il domani

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Domenica 13 Giugno 2010

Anno XIII - Numero 161

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

FIAT

TASSE

Solo la Fiom non accetta le proposte per salvare Pomigliano: polemiche

L’INDAGINE

La pressione fiscale vera è al 52%, non al 43, conferma nuovo studio

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Rapine in banca: meglio farle di lunedì e con la pistola finta...

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Tanto attese anche in Calabria, le risorse sono finalmente ritornate nell’agenda politica del governo. Toccherà a Fitto reinvestirle nel Piano per il Sud

Magia, rispuntano i fondi Fas

Il Pd attacca: non volevano darli alle aree sottoutilizzate per coprire voragini finanziarie crescenti IL COMMENTO

Il federalismo è messo in crisi dai troppi tagli

Sono 54 miliardi i fondi Fas destinati alle aree sottoutilizzate che il consiglio dei ministri ha consegnato nella mani di Fitto insieme ai fondi europei per un totale di oltre 80 miliardi: serviranno a risollevare il Sud a pag » 4

CONTRO LA MANOVRA Trematerra a Bruxelles lancia una nuova idea di agricoltura

di Vasco Errani presidente conferenza Regioni

La manovra correttiva varata dal GovernoBerlusconièinsostenibile per gli enti locali, e va contro il principio tanto sbandierato del federalismo fiscale. Dalla prossima settimana si deve dunque mettere in campo, dal vista della comunicazione, un’iniziativa permanente di informazione e trasparenza rispetto alle condizioni in cui si trova il sistema della finanza pubblica dello Stato, dei Comuni, delle Province e delle Regioni. La manovra è insostenibile e pesa anche su realtà virtuose, che da tempo hanno messo in campo una lotta a tutti gli sprechi e una riduzione dei costi. Il problema non è la piazza, ma dobbiamo far cresce una consapevolezza di cosa sta succedendo. La proposta è dunque... segue a pag » 2

Cgil in piazza contro la manovra 12 giugno, ore 18,53: «Siamo tantissimi, non credo di esagerare se dico che siamo 100mila». Un quarto, replica la Questura, a dire che «la manovra economica è iniqua, a pagare sono sempre i soliti», nelle parole di Guglielmo Epifani, il segretario della Cgil. Anche in Germania, proteste contro i tagli.

CATANZARO - L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha incontrato, a Bruxelles, i rappresentanti della Commissioneeuropea-Direzione generale "Agricoltura e Sviluppo Rurale" Agata Zdanowicz (Capo unità Agri.E.4),GianfrancoColleluori (Coordinatore Italia del Feasr) e Fanni Keresztes (Responsabile Calabria). Con Trematerra vi erano anche il Dirigente Generale regionale del DipartimentoAgricolturaGiuseppeZimbalatti e l’Autorità di Gestione del Psr Calabria 2007/2013 Mario Toteda. Sono state affrontate - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - le problematiche attuali relative alla competitività del comparto, alla valorizzazione e qualificazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari.

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Saremo 100mila... un quarto dice la Questura

SAN SOSTENE Falck Renewables inaugura il parco eolico 43 turbine per una potenza di 79,5 Mw a pag » 26

VIBO VALENTIA Rubinetti a secco nel carcere, denuncia di Gennarino De Fazio della Uilpa a pag » 29

COSENZA Sanità, ascoltare i medici e il loro grido d’allarme: raffica di interventi politici a pag » 31

L’INTERVENTO

Intercettazioni si vive un clima da luglio 1923 di Franco Siddi segretario nazionale della Fnsi

Il ddl sulle intercettazioni richiama il luglio 1923. Mussolini quando ancora non aveva instaurato il regime chiese ai suoi ministri un provvedimento sugli abusi “a cui si abbandonano senza ritegno taluni organi della stampa italiana”. Certo non siamo al regime del successivo 1925 e abbiamo gli anticorpi per non arrivarci, ma si sta cambiando l’ordine dei valori morali. La nuova legge sulle intercettazioni tende a censurare in origine le notizie. Non possiamo che ribadire che si tratta di una legge ingiusta, assurda e inconcepibile in una società moderna a democrazia avanzata. Auspichiamo che la Camera dei Deputati voglia fare gli approfondimenti necessari per correggere le parti più assurde di questa normativa. Chiediamo alla presidente della commissione Giustizia della Camera, on. Buongiorno di voler audire di nuovo le parti. Noi vogliamo essere ascoltati. Noi abbiamo avanzato delle proposte. Due in particolare: l’udienza filtro per decidere, al momento in cui gli atti devono essere resi pubblici che cosa resta nel fascicolo ed è quindi pubblico e pubblicabile e l’istituzione del giurì della lealtà dell’informazione. Un organismo di questo genere, entro tre-quatro giorni può pronunciarsi sui casi di effettiva violata privacy. E se c’è una violazione vera compiuta per errore o per dolo da un giornalista, questi ne risponderà con un danno d’immagine immediato e con un pronunciamento reso pubblico dal giurì sul quale poi l’Ordine, organismo di autogoverno, potrà giudicarlo dal punto di vista deontologico.


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D2 - LETTERE, RUBRICHE, INTERVENTI IL COMMENTO di Vasco Errani Il federalismo è messo in crisi dai troppi tagli ... quella di unire Anci, Upi e Regione per ricostruire nel giro di pochi gironi le ricadute concrete sui servizi e su tutto il sistema produttivo ed economico regionale, e con i numeri andare a spiegare alle forze economiche e sociali le ricadute concrete di questi tagli. Dobbiamo uscire dall’astrattezza e dall’autoreferenzialità e andare da tutti i soggetti delle istituzioni, società ed economia, a spiegare le cose concrete che accadranno, che ad un taglio corrisponde effettivamente una riduzione, decidendo che saremo coerenti. Dalle prossime ore, dunque, si dovrà pensare a come dal punto di vista della comunicazione costruiamo una iniziativa permanente di informazione e trasparenza rispetto alle condizioni in cui si trova il sistema della finanza pubblica di Stato, Comuni, Province e Regioni. Potremmo anche avanzare alcune proposte radicali come il patto di stabilità territoriale, e sul modo in cui si fanno verifiche sulla qualità della pubblica amministrazione e l’effi-

LA NOTA di Bruno Censore Legalità e sicurezza sono due pilastri

cienza mettendo in discussione una cosa che è totalmente fallita, la riforma della pubblica amministrazione, che dobbiamo fare autoriformando, a partire dagli aspetti burocratici della Regione, per dimostrare che la democrazia e le istituzioni non sono un peso, ma garanzia di equità e giustizia per i cittadini: dobbiamo tenere alto il buon nome delle istituzioni, sono la garanzia della qualità della democrazia in questo Paese. La manovra correttiva taglia sostanzialmente tutto ciò che riguarda i trasferimenti per funzioni fondamentali, significa mettere oggettivamente in discussione in federalismo fiscale. Qual è la prospettiva verso cui il Paese sta andando: andiamo vero il federalismo? Ma cos’è il federalismo fiscale nel momento in cui le risorse che debbono andare al territorio vengono così, in modo decisivo, tagliate? Questo è il punto a cui il Governo non risponde.

DAL NOSTRO INDIGNATO SPECIALE

di Carlo Bassi

Come il famoso marito che si castrò... Nell’iconografia popolare l’immagine un po’ cruda ma efficace è quella del marito che si castra per far dispetto alla moglie. Difficile trovare un paragone più ficcante di fronte ai colloqui fra la Fiat e i sindacati per salvare Pomigliano d’Arco che rischia di fare la stessa fine di Termini Imerese. Ma una consolazione c’è: ben quattro delle sigle sindacali hanno già aderito alle proposte del Lingotto (vedi a pag. 23) e solo la Fiom, il braccio metalmeccanico della Cgil, ha preso le distanze e ricorrerà al referendum. La frattura fra quello che un tempo era un massiccio schieramento ma che oggi vede la Cgil costantemente da sola, su tutti i fronti, davanti a tutti i contratti, sembra ormai definitiva. Ora, siamo perfettamente d’accordo sul fatto che il datore di lavoro non va osannato per il semplice fatto che prende in considerazione l’ipotesi di produrre nel tuo stabilimento: non può, per questo, importi condizioni capestro. Ma a molti osservatori non paiono tali: c’è, piuttosto, un tentativo di rendere meno dolorosa dal punto di vista dei costi la produzione della Panda a Pomigliano. L’ad Sergio Marchionne fa notare che non si vede da nessuna altra parte una società che porta lavoro in patria dall’estero, soprattutto da paesi dove la manodoperacostadimeno.

Legalità e sicurezza sono i due pilastri sui quali poggia il futuro della nostra società. Affrancare la nostra terra dalla stoltezza violenta e brutale della criminalità organizzata è, dunque, una funzione ineludibile per chi crede in una Calabria migliore, emancipata, libera da una morsa e da una spirale criminale sempre più asfissiante. Assumere la vice-presidenza della Commissione Regionale Antimafia è, quindi, un onore che mi carica di ulteriori responsabilità anche e sopratutto nei confronti del mio territorio, il Vibonese, dove la preoccupazione e l’angoscia cagionate da una crescente e inquietante escalation criminale accentuano sempre più il bisogno di legalità e di sicurezza. Sebbene da queste parti la situazione in termini di tranquillità pare vada via via peggiorando, sento il dovere di rimarcare un concetto che ebbi già modo di affermare all’indomani della brillante operazione condotta abilmente dalla Magistratura e della Questura di Vibo Valentia e che ha portato all’arresto del boss Carmelo Lo Bianco e a quattordici provvedimenti di fermo nei confronti di altrettanti affiliati alla omonima cosca: in Calabria e nel Vibonese, territori asfissiati da una preoccupante e imperante recrudescenza criminale, permangono tuttavia anticorpi democratici e legalitari in grado di isolare e colpire chi agisce facendo prevalere la logica del ricatto e della paura. Quindi, convinto di interpretare il pensiero di tutti quei cittadini onesti che deplorano ogni forma di stoltezza violenta e brutale, in qualità di vice-presidente della Commissione regionale Antimafia, rivolgo un ringraziamento nei confronti di chi, quotidianamente, con spirito di abnegazione, coraggio e professionalità porta avanti una battaglia di civiltà, seppur in condizioni oggettivamente difficili, in un contesto complesso, qual è quello calabrese e vibonese, caratterizzato dalla presenza di una criminalità pericolosa e diffusa. Assieme alla volontà di collaborare con loro, sia da semplice cittadino che da vice-presidente della Commissione regionale per la lotta al fenomeno della mafia, un plauso porgo alla Procura, alla Questura, alle for-

ze dell’ordine, di cui abbiamo avuto modo si conoscere e apprezzare l’azione forte e determinata, tesa al contrasto della criminalità organizzata. I risultati raggiunti nella lotta alla criminalità, i duri colpi inflitti alle consorterie criminali debbono convincerci che la ‘ndrangheta può essere sconfitta, ma per sancire il primato dello Stato contro la malavita organizzata occorre fare quadrato: la lotta alla ‘ndrangheta, insomma, deve essere una priorità per tutti. Dalla mia postazione istituzionale, proporrò l’attivazione di laboratori di studio su legalità ed etica negli istituti scolastici, convinto che per avere la meglio sull’arroganza criminale occorre anche smuovere le coscienze, puntare sulla prevenzione, accrescere la cultura della legalità, in particolare tra i giovani, partendo appunto dalle scuole, da dove abbiamo l’obbligo di far fiorire una nuova cultura legalitaria, redenta da vecchi retaggi e presupposto nodale per una Calabria migliore, emancipata, libera da una morsa e da una spirale criminale sempre più asfissiante.

Bruno Censore

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il Domani Domenica 13 Giugno 2010

PRIMO PIANO

LA SCHEDA I fondi Fas

Molte regioni erano in attesa della erogazione dei fondi ma il governo sembrava prendere tempo... fin troppo

Tornano nell’agenda politica i fondi Fas finanzieranno il nuovo Piano per il Sud di Renato Aiello ROMA - La polemica è scoppiata di nuovo, ma la verità vera è che i fondi Fas, tanto attesi anche in Calabria, sono finalmente ritornati nell’agenda politica del governo. Toccherà a Fitto, fresco di nomina, reinvestirli nel Piano per il Sud cui Berlusconi tiene tanto. Dunque, i soldi arriveranno, nonostante lo scetticismo del centrosinistra. «La politica del ministro Tremonti per il sud è stato un fallimento pieno: il passaggio di consegne nelle mani di Raffaele Fitto, ora a capo del dipartimento delle Politiche per lo sviluppo (Dps), che comprende i fondi Fas e i fondi comunitari, lo dimostra pienamente. Ora ci auguriamo che possiamo lasciarci alle spalle la stagione di mortifi-

cazione del Mezzogiorno di cui è stato il simbolo principale la fantomatica banca del sud che Tremonti ha inauguratodue volte ma non ha mai fatto nascere» ha attaccato Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd alla Camera: «Chiediamo a Fitto di farsi garante di un nuovo patto di equità tra nord e sud, in particola-

re un impegno verso tre direzioni: recupero dei Fondi Fas utilizzati in modo disinvolto da Tremonti non per lo sviluppo delle aree sottoutilizzate ma per coprire voragini finanziarie continue e crescenti; norme per sanzionare gli amministratori che spendono male le risorse pubbliche; infine, occorre una battaglia per adeguare i costi standard, dob-

biamo scrivere due decreti attuati del Federalismo fiscale che possono consentirci un confronto costruttivo e nell’interesse del sud e di tutto il Paese. Secondo noi, se Fitto si impegna su questi binari potrà essere un interlocutore valido e ci potrà far dimenticare le fantasie tremontiane di politiche che hanno preso in giro il meridione». «Ieri abbiamo chiesto al ministro Fitto se ha idea di quando saranno erogati i fondi Fas, ma lui ha preso tempo. Ci sta venendo il dubbio sulla loro reale disponibilità». Il presidente della Liguria Claudio Burlando ha rincarato la dose e si è rivelato pessimista sui fondi europei per le aree sottoutilizzate. Ma in Calabria, adesso, giurano: il Pdl è pronto a giocarsi la carta del Piano per il Sud.

ROMA - Da alcuni anni le politiche comunitarie di coesione sono state affiancate ed integrate da una politica regionale nazionale per le cosiddette aree sottoutilizzate che ha come fonte di finanziamento la Legge finanziaria e come principali strumenti le Intese Istituzionali di programma e i relativi Accordi di Programma Quadro (Apq). La legge 662 del 1996 istituisce le Intese Istituzionali e gli Accordi di Programma Quadro. Con la stipula delle Intese Istituzionali di programma il Governo centrale e le Regioni hanno individuato settori di interesse comune, effettuato una ricognizione delle risorse disponibili, condiviso regole per la programmazione, gestione e attuazione degli investimenti pubblici. L’Accordo di Programma Quadro costituisce lo strumento attuativo dell’Intesa Istituzionale di Programma nei settori d’intervento previsti dalla medesima. Il Fondo aree sottoutilizzate (Fas) costituisce, dal 2003, lo strumento generale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi in aree particolari del Paese tra cui le sei regioni Obiettivo 1: Basilicata,Campania,Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia.

AsteInfoappalti www.aste.eugenius.it :: TRIBUNALE DI PAOLA (CS) UFFICIO FALLIMENTI IL GIUDICE DELEGATO Letto il ricorso depositato in data 29/01/10, con il quale il Curatore del Fallimento N.569-9/98 ha chiesto che venga disposta la vendita all'incanto in lotti separati dei beni immobiliari appresso descritti; visti gli artt. 104, 105, 18 L.F., nonchÈ gli artt. 569 e 576 C.P.C.; ORDINA la vendita con incanto dei seguenti beni immobili acquisiti all'attivo fallimentare: 1) Porzione di fabbricato sita nel Comune di Diamante (CS), località Piane in adiacenza alla SS 18, ubicata al piano terra , riportata nel NCEU al foglio N.10, part.lle n. 731 sub 3, categoria C/1, classe 3, mq. 40, rendita 462,75 e 731 sub 4, categoria C/2, classe 1, mq. 82, rednita 220,22, costituita da due locali produttivi con tre ingressi ma all'interno comunicanti tra loro, per cui la suddetta porzione di fabbricato rappresenta un unico lotto e quindi un unico locale produttivo, con annessa porzione di corte pari a 4/9 dell'intero, riportata in catasto al foglio n.10, part.lla 731 sub 9. Detta porzione immobiliare confina da due lati con corte condominiale, proprietà ..... e proprietà ...., mentre la porzione di corte confina con proprietà ......., strada statale SS 18, proprietà ... e proprietà ...... La superficie commerciale dell'intero locale è di mq. 140 al lordo di tramezzi e tompagnatura perimetrale, mentre quella catastale è di mq. 122 al netto dei muri perimetrali e tra-

mezzatura interna, il tutto nello stato di fatto e di diritto, come meglio risulta dalla perizia redatta dal CTU e depositata il 30/04/07, alla quale si fa integrale rinvio per quanto non riportato nella presente ordinanza; 2) Quota pari a 1/2 del terreno ubicato nel Comune di Diamante (CS), intestato ai falliti, in comunione dei beni con i rispettivi coniugi, identificato in catasto al foglio 13, part.lla 49, della superficie di mq.14.270, RD 36,85, RA 40,53, confinante con strada provinciale Diamante Buonvicino, part.lle n. 50-331-329-360, parte con destinazione urbanistica C72 e parte in zona E; il tutto nello stato attuale di fatto e di diritto, come meglio risulta dalla perizia redatta dal CTU e depositata il 30/04/07, alla quale si fa integrale rinvio per quanto non riportato nella presente ordinanza; DETERMINA Il prezzo base dell'incanto del lotto N.1 in euro 125.244,00 (valore stimato dal perito ridotto del 10% nel corso dell'asta del 27/04/10 andata deserta) ed il prezzo base dell'incanto del lotto N.2 in euro 244.017,00 (valore stimato dal perito ridotto del 10% nel corso dell'asta del 27/04/10 andata deserta) STABILISCE Che l'incanto avrà luogo davanti a sè, il 21/09/10 alle ore 12,15, alle seguenti condizioni: 1 - Coloro che intendono partecipare all'asta dovranno far pervenire alla Cancelleria dell'Ufficio fallimentare, entro le ore 13,00 del giorno precedente la vendita, una domanda redatta su carta da bollo, contenente l'indica-

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zione del proprio numero di codice fiscale (o di partita IVA, in caso di società) e della propria residenza, e l'elezione del proprio domicilio nel comune di Paola (CS); Alla domanda dovrà essere allegato un assegno circolare trasferibile, intestato allo stesso offerente, di importo pari al 30% del prezzo base, di cui il 10% a titolo di cauzione ed il 20% per le spese presuntive della vendita; Nel corso della gara, la misura minima dell'aumento da apportarsi alle offerte sarà di euro 2.000,00 (duemila), con obbligo di primo rilancio sul prezzo base; Entro sessanta giorni dalla gara l'aggiudicatario dovrà versare il prezzo di acquisto, dedotto l'importo della cauzione già versata, mediante assegno circolare intestato alla Curatela fallimentare. In caso di inadempimento, il medesimo sarà dichiarato decaduto dal diritto, con perdita della cauzione, salva l'eventuale condanna a pagare la differenza di cui alla seconda parte dell'art.587c.p.c.; Nello stesso termine e con le medesime modalità di cui al precedente punto 4, l'aggiudicatario dovrà integrare la somma preventivamente depositata a titolo di spese presuntive di vendita fino a raggiungere il 20% del prezzo di aggiudicazione, sotto pena di decadenza dall'aggiudicazione medesima ai sensi del citato art. 587 c.p.c. Ove l'immobile si astato aggiudicato a seguito del solo rilancio minimo obbligatorio, l'aggiudicatario è dispensato dall'obbligo della integrazione per spese; Gli oneri fiscali della vendita (IVA o registro) e le

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spese di trascrizione e di cancellazione delle formalità ipotecarie saranno a carico dell'acquirente. Non vi sono spese notarili o di mediazione; 7 - Il Curatore provvederà a tutti gli adempimenti relativi alla trascrizione del decreto di trasferimento ed alla cancellazione delle formalità iscritte o trascritte a carico della porzione immobiliare oin oggetto. L'esecuzione delle volture catastali è rimessa invece all'iniziativa dell'acquirente. DISPONE Che la vendita in oggetto sia preceduta: a) dall'affissione nell'albo di questo Tribunale di un avviso contenente tutti i dati di cui alla presente ordinanza da effettuare, a cura della Cancelleria Fallimentare, almeno una settimana prima del giorno fissato per la vendita e per almeno tre giorni consecutivi; b) dall'inserzione di un sintetico annuncio economico nella pubblicità del quotidiano locale "Il Domani della Calabria", sul supplemento "Aste" e sul sito internet www.aste.eugenius.it (ovvero su altro quotidiano indicato dal Giudice Delegato) per almento una uscita, che il Curatore dovrà effettuare entro il 15/06/10; c) dalla notifica della presente ordinanza ai creditori ammessi al passivo del fallimento con diritto di prelazione sulle porzioni immobiliari in oggetto, nonchè ai creditori ipotecari iscritti, che il Curatore dovrà effettuare almeno dieci giorni prima della vendita. Paola lì, 27/04/10 F.to Il Cancelliere F.to Il Giudice Delegato


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PRIMO PIANO

Per l’assessore regionale le risorse vanno finalizzate alla modernizzazione

Trematerra a Bruxelles lancia una nuova idea di agricoltura di Mirko Palazzi CATANZARO-L’assessoreregionaleall’Agricoltura Michele Trematerra ha incontrato, a Bruxelles, i rappresentanti della Commissione europea- Direzione generale "Agricoltura e Sviluppo Rurale" Agata Zdanowicz (Capo unità Agri.E.4), Gianfranco Colleluori (Coordinatore Italia del Feasr) e Fanni Keresztes (Responsabile Calabria). Con Trematerra vi erano anche il Dirigente Generale regionale del Dipartimento Agricoltura Giuseppe Zimbalatti e l’Autorità di Gestione del Psr Calabria 2007/2013 Mario Toteda. Sono state affrontate - informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - le problematiche attuali relative alla competitività del comparto, alla valorizzazione e qualificazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari, alle nuove sfide relative all’utilizzo razionale Le nuove delle risorse idriche, all’implementazione delle fonti di energia sfide sono rinnovabile ed ai cambiamenti climatici. E’ stato, quindi, esamirelative nato lo stato di attuazione del Psr all’utilizzo 2007/2013 e la Commissione ha rappresentato la preoccupazione razionale del ritardo nell’avanzamento deldelle risorse la spesa che può comportare il disimpegno di parte delle risorse idriche e per il mancato raggiungimento dell’obiettivo N+2. Problema coalle mune a molte Regioni italiane, in particolare a quelle dell’obiettivo fonti di "Convergenza". L’assessore energia all’AgricolturadellaCalabria,pur condividendo la preoccupazione, rinnovabile ha comunicato che, proprio per fronteggiare il problema, ha messo in atto una serie di iniziative per velocizzare le istruttorie ma anche i tempi di attuazione e, conseguentemente, della spesa del programma di sviluppo rurale. Ha, inoltre, riferito che se è vero che il livello di spesa attuale è basso, la situazione della Calabria è migliore di quella presente in altre Regioni perché sono stati emanati i bandi per la concessione di aiuti a valere su tutte le Misure del Psr, nonché sui Psl., i Pif ed i Piar In particolare, per le annualità 2007-2009 e l’annualità 2010 sono state messe a bando risorse pari e circa 400.000.000 di euro e le graduatorie definitive relative al bando 2007 - 2009 sono state già pubblicate o sono in fase di pubblicazione per un importo complessivo di 330.000.000 di euro. In funzione di tutto ciò, l’assessore Trematerra

Bergamotto una risorsa da valorizzare REGGIO CALABRIA - «La nomina dell’avvocato Ezio Pizzi a commissario del Consorzio del Bergamotto rappresenta un’importante svolta per rivitalizzare un comparto dal quale la provincia di Reggio può trarre nuove ed importanti occasioni occupazionali e scientifiche». E’ quanto afferma, in una nota, Giuseppe Raffa, sindaco di Reggio Calabria che plaude alla decisione della Giunta regionale «per l’illuminata designazione dell’avvocato Pizzi - riporta la nota - alla guida di una struttura che, in un recente passato, non è stata tenuta granché in considerazione dai governi regionali». «L’avvocato Pizzi - sottolinea Raffa - conosce bene le tematiche legate alle grandi potenzialità del bergamotto: la sua esperienza e competenza, pertanto, sono

ha manifestato la profonda convinzione "che è possibile raggiungere l’obiettivo di spesa previsto dall’N+2". Si è, poi, passati ad affrontare le problematiche riguardanti le modifiche al Psr. Trematerra ha avuto assicurazione sulla possibilità di innalzare i tetti di riferimento per la concessione delle garanzie e la disponibilità ad esaminare l’eventualità di ricomprender le richieste di finanziamento in conto interesse per il rinnovo del parco macchine purchè inserite in una logica di riduzione dei costi e dell’impatto ambientale. Vale la pena segnalare alcuni inserimenti e/o modifiche significative che subirà il Psr, quali ad esempio l’inserimento di nuove specie agricole tra cui il castagno, il noce ed il nocciolo tra quelle che potranno usufruire dei premi sull’agricoltura biologica. Inoltre, l’integrazione di nuovi aree vocate nelle misure "214" e "121"; l’inserimento tra gli obiettivi ed i criteri di selezione delle misure "111" e "114" di tematiche innovative, tra cui i sistemi di vendita diretta, la multifunzionalità aziendale e l’associazionismo; la modifica dei criteri di selezione della misura "121", al fine di premiare le aziende che creano più occupazione; l’inserimento delle tematiche riguardanti progetti di prodotti innovativi rivolti alla ristorazione collettiva tra gli obiettivi ed i criteri di selezione della misura "124"; l’inserimento della misura "125", che intende incentivare le azioni volte alla razionalizzazione del consumo ed al risparmio della risorsa idrica; della misura "215", che affrontale problematiche riguardanti il benessere degli animali, della "126" che riguarda gli aiuti alle aziende danneggiate dalle calamità naturali, la misura per portare la banda larga nelle aree rurali.

