il domani

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Mercoledì 15 Giugno 2011

Anno XIV - Numero 163

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

LEGALITA’

REFERENDUM

Al via il protocollo tra le Prefetture e la Italcementi

ECONOMIA Bankitalia, il debito pubblico tocca quota 1890,6 miliardi

Corbelli: quorum in Calabria è una grande conquista civile

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Arrestati i prestanome di due bar romani che riciclavano capitali illeciti della ’ndrangheta acquisendo attività commerciali

Le mani delle cosche sulla Capitale In manette anche Vincenzo Alvaro, figlio del boss detto "Beccauso" ritenuto capo cosca del locale di Cosoleto L’INTERVENTO

Una nuova stagione per l’ambiente in Italia di Edo Ronchi

I carabinieri del Ros hanno arrestato a Roma Vincenzo Alvaro e Damiano Villari per il IL COMMENTO reato di intestazione fittizia di beni con l’aggravante delle finalità mafiose. L’allarme degli inquirenti: il tessuto economico capitolino è penetrato dalle cosche. a pag » 8

CALCIOSCOMMESSE

Gioia Tauro, Idv all’attacco: intervento troppo tardivo

Fondazione Sviluppo Sostenibile

Nell’evidenziare l’innegabile portata, anche politica, del risultato di questi referendum non va perso di vista il loro rilevante contenuto ambientale. Prima delle amministrative, e ben prima dei referendum, avevamo, insieme a Pietro Colucci, pubblicato un libro dal titolo "Vento a favore" nel quale scrivevamo: il vento è a favore per aprire una nuova stagione per l’ambiente anche in Italia. La seconda riflessione riguarda la capacità di questo "Vento a favore" dell’ambiente di costruire un consenso molto ampio, in grado di andare oltre gli schieramenti politici attuali. Rompere questi steccati, partire da queste grandi problematiche, cercare nuove risposte nei processi reali in corso, contribuire non solo a smontare e a dissentire ma anche a costruire una più ampia condivisione: pensiamo che tutto ciò sia indispensabile.

GIOIA TAURO

E’ tornato libero l’ex attaccante Beppe Signori BOLOGNA - E’ libero l’ex attacante Beppe Signori che era stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse. Il provvedimento è del Gip di Cremona Guido Salvini, che ha accolto la richiesta del legale dell’ex calciatore Alfonso De Santis. «Beppe sta bene. Massacrato, ma felice». E’ lo stato d’animo di Giuseppe Signori. Poco dopo le 17,30, all’ex capitano della Lazio era stata notificata, da personale della Questura, la revoca della misura.

Dopo l’incontro del governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti con l’Autorità portuale di Gioia Tauro per ridefinire le politiche di rilancio del porto, l’Italia dei Valori calabrese ha presentato il suo disappunto per il ritardo con cui ci si è approcciati a una problematica cruciale per la regione: «Noi dell’Idv abbiamo sollecitato il governo regionale ad interventi strutturali che portassero ad una riconversione del porto verso una caratterizzazione di scalo intermodale, alla creazione del porto franco e al conseguente sdoganamento delle merci. Concordiamo con la Stasi sulla necessità di incentivare le aziende affinché producano sul territorio della piana, di attirare operatori di logistica, ma, ci domandiamo tutti: perché solo ora?». a pag. 9

VIBO VALENTIA Incidente sull’A3: perdono la vita due minori e due adulti, ferita gravemente una bimba a pag » 21

RENDE Il sindaco presenta la nuova Giunta L’Idv è fuori: gravissima frattura a pag » 19

ROSARNO L’assessore regionale Trematerra: segnalato un solo caso di cancro al Kiwi a pag » 23

Energia: una scelta importante, un atto di coraggio di Luca Zaia presidente Regione Veneto

Penso che sul nucleare gli italiani abbiano fatto una scelta di campo importante. Non è una scelta controcorrente nè contro la modernità. La Germania ha deciso che per il 2020 l’80 per cento della sua energia dovrà venire da fonti rinnovabili. Con il referendum, i cittadini italiani, con un atto di estrema democrazia, hanno avuto il coraggio di avocare a sé una scelta rispetto alla quale la rappresentanza che aveva delegato è venuta meno. L’economista Jeremy Rifkin dice che dobbiamo puntare alla terza rivoluzione industriale. E l’agricoltura ne potrà essere veramente il motore: saranno le fonti energetiche provenienti dall’agricoltura ad alimentarla: raggi solari, salti d’acqua, produzione agricola che si può portare a biomassa, biogas. E’ l’obiettivo di un agricoltore attento anche dal un punto di vista etico al conflitto tra combustibile e commestibile, al fatto che nel mondo circa 120 milioni di bambini vivono in denutrizione e ogni anno 3 milioni di persone muoiono di fame. Ben venga questa scelta ma dobbiamo confermare che l’uso del territorio agricolo per il fotovoltaico non ci sta bene: l’agricoltura deve continuare a fare il suo mestiere, non dobbiamo dar modo agli speculatori di approfittare dei terreni: utilizziamo tetti e terreni non produttivi. Questa è la democrazia energetica, quella che ritiene che i cittadini dovranno produrre autonomamente la propria energia, avvantaggiati da tecnologie sempre migliori.


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D2 - LETTERE, RUBRICHE, INTERVENTI LA NOTA Una vittoria della democrazia di Giuseppe Politi*

E’ stata una vittoria della democrazia. La volontà popolare ora va rispettata. L’acqua è un bene prezioso e il suo accesso va garantito a tutti. E’ un diritto fondamentale e inalienabile. E’ una risorsa pubblica che va restituita alla gestione collettiva e conservata per le future generazioni. Quanto al futuro energetico del nostro Paese, è indispensabile sviluppare fonti alternative come quelle rinnovabili, a cui l’agricoltura può dare un fattivo contributo. Come Cia avevamo lanciato un chiaro invito a partecipare alla consultazione referendaria che rappresenta un momento di libertà individuale e di impegno sociale e civile. Insomma, un eccezionale strumento democratico e di grande coinvolgimento popolare. Le questioni poste dai referendum riguardano, del resto, problemi di rilevanza per la nostra società e investono non solo aspetti economici, ma anche etici e scientifici non certo marginali. Andare alle urne è, quindi, un atto di civiltà

e di democrazia. E lo è ancora di più quando si è chiamati a esprimere un proprio parere su materie complesse e delicate come acqua e nucleare, che riguardano da vicino tutti i cittadini. Abbiamo sempre ripetuto che il bene acqua non è una merce e non appartiene ai mercati, ma ai cittadini che devono farsene carico in maniera responsabile e solidale. L’acqua è l’autentico motore dello sviluppo sostenibile e, soprattutto per l’agricoltura, rappresenta

un elemento di primaria importanza. Senza l’acqua non c’è agricoltura. E senza l’agricoltura non c’è vita. Per questo motivo abbiamo sottolineato che, davanti ai problemi idrici del nostro Paese, è sempre più indispensabile l’istituzione di un’Autoritànazionale delle acque. Obiettivo primario quello di ristrutturare e ammodernare il sistema idrico, così da eliminare tutte quelle perdite nella rete di adduzione e di distribuzione che provocano un’enor-

Ci sono altre fonti alternative da sviluppare, alle quali proprio l’agricoltura può dare un notevole contributo, come nel caso delle biomasse, del fotovoltaico, dell’eolico. E quella da biomasse è un’energia a emissioni zero

me dispersione della risorsa acqua, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Il voto del referendum può adesso aprire una fase nuova. Per quanto concerne, invece, il nucleare, ribadiamo che quella dell’atomo non è l’unica energia possibile. Ci sono altre fonti alternative da sviluppare, alle quali proprio l’agricoltura può dare un notevole contributo, come nel caso delle biomasse, del fotovoltaico, dell’eolico. E quella da biomasse è un’energia a emissioni zero, ma anche economicamente competitiva. Un’opportunità importante anche per le aziende agricole che producono continuamente materia prima per l’industria di conversione energetica. Il pronunciamento dei cittadini nei referendum deve essere accolto, quindi, come un preciso invito a sviluppare da subito tutte quelle fonti energetiche rinnovabili "verdi" che rappresentano la miglior strada percorribile, quella più sicura ed economicamente valida. *presidente Cia

UN PO’ DI CHIAREZZA di Roberto Burdese*

*presidente Slow Food Italia Il susseguirsi di notizie degli ultimi giorni sulla contaminazione da Escherichia coli che ha colpito diversi Paesi europei mostra ancora una volta che allo stato attuale non esistono risposte certe che possano dire dove si è originata l’epidemia. Preoccupa la leggerezza con cui quasi ogni giorno vengono pubblicate nuove accuse in totale assenza di prove certe che attribuiscano la responsabilità a un determinato soggetto. Ancora non si conosce la causa di questa epidemia, ma non si può pensare sia stata una casualità. Una causa c’è e sarebbe importante riuscire a trovarla, non solo per fare chiarezza verso chi è stato ingiustamente accusato ed evitare che altri subiscano lo stesso trattamento. Imputare al mondo del biologico la responsabilità delle epidemie da E. coli è, nella migliore delle ipotesi, indice di superficialità e ha forti ripercussioni su un settore, quello dell’agricoltura più attenta all’ambiente e alla salute, spesso opera di piccoli e medi imprenditori che mai come oggi sono in difficoltà. Così come sono stati analizzati nel dettaglio i passaggi produttivi del mercato biologico, varrebbe la pena considerare che colonie di E. coli sono comunemente impiegate nei laboratori per clonare frammenti di DNA da inserire all’interno di piante geneticamente modificate. Nuovi ceppi di E. coli evolvono in modo sostanzialmente imprevedibile per mutazione o per trasferimento genico da un batterio a un altro e alcuni possono sviluppare mutazioni pericolose per l’uomo o per gli animali. A priori, dunque, non si può escludere la possibilità che una forma mutata di E. coli compaia durante il processo di produzione di una pianta geneticamente modificata e persista in qualche modo fino a quando il prodotto arriva sul mercato. E allora come mai non si guarda anche in questa direzione? Se non ci sono certezze non ci sono per nessuno.

Caterina Balivo sembrava destinata a condurre al posto di Simona Ventura "Quelli che il calcio", ma l’ex padrona di casa di "Festa Italiana", dopo un’intensa stagione trascorsa al fianco di Milo Infante a "Pomeriggio Sul Due", dovrebbe tornare su Rai Uno. La bella conduttrice campana, a quanto pare, approderà davanti alle telecamere di "Domenica in..."

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il Domani Mercoledì 15 Giugno 2011

ITALIA Il commercialista presidente della Confcommercio e il socio Mazzieri arrestati con altre 40 persone dalla Gdf

Gigantesca frode fiscale in carcere Pambianchi di Carlo Bassi ROMA - Quarantadue arresti, fra i quali quello clamoroso del presidente della Confcommercio di Roma Cesare Pambianchi.e del collega commercialista Carlo Mazzieri nell’ambito di una gigantesca inchiesta della Guardia di finanza che ha coinvolto anche notai e dirigenti. A conclusione di questa prima parte dell’operazione denominata "Fuori tutto", sono stati sequestrati anche beni per oltre 80 milioni di euro. Per tutti l’accusa è di frode fiscale e bancarotta fraudolenta - fra gli altri numerosi capi d’imputazione e Pambianchi e Mazzieri sono fra i15 personaggi arrestati e tradotti in carcere, mentre per altri 27 sono stati decisi gli arresti domiciliari. Quattro ultraottantenni sono stati invece soltanto interdetti a causa dell’età. Nel corso dell’operazione, ha spiegato la Gdf nella conferenza stampa con il procuratore aggiunto Nello Rossi, sono stati sequestrati 20 milioni di euro tra auto e barche e altri 65 milioni di euro di provenienza ritenuta illecita. Per gli arrestati l’accusa è di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, sottrazione di imposte, appro-

priazione indebita ed evasione tributaria. L’operazione è stata condotta dal Nucleo speciale di polizia tributaria e ha permesso di appurare frode fiscali ingegnosamente organizzate e che sarebbero state impossibili senza l’aiuto di bancari compiacenti e perfino notai in quanto risultano ben 703 società, che hanno debiti erariali per 550 milioni di euro. Di queste, 300 sono state trasferite all’estero. E proprio in questo meccanismo stava la truffa lmeno in parte: società con ingenti debiti nei confronti del fisco venivano letteralmente spogliate dei loro averi, a favore di altre società "amiche" del giro tramite intermediari e poi tranquillamente condotte al fallimento o trasferite all’estero sottraendole al fisco italiano. Inoltre, negli ultimi 5 anni sono stati indi-

Tra i clienti dello studio anche il gruppo Mangione, al quale vien contestata la bancarotta fraudolenta di 2 società con sottrazione di 9 mln

viduati proventi illeciti derivanti da condotte fraudolente per 13,5 milioni di euro su società satelliti italiane intestate a prestanome e con conti correnti accesi presso San Marino, Principato di Monaco, Lussemburgo, Svizzera per un totale di 25 milioni di euro. Ma non è finita qui: Allo studio Pambianchi e Mazzieri si sarebbero rivolti anche i gruppi Di Veroli e Visa Diffusione Moda. Per salvaguardare beni immobili per oltre 20 milioni di euro i primi, per salvare l’azienda i secondi. Lo studio Mazzieri e Pambianchi avrebbe incassato da Di Veroli,qualeprovvigionenondichiarata, l’intestazione di un immobile di un milione di euro pagato attraverso una compravendita simulata. Il gruppo Visa avrebbe pagato in nero 150mila euro.QuantoalgruppoFrancisci, il cui titolare gestisce due case di cura ad Aprilia, Villa Silvana e Villa Carla, le condotte illecite sarebbero andate avanti per 15 anni, portando a una bancarotta fraudolenta per distrazione di 57 milioni di euro, alla formazione di ruoli esattoriali per altri 15 milioni e al trasferimento all’estero di cinque società Per tale lavoro Mazzieri e Pambianchi avrebbero intascato 2,3 milioni in nero.

