ABATE OUT PER 15 GIORNI
JUVE, PRONTO IL TURNOVER
MASSIMILIANO Allegri perde Ignazio Abate per almeno due settimane. Il difensore, costretto ad abbandonare il campo al 6' di Milan-Malaga, ha rimediato una lesione al quadricipite destro. Tra circa 15 giorni nuovi esami.
JUVE già al lavoro per la sfida di sabato sera a Pescara. E per la sfida dell’Adriatico sembra certo il turnover. In difesa potrebbe rifiatare Bonucci, e dare spazio a Marrone. Pogba potrebbe giocare al posto di Vidal. E Quagliarella al posto di Vucinc.
Venerdì 9 novembre 2012
EDIZIONE CALABRIA - EURO 0,40 > ANNO XV - N. 279 SEDE: T&P Editori SRL - Tel. 0961.023922 - Loc. Serramonda - 88044 Marcellinara (CZ)
Europa League A Belgrado la doppietta dell’argentino e il gol di Guarin annientano il Partizan Super Handanovic decisivo sullo 0-0
Immenso Palacio Inter qualificata I nerazzurri centrano la decima vittoria consecutiva in trasferta e sono matematicamente ai Sedicesimi PARTIZANBELGRADO 1 INTER 3 PARTIZAN BELGRADO: Petrovic 6,5; Miljkovic 5,5, Ivanov 6, Lazevski 5, Ostojic 6; Medo 5 (10' st M. Scepovic 5), Tomic 6; S.Scepovic 6 (24' st Mitrovic), Smiljanic 6, Ilic 5,5 (30'st Jojic 5); L.Markovic 5 In panchina: R. Ilic, Volkov, Ninkovic, Sretenovic. Allenatore: Vermezovic 5,5 INTER (4-1-4-1): Handanovic 7,5; Jonathan 5,5, Silvestre 6, Juan Jesus 6,5, Nagatomo 6,5 (1' st Palacio 7,5); Mudingayi sv (14' pt Gargano 6); Zanetti 6, Guarin 7,5, Cambiasso 6, Pereira 5,5; Livaja 6 (31'st Cassano 6,5) In panchina: Castellazzi, Pasa, Romanò, Milito. Allenatore: Stramaccioni 7 ARBITRO: Pereira Gomes (Portogallo) 6,5 MARCATORI: 6' st e 30' st Palacio, 42'st Guarin, 45' st Tomic NOTE: serata fredda, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Juan Jesus, Silvestre, Jojic. Angoli: 3-2 per il Partizan. Recupero: 2'; 2'.
su un 4-5-1 con il solo Livaja ad agire da punta e un centrocampo molto folto nel quale Cambiasso e Guarin appoggiano l'azione del croato partendo dalle retrovie. Il Partizan, che prima di ieri non aveva mai segnato nelle gare del tabellone principale, si presenta con l’ex doriano Scepovic in attacco e la giovane stella Lazar Markovic osservato speciale, dagli uomini di mercato e dai difensori nerazzurri. Stramaccioni costruisce attorno al numero 50 una “gabbia” che non permette all’avversario più pericoloso di prendere velocità in contropiede, togliendo ai padroni di casa un’arma importante. Le occasioni latitano: i nerazzurri ci provano spesso da fuori con Livaja, Guarin e Jonathan, ma la chance più importante capita a Pereira, che conclude troppo centralmente. Servono allora due grandi interventi di Handanovic nel giro di pochi secondi, entrambi al 32', su altrettanti calci piazzati battuti da Tomic e girati a rete di testa da Ivanov. Per dare maggiore solidità alla fase offensiva entra Rodrigo Palacio, unico giocatore a segno nella gara d’andata al Meazza. Esce Nagatomo e l’Inter torna alla difesa a tre con Gargano arretrato in mezzo ai centrali Silvestre e Juan Jesus. La differenza la fa Miljkovic, nel bene e nel male: prima fallisce una buona opportunità sull'imbeccata di Markovic, poi perde Palacio al centro dell’area e l’argentino segna di petto il gol del vantaggio esterno. La dormita della difesa serba è collettiva, perchè Guarin sigla l’assist vincente rubando il tempo sia a Medo che a Ivanov. A blindare il risultato ci pensa nuovamente Handanovic, che protegge la propria porta da un tentativo di autore-
Stramaccioni agguanta il record anche con il turnover
BELGRADO (SERBIA) –Missione compiuta per l’Inter di Andrea Stramaccioni, che con la decima vittoria consecutiva in trasferta espugna il Partizan Stadium e acciuffa la qualificazione alla fase eliminatoria dell’Europa League. Tre a uno il risultato, in virtù di una doppietta di Palacio e della rete di Guarin, che firma l’ultimo gol e due assist. A segno Tomic per i serbi. Stramaccioni sigla il record di successi di fila lontano dal Meazza nella storia del club, che risaliva alla stagione 2006/2007 sotto la guida di Mancini. Il tecnico deve rinunciare a dodici giocatori, nove infortunati e tre non in lista per la competizione europea, e dopo meno di un quarto d’ora utilizza la prima sostituzione per l'infortunio di Mudingayi, sostituito da Gargano. La scelta cade
Palacio festeggiato da Pereira, Jonathan e Guarin; in alto: Mljkovic e Nagatomo
te di Juan Jesus e dai tiri di Stefan Scepovic e Smiljanic. Con la squadra difensivamente in affanno, Stramaccioni inverte i ruoli di Gargano e Cambiasso, il Partizan è costretto a scoprirsi per non rischiare una prematura eliminazione e lascia a Palacio lo spazio per punire in verticale la difesa avversaria. È ancora Guarin a servire l’attaccante, che con una prateria davanti fulmina Petrovic in diagonale. Il portiere serbo evita il tris poco dopo l’ingresso in campo di Cassano per Livaja, il barese serve ancora Palacio a cui non riesce la conclusione vincente. Al secondo assist in pochi minuti, Cassano imbecca Guarin e il tris è servito, poco prima che Tomic segni il gol della bandiera. PALACIO GOL. «Io ho sempre voglia di giocare. Sono entrato nel secondo tempo per aiutare la squadra ed è andata bene, sono tre punti importanti per la classifica». Così
Rodrigo Palacio a fine partita, autore della doppietta nel 3-1 di Belgrado. «Se siamo avvantaggiati rispetto alla Juve? Sì, penso che adesso possiamo pensare solo al campionato che è molto difficile, e dovremo lavorare come stiamo facendo», aggiunge l’attaccante argentino. «Dove rendo meglio? A me piace giocare, dovunque voglia il mister», conclude Palacio. «NOI PIÙ ESPERTI». Le sue parate hanno salvato il risultato, il resto lo hanno fatto i compagni di squadra, Palacio su tutti, e alla fine è arrivata la decima vittoria esterna. Handanovich a fine partita si è detto soddisfatto e ha puntato l’indice sull’inesperienza degli avversari: «Il Partizan è una squadra ottima. Stanno facendo benissimo, ma sono molto giovani e inesperti. Penso che la maggiore esperienza internazionale alla fine si sia fatta sentire in campo».
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