Se è vero che il livello di spesa attuale è basso, la situazione della Calabria è migliore di quella delle altre Regioni

importanti garanzie per fare uscire il settore dal tunnel dell’incertezza che minacciava di cancellare qualsiasi speranza di rilancio della produzione e della trasformazione dell’oro verde». «Il sindaco Raffa - prosegue la nota - convinto che occorre non perdere ulteriore tempo per avviare una nuova ed importante stagione tesa a valorizzare questa unicità che ci offre la natura, si dichiara disponibile ad avviare con il neo commissario avvocato Pizzi un percorso di collaborazione teso al rilancio del comparto della bergamotticoltura, le cui potenzialità possono determinare ricadute positive sia nei settori alimentare e dolciario, che già utilizzano i derivati del bergamotto, sia nel comparto scientifico che in quello della profumeria». «La nomina dell’avvocato Pizzi - conclude il sindaco di Reggio- rientra nella strategia della nuova Giunta regionale che, in discontinuità con il passato, ha avviato la stagione della meritocrazia affidando a professionisti di provata esperienza la direzione di importanti settori della vita economico - produttiva calabrese». da qui, dunque, il plauso per la nomina dell’avvocato Ezio Pizzi a commissario del Consorzio del Bergamotto. Un comparto dal quale la provincia di Reggio può trarre nuove ed importanti occasioni occupazionali.


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PRIMO PIANO

Inaugurati a Vibo Valentia i laboratori per la definizione dei piani di zona così come è previsto dal Piano Regionale, in attuazione della Legge regionale 23/03

Volontariato e terzo settore le due priorità di Stillitani di Filippo Corsi VIBO VALENTIA - «Il volontariato e il terzo set- zona sociali. E’, pertanto, volto a favorire la fortore per quest’assessorato rappresenteranno mazione di sistemi locali d’intervento basati su sempre di più degli interlocutori significativi servizi e prestazioni complementari e flessibili per promuove quelle politiche sociali di cui la anche coinvolgendo le risorse locali di solidanostra regione ha bisogno». Lo ha detto l’asses- rietà ed auto-aiuto, responsabilizzando i cittadisore regionale alle politiche sociali della regione ni nella verifica dei servizi. E per questo abCalabria, Francescantonio Stillitani, inaugu- biamo inteso avviare dei laboratori formativi rando a Vibo Valentia i laboratori per la defini- che siano di supporto, anche perché, spesso, i zione dei piani di zona così come è previsto dal comuni non sono organizzati e non si trovano Piano Regionale, in attuazione della Legge nelle condizioni per potere fare una analisi dei regionale 23/03, che disciplina il sistema inte- bisogni e la progettazione dei vari interventi per grato dei servizi sociali della Calabria e detta gli cui spesso le risorse che la regione mette in indirizzi per la definizione dei Piani di Zona. «E’ campo vengono disperse rispetto ai bisogni». questo il campo, rispetto al passato, sul quale - Ed in questa ottica di programmazione l’assesha aggiunto - si muoverà il mio impegno politi- sore regionale ha attivato il Formez, che assiste co. Accostare l’idea di volontariato a quella di dal punto di vista tecnico la regione per l’atcittadinanza può apparire operazione ardita e tuazione del Piano Regionale degli interventi e in certi versi addirittura temeraria, specie se si dei servizi sociali e di indirizzi per la definizione ragiona alla stregua dei vecchi paradigmi che dei piani di zona, per l’avvio di un ciclo di collocano l’una nella dimensione del gratuito e laboratori formativi, su base provinciale, rivolti l’altra in quella del doveroso. Eppure se si tenta a tutti i soggetti interessati nel processo di codi cogliere l’ammaestramento che viene da struzione della rete dei servizi sociali del territoquella particolare prospettiva storica che si ri- rio calabrese, di cui fanno parte i comuni, districonnette all’etimologia delle parole, communi- buiti per ambiti, le aziende sanitarie provinciali tas viene dalla radice munus, che esprime a un e il mondo del terzo settore. Il primo laboratotempo il dono e il dovere». La Regione si propo- rio formativo si è svolto a Vibo Valentia, nella ne di condividere con il territorio le strategie e sede della Provincia. Gli altri si svolgeranno, gli strumenti da attivare per il passaggio al sempre nelle sedi delle Amministrazioni Pronuovo sistema di Welfare previsto dalla Legge e vinciali, a Cosenza nei giorni 21, 22, 29 e 30 giudal Piano, come cardine della programmazione gno a Catanzaro il primo e due luglio, a Crotone locale. Il Piano di Zona, spiega Stillitani, «è lo il 7 e 8 luglio. Mentre a Reggio Calabria i laborastrumento di programmazione dei servizi alla tori formativi si terranno il 12,13,14 e 15 luglio. persona nell’ambito della zona sociale. Con es- La Regione Calabria attribuisce ai laboratori so vengono definiti il sistema dei servizi, le for- formativi una duplice finalità generale. La prime e le modalità di gestione e i processi operati- ma è quella di favorire la capacità progettuale vi e metodologici. Il piano si dei diversi soggetti coinvolti configura, dunque, come lo nel processo a partire da una strumento che determina il si- «Il piano si configura, analisi dello "stato dell’arte" stema di welfare locale che le della programmazione sodunque, come lo istituzioni, i soggetti pubblici e ciale nei diversi ambiti terriprivati intendono garantire, strumento che toriali. Il secondo aspetto per la tutela dei diritti dei cittafondamentale è sviluppare dini, attraverso la messa in rete determina approfondimenti di responsabilità, risorse e ser- il sistema metodologici su alcuni elevizi. Esso può essere considementirelativiallapredisposirato il piano regolatore dei ser- di welfare locale» zione e gestione dei Piani di vizi per la popolazione della Zona.

Proroga del tesseramento Pd, Bevacqua è d’accordo COSENZA - «La proposta dell’onorevoleDemetrio Battaglia in merito all’ipotesi di una proroga al 30 settembre del tesseramento, è da me ritenuta giusta e condivisibile». E’ quanto ha affermato il vice presidente della provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua in un incontro avuto ieri con dirigenti del Partito Democratico tenutosi nella sua segreteria politica a Cosenza. «Tale riflessione - ha aggiunto - scaturisce dall’affermazione del segretario regionale Guccione, il quale, prendendo atto delle modifiche statutarie approvate dall’ultima assemblea nazionale, proporrà alla prossima direzione regionale la riapertura dei termini per l’iscrizione al partito fino al 31 luglio. Credo che l’idea di Carlo Guccione sia apprezzabile ma, allo stesso tempo, dovrà fare propria la solleci-

tazione fatta dall’onorevole Battaglia che risponda a un’esigenza vera di reale apertura e di coinvolgimento del territorio e della base del partito, in una dinamica interna importante per tentare di avvicinare tante sensibilità presenti sul territorio».«Se dovessimo - ha proseguito Bevacqua - ridurre l’ipotesi di riapertura del tesseramento ai soli mesi estivi si rischierebbe di consentire ai furbetti di turno di accaparrarsi magari qualche tessera in più, senza invece riuscire nell’obiettivo di utilizzare occasioni come questa per rendere visibile, forte e capillare la presenza del partito in ogni angolo della nostra comunità. Per questo ritengo che - ha sottolineato il vice presidente della Provincia di Cosenza - la direzione regionale del Pd debba valutare la proposta lanciata da Battaglia».

Magarò: sostegno senza riserve al nuovo piano contro gli incendi CATANZARO - «La strada indicata da Giuseppe Scopelliti e Michele Trematerra per attivare un concreto ed efficace sistema di contrasto agli incendi che negli ultimi anni hanno flagellato la nostra regione, va sostenuta senza riserve, poiché rappresenta una valida strategiaa tutela del patrimonio boschivo e di salvaguardia «Gli investimenti previsti del territorio». Lo ha consentiranno di dichiarato Salvatore Magarò, consigliere fronteggiare regionale della lista l’emergenza in maniera "Scopelliti Presidente" dopo aver appreso efficace e di ridurre dell’approvazione del Piano Triennale antin- sensibilmente i danni» cendi da parte della Regione Calabria. «Le devastazioni provocate in passato dalle fiamme - prosegue - testimoniano l’insufficienza delle risorse tecniche ed umane utilizzate, al di là dell’impegno costante profuso da tutto il personale nelle operazioni di spegnimento dei roghi. L’azione sinergica del Governo regionale, della protezione civile, dei vigili del fuoco, del Corpo forestale dello Stato e dell’Afor, unitamente all’adozione di mezzi e strumenti tecnologicamente innovativi ed all’impiego di un numero maggiore e più adeguato di addetti, consentirannodi fronteggiarel’emergenza in maniera efficace e di ridurre sensibilmente i danni che finiscono poi con il ricadere sulle spalle dei calabresi».


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Si susseguono gli incontri tra i rappresentanti della Regione e le categorie

Una sanità di efficienza ed equità La vogliono i privati accreditati di Vito Majo CATANZARO - «In questi ultimi giorni si susseguono gli incontri tra i rappresentanti dell’assessorato sanità della regione Calabria e le varie categorie degli operatori sanitari per applicare e mettere a punto i provvedimenti relativi al piano di rientro dal debito sanitario». Lo scrivono in una nota Francesco Bilotta (Asa Associazione Strutture Accreditate della Calabria), Roberto Marenda (Sbv Sindacato Branche a Visita) e Franco De Pietro (Federlab Calabria). «Per tutti - prosegue - l’amara constatazione della necessità di «Durante un forte risparmio che prescinde dall’essere o meno gli incontri colpevoledeglisprechipassati. L’esigenza di contrarabbiamo re la spesa è forte ed inderegistrato rogabile. Nessuno è escluso. Durante gli incontri, abuna forte biamo registrato una forte volontà politica di dare una volontà politica svolta, di andare contro gli di dare schemi del passato ed introdurre nuovi criteri di una svolta, amministrazione nella sadi andare contro nità pubblica. Mentre la politica sanitaria della vecgli schemi chia giunta privilegiava il ricovero, la centralità delle del passato» Aziende ospedaliere sembra stia oggi lasciando il passo ad una politica più moderna e vincente, sia in termini economici che di assistenza, la politica del territorio. Decisive saranno le annunciate riconversioni dei non pochi ospedali della regione, che verranno trasformati in strutture poliambulatoriali come le Case della Salute o strutture di riabilitazione e lungodegenza e che, quindi, garantiranno servizi alla popolazione resi in maniera molto più

snella ed efficiente, senza originare traumi occupazionali od assistenziali e senza gli inutili sprechi di quelle risorse che sinora hanno finanziato reparti inefficienti e posti letto per presunti malati acuti mal distribuiti «Decisive saranno se non eccessivi.Sembrastia cambiando le annunciate anche il rapporto col privato. Noi operatori privati di specialistica ambulato- riconversioni riale, stiamo partecipando a confronti severi ma costruttivi col governo dei non pochi regionale. Sembra farsi spazio l’idea che ospedali della il privato possa costituire una vera risorsa, se utilizzato per la gestione dell’assi- regione stenza di base e delle prestazioni di routine, come le analisi di laboratorio, la dia- che verranno gnostica per immagini, le visite specialitrasformati in stiche, le terapie ambulatoriali, in cui ha sempre dimostrato efficienza, riuscendo strutture a dare prestazioni di qualità per le quali da anni, infatti, non esiste in Calabria al- poliambulatoriali o cuna mobilità verso altre regioni né di riabilitazione» sforamento dei costi. Se un progetto del genere andasse pienamente in porto, con la completa esternalizzazione dei servizi ambulatoriali ai privati accreditati, i no-

stri migliori ospedali potrebbero finalmente occuparsi, con maggiori risorse, delle più alte specialità di ricovero da una parte, e della lungodegenza e dei ricoveri leggeri dall’altra, riconvertendo quindi le tante inutili strutture ospedaliere nelle cosiddette RSA (residenze sanitarie assistenziali). Da molti anni sarebbe stata questa la giusta funzione degli ospedali che rivediamo tristemente nei programmi televisivi di attualità, mentre il vecchio governo regionale, con cui tante volte si è cercato inutilmente di interloquire e collaborare, anziché riconvertire le strutture pubbliche esistenti, affidava i servizi di lungodegenzaal privatosenzaprogrammareun’adeguata distribuzione di tali strutture sul territorio calabrese, e dando luogo ad inutili concentrazioni di strutture di ricovero extra ospedaliero private accreditate in pochi territori. Noi ci auguriamo che si dia applicazione a criteri di efficienza e di equità. Tutti i calabresi hanno diritto all’assistenza sanitaria, tutti hanno diritto alle stesse prestazioni essenziali e, nel rispetto del piano di rientro, tutti gli erogatori hanno diritto alle giuste risorse economiche in proporzione alla popolazione residente in ogni azienda sanitaria provinciale, dal Pollino allo Stretto. E laddove certi scompensi si fossero storicizzati, deve comunque essere programmato un rientro, un’adeguata perequazione, perché diversamente il rischio che si corre a programmare in maniera disomogenea è che la precaria situazione sanitaria regionale esploda in un blocco dell’assistenza in quei territori che venissero malauguratamente penalizzati con un’iniqua quota di risorse che e’ invece un diritto della popolazione residente. e’ quindi importante che chi gestisce le risorse garantisca equità anche coinvolgendo, come sta facendo l’attuale governo regionale, i diretti interessati, i cittadini e gli operatori, che la concertazione sia la parola d’ordine».

«A Cosenza management mediocre» CATANZARO - «Il Pdl calabrese raccoglie il grido di dolore dei 75 medici che hanno firmato l’appello per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di grave degrado organizzativo e strutturale che pervade l’Ospedale regionale dell’Annunziata di Cosenza». E’ quanto si afferma in una nota dell’ufficio stampa del Pdl Calabria. «Ai medici diciamo innanzitutto che l’ospedale dell’Annunziata

è un grande nosocomio - si legge nella nota - al cui interno ancora oggilavoranoprofessionalitàeccellenti, mal organizzate da disposizioni astruse e criptiche e da una scarsa considerazione verso esigenze di modernizzazione e di slancio. Nell’ultimo quinquenniograndiprofessionisti, da Giovanna Riccipetitoni a Manila Candusso, da Carlo Corchia ad Aldo Scarpelli, da Antonino Buffon a Soluzzo Caval-

canti, solo per fare qualche esempio, sono andati via da Cosenza: si è trattato di una perdita complessiva gravissima, determinata dall’incrostazione di unmanagementchehadenotato insufficienze e mediocrità». «I progetti previsti nel Psr approvato nel 2004 - prosegue la nota - dal potenziamento di cardiologia interventistica alla convenzione con cardiochirurgia già concordata con il Sant’Anna sono stati stralciati impudicamente vanificando l’impegno di chi, come il sen. Gentile, aveva dovuto ingaggiare conflittualità istituzionali non indifferenti per poter pervenire a risultati di qualità. Oggi assistiamo a un depauperamento continuo di risorse e alla mancanza di una razionalizzazione di reparti che porti alla trasformazione in day hospital

di alcuni plessi ed a liberare energie infermieristiche preziose verso compartimenti che evidenziano lacune profonde». «Il presidente Scopelliti - sostiene ancora la nota del Pdl - ha ben presente la realtà complessa di Cosenza e si confronta spesso, sia con il sen. Gentile, vice coordinatore vicario

del partito, che con gli onorevoli Mancini, Gentile e Trematerra, assessoriregionalicosentini,sulle prospettive di rilancio di un nosocomio che dovrà essere uno dei punti qualificanti della nuova offerta sanitaria Ai medici chiediamo pazienza, in pochi mesi si potranno vedere i risultati».


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Sono ormai 680 mila i lavoratori italiani interessati. «Il sistema delle pmi è il più in difficoltà», sottolinea il segretario Loy

La Uil avverte: la crisi non vuol mollare, anche a maggio troppa cassa integrazione di Ettore Zonno ROMA - Con 116 milioni di ore di cassa integrazione richieste e autorizzate, maggio 2010 è al secondo posto nella classifica dei mesi in cui la crisi si è fatta sentire di più. Lo ricorda la Uil, spiegando che questo significa che sono coinvolti, in situazioni di crisi aziendali, oltre 680 mila lavoratrici e lavoratori. «Il mese di maggio - sottolinea Guglielmo Loy, segretario confederale Uil - si caratterizza, come i mesi precedenti, per la crescita costante delle ri-

chieste di cassa integrazione in deroga, segnalando come sia il sistema delle piccole imprese, anche di settori non industriali, ad essere il più in difficoltà». «Garantire da subito che vi sia la copertura finanziaria di questo strumento anche per il 2011 è quindi drammaticamente necessario - continua Loy - così come definire un efficiente sistema di monitoraggio sull’uso reale della stessa cassa in deroga». Uno studio Uil analizza i dati e segnala che a maggio è il Nord (con un aumento del 13,6%, rispetto ad aprile) l’area che più è sottoposta

MANOVRA La provincia di Napoli e il Sud i più colpiti dai tagli ROMA - La Provincia di Napoli sarà quella più penalizzata: tagli ai trasferimenti pari a oltre 20 milioni di euro nel 2011, mentre nell’anno seguente aumenteranno toccando i 34 milioni di euro; la provincia meno penalizzata sarà invece quella di Taranto alla quale nel 2011 saranno sottratti quasi 5 milioni e nel 2012 quasi otto. È quanto emerge da una prima proiezione dell’Upi, l’Unione delle province italiane, sugli effetti della manovra economica che ha fatto una classifica dei 19 enti più colpiti. Il taglio dei trasferimenti colpisce solo quelle Province che ancora godono dei trasferimenti erariali (sono 22 quelle che hanno azzerato la contribuzione da parte dello Stato) e che quindi, per definizione, non hanno un livello di entrate proprie che consenta loro di affrancarsi da un sistema di finanza derivata. Gli enti interessati si troveranno a dover gestire risorse ridotte di circa il 40% nel 2011 e di oltre il 67% a partire dal 2012. Dopo Napoli segue a ruota Palermo (quasi 16 milioni nel 2011; e oltre 26 milioni nel 2012), segue Catania con quasi 13,5 il primo anno e oltre 22 milioni il secondo. Nell’elenco è

prevalente la presenza di province del sud; la regione più bastonata sembra essere la Sicilia, mentre il centro nord è rappresentato da tre province: Cuneo con un taglio di 5,8 milioni di euro nel 2011 e di 9,7 circa nel 2012; Perugia (5,6 milioni circa nel 2011 e 9,4 circa nel 2012) e Pavia con 4,8 milioni nel 2011 e 7,9 circa nel 2012. A questo si aggiunge una costante riduzione delle entrate proprie che passano da un totale registrato nei primi 5 mesi del 2009 di 1.702.461.215 euro ad una cifra complessiva nei mesi corrispondenti nel 2010 di 1.499.987.157 con una flessione dell’11,89. «La manovra - ha detto il presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione - che non è equilibrata nel peso tra tagli allo Stato e tagli agli enti locali, e neppure nella ripartizione del peso del patto di stabilità sui singoli enti: attualmente solo 69 province su 100 contribuiscono alla manovra di comparto, essendo stata fotografata al 2007 la loro situazione di disavanzo, mentre le altre 31 non contribuiscono poiché in avanzo». DT

ai processi di ristrutturazione, con picchi allarmanti di crescita di richieste di cassa integrazione nelle Province di Bolzano (+412,7%) e Asti (+366,3%). Mentre cala complessivamente al Sud con eccezione di Matera, Enna e Reggio Calabria, dove la crescita è anzi altissima (rispettivamente del 282,9%, 241,7% e 207,2%). Se si analizza il dato dei primi 5 mesi del 2010 per settore si conferma l’industria, con 398 milioni di ore, come l’area produttiva che più utilizza la cassa integrazione assorbendo oltre il 74% delle richieste ma emerge,

anche, che la crescita maggiore rispetto allo stesso periodo del 2009, è avvenuta nel commercio (+823%) e, soprattutto, nell’artigianato (+1.517%).

207,2

La crescita percentuale di richieste di cassa integrazione a Reggio Calabria nel mese di maggio


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Rapine in banca: meglio farle di lunedi e di venerdi, con la pistola finta e... in Calabria

Da un’indagine dell’Ossif, il centro studi dell’Abi, ecco il manuale del perfetto rapinatore. Specialità in calo in tutta Italia, in aumento da noi ti: in Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Nelle restanti regioni le rapine sono invece in aumento: tra esse la Calabria, in compagnia di Lazio, Liguria, Molise, Sardegna e Toscana. Per difendersi dai rapinatori, le banche italiane spendono ogni anno oltre 700 milioni di euro. Nel 2009 circa la metà degli inve-

di Ludovico Casaburi ROMA - Fino a poco tempo fa i lunedi e i venerdi di ogni settimana non erano altro che, rispettivamente, i giorni peggiori e migliori della settimana per molti italiani: di lunedi si attacca al lavoro, di venerdi si esce a far baldoria. Oggi invece, grazie a un’indagine dell’Ossif, il centro ricerche dell’Abi, veniamo a conoscenza di una "sconvolgente" realtà. I lunedi e i venerdi sono infatti i giorni preferiti dai rapinatori per mettere a segno colpi in banca. Di lunedi si mettono a segno il 24% dei colpi commessi, e si registrano i bottini più ricchi: 27,6 milioni di euro. La rapina di lunedi riesce meglio se si usano pistole finte (in netto aumento rispetto all’utilizzo di quelle "vere"), e viene addirittura meglio se si fa in coppia. L’orario preferito è quello di pun-

Dallo studio si evince che il momento migliore per dire «mani in alto, questa è una rapina», è prima dell’apertura della filiale (41 mila euro) oppure dopo la chiusura al pubblico (68 mila) ta, la tarda mattinata tre le 11 e le 13,30, probabilmente per confondersi meglio con gli altri clienti. Questa sorta di manuale del prefetto rapinatore è come detto il risultato di un’indagine dell’Associazione banche italiane, la quale segnala, come buona notizia, che è comunque in calo il numero generale delle rapine e che diminuisce anche il bottino complessivo. Nel 2009 infatti sono stati 1.744 i colpi messi a segno agli sportelli, con un calo del 19,3% rispetto ai 2.160 compiuti nel 2008, pari a

circa 35 rapine in meno al mese. La crisi poi, si è fatta sentire anche per i criminali: il bottino medio è piuttosto magro, circa 21 mila euro, si mantiene anzi su livelli tra i più bassi degli ultimi dieci anni. Diminuisce anche il bottino complessivo: l’anno scorso le rapine hanno fruttato 36,8 milioni, il 15% in meno dell’anno precedente (43,4 milioni). Dallo studio si evince che il momentomiglioreperdire«mani in alto, questa è una rapina», è prima dell’apertura della filiale (41 mila euro) oppure nel tardo pomeriggio, dopo la chiusura al pubblico (68 mila euro). La tecnica del colpo resta una delle poche certezze, non muta nel tempo: i criminali agiscono sempre in pochi minuti, armati per lo più di banali taglierini. Sbagliato pensare a tanti Arsenio Lupin: i più si accontentano di mettere le mani su pochi "spiccioli" che, in due casi su tre, non arrivano a 15 mila euro. Quasi i due terzi delle rapine durano meno di tre minuti (62%) e nel 51% dei casi a commetterla è una coppia di malviventi.Solo nel 33% dei casi si tratta di un rapinatore solitario. Al top delle armi prescelte c’è sorpresa - il coltellino, spesso un banale taglierino (48%), ma sono in aumento i colpi messi a segno con armi finte (4%), oppure con semplici minacce (24%). Quattordici(su 20) le regionidove i colpi allo sportellosono diminui-

Nel 2009 circa la metà degli investimenti delle banche italiane è stata destinata alle strategie antirapina (47% del totale) attraverso tecnologia sempre più moderna

stimenti è stata destinata alle strategie antirapina (47%) attraverso tecnologia sempre più moderna: sistemi di allarme di ultima generazione (90% delle filiali); videoregistrazioneutileperidentificare i malviventi (87,5%); metal detector (54%); dispositivi biometrici (7,7%); videosorveglianza (16%); vigilanza (14,5%); dispositivi ad apertura ritardata (75,5%); tracciabilità delle banconote (2,5%); erogatore automatico di banconote (17,5%).


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IMPRESE E LAVORO Consorzio di bonifica Basso Ionio, approvato il consuntivo 2009 REGGIO CALABRIA - È stato approvato il nuovo assetto organizzativo e il bilancio consuntivo 2009 del Consorzio di bonifica del basso Ionio reggino. I Consorzi di bonifica dopo la riforma stanno concretizzando una essenziale e indispensabile fase di rigenerazione dando prova di scelte amministrative a beneficio dei consorziati, degli utenti e del territorio. «Il Consorzio di bonifica Basso Ionio reggino - dichiara il presidente Giandomenico Caridi - ha licenziato e approvato nel consiglio dei delegati due importanti strumenti che incidono sulla attività consortile. Il primo è il Piano di organizzazione variabile (Pov) che rimodula secondo i canoni di efficienza ed efficacia l’assetto organizzativo bu-

rocratico». La struttura del Pov, come ci tiene a sottolineare il presidente Caridi, è fatta in armonia con il nuovo contratto di lavoro per i dipendenti dei Consorzi di Bonifica ed è il frutto della concertazione con le organizzazioni sindacali, coprotagoniste di questo importante strumento ed alle quali va dato atto di un impegno e di un elevato apporto propositivo». Il secondo documento approvato è il Conto consuntivo 2009 che è stato definito con sufficiente anticipo rispetto alla scadenza. «Un plauso - conclude Caridi - va rivolto ai consiglieri del Consorzio che con grande spirito di abnegazione e capacità lo consolidano come parte attiva dello sviluppo del territorio».

