mondiali. Per questo il ct ha rinunciato alla seconda esclusione. «Ammetto, ci sono rimasto male quando Balotelli ha deciso di operarsi agli occhi a settembre, in concomitanza con le partite azzurre – spiega Prandelli – E una riflessione sulla convocazione l’ho fatta: poi però ho chiuso gli occhi, ho ripensato alle sue prestazioni in azzurro e al talento, e mi sono sentito confortato all’idea che lui ci fosse. Ora ha l'ennesima occasione per dimostrare quanto vuole diventare un campione: non dico l’ultima, ma è un’occasione. Voglio che capisca quanto la nazionale possa essere straordinaria, per qualsiasi giocatore». Il futuro, è la convinzione di Prandelli, ha il volto di El Shaarawy e Destro, di Insigne prestato all’Under 21, del Verratti che a Yerevan giocherà qualche metro davanti a Pirlo «per riproporre il quadrilatero di centrocampo che ci ha premiato in questi anni». Ma intanto c'è un presente impellente el’idea di Italiabuona perarrivare alla finale Europea è già invecchiata, più velocemente dei suoi interpreti. Tra cui unico punto fermo è lo juventino Pirlo. «Cassano sarà in questi due anni quel che è stato Di Natale», la parola fine sulla scommessa Fantantonio («che io ho giocato nonostante nessuno altro vi puntasse, e ho vinto», precisa il ct): come dire, giochi ad altissimi livelli di qui al 2014, e se ne potrà riparlare. Intanto «i giovani sono il futuro. Cosa sa fare Antonio ci è stranoto, per il prossimo biennio abbiamo scelto altre vie in attacco. Nulla di personale». OGBONNA A CASA. Angelo Ogbonna, difensore del Torino, è tornato a casa subito dopoessere arrivato in ritiroa Coverciano, quando il medico azzurro professor Enrico Castellacci, gli ha diagnosticato un riacutizzarsi della prostatite.

Il ct punta su Destro El Shaarawy Verratti e Balotelli

CASO DE ROSSI Escluso da Zeman «Meglio non parlare» FIRENZE – Frecciarossa 9520, Roma-Firenze in poco meno di un’ora e mezza. Per Daniele De Rossi il viaggio in nazionale è stato più rapido che non la fuga dalle sue delusioni giallorosse. Fardello pesante da portarsi in azzurro. «L'accusa è pesante, conto sull'orgoglio di un professionista e sulla voglia di ribaltare questa immagine», la difesa di Cesare Prandelli. De Rossi, ferito dalle parole del suo allenatore più che dalla panchina, lui per anni simbolo dell’abnegazione giallorossa. Di fatto, l’accusa pesante rivolta dall’allenatore boemo – scarso impegno – traccia un nuovo solco, una frattura più profonda di quella creata da Luis Enrique, allora per un ritardo alla riunione tecnica. «No, niente conferenza, meglio di no: si parlerebbe solo di una cosa», le uniche parole del centrocampista della Roma appena arrivato a Coverciano. Cesare Prandelli durante la conferenza stampa di ieri a Coverciano. In alto, gli esclusi di Zeman, Osvaldo e De Rossi

Per il centrocampista un ritorno dopo tre anni: «Ero troppo giovane»

Candreva: «Azzurro grazie a Petkovic» «Per la mia convocazione è stato determinante il tecnico della Lazio»

Antonio Candreva

FIRENZE – «C'è davvero tanto della Lazio in questo ritorno, ringrazio il mio allenatore Petkovic e i miei compagni che sono stati determinanti. Non so se la Lazio può lottare per il titolo anche se l’Inter, considerata in corsa, ha gli stessi punti. Intantonon misorprendereise allafine arrivassimo in Champions, già la scorsa stagione l’abbiamo sfiorata e con la rosa che abbiamo possiamo puntare a questo traguardo, siamo sulla strada giusta». Tanto è che è una gran Lazio quella che ha permesso ad Antonio Candreva di tornare in Nazionale a tre anni (novembre 2009) dall’ultima volta. Lui e i compagni hanno fatto in fretta a assimilare le direttive di Petkovic: «E' un allenatore che ha portato una

ventata dinovità –dice Candreva-, e mi ha colpito specie nella cura delle due fasi di gioco, nella ricerca di continuità e nel pretendere sempre massima concentrazione in allenamento». L’ex juventino ha vinto anche battaglie personali: a Roma, agli inizi,non sono state tutterose e fiorietramutare ifischiinapplausi non è stato facile. «Non lo è stato neppure tornare in azzurro ma alla fine ce l’ho fatta - sorride -. Tre anni fa ero troppo giovane, venivo dal primo anno in A con il Livorno, poi andai alla Juve e forse non era il momento giusto anche se non mi sono pentito perchè umanamente quell'avventura mi ha dato molto, quindisono statoa Parmaea Cesenaprima di arrivare alla Lazio. Ho girato

molto e ho pagato in continuità, ma ora ho più esperienza ed è quella che mi porto dietro in questa nuova convocazione». In azzurro Candreva è pronto a ricoprire qualsiasi ruolo, anche quello delicato dietro le punte, intanto ritrova molti con cui ha giocato in Under 21 a partire da Osvaldo, che insieme a De Rossi è stato protagonista di uno degli episodi più discussi della giornata di campionato avendo Zeman tenuto entrambi in panchina nella gara vinta con l’Atalanta. «Sorpreso? Sono scelte del tecnico, non conosco i problemi della Roma» taglia corto. Infine il ritorno in Nazionale di Balotelli: «Piùun problema cheuna risorsa? Direi la seconda visto quel che Mario ha dimostrato finora».

Serie B: rotta da invertire

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Da Viareggio ritorna un Catanzaro ridimensionato

«C’è troppa sfortuna La Vigor merita di più»

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