Casalesi, che colpo: 11 in gabbia, anche una soldatessa del 235 di Ascoli Piceno NAPOLI - Undici tra fiancheggiatori e latitanti del clan della camorra dei Casalesi, compresa una insospettabile soldatessa in servizio ad Ascoli Piceno, sono stati arrestati nel corso della notte e alle prime luci di ieri durante un’operazione dei carabinieri di Aversa. I militari hanno anche portato a termine numerose perLa soldatessa è stata quisizioni alla ricerca arrestata nella caserma di del capo dei capi del clan, Michele Zagaria, Ascoli Piceno, sede del latitante da oltre 15 anni 235 Reggimento Piceno, e naturalmente ricercatissimo. Le ricerche nelquello di Salvatore la notte di lunedì e ieri sono state conParolisi, vedovo di Melania mattina centrate nelle zone di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Casapesenna e Casagiove. L’operazione è stata coordinata dalla Dda di Napoli. A quanto è dato di sapere sull’insolita figura di una delle persone arrestate che più ha colpito, si tratta della 25enne, Laura Titta,per la quale è stata formulata l’accusa specifica di favoreggiamento nei confronti del boss Giuseppe Setola e del suo gruppo. La soldatessa è stata arrestata nella caserma di Ascoli Piceno, sede del 235 Reggi-

mento Piceno - sì proprio quello di Salvatore Parolisi - dove prestava servizio da dieci giorni. La giovane, che poteva essere considerata al di sopra di ogni sospetto, avrebbe avuto un ruolo importante nella logistica del clan prestandosi - secondo l’accusa - a fare da autista nello spostamento dei latitanti e a consegnare loro i pasti. E a quanto pare non era la sola "vivandiera" della camorra. Sono finiti in manette e poi in carcere Armando Casanova, 29 anni; Antonio Di Caterino, 32 anni; Raffaele Fabozzi, 41 anni; Alessandro Rucco, 27 anni; Antonio Maisto, 49 anni di Napoli come Francesca Maisto, 29 anni; Massimo E. Mazzitelli, 36enne di San Sebastiano al Vesuvio; Antonio Oliva, 68 anni, di Lusciano come Giorgio Ventre, 58 anni; Emanuele Russo, napoletano di 24 anni e la già citata soldatessa Laura Titta di 25 anni, anche lei originaria del napoletano. Le indagini coordinate dalla Dda sono state avviate nel maggio del 2008 e portarono alla cattura del latitante Emilio Di Caterino, inserito nei cento ricercati più pericolosi arrestato il 16 ottobre del 2008 a Terni, hano permesso di ricostruire interamente la rete dei fiancheggiatori.

PROCESSO RUBY La Boccassini risponde punto su punto alla difesa, rinvio al 18 luglio MILANO - Nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, «abbiamo avuto un accerchiamento militare e si è diretto tutto in questura», ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, replicando alle eccezioni presentate dalla difesa del premier. Il processo è stato poi aggiornato al 18 luglio, quando i giudici scioglieranno la riserva sulle eccezioni preliminari. La Boccassini ha ricordato che non si è trattato di «un’indagine mirata contro Silvio Berlusconi: l’inchiesta iniziò con accertamenti sui rapporti tra Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede in relazione al reato di induzione alla prostituzione anche minorile». «Non troverete alcun atto in cui si dice che un elemento di prova è uno dei 64 contatti» di Ruby «con il presidente del consiglio», ha aggiunto il magistrato, rispondendo ai legali del premier che hanno contestato l’uso di telefonate del premier in violazione della legge sulle intercettazioni di parlamentari. La Boccassini inoltre aggiunge che non c’è stata alcuna violazione del diritto di difesa di Berlusconi, in quanto già in ottobre, prima ancora che il premier fosse iscritto nel registro degli indagati (21 dicembre), i suoi legali hanno raccolto una serie di testimonianze di coloro che avrebbero partecipato alle serate ad Arcore. «È come se avessero avuto la palla magica, le domande che facevano erano proprio quelle su cui l’accusa ha fondato il capo di imputazione. Come si fa a dire che sono stati violati i diritti della difesa quando ai legali sono stati messi a disposizione tutti gli atti dell’indagine?». Infine la Boccassini dice che sostenere che la competenza territoriale del reato di concussione contestato a Berlusconi è della procura di Monza «fa a cazzotti con la ricostruzione dei fatti e con le condotte». La difesa sostiene che la competenza territoriale è di Monza in quanto Berlusconi chiamò il funzionario della questura di Milano, Pietro Ostuni, a casa.


Mercoledì 15 Giugno 2011 il Domani

ITALIA Nel "dopo sberla" del referendum, occhi puntati sul raduno leghista di Pontida

Maroni vuole scelte coraggiose Galan: sberle per colpa della Lega di Gaia Mutone ROMA – Davvero difficile raccontare e interpretare quello che sta succedendo tra Roma e Bellerio, il quartier generale del Carroccio. Lo stordimento del dopo "sberla" deve ancora passare e nelle stanze del palazzo e nelle sedi di partito si susseguono gli incontri al vertice per capire come muoversi. Normale che allora aumenti la tensione per l’attesissimo raduno leghista di Pontida programmato per domenica prossima e che di fatto servirà a Bossi per cercare di smorzare il nervosismo del suo elettorato. Il puzzle è difficile da ricomporre. Da un parte le dichiarazioni rassicuranti del capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto («È stato solo un segnale sulla politica energetica. Non certo un voto politico») e del coordinatore nazionale del Pdl Maurizio Gasparri (che tira in

ballo persino il presidente americano: «Persino Obama non ha più la maggioranza») e dall’altra il "dissidente" ministro dei beni culturali Giancarlo Galan, che, dopo aver annunciato di aver votato 4 sì, commenta l’esito delle urne senza peli sulla lingua: «Basta sberle, lo dico anch’io, ma bisogna anche vedere da chi sono venute, perché secondo me ne abbiamo prese tante anche per colpa della Lega». Sui referendum, ha insistito Galan, «ancora una volta non abbiamo fatto la cosa giusta, dovevamo discutere di più». In questo, aggiunge il ministro dei beni culturali, «si giudica anche il comportamento di qualcuno che cambia la sua posizione in base ai sondaggi». Il riferimento, ha spiegato, «è a qualcuno che quando era ministro era per la privatizzazione dell’acqua, poi ha votato diversamente». Zaia? «per esempio - afferma Galan - ma sono tanti». Il discorso è ampio: «Io non faccio un riferimento specifi-

co ma la politica dovrebbe avere una valenza un po’ superiore, il Pd ha votato contro e adesso sta cercando il modo, perché si rende conto che non si può dare in mano alle municipalizzate un patrimonio cosi importante come l’acqua». Il nervosismo è insomma anche nel Pdl e molti non lo nascondono. A proposito delle voglie leghiste e delle rivendicazioni di Bossi (l’ultima è sul trasferimento dei ministeri: il Veneto ne chiederà due, uno

Alemanno: «Lancio un avviso molto chiaro ai naviganti: da Pontida non esca fuori una provocazione contro Roma perché reagiremo con estrema durezza» per Verona e uno per Venezia), a levarsi ieri è stata anche la voce di Gianni Alemanno: «Lancio un avviso molto chiaro ai naviganti: da Pontida non esca fuori una provocazione contro Roma perché reagiremo con estrema durezza». Il sindaco di Roma parla chiaro: «Seguiremo con molta attenzione quello che verrà fuori da Pontida e non accetteremo nessuna forma di provocazione perché su questo la misura è ampiamente colma» e perché «non è solo la Lega che può porre condizioni ma c’è anche un partito romano e una realtà laziale che può fare altrettanto».

Ieri è stato anche il giorno della "rettifica" per Roberto Maroni che nei giorni scorsi ha punzecchiato Tremonti e la sua politica della borsa con i cordoni stretti: «Leggo che le mie parole sono state male interpretate, non ho detto che il Governo deve fare scelte impopolari, ho detto e lo sottolineo, che il Governo deve fare scelte coraggiose, in primo luogo in materia fiscale», ha dichiarato il ministro dell’Interno all’Ansa. «Ho detto e lo ripeto - ha aggiunto il ministro- che il Governo deve avere coraggio. E lo può fare mettendo mano subito alla riforma fiscale anche se il momento è difficile, trovando le risorse finanziarie per le necessarie coperture». A chi gli chiedeva se il ceffone ricevuto ieri con l’esito del referendum possa frenare il cammino delle riforme, Maroni ha così risposto: «Mio nonna diceva che uno sberlone fa male ma a volte ti fa rinsavire, prendere coscienza e aprire gli occhi. Soprattutto - ha aggiunto Maroni come diceva ieri Calderoli, non vogliamo, dopo due sberle, che si realizzi il proverbio: non c’é due senza tre». E per far sì che non arrivi la terza sberla le richieste a Berlusconi sono le seguenti: una manovra correttiva che non tocchi famiglie, Comuni e piccola impresa, uan sforbiciata del welfare per le categorie a più alto reddito e il taglio delle missioni di pace all’estero. Si vedrà quante altre cose verranno fuori dal raduno di domenica. Quando il martedì successivo il presidente Berlusconi parlerà al Senato, avviando il dibattito sulla verifica della maggioranza, dovrà tenerne conto.

Stop all’atomo, alla "privatizzazione" dell’acqua e al legittimo impedimento

Il dopo referendum. Sull’acqua si spinge per una nuova legge di Sofia Ricciardi ROMA – Se il dibattito sul significato politico o meno del referendum è destinato ad andare ancora avanti ancora per un bel po’, non ci sono dubbi sull’effetto che avrà la valanga di sì degli oltre 26 milioni di italiani (il 55% degli aventi diritto) recatisi alle urne. Nucleare. Il 95% dei votanti ha deciso per l’abbandono definitivo del piano di ritorno al nuclare promosso dall’ex ministro dello Sviluppo economico Scajola nel 2005 e portato avanti dal suo successore Paolo Romani. Svaniscono quindi investimenti per 40 miliardi di euro, i progetti per le 4 nuove centrali e un risparmio in generazione di elettricità stimato attorno al 20%. Numeri, questi, basati sulla previsione di un aumento dei consumi nazionali, che dai 350 TWh del 2008 dovrebbero salire a circa 400 al 2020: di questi, circa il 25% avrebbe dovuto essere prodotto con l’atomo, per una potenza richiesta di circa 13mila MWe, vale a dire 8 unità

(quattro centrali con due reattori ciascuna) da 1.600 MWe l’una. A realizzarne la metà sarebbe stata l’Enel, che, in accordo con i partner francesi di Edf, prevedeva la costruzione di almeno 4 unità su 2-3 siti (pari a 6.400 MWe) in tecnologia di terza generazione Epr, con la posa della prima pietra entro il 2013 e l’entrata in esercizio della prima unità nel 2020. La realizzazione degli impianti, solo considerando l’impegno di Enel-Edf, sarebbe stata pari a 18-20 miliardi, che quindi sarebbero diventati circa 40 per l’intero programma nucleare. Stime del gruppo elettrico italiano avevano dettagliato i costi in 5 miliardi per la prima unità, 4,7 per la seconda, 4,3 per la terza, 4 per la quarta, con ricadute occupazionali per poco meno di 3.500 persone per ogni unità. A fronte di questo impegno, i benefici sul piano economico sarebbero si sarebbero tradotti nel 20% in meno di costi di generazione; su quello ambientale, invece, la produzione di 100 TWh l’anno avrebbe fatto ridurre le emissioni di circa 35 milioni di tonnellate l’anno.

Servizi pubblici e tariffa idrica. Su questo molto probabilmente le discussioni andranno avanti poiché è trasversale la convinzione che serva una legge migliore per tutelare i cittadini e inserire più trasparenza. Di certo dato che Bruxelles ci ha messo per la seconda volta in procedura di infrazione (per le lentezze nella realizzazione delle infrastrutture e per il mancato attacco ai depuratori del 30% degli italiani), il punto è decidere come fare gli investimenti, obbligatori e urgenti: servono infatti circa 64 miliardi circa in 30 anni, 2 all’anno, secondo il rapporto Blue Book. Priorità a fognature e depuratori. Il "Comitato referendario 2 sì" ricorda che dal 2007 è depositata in parlamento una legge d’iniziativa popolare. Le tariffe sono il nodo maggiore. Le famiglie italiane spendono per il servizio idrico una media di 134 euro l’anno, per un consumo di 100 metri cubi d’acqua, 201 euro se, come avviene spesso, il consumo è di 150 metri cubi. Legittimo impedimento. Svanirà anche quello che era rimasto (dopo la bocciatura della Corte costituzionale) dello

"scudo" processuale della durata di 18 mesi (cioé fino al prossimo ottobre) che il premier Silvio Berlusconi e i suoi ministri potevano invocare per evitare di comparire in udienza in qualità di imputati perché impegnati in funzioni di governo. La Consulta aveva ristabilito che doveva essere il giudice a valutare «caso per caso» e «in concreto» la validità dell’impedimento secondo il «canone della leale collaborazione» tra autorità giudiziaria e potere politico. Con il referendum non varranno più gli impegni istituzionali "tipizzati" per legge che il premier avrebbe potuto invocare per evitare di presentarsi davanti ai giudici milanesi di uno dei quattro processi a suo carico (Mills, Mediaset, Mediatrade e caso Ruby). D’ora innanzi Berlusconi, come qualsiasi altro cittadino, potrà invocare l’articolo 420-ter del codice di procedura penale in base al quale chi non si presenta in giudizio a causa di una "assoluta impossibilità a comparire per caso fortuito, forza maggiore o altro legittimo impedimento" ha diritto allo slittamento dell’udienza.