La segretaria regionale chiede a Scopelliti di prendere decisioni improntate al cambiamento

Cgil, Iannello auspica che le scelte sulla sanità siano ispirate al consenso sociale di Vania Notaro CATANZARO - La segretaria regionale della Cgil Mimma Iannello, in una nota, affronta nuovamente il nodo del mancato svilupppo economico calabrese e della difficoltà di sfruttare le risorse comunitarie per accelerare il processo evolutivo del nostro sistema, guardando alla drammatica situazione della sanità calabrese. «Non molti anni fa - afferma Iannello - un noto esponente della politica regionale ebbe a dire che era auspicabile che la Calabria restasse nell’Obiettivo 1, dimensione in cui l’’Unioneeuropea colloca le Regioni a grave ritardo di sviluppo. Così, avrebbe goduto di ulterioririsorsecomunitarie».Secondo la segretaria regionale questo rappresenta «un modo goffo per negare la sconfitta e profetizzare una condizione perenne di ultimi del Paese non certo nell’interesse dei calabresi quanto degli appetiti nutriti fino ad allora dall’ingente flusso di risorse comunitarie». Mimma Iannello sostiene che «la discussione che accompagna da tempo il di-

sastro sul debito sanitario sembra riproporre le modalità con cui si è soliti leggere le grandi sconfitte. Si rimuovono responsabilità politiche, si assolvono e si riciclano classi dirigenti sanitarie, si elaborano giaculatorie propagandiste, s’intessono teorie complottiste per giustificare inezie e ritardi. Farlo anche oggi sarebbe da irresponsabili». La sanità calabrese, dice la segretaria regionale, «affonda in un mare di debiti, di sprechi e di inefficienze, una nave che s’inabissae non si comprende se il nuovo capitano, meglio di altri, sarà in grado di farla rimanere a galla e di portarla in acque calme». A questo proposito, la Cgil

Secondo Iannello occorre «evitare di costruire l’alibi per smantellare la struttura del Sistema sanitario pubblico»

Giuseppe Scopelliti

chiederà al nuovo presidente della Regione che «le azioni da mettere in campo avvengano dentro un percorso democratico e trasparente in grado di costruire consenso sociale con i soggetti della rappresentanza politica, istituzionale e sociale, nella coerenza delle responsabilità di ognuno, senza alibi, pressioni o condizionamenti». La nuova Giunta regionale, prosegue Mimma Iannello, «riconoscerà che, anche se da poco insediata, era certo consapevole del quadro sanitario che avrebbe ereditato, non peraltro, per aver attorno a questo impostato un’incalzante campagna elettorale e aver concorso in

quota parte alla formazione del debito ed a quanto da esso ne consegue». Secondo la segretaria Cgil servirebbe «far contare questa consapevolezza sul Governo, far pesare la corresponsabilità di un Piano di rientroprima avallato e oggi valutato insufficiente dal Ministero insieme all’’imposizione di un Advisor super remunerato dalla Regione ma in grave ritardo nella certificazione analitica dello stato debitorio». Questo, sottolinea Iannello, «servirebbe al nuovo quadro politico per tirare il fiato e impostare i correttivi necessari al Piano di rientro in vigore, per definire un’azione globale di governo del Ssr all’interno di

«Il presidente Scopelliti convochi il tavolo concertativo per introdurre correttivi di contrasto alla vecchia pratica degli sprechi»

un’azione di programmazione e di riqualificazione della spesa da far passare attraverso il nuovo Piano sanitario regionale».Per fare questo, afferma la segretaria del sindacato calabrese, «occorrerà però evitare di assumere scelte affrettate magari offuscate dai caratteri dell’emergenza o pensare che dietro questa si possa costruire l’alibi per smantellare la struttura portante del Sistema sanitario pubblico a vantaggio dell’offerta privata». Il Piano oltre ad avere la sua tempistica, evidenzia Iannello, «deve contenere essenzialmente i tratti definiti e chiari del cambiamento. Per farlo - dice ancora la segretaria - occorre fissare il cronoprogramma di azioni che s’intendono avviare per riordinare e portare in equilibrio il Sistema». Come sottolinea Iannello, «il commissariamento porteràunatassazioneaggiuntiva sui bilanci già disastrati delle famiglie» e per la Cgil questa è un’ipotesi che va scongiurata per il peso sociale che in una fase di crisi come quella attuale ricadrebbe sul mondo del lavoro, sui pensionati e sul sistema delle imprese. Quello che la Cgil auspica, è che il presidente Scopelliti, «libero da pregiudiziali ideologici con il Governo, convochi l’apposito tavolo concertativo, determinato a introdurre correttivi di contrasto alla vecchia pratica degli sprechi e delle inefficienze sanitarie, ponendo al centro «la salute dei calabresi, la qualità della spesa, l’appropriatezza dei servizi, il valore e il merito del lavoro».


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IMPRESE E LAVORO Martedì a Cosenza si discuterà delle problematiche irrisolte che frenano lo sviluppo del comparto

Convegno Confagricoltura: imprese agricole, competitività e valore sociale di Cecilia Bartoli COSENZA - Il valore economico e sociale dell’impresa agricola è il tema del convegno organizzato dalla Confagricoltura Calabria, in collaborazione con l’Unione provinciale agricoltori di Cosenza, che si terrà martedì 15 giugno, alle ore 16.30, presso il nuovo auditorium del Liceo Telesio di Cosenza. Nel corso dell’importante iniziativa verranno approfondite in particolare le gravi e irrisolte problematiche che frenano lo sviluppo delle imprese agricole calabresi e che mettono a serio rischio la competitività del settore All’incontro trainante dell’economia calabrese. Dopo i saluti iniche avrà luogo ziali del sindaco del capoluogo bruzio Salvatore Pepresso il nuovo rugini, del presidente auditorium del dell’amministrazione provinciale Mario Oliverio e liceo Telesio del presidente della Camera di commercio interverrà anche Giuseppe Gaglioti, il proil presidente gramma dei lavori prevede gli interventi del presidente nazionale di dell’Unione agricoltori di Cosenza Maria Toscano, Confagricoltura del presidente di ConfagriFederico coltura Calabria Nicola Cilento, dell’assessore Vecchioni regionale all’Agricoltura Michele Trematerra, del presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati Paolo Russo e del presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. La conclusione dei lavori sarà affidata al presidente nazionale della Confagricoltura Federico Vecchioni. Il presidente Nicola Cilento, rimarcando come il settore agricolo calabrese svolga un ruolo importante nell’economia regionale, anche dal punto di vista occu-

pazionale, ha sostenuto che «quello attuale è un periodo alquanto complesso per il settore agricolo calabrese, nel quale da anni le imprese trovano difficoltà a produrre reddito, ma dove ciò nonostante si registra- Cilento: «Questa no segnali di una crescita, rimasta ancor iniziativa oggi inespressa. Ciò è dovuto soprattutto alla mancanza di una vera strategia testimonia complessiva a favore del settore». Cilento ricorda che «il nostro settore, purtrop- l’impegno di po, subisce pesantemente, più degli altri Confagricoltura comparti economici, i contraccolpi determinati dalla lontananza dei mercati per la nazionali ed europei, aggravata dalle carenze delle infrastrutture, nonché dal- valorizzazione del le gravi carenze amministrative e buroprocesso di cratiche relative alla gestione del Piano di sviluppo rurale. Accanto a queste criti- modernizzazione cità - prosegue il presidente della Confagricoltura - dobbiamo ugualmente affer- dell’agricoltura mare che in questi anni gli imprenditori calabrese» agricoli calabresi, nonostante il difficilissimo rapporto con il sistema creditizio, hanno retto l’impatto con la crisi, acquisendo nel contempo maggiore consapevolezza

delle proprie capacità e delle potenzialità aziendali». Da qui l’appello finale del presidente Cilento sulla necessità di rafforzare il ruolo centrale e multifunzionale che le aziende agricole svolgono nelle strategie di sviluppo dell’economia regionale, aggiungendo che «questa importante iniziativa testimonia il costante impegno di Confagricoltura per la valorizzazione del processo di modernizzazione dell’agricoltura calabrese, in un momento complesso di trasformazione della politica agricola comunitaria». In Italia nel 2009 il reddito per addetto in agricoltura è calato, rispetto all’anno precedente, del 21% circa e, negli ultimi dieci anni le imprese agricole registrate presso le Camere di Commercio sono calate del 20%, ovvero da oltre un milione ad 840 mila circa. «Una situazione emblematica della difficoltà che vive da alcuni anni tutta l’agricoltura italiana», sostiene il presidente nazionale di Confagricoltura, Federico Vecchioni, che concluderà martedì il convegno organizzato a Cosenza da ConfagricolturaCalabria. «Ridurre i costi è essenziale - prosegue Vecchioni - e su questo capitolo la manovra economica varata dal Governo dovrà considerare la priorità costituita dal settore agricolo che attraversa la sua più pesante crisi dal dopoguerra». I costi della manovra, secondo Vecchioni, possono essere contenuti anche dalle imprese e dalle loro forme associative con la valorizzazione del prodotto. Su queste problematiche di miglioramento dell’efficienza e della competitività è incentrata l’attenzione del progetto di Confagricoltura "Futuro Fertile", presentato al forum Taormina. «È indubbio che il contesto in cui operano le imprese - conclude Vecchioni - deve essere migliorato, visto che, secondo una recente analisi le sole Pmi sopportano un carico burocratico che ha un costo di 16 miliardi, pari a oltre l’1% del Pil nazionale».

Risale il Pil del settore agricolo ROMA - «C’è un’inversione di tendenza positiva per il valore aggiunto delle campagne». Così Confagricoltura commenta i dati definitivi dell’Istat sull’andamento dell’economia italiana nel primo trimestre di quest’anno. «Oggi - prosegue la notadellaConfederazionedegli agricoltori italiani - vengono confermate le prime anticipazioni circolate nei giorni scorsi e si registra un aumento dello

0,5% del valore aggiunto agricolo rispetto al trimestre corrispondente del 2009». Come ci tiene a sottolineare Confagricoltura, si tratta di una notizia rassicurante in quanto è dalla fine del 2008 che non si registrava una variazione positiva su base tendenziale del valore aggiunto agricolo. «Non solo, l’aumento del valore aggiunto - continua la nota - nel primo trimestre del 2010 è stato di ben il 3,8% ri-

spetto al trimestre precedente. Era dal 2006 che non si registrava un aumento di simile entità» Secondo Confagricoltura, «sonodati che lascianoben sperare anche perché occorre recuperare la forte perdita accumulata negli ultimi anni. Dal 2004 ad oggi - conclude - il valore aggiunto delle campagne è calato di oltre sette punti percentuali ed è passato da 30 a 28 miliardi di euro».


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IMPRESE E LAVORO Discarica a Mileto, Coldiretti: «Necessario e urgente il confronto negoziale» VIBO VALENTIA - «I costi economici, sociali e ambientali non devono essere trasferiti alle generazioni successive. L’agricoltura e l’agroalimentare rappresentano i punti di forza del territorio e si caratterizzano sempre di più per il valore aggiunto che offrono all’economia e alla sicurezza ambientale e alimentare». In merito alla realizzazione della discarica nel comune di Mileto la Coldiretti di Vibo Valentia, per bocca del suo presidente Onofrio Casuscelli, si fa interprete delle numerose segnalazioni dei propri associati e del malcontento sul territorio interessato, e chiede di aprire subito un confronto negoziale e cooperativo tra cittadini, imprese, forze sociali e gruppi interessati per, sottolinea Casuscelli, «continuare a poter rendere inscindibile il legame tra agricoltura e ambiente e affermare

sempre di più il concetto di agricoltura sostenibile e competitiva». La normativa, dispone tra l’altro che i rifiuti devono essere smaltiti e recuperati senza pericolo per la salute dell’uomo e senza determinare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, nonché per la fauna e flora, senza causare inconvenienti e senza danneggiare il paesaggio. L’esperienza, come sottolinea la Coldiretti, dimostra come discariche attive ed esaurite presentano problemi post-chiusura, cioè nel futuro avranno la necessità di essere risanate perché esse hanno rilasci in falda o altri tipi di problemi di contaminazione. Questo per Coldiretti è un dato importante, poiché segnala l’esistenza di costi di smaltimento che al momento restano nascosti, ma che sono differiti ad un momento successivo, alla chiusura della discarica.

Il primo bilancio dell’azione di lotta è della stessa organizzazione che lo considera un "successo" chiudendosiriferisconoagliscrutini per l’ammissione agli esami

Scuola, Cobas: bloccati 4 mila scrutini Lunedì e martedì proteste in tutta Italia di Oriana Tavano ROMA - Finora sono almeno 4 mila gli scrutini bloccati dallo sciopero indetto dai Cobas contro i tagli nella scuola. Il bilancio della prima parte dell’azione di lotta è della stessa organizzazione, che lo considera un "successo". Lunedì 14 e martedì 15 la protesta si allargherà a tutta Italia. «Per ora almeno 4 mila scrutini sono stati bloccati - riferiscono i Cobas - in gran parte alle superiori, con picchi rilevanti a Bologna e Modena (quasi mille blocchi) per l’Emilia-Romagna, a Padova (300) e Venezia per il Veneto che ne ferma quasi un migliaio; a Cagliariche con circa 500 blocchi traina la Sardegna raggiungendo un migliaio di stop-scrutini; in Umbria, Marche e Puglia, che ne fermano almeno un altro migliaio». I Cobas della scuola fanno sapere che anche gli scioperi dei prossimi giorni saranno accompagnati da manifestazioni. Uno degli appuntamenti più atteso è quello programmato per lunedì

scuola italiana in quest’ultimo anno scolastico. Secondo i primi dati del ministero dell’Istruzione, il numero dei non ammessi agli esami di maturità è aumentato dello 0,6%% rispetto allo scorso anno, mentre è in crescita anche il numero dei bocciati nelle altre classi (+1,4%). In totale il numero dei non ammessi alla maturità potrebbe aggirarsi intorno ai 28.500 studenti. L’aumento delle bocciature, come spiega il Miur, si rileva soprattutto negli istituti professionali e nei licei. Diminuiscono invecei bocciatinegli istituti tecnici. I primi dati sui risultati dell’anno scolastico che si sta

Picchi rilevanti a Bologna e Modena (quasi mille blocchi), a Padova (300) e Venezia che ne ferma quasi un migliaio

14, alle ore 10, davanti il ministero dell’Istruzione: i manifestanti, inquestaoccasione,chiederanno, in particolare, di fermare i 41 mila tagli insieme alla "finanziaria-massacro"progettata dal Governo. Proteste a parte, a pochi giorni dalla chiusura delle scuole, emerge dall’analisi dei risultati finali conseguiti dagli studenti la linea di severità della

Emerge dall’analisi dei risultati finali conseguiti dagli studenti la linea di severità della scuola italiana nell’ultimo anno scolastico

di maturità e alle classi dalla seconda alla quinta e investono un significativo campione di istituti superiori (licei, tecnici, professionali e artistici) di Emilia Romagna, Marche, Veneto, Puglia, Lombardia e Campania. «I dati - afferma Viale Trastevere confermano l’andamento di una progressiva maggiore severità delle scuole già registrata l’anno precedente». I dati si riferiscono ai primi 200 istituti delle sei regioni dove sono già stati scrutinati 11.779 allievi. Si tratta, quindi, di una prima anticipazione rispetto ai dati completi che saranno disponibili nei prossimi giorni. Per quanto concerne gli esami di maturità,glistudentinonammessi quest’anno sono il 6,1% mentre l’anno precedente nelle stesse scuole non vennero ammessi all’esame il 5.5%. Si registra quindi un aumento dei non ammessi dello 0.6%. Mentre sul fronte delle bocciature,dai risultatidegliscrutini relativi alle prime quattro classi delle scuole superiori, è venuto fuori un incremento significativo dei non ammessi. Rispetto all’11.7% dei non ammessi alla classe successiva del precedente anno scolastico, quest’anno nelle stesse scuole la percentuale sale al 13.1%. Gli allievi promossi a giugno risultano quindi 62,9%, mentre più del 24% ha il giudizio sospeso e 13,1% è la percentuale dei non ammessi.


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IMPRESE E LAVORO Il sindacato chiede di attivare programmi di inclusione sociale per gli immigrati di Crotone

Cgil, Messinetti: «Istituzioni e società civile diano accoglienza agli afghani» di Stella Pisani CROTONE - «Sono 14, per lo più afgani, giovani, maschi, pochi a stento parlano l’’italiano, molti l’inglese, gli occhi smarriti, il viso smunto. Hanno trovato rifugio nelle carrette del mare ancorate, sporche e dolenti, nel porto di Crotone. Lasciano alle loro spalle terre di guerra, violenze e soprusi, semplicemente,per continuare a vivere, per sfuggire ad una condanna a morte certa». È con queste parole che Carmen Messinetti della Cgil Crotone Dipartimento Immigrazione affronta la questione immigrazione, cercando di sen«Hanno il diritto sibilizzare sulle drammativicende che sono codi rimanere perché che stretti a vivere gli stranieri che scelgono di emigrare fuggono da dai loro Paesi, alla luce situazioni dell’avvistamento dell’ultimo barcone giunto sulle di conflitto, coste calabresi. perché, se espulsi, «Vite in transito - dice Messinetti - intrappolate nella correrebbero burocrazia, nell’indifferenza e nella disperazione. il ragionevole Tutti con regolare permesso di soggiorno, sono i corischio di subire siddetti casi Dublino, o mitorture o pene granti in orbita: hanno il diritto di rimanere perché inumane» fuggono da situazioni di conflitto,perché,seespulsi, correrebbero il ragionevole rischio di subire torture o pene inumane e degradanti, ma, allo stesso tempo, non hanno il pieno diritto di restare perché l’ordinamento internazionale consente che possano essere rimpallati da un paese all’altro, senza soluzione di continuità». La sindacalista sottolinea che «gli afghani di Crotone vengono costretti in un limbo esisten-

ziale insopportabile» ed evidenzia che «l’esigenza di celerità nella valutazione delle domande di asilo, sancita da regolamenti europei, viene siste- «Le istituzioni maticamente disattesa, l’esercizio dovrebbero far dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali è violentemente crescere un’etica violato, il rischio per i rifugiati di vivere in condizioni disumane e di responsabilità degradanti, paradossalmente, è con cui orientare materializzato nel civile e pacificato occidente, nella così distante ed programmi che estranea Crotone. In un’attesa interminabile - prosegue Messinetti - combinino gli afghani cercano di sopravvivere accoglienza e in una città che è sempre più indifferente. Stipati nelle barche che or- promozione, mai sembrano di latta arrugginita, agli afghani ora sono stati chiusi sostegno ed pure i bocchettoni dell’acqua ed emancipazione» ora, per lavarsi, sono costretti ad utilizzare la fontana della villa comunale».

A questo proposito, la Cgil di Crotone chiede principalmente alle istituzioni pubbliche, alle organizzazioni del privato sociale e alla società civile, di intervenire e dare accoglienza, seppur temporanea, agli afghani del porto. Chiede, soprattutto, di imprimere un orientamento solidaristico e lungimirante agli interventi di politica sociale. «Come più volte denunciato - afferma Messinetti - servono dormitori, servono bagni pubblici, servono servizi mobili di presidio sanitario, servono strutture di prima emergenza da cui partire per costruire percorsi di emancipazione ed autonomia». Secondo la sindacalista «bisogna saper pianificare politiche che vadano oltre la retorica dell’’integrazione ma che sappiano, realmente, e con lungimiranza contrastare i nuovi rischi sociali e farne opportunità». Messinetti sostiene che «le istituzioni dovrebbero far crescere un’etica della responsabilità attraverso cui orientare programmi di intervento che combinino accoglienza e promozione, sostegno ed emancipazione». E questo attraverso la promozione di servizi integrati a sostegno dell’’inclusione sociale dei migranti che, dice Messinetti, «potrebbe essere occasione di sviluppo per un territorio soggiogato da una perdurante stagnazione economica e con un tasso di occupazione pari solo al 37%». Quello che occorre, conclude la sindacalista, è «prendere consapevolezza che l’immigrazione è inevitabile e serve rendere questo fenomeno un’opportunità di crescita collettiva, per pianificare interventi mirati, per promuovere strategie di inclusione basate sull’attivazione dei beneficiari, per irrobustire una spirito civico di responsabilità condivisa, per promuovere politiche attive del lavoro, attraverso la professionalizzazione e l’immissione in attività sociale di gran parte della popolazione giovanile esclusa dai percorsi di inserimento occupazionale».

Formazione in barca a vela per la Pa CITTANOVA (REGGIO CALABRIA) - Potenziare la capacità di governo delle risorse umane esercitandosi alla guida di una barca a vela. È la metodologia proposta in un corso promosso dalla società di servizi "Coim idea" per la formazione nella pubblica amministrazione locale in Calabria. Le lezioni formative, proposte nell’ambito del corso di perfezionamento,per quanto riguar-

da le prime due sessioni, si svolgeranno il 16 e 17 giugno a Cittanova e di una terza a bordo di una barca a vela, che prenderà il largo dal Porto delle Grazie di Roccella Jonica, il primo luglio. La proposta di Coim Idea, che opera da 155 anni e ha tra i propri committenti il Comune di Roma e lo Iacp di Napoli, «nasce - è scritto in una nota - dalle più recenti previsioni normative (vedi leggi Brunetta) hanno im-

posto la necessità di rendere un metodo di lavoro che fa parte sempre più produttivo il lavoro della cosiddetta formazione espedei dipendenti e dei dirigenti, rienziale». conferendo prioritaria importanza alla capacità di rapportarsi - relazionarsi con il cittadino». «L’idea di utilizzare una barca a vela - prosegue la nota - o altri scenari poco convenzionali come appunto un bosco, alla stregua di una vera e propria aula formativa all’aperto nella quale segretari comunali e dirigenti del personalesarannochiamati a seguire il corso non è soltanto un modo originale e suggestivo di fare formazione. Fa parte, in realtà, di una innovativa e specifica tecnica, utilizzata nelle aziende, che per la prima volta, grazie a Coim idea, viene applicata nei comuni e nel Mezzogiorno d’Italia: ovvero ’l’outdoor training management’,



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ENTI LOCALI & PA

di Gaia Mutone Forse è un buon segno, forse no, sta di fatto che l’avvicinarsi del federalismo fiscale sta mettendo ansia a sindaci e le aziende concessionarie che gestiscono i servizi per conto dei municipi. È anche facile immaginarne il motivo: entro il 31 dicembre scadranno molti contratti con cui molti Comuni hanno affidato, talvolta non senza polemiche, alle società concessionarie private Entro fine anno l’accertamento, la e la riscadranno molte liquidazione scossione dei tribuconcessioni alle ti locali, ma l’incertezza che ancora società private circonda l’attuazione del fedeche gestiscono le ralismo per quanto imposte. Si preme riguarda la gesdelle imposte per una proroga tione locali, sta spingendo primi cittadini e di quelle attuali concessionarie a premere per una proroga delle attuali concessioni anziché per l’apertura di nuove gare che, alle condizioni di quelle vecchie, potrebbero rivelarsi inutili in presenza di nuove regole. Il rischio che si crei il

I comuni temono il caos tributi con il federalismo

caos con nuove disposizioni è in una certa misura reale. Secondo il quotidiano Italia Oggi, entro la fine dell’anno dotrebbero essere indette gare per rinnovare i servizi in circa 2 mila municipi. Numeri imporatanti che danno un’idea del caos che potrebbe scatenarsi anche per le miriadi di sigle che sono diventate le imposte locali; Tarsu, Cosap e compagnia bella. Le società concessionarie private sono una quarantina e gesti-

scono il gettito fiscale locale su tutto il territorio nazionale; ad esempio, su un totale di 8.100 Comuni, queste società hanno la responsabilità della Icp (imposta comunale sulla pubblicità) e della Tosap in ben 4.800 municipi. Alcuni temono che, con le disposizioni del federalismo, si possano aprire contenziosi con i Comuni e questi a loro volta stanno premendo sul governo per avere rassicurazioni.

