Domenica 10 Ottobre 2010
Anno XIII - Numero 278
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
AFGHANISTAN
ECONOMIA
Uccisi quattro soldati italiani un quinto militare è ferito
MEZZOGIORNO
Fondo di garanzia per le imprese 51 milioni di euro dalla Regione
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Il progetto Osservatorio Svimez affidato all’on. Pino Soriero
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Dopo le polemiche scaturite dalla messa in onda della trasmissione Anno Zero arriva la replica del governatore Scopelliti
«Chi mi attacca è contro il rinnovamento» Angela Napoli (Fli) precisa le sue dichiarazioni: sono convinta della totale correttezza del presidente IL COMMENTO
Il federalismo sarà la più grande riforma del Paese
La politica - ha detto il governatore della Calabria - deve ottenere risultati concreti L’INTERVENTO ma, purtroppo, c’è una parte che, non trovando basi solide sul territorio né una classe dirigente, tenta di rifugiarsi dietro a vecchie logiche che stonano con i tempi
Diritti uniformi sul territorio APPROFONDIMENTI nazionale Come cambia il lavoro pubblico a pag » 3
IL PAPA IN CALABRIA
di Roberto Formigoni
con la cura di Renato Brunetta
presidente Regione Lombardia
ROMA - Sono molte le parole chiave del nuovo assetto della Pubblica amministrazione che, da gennaio 2011, ridisegnerà la macchina della burocrazia del nostro Paese grazie alla legge 15 del 1009 e al relativo decreto legislativo di attuazione 150/2009, meglio noti come "riforma Brunetta". Sono state ripetute martedi scorso nel corso di un convegno presso la prestigiosa Accaddemia dei Lincei a Roma, in cui molti addetti ai lavori si sono confrontati per esaminare vizi, ma soprattutto virtù della nuova normativa e per indicare qualche accorgimento per una più agevole messa in pratica del decreto. La mission è quella raggiungere nell’arco di tre anni, standard internazionali in termini di organizzazione del lavoro.
Il testo sul federalismo regionale è migliorato, grazie al confronto tra Regioni e governo avvenuto questa settimana, ed è oggi molto più coerente con la legge delega. Per quanto riguarda i costi standard il confronto però non è avvenuto e questo è un vero peccato: bisognerà svilupparlo. Anche per quel che riguarda il federalismo regionale mancano i numeri. Manca la determinazione del fabbisogno economico, cioé quanti soldi deve avere ciascuna Regione per garantire ai cittadini i servizi. Si parla di servizi sanitari, ma nessun lavoro è stato fatto sulle prestazioni in campo scolastico, assistenziale e dei trasporti. E’ una tappa importante e dovremo lavorare insieme molto bene, perché il federalismo può essere la più grande riforma per il nostro Paese.
Tra un anno: a Lamezia e Serra S. Bruno CITTA’ DEL VATICANO - Tra un anno esatto, il 9 ottobre 2011, Benedetto XVI visiterà la diocesi di Lamezia Terme e la Certosa di Serra San Bruno. La notizia del viaggio è stata pubblicata dall’ Osservatore Romano che cita gli annunci fatti dal vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Antonio Cantafora, e dal padre Jacques Dupont, priore della Certosa.
alle pagg » 30 e 31
REGGIO CALABRIA Sui temi della legalità e della sicurezza Casini incontrerà gli studenti liceali a pag » 12
CATANZARO Servizio mensa nelle scuole, è polemica attacco dei consiglieri Corsi e Costanzo a pag » 17
CROTONE Accusati di rissa, lesioni personali e porto abusivo di armi: arrestati tre giovani a pag » 18
di Vasco Errani presidente Conferenza Regioni
Nei recenti incontri con il Governo sul decreto attuativo del federalismo fiscale, al di là delle questioni di metodo, abbiamo posto due temi ancora irrisolti, ma decisivi. Il primo è quello della definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza e dei Livelli Essenziali delle Prestazioni. Si tratta cioè di stabilire a quali e a quanti servizi pubblici i cittadini avranno diritto in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Senza questo è impossibile determinare costi standard, fabbisogni complessivi e conseguenti scelte fiscali. Il secondo punto è legato all’incrocio con i tagli della manovra di luglio che, come del resto si dice nel testo del provvedimento stesso, non debbono in alcun modo essere considerati alla base del nuovo impianto che altrimenti partirebbe senza risorse fondamentali. Sono due punti decisivi, senza risolvere i quali il federalismo fiscale rischierebbe di essere uno schema astratto che non fa fare al Paese quel passo in avanti che tutti vogliamo. Siamo di fronte ad una riforma importante sulla quale non sono ammissibili incertezze, errori o approssimazioni. Per questo i due tavoli con il governo sulla manovra e sul trasporto pubblico locale debbono dare risposte risolutive e positive. E’ necessario far uscire questa riforma da ogni possibile strumentalizzazione perché in gioco ci sono il livello e la qualità di servizi fondamentali per i cittadini: la sanità, la scuola, il trasporto pubblico, il welfare la tutela dell’ambiente, la valorizzazione dei beni culturali, le politiche di sviluppo sul territorio.