Domenica 14 Novembre 2010
Anno XIII - Numero 313
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
SALUTE
REGIONE
La Calabria è la regione italiana con più alta prevalenza di diabete
CULTURA La poesia epistaltica di Rotella, al Marca “Lo Strappo della Parola”
Le università coinvolte nello sviluppo della regione, incontro a Catanzaro
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L’emergenza rifiuti approda a Palazzo Campanella: è questa la decisione del presidente Francesco Talarico in vista dell’assise di domani
Discariche, dibattito in consiglio regionale «L’assemblea fa proprie le ansie e le preoccupazioni delle popolazioni locali sui conferimenti da fuori regione» L’INTERVENTO
Un ostacolo alla competitività delle nostre imprese
«Servono dati certi riguardo alla durata, alla quantità e alla natura del conferimento IL COMMENTO dei rifiuti che vengono portati a smaltire in Calabria, anche per scongiurare ingiustificati allarmismi e qualsiasi forma di strumentalizzazione» a pag » 6
STANCHI DI TENSIONI
Trasporti, Fit e Cisl: è ora di rilanciare il comparto
di Mario Pirillo eurodeputato gruppo Pd-S&D
La proposta di regolamento Ue sul regime di traduzione del brevetto dell’Unione europea, con la limitazione al trilinguismo, ha suscitato gravi perplessità fin dalla sua primaformulazione,nelluglioscorso. E’ dunque un bene che oggi da più parti, a cominciare dal Governo italiano e da Confindustria, così come da altri paesi europei come la Spagna, si sollevino dubbi su una misura che, pur ponendosi come obiettivo la riduzione dei costi, rischia nei fatti di arrecare seri danni alla concorrenza, creando dunque più problemi di quanti non ne risolva. Per questo come gruppo S&D non solo non abbiamo intenzione di far cadere nel vuoto questo tema, ma proseguiremo in una battaglia che consideriamo di cruciale importanza per il futuro della competitività delle nostre imprese.
SINDACATI
Schifani: l’Italia chiede governabilità ROMA - «L’Italia chiede governabilità, sicurezza di prospettive, certezza di scelte, attuazione del programma elettorale. Contrasti, inutili contrapposizioni, ostacoli possono e devono essere rimossi perché rallentano la crescita e lo sviluppo del nostro Paese». Lo ha detto il Presidente del Senato, Renato Schifani, a Cuneo per le celebrazioni dei 150 anni della Provincia di Cuneo.
CATANZARO - In una dichiarazione i segretari Generali Paolo Tramonti (Cisl) e Annibale Fiorenza (Fit) fanno il punto sull’emergenza trasporti. «La forte riduzione dei collegamenti ferroviari nazionali - scrivono - con il totaleisolamento dellafascia ionica regina, il degrado dei servizi ferroviari regionali prodotti da Trenitalia e dalle FdC, la disorganicità e la confusione regnante nei servizi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano, la quasi totale assenza di collegamenti intermodali degli scali aeroportuali e portuali, sono la cartina di tornasole di una "Politica dei Trasporti" che negli anni ha prodotto solo isolamento e inefficienze». «In tutto ciò - dichiarano Tramonti e Fiorenza - pesa notevolmente la mancata pianificazione». a pag » 3
REGGIO CALABRIA Scopelliti a Gioia Tauro consegna le prime somme per la ricostruzione a pag » 12
COSENZA Maltempo, lettera del Presidente Oliverio al Governo nazionale: è ora di reagire a pag » 14
VIBO VALENTIA Il Presidente della Provincia De Nisi ha nominato due nuovi assessori a pag » 15
Italiani dopo 150 anni: stanchi, fragili e depressi di Alessandro Caruso
Sembra ieri quando Massimo D’Azeglio, a ridosso dell’Unità d’Italia appena fatta, si proponeva l’obiettivo successivo: «Adesso dobbiamo fare gli italiani». Ebbene, dopo centoquarantanove anni, nonostante ci sia ancora qualche sparuto mugugno, si può dire che il lavoro è stato fatto. C’è da chiedersi, però, se D’Azeglio possa considerarsi soddisfatto dei risultati, soprattutto alla luce del carattere e della personalità che molti nostri connazionali ostentano spesso senza pudore, senza rendersi conto di apparire comici e grotteschi, quasi ridicoli. Il riferimento è a quella strana abitudine, divenuta una prassi, dell’ipercriticismo verso se stessi e del perfezionismo maniacale che spesso sfocia nel paradosso dell’invidia, nutrita principalmente nei confronti di popoli considerati "migliori" del nostro. Questo perenne complesso di inferiorità di molti italiani è la principale causa di un’immagine che si dà di se stessi tipica di un soggetto stanco, fragile e depresso. Eppure non erano queste le premesse iniziali. Non sarebbero contenti i nostri antichi eroi nazionali sapendo che i figli dei loro figli hanno tradito in modo pavido il "Nun moro io" di Enrico Toti e il "Qui si fa l’Italia o si muore" di Giuseppe Garibaldi. L’impressione è che oggi ci si stia adeguando troppo di fronte a una retorica estremamente disfattista dell’identità nazionale. E paradossalmente è venuta fuori proprio in un momento in cui bisognerebbe ritrovarsi tutti (o quasi) attorno agli stessi valori e consolidare... continua a pag » 2