Derivati: sono poche le amministrazioni che vincono le scommesse con le banche di Sofia Ricciardi Sono 426 le amministrazionilocali che avendo stipulato dei contratti derivati con le banche, registrano un market to market (un valore) negativo per loro e positivo per gli istituti di credito. Queste, infatti, sarebbero sotto per oltre un miliardo di euro, per l’esattezza 1.113 miliardi, a fronte di un nozionale (cioè l’importo base su cui si fonda la "scommessa": oltre a definire le perdite potenziali, serve a calcolare le rate che la Gli enti calabresi banca e l’ente si scamin virtù dello coinvolti nel 2005 biano swap) di circa 21,8 erano 15, per poi miliardi. Queste sono le cifre che emergono salire a 32 nel 2009 dalla relazione andella Banca e nel 32 nel 2010. nuale d’Italia, che fornendo Esplosi tra il 2005 e le cifre delle diverse Regioni italiane, preil 2008 i valori di cisa tuttavia che le mercato negativi: perdite potenziali evidenziatesonoinrealtà dai 6 mln del 2007 «una stima per difetto comai 63 mln del 2010 dell’operatività plessiva in quanto sono elaborate a partire dalle segnalazioni statistiche di Vigilanza e della Centrale dei rischi che rilevano solo i contratti conclusi con intermediari operanti in

La Città eterna va sull’iPhone: per ora solo numeri utili, ma nel futuro il telefonino farà da guida Il comune di Roma diventa smart e va sull’iPhone: per ora non ci sono servizi esclusivi, solo notizie e numeri utili sul cellulare, ma presto saranno implementati servizi legati all’infomobilità sfruttando le tecnologie evolute dei telefononi e, soprattutto, la loro estrema portabilità facendone uno strumento in grado di guidare chiunque per le strade della città eterna. Il Campidoglio è la prima amministrazione comunale ad attivare un servizio del genere. L’applicazione è molto semplice e non fa altro che rendere velocemente fruibili agli smartphone i contenuti del sito del Comune. L’applicazione

Le banche riducono le attività sui derivati per il timore di contenziosi e di danni alla reputazione Dalla relazione annuale di Banca d’Italia viene fuori un dato importante: nel 2009 le banche hanno ridimensionato le attività sui derivati, di circa la metà a livello mondiale e del 25 per cento in Italia. Sicuramente hanno influito su questa riduzione anche le indagini che alcune procure stanno conducendo su istituti, anche di prestigio, accusati di aver truffato gli enti locali con contratti poco chiari. Le banche in altre parole temono i costi della soccombenza giudiziale, che può anche comportare l’ob-

Italia». Ad ogni modo, la classifica delle Regioni più esposte vede la Campania al primo posto, con 39 enti locali che perdono 227 milioni di euro, seguita dal Piemonte (17 amministrazioni che mettono inseme un ammanco di 180 milioni), dal Lazio (153 milioni per 27 enti), dalla Lombardia che vanta il maggior numero di enti in perdita per un valore complessivo di 98 milioni, dalla Sicilia (88 milioni per 29), dal Veneto (75 milioni per 32), dall’Emilia Romag-

na (70 milioni per 26) e dalla Toscana (62 milioni per 32). Ancora poca chiarezza però sui dati delle perdite reali delle amministrazioni. La Calabriaha oscillatoparecchio:per quanto riguarda il numero di enti coinvolti, nel 2005 erano 15, per poi salire a 33, 44, 29, 32 nel 2009 e rimanere 32 nel 2010. Esplosi tra il 2005 e il 2008 i valori di mercato negativi: se nel 2005 la perdita era di 6 milioni, nel 2007 era già a 63 milioni.

si chiama Roma 1.0 ed è scaricabile gratuitamente dall’Apple store. Nella fase di avvio, gli utenti in possesso di iPhone potranno avvalersi dell’aggiornamento in tempo reale delle notizie riguardanti il comune di Roma, pubblicate sul portale istituzionale. Grazie ad un menù semplificato si possono facilmente trovare le pagine con i numeri utili. L’iniziativa è nata anche dopo aver guaradto ai numeri del mercato: l’iPhone ha avuto un grande successo, e solo tra Roma e Provincia si può contare su oltre 300mila dispositivi mobili. Numeri che confortano la strategia di convergenza dei dispositivi informatici.

bligo, per la banca, di restituzione di tutte le somme incassate dall’ente cliente e dunque l’eventuale azzeramento del valore negativo registrato, il cosiddetto market to market. Nei contenziosi vengono sempre più spesso evidenziate le conseguenze giuridiche legate alle caratteristiche finanziarie degli swap. Ad entrare in gioco, però, è anche la variabile reputazione poiché le sentenze sono pubbliche ed eventuali condanne vanificano anche le campagne di comunicazione più valide.


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AMBIENTE & SICUREZZA

di Simone Saracino

Impianti per energie rinnovabili, le richieste per ottenere finanziamenti devono pervenire entro 30 giugno Le istanze di finanziamento, sottoscritte dal soggetto rappresentante o delegato a tale funzione, dovranno pervenire esclusivamente entro e non oltre 30 giugno 2010, al Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per l’Energia Nucleare, le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica. La Direzione Generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili ed efficienza energetica del Dipartimento per l’energia del Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato un avviso pubblico per il finanziamento di progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia

elettrica da fonti rinnovabili su edifici di proprietà delle Amministrazioni dello Stato, Regioni, Provincie, Comuni e Comunità montane in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Questa iniziativa, mediante il sostegno alla produzione ed all’utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili, intende favorire la diffusione di una nuova cultura energetica tra la popolazione e promuovere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale. In particolare è stato emanato un avviso pubblico per la presentazione di progetti da parte delle Amministrazioni delle Regioni Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia).

Il 19 maggio 2010 i deputati europei hanno approvato in via definitiva il c.d. "pacchetto efficienza energetica", una serie di misure normative fondate su tre pilastri: edifici a basso consumo d’energia, elettrodomestici intelligenti e pneumatici non inquinanti. Tali provvedimenti mirano a realizzare l’obiettivo del 20% di risparmio energetico entro il 2020 il quale, a sua volta, rientra nel c.d. "pacchetto clima-energia 20-20-20", approvato nel 2008 dall’Europarlamento. La lotta al cambiamento climatico ed il perseguimento della sicurezza energetica sono divenuti da tempo due target prioritari del Parlamento europeo. D’altronde a livello europeo si è sempre più convinti che la c.d. "green economy" sia uno dei pochi settori che, al giorno d’oggi, stante la situazione di crisi economica globale, sia in grado di favorire l’occupazione e lo sviluppo industriale. Una dimostrazione di come sia possibile coniugare tali aspetti la si può avere semplicemente pensando al campo delle energie rinnovabili nel quale si registra in Europa un fatturato di 30 miliardi di euro con circa

La lotta al cambiamento climatico prende forma

350.000 persone occupate. Le opportunità di impiego sono davvero numerose e vanno dall’alta tecnologia per la produzione di componenti fotovoltaici ai lavori di manutenzione delle centrali eoliche o ancora alla produzione di biomassa nel settore agricolo. L’idea è che un concreto passaggio ad un’economia a basse emissioni di car-

bonio in tempi brevi possa far diminuire la necessità di ricorrere ad interventi più drastici: secondo i sostenitori di questo orientamento, il conseguente risparmio sulle importazioni di combustibili fossili e la diversificazione delle fonti energetiche sarebbe in grado di assicurare all’UE una più efficace protezione dagli shock esterni.

Dal 18 giugno operativo "il ritiro uno contro uno" per la gestione dei Raee domestici e professionali Rinnovabili, in Europa bisogna adeguare le misure di supporto

di Andrea Amendola Dopo cinque anni di attesa è stato pubblicato in Gu il decreto 8 marzo 2010, n. 65 che individua le modalità semplificate di gestione dei Raee domestici e professionali da parte dei distributori, degli installatori e dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature. Il provvedimento emanato dal Mattm renderà operativo il "ritiro uno contro uno" a Con il D.m. n.65 decorrere dal 18 giugno 2010 del 19 maggio Con il D.m. 8 mar2010 vengono zo2010,n.65vengono disciplinate le modalità semdisciplinate plificate per la le modalità gestione dei Raee sia domestici sia semplificate professionali . Il per la gestione decretoè in vigore il 19 maggio 2010 dei Raee e sarà operativo 30 giorni dopo, sia domestici cioè il 18 giugno sia professionali 2010. Con delibera 19 maggio 2010, n. 1, il Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali ha emanato le regole per l’ iscrizione semplificata all’Albo stesso dei distributori e installatori di Aee (Apparecchiature elettri-

che ed elettroniche). Il regolamento (D.M. 8 marzo 2010, n. 65) è stato adottato in attuazione del Dlgs. n. 151 del 2005, che prevede per i distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche l’obbligo di assicurare il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, dell’apparecchiatura usata al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura. Il Dlgs. 25 luglio 2005, n. 151, che recepisce tre direttive (2002/95/CE,

2002/96/CE, 2003/108/CE) sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e sulle restrizioni d’uso in queste apparecchiature di determinate sostanza pericolose. Il provvedimento detta le regole per smaltire correttamente vecchi elettrodomestici, condizionatori, computer, radio, televisori, telefonini, tubi al neon e tutta quella massa di rifiuti elettrici ed elettronici che riempie le nostre case .

L’Unione europea ha prefissato obiettivi decisamente ambiziosi nel settore della produzione energetica da fonte rinnovabile in generale (in particolare 20% di consumo energetico complessivo da Res entro l’anno 2020), imponendo ai singoli Stati membri la predisposizione di adeguate misure di supporto, al fine di assicurare la competitività dell’industria delle Res e, pertanto, un generale abbassamento dei costi in tale settore. Uno dei principali challenge che ci si trova oggi a dover affrontare consiste indubbiamente nella transizione verso lo sviluppo di un sistema energetico globalmentesostenibile. Viene,infatti,dapiùparti affermata l’insostenibilità degli odierni livelli di dipendenza da com-

bustibile fossile nonché la necessità di incentivare una più elevata produzione energetica da fonte rinnovabile. Ciò che viene posto in rilievo dagli esperti è l’esigenza di produrre interventi in relazione all’impoverimento delle risorse naturali, ai cambiamenti climatici e alla necessità di assicurare sicurezza nella fornitura di energia. A ciò si aggiunga la mancanza di accesso agli essenziali servizi energetici da parte di un terzo della popolazione mondiale nonché la prevedibile crescita economica di alcuni mercati emergenti, tra cui Brasile, Russia, India e Cina. Un settore che negli ultimi anni ha riscontrato particolareattenzionein materia di energie rinnovabili è sicuramente quello fotovoltaico.


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DIRITTO & LAVORO

di Giulia Cervicato

Obblighi per lavoratori all’estero

Per chi ha svolto lavoro part-time verticale (se la riduzione di orario viene cioè effettuata nell’ambito di periodi concordati, settimana, mese, anno; ad esempio si concordano 3 giorni pieni a Non si applica alla Pa settimana), la pensione è più vicina e il principio della non più consistente. Ciò vale sia per chi è obbligatorietà della ancora a lavoro sia per chi è già andato comunicazione prein pensione a partire dal 1997. Una ventiva per i lavoratori sentenza della Corte europea del 10 italiani o comunitari giugno, ha, infatti, assunti da aziende dichiarato discriestere. Il ministero del Secondo la minatorioilcriterio Lavoro ha precisato adottato dall’Inps Corte Ue, il che il principio della per calcolare l’annon obbligatorietà trattamento zianitàcontributiva della comunicazione nel caso dei conpreventiva per i previsto tratti di lavoro lavoratori assunti da part-time di tipo aziende estere tramite dall’Inps è verticale. Tenendo un «rappresentante discriminante conto della clausoprevidenziale» italiano la di non discrimi«o assunti in Italia» nazione si può direttamente da quindi richiedere la liquidazione aziende italiane per dell’assegno pensionistico (anche per l’impiego in paesi exchi è già in pensione) ottenendo la tra Ue concerne escluvalorizzazione dei periodi non lavorati. sivamente i rapporti di Nel dettaglio, per la Corte Ue il trattalavoro di diritto privamento previsto dall’Inps è discriminato. torio perché misura l’anzianità contri-

Pensione più vicina per chi è part-time

butiva prendendo in considerazione solamente i periodi di effettiva attività; se su un periodo di un anno una persona ha lavorato per sei mesi e per i successivi sei mesi no, ma il suo rapporto di lavoro dura l’intero anno, a fine anno l’estratto conto contributivo del lavoratore figurerà l’accredito di soli sei mesi ai fini pensionistici. La Corte ha invece stabilito che in questo caso il lavoratore ha diritto al riconoscimento di tutto l’anno come anzianità contributiva e

non solo ai 6 mesi riconosciuti dall’Inps. La sentenza segna un punto a favore per chi è già in pensione con il sistema retributivo (l’assegno della pensione è calcolato senza tenere conto dell’entità dei contributi accumulati dal lavoratore durante la sua vita lavorativa: la pensione è determinata da una quota percentuale dell’ultima retribuzione): allungandosi il periodo di contribuzioneaumenta la quota percentuale che determina la pensione.

Francia: no al diritto di non nascere Una sentenza che farà discutere: il consiglio costituzionale francese dice ’no’ al ’diritto di non nascere’, confermando la validità dell’attuale legge del 2002. La legge non consente di indennizzare chi nasce disabile a causa di una diagnosi sbagliata da parte del medico. Lo afferma un comunicato diffuso dall’alta corte. «La limitazione del diritto di indennizzo deciso dal legislatore non riveste un carattere sproporzionato. Non è contrario a nessun diritto o libertà garantiti dalla costituzione», precisa la nota.

Solo la Camera di appartenenza può negare l’intercettazione di Domenico Fabris

Risolvendounconflittodiattribuzione, la Corte costituzionale ha affermato che spetta alla Camera di appartenenza negare l’acquisizione dei tabulati telefonici del parlamentare, ove non sia adeguatamente motivato il requisito della necessita’. Il Giudice per le indagini preliminari del tribunaledi Roma sollevavaconflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti del della Compete solo Senato Repubblica, in alla Camera di relazione alla deliberazione, con la appartenenza quale, in conformità alla proposta negare adottata all’unanil’acquisizione mità dalla giunta delle elezioni e deldei tabulati le immunità parlamentari, era stata negata l’autorizzazione ad utilizzare tabulati telefonici relativi ad una utenza in uso a M.s., nella parte relativa ai contatti, avvenuti nel luglio del 2005, con altra utenza in uso al senatore G.v. e intestata al ministero della Giustizia, rivestendo egli in quel tempo la carica di sottosegretario in detto dicastero. Anche la procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Roma

sollevava conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato nei confronti del Senato della Repubblica, che, in conformità alla proposta adottata all’unanimità dalla giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, aveva negato «l’autorizzazione ad acquisire i tabulati delle comunicazioni intercorse sulle utenze in uso al senatore G.v. nel periodo tra il 10 e il 20 luglio 2005». Il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma aveva svolto indagini preliminari nei confronti di M.s. e del sen. G.v. per un’ipotesi di favoreggiamento personale di G.f., che essi avrebbero aiutato a eludere le investigazioni condotte nei suoi confronti dall’autorità giudiziaria di Milano, informandolo, attraverso altra persona, che era sottoposto a intercettazioni telefoniche. Nel corso di tali indagini, essendo stati acquisiti tabulati di conversazioni telefoniche compiute tramite una utenza mobile di M.s. ed essendo emersi da essi alcuni contatti con altra utenza mobile in uso al senatore G.v., il p.m. aveva promosso la procedura prevista dall’art. 6 l. 20 giugno 2003, n. 140 per ottenere l’autorizzazione ad utilizzare i tabulati stessi anche nei confronti del parlamentare. A tale fine, aveva proposto istanza al g.i.p., che, dichiarata la necessità dell’utilizzazione, aveva richiesto al Senato la relativa autorizzazione. Contemporaneamente il procuratore della Repubblica aveva ritenuto

Il Durc va verificato anche rispetto alle imprese affidatarie non esecutrici

che occorresse anche acquisire, relativamente a quello stesso periodo, i tabulati di tutte le utenze telefoniche in uso al senatore G.v. e, ai sensi degli artt. 4 e 5 della L. n. 140 del 2003, aveva chiesto la relativa autorizzazione parlamentare. Le due richieste erano state esaminate congiuntamente dal Senato, che aveva negato entrambe le autorizzazioni. Contro questa deliberazione, le autorità giudiziarie richiedenti avevano sollevato distinti conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato deducendo che il Senato avrebbe esorbitato dai limiti delle proprie attribuzioni

Il Ministero del lavoro fa presente che il Durc va verificato anche rispetto alle imprese affidatarie, ancorchénonesecutrici, in quanto le stesse devono come minimo assolvere i compiti di cui all’art. 97 del Dlgs. n. 81/2008. La verifica del Durc delle imprese costituenti la Ati, prima dell’affidamento dei lavori, è quindi indispensabile per l’assolvimento dell’obbligo di accertamento dell’idoneità tecnico professionale delle imprese affidatarieche nella fase iniziale sono le uniche imprese che dovrebbero eseguire i lavori. La duplice richiesta del Durc ai due soggetti giuridici coinvolti nell’appalto (impresa affidataria e impresa ese-

cutrice) è motivata proprio dalla circostanza che l’impresa affidataria, anche nel caso in cui voglia affidare i lavori in subappalto, deve comunque utilizzare del personale per l’assolvimento dei compiti di cui al predetto art. 97. Il Ministeroquindi afferma che in tal caso, seppure all’atto dell’affidamento dei lavori la verifica del Durc deve interessare le imprese riunite nella Ati, al momento del pagamento dei Sal, essendo la sola consortile impresa esecutrice e impresa autorizzata dal committente a stipulare contratti di subappalto, la stazione appaltante sarà tenuta a verificare il Durc esclusivamente della società consortile e delle eventuali subappaltatrici.


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il Domani Domenica 13 Giugno 2010

PMI

di Luca Marini

It: arriva lo scanner tuttofare

Secondo i numeri dell’Ufficio brevetti europeo l’Italia si posiziona tra i primi dieci paesi al mondo per numero di domande e brevetti depositati, tuttavia, a dispetto della nostra proverbiale indoPlustek Inc., azienda le creativa, rimaniamo sempre dietro specializzata a livello rispetto a Francia, Germania e Regno mondiale nell’ambito Unito, i nostri vicini europei. Il numero della produzione di di brevetti depositati è sicuramente un scanner per i mercati indice che fotografa la vitalità di un professionale e conpaese, poiché rifletsumer, presenta tono la creatività e ScanDms, un’innova- L’Italia ha la capacità di innotiva piattaforma per la vazione di un paedepositato gestione documentase. Il risultato le delle Pmi. Una volta 3.881 dell’Italia, che si premuto l’apposito al non posto pulsante sullo scandomande e si piazza su scala mondiale, ner, il documento è quindi buono se si colloca al 9° viene digitalizzato e pensa a tutte le difautomaticamente posto ficoltà che la ricerconvertito in formato ca vive. Entrando ’PDF searchable’ per nel dettaglio, le staessere poi caricato su tistiche annuali realizzate dall’Ufficio Ftp o Dms server. Il file brevetti europeo (Epo - European papuò, quindi, essere fatent office) evidenziano per il nostro cilmente ricercato, anpaese un totale di 3.881 domande, un che con parole chiave risultato di poco inferiore all’emergene codici, consultato ed te Repubblica di Corea che si ferma a anche scaricato. quota 4.193 brevetti. L’analisi Epo, che

Italia tra i primi dieci depositari di brevetti

tiene conto anche del dominio tecnico e dell’origine delle domande di brevetto depositate, posiziona ai primi posti Usa (32.966 domande), Germania (25.107) e Giappone (19.933). Riguardo agli altri paesi europei che precedono l’Italia, la Francia è al quarto posto con 8.929 domande, seguita dall’Olanda e dalla Svizzera, rispettivamente quinta e sesta con 6.738 e 5.864 domande; settimo il Regno Unito, con poco meno di un migliaio di domande

in più rispetto al nostro paese (4.821), mentre la Svezia chiude la top ten dietro all’Italia con 3.147 brevetti. Dal punto di vista del dominio tecnico, le richieste di brevetto tricolori riguardano principalmente il settore dell’ handling e del processing (835 domande), che stacca di molto i successivi ambiti del Civil engineering & Thermodynamics (585), delle Human necessities (496) e della Vehicles & General technology (439).

Adobe corregge una vulnerabilità Adobe ha reso disponibile la nuova versione 10.1.53.64 del Flash Player e Air 2.0.2.12610, in grado di correggere una vulnerabilità critica emersa nei giorni precedenti. La falla identificata permetteva, in caso di attacco da remoto, di ottenere un crash del player, garantendo così un pieno controllo del sistema. Nonostante gli attacchi siano stati contenuti per le imprese è un dovere proteggersi problemi poiché i malintenzionati possono sottrarre dati e portare avanti truffe attraverso il furto di identità.



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il Domani Domenica 13 Giugno 2010

SPECIALE

Thiago Motta verso il Real Madrid Roma, Xandao al posto di Burdisso ROMA - Mentre il Mondiale alza il sipario, il calciomercatoscalda i motori. Ufficializzato l’arrivo di Benitez sulla panchina l’Inter comincia a pensare alla squadra del dopo-Mourinho. Il presidente Moratti ha fatto capire che il suo club sta pensando a cedere qualche sua pedina importante per fare cassa in vista di qualche acquisto eccellente. Un giocatore che potrebbe partire è Thiago Motta: secondo quanto scrive oggi il quotidiano spagnolo As Mourinho avrebbe chiesto al Real al’acquisto del brasiliano come alter-

nativa a Daniele De Rossi. Il primo obiettivo dei nerazzurri resta Mascarano, che piace moltissimo a Benitez, per l’attacco la prima scelta resta Torres oppure il palermitano Cavani. Per arrivare a questi obiettivi i nerazzurri sembrano disposti a cedere qualche gioiello e Thiago Motta è uno di questi come - se dovesse arrivare qualche offerta importante - anche il bomber Milito. Senza dimenticare che i nerazzurri hanno sempre in mano Burdisso. Il difensore argentino, in prestito alla Roma, continua a essere uno di

primi obiettivi del mercato giallorosso. Ma la permanenza nella capitale del giocatore sembra complicarsi. La dirigenza giallorossa per precauzione si sta già muovendo e avrebbe già trovato il possibile sostituto con Xandao centrale del San Paolo. Per l’attacco la Roma dopo Adriano avrebbe messo gli occhi si Mbokani, congolese dello Standard Liegi in scadenza di contratto. Ma piace anche il genoano Sculli. Sempre molto attiva la Juve, che nonostante il gioco al rialzo del Cska Mosca non molla la pista Krasic. Dopo l’addio di Cannavaro si punta sul francese Gallas, piace sempre l’azzurro Bonucci ma nelle ultime ore l’affare si sarebbe complicato dalla divergenze tra Bari e Genoa per la comproprietà, con il rischio che si vada alle buste. Il giocatore sembra faccia gola alla Fiorentina.


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SPECIALE

«L’Italia punta al massimo risultato» Abete fissa l’obiettivo per gli Azzurri ROMA - L’Italia non ha un «obiettivo minimo» per i Mondiali di calcio di Sudafrica 2010 ma «cercherà di arrivare al massimo»: lo ha detto il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ai microfoni di Sky. «Darsi degli obiettivi minimi - ha aggiunto -significa darsi dei limiti e noi invece vogliamo cercare di dare il massimo». Il numero uno della Federcalcio ha poi parlato della prima giornata del Mondiale sudafricano: «E’ stata una giornata emozionante - le parole di Abete - lo spettacolo di festa a Johanne-

sburg è stato maggiore della partita. Certo. qualche difficoltà organizzativa c’è stata, è stato molto faticoso raggiungerelo stadio. ma ha prevalso la dimensione della festa». Abete ha poi commentato la decisione dei giocatori della Nazionale di devolvere parte del premio, in caso di vittoria, per i festeggiamenti del 150/o anniversario dell’Unità d’Italia. «E’ stata una decisione nata all’interno del gruppo - ha spiegato - la Nazionale e la Federazione rappresentano la dimensione di unità del paese. E’ una scelta che

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tende a ricordare che la Nazionale rappresenta il Paese, è un messaggio di unità». Dal presidente della Figc arriva anche un commento sull’ipotesi che Lippi dopo i Mondiali possa accettare l’offerta degli arabi dell’Al Ahli: «Adesso Lippi è concentrato sul Mondiale».

