Mercoledì 10 Febbraio 2010 Anno XIII - Numero 40
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QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
RIFIUTI
GIOIA TAURO
IL PERSONAGGIO
Indagato il padre di Emma Marcegaglia, capo del gruppo
Scopelliti e i sindacati plaudono il ministro Matteoli e il Governo
Materazzi ha un erede ha 18 anni ed è calabrese
di Roberto Carli a pag » 24
di Alessandro Caruso a pag » 7
di Francesco Pungitore a pag » 27
ZONE FRANCHE URBANE La normativa resterà invariata e 23 comuni italiani potranno subito avviare la sperimentazione
Tornano le agevolazioni fiscali Il centrosinistra stuzzica il Governo: Tremonti voleva cancellare i fondi per le aree disagiate ma ha fallito IL COMMENTO
Una crisi europea
Vittoria dell’Anci sulla questione Zone franche urbane. La commissione Affari Costituzionali del Senato ha, infatti, approvato un emendamento che sopprime L’INTERVENTO un comma del milleproroghe che prevedeva una stretta sulle Zfu di Gaia Mutone a pag »6
CALABRIA DEMONIZZATA
di Aldo Patriciello eurodeputato
Una giusta analisi dei fatti di Rosarno di Vincenzo Speziali senatore
La crisi finanziaria rimane un tema al centro del dibattito in seno al Parlamento europeo. Le maggiori preoccupazioni sono legate al debito pubblico degli Stati. In particolare l’attenzione è massima su Grecia, Spagna, Portogallo, chiamati a riportare i conti sotto controllo. Iimpegnato in questi giorni nell’assemblea plenaria di Strasburgo, ho adottato due differenti iniziative rivolte, l’una, a sollecitare le istituzioni europee a richiamare gli stati ad un maggiore rigore nel controllo dei propri bilanci e, l’altra, a promuovere azioni di contrasto alla crisi finanziaria. Già nel 2004 venne aperta una procedura per trasmissione di dati errati nei confronti della Grecia, chiusa dopo tre anni a seguito degli impegni presi dal governo greco di ridurre il deficit.
ROSARNO - A quasi un mese dalla rivolta degli immigrati a Rosarno, interviene la Conferenza Episcopale Calabra «per una lettura oggettiva degli avvenimenti». «A Rosarno - è scritto in una nota - non abbiamo assistito a fenomeni di razzismo da parte dei cittadini. Ciò va gridato contro tutte le strumentalizzazioni dei media».
segue a pag » 2
di Antonio Latella a pag » 5
Comunicazione annuale dei dati Iva
I vescovi: non c’è mai stato razzismo
La comunicazione dei dati Iva del 2009, va presentata esclusivamente in via telematica entro il 1° marzo 2010. La presente va effettuata in caso di operazioni straordinarie, ossia di trasformazioni sostanziali soggettive come, ad esempio, il conferimento di una ditta individuale in una società, la donazione o la successione di un’azienda, la fusione, la scissione o lo scioglimento di una società di persone ecc. di Luana Rocca a pag » 20
Le trasformazioni della scuola e il taglio dell’occupazione Al Sud si spende di più che al Nord per la scuola. Obiettivo della riforma Gelmini è porre rimedio alle spese eccessive: in Calabria, a causa dello spopolamento delle zone interne, chiuderanno oltre 500 scuole. Nella scuola primaria i tagli avranno luogo grazie al ritorno al "maestro unico" e con la soppressione dei plessi più piccoli. Nelle superiori con l’accorpamento dei piccoli istituti e con la riduzione delle ore di lezione. La riforma Gelmini prevede la soppressione - verranno accorpati ad altri per formarne di nuovi- dei plessi scolastici che contano meno di 500 alunni. di Sergio Bruni a pag » 4
Il pronunciamento dei vescovi della Calabria sui fatti recentemente accaduti nel paese di Rosarno è il frutto di una attenta riflessione, ma anche un mezzo di denuncia sociale, da parte della rappresentanza ecclesiastica che opera con sacrificio e dedizione nel territorio calabrese. Le reazioni di alcuni media e le accuse di razzismo piovute sulle teste dei rosarnesi in occasione della rivoltadeilavoratoriextracomunitari impiegati nella piana sono assurde e ingiustificabili. La stragrande maggioranza della gente calabra ha dimostrato, con i fatti e non con le parole, di sapere interpretare al meglio la cultura dell’accoglienza e della giusta integrazione sociale. Un merito non da poco se si considera la carenza di supporto istituzionale con cui i cittadini sono da sempre costretti a convivere. Quello di Rosarno - come più volte ribadito e sottolineato anche nelle sedi istituzionali - è stato un fuoco lasciato covare sotto la cenere che ha lentamente lacerato la quotidianità e la resistenza civica della popolazione. Gettare fango sulla Calabria significa colpire volutamente l’intero Meridione, in una fase in cui la difficile congiuntura economica fa sentire ancora i suoi effetti acuendo tensioni e problematiche di qualsiasi territorio. Occorre impegnarsi per sciogliere i due nodi maggiori: i problemi della produzione agricola, con annessi i condizionamenti della malavita organizzata, e quelli relativi all’immigrazione clandestina che, per troppi anni, è stata alimentata da un colpevole quanto omertoso lassismo politico ed istituzionale.