il domani

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Giovedì 14 Aprile 2011

Anno XIV - Numero 103

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

’NDRANGHETA

EGITTO

Arrestato Francesco Restuccia, latitante dal 2009 degli Alvaro

ECONOMIA Il Tesoro riduce le previsioni di crescita del Pil 2011 all’1,1 per cento

Mubarak infarto e arresti per lui e per entrambi i suoi figli

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L’ultimo studio della Uil conferma che nulla è cambiato: i politici calabresi sono i più ricchi d’Italia ma anche d’Europa

Calabria povera ma politici ricchi Per Roberto Castagna, segretario Uil calabrese, i costi politici eccessivi richiederebbero tagli per almeno il 30% IL COMMENTO

Amministrative senza trasparenza

I costi del funzionamento della Giunta e del Consiglio, secondo i dati del 2010 sono L’INTERVENTO 84.570.000 euro, più del doppio della Puglia (40.930.000), due volte e mezzo l’Emilia Romagna (37.884.000), più della stessa Lombardia (73.825.740) a pag » 9

SI’ AL PROCESSO BREVE

di Giuseppe Candido

SVILUPPO

dir. Abolire la miseria dalla Calabria

Artigianato, un settore in forte crescita in Calabria

I dati dei patrimoni degli eletti, in Calabria, continueranno a restare top secret . A circa un anno dalle regionali del 2010 che proclamarono Giuseppe Scopelliti governatore della Regione, in Calabria si torna alle urne per le elezioni amministrative. La scadenza, com’è noto, riguarda importanti città: il capoluogo della regione, Catanzaro, la popolosa Cosenza, Crotone e Reggio Calabria, dove si voterà anche per eleggere il nuovo presidente della Provincia. Le elezioni riguarderanno, inoltre, altri 97 comuni. Ma di trasparenza, ancora, non se ne parla nemmeno. Per 28 anni, i patrimoni e gli interessi finanziari degli eletti al Consiglio Regionale calabrese (oltreché i finanziatori e le spese delle relative campagne elettorali) non sono mai stati resi pubblici.

Si è tenuto martedì nella sala conferenze di Unioncamere Calabria a Lamezia Terme, un incontro, organizzato dalla regione Calabria, dipartimento Attività produttive e dal Co.se.r. Calabria, per presentare i risultati della presenza degli artigiani calabresi alle ultime edizioni del Macef, salone internazionale della casa di Milano e discutere le strategie per il prossimo appuntamento. Il dibattito è entrato nel vivo degli argomenti con Giustina Li Gobbi, exhibition director del Macef, che ha presentato i numeri del Macef e della presenza calabrese, in netto aumento non solo come adesioni delle imprese, ma anche come visitatori e dunque acquirenti, con la provincia di Reggio Calabria in testa sia in senso assoluto che di incremento.

Tour de force alla Camera: vince il Governo ROMA - Il Governo ce l’ha fatta: il disegno di legge sul processo breve è passato alla Camera dei deputati con 314 voti a favore e 296 contrari. Ma il punto determinante era venuto ancor prima quando il fulcro della legge tanto osteggiata dall’opposizione, la prescrizione breve per gli incensurati, era stato approvato con 306 voti a favore e 288 contrari. Diciotto voti in più in entrambi in casa. Infuocate, come il dibattito, anche le dichiarazioni di voto.

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CATANZARO Scopelliti alla Gelmini: garantire la sopravvivenza di Veterinaria all’Umg a pag » 14

COSENZA Elezioni amministrative, il Pdl ha approvato il codice etico dei candidati a pag » 20

VIBO VALENTIA Uccise il convivente a coltellate, fermata una polacca che era costretta a prostituirsi a pag » 21

Un piano Roosevelt per la cultura e l’ auditorium a Reggio di Giancarlo Galan ministro per i Beni culturali

La cultura è la benzina del Paese. Bisogna investire: non servono più soldi, ma capacità di spendere. Quando si ha capacità, i soldi si trovano: l’esempio è Pompei. Ci sono per la cultura 31 miliardi di spesa da investire, che sono le risorse comunitarie per il Sud. In Italia serve un Piano Roosvelt della cultura, perché ogni italiano torni a sentire la sua identità, fatta anche della unicità del suo patrimonio. La missione del mio ministero è favorire un’offerta culturale adeguata per qualità e quantità. Un governo può essere o non essere apprezzato dalla comunità intellettuale, ma non si va da nessuna parte se ci si fa la guerra. Gli ostacoli tra politica e intellighenzia devono essere superati e la politica ha bisogno della cultura e la cultura ha bisogno della politica. Ci vuole un dibattito franco e aperto con tutta la comunità italiana per fare il punto su aspetti critici e priorità. Chiedo questo perché non basta un dibattito interno ai partiti. Proporrò anche che tornino al ministero direttamente gli introiti dei musei e siti archeologici che oggi vanno al Tesoro.Presenterò la richiesta al Cipe per le priorità da dare al palazzo del cinema di Venezia, agli auditorium di Firenze e di Reggio Calabria e in quella occasione chiederò anche risorse per Brera. Inoltre punterò anche sul terzo settore no profit e le imprese per la cultura.


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