ildomani

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Sabato 11 Luglio 2009 Anno XII - Numero 189 Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA

ROGLIANO

COSENZA

SOVERATO

FUSCALDO

LAMEZIA TERME

Trovati resti umani forse di una donna

Compagni coltelli sotto la sede del Pd

Coordinamento Pdl c’è Peronace

Altri depuratori sotto sequestro

Cambio di comandante al Reggimento Sirio

Potrebbe trattarsi di una anziana scomparsa

Lancio di uova e semi rissa tra un gruppo di militanti

Fuori dai giochi i Popolari Europei

Otto gli impianti sigillati dalla Procura

Ieri la cerimonia di fronte ai reparti schierati

di Oreste Parise > Pag 32

di Saverio Paletta > Pag 32

di F. Pungitore > Pag 25

di Antonello Troya > Pag 33

di Antonella Bruno > Pag 27

’NDRANGHETA E' accusato di omicidio il presunto boss di 36 anni beccato nella notte dalla polizia nel centro abitato di Grisolia

Arrestato il super latitante Bruni Era ricercato dal 22 maggio scorso. Nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Dda COSENZA — E' accusato di omicidio Michele Bruni, 36 anni, di Cosenza, il presunto boss della 'ndrangheta arrestato nella notte dalla polizia a Grisolia. Bruni era ricercato dal 22 maggio scorso, giorno in cui il gip di Catanzaro, su richiesta della Dda, aveva emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare per l'omicidio di Antonio Paese, avvenuto a Cosenza nel 1991. Il presunto boss è stato sorpreso in un'abitazione di Grisolia.

CATANZARO

L’INTERVENTO

CATANZARO — Un uomo, Gian-

G8 ed etica dell’economia

Tentata rapina al bar franco Monterosso, è finito in manette, nella notte, per tentata rapina, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale dopo aver cercato di farsi dare da bere gratis nel bar “Il Cremino”, a Lido. L'uomo, che pare avesse già bevuto parecchio, è entrato nel locale pretendendo che gli venissero offerti degli amari.

di Saverio Paletta > Pag 30

di F. Ciampa > Pag 20

L’IDEA

Per non dimenticare Srebrenica di Giuseppe Candido

11 luglio 1995. I soldati serbo bosniaci comandati da Ratko Mladic uccidono più di 7000 mussulmani, traditi dalle Nazioni Unite e dall'Europa. Nel luglio di 40 anni fa l'uomo metteva piede sulla luna. Una ricorrenza che tutti si affrettano a ricordare. Ma l’11 luglio dovrebbe poter essere occasione anche per non dimenticare quel genocidio che 14 anni fa nel 1995, fu compiuto a Srebrenica nella Repubblica Serba della ex Jugoslavia. La città in teoria era stata dichiarata area protetta dall'Onu ma diventò il teatro dell'unico caso legalmente provato di genocidio verificatosi sul suolo europeo dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1993, un rapporto dei volontari dell'Unhcr, l'alto commissariato per i rifuggiati delle Nazioni Unite, descrisse l'inferno di Srebrenica: “I profughi erano accampati nelle strade bloccate dalla neve. Intere famiglie soffrivano la fame e sopravvivevano masticando radici e mangiando foglie. La scabbia e i pidocchi imperversavano”. Per proteggere la popolazione civile, Srebrenica era stata designata come area protetta dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che aveva anche chiesto la proclamazione del cessate il fuoco e il disarmo delle unità bosniaco-mussulmane. Unapromessadiprotezioneeunpiano che convinse molti civili a rimanere e che, invece, avrebbero potuto lasciare Srebrenica. Le forze di pace dell'Onu avevano un mandato limitato, ma i bosniaci affamati guardavano a quelle truppe coi loro giubbotti antiproiettili, i caschi blu e i blindati, come ad un protettore. Ma, come avrebbero scoperto, vivere in un'area protetta non comportava alcuna garanzia di protezione. > Pag 2