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POLITICA NAZIONALE Fonti autorevoli smentiscono anche l’affermazione che gli Usa si preoccupano

Alfano: si vuole difendere la vita della gente per bene di Daniele Tosatti ROMA - «I giornalisti e i magistrati hanno gli strumenti per difendersi, mentre i cittadini no. Noi realizziamo la prima vera separazione delle carriere tra alcuni giornalisti e alcuni magistrati: nel Parlamento europeo è stata presentata una richiesta di discussione su questo argomento. La corte di giustizia europea riconosce il diritto alla privacy e alla riservatezza delle comunicazione e del domicilio». Così il Guardasigilli Angelino Alfano a margine di un incontro su un corso di formazione politica per giovani talenti ad Agrigento.«Non è vero che non si potrà pubblicare nulla con la legge sulle intercettazioni - ha aggiunto il Ministro della Giustizia - I fatti si potranno raccontare sempre e gli atti si potranno rendere noti per riassunto. Non si potranno però sbattere sui giornali le notizie che nulla hanno a che fare con le indagini e che se pubblicate nel corso delle indagini rischiano di fare danno alle inchieste giudiziarie. Noi non intendiamo offendere o difende-

re alcuna lobby ma tutelare la riservatezza dei cittadini. Il centrosinistra è ripiegato su una posizione culturalmente conformista ed è affiancato a pm e giornalisti che difendono le intercettazioni che hanno portato ad abusi». Alfano ha poi confutato nel merito le tesi di chi contesta aspramente il provvedimento tuttora all’esame del Parlamento. Il Guardasigilli ha poi stigmatizzato chi chiede un ulteriore approfondimento legislativo e un conseguente esame in seconda lettura a Montecitorio più lento. «Il testo del ddl sulle intercettazioni è in parlamento da due anni e realizza un punto centrale del nostro programma elettorale. Non è un capriccio quindi della maggioranza, avevamo detto che intendevamo limitare e punire severamente l’abuso della pubblicazione delle intercettazioni che nulla hanno a che vedere con le indagini. In questo lasso di tempo - ha concluso Alfano - abbiamo riflettuto e approfondito i

temi del provvedimento. Abbiamo modificato la durata delle intercettazioni da 60 a 75 giorni. E adesso potranno essere superati di altri tre giorni alla volta se vi sono delle emergenze certificate». Le norme del disegno di legge che rivede la legislazione sulle intercettazioni telefoniche, la loro utilizzabilità e la loro diffusione, dopo l’approvazione al Senato ed in attesa che se ne occupi l’aula di Monte-

Se una critica hanno fatto gli agenti della polizia federale americana è, al contrario di quel che si dice, la facilità con la quale tutto finisce sui giornali

Il testo è in Parlamento da due anni e non è un capriccio: intendevamo limitare e punire severamente l’abuso della pubblicazione

La realtà elettorale è sfasata rispetto alla Costituzione

Schifani: bisogna mettere mano alla Carta di Pino Ghamo ROMA - Esiste uno sfasamento tra la Costituzione formale e le regole effettivamente in vigore per quanto riguarda la scelta del governo e, pertanto, è necessario rimettere mano alla Carta. Lo ha detto ieri il presidente del Senato, Renato Schifani, aggiungendo: «Abbiamo una Carta costituzionale formale che è diversa da quella reale e dalla volontà dei cittadini», ha detto la seconda carica dello Stato in un convegno a Napoli, dopo che in settimana il premier Silvio Berlusconi ha definito "un inferno" fare le leggi con l’attuale impianto istituzionale. «C’è una reale sfasatura tra la costituzione formale, che affida al Parlamento la scelta del governo, e la costituzione reale che, attraverso la legge elettorale in vigore, la affida agli elettori», ha precisato Schifani. Il presidente del Senato si riferiva alla legge introdotta dal precedente governo Berlusconi che ha introdotto un sistema

elettorale proporzionale con il premio di maggioranza per le liste o coalizioni di liste, le quali, alla presentazione dei propri simboli, indicano il "capo della forza politica" o il "capo della coalizione". Questa legge del 2005, che il ministro leghista Roberto Calderoli - uno dei suoi estensori - ha definito lui stesso il "porcellum", ovvero "una porcata", ha sostituito il sistema elettorale "misto" uninominale e proporzionale - che era in vigore dal 1993. «Dobbbiamo fare in modo che questa sfasatura possa essere rimossa e annullata... lo possiamo fare con una riforma costituzionale che introduca una nuova forma di governo», ha detto Schifani. Rispondendo alle domande dei giornalisti a proposito del ddl intercettazioni, il presidente del Senato ha commentato: «Il Presidente della Repubblica non va mai coinvolto quando il Parlamento legifera in richieste di non firma». L’ammonimento si ruiferiva alle polemiche innescate da Idv con la richiesta al presidente Napolitano di non apporre la firma sul ddl intercettazioni. Schifani ha sottolineato come il

Capo dello Stato «ha dato, fin da quando si e’ insediato, un esempio di compostezza istituzionale e di rispetto della Costituzione. Ha fatto benissimo a rispondere così. A lui guardiamo tutti come punto di riferimento per le garanzie costituzionali». Il Presidente aveva affermato che i "professionisti" della richiesta di non firmare questa o quella legge spesso parlano a vanvera.

citorio in terza lettura, subiscono una offensiva politico-mediatica senza precedenti. E si tirano in ballo perfino gli americani. Saverio Francesco Borrelli intervenendo ad un convegno ieri pomeriggio, dopo aver criticato le nuove norme, sostenendo che la legge sarà un "vulnus" alle indagini, ha rilevato che perfino gli «stessi americani sono preoccupati, l’Fbi è preoccupata per come possano essere condotte e limitate alcune inchieste che riguardano soprattutto il terrorismo e la mafia». Come gli siano giunte le "preoccupazioni" l’ex procuratore di Milano non lo ha detto, ma di certo non sembrano originali. L’Fbi, da sempre in forte competizione con la Cia, recentemente ad alcuni alti funzionari delle nostre agenzie di intelligence incontrati a Roma e negli Usa, ha auspicato che tutte le legislazioni europee in tema di intercettazioni possano adeguarsi a quella italiana, anche a quella che verrà con la riforma appena approvata al Senato. Se una critica hanno fatto gli agenti della polizia federale americana è, al contrario di quel che si dice, la facilità con la quale tutto finisce sui giornali. E hanno ricordato a tal proposito le proteste veementi della Casa Bianca e della Cia per la pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche fatte dalla Digos di Milano nei confronti di Robert Seldon Lady, capo della Cia a Milano ai tempi del sequestro di Abu Omar. Proteste violentissime nei confronti del nostro Paese per aver messo in pericolo la sicurezza degli Usa e dei suoi agenti. In tema di terrorismo e mafia le preoccupazioni degli Usa per la nuova legge non esistono, hanno rivelato al Velino fonti ben informate, e ciò dopo aver ben studiato tutta la documentazione che il nostro governo ha fornito. Cia ed Fbi hanno preso atto che non cambierà nulla e che l’alibi delle "fughe di notizie" non dovrebbe più consentire quelli che loro stessi hanno giudicato, atti pregiudizievoli per le indagini e le inchieste. Senza contare lo sconcerto per la notizia finita sugli organi di informazione che persino Hillary Clinton è stata recentemente intercettata mentre parlava al telefono con il capo della Protezione civile italiana.


Domenica 13 Giugno 2010 il Domani 23

ECONOMIA NAZIONALE Così Marchionne che si dice abbastanza contento della risposta di quattro sigle

«Che posso fare? Faccio auto, se non posso qui, le farò altrove» di Roberto Carli ROMA - L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, parlando ieri mattina a Venezia, si è detto «abbastanza» contento dell’accordo raggiunto con la maggior parte delle sigle sindacali sul futuro di Pomigliano. È stato fatto «un passo avanti, poi bisognerà chiudere», ha detto a margine del workshop del Consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti. «Si sarebbe creato un grandissimo problema se ieri sera finiva male. Sia per loro che per noi». «Non succede in nessuna altra parte al mondo, ve lo assicuro», ha aggiunto Marchionne. «Nessun altro trasferirebbe dall’estero la produzione nel Paese», ha continuatoMarchionnespiegandoche in una situazione in cui si dà lavoro risulta paradossale anche dovere convincere per farlo. L’amministratoredelegato è ottimista?: «Se i lavoratori non vogliono l’investimento basta che ce lo dicano». Dunque accordo separato per il futuro della Fiat di Pomigliano: la proposta sottoposta dall’azienda ai sindacati è stata accettata da Fim-Cisl, Uilm e Fismic mentre si riserva un giudizio la Fiom. L’accordo a quanto riferito dai sindacati al termine della riunione verrà sottoposto ad un referendum tra i lavoratori. Secondo alcune fonti citate dalle agenzie di stampa anche l’Ugl, durante la riunione, sembrava intenzionata a rifiutare l’intesa. Invece il segretariogenerale Giovanni

Centrella al termine dell’incontro ha detto: «Abbiamo detto sì alla condivisione dell’accordo perché riteniamo che lo stabilimento di Pomigliano sia strategico per la Campania: fino alla fine cercheremo di correggerlo però non abbiamo problemi a dire sì anche senza correzioni». La Fiom non chiude tutte le porte ma non lesina i toni duri: «L’operazionemessa in atto dalla Fiat rappresenta un ricatto bello e buono nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici di Pomigliano» ha dichiarato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, al termine del

L’accordo a quanto riferito dai sindacati al termine della riunione verrà sottoposto ad un referendum tra i lavoratori

tavolo sullo stabilimento campano tra azienda e sindacati. «Il testo proposto dall’azienda deroga ai contratti e alle leggi nazionali» ha proseguito il sindacalista. Il leader della Fiom tuttavia non ha chiuso tutte le porte a un accordo: «Lunedì ci sarà il comitato centrale con i lavoratori e discuteremo». I vertici del Lingotto avrebbero precisato al tavolo della trattativa che «qualora la situazione individuata con Fim, Uilm, Fismic e Ugl non risultasse praticabile, la responsabilità del mancato investimento a Pomigliano ricadrebbe tutta sulla Fiom». La sigla Cgil dei metalmeccanci ha fatto sapere che l’accordo verrà sottoposto a un referendum "vincolante" tra i lavoratori del sito napoletano. Ma a convincere tutti i sindacati a dare il loro placet, con la sola eccezione della Fiom, sarebbe stata l’unica modifica sostanziale apportata al testo dell’accordo: l’istituzione di una commissione paritetica sindacato-azienda che si occuperà di valutare eventuali sanzioni previste dal Lingotto.

«Non succede in nessuna altra parte al mondo, ve lo assicuro. Nessun altro trasferirebbe dall’estero la produzione nel Paese»

Pomigliano: nelle reazioni e commenti molti appelli alla Fiom perché accetti

ROMA - L’accordo sulla Fiat è passo in avanti storico nelle relazioni industriali. Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi commentando da Santa Margherita Ligure l’accordo siglato venerdì sera sullo stabilimento di Pomigliano d’Arco. «Resta un punto di svolta nelle relazioni industriali italiane ha detto il ministro -. Perché da oggi il nostro Paese è ancora più moderno perché dimostra di avere la capacità di cambiare. Si è adeguato alla competizione». Duro il commento di Raffaele Bonanni che dalla festa della Cisl di Levico Terme ha risposto alla Fiom: «Non è un ricatto. Il ricatto viene, invece, da ambienti rissosi e più che minoritari».Bonanni però si attende

almeno un mezzo passo indietro da parte della Fiom e dello stesso segretario della Cgil Gugliemo Epifani che nel pomeriggio è intervenuto a Piazza del Popolo dal palco allestito per la manifestazione contro la manovra. «Una parte del sindacato ha proseguito Bonanni - non dà prova di unità e fedeltà agli interessi dei lavoratori. Salvando quell’investimento di Pomigliano, salviamo tutti gli insediamenti della Fiat». Secondo Pierferdinando Casini, anche lui nella località trentina, "l’accordo è inevitabile", mentre Emma Marcegaglia, da Santa Margherita Ligure chiede alla Fiom di ripensare le sue posizioni raccogliendo la sfida. «La cosa positiva - ha affermato la presidente di Confindustria - è che

In discussione ieri non c’erano più infatti i 18 turni settimanali né gli straordinari e neppure l’organizzazione del lavoro, su cui c’era una generale intesa. I nodi in ballo al tavolo, che si è svolto nella sede di Confindustria in viale dell’Astronomia, avevano a che fare molto di più con le sanzioni previsteper sindacatie lavoratori che non rispettano l’accordo, ad esempio sui permessi e sul diritto di sciopero, e le misure per contrastare le forme anomale di assenteismo. In ogni caso «quello di oggi non è un accordo separato, perchè non hanno firmato niente altro che il testo deciso dalla Fiat», ha commentato acida la Fiom. Di tutt’altro parere gli altri sindacati. «Siamo abbastanza soddisfatti - ha sottolineato il segretario generale della Fim Giuseppe Farina perché abbiamo messo una pietra concreta per lo sviluppo di Pomigliano». Sulla stessa linea il leader della Fismic Roberto Di Maulo: «Abbiamo deciso di aderire come atto di responsabilità - ha dichiarato - il sindacato italiano non deve essere rivolto al passato ma al futuro». Anche Giovanni Centrella dell’Ugl ha osservato come «l’accordo è strategico per lo sviluppo della regione Campania e un investimento così importante non può saltare». E anche se "porta sacrifici", l’intesa con la Fiat «salva i 5.000 posti di lavoro di Pomigliano e anche l’indotto». Infine il numero uno della Uilm Rocco Palombella, pur evidenziando che «il documento non ci piace», ha affermato di aver dato l’adesione «mossi da senso di responsabilità per la futura Panda e per la vita del sito» napoletano. Sulle sorti del tavolo hanno certamente influito le dichiarazioni dell’ad di Fiat, Sergio Marchionne, che hanno messo una buona dose di pressione ai sindacati. Ieri mattina infatti l’amministratore delegato della casa torinese ha paventato l’ipotesi di chiusura di Pomigliano senza accordo sulla riorganizzazione del lavoro nel sito, che dovrebbe ospitare la nuova Panda dalla fine del 2011 previo investimento di 700 milioni per la "ristrutturazione". Come ha detto nell’occasione citata all’inizio, la sua posizione è semplice: «Cosa posso farci? Io faccio auto, se non le potrò fare lì, le farò altrove, non vedo cos’altro potrei fare. Ci sono molti paesi dove si possono produrre auto».

c’è un pezzo importante del sindacato e una grande azienda, la Fiat, che decidono di lavorare insieme per cogliere la sfida del futuro, salvare 15 mila posti di lavoro, rendere lo stabilimento più competitivo. C’è un’altra parte del sindacato che dice no a questo. È inaccettabile. Non si può dire di no per difendere alcune decine di lavoratori grandi assenteisti che si mettono in malattia».


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il Domani Domenica 13 Giugno 2010

ECONOMIA E BANCHE I calcoli dell’ufficio studi della Cgia di Mestre non lasciano adito a dubbi di sorta

La pressione fiscale su chi paga davvero sfiora il 52% di Carlo Bassi ROMA - Non è del 43 per cento la pressione fiscale sui contribuenti italiani: secondo una stima della Cgia di Mestre la pressione fiscale in Italia è in realtà al 51,9 per cento. Si giunge a questo risultato "togliendo" dal Prodotto nazionale lordo la quota relativa al sommerso economico, in virtù del fatto che chi evade, anche se crea Pil, non paga né tasse nè contributi, quindi non può far parte del quoziente per cui dividere il peso delle entrate fiscali. Quindi, la pressione fiscale reale che pesa sui contribuenti fedeli al fisco è, secondo il segretario della Cgia, sottostimata di quasi 9 punti percentuali. Un ragionamento fatto anche dal nostro giornale qualche mese addietro ma che ora assume aspetti molto più "scientifici" con gli accurati calcoli dell’Ufficio studi della Cgia. «La pressione fiscale reale sui contribuenti italiani sfiora il 52 per cento del Pil. Un dato - quello denunciato dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi - che supera di quasi 9 punti percentuali quello ufficiale che, nel 2009, l’Istat ha certificato essere pari al 43,2 per cento». Bertolussi tiene a sottolineare che l’Istat non sbaglia i conti: «L’Istituto nazionale di statistica non fa altro che applicare le disposizioni previste dall’Eurostat (Istituto europeo di statistica), che stabilisce che i sistemi di contabilità

nazionale di tutti i Paesi europei, devono includere nel conteggio del Pil nazionale anche l’economianon osservata.Ovvero, il sommerso economico che, in Italia, ipotizziamo essere stato nel 2009 tra i 231,9 e i 255,9 miliardi di euro». In buona sostanza il nostro Pil nazionale (che nel 2009 è stato pari a 1.520,8 miliardi di euro) include anche la cifra imputabile all’economia sommersa stimata annualmente dall’Istat. Ricordando che la pressione fiscale è data dal rapporto tra le entrate fiscali e il Pil prodotto in un anno, nel 2009 la pressione ha toccato il 43,2 per cento.

51,9%

La reale pressione fiscale: quando la si calcola al 43 si include anche il sommerso ma sul sommerso nessuno paga tasse

La percentuale è calcolata sul Pil del 2009 (che fu di poco oltre i 1520 miliardi. La Cgia di Mestre conferisce valore scientifico alla nostra recente denuncia

Impresa facile: in settimana in Cdm il piano di modifica alla Costituzione

GENOVA - Tremonti conferma: in Consiglio dei ministri già la settimana prossima le modifiche costituzionali per aumentare la libertà di fare impresa nel Paese. Dopo l’annuncio del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ieri il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, davanti ai giovani imprenditori di Confindustria ha annunciato che «la settimana prossima il Consiglio dei ministri potrebbe cominciare a valutare un piano» per la modifica degli articoli 41 e 118 della Costituzione (che sanciscono la libertà dell’iniziativa economica). «Abrogare, deregolamentare, semplificare come ha fatto Bersani con una intuizione nel 2004, tutto ha un grande senso», ha detto il ministro. «Ma nel pieno della storica crisi che ci è dato di vivere dobbiamo fare al-

La Cgia di Mestre, però, ha voluto "stornare" dalla ricchezza prodotta la quota addebitabile al sommerso economico, calcolando la pressione fiscale sul Pil reale. Facendo questa operazione "verità", il Pil diminuisce (quindi si "contrae" anche il denominatore) e, pertanto, aumenta il risultato che emerge dal rapporto. Ovvero, la pressione fiscale. Secondo la stima della Cgia di Mestre, nel 2009 la pressione fiscale "reale" che pesa sui contribuenti italiani ha oscillato tra un’ipotesi minima del 51 per cento e un’ipotesi massima del 51,9 per cento. A livello metodologico si segnala che l’ultimo dato dell’Istat riferito al peso economico dell’economia irregolare è del 2006. Per gli anni successivi, l’Ufficio studi della Cgia ha proceduto ad applicare la medesima incidenza che il sommerso economico aveva sul Pil nel 2006. Ciò ci consente di dire che, alla luce del probabilissimo aumento del lavoro nero e dell’abusivismo avvenuto in questi ultimi anni di grave crisi economica, ci troviamo di fronte ad un valore economico del sommerso riferito al 2009 molto sottostimato. Per questo la Cgia ritiene che il livello della pressione fiscale reale è da ritenersi più vicino all’ipotesi massima (51,9 per cento) anziché a quella minima (51 per cento). Complessivamente, tutti i contribuenti fedeli al fisco (autonomi, dipendenti, imprese, pensionati, etc) hanno pagato in più di imposte e contributi una cifra che, nel 2009, ha oscillato tra un’ipotesi minima di 100,1 e un’ipotesi massima di 110,5 miliardi di euro. «Una ulteriore dimostrazione - conclude Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - che, chi in Italia è conosciuto dal fisco, subisce un prelievo fiscale ben superiore al dato statistico ufficiale. Per questo è assolutamente improrogabile una seria lotta conto il lavoro nero e l’evasione fiscale di chi è completamente sconosciuto al fisco. Aumentando la platea dei contribuenti potremo così ri-

tro». Sull’articolo 41, ha spiegato Tremonti, l’intervento eliminerà un comma «con l’obiettivo di dare particolare enfasi alla libertà di impresa». Nell’articolo 118, che definisce le competenze amministrative degli enti locali e stabilisce il principio di "sussidiarietà orizzontale", Tremonti ha spiegato che l’obiettivo del governo è «introdurre il principio della responsabilitàindividuale,l’autocertificazione, la segnalazione di inizio attività, i controlli solo ex-post e la buona fede». Secondo il ministro, queste modifiche «possono essere nell’insieme un passaggio rivoluzionario, che toglie i tronchi che bloccano l’auto dell’economia italiana». Prima di annunciare l’iniziativa del consiglio dei ministri, Tremonti

durre imposte e contributi a chi oggi ne paga più del dovuto». La metodologiausata dalla Cgia per calcolare la pressione fiscale "reale" parte dal rapporto tra l’ammontare globale del prelievo e il Prodotto interno lordo (Pil) che si riferisce non solo alla ricchezza prodotta in un anno dalle attività regolari, ma anche da quelle sommerse, cioè non in regola con il fisco. Le ultime stime dell’Istat relative alle dimensioni dell’economia sommersa si riferiscono al 2006, si tratta di una cifra considerevole che si colloca tra 227 e 250 miliardi di euro. Se si ipotizza che nel corso degli anni l’incidenza del sommerso sul Pil sia rimasta la medesima (cioè tra il 15,3 per cento e il 16,8 per cento) si può attualizzarequestastima.Seguendoquesta logica, nel 2009 l’economia sommersa dovrebbe oscillare tra i 232 e i 256 miliardi di euro. Utilizzando questi dati è possibile individuare quanta parte del Pil si riferisce all’economia irregolare, più precisamente si possono ottenere due valori a seconda che si sottragga dal Pil ufficiale la quota di valore aggiunto sommerso massima o minima. Le entrate fiscali, sono ovviamente a carico dell’economia regolare, mentre le attività irregolari sfuggono per definizione al prelievo. Quindi, al fine di avere una maggiore percezione del sacrificio a carico dei soggetti economici, può essere utile ricalcolare la pressione fiscale ponendo in rapporto le entrate fiscali con il Pil diminuito di quella parte relativa al sommerso. Il risultato di questo esercizio evidenzia lo sforzo reale richiesto ai contribuenti "onesti". Inoltre, se si ricalcolano le teoriche entrate fiscali che si avrebbero applicando la pressione fiscale ufficiale (43,2 per cento per il 2009) alla quota di Pil imputabile alle attività regolari e la si sottrae alle entrate effettive, si comprende a quanto ammonta anche in valore assoluto l’entità dello sforzo richiesto ai contribuenti onesti.

aveva spiegato le ragioni che portano il governo a questa modifica in senso liberale della politica d’impresa. «Se non hai sussidi devi avere almeno la libertà. Siamo in una fase in cui è difficile avere sussidi ma il livello di libertà è inaccettabile. L’Italia come un’auto bloccatada un tronco: anche se metti la benzina non vai da nessuna parte».


Domenica 13 Giugno 2010 il Domani 25

ECONOMIA INTERNAZIONALE Parlare di default non sarebbe sensazionalismo: il rapporto è vicino al 200%

Il nuovo premier Naoto Kan ammette il problema del debito di Roberto Carli ROMA - La Grecia ha suonato il campanello d’allarme anche per il Giappone. E non è una forma di sensazionalismo da giornale economico a corto di argomenti a ridosso della domenica. A dirlo non è più solo qualche analista in vena di catastrofismi: ieri è stato lo stesso nuovo primo ministro Naoto Kan, nel suo discorso ufficiale di investitura alla Dieta, a mettere in chiaro che il rischio default non è affatto impensabile per il Sol Levante, che deve fare tesoro della lezione greca senza snobismi fuori luogo. «Come si può osservare nella confusione avvenuta nell’Eurozonaoriginatadalla Grecia, esiste un rischio di default se la crescita del debito pubblico viene trascurata e se si perde la fiducia dei mercati obbligazionari», ha detto Kan. Il quale ha poi aggiunto: «Non possiamo permetterci finanze pubbliche che dipendano in modo eccessivo dalle emissioni di bond». La dichiarazione del premier nipponico, il quinto in tre anni a dimostrazione di problemi proprio in relazione alla conduzione della cosa economica, non è certo finalizzata a creare allarmismo, ma appare legata a ragioni di politica interna ed estera. Kan - osserva in proposito il Sole 24 Ore vuole "capitalizzare" una immagine - anche internazionale - di rigorismo fiscale che è riuscito ad associare alla sua persona da quando, all’inizio dell’anno, gen-

naio, aveva aggiunto alla carica di vicepremier quella di ministro delle Finanze (dopo le dimissioni per motivi di salute dell’anziano precedessore): così è riuscito a far dimenticare gli echi di un lontano passato quasi "barricadero" tra proteste studentesche e attivismo social, nonché a contenere lo scetticismo sulla sua "Terza via" che dovrebbe quadrare il cerchio nellapromessadi attuarein contemporanea crescita economica, riduzione del debito e maggiore sicurezza sociale. In vista delle imminenti elezioni parziali per la Camera alta dell’11 luglio, inoltre, la rivendicazionedellanecessitàdi conte-

«Non possiamo permetterci finanze pubbliche che dipendano in modo eccessivo dalle emissioni di bond», ha detto Natoto Kan

nere la spesa pubblica toglie all’opposizione liberademocratica (già allo sbando) una bandiera su cui cercare di riconquistare consensi alle urne. Kan, anzi, ha fatto un appello perché si arrivi a un consenso "bipartisan" su alcune misure di riforma fiscale e ha affrontato il tabu’ di un eventuale rialzo dell’imposta sui consumi. Con un debito complessivo che viaggia vicino al 200 per cento del Prodotto interno lordo (il peggior rapporto tra i Paesi industrializzati), il Paese è finito di recente nel mirino delle agenzie di rating, che minacciano un declassamento in mancanza di un piano credibile di consolidamento fiscale, anche se - a differenza della Grecia - la grande maggioranza dei bond è detenuta da investitori domestici. Sempre ieri il nuovo ministro per la Strategia nazionale Satoshi Arai ha reso noto che entro il 22 giugno sarà presentato un piano fiscale a medio termine che contemplerà in primo luogo un tetto massimo a 44.300 miliardi di yen nelle emissioni statali di bond nel prossimo esercizio. Un annuncio dato poche ore dopo le

dimissioni del ministro dei servizi finanziari, l’eccentrico Shizuka Kamei (esponente di un piccolo partito di coalizione), fautore della spesa pubblica a oltranza e contrariato perché la fissazione delle elezioni parziali per l’11 luglio gli impedirà di coronare il suo sogno: quello di annacquare al massimo la riforma di Japan Post varata anni fa dal suo arcinemico Koizumi, come osserva il commentatoredelquotidianoeconomicomilanese. È chiaro che il Partito democratico di governo ha voluto un ricorso ravvvicinato alle urne per cavalcare l’impennata di consenso seguita alle dimissioni di Yukio Hatoyama. La prospettiva di riforme fiscali serie dipenderà dall’esito di queste prossime elezioni parziali: se il Pd dovesse non aver più bisogno di alleati alla Camera alta, non avrà scuse e avrà tre anni pieni per governare. E procedere a qualche cambiamento di cui il Paese sente davvero il bisogno, vivendo con la spada di Damocle di un debito di quelle proporzioni.

«Come si può osservare nella confusione avvenuta nell’ eurozona originata dalla Grecia, esiste un rischio di default se la crescita del debito viene trascurata»

I tagli alla spesa pubblica non piacciono: manifestazioni anche in Germania

ROMA - Non solo a Roma, contro la manovra. Robuste dimostrazioni di piazza nella capitale tedesca e a Stoccarda e sondaggi negativi per il governo e la popolarità della cancelliera Angela Merkel hanno caratterizzato la conclusione della settimana iniziata lunedì scorso con l’annuncio della manovra tedesca da 81,6 miliardi per il risanamento dei conti pubblici e il sostegno dell’euro. Ma a differenza di Roma, nel comizio organizzato a Stoccarda dai sindacati insieme con i partiti di opposizione, gruppi di dimostranti si sono scontrati con le forze dell’ordine entrate in azione per impedire il lancio di uova e banane da parte di circa 300 estremisti di sinistra contro l’oratore socialdemocratico Claus Schmiedel, le cui critiche al Governo sono state giudicate non abba-

stanza dure dai suoi contestatori. Gli oppositori della manovra chiedono la revoca dei tagli del welfare e un aumento delle tasse per i redditi medio alti. Dagli ultimi sondaggi demoscopici risulta che il 79 per cento dei tedeschi ritengono "socialmente iniqui" i provvedimenti annunciati dal governo Merkel in carica dallo scorso novembre e sostenuto da democristiani (Cdu e Csu) e liberali (Fdp). Solo il 5 percento degli interpellati nel sondaggio per conto della tv pubblica Ard sono dell’avviso che la manovra sia sufficiente per superare la crisi. Il 93 per cento sono pessimisti e prevedono nuove misure di austerità dopo l’estate. Sono in aumento gli scettici sulla stabilità del secondo governo di Angela Merkel : la maggioranza degli interpellati nel sondaggio Ard (53 per cento)

hanno dichiarato di attendersi una fine prematura della nuova coalizione giallo nera. Nessuno, né a Roma né a Berlino o Stoccarda, ha voluto prendere in considerazione il fatto che i tagli alla spesa pubblica sono stati concordati a Bruxelles per impedire ai mercati di attaccare i Paesi più deboli dell’Unione europea dopo la crisi greca.