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ECONOMIA Immobiliare, compravendite in calo: -0,5% rispetto al 2009

Rispetto alla fine del 2010 l’incremento è stato del 2,5%. Balza a 114 miliardi il debito pubblico degli enti locali

Bankitalia, il debito pubblico tocca quota 1890,6 miliardi di Gaia Mutone ROMA – Lo stock del debito pubblico italiano arriva ad un nuovo record: ad aprile in valori assoluti ha toccato quota 1890,6 miliardi di euro. Il dato emerge dai dati elaborati dalla Banca d’Italia e contenuti nel supplemento Finanza pubblica al Bollettino statistico dell’Istituto diffuso ieri. Rispetto a marzo, quando il debito aveva segnato un decremento a 1868,2 miliardi, c’è stato un rimbalzo di oltre 22 miliardi. In valori perecentuali, il debito pubblico italiano ha segnato un incrementodel2,5% Il debito "locale" corre dalla fine del 2010, quando si era attepiù di quello delle stato a 1843 miliarammin. pubbliche. Il di. L’aumento, in valore assoluto, è maggior rosso nelle stato di 47,6 miliardi. Il confronto con il regioni insulari, al mese di aprile del Centro e nel Nordovest 2010consenteanche di calcolare che in un anno il debito è aumentato di 75,2 miliardi di euro (l’incremento, in questo caso, è del 4,14%). È buono l’andamento delle entrate fiscali nei primi quattro mesi dell’anno: il gettito, secondo i calcoli della Banca d’Italia, al netto dei fondi speciali della riscossione, si è attestato a 111.056 milioni di euro, rispetto ai 104.794 mi-

lioni dello spesso periodo del 2010, con un incremento che sfiora il 6% (5,97%). Buono anche il singolo risultato del mese di aprile: l’incasso è stato di 27,5 miliardi contro i 25,1 miliardi dello stesso mese del 2010. Un balzo in alto lo fa anche il debito degli enti locali, che, arrivando a 114 miliardi, sfiora il record assoluto di 114,040 miliardi toccato lo scorso maggio. Bankitalia sottolinea che il debito "locale" ha segnato dall’inizio dell’anno una crescita di 3 miliardi, pari al 2,7%, mostrando un trend di crescita superiore al 2,5% segnato dal debito globale delle amministrazioni pubbliche. A trainare la crescita del debito locale è il "rosso" cumulato delle regioni insulari, del Centro e del Nordovest. Nelle isole si è arrivati a 9,5 miliardi di debito, 476 milioni in più dalla fine di dicembre che significa un +5,2% dall’inizio dell’anno. Seguono le regioni del Centro, che superano quota 30 miliardi (a 30,3 miliardi) con un aumento di 928 milioni pari al 3,1% dall’inizio dell’anno, e quelle del Nordovest che toccano il record assoluto di 32,3 miliardi con una crescita del 3% dall’inizio dell’anno pari a 944 milioni di euro. Più contenuto è invece il trend delle regioni del Sud (escluse Isole) che vede il debito attestarsi a 25,2 miliardi, con 515 milioni in più dall’inizio dell’anno (+2%) e quelle del Nordest che si fermano a 16,8 miliardi (+1,2% dall’inizio di gennaio, pari a 198 milioni di crescita).

ROMA - Rimane debole il mercato immobiliare in Italia, che nel 2010 ha mancato l’appuntamento con la ripresa. Secondo i dati Istat diffusi ieri, lo scorso anno sono state effettuate poco meno di 818mila compravendite di unità immobiliari, lo 0,5% in meno rispetto al 2009. Rapportando il volume delle transazioni realizzate al 2006, ultimo anno prima della discesa, poi, emerge un calo del 26,5% per il totale delle compravendite. È andata meglio agli immobili ad uso abitazione ed accessori, che hanno costituito più del 92% del mercato e hanno registrato una Al contrario i mutui hanno flessione contenuta allo fatto segnare un aumento 0,1%, mentre per quanto riguarda quelli destinati ad dell’1,8% rispetto all’anno uso economico la discesa è precedente, e questo nostata costante durante tutto l’anno e ben più evidente: nostante una flessione del -6,1%. In particolare infatti nell’ultimo trimestre dell’an- 5,6% nell’ultimo trimestre no il calo del mercato ad uso abitativo è stato del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che ha confermato quindi l’andamento negativo già rilevato nel trimestre precedente, invertendo la tendenza dei primi sei mesi del 2010, durante i quali si erano avuti segni di ripresa. Tornando a parlare del mercato complessivo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nel quarto trimestre 2010 le compravendite totali di unità immobiliari sono rimaste stabili al nordest, diminuendo in tutte le altre ripartizioni: in maggior misura al centro (-4,7%), al sud (-6,4%) e nelle isole (-9,0%), meno nel nordovest (-1,2%). Andamento che coincide, in linea di massima, anche per le compravendite di unità immobiliari a uso abitazione, mentre per quelle a uso economico tutte le ripartizioni territoriali manifestano tassi tendenziali negativi, con, ancora una volta, centro, sud e isole che mostrano le flessioni maggiori (rispettivamente -5,6%, -7,8% e -10,5%); seguono nordovest (-2,3%) e nordest (-1,5%).

Il disegno di Tremonti: «Sistema con 5 imposte e 3 aliquote» ROMA – Forse Tremonti sta sul serio pensando a scelte coraggiose. Trovare i soldi (80 miliardi) per la riforma fiscale non è impresa semplice, ma lo stesso ministro ieri ha mostrato più ottimismo: «C’è un enorme bacino da cui derivare risorse per fare la riforma fiscale e correggere l’andamento della finanza pubblica», ha detto riferendosi alle tante agevolazioni benefici godute da «chi non ne ha titolo. Gli assegni vanno tolti a quelli che hanno il gippone», ha sintetizzato il ministro davanti all’assemblea della Confartigianato. «È giusto dare assegni e benefici a chi ne ha bisogno. Ma - ha aggiunto - non è giusto dare assegni a quelli che non hanno ragione di riceverli». «Nella spesa fiscale c’è un enorme catalogo di voci e regimi di favore, ci sono 471 voci di esenzioni che vangono in totale 150 miliardi in totale,

si tratta di un magazzino da rivedere». Anche sull’Irpef arriva qualche conferma: «Credo che sia giusto un sistema con tre aliquote». Secondo Tremonti, con una base imponibile ampia «le aliquote più basse possibili sono il miglior investimento per ridurre l’evasione fiscale». Beninteso, ha specificato, «gli scaglioni e i calcoli vanno fatti secondo quanto riusciamo a tagliare per finanziare» la riforma. E in ogni caso la logica del prelievo, secondo Tremonti, dovrebbe essere modificata su dei principi base «figli e natalità, lavoro e giovani» perché va «combinata l’etica delle intenzioni con l’etica della responsabilità». Nei disegni del titolare dell’Economia c’è anche una radicale semplificazione: «È possibile ridurre il nostro sistema fiscale a 5 imposte». A suo avviso, infatti, è possibile unificare e accorpare le

imposte per arrivare ad un catalogo dei tributi che preveda cinque imposte. La vera scelta coraggiosa, e molto popolare, però sarebbe la netta e sospirata sforbiciata ai costi della politica. Per fare la riforma fiscale «è fondamentale che la classe politica dia l’esempio: ci sono molti costi della politica che vanno ridotti, non conta quanti soldi valgono, conta che così puoi legittimarti nel disegno di un paese nuovo». Ed ecco il motto del ministro: «meno aerei blu e più Alitalia». Trovare altri esempi non è difficile: «Tutti gli incarichi politici e pubblici vanno remunerati come la media europea, basta limitarsi ai paesi dell’area euro. Questo è il presupposto fondamentale per cominciare a discutere di finanza pubblica», ha concluso Tremonti. Chissà che per una volta il buon esempio non arrivi sul serio.


Mercoledì 15 Giugno 2011 il Domani

ESTERI Da Londra arrivano i primi dubbi sulla possibilità che la guerra si concluda entro 90 giorni

Libia, la Camera striglia Obama sull’uso dei fondi per la missione di Bruno Tosatti ROMA - Mentre la Nato fatica più del previsto a portare avanti con successo la propria missione, l’organismo di rappresentanza dei ribelli libici allarga il suo consenso internazionale: la Germania ha riconosciuto ieri il Consiglio nazionale transitorio (Cnt). Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle, in visita a Bengasi, roccaforte degli insorti, in Cirenaica, ha affermato l’esistenza di un obiettivo comune: una Libia senza Muammar Gheddafi. Ed è questo infatti il senso della guerra cominciata quasi tre mesi fa. «Crediamo che il lavoro vero comincerà nel dopo Gheddafi» ha detto in conferenza stampa. Ma mentre già si guarda avanti, nei giorni recenti il Colonnello ha fatto ripartire una controffensiva che ha riacceso il conflitto in diverse zone del territorio libico, e gli uomini del regime hanno inferto un duro colpo ai ribelli: lunedì sera sei razzi hanno centrato i generatori di una raffineria vicino al porto di Misurata, che si trova 200 chilometri ad est della capitale,

e non è ancora chiaro quanto tempo ci vorrà per ripararli. Cionondimeno ieri gli insorti sono riusciti a muoversi lentamente oltre il loro avamposto nella Tripolitania, verso Zlitan, prima delle tre cittadine che sorge lungo la strada per Tripoli, sebbene abbiano presto dovuto fare i conti con la resistenza delle truppe lealiste, perdendo sei guerriglieri. Il riaccendersi del fronte di Misurata, insieme alla battaglia per Brega, in Cirenaica, e quella a Zintan, vicino al confine tunisino, sta costringendo la Nato ad allentare la pressione militare su Tripoli, con una netta diminuzione dei bombardamenti contro gli obiettivi del regime. La sensazione diffusa è che, con Gheddafi che rifiuta ogni iniziativa diplomatica, per quanto il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen si sia più volte sbilanciato nel sentenziare «gli ultimi giorni» del rais, la missione sia destinata a durare non solo oltre le previsioni

Misurata

iniziali, ma persino oltre i 90 giorni di proroga che la Nato si era dovuta concedere. Anche perché se Tripoli dispone ormai di un quinto delle forze e dei mezzi con cui aveva iniziato questa guerra, altrettanto vero è che «sono diventate dolorosamente evidenti le carenze, materiali e nella volontà dei Paesi, che potranno compromettere la capacità dell’Alleanza di condurre una campagna integrata, efficace e costante via mare e via aerea»,

Da giorni si è riacceso il fronte di Misurata: insieme alla battaglia per Brega e quella a Zintan sta costringendo la Nato ad allentare la pressione militare su Tripoli, con una diminuzione dei raid

Per il comandante della Royal Navy, l’ammiraglio Stanhope, il governo britannico dovrà «riesaminare le priorità» se il conflitto durerà ancora più di 90 giorni, oltre la scadenza

come aveva ammesso cinque giorni fa il ministro della Difesa americana Robert Gates, invitando gli alleati ad un maggiore impegno, economico e militare. Poi però nella sera di lunedì proprio la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha adottato un emendamento che vieta il libero utilizzo di fondi per le operazioni militari americane in Libia, come conseguenza del diffuso malcontento del Congresso dopo la decisione del presidente Barack Obama di non consultare i parlamentari per dare il via alla missione lo scorso 17 marzo. L’emendamento, adottato alla Camera con 248 voti a favore e 163 contrari, fa riferimento alla "Legge sui poteri di guerra" del 1973, concepita per limitare i poteri presidenziali sulla partecipazione ai conflitti ma di sovente ignorata da molti capi di Stato americani. «Nessuno dei fondi disponibili in questo progetto di legge può essere utilizzato in violazioni del War Powers Act», si precisa nel testo dell’emendamento: ora Obama dovrà spiegare in modo dettagliato la natura, i costi e gli obiettivi del contributo americano alla missione. E ieri anche dalla Gran Bretagna, una delle nazioni più coinvolte militarmente, assieme a Francia e Stati Uniti, è arrivata l’ammissione che un impegno prolungato in Libia sarebbe «insostenibile»: è quanto ha detto il comandante della Royal Navy, l’ammiraglio Mark Stanhope, secondo il quale il governo britannico dovrà «riesaminare le priorità» se il conflitto andrà avanti ancora per più di 90 giorni, ovvero oltre la nuova scadenza che a inizio mese l’Alleanza aveva fissato al 27 settembre.

Ma Tokyo non concorda: l’atomo «rimarrà uno dei pilastri della politica energetica del Paese»

I Giapponesi non vogliono più il nucleare e 14 reattori rischiano lo stop di C.Brangia ROMA - A tre mesi della crisi più grave dopo Cernobyl, quella scoppiata a Fukushima a seguito del devastante tsunami che lo scorso 11 marzo ha investito la costa orientale dell’isola di Honshu, circa tre giapponesi su quattro sono favorevoli a un’uscita graduale ma definitiva dal nucleare. Questo almeno secondo quanto emerso da un sondaggio pubblicato ieri su uno dei maggiori quotidiani nipponici, Asahi. Ieri l’altro l’Italia si è espressa più o meno allo stesso modo, divenendo il secondo paese del G8 a dire no all’atomo, dopo la Germania, che nei mesi immediatamente successivi al disastro giapponese, ha deciso di accelerare l’arresto dei propri reattori, e ieri Yukio Edano, capo di gabinetto del governo di Tokyo, ha ammesso che «la situazione internazionale potrebbe avere una certa influenza sulla questione nucleare» in Giappone. Ma un

conto è bocciare una possibile politica energetica, come ha scelto di fare la maggioranza assoluta degli elettori italiani, un altro è dover rinunciare ad una tecnologia già ampiamente impiegata, ritrovandosi a dover riconvertire più del 30% della produzione totale di energia. Per questo per il Giappone l’energia nucleare «continuerà a essere uno dei quattro pilastri della politica energetica del Paese», ha spiegato ieri il ministro dell’Industria, Banri Kaieda, commentando il risultato del referendum italiano, pur «comprendendo» comunque le spinte all’abbandono del nucleare anche nel suo Paese, dopo Fukushima. Prima dell’11 marzo, in Giappone erano operativi 54 rettori: ora, dopo il terremoto e lo tsunami, anche a scopo preventivo, ne sono rimasti solo 19 impianti, e il tasso di utilizzo delle centrali è crollato al 40,9%, al livello più basso da maggio 1979, moltiplicando i timori sul rischio di blackout in piena estate. E ieri l’altro il governatore della provincia di

Fukui, a sud di Tokyo, zona che ospita 14 centrali nucleari, ha annunciato che non darà l’autorizzazione alla ripresa dei reattori, fermi per manutenzione, se il governo centrale non chiarirà «le ragioni che hanno causato la recente chiusura della centrale di Hamaoka e lo stato degli altri impianti nel Paese». In effetti da Fukushima, per esempio, non arrivano ancora le certezze sperate, e si registrano ancora pochi progressi nella gestione della crisi: ogni giorno duemila dipendenti della Tepco, l’ope-

Attualmente, con 54 reattori, il nucleare costituisce il 30% della produzione energetica del Giappone: dopo l’11 marzo ne sono rimasti attivi solo 19 ed è forte il rischio di blackout

ratore della centrale, lavorano nell’impianto per cercare di tamponare i danni e proseguire con le operazioni di raffreddamento dei reattori. Sei dei dipendenti che aveva partecipato ai soccorsi sono risultati sopra i limiti di contaminazione radioattiva e per la prima volta è stata riscontrata in mare una concentrazione più di 50 volte superiore alla norma di stronzio90, un elemento potentemente radioattivo che deriva dalla fusione dell’uranio, ha ammesso la società elettrica. I venti chilometri intorno a Fukushima-Daiichi sono ormai terra di nessuno, circa 140mila persone sono state evacuate per sfuggire alle radiazioni più elevate, e per questo la Tepco dovrà pagare. Il governo giapponese ha approvato un disegno di legge per aiutare la società ad affrontare i risarcimenti a cui è chiamata. «Speriamo che sia approvato dal Parlamento il prima possibile», ha detto in un comunicato la società.

