Mercoledì 14 Aprile 2010 Anno XIII - Numero 102
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QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
EURO
PD
LAMEZIA TERME
Passa l’euforia: la Grecia piazza Bot al 4,85: 5 volte quelli italiani
Dopo la nuova sconfitta tiene banco la proposta di Prodi
Dubbi sulla maggioranza Speranza: mi dà ragione il Tar
di Carlo Bassi a pag » 25
di Angie Rucola a pag » 24
di Alessandro Caruso a pag » 3
Nel primo trimestre 2010 la Calabria registra un forte calo del Clima Economico passando da 87,6 a 79,9. Lo dice un rapporto sulle regioni meridionali
Crolla di nuovo la fiducia dei calabresi
Il risultato è determinato dalla forte riduzione della fiducia dei consumatori calabresi, oltre che dal calo della fiducia nei servizi IL COMMENTO
Speranza come Vendola di Fernando Pignataro Comitato nazionale Sinistra ecologia libertà
La flessione rilevata è in linea con il dato negativo dell’intera area del Mezzogiorno. Il risultato è ascrivibile alla forte riduzione della fiducia dei consumatori calabresi, oltre che al calo della fiducia nei servizi registrato per l’intera ripartizione Sud di Ludovico Casaburi a pag » 4
IMPRESE E COMMERCIO
L’INTERVENTO
Adesso alla sinistra serve un progetto di Aurelio Misiti parlamentare e presidente ProCalabria
Non è certamente casuale che dove il centrosinistra, oltre ad essere unito, presenta candidature di rinnovamento e cambiamento riesce ad imporsi, a vincere. E’ il caso di Lamezia Terme, della strepitosa vittoria di Giannetto Speranza, della consapevolezza dei cittadini lametini che a questa candidatura è legato il progetto di rilancio della città, di legalità e trasparenza nella gestione della pubblica amministrazione, della continuazione del processo di cambiamento radicale della politica e del governo. Dopo la Puglia di Nichi Vendola, la lezione di Lamezia impone una seria riflessione alla sinistra e a tutta la coalizione: i cittadini hanno bisogno di segnali forti, di scelte chiare e coerenti, di percorsi lineari, di idee alternative evidenti e comprensibili.
REGGIO CALABRIA - Tre progetti per l’internazionalizzazione delle imprese. L’iniziativa è della Camera di Commercio di Reggio Calabria che ha predisposto tre diversi bandi: “Export & Innovation Promoter”, “Internazionalizzazione imprese 2010”, “Programma promo - commerciale delle eccellenze alimentari reggine in Francia”.
segue a pag » 2
di Antonio Latella a pag » 7
Bilancio abbreviato: chi lo può presentare e come
Tre progetti per l’internazionalizzazione
La redazione del bilancio in forma abbreviata è disciplinata dall’art. 2435-bis del c.c. e consiste in una semplificazione negli schemi informativi di stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa. Il bilancio semplificato può essere redatto: nel primo esercizio di attività, non superando i parametri indicati; e successivamente, se per 2 esercizi consecutivi non sono superati ancora gli stessi parametdi Gaia Mutone a pag » 26
Un protocollo di legalità per garantire controlli e sicurezza all’interno dell’area portuale di Gioia REGGIO CALABRIA - Un protocollo di legalità per garantire controlli ed evitare tentativi di intromissione della criminalità organizzatanell’azioneamministrativa e nel settore degli appalti pubblici all’interno del porto di Gioia Tauro. A siglarlo, ieri mattina, presso l’Ufficio territoriale del Governo sono stati il Prefetto Luigi Varratta ed il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi. «L’obiettivo - ha spiegato Varratta - è quello di verificare più a fondo possibile tutte le attività che si svolgono all’interno del porto di Gioia Tauro. Attività che vanno dagli appalti delle opere pubbliche, appalti di forniture e di servizi ad attività legate a concessioni in uso di aree demaniali e portuali. È dunque un’attività vasta che vogliamo certamente verificare in maniera più approfondita».
di Angela Latella a pag » 5
I risultati elettorali favorevoli alla destra, alcuni dei quali eclatanti come a Mantova - hanno aperto un dibattito a tutti i livelli nelle organizzazioni politiche che si collocano in quel contenitore che ancora viene chiamato centrosinistra. Gli elettori hanno percepito le divisioni e le rotture, il fuoco amico e la mancanza di unità interna. Ma su ogni altra cosa avvertono la più evidente tra le carenze, su cui non ci si vuole fermare: la mancanza di un reale progetto politico, che distingua nettamente gli obiettivi progressisti da quelli conservativi delle destre italiane. Si è favorito così il fenomeno dell’astensionismo e in qualche caso il rifugio in gruppi protestatari (Grillo) e financo nel leghismo più becero. Se tutto questo è vero, leggendo i risultati complessivi delle elezioni, il tema non è il partito regionale o centrale ma quello di formulare un progetto che contenga una credibile proposta politica alternativa, funzionale a un sistema democratico del potere e in opposizione al sistema di potere antidemocratico che è il valore fondante dei gruppi maggioritari del centrodestra. Dopo la proposta politica, l’organizzazione regionale va bene, ma va altrettanto bene quella tradizionale. Se si continua nelle attuali diatribe tra questioni organizzative e personalismi vari, le sconfitte ci saranno almeno fino a quando i cittadini non toccheranno con mano che dal centrodestra non saranno risolti i lori problemi ma quelli di alcuni gruppi privilegiati. Ma dovranno passare almeno tre anni.