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il Domani Domenica 13 Giugno 2010

CRONACHE

Inaugurato a San Sostene Partite degli Azzurri maxi schermo il parco eolico da 79,5 mw sua Catanzaro di Mara Greco SAN SOSTENE - Falck Renewables, public company di diritto inglese facente parte del Gruppo Falck, specializzata nella produzione di energia eolica, ha inaugurato ieri il parco eolico di San Sostene, composto da 43 turbine per unapotenzainstallatacomplessiva di 79,5 Mw. La produzione di energia elettrica è di circa 180 GWh all’anno, che potranno soddisfare il fabbisogno energetico di circa 70.000 famiglie. Il parco si articola su due aree produttive che corrispondono ai due crinali della catena montuosa Serre: il crinale Sud, che comprende Il parco 28 turbine da 1,5 MW fornite dalla contribuirà General Electric, al risparmio per un totale di 42 MW, ed il cridi 100mila nale Nord, con turbine da 2,5 tonnellate di 15 MW fornite dalla CO2 all’anno Nordex, per ulteriori 37,5 MW. «E’ il secondo progetto eolico del Gruppo a entrare in esercizio in Italia - ha commentato l’Ing. Piero Manzoni, Amministratore delegato della Capogruppo Falck SpA- e rientra in un fitto programma di sviluppo, finanziamento, costruzione e gestione di parchi eolici, attuato a partire dal 2002, che oggi ci consente di contare su un totale di oltre 400 MW di potenza eolica installata in vari Paesi d’Europa: Italia, Francia, Spagna, Regno Unito (Scozia, Galles) e su un piano di sviluppo che prevede progetti per circa 1.000 MW entro il 2014». William Heller, Amministratore delegato di Falck Renewables, si è

soffermato sulla sostenibilità del progetto: «Si tratta di un’iniziativa - ha dichiarato - che si fonda su un costante dialogo con le comunità locali e un attento rispetto dell’ambiente. Il parco contribuiràal risparmiodi quasi 100.000 tonnellate di CO2 all’anno, che sarebbero altrimenti emesse da una centrale a combustibile tradizionale». Ha partecipato all’inaugurazione del parco anche il sindaco di San Sostene, l’Avv. Luigi Aloisio, che ha promosso un progetto accolto con vivo interesse da Falck Renewables per la realizzazione di un’iniziativa che contribuirà a sostenere la politica di creazione di posto di lavoro e di crescita professionale a favore della realtà locale in una zona caratterizzata da una

Ha partecipato all’inaugurazione anche il sindaco di San Sostene, Luigi Aloisio, che ha promosso un progetto ben accolto da Renewables

forte carenza di opportunità. Sotto il profilo ambientale, l’impianto ha rappresentato, per la sua peculiare distribuzione sul territorio montuoso, una sfida tecnica e logistica per Falck Renewables, che ha avuto come obiettivo primario la minimizzazione dell’impatto sul territorio. A tal proposito, per il passaggio dei mezzi necessari alla costruzione del parco, si sono utilizzate in gran parte piste già presenti nella zona, provvedendoquandonecessarioal loro miglioramento e alla messa in sicurezza. La nuova e più funzionale rete viaria così ottenuta consentirà una migliore fruizione della zona a fini turistici, così come un migliore controllo del territorio a fini antincendio. Il parco eolico ha goduto di un finanziamento di 150,5 milioni di euro, tramite lo strumento del "project financing", grazie ad un accordo con un pool di primari istituti bancari coordinato da Efibanca Spa e composto da Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo Spa, quale Banca Agente, MPS Capital Services Banca per le Imprese Spa, Centrobanca Spa, Agrileasing Spa e Barclays Bank Plc.

CATANZARO - Lunedì prossimo inizierà l’avventura mondiale per la Nazionale Italiana. L’Amministrazione Comunale di Catanzaro al fine di permettere a tutti i cittadini di seguire le partite dei Campioni del Mondo ha organizzato la manifestazione "Forza Italia in Centro". Tutte le partite della fase iniziale degli azzurri saranno proiettate su un maxi schermo che sarà collocato in Piazza Grimaldi. Prima di ogni partita di Cannavaro e compagni, delle simpatiche animatrici della Moulin Rouge di Christian Napoli, che per l’occasione indosseranno le magliette dell’Italia, regaleranno palloncini con i colori sociali della nazionale e bandierine tricolori. Contemporaneamente altre animatrici vestiranno

le magliette delle più importanti nazionali partecipanti al mondiale sudafricano esibendosi in balletti di animazione e varie coreografie prima e dopo lo svolgimento della gara calcistica. Ma non è tutto, chi lo vorrà, potrà farsi dipingere, con i colori della nazionale italiana, il volto con la tecnica del face-painting. Insomma, uno spicchio di "curva azzurra" nel cuore del centro storico di Catanzaro. Un momento di festa e di aggregazione che, soprattutto grazie alle belle giornate di questo periodo, permetteranno a tutti coloro che si recheranno su corso Mazzini di rivivere l’emozioni degli anni passati terminate con la vittoria del campionato del Mondo.


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CRONACHE

«Porto, basta polemiche Si proceda con l’Apq» di Tullio Greco CATANZARO-L’assessorealTurismo e alla Risorsa mare, Roberto Talarico, è intervenuto con una dichiarazionenellapolemicaapertasi sul completamento del porto di Catanzaro. «Sul porto di Catanzaro - questione su cui il Comune non ha purtroppo una competenza diretta - periodicamente si innestano polemiche non costruttive e che non aiutano a risolvere i problemi. Sarebbe facile sottolineare che anche le precedenti amministrazioni, non sono riuscite a fare compiere un solo passo avanti all’infrastruttura. E, documenti alla mano, potremmo facilmente L’assessore dimostrare che con l’AmmiTalarico: «Pe- solo nistrazione Olivo riodicamente si sono avuti i primi, significativi si innestano risultati. Proprio grazie polemiche all’autorevolezza delsindaco,ilCosciocche» mune - che, lo ripeto, ha solo un ruolo di stimolo e di proposizione abbiamo ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture il completamento del porto-rifugio, il ripristino delle opere danneggiate dalla violenta mareggiata del 2008 e la progettazione definitiva del completamento dell’opera. Ma noi riteniamo, soprattutto in questo momento, che il gioco dello scaricabarile sia assolutamente improduttivo, mentre sarebbe necessario produrre un grande sforzo collettivo per raggiungere il traguardo del completamento. Intanto, dobbiamo dire che non partiamo da zero. L’Accordo di Programma Quadro- Infrastrutture di

‘Ndrangheta, il raid di Gagliato è stato rapido e preciso di Marika Grillo

Trasporto , approvato dalla Giunta Regionale nel 2009, grazie all’interessamento dell’allora assessore regionale Amato che ha definito la delibera di indirizzo, rappresenta una base fondamentale, poiché mira a finanziare con circa 5 milioni e mezzo di euro (quasi undici miliardi delle vecchie lire) la realizzazione delle opere strutturali di completamento ed adeguamento del Porto di Catanzaro (lotto funzionale per il comparto della pesca). La pratica, lo si voglia o no, è stata ufficialmente incardinata e tocca, semmai, alla nuova Amministrazioneregionaledel Presidente Scopelliti dare seguito a quanto è stato concordato tra i soggetti che hanno reperito i finanziamenti. L’Apq Trasporti prevede per il porto di Catanzaro Lido un investi-

«Sarebbe facile sottolineare che anche le precedenti amministrazioni non sono riuscite a fare compiere passi avanti all’infrastruttura»

mento complessivo di 5 milioni 500mila euro così ripartiti: 2 milioni e 500mila euro sono fondi FAS (di cui un milione 218mila euro già reperiti grazie a residui dei FAS 2000-2006) e 3 milioni di euro vengono dal FEP 2007-2013. Di questi, un milione e mezzo arriverà dal Comune attraverso i Pisu. Con questo finanziamento tutta l’area interna del porto potrà essere sistemata, con la realizzazione di banchine, sistemi di illuminazione dei moli, magazzini per lo stoccaggio del pesce. Anche l’incardinamento dell’Apq Infrastrutture di Trasporto è un merito che può essere ascritto all’attuale Amministrazione comunale. Ma oggi, lo ripeto, bisogna rilanciare la partita,avviandocon il nuovogoverno regionale un serrato confronto per verificare se l’Apa proposto con la delibera del 2009 venga confermata. Ecco perché inviterei a evitare toni da campagna elettoraleanticipata e a sollecitare, assieme a noi, la Giunta Regionale ad assumere un’iniziativa che confermi la volontà di completare il porto di Catanzaro. Noi non facciamo una questione di colore politico e ci appelliamo agli impegni assunti dal presidente Scopelliti in campagna elettorale».

Giuseppe Soriero: «Le faide vanno stroncate» Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’onorevole Giuseppe Soriero, già deputato nel collegio di Soverato: «Secondo i primi commenti di stampa, anche i due omicidi di Gagliato rientrerebbero nella faida in corso da alcuni mesi nel territorio del Soveratese. Esprimo apprezzamento per il lavoro impegnativo che il sindaco di Gagliato e gli altri sindaci della zona conducono ogni giorno a tutela dei cittadini. Rispetto all’attività encomiabile svolta sul territorio da tutte le forze dell’ordine, chiedo oggi un salto di qualità: i responsabili dell’ordine pubblico ai massimi livelli definiscano tempestivamente un strategia maggiormente incisiva per stroncare ogni faida».

CATANZARO - E’ stata rapida e precisa l’azione dei sicari che hanno compiuto il duplice omicidio dei fratelli gemelli Nicola e Vito Grattà, di 38 anni, uccisi a Gagliato. Nel corso della notte i carabinieri del reparto operativo provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato hanno compiuto una serie di accertamenti per ricostruire la dinamica del delitto. I gemelli Grattà, entrambi pastori e con piccoli precedenti, sono stati uccisi mentre giocavano a carte in un magazzino a poca distanza dal centro di Gagliato, piccolo paese dell’entroterra soveratese. Ad agire è stato un commando composto da due persone giunto a bordo di uno scooter. Nell’agguato è rimasta lievemente ferita una terza persona che era insieme alle due vittime mentre una quarta, il proprietario del magazzino, è rimasta illesa. Contro i due fratelli sono stati sparati almeno otto colpi di pistola calibro 7,65 che hanno raggiunto le vittime in diverse parti del corpo. Per tutta la notte gli investigatori hanno sentito le due persone che erano in compagnia delle due vittime ma al momento non sarebbero emersi elementi utili alle indagini. I carabinieri hanno compiuto anche numerose perquisizioni e controlli nei confronti di persone con precedenti

Gagliato

penali residenti nella zona del soveratese. L’ipotesi degli inquirenti è che il duplice omicidio rientri nell’ambito di uno scontro tra le cosche della ’ndrangheta del basso Jonio catanzarese, l’alto Jonio reggino e la zona interna delle serre vibonesi.

I fratelli sono stati uccisi mentre giocavano a carte in un magazzino a poca distanza dal centro di Gagliato


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CRONACHE

Un'immagine di Crotone

Per il momento, pare sventata la soppressione delle province

Crotone e Vibo Valentia tirano un sospiro di sollievo di Damiana Vecchio CROTONE - Crotone e Vibo per ora salve. Un’ottima notizia l’emendamento soppressivo presentato dal presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e relatore del provvedimento, Donato Bruno, circa la cancellazione delle province sotto i 200 mila abitanti. «Sicuramente ciò ha fatto tirare un respiro di sollievo a tutti coloro i quali si erano attivati in questi giorni circa la soppressione delle province di Crotone e Vibo Valentia. La CdD ritiene come tanti di aver fatto la propria parte, ma sicuramente l’autorevolezza del neo Governatore Scopelliti ritengo abbia contribuito in modo preponderante e determinante, senza con questo voler far torto o togliere meriti a nessuno.

«La CdD ritiene come tanti di aver fatto la propria parte, ma sicuramente l’autorevolezza del neo governatore Scopelliti ritengo abbia contribuito in modo preponderante e determinante, senza con questo voler far torto o togliere meriti a nessuno»

Scampato questo pericolo, penso bisogna lavorare nei prossimi mesi con i comuni limitrofi per consolidare queste due entità e riequilibrare il peso specifico di ogni provincia nella nostra Regione. Un lavoro non semplice, abbastanza articolato ma tutti abbiamo il dovere di provarci e di far uscire Crotone e Vibo dalla paura di essere eliminati se dovesse essere ripresa questa iniziativa di cancellare parte degli enti intermedi. Territori come i nostri non possono concedersi il lusso di perdere di punto e in bianco presidi istituzionali come la Prefettura, la Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri e della Finanza, la Camera di commercio e tutte le altre presenze avute dopo l’elevazione a provincia di Crotone e Vibo. Anzi sono convinto che un po’ tutti dobbiamo lavorare per ampliare non solo gli uffici ma anche le deleghe regionali per rafforzare un ruolo che può

«Scampato questo pericolo, bisogna lavorare con i Comuni limitrofi per consolidare queste due entità e riequilibrare il peso specifico di ogni provincia»

Vibo Valentia

Studenti premiati per il progetto “Applicazione pratica della conoscenza dell’ambiente marino” CROTONE - Sono stati oltre mille gli studenti crotonesi che sono stati premiati al termine del progetto "Applicazione pratica dell’educazione e della conoscenza dell’ambiente marino". L’iniziativa, promossa dal ministero per l’Ambiente, dalla Lega navale di Crotone, dalla Provincia, dall’Area marina protetta ’Capo Rizzuto’, è giunta alla quarta edizione ed è finalizzata a far conoscere ai ragazzi le risorse del mare e a insegnare

loro il rispetto per l’ambiente marino. Il progetto ha preso il via con una serie di lezioni nelle scuole seguite, poi, da visite all’Aquarium, sul battello trasparente, corsi di vela e due giornate ecologiche, svoltesi nel mese di maggio. «E’ importante ha sostenuto Stanislao Zurlo, presidente della Provincia di Crotone - far capire come ognuno di noi possa fare qualcosa per l’ambiente»

Provoca incidente stradale, denunciato per omissione di soccorso CROTONE - Alle ore 21:30 circa di venerdì due pattuglie della Polizia Stradale di Crotone coordinate dal Dirigente, venivano inviate, per procedere ai rilievi di rito, sulla SS 106 al Km 243 agro di Crotone, ove si era verificato, qualche minuto prima, un sinistro stradale. L’evento infortunistico vedeva coinvolti tre veicoli: una Citroen C3 che procedeva in direzione di marcia Kr>Cz, una Citroen C1 che procedeva nella medesima direzione di marcia ed una Fiat Punto che procedeva nella direzione opposta (Cz>Kr) . L’evento, si concretizzava in due fasi, nella prima la Citroen C3 tamponava la Citroen C1, nella seconda fase quest’ultima autovettura andava ad impattare frontalmente con la Fiat Punto che procedeva nella direzione di marcia opposta. Nella violenta collisione rimanevano feriti il con-

ducente della Citroen C1 con prognosi di gg 25 ed il conducente della Fiat Punto con prognosi di gg 7, mentre il conducente della Citroen C 3 dopo l’evento infortunistico si allontanava facendo perdere le sue tracce. A tal punto il personale pattugliante, dopo aver prestato soccorso ai feriti unitamente a personale della P.G. di questa Sezione poneva in essere una serrata attività investigativa che portava nella mattinata odierna alla individuazione del conducente tale L.G. di anni 46 di Isola capo Rizzuto, il quale condotto presso questi Uffici veniva denunciato per omissione di soccorso, guida senza patente, inoltre il veicolo risultato privo di copertura assicurativa veniva posto sotto sequestro. Maria Giorla


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CRONACHE

La notizia giunge da Gennarino De Fazio, della direzione della Uilpa Penitenziari

Nel carcere di Vibo Valentia sono tutti senza acqua corrente di Gaia Manno VIBO VALENTIA «Mentre l’Amministrazione penitenziaria fa acqua da tutte le parti, nel carcere di Vibo Valentia si leva la protesta dei detenuti per la mancanza di acqua corrente». A darne notizia è Gennarino De Fazio, della direzione nazionale della Uilpa Penitenziari, che spiega: «Pare che soprattutto per un problema connesso all’approvvigionamento idrico della rete pubblica, il carcere vibonese è rimasto letteralmente a secco dalle ore 09.00 della mattinata dell’ 11 giugno 2010 e lo è ancora in questo momento. Niente acqua nelle celle, niente acqua nei bagni, a secco le cucine, così gli uffici e gli ambienti riservati al personale. In una struttura destinata ad ospitare all’incirca 260 reclusi e che alle 21.00 di ieri ne conteneva 432 è sin troppo facile immaginare e comprendere quali possono essere i disagi per la popolazione detenuta e per lo stesso personale penitenziario e soprattutto i rischi per la salute e la sicurezza pubblica. Esasperati dalla situazione, che peraltro a Vibo è ricorrente durante i mesi caldi, i detenuti dal primo pomeriggio di ieri hanno inscenato una protesta con la violenta battitura delle inferriate

delle celle al grido "acqua, acqua ..." che è andata avanti, in fasi alterne, sino a tarda sera. Non so dire esattamente quale sia stata la causa che ha prodotto l’interruzione della fornitura idrica per quasi tutta l’intera giornata di ieri (ed oggi????) senza, per di più, alcun preavviso, ritengo tuttavia che il non adoperarsi delle autorità competenti per far fronte compiutamente alla situazione che si sarebbe

«Niente acqua nelle celle, niente acqua nei bagni, a secco le cucine, così gli uffici e gli ambienti riservati al personale»

inevitabilmente determinata sia stato da irresponsabili" afferma ancora De Fazio, che poi aggiunge: "certo, i detenuti fanno spesso dell’acqua un utilizzo improprio che ne incrementa e ne accelera il consumo, ma al di là di tutto ed a prescindere dalle cause contingenti di ieri, se è vero com’è vero che il problema durante i mesi estivi si ripresenta ogni anno, qualche deficienza a monte vi dovrà pur essere». «A farne le spese - continua De Fazio - come sempre, oltre agli stessi detenuti, la Polizia penitenziaria che rappresenta spesso, suo malgrado, l’unico interlocutore e la sola valvola di sfogo dei ristretti e che, sottodimensionata e non pagata per tutto il lavoro prestato, è costretta ad operare in gironi che superano tal volta la fantasia dantesca». «Sono certo - conclude sarcasticamente De Fazio - che in qualche modo ed in qualche misura prima o poi l’acqua arriverà».

«Esasperati dalla situazione, i detenuti hanno inscenato una protesta con la violenta battitura delle inferriate delle celle al grido "acqua, acqua..."»

Arrestati dalla Polstrada tre uomini con l’accusa di furto aggravato

VIBO VALENTIA - Alle ore 14.30 circa di ieri, una pattuglia della Sezione Polstrada di Vibo Valentia in servizio di vigilanza autostradale, notava un’autovettura sospetta all’interno del cantiere posto all’altezza della chilometro 373 dell’autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, agro del comune di Mileto. Sul posto si verificava la presenza di due persone, Romano Vincenzo, pastore, di anni 50 residente a Comparni di Mileto, incensurato, e P.S., minorenne, intenti a tagliare con un’accetta, utilizzata a mò di tronchese, la rete di protezione posta sul guard rail spartitraffico situato sulla corsia Nord, per un quantitativo di circa 5 metri; nel contempo altro soggetto, Potenza Antonio, di anni

48, con pregiudizi a carico, padre del minorenne e sempre residente a Comparni di Mileto, a bordo di una utilitaria si teneva pronto sul posto a caricare il materiale. Sorpresi in flagranza di furto aggravato in concorso, nessuno dei tre riusciva a dare spiegazioni plausibili sulla condotta tenuta, se non confidando di avere bisogno della rete per delimitare i propri ovili. Difatti, seguito accurata perquisizione delle abitazioni dei fermati, venivano rinvenuti atri rotoli di rete dello stesso tipo di quello asportato in autostrada. Considerata l’emergenza dei furti di materiale perpetrati nei cantieri autostradali, oggetto da sempre di azioni criminose, si dichiaravano i

Il Rotary Club celebra le sue nozze d’oro di Mario Sacco VIBO VALENTIA - Oggi, all’Hotel 501, nel corso dell’evento promosso ed organizzato per celebrare il 50° dalla sua fondazione, il Rotary Club festeggerà le sue "nozze d’oro" con la città di Vibo Valentia. Saranno "testimoni", autorità, il Governatore del Distretto 2100 Francesco Socievole, il Presidente dei Past Governor d’Italia Vito Rosano, i Past Governor dello stesso Distretto, i Presidenti dei Club della Calabria, i soci del Club di Vibo Valentia, ospiti. A fare gli onori di casa saranno il Presidente Rocco Mazzù ed il sindaco della città Nicola D’Agostino. I lavori, che avranno inizio alle ore 10, saranno preceduti da una scheda filmata, curata da Giuseppe Sarlo, su "Il Rotary nella storia di Vibo Valentia ". La parte celebrativa avrà inizio con una relazione di Raffaele Cimato, presidente del comitato per il cinquantennale, sul tema "La memoria è coscienza di sé" che precederà un breve indirizzo di saluto da parte del consigliere anziano Amedeo Gelanzè. Poi sarà la volta del Governatore Francesco Socievole, del prof. Deo Gratias Nkinahamira, Ambasciatore del dialogo tra i popoli" e del Past Governor del Distretto 2030, Giuseppe Viale. Le con conclusioni verranno affidate a Vito Rosano su "Come affrontare la seconda metà del secolo". Il cinquantennale del Rotary coincide con il trentennale dell’Interact.

tre soggetti in arresto in flagranza di furto aggravato, con relativo sequestro ai fini della restituzione agli aventi diritto dei proventi per il ripristino delle condizioni di sicurezza sulle carreggiate autostradali. Su disposizione delle autorità giudiziarie competenti, rispettivamente, Procura della Repubblica di Vibo Valentia nella persona del dott. Sirgiovanni, e Procura presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro, veniva disposta la detenzione domiciliare a carico dei tre.

Giuseppe Arcuri


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il Domani Domenica 13 Giugno 2010

CRONACHE

Il provvedimento è stato emesso dal procuratore di Castrovillari, Giacomantonio

Aree inquinate, le reazioni preoccupate al sequestro di Marco Bracco CASSANO ALLO JONIO - «Il quadro che emerge dall’inchiesta giudiziaria in corso, pure in attesa degli ulteriori doverosi accertamenti di natura tecnica e sanitaria, è comunque gravissimo e richiama ancora una volta la ’Syndial’ alle sue responsabilità». E’ quanto afferma il consigliere regionale e sindaco di Cassano Ionio, Gianluca Gallo, circa il sequestro delle tre aree dove sono state trovate tracce di inquinamento da metalli pesanti. «Nell’esprimere apprezzamento - aggiunge - per l’operato delle forze dell’ordine e della magistratura ribadisco quanto detto ieri in conferenza stampa insieme al collega sindaco di Cerchiara: quei veleni vanno immediatamente rimossi. La bonifica non solo va effettuata con sollecitudine, ma va estesa anche alle aree il cui inquinamento, comprovato dal piano di caratterizzazione commissionato proprio dai Comuni di Cassano e Cerchiara, ha portato al loro sequestro. Indispensabile, altresì, un’indagine epidemiologica,

per definire i contorni dell’emergenza ambientale in atto. Adesso che il ministero dell’ambiente ha stoppato la bonifica avviata dai nostri Comuni, affidandola alla ’Syndial’, l’azione di risanamento si è bloccata. Bisogna invece ripartire in fretta». «A tal proposito, con il sostegno - prosegue Gallo - della Regione Calabria, che con l’assessorato all’ambiente ha già manifestatolapropriadisponibilità,chiederemo al ministero dell’ambiente di convocareurgentementeunaconferenza di servizi per fare il punto della situazione e adottare ogni iniziativa necessaria a fronteggiare l’emergenza presente e ad acquisire garanzie sul prosieguo e l’estensione della bonifica.

Nessuno sconto sarà fatto a chi ha inquinato la nostra terra: se e quando l’inchiesta in corso sfocerà in un processo penale, il Comune di Cassano Ionio si costituirà parte civile. Mi adopererò affinché anche la Regione faccia altrettanto.

Il sindaco di Cassano: «Nell’esprimere apprezzamento per l’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, ribadisco che quei veleni vanno rimossi»

Gianluca Gallo: «Il quadro che emerge dall’inchiesta giudiziaria in corso, pure in attesa degli ulteriori doverosi accertamenti, è comunque gravissimo»

E’ l’impegno che assumo oggi da sindaco oltre che da consigliere regionale, e che sono certo sarà mantenuto anche da chi mi succederà alla guida della città». Il provvedimento di sequestro, che riguarda una superficie complessiva di circa 700 mila metri quadrati, è stato emesso dal Procuratore di Castrovillari, Franco Giacomantonio, e dal suo sostituto, Baldo Pisani. Le tre aree sono a ridosso dei tre siti di interesse nazionale già sequestrati nel febbraio scorso nell’ambito di una indagine della Procura di Castrovillari che aveva portato anche alla notificati due avvisi di garanzia nei confronti dei rappresentanti legali della società Syndial Spa del Gruppo Eni, ai quali si contestavano le violazioni delle norme ambientali e la mancata bonifica dei siti. Dopo il sequestro compiuto nei mesi scorsi i finanzieri, in collaborazione con i funzionari dell’Arpacal di Cosenza, hanno compiuto ulteriori accertamenti anche nelle aree adiacenti ed è emerso un elevato inquinamento ambientale, derivante dalla presenza di metalli pesanti quali Cadmio, Piombo, Arsenico, Stagno, Rame, Zinco, nonché in alcuni casi di Solfati. Il sequestro eseguito stamani non precluderà le operazioni di caratterizzazione e messa in sicurezza delle aree interessate. Il decreto emesso dalla Procura di Castrovillari è stato notificato ai Ministeri dell’Ambiente ed a quello dello Sviluppo Economico, alla Regione Calabria, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici, ai Sindaci dei Comuni interessati, agli indagati ed proprietari dei terreni.