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il Domani Mercoledì 15 Giugno 2011

IN CALABRIA

’Ndrangheta, manette a Roma per i prestanome di due bar

di Cesare Giraldi ROMA - Intestazione fittizia di beni con l’aggravante delle finalità mafiose. Con questa accusa sono stati arrestati ieri a Roma Vincenzo Alvaro e Damiano Villari, entrambi considerati esponenti di una costola laziale della cosca ’ndranghetista degli Alvaro, originaria dei comuni di Sinopoli e Cosoleto (Reggio Calabria), dedi-

ta al riciclaggio dei capitali illeciti attraverso l’acquisizione di attività commerciali su Roma. Vincenzo Alvaro è figlio di Nicola Alvaro, 84 anni, detto "Beccauso" e ritenuto capo cosca del locale di Cosoleto, mentre Villari è considerato dagli investigatori un soggetto di elevato spessore delinquenziale, in stretto raccordo con la cosca Alvaro, nonostante i suoi tentativi di celare tali rapporti.

Nel corso delle indagini del Ros è stato documentato quello che gli investigatori definiscono l’elevato livello di penetrazione raggiunto dalla cosca nel tessuto economico capitolino ed è stata ricostruita l’intera rete dei prestanome utilizzati per aggirare le possibili iniziative giudiziarie sul fronte patrimoniale. Oltre agli arrestati, infatti, altre 17 sono state le perquisizioni a carico di altrettanti inda-

gati a piede libero per gli stessi reati. Nell’ambito dell’operazione, denominata "Rilancio", sono state sequestrate nella capitale anche due attività commerciali, il bar "Il Naturista" e il bar "Pedone", per un valore di due milioni di euro, che si aggiungono a un precedente sequestro preventivo eseguito nel corso dell’indagine per un valore superiore ai 200 milioni di euro. Anche per gli intestatari fittizi dei due due bar, indagati a piede libero, era stato chiesto l’arresto, ma il gip non ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari. L’indagine Rilancio, avviata dal Ros nel 2007, ha documentato l’alta concentrazione di attività criminali di stampo mafioso nel giro delle attività economiche presenti nella capitale attraverso l’acquisizione di numerose attività commerciali e imprenditoriali con capitali illeciti e ha individuato la fitta rete di prestanome, ben 27, utilizzati per aggirare le possibili iniziative giudiziarie. La stessa indagine aveva già portato, nel 2009, all’arresto di 12 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata all’introduzione in Europa di ingenti quantitativi di merce contraffatta proveniente dal Vietnam, con il sequestro della società di import-export M.c.s. - Mediterranean container service shipping s.r.l, attiva nel porto di Gioia Tauro.

Sempre nel 2009 venne sequestrato, su disposizione del tribunale di Reggio Calabria, l’intero patrimonio immobiliare e le numerose attività commerciali nella disponibilità di Vincenzo Alvaro, alcune delle quali di gran pregio annotano gli investigatori - come i noti ristoranti su via Veneto, nel cuore della Capitale, Cafè de Paris e George’s, tuttora sotto sequestro e gestiti da un amministratore giudiziario, per un valore di circa 200 milioni di euro. Un sequestro che però, secondo gli inquirenti, non ha fermato l’attività delinquenziale in questione, tanto che Alvaro avrebbe acquistato nuove attività commerciali intestandole a soggetti di comodo al fine, secondo la ricostruzione dei carabinieri, di occultarne la reale titolarità e oscurare la sua presenza nella Capitale.

Nel corso delle indagini del Ros è stato documentato quello che gli investigatori definiscono l’elevato livello di penetrazione raggiunto dalla cosca nel tessuto economico capitolino


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IN CALABRIA Prestipino: le cellule delle cosche si sono stabilizzate anche nel Nord

Dopo la definizione degli investimenti per rilaciare lo scalo portuale Giordano critica la tempistica con la Giunta ha affrontato il problema

Gioia Tauro, Idv all’attacco: intervento troppo tardivo di Andrea Morrone REGGIO CALABRIA - Dopo l’incontro del governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti con l’Autorità portuale di Gioia Tauro per ridefinire le politiche di rilancio del porto, l’Italia dei Valori calabrese ha presentato il suo disappunto per il ritardo con cui ci si è approcciati a una problematica cruciale per la regione: «Registriamo con soddisfazione che il governatore Scopelliti abbia deciso, a distanza di più di un anno dal suo insediamento, di affrontare i reali nodi già da noi evidenziati da mesi riguardanti lo sviluppo dell’area portuale di Gioia Tauro». Lo ha dichiarato il consigliere regionale dell’Idv, Giuseppe Giordano. Che poi critica: «Noi dell’Idv abbiamo sollecitato il governo regionale ad interventi strutturali che portassero ad una riconversione del porto verso una caratterizzazione di scalo intermodale, alla creazione del porto franco e al conseguente sdoganamento delle merci. Concordiamo con Antonella Stasi sulla necessità di incentivare le

aziende affinché producano sul territorio della piana, di attirare operatori di logistica, ma, ci domandiamo tutti: perché solo ora?». Con il nuovo intervento della Regione sono stati previsti in tutto circa 55 milioni di euro suddivisi in 25 di contributi in conto capitale, altri 25 per i contratti di investimento e 5 milioni per incentivi al risparmio energetico anche attraverso l’uso di fonti rinnovabili. La Regione, in collaborazione con l’autorità portuale,ha previsto anche la realizzazione di 3 capannoni da 50 mila metri quadrati ciascuno nei 60 ettari disponibili. Nel corso dell’incontro si è anche fatto riferimento all’Accordo di program-

Giordano: «Noi dell’Idv abbiamo sollecitato il governo regionale ad interventi strutturali che facessero del porto uno scalo intermodale»

ma quadro per il porto di Gioia (459,9 milioni di euro), ed alle cosiddette politiche di vantaggio. Ma Giordano attacca: «Non possiamo accettare la logica dello scaricabarile da parte del governatore imputando sempre ad altri le proprie incapacità e non vorremmo pensare che la recente illuminazione sulla via di Damasco sia intervenuta a tempo scaduto con il rischio concreto di celebrare le esequie di una realtà economica cosi importante per la regione». E si rifà alle organizzazioni sindacali, che hanno auspicato un impatto non traumatico sui lavoratori nell’applicazione dei nuovi accordi. «Fa bene il governatore, sia pur in ritardo - ha concluso Giordano - ad attivare dei tavoli regionalienazionaliper sviluppare sinergicamente interventi a beve termine che possano scongiurare i temuti licenziamenti e nel contempo si mettano in capo quelle strategie di riconversione e potenziamento sulle quali in questo anno si è solo chiacchierato. Con la speranza - conclude Giordano - che non sia troppo tardi».

CATANZARO - «Parlare di infiltrazioni è riduttivo. L’infiltrazione sembra un fenomeno temporaneo. In Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria le cellule criminali ’ndranghetiste si sono stabilizzate sul territorio». Così ha detto Michele Prestipino, il procuratore aggiunto dell’Antimafia di Reggio Calabria, intervistato sull’ultimo numero di Sette , l’inserto del Corriere della Sera . «C’è un sistema che Nell’intervista emerge una panoramica molto chiara prevede l’intervento di dell’incidenza del fenomeno Reggio per le decisioni mafioso sulla società, dagli apici dell’organizzazione fi- strategiche. Stiamo no alle ramificazioni periferiche. «C’è un sistema fluido e studiando il meccanismo sofisticato che prevede l’in- di governo della periferia» tervento di Reggio Calabria per le decisioni strategiche. Stiamo studiando il meccanismo di governo della periferia». Il procuratore aggiunto lancia anche un allarme sulla densità criminale in Calabria, dove affiliati e simpatizzanti del crimine hanno percentuali a due cifre. «E le persone per bene non riescono a fare rete». Sui mancati festeggiamenti per la cattura del boss Giovanni Tegano, Prestipino riconosce: «Qui la gente troppo spesso chiede allo Stato un intervento, ma non si sente parte di quello stesso Stato. I cittadini devono smettere di affidare ad altri la propria libertà e la propria dignità». Sulla possibilità e sul modo di riuscire a smuovere le coscienze, come è succes-

Michele Prestipino

so per esempio in Campania grazie al romanzo di Roberto Saviano, "Gomorra", commenta: «Sono convinto che esaltare un manipolo di eroi sia sbagliato culturalmente e dannoso per il contrasto alla criminalità. A me piacerebbe vedere il riscatto di un territorio senza bisogno di miti».

Cosche a Torino, conclusi gli interrogatori dopo gli arresti della scorsa settimana TORINO - Si sono conclusi gli interrogatori di garanzia di 145 delle 146 persone arrestate martedì scorso nell’inchiesta sulla presenza della ’ndrangheta in provincia di Torino, grazie alla quale erano state emesse centottanta ordinanze di custodia cautelare in carcere e sequestrati beni per oltre 70 milioni di euro. E che aveva fatto emergere un meccanismo di connivenze e scambi tra ’ndrangheta e politica. Resta ora da sentire Nevio Coral, ex sindaco di Leinì (Torino), detenuto nel carcere di Grenoble (Francia) dove è in attesa di estradizione. Gli interrogatori sono stati condotti da vari gip in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Calabria. La maggior parte degli arrestati si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Ora, secondo quanto si è appreso dalla Procura di Torino, l’in-

chiesta proseguirà con gli interrogatori da parte dei pubblici ministeri, che verranno condotti per filoni di indagine ascoltando non soltanto gli arrestati, ma anche i 40 indagati in stato di libertà e le persone che appaiono, a diverso titolo, all’interno dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torino Silvia Salvadori. Tra questi vi sono anche i politici piemontesi, nessuno dei quali è indagato, il cui nome compare nelle intercettazioni e nei filmati raccolti nel corso delle indagini. Per venerdì, infine, sono state fissate le prime 12 udienze del Tribunale di Torino per il riesame delle posizioni di altrettanti arrestati che hanno chiesto la revisione del provvedimento cautelare adottato nei loro riguardi. A.M

Una veduta della città di Torino


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IN CALABRIA

Legalità: al via Protocollo tra prefetture e Italcementi

Il Palazzo del Governo di Reggio Calabria

di Fabrizio Viscomi REGGIO CALABRIA - Si estende a tutta la Calabria l’applicazione del protocollo di legalità sottoscritto tra Gruppo Italcementi e Istituzioni. L’intesa, siglata nel marzo 2010 con la Prefettura di Reggio Calabria, è stata firmata dall’azienda con tutte le Prefetture della Regione, rappresentate dal Prefetto di Reggio, LuigiVarratta; di Catanzaro Antonio Rep-

pucci; di Cosenza Raffaele Cannizzaro; di Crotone Vincenzo Panico; di Vibo Valentia Luisa Latella,atestimonianzadellapartecipazione di tutto il territorio regionale a questa iniziativa. Insieme a loro, il presidente di Confindustria Calabria, Francesco Cava e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali, regionali e provinciali. La cerimonia ha avuto luogo presso il Palazzo del Governo di Reggio Calabria, con la partecipazione di

RICERCA PERSONALE QUALIFICATO Si precisa che tutte le inserzioni relative alla ricerca di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile che femminile, essendo vietata ai sensi dell’art. 1 della legge 9/12/77 nr. 903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.

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Il documento prevede non solo l’estensione dell’Intesa a tutto il territorio regionale ma anche il coinvolgimento del settore del calcestruzzo

Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Le Istituzioni e il Gruppo Italcementi compiono dunque un nuovo importante passo avanti verso la nascita di un sistema organizzato a tutela della legalità. Il documento è stato arricchito con un "addendum" che prevede non solo l’estensione del Protocollo a tutto il territorio regionale, ma anche il coinvolgimento, oltre al settore del cemento, per la prima volta del settore del calcestruzzo del Gruppo, che fa capo alla Calcestruzzi S.p.A., società che sarà impegnata a condividere processi di trasparenza e di governance finalizzati a contrastare le infiltrazioni criminali nelle attività economiche. Imprese e istituzioni, attraverso il Protocollo, sono chiamate a implementare un sistema di "sicurezza partecipata" volto a promuovere comportamenti responsabili di tutti i soggetti interessati al ciclo economico aziendale. Firmato in prima stesura a Reggio Calabria l’11 marzo 2010, il protocollo trae origine dallo studio realizzato da un gruppo di lavoro di Italcementi coordinato dal prefetto Cono Federico, sulla base del Codice a suo tempo elaborato da Pier Luigi Vigna, magistrato, già procuratore nazionale antimafia, Giovanni Fiandaca, professore ordinario di Diritto penale presso l’Universita’ degli Studi di Palermo e Donato

Masciandaro, professore ordinario di Economia politica e titolare della cattedra di Economia della regolamentazione finanziaria pressol’UniversitàBocconidiMilano. L’obiettivo dell’Intesa è quello di rendere il più possibile impermeabile il perimetro delle attività economiche alle infiltrazioni della criminalità organizzata o comunque al rischio di collusioni con la stessa, contribuendo così a rafforzare il sistema di prevenzione attuato dalle autorità di pubblica sicurezza. Questo nuovo strumento contiene una serie di principi, di regole e di procedure finalizzate a rafforzare le condizioni di sicurezza e di legalità nel mondo del lavoro e della produzione e che, in estrema sintesi, tendono a "qualificare" il personale dipendente, i clienti e i fornitori in un contesto di massima trasparenza dell’attività di impresa. Nel corso di questo primo anno di applicazione sono stati avviati gli strumenti di collaborazione e di scambio di informazioni previsti dal protocollo utilizzando la stessametodologiaapplicatanell’ambito del piano coordinato di controllo dei cantieri, progetto realizzato dalla prefettura di Reggio Calabria per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e già operativo nel settore delle grandi opere ed in specie nei lavori di ammodernamento del tratto reggino dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.


