Lunedì 14 Giugno 2010
Anno XIII - Numero 162
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
GIUSTIZIA
PDL CALABRIA
A settembre parte la riforma È scontro tra il ministro e i critici
PANETTIERI
Elogi per le parole di Tremonti: «Scopelliti segue la stessa linea»
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Forti polemiche sulla centrale a biomasse. Problemi di sostenibilità a pag » 13
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Giulio Tremonti gela i critici che protestano per la manovra iniqua spiegando che è stata l’ultima
Manovra: la prossima si fa a Bruxelles In altre parole: se non lo avete ancora capito è in corso una colossale devoluzione di poteri L’ESCLUSIVA
La proposta. Europa? Meglio se Euro - Med
Il ministro dell’Economia approfitta del congresso della Cisl a Levico Terme per confermare il suo progetto per l’impresa facile: in questo Paese c’è una ragnatela di regole e regolette, un chilometro quadrato di leggi a pag » 4
VISITA CON SORPRESA Lavoro, la Banca d’Italia sta cercando cinque avvocati
di Gianni De Michelis
MILANO - Nuovo incontro a sorpresa tra Silvio Berlusconi e Muammar Gheddafi: domenica pomeriggio il presidente del Consiglio ha fatto una deviazione a Tripoli di ritorno da Sofia. La visita del premier è arrivata all’indomani delle sue parole sull’imprenditore svizzero Max Goeldi (finito negli ingranaggi delle ritorsioni libiche).
Laurea in Giurisprudenza con una votazione minima di 105/110 e iscrizione all’Albo degli avvocati. È quanto richiede la Banca d’Italia a chi vuole candidarsi per i cinque posti da avvocato presso la sede di Roma. Domande esclusivamente online utilizzando l’applicazione predisposta all’indirizzo internet bancaditalia.it. La scadenza è il 24 giugno. Previste preselezione, tre prove scritte e una orale.La Banca d’Italia è la banca centrale della Repubblica italiana ed è parte del Sistema europeo di banche centrali (Sebc) e dell’Eurosistema. E’ un istituto di diritto pubblico. Persegue finalità d’interesse generale nel settore monetario e finanziario: il mantenimento della stabilità dei prezzi, obiettivo principale dell’Eurosistema in conformità del Trattato della Comunità europea.
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da pag » 16
Presidente dell’Ipalmo ed ex ministro degli Esteri
Le vicende greche e le dif%uFB01coltà incontrate per organizzare una credibile ed ef%uFB01cace reazione dell’Unione europea e soprattutto dell’eurogruppo, hanno riaperto la discussione “tout azimuth” circa le prospettive del processo d’integrazione europeo e soprattutto circa il destino dell’euro. D’altronde i segnali di un affaticamento dell’Europa si erano andati in%uFB01ttendonegli ultimianni, a partire dai segnali di allarme rappresentati dai due referendum fran- cese e olandese sul cosiddetto Trattato Costituzionale. Un segnalecontrotendenzaerastatorappresentato da quella riunione parigina di una domenica di ottobre del 2008. segue a pag » 8
Silvio, ti affido lo svizzero, ridaglielo tu
IL COMMENTO
Inutile protestare: si impari a giocare a Bruxelles invece di Carlo Bassi
La notizia del giorno, a nostro avviso, non è un fatto eclatante da qualche parte della Calabria, d’Italia o del mondo. È, piuttosto, una semplice, gelida, secca considerazione con la quale il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha fatto un rapido inciso nel suo intervento al congresso della Cisl a Levico Terme. Quasi a tappare la bocca ai vari Epifani ed Errani che stavano per giudicare "iniqua" la sua manovra, ha aggiunto (a quanto questo giornale va scrivendo da giorni e giorni senza sosta, che i tagli sono stati concordati a Bruxelles), un commento per alcuni agghiaccianti, per altri confortante, ma per tutti da acquisire, e basta. Val la pena di riportare quella frase anche in prima pagina: «Quello che forse non si vede ancora, ma è chiarissimo è che è in atto una colossale devoluzione di poteri dalle nazioni all’Europa....questa è l’ultima Finanziaria che si fa qui » . Questo vuol dire semplicemente che se si vuole restare in Europa non solo bisognerà rigare dritto, non solo non barare sui conti come ha fatto la Grecia, non solo tagliare la spesa pubblica come ha fatto Tremonti, ma addirittura concordare la manovra a Bruxelles con gli altri dell’eurozona. Avere una moneta unica implica anche questo. Noi lo sapevamo da sempre. Ma c’è voluta la Grecia a ricordarlo a tutti. Come abbiamo scritto altre volte - ricordando il grande Guido Carli - noi possiamo solo guadagnarci dalla "costrizione esterna". Ma dovremo imparare a giocare a Bruxelles. Il servizio a pag » 4