Il sindaco di Aiello Calabro ha chiesto un incontro al procuratore di Paola

Preoccupazione per la presenza di fanghi nel torrente Oliva AIELLO CALABRO - Il sindaco di Aiello Calabro, Franco Iacucci ha reso noto di avere scritto al procuratore di Paola, Bruno Giordano per chiedergli un incontro attraverso cui poter avere informazioni sullo stato dei lavori di carotaggio nella valle del torrente Oliva. «Ho appreso dai giornali - scrive Iacucci a Giordano - che sono quattro i siti potenzialmente pericolosi identificati dagli operai della ditta incaricata di eseguire le trivellazioni coordinati dagli esperti dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (Ispra) che conducono il piano di caratterizzazione della zona per conto del Ministero dell’Ambiente. I carotaggi, avviati da oltre un mese, avrebbero evidenziato una massiccia presenza di fanghi industriali e idrocarburi di cui conosceremo l’origine e la provenienza solo al termine del piano di caratterizzazione che, secondo

quanto originariamente previsto, terminerà entro la fine di giugno. La parola passerà poi ai laboratori che dovranno esaminare i campioni raccolti». «Nel ringraziarla e nel darle pubblica-

mente atto della serietà e della puntualità con cui sta conducendo indagini così lunghe, difficili ed impegnative a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini - prosegue Iacucci - non posso che

tirare un respiro di sollievo nel dover constatare che, nell’area in esame, non è stata registrata alcuna presenza di sostanze radioattive di cui si era parlato in un primo momento. Ciò, chiaramente, non ridimensiona affatto una situazione che presenta caratteristiche di grande preoccupazione e che lei stesso ha definito ’una bomba ecologica’». «Per questo motivo e per evitare speculazioni e falsi allarmismi - conclude Iacucci - ancora una volta le chiedo di poterla incontrare per essere informato sullo stato dell’arte e per poter informare, a mia volta, i cittadini che sono profondamente allarmati e preoccupati per una situazione su cui, da mesi, non riescono ad avere notizie ufficiali e definitive». r. c.


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CRONACHE

Il sindaco Perugini chiede un po’ di ascolto al presidente Scopelliti

Sanità, ascoltare i medici e il loro grido d’allarme di Francesca Regno COSENZA - «L’accorato appello dei medici dell’Ospedale dell’Annunziata al presidente della Giunta Regionale non può essere sottovalutato». Lo afferma in una nota il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini. «E’ un grido di allarme - aggiunge - sulle condizioni della struttura che merita un forte sostegno e va colto come espressione del senso di responsabilità e della tensione ideale per una sanità sempre più efficiente che caratterizzano l’impegno di tanti valenti professionisti. Pur nella consapevolezza della difficoltà in cui versa il sistema sanitario calabrese, è necessaria una grande attenzione «L’accorato appello dei verso un ospedale che serve un territorio vastismedici dell’Ospedale simo e si distingue per le sue eccellenze. Il docudell’Annunziata al mento dei medici evidenpresidente della Regio- zia gravi difficoltà strutturali e di organico cui si ne non può fa quotidianamente fronte grazie alla straordinaessere sottovalutato». ria abnegazione del personale. Basti pensare al Pronto Soccorso, che si regge proprio per lo spirito di sacrificio di medici e paramedici, i quali si sottopongono a turni massacranti». «E’ evidente - prosegue Perugini - che questa situazione rischia di avere ripercussioni anche sulla qualità dei servizi ai cittadini e sul ’diritto di cura nella propria terra’ che va ad essi garantito. Ci aspettiamo, perciò, che l’appello dei medici sia as-

Il sindaco: «È evidente che questa situazione rischia di avere ripercussioni anche sulla qualità dei servizi ai cittadini e sul "diritto di cura nella propria terra"»

coltato ed accolto dal Presidente della Giunta Regionale Scopelliti, che è anche titolare della delega alla Sanità, perché, nel quadro della necessaria riorganizzazione del sistema sanitario, l’Ospedale dell’Annunziata sia messo in condizione di assolvere fino in fondo al suo ruolo di servizio essenziale per la salute dei cittadini e di punto di riferimento per le professionalità e le eccellenze che in esso operano». «Si tratta - conclude - di una scelta strategica anche perché essa, come si sottolinea nel documento dei medici, costituirebbe un importante investimento per il futuro, consentendo tra l’altro di limitare il fenomeno dell’emigrazione sanitaria che ancora purtroppo caratterizza la Calabria e che, oltre ad essere fonte di gravi disagi per i pazienti ed i loro familiari, fa sì che significative risorse della nostra regione siano impiegate altrove».

Il presidente della Provincia: «Soddisfazione per come la Regione sta affrontando i problemi inerenti l’Avis» COSENZA - «A nome degli ammalati bisognosi di trasfusioni di sangue esprimo soddisfazione per come la Regione sta affrontando le problematiche inerenti la difficile situazione economica e finanziaria dell’Avis della provincia di Cosenza». E’ quanto afferma, in una nota, il presidente provinciale dell’associazione, Angelo Coscarella. «L’on. Giampaolo Chiappetta, intervenendo, su delega del presidente Scopelliti al consiglio

straordinario dell’Avis provinciale - prosegue Coscarella - ha preso contezza delle nostre problematiche e ne ha investito lo stesso Governatore, riconoscendo, al contempo, l’importantissimo ruolo svolto dalla nostra associazione nel mondo del volontariato e, soprattutto, nel campo della sanità». Mac

Franco Corbelli: «Il presidente Scopelliti deve intervenire»

Un'immagine di Cosenza

COSENZA - «C’è un assordante, grave, ingiustificato silenzio da parte dei partiti e delle istituzioni sull’emergenza sanità all’ospedale civile di Cosenza». A sostenerlo, in una nota, è Franco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili. «L’appello-denuncia dei 75 medici è un fatto importante - sostiene Corbelli - ma di inaudita gravità. Certifica il fallimento della sanità a Cosenza. Di fronte a questa iniziativa di denuncia dei medici il presidente Scopelliti non può più restare né silente, né immobile, deve intervenire, deve parlare, deve dare delle risposte. E’ a questo punto oltre che opportuna, doverosa e assolutamente improcrastinabile una sua immediata visita all’Annunziata. Mi auguro che il Governatore lo faccia già nelle

prossime ore. Io sarò li, all’Annunziata, ad aspettarlo per accompagnarlo». «Venga a Cosenza - prosegue Corbelli - incontri i medici firmatari della lettera appello, ascolti dalla loro viva voce i problemi drammatici che quotidianamente sono costretti ad affrontare per garantire ai malati un minimo di assistenza sanitaria, degna di un paese civile. Ricordo a Scopelliti che all’Annunziata, dove alcuni fondamentali reparti rischiano di essere addirittura chiusi, la situazione è talmente grave e drammatica che alcuni medici sono costretti ad acquistare con soldi propri (o anticipare somme per anni) attrezzi necessari per preparare le operazioni chirurgiche».

Mario Greco


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CRONACHE

Il patrimonio archeologico al centro di un incontro con il primo cittadino, Giuseppe Raffa

Il Comune punta a valorizzare i beni culturali del territorio di Giusy Rappoli REGGIO CALABRIA - La valorizzazione del patrimonio archeologico cittadino è stato l’argomento di un incontro tra il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, la Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria Simonetta Bonomi e l’assessore ai Grandi Eventi Antonella Freno. Durante la riunione è stato ipotizzato l’allestimento di una serie di eventi e la redazione di un progetto didattico in grado di suscitare l’interesse degli studenti delle scuole superiori sul nostro patrimonio,in particolaresu quanto ci riporta ai periodi greco e romano. «L’attenzione - è scritto in una nota del Comune di Reggio - per le aree archeologiche, nel contesto dello sviluppo del territorio, rientra nella strategia che il Comune e la Soprintendenza intendono avviare per una migliore fruizione dei reperti, inserendoli così in un circuito capace di soddisfare le esigenze dei flussi turistici sempre sensibili alla riscoperta di luoghi di pregevole interesse storico ed artistico».

Da parte della Soprintendente- conclude - è stata confermata la massima disponibilità al varo di attività propedeutiche alla riapertura del Museo Nazionale prevista per la primavera del prossimo anno, in concomitanza con le celebrazioni per i

L’attenzione per le aree archeologiche rientra nella strategia che il Comune e la Soprintendenza intendono avviare per una migliore fruizione dei reperti

Da parte della Soprintendente è stata confermata la massima disponibilità al varo di attività propedeutiche alla riapertura del Museo nazionale

L’iniziativa è promossa dalle aggregazioni laicali della diocesi di Reggio-Bova

Il 16 giugno celebrazione in onore di don Italo Calabrò REGGIO CALABRIA - Nel ventesimo anniversario della sua morte don Italo Calabrò sarà commemorato con un’iniziativa promossa dalla Consulta delle Aggegazioni Laicali della Diocesi di Reggio Calabria-Bova, in collaborazione con la Caritas Diocesana e con il CentroComunitarioAgape.«Saràricordato - è scritto in una nota - l’impegno ecclesiale e il servizio ai poveri che hanno caratterizzato l’azione di don Italo, la sua attenzione alle persone di tutti i ceti sociali, la cura delle sofferenze materiali e spirituali, il suo amore per i bambini, il suo impegno anti-mafia. In particolare sarà approfondito, con l’aiuto di testimoni significativi che l’hanno conosciuto, il suo impegno per i giovani e accanto ai giovani. In un tempo in cui si vive una vera e propria emergenza educativa, l’esperienza di grande educatore di don Italo Calabrò può offrire indica-

zioni preziose a chi ha oggi responsabilità nei confronti delle nuove generazioni». «La figura - prosegue la nota - di don Italo, il suo insegnamento, sta, infatti, travalicando i confini locali e regionali. In particolare va segnalata l’iniziativa delle Edizioni Paoline, che nei prossimi mesi darà in distribuzione in tutta la sua rete nazionale, una pubblicazione su don Italo Calabrò, curata dal prof. Renzo Agasso. Un lavoro, ampio e rigoroso, che contribuirà sicuramente e fare conoscere e valorizzare questo modello esemplare di sacerdote calabrese che amava profondamente questa città e che si batteva senza sosta per il suo riscatto». L’incontro per ricordare la figura di don Italo Calabrò si terrà il 16 giugno ed avrà inizio con una messa presieduta dall’Arcivescovo di Reggio Calabria. Se-

guirà una tavola rotonda moderata da Mario Nasone, presidente Centro Comunitario Agape. All’iniziativa interverranno Corrado Calabro, Presidente dell’Agcom; Rosetta Neto, presidente Fondazione Italo Falcomatà; Piero Cipriani, giornalista della Rai; Padre Marianista Salvatore Santacroce; Don Antonino Iachino Vicario Generale Diocesi Reggio-Bova; Don Nino Pangallo, Direttore Caritas Diocesana. Le conclusioni saranno affidate all’arcivescovo di Reggio, Mons. Vittorio Mondello.

Luisa Corda


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CRONACHE

Un'immagine di Locri

Francesco Macrì insiste su quanto si è verificato lo scorso agosto

“Marea nera”, il sindaco di Locri chiede risposte di Mara Longo LOCRI - La città di Locri, attraverso il sindaco Francesco Macrì, è stata la prima e l’unica a presentare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri una denuncia - querela contro ignoti dopo che lo scorso 25 agosto sono stati riversati nel mare prospiciente le spiagge che vanno da Locri in direzione Siderno cumuli di catrame che le correnti hanno poi trasportato sull’arenile. Si è trattato di un evento disastroso che ha colpito l’immagine della Città ed ha provocato un’incidenza negativa alle attività turistico - ricettive che operano nel territorio, oltre che ad un diffusoallarme nella popolazione. Erano stati riversati Nell’immediatezza dei nel mare, nell’agosto fatti il sindaco Francesco Macrì ha attivato tutte le scorso, cumuli di procedure di emergenza catrame che le correnti previste in caso di calamità naturali orgahanno poi trasportato nizzando, tra l’altro, una serie di interventi utili sull’arenile per il recupero del materiale inquinante presente nel litorale e sulla spiaggia, sia attraverso l’uso di mezzi marittimi attrezzati per la pulizia dei fondali marini e per l’aspirazione del materiale inquinante presente nel mare, sia provvedendo ad un intervento di rimozione del materiale che si era depositato sulla battigia della spiaggia e, infine, si è proceduto ad una ulteriore ricognizione e monitoraggio per definire la presenza

traverso il pool degli avvocati dell’Ente, una denuncia - querela contro ignoti chiedendo l’adozione di tutti i provvedimenti e gli accertamenti che il caso richiedeva. Nella denuncia querela veniva chiesto, inoltre, di Nell’immediatezza dei essere avvisati in caso di provvedimenti o richieste fatti il sindaco Macrì di archiviazione affinché la Città di Locri si oppon- aveva attivato tutte le ga chiedendo, di conseprocedure di emergenza guenza, un ulteriore supplemento di indagini da previste in caso di parte della Procura tese alla verificare ulteriore di calamità naturali ogni possibile indizio o circostanza collegate o collegabili con la vicenda della "marea nera". Il sindaco della Città di Locri, Francesco Macrì insiste nella richiesta che non scenda il silenzio su quanto si è verificato lo scorso mese di agosto e si continuino a cercare risposte alle cause che hanno determinato la "marea nera".

delle chiazze di catrame che hanno interessato il litorale ionico ricadente sul territorio comunale di Locri. Francesco Macrì fin dal primo momento ha espresso la propria preoccupazione per quanto era accaduto richiamando l’attenzione sul problema della "marea nera" chiedendo già allora che le Forze dell’Ordine procedessero con indagini a 360 gradi per poter risalire alle cause e agli autori del che avevano provocato il gravissimo episodio. Il Sindaco aveva anche auspicato, chiedendo l’intervento di tutti gli organi preposti tra cui il Ministero dell’Ambiente, anche un potenziamento del monitoraggio delle acque marine al massimo al fine di prevenire simili azioni che rischiano di compromettere l’ambiente marino mettendo a repentaglio il settore turistico di Locri e della Locride. Di conseguenza il sindaco Macrì ha promosso, at-

Nuova linea Atam che collegherà tutto il centro storico a partire da domani. Prevista una corsa ogni 20 minuti REGGIO CALABRIA - «Da domani il Centro Storico ha una nuova linea Atam che, collegherà tutta l’area centrale della Città di Reggio Calabria. Il percorso innovativo inizia con una corsa ogni 20 minuti con la partenza da Piazza Garibaldi, proseguendo per Piazza Castello, salirà da Via Possidonea fino al Santuario di Sant’Antonio, passando dagli Ospedali Riuniti e da Parco Caserta scenderà verso la Via Roma e si ricongiungerà at-

traverso la Via Vittorio Emanuele alla stazione centrale (Piazza Garibaldi)». Ad affermarlo è Nuccio Pizzimenti, Presidente della Commissione "Risorse Finanziarie" del Pdl, alla Prima Circoscrizione. L’esponente del Popolo della Libertà coglie l’occasione per invitare gli automobilisti a garantire il percorso dei Bus.

Caridi: «Serve un gruppo che operi sul territorio sempre»

Ardore Marina

REGGIO CLABRIA - Venerdì l’assessore regionale Antonio Caridi è intervenuto ad Ardore marina ad un incontro promosso dal dirigente locale del Pdl Gianfranco Sorbara.L’incontro aveva lo scopo di presentare alla cittadinanza l’assessore, e di interagire con lo stesso rispetto alle tante istanze del nostro territorio.In una platea gremita di imprenditori del luogo, amministratori e cittadini curiosi, l’assessore ha risposto agli interrogativi postigli ed ha informato i presenti sulle attività intraprese dalla giunta regionale e dal suo assessorato in particolare. All’apertura dei lavori assembleari, il dirigente Sorbara ha evidenziato, oltre i temi prettamente tecnici e programmatici, anche l’importante aspetto politico che i vertici del Pdl non possono trascurare in questo dato momento storico: «So-

no infatti imminenti la elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale e per i sindaci di molti comuni Locridei tra cui appunto Ardore, Locri e Siderno. In questa fase và quindi chiaramente fornita la linea del partito sul territorio.La confusione regnante dal congresso fondativo ad oggi và superata. Il fatto di essere un partito del 40% ci pone il problema della gestione dei professionisti della politica che arrivano ed entrano nei partiti che sono al governo per puri motivi di immagine e personale.Non serve quindi costruire coalizioni per far fare il sindaco a questo o quello, ma serve un gruppo che operi sul territorio in qualsiasi stagione.La parte storica del Pdl ardorese è su questa linea. Noi c’eravamo anche quando Berlusconi o Scopelliti erano minoranza...».


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J&Peg, "Freedom ride", 2010 (particolare)

A Novate Milanese la sinergia di 22 linguaggi artistici che si confrontano per il miglior tributo a uno spirito versatile e sperimentale

In scena Giorni felici in casa Testori gli artisti popolano le stanze dello scrittore Ornella Mazzola L’abito non farà il monaco, ma l’ambiente in cui viviamo è specchio ed estensione di noi più di ogni altra cosa. La casa non mente sulla personalità, i gusti e le abitudini di chi la abita. Dunque non stupisce che la dimora appartenuta a un personaggio eclettico come Giovanni Testori a Novate Milanese possa rivivere di nuova vita attraverso esperienze creative profondamente diverse, che la reinterpretano facendo di ogni ambiente un pezzo unico: è alla sua seconda edizione la mostra Giorni felici in casa Testori. 22 artisti per 22 stanze, in cui giovani talenti come J&Peg, al secolo Antonio Managò e Simone Zecubi, virtuosidellafusionepittura-computer grafica, si affiancano a nomi noti come Gianni Dessì, esponente della Nuova scuola romana, Alessandro Mendini, architetto e designer dalla vena

quanto mai estrosa, Enzo Cucchi, pittore che con Testori collaborò personalmente in svariati progetti. Lo stesso Testori si cimentò nella pittura, come ricorda il titolo dell’iniziativa:Giornifelici è un richiamo diaristico, riferito agli omonimi acquerelli realizzati dall’autore a Sirmione. Solo una delle sue svariate produzioni artistiche, in un campo d’azione che spazia dalla narrativa alla poesia e al teatro, dalla pittura alla critica d’arte, dalla regia alla recitazione. Il tutto accanto al giornalismo, con l’attività decennale di Testori come responsabile della pagina culturale del Corriere della sera. Talento letterario scoperto da Elio Vittorini, l’autore milanese, classe 1923, esordisce nel 1954 con una prosa che già si rivela grottesca e deformante, nel segno del "pastiche" espressionistico ricollegabile al concittadino Carlo Emilio Gadda: un impasto di linguaggi, dialetti, neologismi,

La dimora appartenuta a Giovanni Testori rivive di nuova vita attraverso esperienze creative profondamente diverse

forgiato per riprodurre sul piano espressivo la "baroccaggine" della realtà. La sinergia dei 22 linguaggi artistici che si confrontano per creare la straordinaria suggestione dei Giorni felici in casa Testori è il miglior tributo possibile a unospiritoversatileesperimentale, che ha fatto della mescolanza

Il mare nell’arte contemporanea, visto da artisti, fotografi e creativi. La galleria Forni di Bologna presenta la mostra "Mare nostrum", il cui titolo deriva dal nome che i romani usavano per indicare il Mediterraneo. Suggestivo teatro di attività inscindibili dall’evoluzione umana, il mare da sempre è soggetto di opere d’arte e stimola la creatività. La galleria Forni attraversa questo delicato rapporto tra l’uomo, l’arte e il mare, in uno spaccato di interpretazioni e rappresentazioni simboliche. L’unico filo conduttore della mostra è il soggetto stesso, presentato attraverso tecniche, stili e movimenti artistici diversi, sia tradizionali che d’avanguardia. Si passa dall’iperrealismo di Luciano Ventrone alle

tele informali di Loris Liberatori, dalla sobrietà cromatica dei paesaggi di Giorgio Tonelli ai metafisici orizzonti siciliani di Piero Guccione, fino ai paesaggi di Giovanni La Cognata, Giuseppe Colombo e Giovanni Iudice. Dino Boschi rappresenta con il suo realismo gli affollati lidi della costa adriatica, mentre i paesaggi surreali di AgostinoArrivabenesicontrappongono alla pittura gestuale di Alessandro Papetti. Il rigore cromatico di Ana Kapor diviene rigore formale nelle tele di Massimiliano Zaffino e Giovanni Motta, l’evanescenza dell’acquarello è la protagonista dei lavori di Pier Paola Canè. Tra le proposte straniere: l’americano Randall Morgan, l’iraniano Behi Shamiri, i francesi Philippe Garel, Jean-MichelBacquete Jean-Baptiste Secheret. La mostra include una sezione fotografica con i lavori

di Luigi Tazzari e le opere dello sloveno Branko Cvetkovic. Non manca la scultura, con la Tuffatrice di Giuseppe Bergomi, il bronzo di Giuseppe Tirelli e l’installazione di Mario Branca. Fino al 16 luglio. Info: www.galleriaforni.it.

A Bologna il mare visto da artisti, fotografi e creativi uno spaccato di visioni simboliche Giulia Cavallaro

Una delle opere in mostra a Casa Testori

Pinarella di Cervia

ardita e della chimica linguistica la base della sua ricerca espressiva. Giorni felici a casa Testori. 22 artisti per 22 stanze, dal 25 giugno all’11 luglio, casa Testori, largo Angelo Testori 13, Novate Milanese (Milano). Info: 02552298375; www.casatestori.it.

Fino al 16 luglio alla Forni il soggetto viene presentato attraverso stili tecniche e movimenti diversi


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Art Basel, la regina delle fiere e il meglio del contemporaneo Appuntamento a Basilea dal 15 al 20 giugno per la quarantunesima edizione Marilisa Rizzitelli Siamo alla vigilia di una nuova edizione di Art Basel, la quarantunesima per la precisione. E ancora la regina delle fiere ha l’ambizione di presentare nuove e suggestive iniziative con lo scopo di mettere in campo tutto il meglio che si può sull’arte contemporanea. Quest’anno vale la pena tenere d’occhio il padiglione 2 dove, accanto alla nota sezione "Art galleries", il comitato guida di Art Basel inaugura la nuova "Art feature". Venti progetti rivelano le strategie curatoriali sottese al lavoro di altrettante gallerie internazionali, i risultati di ricerche artistiche precise dove a volte la contrapposizione e la provocazione hanno significati più complessi della semplice rappresentazione. La

prescelta, a garantire la presenza italiana tra le candidate, è la galleria milanese Francesca Kaufmann già conosciuta alla mostra svizzera. Nel panorama delle innumerevoli iniziative più o meno collaterali che dal 16 al 20 giugno prossimo Art Basel offrirà al pubblico, il debutto di "Art parcous" dominerà la scena della sera di venerdì 18. Il curatore Jens Hoffmann, utilizzando la sua formazione di regista teatrale, ha coordinato per questa edizione artisti di fama e giovani talenti consegnando loro una serie di spazi unici di Basilea con cui entrare in dialogo. Vere opere "site specific" pensate propriamente per determinati luoghi in modo da mettere in risalto non solo la città odierna ma la sua storia. Una serie di "scenografie", o meglio, di spazi espositivi che diventano tanto importanti per lo sviluppo delle idee degli

Art Basel

artisti quanto riescono a esaltare i luoghi stessi. Dalla Messeplataz, la piazza davanti alla fiera, i confini di Art Basel si allargano quindi fino a coinvolgere l’intera città: fittissimo anche qui, infatti, il programma di mostre, feste, fiere parallele. Prima di tutte, "Liste 15, The young art fair in Basel", alternativa rassegna riservata ad artisti under 40 e a gallerie con al massimo cinque anni di vita, che andrà in scena dal 15 al 20 giugno (www.liste.ch). Ma anche "Volta show", altra fiera dedicata all’arte giovane, più intima e raccolta, in programma dal 16 al 20 giugno, nella zona del porto (www.voltashow.com). E poi, le mostre dedicate ai grandi maestri: Matthew Barney, Jean Michel Basquiat, Felix Gonzalez Torres, Rodney Graham e Gabriel Orozco. Info: www.museenbasel.ch; www.artbasel.com.

Capostipite della Scuola di Helsinki, le sue opere sono state esposte e pubblicate in Europa e negli Stati Uniti. Adesso in mostra a Torino

La "body art" di Minkkinen nordica fotografia surrealista Serena Savelli Capostipite della Scuola di Helsinki e oggi professore associato all’università del Massachusetts Lowell e all’università di Arte e design di Helsinki. Le sue opere sono state esposte e pubblicate in Europa e negli Stati Uniti e Arno Rafael Minkkinen ha quel piglio creativoriconoscibilecheidentifica la sua intera poetica. Paesaggi, per lo più, fotografati nella loro naturale quotidianità, realisticamente, senza contaminazioni di sorta. Ma qui, l’intuizione: rapportare la figura umana stagliandola nella natura e nel tempo. Ciò che Minkkinen crea è un tipo di fotografia che brilla di originalità per il suo essere così vicina alle

performancedi body art, perché è proprio la nudità del corpo umano, ripreso in alcuni singoli ed efficaci dettagli, a rendere un paesaggio più denso di significato, nonché ammiccante alla pittura surrealista. Le origini dell’artista si rivelano grazie alla luce delle sue opere, tipica della natura scandinava,dallegrandisuperfici lacustriedall’aureaincontaminata degli spazi del nord. Ma c’è di più, perché ci si spinge anche nella cultura urbana americana, lasciando intravedere ciò che è stata la vita di Minkkinen, del dove ha vissuto, della differenza di ambienti che ha incontrato nella sua vita e che - evidentemente - l’hanno segnato al punto di basarci la sua espressione artistica, mettendosi in relazione con questi fisica-

mente. E quando l’artista prova a spiegarci il suo modo di vedere la fotografia dice: «Io guardo il mondo attraverso l’occhio della mente e quel che accade dentro la nostra mente può accadere dentro la macchina fotografica [...] Il mio intento è quello di esplorare il mondo interiore delle nostre paure, speranze come il desiderio di entrare in comunione con il mondo che abitiamo [...] È più di quaranta anni che sviluppo artisticamente la seguente idea: usare il mio corpo come un mezzo per esprimere che tipo di relazione intima esista tra noi e la natura».La tecnicaè senza trucco e inganno, quanto mai efficace e sofisticata. Nessuna post-produzione, solo fotografie in bianco e nero, autoscatto e posizionamen-

From the Shelton hotel looking east, 2005

to esemplaredel corpoche interagisce silenziosamente con ciò che lo circonda. Le opere di Arno Rafael Minnkinen, inoltre, sono presenti in numerose e importanti collezioni tra cui: il Musée d’art moderne de la Ville de Paris, il Fond national d’art contemporain e la Maison européenne de la photographie di Parigi, il Mu-

seum of fine arts di Boston, il Museum of fine arts di Houston, il Museum of modern art di New York, la National gallery of Canada di Ottawa, il Photographic Museum of Finland di Helsinki, il Moderna museet di Stoccolma. Fino al 30 luglio, Photo&contemporary, Torino. Info: 011889884.