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IN CALABRIA Rapporto Comunicazioni: a Roma presente la presidente del Corecom

Il leader del movimento Diritti Civili plaude alla vittoria dei Sì. Emilio De Masi di Idv parla di «un ristabilimento democratico del Paese»

«Il quorum in Calabria è una grande conquista civile» di Mirko Principato CATANZARO - Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in prima fila in questa campagna referendaria, giudica «il raggiungimento del quorum anche in Calabria, una grande, importante, vittoria, una significativa conquista civile, una impresa alla vigilia assai difficile, se non impossibile, per l’ostacolo dei poteri forti regionali calabresi (politici e istituzionali) che hanno cercato di boicottare la consultazione referendaria». Secondo Corbelli, «c’era un rischio reale che il quorum non venisse raggiunto in Calabria», perché, dice, «c’è stato chi ha lavorato nell’ombra per far fallire, almeno nella nostra regione, i referendum, per confermare e consolidare l’anomalia calabrese, una regione che va in controtendenza, come è successo in occasione delle ultime elezioniamministrative».Econsidera «grave e ingiustificato che a pochi giorni dalla consultazione referendaria ci siano stati alcuni media regionali calabresi che hannocontinuatoadignoraretut-

te le iniziative dei promotori del referendum e parlamentari, politici e amministratori regionali che non hanno promosso alcuna iniziativa, né fatto alcuna dichiarazione a favore dei referendum». Per il presidente del gruppo Idv in Consiglio regionale Emilio De Masi, «l’esito del referendum, con il quorum ampiamente superato, e la valanga di si riversata sui relativi quesiti, sancisce, dopo le amministrative, un significativo ristabilimento democratico del Paese e, per questo, una rinnovata saldatura del prevalente sentimento sociale con quello del centrosinistra». «Il significato politico, che di fatto alle precedenti elezioni come al referendum è stato

«C’era un rischio reale in Calabria», perché, dice Corbelli, «c’è stato chi ha lavorato nell’ombra per far fallire i referendum»

ammesso da Berluconi, dovrebbe indurlo - afferma De Masi -, a prenderne atto e ad assumere conseguenti e dignitose determinazioni. Siamo certi che, sebbene battuto su tutti i fronti, egli non lo farà proseguendo con le sue insolenti provocazioni all’intelligenza degli italiani che, se non sarà possibile nell’immediatezza, ne certificheranno il definitivo declino alla prossima occasione elettorale». «La fase battezzata da Di Pietro come quella di Italia dei Valori 2 (cui è riconducibile il merito prevalente dell’indizione del referendum) - prosegue -, è già avviata quale indicazione e prassi di una ricercaconsapevoleeresponsabile dell’alternativa di governo, che è ciò che il Paese con forza ha chiesto prima con le amministrative e ora con la consultazione referendaria».«Siamoimpegnati, come coalizione di centrosinistra insieme al sindaco, nell’allestimento di una compagine di governo comunale che, nel rispetto del peculiare valore dei singoli partiti, a cominciare dal nostro, ne sancisca una sintesi dinamica, politicamente e socialmente proficua».

REGGIO CALABRIA - «Sono stata molto contenta ed anche lusingata di aver partecipato alla presentazione della relazione del presidente Corrado Calabrò alla Camera dei deputati sull’attività dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Quest’anno l’evento ha registrato un forte riconoscimento del ruolo dei Corecom e in particolare di quello calabrese che, insieme a solo altri sei in Italia, Silvia Gulisano ha avuto le deleghe piene per operare come Authority sul ha presenziato territorio regionale». Lo ha a Montecitorio dichiarato a Roma Silvia Gulisano, presidente del alla presentazione Corecom-Calabria che ha presenziato nella Sala della del report illustrato Lupa di Montecitorio alla ce- da Corrado Calabrò rimonia di presentazione del Rapporto-Comunicazioni illustrato dal presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Corrado Calabrò ai vertici istituzionali nazionali, tra i quali il presidente della Camera, Gianfranco Fini e il presidente della Consulta, Alfonso Quaranta. «È stato fatto il punto - ha aggiunto Silvia Gulisano - sulle nuove frontiere delle comunicazioni e sullo stato dell’arte delle reti di nuova generazione. Dal nostro punto di vista, da calabresi, si tratta di scenari nei quali gli imprenditori, le aziende e gli operatori del settore possono cogliere opportunità e nuove occasioni di sviluppo e di crescita. Molto divario ci separa ancora dalle realtà più avanzate del

Il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò

Paese e dell’Europa, ma le enormi capacità delle tecnologie digitali possono annullare distanze e ritardi incentivando nuove opportunità di crescita economica e favorendo la modernizzazione della Calabria».

Referendum, Legambiente: «I calabresi hanno alzato la voce» CATANZARO - «I calabresi hanno scelto, hanno deciso, hanno fatto sentire la loro voce da Serra Pedace (73,85% dei votanti) nel cosentino a Bivongi (70,17% dei votanti) nel reggino, da Serrastretta (63,08% dei votanti) nel catanzarese a Drapia (68,37% dei votanti) nel vibonese e a Caccuri (62,23% dei votanti) nelcrotonese. Una scelta delle comunità e dei territori che reagisce e che partecipa e che senza possibilità di equivoci dice No al nucleare e all’obbligo di privatizzare l’acqua. Si chiude oggi - definitivamente - l’era del nucleare e si apre una nuova stagione per lo sviluppo del Paese». È quanto si legge in una nota di Legambiente Calabria. Per l’associazione ambientalista, «la politica è oggi più che mai obbligata ad investire nelle energie rinnovabili, nella ricerca e nella

formazione; il settore delle energie rinnovabili ha registrato nel 2010 un volume d’affari pari a circa 8 miliardi di euro ed ha dato lavoro a circa 115.000 addetti fra diretti ed indotto». «Una partecipazione ed un attivismo straordinario di giovani, donne e uomini dell’associazionismo e non solo dal nord al sud del Paese ha reso possibile questo straordinario risultato - afferma Francesco Falcone direttore di Legambiente Calabria - che ha accesso passione e partecipazione civica, un patrimonio di impegno che va valorizzato e coltivato. Sono tante le sfide che ci attengono ed in Calabria dobbiamo ripartire anche dall’impegno civico per contrastare le illegalità non solo ambientali ed affrontare le emergenze a partire dal sistema integrato dei rifiuti». r.c.




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CRONACHE CATANZARO - «A campagna elettorale finita - dice Rizza -e nel momento in cui la macchina amministrativa sta per mettersi in moto, è necessario tornare sulle questioni più urgenti della città che facciano pensare a un Progetto Catanzaro, visto nella sua unitarietà e complessità, intesa come la difesa di interessi diffusi e la promozione di progetti permanenti». Roberto Rizza, consigliere comunale di Alleanza di centro, torna a parlare dell’argomento Accademia di Belle arti. «Una delle questioni più importanti è quella della sistemazione definitiva dell’Accademia di belle arti. Il pericolo - dice ancora Rizza che ragazzi e docenti scelgano altre sedi per proseguire i loro studi in maniera dignitosa è reale.

Rizza: non facciamo scappare l’Accademia delle Belle Arti Dopo le diatribe e le querelle, alimentate in parte dalla corsa a salvaguardare interessi particolari, intesi come gli interessi di famiglie a volte poco lungimiranti e con una visione ristretta dello sviluppo della città, è necessaria la sintesi ma soprattutto arginare il pericolo che Catanzaro perda un pezzo di cultura o ancor peggio la confini nelle anguste stanze di edifici poco adeguati alle attività degli studenti e dei docenti. L’accademia di belle arti - conclude il consigliere di Alleanza di centro non solo deve restare a Catanzaro, ma con la città deve integrarsi

e soprattutto deve fare da catalizzatore per i giovani di altre realtà vicine o lontane dal capoluogo che devono scegliere Catanzaro come sede per i loro studi. Ecco perché le istituzioni - conclude Rizza - che hanno il dovere di garantire ogni forma di cultura, non solo quella degli eventi ma soprattutto quella che crea e genera professionalità e sviluppo, devono ora trovare il modo di offrire all’Accademia locali idonei dove poter continuare a lavorare. Non è più tempo di parole ma di fatti e di risposte». rc

Incidente nel centro storico è morto uno chef di 40 anni di Anna Bolle CATANZARO - Un motociclista è morto la scorsa notte a Catanzaro, nei pressi del palazzo comunale, dopo avere urtato una transenna. La vittima si chiamava Roberto Zangari, 40 anni, chef, ed era residente nel capoluogo calabrese. Per cause in corso di accertamento la moto, una Honda Cbr 1000, avrebbe prima urtato la transenna poi il motociclista sarebbestato sbalzato contro un marciapiede sbattendo violentemente la testa. Inutili i soccorsi, mentre le indagini sono ora condotte dalla Polizia stradale che deve verificare l’esatta dinamica dell’incidente, ma anche la presenza della transenna sulla strada e il rispetto di tutte le norme di sicurezza. Sembra che le transenne erano state sistemate nei pressi del palazzo comunale per garantire un regolare afflusso dei residenti diseggio che dovevano con-

segnare il materiale elettorale dei Referendum. La polizia stradale, intervenuta sul posto, ha avviato le indagini per verificare i fatti, anche se nessuno ha visto realmente come sono andate le cose. Quel che è certo è che il motociclista ha toccato una transenna prima di finire sbalzato dalla moto di grossa cilindrata. Zangari è mortoall’arrivo dell’ambulanza. La moto l’aveva comprata da poco e piano piano stava diventando la sua passione. Alla fine

però la moto stessa lo ha tradito. Roberto aveva 40 anni e molti sogni che avrebbe voluto continuare a coltivare in quella casa che con tanti sacrifici stava costruendo a Catanzaro Lido. Ma non solo. Era uno chef, la sua attività era legata alle cucine della bouvette della Provincia e del Marina Blu, noto lido della costa. I funerali dovrebbero tenersi oggi o al più tardi domani nel quartiere d’origine del giovane, Siano.

Convegno internazionale sul tema "La sfida dell’auto-mutuo aiuto" CATANZARO - L’Osservatorio Regionale sulla Salute del Cittadino dell’Università "Magna Græcia" di Catanzaro organizza, con il patrocinio del Ministero della Salute e della Regione Calabria, un convegno internazionale sul tema "La sfida dell’auto-mutuo aiuto: associazioni dei malati cronici o con malattie rare e governance dei servizi sociali e sanitari in Europa" per domani alle ore 9 presso l’Aula Magna A - Corpo H (piano terra) al campus di Germaneto dell’Università "Magna Græcia" - Catanzaro. Si tratta di una iniziativa assai rilevante che vede per la prima volta riuniti in Calabria alcuni dei maggiori studiosi a livello europeo del fenomeno dell’auto-mutuo aiuto (o self-help), ciascuno dei quali porterà uno studio relativo al proprio caso nazionale per quanto riguarda il ruolo che tale fenomeno svolge nell’ambito della governance dei servizi sociali e sanitari: il prof. João Arriscado Nunes, dell’Università di Coimbra, parlerà del caso portoghese; il Prof. Rob Baggott, della De Monfort University di Leicester porterà invece il caso britannico; il Prof. Vicente Ballesteros Alarcon, dell’Università di Granada, il caso spagnolo; Susanne Kohler, dell’Università di Amburgo, il caso tedesco; mentre la Prof.ssa Eva Krizova, della II Università di Praga, parlerà del caso della Repubblica Ceca. La sessione iniziale sarà dedicata poi alla presentazione dei risultati da una ricerca nazionale finanziata dal Ministero della salute e diretta dal prof. Guido Giarelli dell’Università "Magna Græcia" Catanzaro in qualità di capofila nazionale in collaborazione con l’Università di Padova e l’Università di Ancona sul ruolo svolto dalle associazioni di auto-mutuo aiuto per malati cronici e malattie nella governance dei servizi sociali e sanitari in Italia. Un ruolo che, data la rilevanza crescente di tali malattie nel nostro paese, appare sempre più importante per garantire un accesso equo al sistema dei servizi ed una qualità dell’assistenza adeguata per i cittadini che ne sono colpiti.

Anna Bolle


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CRONACHE

Referendum, Cgil Catanzaro: Regione prenda atto della volontà dei calabresi

Il primo incontro del consiglio comunale è stato convocato per il 24 giugno

Riunione della Giunta approvato il Bilancio di Carmela Mirarchi CATANZARO - Il sindaco di Catanzaro Michele Traversa ha convocato in seduta straordinaria il Consiglio Comunale per il prossimo venerdì 24 giugno alle ore 10. Questi i punti all’ordine del giorno: Elezioni amministrative 2011. Convalida consiglieri comunali; Giuramento del sindaco; Elezione del presidente e del vicepresidente; Comunicazioni dei componentidellagiuntacomunale; Elezione della commissione elettorale comunale; Adozione piano delle alienazioni degli immobili comunali suscettibili di dimissione e alienazioni non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali dell’ente - art. 58 L. 133/ 2008; Verifica quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza e alle attività produttive terziarie - adempimenti ai sensi dell’art.172 del D.L.G. n. 267/2000; Approvazione rendiconto dell’esercizio finanziario 2010; Approvazione bilancio di previsione 2011 e suoi allegati;. Varie ed eventuali. Intanto lunedì sera c’è stata la prima riunione operativa della giunta Traversa. Subito dopo la nomina dell’esecutivo, il sindaco On.Le Michele Traversa ha pre-

Tra i punti all’ordine del giorno: Elezioni; convalida consiglieri comunali; giuramento Sindaco; elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio comunale sieduto i primi lavori della sua giunta assistito dalla segretaria Teresa Mansi e dal direttore operativo Pasquale Costantino. La giunta ha approvato le delibere propedeutiche lo schema di bilancio e che riguardano la ripartizione delle quote dei proventi delle sanzioni amministrative per le infrazioni del codice della strada. Rimangono inalterate, anche per il 2011, le aliquote della Tarsu, dell’Irpef ed altre imposte comunali. Sentuita la relazione del dirigente del settore finanziario, Pasquale Costantino, l’esecutivo ha poi approvato lo schema di bilancio di previsione 2011. Si tratta, sostanzialmente di un bilancio tecnico che lascia inalte-

rati gli indirizzi dati dalla precedente amministrazione e che determinano un equilibrio di bilancio tra entrate e spesa corrente. Le cifre, riguardano, in sostanza, questi due capitoli. La seduta ha anche rivestito carattere organizzativo. Sono state approvate, infatti, la delibera di soppressione dell’Unità di progetto, Risorse finanziarie esterne e Programmazione strategica del territorio. E’ stata istituita una nuova Unità di Progetto, Coordinamento e supporto ai settori per la programmazione strategica dei finanziamenti pubblici. Costituito, inoltre, l’ufficio di staff del Sindaco e quello del vice Sindaco.

