il domani

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Martedì 14 Dicembre 2010

Anno XIII - Numero 343

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

TRASPORTI

CASO VIBO

Nuovi voli da Reggio e Lamezia per l’aeroporto di Venezia

FOCUS “Futuro Fertile” di Confagricoltura rilanciare e far crescere le imprese

Agazio Loiero replica a Scopelliti: con me manager specchiatissimi

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Con il 52,4 per cento dei voti Elisabetta Tripodi ha vinto il ballottaggio nel Comune della Piana

Il Pd vince a Rosarno: «Ricominciamo» Doris Lo Moro: «La sua elezione è una vittoria della Calabria che vuole il cambiamento. Ripartiamo da qui» L’INTERVENTO

Mirafiori, difficile procedere senza il contratto

Il neo sindaco di Rosarno ha vinto le elezioni comunali puntando sui temi della legalità e della trasparenza amministrativa. Particolare attenzione, ha detto, sarà rivolta alle politiche di integrazione per i migranti. Esulta il Partito democratico a pag » 3

APPELLO AI MODERATI

A Palazzo Campanella all’insegna del lutto

di Cesare Damiano capogruppo Pd commissione Lavoro

Le difficoltà del negoziato tra Fiat e sindacati per lo stabilimento di Mirafiori sono evidenti perché la fuoriuscita dal contratto nazionale di lavoro, anche se fosse temporanea come dichiarato dall’azienda, potrebbe minarne la stessa esistenza. Se si vuole fugare questo sospetto e, contemporaneamente, rispondere alla domanda di competitività dell’azienda, una strada esiste: quella di ritagliare nell’ambito dell’attuale contratto nazionale dei metalmeccanici un apposito spazio negoziale dedicato ai temi della competitività, che dia risposta alle questioni dei turni e degli straordinari. Per questo la trattativa deve continuare e deve essere scongiurata tramite uno sforzo di mediazione delle parti, l’eventualità di un ennesimo accordo separato.

REGIONE

Berlusconi a Fli: che la notte vi porti consiglio ROMA - «Chiudo rivolgendomi agli amici del Fli: passate una notte piena di riflessione, augurandomi che la notte vi porti consiglio». Silvio Berlusconi ha chiuso così il suo intervento, ieri, al Senato. Oggi, infatti, sarà il suo “B-day” per l’atteso voto di fiducia alla Camera. Futuro e Libertà rischia di essere davvero meno compatto di quanto annunciato da Gianfranco Fini. Si tratta in particolare di capire cosa faranno le cosiddette “colombe” del partito.

REGGIO CALABRIA - Si è riunito ieri a Reggio Calabria il Consiglio regionalecalabrese. Era la prima seduta dell’Assembleadopo la tragedia che ha riguardato i sette cioclisti investiti da un pirata della strada a Lamezia Terme. I Consiglieri li hanno ricordati con un minuto di silenzio e con una prima azione concreta: 400mila euro a Lamezia per la realizzazione di una pista ciclabile. «Una prima azione simbolica, prima di decisioni più complessive», ha detto il Governatore Giuseppe Scopelliti. Plausi anche dal presidente dell’Aula Francesco Talarico. Novità anche per i precari della sanità, in vista di una loro proroga oltre il 31 dicembre, e per il personale degli ospedali di montagna: sarà garantito e tutelato, ha detto Scopelliti. a pag » 4

REGGIO CALABRIA La cosca Ruga controllava gli appalti nel Comune di Monasterace, tre in manette a pag » 12

COSENZA Falsi incidenti stradali: arrestati 3 avvocati per truffa, sono 36 le persone indagate a pag » 13

CATANZARO Ritrovata la 16enne scomparsa da 10 giorni era a Copanello con altri giovani a pag » 16

IL COMMENTO

Da Berlusconi un discorso di alto profilo istituzionale di Daniele Capezzone portavoce nazionale Pdl

Il presidente del Consiglio ha pronunciato al Senato un discorso ispirato ad un altissimo profilo istituzionale e a una profonda considerazione degli interessi nazionali. C’è da augurarsi che tutte le persone di buona volontà che hanno a cuore il Paese più della propria fazione, vogliano raccogliere questo appello. Le forze moderate, liberali, riformatrici hanno un’opportunità, che Silvio Berlusconi si è impegnato a garantire: ora sta a loro non sciupare questa occasione. L’alternativa, del resto, è quel Pierluigi Bersani che ha lasciato Piazza San Giovanni ancora più debole di prima. La stessa accorata preghiera di vedere riconosciuti i suoi presunti meriti è una prova di ulteriore fragilità rispetto a chi lo strattona nella sua stessa coalizione, e cioè Di Pietro, Vendola, la Fiom, e soprattutto il solito "partito di Repubblica", che lo ha già scaricato. Ma il fallimento più grande, oltre al solito antiberlusconismo e a una ormai tradizionale mancanza di proposte concrete riguarda lo stesso progetto del Pd, che non c’è più: è tornato il Pds, e tutta la discussione interna (sai che novità) ruota intorno a veltroniani e dalemiani, con la sempre più inesorabile marginalizzazione di riformisti e moderati. Le reazioni successive all’incontro tra il premier Berlsuconi e il sindaco di Firenze Renzi rendono bene l’idea del livello di confusione in cui la sinistra è precipitata. Chi con argomenti ipocriti o perbenisti, chi con evidente preconcetto, tanti uomini della sinistra hanno riversato su Renzi attacchi senza senso, in un mix di intolleranza, cultura del sospetto e stupidità.


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