Bank of America punta sull’Italia e sulla creatività contemporanea

Merrill Lynch investe nell’arte Previsto lo stanziamento di fondi, un milione di dollari l’anno a musei e istituti culturali non profit con sede in Europa

Simone Cosimi «In questo momento il mercato dell’arte è uno dei più vantaggiosi e questi investimenti mettono d’accordo tutti: clienti, impiegati, dirigenza. Bank of America vanta una grande tradizione nella promozione di eventi e istituzioni artistiche. Entro la fine del 2011 avremo finanziato più di 40 mostre in giro per il mondo». Parola di Rena Desisto, responsabile del patrimonio e delle arti globali per Bank of America Merrill Lynch, che a quanto pare da qualche tempo sta tenendo sotto osservazione proprio l’Italia, secondo quando riportato dal Sole 24 Ore,

Merrill-Lynch

per individuare enti, musei e istituzioni meritevoli di finanziamenti. Scommettere sulla creativitàcontemporanearimane dunque una mossa azzeccata, almeno dai grandi investitori inter-

nazionali. «Abbiamo previsto lo stanziamento di fondi, un milione di dollari l’anno, a musei e istituti culturali non profit, con sede in Europa, con l’obiettivo di restaurare opere arte», aggiunge infatti la Desisto, che conferma di avere già finalizzato una partnership con palazzo Strozzi a Firenze. Importante, quindi, lo sbarco in Europa: «La fusione con Merrill Lynch - chiude la Desisto - ci invita alla ricerca di nuovi clienti in Europa. Sicuramente i canali artistici sono tra i più adatti al momento: investire in arte in un luogodigranditradizioniculturali è anche un modo per consolidare la credibilità e il prestigio del gruppo».

Rena Desisto: «Investire in arte in un luogo di grandi tradizioni culturali è un modo per consolidare la credibilità e il prestigio del gruppo»


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il Domani Domenica 13 Giugno 2010

Il Circolo di cultura e di relazioni internazionali di Villa San Giovanni (Reggio Calabria), presieduto dal professor Giuseppe Morabito, ha bandito la quarantottesima edizione. Scadenza 15 settembre

Premio internazionale Calabria quando scrivere favorisce il dialogo Maria Luisa Prete Non c’è solo lo Strega e il Campiello. Certo sono le manifestazioni letterarie più famose e blasonate, ma la galassia delle iniziative di questo tipo è varia e differenziata. La valenza di un premio letterario si misura con il prestigio e le motivazioni che lo sorreggono. Tra le tante occasioni, quelle meritevoli di attenzione sono soprattutto quelle che rappresentano reali occasioni per i partecipanti e offrono visibilità ai veri talenti. Tra questi merita attenzione il Premio internazionale Calabria, meno conosciuto a livello nazionale sicuramente ma ormai una tradizione che si rinnova da quasi mezzo secolo. Giorni fa Il Circolo di cultura e di relazioni internazionali di Villa San Giovanni (Reggio Calabria), presieduto dal professor Giuseppe Morabito, ha bandito la quarantottesima edizione del Premio internazionaleCalabriadiletteratura, giornalismo e scienze. La manifestazione intende favorire i rapporti tra l’Italia e l’Europa per la valorizzazione della cultura e della civiltà e la sensibilizzazione verso i problemi del Mezzogiorno. L’iniziativa beneficia dell’adesione della fondazione Carical. Al Premio Calabria possono partecipare opere di scrittori italiani e stranieri nei settori dellanarrativa,saggistica,letteraria e storica, poesia, anche in lingua straniera, pubblicate tra il giugno dell’anno precedente e la data di scadenza dell’anno di partecipazione. Per il settore meridionale e dedicato alla Calabria,

Villa San Giovanni

La manifestazione intende promuovere i rapporti tra l’Italia e l’Europa per la valorizzazione della cultura e della civiltà Un premio dedicato agli scrittori e ai giornalisti

la giuria potrà assegnare un premio ad opere segnalate o direttamente presentate e meritevoli di una vasta conoscenza. Attenzione particolare ai giovani. Infatti, un premio è riservato alle tesi di laurea conseguitenegli ultimi due anni. Riguardano le lettere classiche e moderne, le letterature straniere, la storia locale, il folklore. Per le tesi le copie da inviare sono due. Al Premio Calabria è abbinato anche un Premio giornalistico per la stampa quotidiana, le trasmissioni radiofoniche e televisive, le pagine dello spettacolo e il giornalismo straniero. Un premio per le scienze è riservato a personalità di grande rilievo nazionale e internazionale. Le opere vanno inviate in cinque copie all’indirizzo della segreteria del Premio Calabria, presso il Circolo di cultura e di relazioni internazionali, via Vittorio Emanuele II, n. 39 (89018) Villa San Giovanni (tel. e

fax 0965 759004; e-mail: circolointern@libero.it), entro e non oltre il 15 settembre. La consegna dei premi è in programma il prossimo 22 ottobre nei locali del Grand Hotel de la Ville di Villa San Giovanni.

Al premio possono partecipare opere di scrittori italiani e stranieri nei settori della narrativa, letteraria e storica, e della poesia

Nel mare ci sono i coccodrilli, Geda racconta di un piccolo clandestino Margherita Criscuolo

Fabio Geda

Nel mare ci sono i coccodrilli storia vera di Enaiatollah Akbari è il titolo dell’ultimo libro di Fabio Geda, presentato al Salone di Torino. L’autore, nato nel 1972, si occupa di disagio minorile, scrive sulla Stampa e Linus, e collabora con la scuola Holden, il Circolo dei lettori di Torino e la Fondazione per il libro, la musica e la cultura. In questo scritto fa raccontare in prima persona al giovane Enaiatollah la sua storia commovente. Abbandonato dalla madre in Pakistan quando aveva dieci anni, il ragazzo afghano si ritrova solo e senza soldi. Il padre era stato prima derubato e poi ucciso, cosa che aveva fatto infuriare i Pashtun, proprietari delle merci che gli erano state sottratte, desiderosi di un risarcimento almeno pari alla schiavitù del figlio dell’uomo che involontariamente li aveva danneggiati. Questa la ragione della fuga dall’Afghanistan e l’abbandono da parte di una madre che aveva lasciato a casa altri figli. Inizia così la terribile odissea del ragazzo, tra ricordi di violenze e lavori faticosi,

amicizie con altri bambini hazara e voglia di perpetuare gli insegnamenti della sua famiglia: non uccidere, non usare armi, non fare uso di droghe. Poi, il viaggio per l’Iran dove le possibilità di lavoro sembrano maggiori. Lì incomincia un pesante lavoro di cantiere circondato da altri clandestini con i quali condivide la paura di essere scoperto e la condizione di non poter essere curato, quando si ammala: «I trafficanti, be’, loro non potevano portarmi all’ospedale o da un dottore, è chiaro. È il più grande problema di essere clandestini,questo: sei illegaleanche nella salute». Dall’Iran arriva in Turchia e poi in Grecia: ogni spostamento è rocambolesco e pericoloso tanto che altri bambini, compagni di una traversata su un gommone, non riescono a sopravvivere. Se Akbari si trova adesso a Torino e può raccontare ciò che ha vissuto è merito di pochi e fortunati incontri. Cresciuto da una famiglia italiana, ha adesso (forse) 21 anni, studia e lavora, ha degli amici e una vita normale ma non sarà mai come gli altri.


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Cosenza, La primavera del cinema si inaugura con Violante Placido La kermesse è in programma dal 14 al 17 giugno con attori e registi di fama internazionale Sabrina Murano

Effetti collaterali una rassegna anima il Marca Tobia Merlo Si è inaugurata l’8 giugno, e proseguirà fino al 29, Effetti collaterali, rassegna cinematografica ideata da Andrea La Porta, docente di Teoria e tecniche della comunicazione all’accademia di Belle arti di Catanzaro. L’evento si lega alla mostra di Alessandro Mendini. Alchimie dal controdesign alle nuove utopie, a cura di Alberto Fiz, al Marca fino al 25 lu-

La locandina Violante Placido

Grande inaugurazione domani per la kermesse La primavera del cinema italiano - Premio Federico II. Anche quest’anno l’iniziativa accoglie artisti di fama internazionale, dal 14 al 17 giugno. Cosenza diventa protagonista di un festival fuori dagli schemi, giovane e che promuove le nuove tendenze del grande schermo presentando alcune delle migliori produzioni italiane del periodo. Quattro giornate intense con attori e registi di fama nazionale e internazionale tra proiezioni, incontri, dibattiti ed eventi. E poi il gran finale sul tradizionale "red

carpet" di via Adige. Violante Placido è il primo degli ospiti dell’evento: sarà, infatti, lei domani la madrina del festival cosentino. Violante è reduce dall’ultimo successo hollywoodiano "The American"di Anton Corbijn(Control), al fianco di George Clooney e dalla mini serie per Sky Cinema Moana. Una madrina che incarna lo spirito de La primavera del cinema italiano. Figlia d’arte, Violante inizia fin da piccola a muovere i primi passi nel mondo del cinema. Tra i suoi film di successo, Ora o mai più (2003) di Lucio Pellegrini, ma soprattutto Che

ne sarà di noi (2003) di Giovanni Veronesi, due storie di stampo giovanile alla ricerca della maturità e della svolta esistenziale, guadagnandosi, fra l’altro, una meritata nomination al David di Donatello come miglior attrice protagonista. Dopo essere stata diretta da Pasquale Scimeca in Gli indesiderabili (2003) con Vincent Gallo, ritorna accanto a Stefano Accorsi in Ovunque sei (2004) diretta da Michele Placido, suo padre. Violante debutta anche nel campo musicale: nel 2006 presenta il suo primo album "Don’t be shy" con lo pseudonimo

di Viola. La serata conclusiva del festival cosentino si svolgerà il 17 giugno, al cinema Citrigno, con la cerimonia di consegna del Premio Federico II, statuetta che rappresenta l’ottagono, simbolo della storia della città di Cosenza. La manifestazione, ideata da Alessandro Russo e Giuseppe Citrigno, è promossa dall’associazione culturale Le Pleiadi. Tra i partner ufficiali la regione Calabria, la provincia di Cosenza, l’amministrazione comunale e la fondazione Carical. Info: www.laprimaveradelcinemaitaliano.it.

Partite le riprese del nuovo film dal titolo Terraferma

Sull’isola con Emanuele Crialese Sarà girato a Linosa e Malta È prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Cinema Nel cast tra gli altri Donatella Finocchiaro e Beppe Fiorello

Luca Rento Premiato nel 2006 a Venezia con un Leone Rivelazione per Nuovomondo, Emanuele Crialese torna adesso alla regia con Terraferma, le cui riprese hanno avuto inizio nei giorni scorsi. Scritto dal regista insieme a Vittorio Moroni, il film è ambientato in una piccola isola siciliana,ancoranoncompletamente "devastata" dal turismo, che pure comincia a modificare comportamenti e mentalità degli isolani. E al tempo stesso investita dagli arrivi dei clandestini, e dalla regola nuovadelrespingimento:lanegazione stessa della cultura del

Crialese

mare, che obbliga al soccorso. Una famiglia di pescatori con al centro un vecchio autoritario, una giovane donna che non vuole rinunciare a vivere una vita migliore e un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale. Tutti messi di fronte a una decisione da prendere, che segnerà la loro vita. Fanno parte del cast Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello, Mimmo Cuticchio, Martina Codecasa e Filippo Pucillo, già diretto da Crialese in Respiro e Nuovomondo. Terraferma, che sarà girato per dodici settimane a Linosa e Malta, è prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Cinema e sarà distribuito da 01 distribution.

glio. La rassegna, infatti, ha lo scopo di indagare il cinema sperimentale italiano tra arte, architettura e design. Ogni martedì alle ore 21 il cortile interno del Marca si trasformain un cineforumdove vengono proiettati preziosi documenti che hanno coinvolto alcuni degli esponenti più significativi della cultura artistica e progettuale italiana come Gianni Pettena, Davide Mosconi, Bruno Munari, Marcello Piccardo, Ugo la Pietra e, naturalmente, Alessandro Mendini. Effetti collaterali intende porre l’accento sul dialogo tanto prolifico quanto spesso sottovalutato tra le arti della progettazione - l’architettura e il design e la progettazione come arte - la musica, le arti figurative e il cinema. «Con questa iniziativa spiega Wanda Ferro, presidente della provincia di Catanzaro - il Marca sottolinea il proprio ruolo propulsivo come spazio attento alla cultura contemporanea nelle sue differenti declinazioni. Il cinema sperimentale è certamente uno di questi». Non manca Frank Gehry Creatore di sogni, l’importante film che Sidney Pollack ha dedicato all’architetto che ha realizzato, tra l’altro il Guggenheim Museum di Bilbao. Le proiezioni saranno preceduti da una serie d’interventi di Andrea La Porta, Alberto Fiz, Andrea Piccardo e Matteo Giacomelli. Info: 096184721.



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CARTELLONE

“Angitolandia - il lago per tutti” 4ªEdizione Arte • Cultura • Spettacoli • Convegni • Seminari BOTRICELLO Concerto del Parto delle Nuvole Pesanti Sabato 26 giugno , alle 21.30, in PiazzaStazionediBotricello,siterrà ilconcertodelPartodelleNuvolePesanti, con il nuovo album "Magnagrecia".

CATANZARO Programma locale Kasamatta Club L’Hemingway Rok Pub presenta il nuovo locale per l’estate 2010: Kasamatta club, sul Lungomare Giovino a Catanzaro Lido. Oggi , FiestaLatinaconNelsaYCaribeSoy - dy Antonio Filastò e lo special guest di Ivan El samurai de Cuba. Presentazione Rapporto Economicosulsettoreagricolo,agroalimentare e ittico Il 14 giugno , alle ore 10.30, presso la Camera di Commercio di Catanzaro, in Via Ippolito Menniti n. 16, sarà presentato il Rapporto Economico sul settore agricolo, agroalimentare e ittico nella provincia di Catanzaro, realizzato dalla Camera con la collaborazione tecnico-scientifica della Borsa Merci Telematica Italiana. Conferenza stampa sull’attuale situazione dell’Azienda Ospedaliera Lunedì 14 giugno , alle ore 16.00, presso la sala riunioni del reparto radioterapia del presidio Ciaccio De Lellis - Viale Pio X° , la Cgil, Cisl, Uil hanno indetto una conferenza stampa sull’attuale situazione dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro . FesteggiamentiinonorediS.Antonio

Anche quest’anno si rinnovano a Catanzaro Lido i festeggiamenti in onore di S. Antonio, patrono dei ferrovieri, festeggiamenti che, comunque, si terranno lunedì 14 giugno , per consentire la “visita” del Santo nelle Officine, visto che domenica 13 sono chiuse. Le celebrazioni avranno luogo presso il Dopolavoro in quanto nell’area dove si trova a cappelladelSantosonoin corsod’opera lavori di ristrutturazione degli impianti ferroviari. Rassegna cinematografica "Effetti Collaterali" Effetti collaterali, cinema sperimen-

tale italiano tra arte, architettura e design, Pettena, Mendini, Mosconi, Munari, Piccardo, La Pietra. Rassegna cinematografica a cura di Andrea La Porta. Interventi di Andrea LaPorta,AlbertoFiz,AndreaPiccardo Matteo Giacomelli presso il Museo Marca, giorno 15, 22 e 29 giugno . Seminario tecnico in tema di Offerta Economicamente più vantaggiosa Ance Catanzaro ha organizzato per martedì 15 giugno , ore 9.30 - 12.30, presso la sede sociale di Catanzaro in Via Eroi 1799, 23, un seminario tecnico in tema di Offerta economicamente più vantaggiosa, metodo di aggiudicazione sempre più diffuso nelle procedure di gara ad evidenza pubblica. Relatore dell’iniziativa sarà Paolo Perissinotto. Nel pomeriggio, ore 16.00, la giunta di Confindustria incontrerà l’on. Pietro Aiello. Manifestazione “Catanzaro Slam Poetry” La manifestazione “Catanzaro Slam Poetry” avrà luogo sabato 19 giugno , presso la sala consiliare della Provincia di Catanzaro alle ore 17.00, che accoglierà autori, artisti e musica dal vivo per una serata dedicata alla poesia contemporanea. L’evento, curato da Sandrina Piras, e da Marisa Provenzano, è quest’anno alla sua I Edizione. Manifestazione “Corpi in Ascolto” Si svolgerà il 16 giugno , alle ore 18.30, presso l’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro la manifestazione “Corpi in Ascolto”. Un progetto finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi regionali specifici per la formazione e la Provincia di Catanzaro con il sostegno del Comune assessorato alla politiche giovanili e realizzato dall’Isim di Catanzaro (Istituto di studi iniziative ricerche e formazione per lo sviluppo delle regioni meridionali) presidente Ernesto Gigliotti in collaborazione con dall’associazione Ra.Gi OnlusdiCatanzaropresidenteElena Sodano. Spettacolo di danza “Ricordo di un tempo trascorso” Giorno 18 giugno , alle ore 20.30, si terrà presso il Teatro Politeama lo spettacolo di danza “Ricordo di un tempo trascorso” con la partecipazione della Compagnia Balletto Maison D’Art diretto da Francesco Piro & Irma Opipari. Prevendita presso il Centro Danza Maison D’Art. Infoline:0961/750312 Musical "Il Mondo di Patty" Domenica 25 luglio , arriva a Catanzaro il musical "Il Mondo di Patty" con la protagonista della telenovela argentina Laura Natalia Esquivel nei panni di Patty Castro, allo stadio di Catanzaro alle ore 21.00, unica data in CalabriapromossadallaProvincia di Catanzaro in collaborazione la Ruggero Pegna show-net.

CELICO Speed Tour 2010 Doctor Glass, leader italiano nella riparazione e sostituzione vetri automotive, organizza venerdì 18 e sabato 19 giugno , alle ore 10.00 e alle 15.00,pressoil lago di Arvo a Celico lo Speed Tour 2010 per vivere l’esperienza di volare sull’acqua con un bolide di Formula 1 powerboat del team 800 Doctor. Previa prenotazione, potranno entrare nello stretto abitacolo di fianco al pilota e vivere le emozioni, delle accelerazioni e delle virate, che si provano durante le gare di F.1 motonautica. Informazioni e prenotazioni: www.speedtour2010.com

COSENZA Convegno organizzato da Confagricoltura

"Festa della Transumanza" Slow food Crotone, Lilt Crotone, Cia provinciale, circolo ricreativo culturale e sportivo ospedaliero Asp Crotone e centro culturale Umbriatico promuovono per il 20 giugno , la “Festa della transumanza” un viaggio tra natura, salute e tradizione. La transumanza si svolgerà a Umbriatico, piccolo paese del Crotonese. Il programma della “Festa della Transumanza” prevede il raduno in piazzaaVerzinoalle6.30.Alle8.00,incomincerà il percorso a piedi con le mandrie ed i pastori fino al bivio di Campana. Per i più pigri, c’è a disposizione un autobus che partirà da Crotone, davanti il tribunale, alle 9.30.Perle13.00,èprevistoilrientro dei transumanti ad Umbriatico. Alle 16.00, tutti insieme in piazza a vedere Italia – Nuova Zelanda. I costi per partecipare alla festa sono di 30 euro per gli adulti e di 20 per i bimbi al di sopra dei 10 anni.

FALERNA

Martedì 15 giugno , alle ore 16.30, presso il nuovo auditorium liceo Telesio in piazza XV Marzo, Confagricoltura organizza un convegno un futuro fertile per la Calabria dal titolo "Il valore economico e sociale dell’impresa agricola". Incontro con Valeria Solarino e Mimmo Calopresti L’attrice Valeria Solarino torna a Cosenza. Insieme a lei, il regista Mimmo Caloprestisarà il protagonista dell’incontro a sorpresa in programmail 16 giugno, alle ore 20.30, nella sala 1 del Cinema Citrigno. I due professionisti terranno una vera e propria lezione-laboratorio sul cinema.

DAVOLI Promozione della produzione locale e di stagione Oggi , a Davoli Marina in Piazza Nicholas Green ore 18.00-20.30, si terrà la promozione della produzione locale e di stagione, all’insegna del buono pulito e giusto. Incontro con i produttori e con i prodotti stagionali della terra

CROTONE L’Agenzia del Territorio presenta la Nota Territoriale Omi Nell’ambito delle attività di pubblicizzazione degli studi locali sull’andamento dei mercati residenziali locali immobiliari, l’Agenzia del Territorio presenta la Nota Territoriale Omi relativa all’anno 2009 per la provincia e la città di Crotone. La presentazione si terrà per le ore 12.00, del 15 giugno ,nel salone Visure dell’ufficio provinciale di Crotone in via E. Mattei.Saranno presenti: Michele Iasi;Giorgio Cipolla;Giuliana Longo;Francesco Guzzo

Assemblea dell’associazione Calabria Radicale L’associazione Calabria Radicale invita a seguire i lavori dell’assemblea straordinaria che si terrà a Falerna, presso l’Hotel Eurolido, il 19 e il 20 giugno , dalle ore 16.00.

LAMEZIA TERME Secondaedizionedellafieradelfumetto, Lamezia Comics &Co Procede a ritmi serrati la preparazione della seconda edizione della fiera del fumetto, Lamezia Comics & Co…, una quattro giorni di giochi, mostre, film, musica, cosplay e tanti ospiti che saranno presenti dal 17 al 20 giugno , all’interno del complesso monumentale San Domenico.OspitiqualiLelioBonaccorso. Il fumetto avrà la sua presentazione all’interno della fiera giovedì 17 giugno, alle ore 19.00, nel Teatro Umberto, ove sarà possibile incontrare l’autore. Venerdì 18 giugno, sempre alle ore 19.00, al Teatro Umberto, sarà invece possibile assistere allapresentazionedelfumetto“Sereno su gran parte del Paese, una favola per Rino Gaetano" ad opera del cartoonist Andrea Scoppetta. Scoppetta, sarà presente per tutta la durata della fiera con la mostra dei disegni del fumetto su Rino Gaetano. All’interno della fiera, inoltre, sarà possibile ammirare all’opera Raffaele Stumpo. Riunionecoordinamentoregionale del Pdl Tornerà a riunirsi lunedì 21 giugno , alle 17.00, all’Hotel Ashley di Lamezia Terme (orario da confermare) il coordinamento regionale del Pdl per dedicarsi,su proposta del presidente Scopelliti e del vice coordinatore regionale vicario, sen Antonio Gentile, al dibattito sulla sanità.

PIZZO Manifestazione "Angitolandia - il lago per tutti" L’associazione di volontariato Arti-

gianFamiglia, presieduta da CarmensissiMalferà,organizzalamanifestazione "Angitolandia - il lago per tutti", oggi , dalle 10.00 alle 17.00, all’oasi dell’Angitola. La manifestazione, è giunta alla sua quarta edizione.

REGGIO CALABRIA Conferenza stampa contro gli incendi boschivi

Oggi , alle ore 11.00, nella sede di pal. “Alemanni”, il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l’assessore all’agricoltura Michele Trematerra ed il sottosegretario alla presidenza Franco Torchia terranno una conferenza stampa. Oggetto dell’incontro, l’illustrazione del piano di previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi per il periodo 2010-2012. I “Marvanza Reggae Sound” L’assessore Attilio Tucci e il consigliere Francesco Carnevale, lunedì 14 giugno , alle ore 12.00, nella biblioteca del Palazzo storico della Provincia, riceveranno il gruppo musicale “Marvanza Reggae Sound” di Monasterace. Programma Anassilaos Martedì 15 giugno , alle ore 18.00, nel450°Anniversariodellanascitadi Annibale d’Afflitto incontro sulla figura del presule reggino. Interverrà Mons. Antonino Denisi; martedì 22 giugno , alle ore 18.00, presso la sala San Giorgio al Corso, nel 1050° AnniversariodellamortediSant’Elialo Speleota, incontro sulla figura e l’opera del Santo italo-greco. Interverrà Daniele Castrizio; venerdì 25 giugno , alle ore 19.15, presso la chiesa San Giorgio al Corso, inaugurazione della mostra di arte sacra in onore di S.e.Rev.ma Mons. Vittorio Mondello, nel 50° della Ordinazione Sacerdotale e incontro con i giovani che hanno partecipato al concorso Anassilaos “Danila Pizzimenti e Roberta Rocca”.

CALABRIA Incontro Internazionale di cittadini per affrontare i problemi ecologici Gaia International Festival organizza dal 19 al 27 giugno , vari luoghi lungo la costa tirrenica di Calabria e Basilicata. Un incontro internazionale di cittadini, per affrontare i problemi socio/ecologici che stanno colpendo il nostro mare e la nostra terra.Dibattiti,workshop,slowfood, musica, cinema, arte, teatro e danza. Saranno presenti delegazioni di tutti i paesi che affacciano sul Mediterraneo e da tutto il mondo.



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