La Giunta ha deciso di istituire una nuova Unità di Progetto, Coordinamento e supporto ai settori per la programmazione dei finanziamenti pubblici

«Stagione nuova per il personale» CATANZARO - «Non posso che augurare alla nuova Giunta un buon lavoro, dichiarandomi soddisfatto per l’approccio con cui il sindaco, on. Michele Traversa, intende affrontare i problemi del personale». E’ quanto sostiene, in una nota, Fernando Faga, segretario aziendale dell’Ugl del Comune di Catanzaro. «Nel corso della presentazione della sua squadra di governo, il Sindaco ha sottolineato l’esigenza di dare risposte alle aspettative dei dipendenti comunali, mettendo in campo ogni possibile risorsa per superare le limitazioni derivanti sia dal taglio dei fondi messi a disposizione degli enti locali, sia quelle dovute all’applicazione della legge Brunetta. In particolare - ha proseguito Faga - sono certo che la

CATANZARO - «La netta affermazione dei SI ai due quesiti referendari sull’acqua non lasciano alcun dubbio su cosa pensino gli Italiani sulla gestione del servizio, per cui le istituzioni devono prendere atto che la volontà è quella di una gestione pubblica. In questo senso vorremmo che anche la Regione Calabria prendesse atto della volontà dei Calabresi, che sebbene abbiano conquistato la maglia nera per la partecipazione al voto, per rispetto di chi si è recato al seggio e si è espresso a favore della gestione pubblica» si legge in una nota di Bruno Talarico, Fp Cgil Catanzaro/Lamezia. « Più volte abbiamo lamentato che in materia di depurazione delle acque l’attuale Giunta non si è assolutamente discostata dalla precedente gestione Loiero. Non ci bastano più le dichiarazioni di intenti espresse dal Presidente Scopelliti. Abbiamo più volte interpellato gli Assessori Gentile e Pugliano e sino ad ora abbiamo ricevuto dei "si" e dei "faremo", o peggio ancora "stiamo lavorando", senza però avere contezza e conoscenza degli atti che la Giunta abbia prodotto fino ad ora, se mai vi sono stati. Crediamo continua - che sia necessario un serio confronto con le organizzazioni sindacali di settore sul tema anche per segnare un nuovo corso rispetto alla precedete Giunta pure lei rimasta sorda alle richieste del sindacato. Per cui ancora una volta chiediamo che si apra il confronto su quanto è stato fatto e su quanto rimane da fare affinché la data del 01/07/2011 sia rispettata, e l’avvio dell’Ato regionale sia vero, reale ed effettivo. Ci aspettiamo risposte concrete e soprattutto non presteremo il fianco all’avvio di sole strutture amministrative che invece di guardare alla soluzione del problema potrebbero essere utilizzate per altri scopi meno nobili. La Fp Cgil di Catanzaro in attesa di risposte per intanto comunica la proclamazione dello stato di agitazione del personale interessato, finalizzato alla proclamazione di una o più giornate di sciopero che vorremmo evitare, soprattutto perché la stagione estiva è alle porte, ma che non esiteremo nemmeno un attimo ad indire qualora continuasse questa latitanza del Presidente Scopelliti e dei suoi assessori». Anna Bolle

«Rispettato principio pari opportunità»

nuova amministrazione provvederà all’applicazione del contratto decentrato fermo da molto tempo. In quest’ottica, e rinnovando la disponibilità per ogni forma di collaborazione, sono certoche si muoverà anche il neo assessore al Personale Massimo Lomonaco che, avendo anch’egli una lunga esperienza sindacale, saprà cogliere le richieste dei dipendenti, a dire il vero un po’ demotivati dal comportamento poco incentivante del passato esecutivo».

C. Mirarchi

CATANZARO - «Grazie Travesa. Per la Giunta di qualità che hai messo in campo per il governo della città. In particolare per aver rispettato il principio delle Pari Opportunità all’insegna della meritocrazia e della coerenza». E’ quanto scrive Marisa Fagà, responsabile Nazionale Udc Dipartimento Pari Opportunità, al sindaco Michele Traversa. «Valori oggi - continua - ricorrentemente disattesi dalla "non politica" che domina in alcune Istituzioni.Grazie ancora per aver premiato l’appassionata e gratuita militanza politica e le riconosciute capacità amministrative di Maria Grazia Caporale nominandola Vice Sindaco di questa città. Devo darti convintamente atto che storica-

mente hai creduto nelle donne e hai valorizzato i loro saperi e le loro competenze. Ti apprezzo - conclude Marisa Fagà , Responsabile Nazionale Udc Dipartimento Pari Opportunità - inoltre per aver indicato al delicato settore della Pubblica Istruzione delle Pari Opportunità una giovane come Stefania Lo Giudice, fortemente desiderosa di far avanzare puntuali politiche di genere volte a favorire un reale protagonismo delle donne di questa città».

rc


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CRONACHE Oltre 10mila persone hanno partecipato alla serata e hanno applaudito il cantautore

Successo stellare per la Notte dei Due Mari, ospite Renga MAIDA - Una piazza gremita nonostante la pioggia e il vento e un coro di auguri e complimenti che riecheggiano sul web fino ad oggi, sono stati i regali del pubblico per l’8° Compleanno del Centro Commerciale Due Mari, festeggiato insieme a Francesco Renga. Sabato 11 giugno, sul piazzale del Centro, sono stati più di 10.000 i presenti che hanno applaudito il cantautore bresciano, che si è lasciato trascinare dal calore del pubblico in oltre due ore di concerto, cominciato alle 21 circa sulle note di "Ci sarai". Il live non ha riproposto solo le canzoni dell’ultimo album "Un giorno bellissimo" ma anche i grandi successi del passato e alcuni brani di "Orchestraevoce", resi al meglio grazie all’accompagnamento della Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal giovanissimo maestro e pianista Giacomo Loprieno, presente sul palco in aggiunta alla consueta band del cantante.Proprio la qualità e lo spessore artistico e musicale del concerto sono state le motivazioni per cui, durante la serata, Francesco Renga è stato premiato con il "Riccio d’argento": l’opera del celebre orafo Gerardo Sacco è il ricono-

scimento di "Fatti di Musica Radio Juke Box 2011", la rassegna diretta da Ruggero Pegna che premia i migliori live della stagione, giunta alla sua 25° edizione. Dopo diversi bis, "pretesi" dall’entusiasmo del pubblico, i presenti hanno affollato il centro commerciale ben oltre le 2 di notte per festeggiare un doppio compleanno: quello di

Detenzione e vendita di armi, due persone ai domiciliari

Due Mari, ma anche quello di Francesco Renga, che proprio allo scoccare della mezzanotte ha compiuto 43 anni. Oltre al concerto, il centro commerciale ha intrattenuto i clienti con uno spettacolo pirotecnico mozzafiato, la degustazione della maxi torta e tante particolari occasioni di acquisto, che i punti vendita del centro hanno voluto riservare per la serata. Fin dalla stessa sera le pagine Facebook del Centro Commerciale e di Francesco Renga sono state riempite dai complimenti, dagli auguri e dall’affetto di tutti i presenti. «Serata davvero splendida, con un pubblico incontenibile ma gestito alla perfezione nelle condizioni di massimo comfort e sicurezza. E’ stata una vera grande festa che consacra la sinergia con una delle più importanti rassegne musicali italiane! Un grazie di cuore a tutti i presenti ed agli operatori del Centro, ai quali è dedicato il successo dell’evento». Questo il commento della direttrice Simona Notarianni e della Famiglia Perri.

BOTRICELLO - Ieri mattina i militari della Compagnia hanno arrestato su ordine di custodia cautelare e posto agli arresti domiciliari due soggetti di Botricello: Vincenzo Scumaci, classe 44 e Salvatore Bianco, classe 78. Dalle risultanze investigative dell’Arma, è infatti emerso che i due, in concorso tra loro, si sono più volte resi responsabili di detenzione, acquisto e vendita di armi. Dall’esito delle indagini è dunque scaturita l’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, al fine di scongiurare il pericolo di reiterazione del reato.

Carmela Mirarchi

r.c.


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CRONACHE Importante risultato per gli imprenditori agricoli vicini al Sant’Ippolito

Accordo tra la Provincia e il Consorzio Tirreno catanzarese LAMEZIA TERME - Viva soddisfazione è stata espressa da Franco Arcuri, Presidente del Consorzio di Bonifica Tirreno Catanzarese, per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma con l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, nell’autorevole persona della dinamica Presidentessa Wanda Ferro. «Collaborazione fattiva - ha affermato il Presidente Arcuri, commentando il significato dell’Accordo siglato con Wanda Ferro -. E’un importante risultato che riguarda soprattutto gli imprenditori agricoli che gravitano nell’area del torrente Sant’Ippolito nel comune di Lamezia Terme. La sinergia operativa messa in atto con la Provincia di Catanzaro, ha proseguito Arcuri serve innanzitutto a condividere lo stato delle conoscenze sulle condizioniidrogeologichedeltorrente Sant’Ippolito, identificare assieme le problematiche esistenti e concordare le soluzioni tecniche necessarie per mitigare il rischio e, insieme , riqualificare l’alveodeltorrenteSant’Ippolito,per la sua messa in sicurezza. Negli ultimi mesi, la crisi che incalza le aziende agricole della Piana si era ulteriormenteaggravataperquelle confinanti con torrente Sant’Ippolito , e da circa trenta mesi erano danneggiate dalle acque torrentizie che fuoriescono dall’alveo e vanificano il lavoro di centinaia di persone, mortificando il sacrificio, la professionalità e l’impegno di una parte importante dell’economia della Piana, il

comparto agricolo». L’accordo stipulato tra la Presidentessa della Provincia, Wanda Ferro ed il Presidente del Consorzio di Bonifica Tirreno Catanzarese, Franco Arcuri, prevede la pulizia del corso del torrente con il taglio degli alberi cresciuti nella sede dello stesso, il prelievo dei sedimenti che hanno innalzato il livello della sede, e ricostituire gli argini e le opere complementari ad esse connesse. Quanto sottoscritto è anche il risultato del notevole impegno di preparazione del Dirigente del Settore Agricoltura della Provincia di Catanzaro, Dr.ssa Rosetta Alberto e del suo staff, che hanno curato e coordinato gli aspetti tecnici, economici, legali ed amministrativi tra l’Ente Regione, la Provincia ed il Consorzio di Bonifica Tirreno Catanzarese. «Oggi - ha concluso il Presidente Arcuri - si concretizza una collaborazione importante, finalizzata a indirizzare al meglio gli interventi idrologici/idraulici con lo scopo ottimizzare l’equilibrio idraulico della Piana di Sant’Eufemia, al fine anche di ridurre le interferenze negative con gli ambiti urbanizzati, e di mantenere gli equilibri d’uso delle acque per l’agricoltura . Ritengo che la collaborazione tra la Provincia, il Consorzio di Bonifica, i Comuni e gli altri attori interessati sia indispensabile per definire gli interventi di salvaguardia del territorio della Piana, concordando le azioni necessarie alla prevenzione di tali fenomeni, e per

L’operazione durante la fiera di Sant’Antonio

Contraffazione, borse ed occhiali sequestrati dalla Polizia Municipale di Carmela Mirarchi LAMEZIA TERME - Sette sequestri, di cui quattro amministrativi e tre penali, per un totale di circa 400 pezzi, tra cui cento borse, sono stati effettuati dalla Polizia municipale per vendita di merce non autorizzata a venditori ambulanti extracomunitari che, in questi giorni, stanno partecipando alla fiera di Sant’Antonio a Lamezia. In particolare i tre sequestri penali hanno riguardato complessivamente sessanta pezzi falsi (borse, portafogli ed occhiali) riproducenti marchi delle case più famose( Ray-ban, Gucci, Prada, Dolce e Gabbana, Vouitton), di ottima

fattura, quasi identici agli originali. La merce non pericolosa e non riproducente griffe falsificate sarà devoluta in beneficienza, previa confisca da parte del dirigente del settore attività produttive del comune. Inoltre, i controlli di Polizia annonaria hanno consentito l’accertamento di ulteriori sanzioni amministrative a carico di italiani, che non rispettavano l’assegnazione del posteggio o avevano occupato senza autorizzazione posti riservati ad altri espositori.

garantire la manutenzione e la riqualificazione del territorio. Infine - conclude il Presidente Arcuri - come ho già più vo0lte affermato, il territorio sul quale viviamo, lavoriamo, operiamo, ci è stato lasciato dai nostri genitori , e noi,tuttiinsieme,abbiamoildovere morale di gestirlo e preservarlo per chi verrà dopo di noi, ed in questa motivazione si colloca lo spirito della sottoscrizione dell’Accordo nel quale si riafferma la volontà di un impegno comune e di uno sforzo sinergico di chi vive da sempre sulla Piana di Sant’Eufemia». Rosa Voci

Scopelliti scrive al Presidente dell’Inail per l’utilizzo del centro protesi di Lamezia LAMEZIA TERME - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopellit ha scritto al Presidente dell’Inail Fabio Marco Sartori per stabilire la data di un incontro finalizzato all’utilizzo della filiale di Lamezia Terme del Centro Protesi di Vigoroso di Budrio. Nella missiva Scopelliti condivide «la necessità di concordare le modalità di utilizzo della

strutture lametina individuata da parte dell’Inail. Il percorso di condivisione di intenti in materia di politiche sanitarie - aggiunge il Presidente di Regione - necessita di una indispensabile capacità di entrambi gli entidiconfrontarsi al fine di ricercare ed applicare le soluzioni più idonee».