CATANZARO Il 50° di Ciliberti

CATANZARO — Oggi alle ore

IL FATTO DEL GIORNO Preso il violentatore seriale di Roma Fermato in ufficio, è un 32enne contabile ROMA — Trentadue anni; una fidanzata; laureando in Legge; contabile in

una ditta della capitale. Sarebbe lui lo stupratore seriale che ha colpito almeno tre volte alla periferia di Roma. Luca Bianchini è stato fermato nell'ufficio in cui lavora. Il suo Dna è compatibile con quello rilevato dalle tracce organiche che avevano macchiato gli abiti delle ultime tre vittime.

17.30, nella Cattedrale di Catanzaro sarà un giorno di festa per i fedeli ed il clero della Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace che ricorderanno, con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale De Giorgi, il 50° di sacerdozio e il 20° di episcopato dell'Arcivescovo Mons. Antonio Ciliberti.

di Dorina Bianchi Gentile Direttore, il G8 che si è conclusoieriaL’Aquila è stato certamente una grande opportunità. Sia per il nostro Paese, che ha avuto l’onoredipresiederlo,cheperilmondointero. Questa opportunità è oltretutto giunta durante un periodo di crisi globale che richiede una risposta altrettanto globale, attraverso un coinvolgimento di tutti: dalle grandi potenze industriali ai Paesi emergenti. Per questo la presenza di Cina, India, Brasile, Messico, Egitto e Sudafrica è stata importante, come quella degli altri Paesi del G20. Fondamentale però, dal mio punto di vista, è e deve essere il richiamo all’etica nell’economia. Un richiamo oggi più che mai particolarmente sentito nel mondo, di cui si è fatto portatorePapaBenedettoXVInell’enciclica “Caritas in Veritate”. > Pag 16

di Carmela Mirarchi > Pag 20

APPUNTAMENTI/SOVERATO

SPORT/CALCIO

Una mostra di Ettore Scola

Fc Catanzaro, ricapitalizzazione ok

SOVERATO — Non solo Cinema al Magna Graecia Film Festival che prende

CATANZARO — Tutto è bene quel che finisce bene. Il cuore del malato chia-

> Pag 43

di Vittorio Ranieri > Pag 40

ufficialmente il via sabato 18 luglio. Da lunedì 20 luglio a domenica 26, presso la Lega Navale, sarà possibile ammirare anche una splendida mostra di disegni di Ettore Scola. Il grande maestro propone “Il lato buffo dell'esistente”.

PAOLA

Beni per 11 milioni di euro sequestrati dall’Antimafia PAOLA — Beni per 11 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro nel corso di distinte operazioni. In particolare, la Dia ha eseguito un decreto di confisca, emesso dalla Corte di Appello su conforme richiesta della Procura Generale di Catanzaro, nei confronti di Piero Spensierato, 49 anni, nato a Paola (Cosenza). Spensierato, al termine di una complessa vicenda giudiziaria che aveva visto sul banco degli imputati molti esponenti della criminalità organizzata cosentina, era stato condannato per il reato di usura, con sentenza emessa il 6 dicembre 2007 dalla Corte di Appello di Catanzaro, passata in giudicato il 3 marzo scorso. Gli specialisti della Dia di Catanzaro, attraverso un lungo e meticoloso lavoro di intelligence, con puntuali ricostruzioni delle complesse movimentazioni bancarie e patrimoniali, hanno confiscato, a Paola, un patrimonio di oltre 10 milioni di euro che, a parte svariati beni mobili ed immobili, ricomprende il noto complesso residenziale "Blumetag" (struttura recettiva a tre stelle con 40 stanze).

di Antonello Troya > Pag 33

mato Catanzaro, da ieri, ha ripreso a battere in maniera costante. Come dire, è stato scongiurato il pericolo della scomparsa del calcio sui tre colli e, quindi, di un nuovo fallimento societario nell’arco di pochi anni.


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