il domani

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Giovedì 10 Marzo 2011

Anno XIV - Numero 68

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

GIALLI

LIBIA

Delitto Claps, dna di Restivo trovato sulla maglia di Elisa

AMBIENTE Ecoefficienza delle imprese Prima riunione sull’Intesa

Gheddafi bombarda i pozzi e manda suoi emissari all’Ue

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Non usa mezze parole il rapporto annuale della Direzione nazionale antimafia, a 24 ore dagli arresti in tre continenti

Lombardia colonizzata dalle ’ndrine La drammatica valutazione in concomitanza con una vasta operazione in mezza Italia con la confisca di 40 milioni L’INTERVENTO

Scuola: da Berlusconi una iattura per la Calabria

Impegnati dall’alba di ieri duecento finanzieri in una vasta operazione antimafia IL COMMENTO a Roma e in altre regioni italiane proprio mentre usciva il rapporto della Direzione distrettuale antimafia che ha anche coordinato l’operazione della Guardia di finanza a pag » 3 e 7

NUCERA

INCEROTTATO

Michelangelo Tripodi Segrtario regionale del Pdci

Grave intimidazione contro il Consigliere regionale

Le dichiarazioni offensive e provocatorie contro la scuola pubblica pronunciate dal Presidente del Consiglio Berlusconi rappresentano l’ultima conferma della volontà distruttiva messa in atto dal governo per demolire quello che rimane del sistema scolastico pubblico italiano. In questo quadro, i tagli alla scuola pubblica causati dalle scelte intollerabili del governo Berlusconi e del ministro Gelmini, colpiscono in maniera brutale la Regione Calabria. Continua la macelleria sociale che solo nella nostra regione già negli anni passati ha provocato la perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro nell’organico dei dirigenti, dei docenti e del personale Ata. Per il 2011/2012 in Calabria si annunciano nuovi, gravissimi ed insostenibili tagli all’organico.

REGGIO CALABRIA - Persone non identificate hanno compiuto a Reggio Calabria un’intimidazione ai danni del consigliere regionale Giovanni Nucera, del Pdl. Sul cofano dell’automobile di Nucera è stata lasciata una tanica contenente benzina. La vettura era parcheggiata sotto l’abitazione del consigliere regionale. Nucera ha denunciato l’intimidazione alla polizia, riferendo di non sapersene spiegare i motivi. «Sono angosciato - ha detto Nucera - per quanto è accaduto e non capisco quali possono esserne le motivazioni. Ho sempre operato per il bene della gente e nell’interesse del bene comuneanche con l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale...». Numerose le manifestazioni di soli-

Berlusconi reduce dall’intervento alla mandibola ROMA- Al Consiglio supremo di difesa presieduto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier si è presentato con un vistoso cerotto sulla mandibola a testimoniare l’intervento maxillo-facciale al quale si é sottoposto lunedì scorso per curare i postumi dell’ attentato del 13 dicembre del 2009, quando uno squilibrato, Massimo Tartaglia, gli gettò in faccia una statuetta del Duomo di Milano.

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CATANZARO Comunali, il candidato del centro sinistra incontra il sindaco Olivo: possiamo farcela a pag » 14

COSENZA La Provincia dice sì all’istituzione della facoltà di Medicina all’Unical a pag » 21

REGGIO CALABRIA Confindustria sospende 13 aziende sottoposte a procedimento dalla Dda a pag » 25

E ora un Presidente della Repubblica donna di Domenico Lanciano Università delle Generazioni

Lo scorso 8 marzo l’Italia ha festeggiato, con sincerità o con raffinata ipocrisia, le sue donne. Il nostro Paese ama davvero tanto le celebrazioni e le liturgie sotto le quali c’è solitamente poca sostanza se non addirittura una malcelata tendenza opposta. Infatti l’Italia non ama le sue donne. È paradossale dirlo ma concretamente, nel cosiddetto Belpaese che vanta antiche e ridondanti civiltà, esistono ancora e fondamentalmente le "riserve indiane" per le donne, probabilmenter etaggio dei "ginecei" dell’antica cultura grecoromana, mentre assistiamo sempre di più alla tendenza di formarsi un "harem" pubblico o privato di donne sottomesse (preferibilmente giovani e indifese), un harem a volte ostentato pure come "status symbol" (nel migliore e inveterato stiledella società opulenta "machista" e dei consumi "usa e getta"). Ad aggravare le cose permane la "guerra tra donne", le loro contraddizioni e per di più la loro disponibilità ancillare condita di vanagloria multimediatica e di "facile vita": tutto ciò contribuisce a frenare maggiormente l’ascesa ed il contributo femminile al miglioramento nazionale e globale. Così, in campo politico, le donne continuano a non votare le donne e l’Italia resta uno dei pochi Paesi democratici dove i massimi vertici del potere sono da sempre occupati da uomini, come nella gran parte della società che conta. a pag » 2


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