Anna Bolle


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CRONACHE È quanto ha comunicato la Federazione provinciale dopo la riunione dei consiglieri regionali

Pd Cosenza: contro Scopelliti serve l’unità del centrosinistra di Carmela Mirachi COSENZA - «C’é l’esigenza di dare una svolta al ruolo e alla funzione del gruppo regionale del Pd, dando vita ad una opposizione forte ed efficace contro il governo regionale di Scopelliti attraverso il rilancio di una iniziativa unitaria tra tutte le forze del centrosinistra di concerto con le rappresentanze politiche e istituzionali, con le forze economiche e sociali che esprimono una domanda di reale cambiamento in Calabria». E’ quanto emerso, come riferisce un comunicato della federazione provinciale del Pd di Cosenza, a conclusione di una riunione alla presenza dei consiglieri regionali Bruno Censore, Mario Franchino, Carlo Guccione, di sindaci, presidenti di Comunità montane, rappresentanze sindacali e personale di Arssa e Afor. «La proposta di legge di riordino che riguarda le Comunità Montane, l’Arssa e l’Afor - è scritto nella nota - presentata in questi giorni dal governo regionale rappresenta il classico topolino partorito dalla montagna. Elude del tutto le molteplici questioni aperte nelle aree interne della nostra regione ove le politiche leghiste del governo nazionale (tagli lineari e federalismo fiscale) e la dissennata politica

ché di concerto con il commissario regionale sen. Adriano Musi si dia vita nei prossimi giorni ad una iniziativa che impegni l’intero partito regionale e tutte le sue rappresentanze politiche ed istituzionali che in uno sforzo unitario possono contribuire ad avviare quel cambiamento di fase necessario alla Calabria».

di Scopelliti di continue rapine e spoliazioni di servizi fondamentali, hanno aperto una ferita profonda che produce abbandono e spopolamento. Questa evidente discrasia tra la gravità della posta in gioco e l’assoluta inconsistenza della proposta di Governo non esclude che Scopelliti abbia voluto fare ricorso al mezzuccio per ottenere in maniera indolore e, entro il 30 giugno, la terza proroga del Consiglio Regionale chiesta dal suo Governo, allo scioglimento e alla liquidazione di Arssa e Afor, proseguendo una agonia che mortifica il personale e i lavoratori di questi Enti e la Calabria a cui viene a mancare un apporto fondamentale in settori strategici: l’agricoltura, la forestazione e l’assetto idrogeologico. No, il Pd e il centrosinistra - prosegue la nota - non faranno alcuno sconto a Scopelliti e al suo Governo. Si apre una pagina nuova con un nuovo protagonismo. Le forze di opposizione debbono farsi carico di una forte ed innovativa proposta, a tale scopo si è deciso di dare mandato al coordinatoreprovincialeVillella,affin-

«La proposta di legge di riordino che riguarda le Comunità Montane, l’Arssa e l’Afor presentata in questi giorni dal governo regionale rappresenta il classico topolino partorito dalla montagna»

«S’è deciso di dare mandato al coordinatore provinciale Villella, affinché si dia vita ad una iniziativa che impegni il partito e tutte le sue rappresentanze che in uno sforzo unitario possono contribuire ad avviare un cambiamento»

COSENZA - Ancora due visite istituzionali per il sindaco Mario Occhiuto, impegnato in una fitta serie di incontri ufficiali con le autorità locali. Il primo cittadino è stato inizialmente ricevuto dal Presidente del Tribunale di Cosenza, Renato Greco, con il quale, si è intrattenuto in un colloquio sulle questioni straordinarie che ha dovuto affrontare appena eletto. «In città, adesso, registriamo, purtroppo, una situazione d’emergenza - ha detto Occhiuto - ma ci stiamo tuttavia organizzando per mettere gradualmente in pratica il programma presentato. Attualmente ciò che catalizza maggiormente la nostra attenzione è il diffuso disagio abitativo al quale stiamo cercando di porre rimedio, rispondendo doverosamente alle giuste esigenze di chi rivendica di poter vivere con dignità». Dal canto suo, il presidente Greco si è detto disponibile ad una collaborazione costante: «Avrete il nostro massimo sostegno per cercare di non far ulteriormente demotivare gli ultimi. La funzione dirigenziale che ci spetta fa sì che non dobbiamo far sentire abbandonato chi già è penalizzato». Congedatosi dal Presidente del Tribunale, il Sindaco si è poi spostato al piano superiore dove è stato accolto dal Procuratore della Repubblica Dario Granieri dal quale ha ricevuto gli auguri di buon lavoro. Primo cittadino e Procuratore della Repubblica si sono poi a lungo intrattenuti sugli stessi argomenti che riguardano le emergenze all’attenzione dell’agenda comunale. r.c.

La Staffetta Nautica a Cetraro CETRARO - Oggi presso il porto turistico di Cetraro, vi sarà la seconda tappa della Staffetta Nautica - Italia Unita dal Mare prevista nella provincia di Cosenza. L’evento promosso da Assonautica Cosenza, rientra nell’ambito della manifestazione con la quale Assonautica e Unioncamere partecipano alle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. La Staffetta Nautica - Italia Unita dal Mare, che è partita a metà maggio da Trieste sull’Adriatico e da Imperia sul Tirreno, si articola in una vera e propria staffetta attraverso la consegna lungo tutta la costa italiana, isole comprese , di un testimone rappresentato dalla bandiera italiana che passa da imbarcazione a imbarcazione e di tappa in tappa per tutte le 70 tappe. La Staf-

Occhiuto in visita dal presidente Greco e dal procuratore Granieri

A Serra Pedace affluenza al 77,22%

fetta si concluderà poi a Roma, dove il testimone verrà consegnato al Presidente della Repubblica che ha onorato questa manifestazione con il suo patrocinio. Così come accaduto nel porto di Cariati il 3 giugno, la tappa ionica della manifestazione, ad accogliere il testimone vi saranno il prefetto di Cosenza, Se Raffaele Cannizzaro, il presidente di Assonautica Cosenza Giuseppe Gaglioti, i sindaci del territorio con la fascia tricolore e il gonfalone del Comune, le autorità militari e religiose del territorio.

r.c.

SERRA PEDACE - «Grazie ai concittadini per la maturità e la sensibilità dimostrata. Dire straordinario è poco a proposito del risultato referendario di Serra Pedace. Con un’affluenza del 77,22% degli aventi diritto al voto il nostro Comune si pone in netta controtendenza col dato medio regionale, piazzandosi ai primi posti in Italia in quanto a partecipazione democratica dei cittadini a questa importante e decisiva consultazione» si legge in una nota di Daniele Pisano, assessore Idv. «Non c’è dubbio che in questo dato si leggano, distintamente, due elementi di fondo: la conferma di una grande maturità politica dei cittadini di Serra Pedace. Dall’acqua al nucleare passando per la giustizia è stata disegnata una nuova

Italia: più libera, più giusta, più sostenibile. Nella mia duplice veste di assessore comunale e di dirigente del partito di Italia dei Valori voglio allora dire grazie ai miei concittadini per l’esempio che hanno dato in questa occasione, dimostrando che, mi sia consentito, la Calabria non è soltanto fatalismo e rassegnazione. Che i conati di una riscossa civile, democratica, contro l’Italia di Berlusconi, sono avvertibili anche alle nostre latitudini. Colgo l’occasione - conclude - infine, per ringraziare tutte le forze del centrosinistra, le associazioni e il comitato referendario "Giovane Presila", che si sono impegnate per il conseguimento del risultato».


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CRONACHE Presidente del Consiglio comunale Emilio Chiappetta. Sindaco: apertura all’opposizione

A Rende presentata la nuova Giunta L’Idv è fuori: gravissima frattura di Carmela Mirarchi RENDE - Il sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti, in occasione della prima riunione del Consiglio comunale dopo le amministrative del maggio scorso, ha annunciato la nuova Giunta. I nuovi assessori, è scritto in una nota, sono: «Franco Rubino, preside della Facoltà di Economia dell’Unical (Finanze e Bilancio); Carmelo Gallo, che aveva già ricoperto ruoli di prestigio nel comune (Lavori Pubblici); Maria Francesca Amendola, non nuova ad esperienze amministrative a Cosenza (Welfare); Franco Rossi, docente universitario (Urbanistica); Alessandro De Rango, consigliere eletto in quota Pd (al suo posto entra in consiglio il primo dei non eletti, Pranteda Francesco), (Personale); Cesare Loizzo, già consigliere comunale, (Spettacolo, sport e turismo)». Nel suo discorso Cavalcanti ha ribadito l’apertura verso l’opposizione: «Abbiamo il dovere di governare con impegno e dedizione per onorare la fiducia accordataci dai cittadini. Anche l’opposizione dovrà farlo. Contestando, ma anche proponendo. Il livello dei sevizi - ha proseguito - è già elevato ma, secondo la buona tradizione riformista, questo livello dovrà essere

confermato e migliorato. Le spese inutili e gli sprechi non troveranno asilo nel nostro comune e lavoreremo, al contrario, per farci trovare pronti dal federalismo fiscale. Avvieremo una manutenzione puntuale e profonda del territorio: cura del verde del strade e della pubblica illuminazione, non solo nelle zone centrali ma anche in quelle residenziali. Dimostreremo che il centro storico può avere un futuro». Nel corso del consiglio comunale, presieduto in un primo momento da Sandro Principe quale consigliere eletto col maggiore numero di voti, è stato eletto il nuovo Presidente dell’assemblea. Con 18 voti su 25 (le altre schede sono state così distribuite: 8 voti per Principe e 3 schede bianche) è stato riconfermato Emilio Chiappetta. L’Italia dei Vlaori dunque rimane fuori dall’Esecutivo del Comune di Rende. «Prendiamo atto con profondo rammarico che il sindaco di Rende, che abbiamo sostenuto in maniera leale e convinta, e la coalizione alla quale abbiano dato un contributo rilevante per la vittoria, hanno inteso tenere l’Italia dei Valori fuori dai ruoli di responsabilità amministrativa» dichiara Maurizio Feraudo, Segreta-

rio regionale IdV Calabria. «Si consuma, così, una gravissima frattura politica nell’unico comune calabrese dove il centrosinistra ha vinto al primo turno proprio per avere avuto la capacità di proporsi all’elettorato in maniera coesa ed unita - conclude la nota -. L’Italia dei Valori a Rende, dove è stata unilateralmente collocata fuori dalla maggioranza, si determinerà in Consiglio di volta in volta, nell’esclusivo interesse dei cittadini».

Vittorio Cavalcanti: «Abbiamo il dovere di governare con impegno e dedizione per onorare la fiducia accordataci dai cittadini. Anche l’opposizione dovrà farlo. Contestando, ma anche proponendo»

«Avvieremo una manutenzione puntuale e profonda del territorio: cura del verde, delle strade e della pubblica illuminazione non solo nelle zone centrali ma anche in quelle residenziali»

Rogliano: mobilitazione contro la chiusura dell’ospedale ROGLIANO - «Dopo la grande manifestazione di martedì scorso, nessuna risposta è arrivata né dal commissario on. Scopelliti né dal Commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Gangemi. E’ evidente la volontà di chiudere ad ogni ipotesi di ragionevole confronto istituzionale e di perseguire nell’obiettivo della chiusura dell’ospedale S. Barbara». E’ quanto afferma il sindaco di Rogliano, Giuseppe Gallo, in una lettera ai sindaci del Savuto in vista dellanuovamanifestazioneinprogramma sabato «per dire no alla chiusura del S. Barbara e all’isolamento del Savuto» con raduno a Piano Lago di Mangone. Nella lettera, Gallo si rivolge agli amministratori della zona «per rappresentare la si-

tuazione di grave difficoltà legata alla ipotesi di riconversione del presidio S. Barbara e più complessivamente l’insieme delle problematiche che affliggono l’entroterra con gravi ripercussioni di natura socio-economica. Se ciò dovesse verificarsi - prosegue Gallo - sarebbe veramente la sconfitta politica e civile del Savuto che ormai sta perdendo sempre più pezzi importanti del tessuto produttivo. In questo terri-

torio stanno chiudendo tutto: Ospedale, Scuole, Ferrovie, Fabbriche, Istituti di Ricerca, etc.. Come sindaci siamo chiamati ad una mobilitazione straordinaria, abbiamo il dovere di indignarci per difendere la dignità delle nostre popolazioni e delle Comunità amministrate. Rivolgo un appello ai cittadini affinché - conclude Gallo - si rechino in massa alla manifestazione per difendere la storia ed il patrimonio dei nostri paesi e dare un segnale forte alla politica sovracomunale».

rc

Tenevano in carcere il telefonino di un rapinato, nuovo arresto RENDE - Già un mese fa i carabinieri avevano arrestato due soggetti già noti alle Forze dell’Ordine per una tentata rapina in danno dell’erboristeria che si trova in Piazza Martin Luther King. I due soggetti avevano chiesto della malva ed avevano lasciato un pezzo di carta alla commessa in cui era scritta una frase. "Consegna i soldi". La commessa si era molto spaventata ed aveva capito che si trattava di una rapina. La commessa aveva chiamato la Centrale Operativa dei carabinieri ed aveva fornito una descrizione dei due rapinatori. Immediato l’intervento di una pattuglia in abiti borghesi del Nucleo Operativo nei pressi del Centro Commerciale. I due, identificati in Marco Cino, cosentino, e Francesco Mazzei, rendese, entrambi 33enne e già conosciuti ai tutori della legge, erano stati arrestati per tentata rapina aggravata (con pizzino) e, dopo le formalità di rito, accompagnati presso la Casa Circondariale di Cosenza. I due soggetti, però, non avevano tentato di rapinare solo l’erboristeria. Infatti, il giorno dopo il loro arresto, si presenta presso la Compagnia di Rende una donna che denuncia che il proprio figlio minorenne, la sera prima, è stato rapinato proprio da due soggetti con una pistola. Il ragazzo è stato rapinato del cellulare ed altri effetti di poco valore. Gli investigatori del Nucleo Operativo capiscono subito che c’è un legame tra i due eventi delittuosi. Così si fanno descrivere dettagliatamente dal ragazzo che ha subito la rapina i due malviventi. La descrizione corrisponde ai due arrestati per la tentata rapina all’erboristeria. La dott.ssa Donatella Donato della Procura della Repubblica di Cosenza emette subito un decreto di sequestro degli effetti personali che i due arrestati hanno portato con loro in carcere. Proprio tra queste cose vengono ritrovati il telefonino e gli altri effetti del minorenne. Sulla base degli elementi raccolti, il magistrato inquirente richiede subito al Tribunale di Cosenza - Ufficio Gip l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. A Francesco Mazzei, già in carcere, il provvedimento è stato semplicemente notificato. Cino, agli arresti domiciliari per la tentata rapina all’erboristeria, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale per questa nuova ipotesi di reato. r.c.


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CRONACHE CROTONE - «Finalmente, grazie all’intervento decisivo del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ed all’efficienza del sottosegretario alla Protezione civile Torchia ed al suo staff, la messa in sicurezza del torrente Papaniciaro, nel Crotonese, potrà prendere il via». Lo afferma il capogruppo dell’Udc Alfonso Dattolo, che aggiunge: «A quindici anni di distanza dalla tragica alluvione che costò sei vite umane e svariati miliardi di vecchie lire di danni alle strutture civili ed industriali, apprendiamo con soddisfazione

Dattolo (Udc): bene la messa in sicurezza del torrente Papaniciaro che i nostri sforzi, grazie alla sensibilità del presidente Scopelliti, hanno avuto buon esito». «E’ fresca - spiega Dattolo - la notizia secondo cui il Settore Protezione Civile della Regione Calabria ha emanato il bando di gara (esattamente il 7 giugno) mediante procedura aperta, per un importo che supera i sette milioni di euro,

per lavori di sistemazione idraulica e messa in sicurezza del torrente Papaniciaro (affluente del fiume Esaro) e per la realizzazione delle vasche di Laminazione (rispettivamente di 560.000 mq quella di valle e 500.000 metri cubi quella di monte)». Ancora Dattolo: «L’essere riusciti a rendere disponibile una cifra

del genere, nonostante le difficoltà generali e dopo che nel passato per problemi di tipo tecnico i fondi erano rimasti bloccati e non spesi, ed a vincolarla per la messa in sicurezza del Papaniciaro, consentendo così di scongiurare il rischio idrogeologico in tutto il centro di Crotone e permettendo il rilancio e lo sviluppo di molte atti-

vità, è l’ulteriore dimostrazione di attenta ed oculata amministrazione della cosa pubblica da parte del Governo della Regione. Tutto ciò, tra l’altro, va nella direzione dionorare, nel migliore dei modi possibili, sebbene a distanza ditanto tempo, le vittime di quell’evento calamitoso e di garantire alle popolazioni interessate il sacrosanto diritto ad una vita senza il timore di altri pericoli». Rosa Voci

Il 21 luglio è prevista la sentenza. Al processo anche diversi enti pubblici

Ghibli, in Appello chiesta la conferma delle condanne di Carmela Mirarchi CROTONE - Si è conclusa con la richiesta di confermare le undici condanne già emesse in primo grado larequisitoria del sostituto procuratore generale di Catanzaro, Massimo Lia, nell’ambito del giudizio d’appello a carico di presunti affiliati ai clan di ’ndrangheta del Crotonese coinvolti nell’operazione antimafia denominata "Ghibli". Si tratta, in particolare, di undici delle quindici persone che hanno scelto il giudizio abbreviato conclusosi, lo scorso 31 luglio, con quattro assoluzioni totali e le undici condanne, appunto, che le difese hanno poi impugnato. Sul banco degli imputati si trovano: il presunto boss Nicola Arena, condannato a 18 anni di reclusione, ed accusato anche dell’omicidio di Pasquale Nicoscia, avvenuto l’11 dicembre 2004 ad Isola Capo Rizzuto; Giuseppe Arena, già condannato a 10 anni; Pasquale Arena, 6 anni in primo grado; Francesco Gentile, 10 anni in primo grado; Tommaso Gentile 6 anni in primo grado; Maurizio Greco 6 anni in primo grado; Nicola Lentini 6 anni in

primo grado; Paolo Lentini 10 anni in primo grado; Giuseppe Lequoque 6 anni in primo grado; Antonio Morelli 6 anni in primo grado; Luigi Morelli, 6 anni in primo grado. Dopo la discussione del pg sono iniziate le arringhe difensive - la prima è stata quella dell’avvocato Francesco Gambardella -, che proseguiranno il 20e 21 luglio, giorno in cui è prevista anche la sentenza. Al processo hanno preso parte anche diversi enti pubblici, costituitisi parti civili, cui il gup in primo grado ha già riconosciuto corposi risarcimenti: 250.000 euro alla Regione Calabria, 200.000 euro alla Provincia di Crotone; 150.000 euro al Comune di Isola Capo Rizzuto. L’operazione "Ghibli" scattoò la notte del 20 aprile 2009 tra la Calabria e l’Emilia Romagna per l’esecuzione di 20 ordini di custodia cautelare in carceree numerosi sequestri per un valore di 30 milioni di euro, al culmine dell’inchiesta diretta a ricostruire la sanguinosa guerra fra gli Arena ed i Nicoscia. L’ottobre seguente l’inchiesta si concluse con un avviso di conclusione delle indagini

emesso a carico di 38 persone dall’allora sostituto procuratore antimafia Sandro Dolce, che ha coordinato le investigazioni condotte dal Ros dei carabinieri. L’inchiesta h a consentito di contestare complessivamente l’associazione mafiosa e numerosi reati connessi - soprattutto in tema di armi, nonchè di riciclaggio ed intestazione fittizia di beni -, tra i quali l’omicidio di Pasquale Nicoscia, che sarebbe stato la risposta al precedente assassinio di Carmine Arena, a sua volta ucciso in un attentato portato a termine con l’uso di un bazooka, a seguito del quale rimase gravemente ferito anche Giuseppe Arena, nipote del primo; ed il tentato omicidio di Domenico Bevilacqua, più noto come "Toro seduto" e considerato uno dei capi della criminalità zingara catanzarese, uscito miracolosamente vivo da un agguato che avvenne a Catanzaro Lido il 4 aprile del 2005, secondo gli investigatori come "punizione" per i tentativi di Toro seduto di rendersi autonomo rispetto alla cosca catanzarese, storicamente sottoposta agli "Arena" .

Fondazione Sud, 5 milioni per lo sviluppo CROTONE - Attraverso l’Invito "Sviluppo Locale 2010", scaduto lo scorso 25 febbraio, la Fondazione con il Sud ha sollecitato le organizzazioni di volontariato e di terzo settore di otto specifiche aree meridionali, individuate tra quelle caratterizzate da forte disagio economico e sociale con particolare riguardo agli aspetti legati alla criminalità, a proporre interventi integrati capaci di promuovere concretamente percorsi di sviluppo economico, sociale e culturale. La Fondazione, che mette a disposizione fino a 5 milioni di euro complessivi, ha selezionato le idee di sviluppo locale che parteciperanno alla seconda fase di progettazione esecutiva prevista

dall’iniziativa. I Comuni calabresi interessati sono: Belvedere di Spinello, Crotone, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Rocca di Neto, S. Mauro, Scandale, tutti in provincia di Crotone. rc

Lucà: su tante scelte locali si dovrebbero coinvolgere i cittadini CROTONE - «Esprimo grande soddisfazione e compiacimento per l’esito dei referendum sia perché abbiamo votato quattro "sì", sia perché a Crotone e Provincia siamo stati tra quelli che non abbiamo avuto mai alcun tentennamento o dubbio nel sostenere le proposte referendarie sull’acqua pubblica, quando non tutti quelli che le hanno poi sostenute erano d’accordo, altrettanto per il nucleare che speriamo venga definitivamente stracciato dalle agende politiche dei nostri rappresentanti nazionali». Si legge in una nota di Salvatore Lucà, CapoGruppo CdD. «La responsabile e consapevole partecipazione al voto dei nostri concttadini, pur se in misura minore rispetto al resto del Paese, ha senza dubbio messo in evidenza alcune cose che da oggi in poi il sistema della politica dovrà tenere ben presenti: il diritto sacrosanto dei cittadini ad esprimersi sulle cose da fare tramite questo legittimo istituto del referendum che qualcuno impropriamente pensava fosse uno strumento obsoleto e sorpassato. Il Popolo su tutte le questioni proposte ha dato una risposta inequivocabile, la speranza è che ognuno per la sua parte si renda conto che il bene comune viene prima di tutto e tutti. Forse - conclude - anche su tante scelte locali importanti, sarebbe il caso di ricorrere al coinvolgimento attivo dei nostri concittadini, tenuto conto che tante volte alcune decisioni non sono state prese proprio nell’interesse generale ma solo per spirito di parte o di collocazione politica».

Anna Bolle

Borse di studio contro la leucemia CROTONE - Il Comitato "Gli amici di Serenella" consegnerà due borse di studio in favore della ricerca medico-scientifica per l’acquisizione di nuovo conoscenze sulla diagnosi genetica delle leucemie. La cerimonia si terrà venerdì 17 giungo alle ore 18 presso la sala consiliare del Comune di Crotone, alla presenza del Sindaco e delle più alte cariche della città. La prima borsa di studio del valore di 5.000 euro sarà consegnata alla dott.ssa Gilda Mingrone, ricercatrice presso il Laboratorio di Differenzazione Cellulare, mentre la seconda borsa di studio di 30.000 euro andrà dott.ssa Barbara Crescenzi, ricercatrice preso il Laboratorio di Citogenetica. A

solo un anno dalla morte di Serenella Sanguedolce, il progetto che il Comitato intendeva realizzare è dunque diventato realtà grazie all’impegno profuso da ciascuno dei suoi membri e alla generosità di coloro i quali hanno inteso partecipare offrendo il proprio contributo. Il Comitato "Gli amici di Serenella", pertanto, nell’auspicare una sempre maggiore adesione da parte della cittadinanza alle iniziative benefiche che continuerà a promuovere, intende ringrazionre coloro i quali vorranno presenziare all’evento. rc


Mercoledì 15 Giugno 2011 il Domani 21

CRONACHE Cgil: aumenti inaccettabili per Risucchiato da macchina da fieno, muore bracciante i tributi locali, serve incontro 58enne a Sant’Onofrio VIBO VALENTIA - La Cgil di Vibo ha chiesto un incontro urgente al sindaco di Vibo «per affrontare - è detto in un comunicato del segretario generale Franco Garufi - le questioni relative ai tributi locali. A molti cittadini di Vibo - afferma Garufi - stanno arrivando in questi giorni le cartelle Tarsu, con con-

sistenteaumentorispettoall’anno precedente, senza che vi sia stato un sostanziale miglioramento del servizio. E’ un modo di fare inaccettabile da parte dell’amministrazione che non può scaricare le sue difficoltà sulle tasche dei cittadini. Che il comune di Vibo Valentia sia in cattive acque, è

dimostrato anche dall’agitazione che vi è stata nei giorni scorsi dei dipendenti comunali, tuttavia ciò non può produrre un appesantimento della condizione di vita in special modo delle fasce meno abbienti della popolazione». Rosa Voci

SANT’ONOFRIO - Un bracciante agricolo, Paolo Pezzo, di 58 anni, è morto mentre imballava del fieno. L’incidente è avvenuto in località Baroni di Sant’Onofrio, nel vibonese. L’uomo stava imballando il fieno quando, per cause che non sono state accertate, è stato risucchiato all’interno

della macchina. A dare l’allarme sono stati i familiari della vittima, ma ogni tentativo di soccorso è stato inutile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Sant’Onofrio per le indagini. c.m.

Una donna e una bambina sono ferite, le condizioni di quest’ultima sono gravi

Incidente sull’A3: 4 perdono la vita, 2 sono minorenni di Rosa Voci MILETO - Quattro persone, di cui due minorenni, sono morte in un incidente stradale avvenuto tra gli svincoli di Mileto e Rosarno sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Un mezzo pesante si è scontrato, per cause che sono in corso di accertamento, con un’auto. Due persone sono rimaste ferite. Una delle due persone rimaste ferite nell’incidente avvenuto sull’autostrada Salerno Reggio Calabria, che ha provocato quattro morti è una bambina di otto anni che è stata portata in eliambulanza nell’ospedale di Catanzaro. Le sue condizioni sono giudicate molto gravi. Il coordinamento regionale dell’elisoccorso, coordinato dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro sotto la guida dal dottore Guglielmo Curatola, sul posto dell’incidente ha infatti inviato due eliambulanze: una proveniente da Lamezia Terme e un’altra da Locri. La bambina ha un edema celebrare e numerosi traumi su tiutto il corpo. Soccorsa in condizioni disperate, in fin di vita, i medici dell’elisoccorso sono riusciti a rianimarla e portarla

ancora viva nell’ospedale del capoluogo di regione. Sul posto sono giunte anche tre ambulanze inviate dalle Aziende sanitarie di competenza. L’altra persona ferita è una donna, grave, ma che non dovrebbe essere in pericolo di vita e che attualmente è ricoverata nell’ospedale di Polistena. Le persone morte nello scontro sono: Francesco Laurendino, 27 anni, Gianluca Riolo, 22 anni, Patrizia Cardella, 2 anni, e Patrizia Cirlincione, 46 anni. I feriti sono invece: Lucia Cardella, 8 anni, e Antonella Laurendino, di 25 anni. L’incidente che ha coinvolto un autoarticolato e un fuoristrada Toyota è avvenuto al chilometro 373 nei pressi dello svincolo di Mileto. Il conducente dell’autoarticolato è illeso. I rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente sono in corso da parte della Polstrada di Vibo Valentia. L’impatto tra il mezzo pesante e l’auto è avvenuto in un tratto autostradale dove c’é il doppio senso di circolazione. Sul luogo dell’incidente, tra gli svicoli di Rosarno e Mileto tra le province

di Reggio Calabria e Vibo Valentia, sono intervenuti immediatamente i soccorsi sanitari del 118 con un’eliambulanza, le squadre di pronto intervento Anas e la polstrada per accertare la dinamica dell’incidente. L’autostrada è stata chiusa e i veicoli in direzione sud sono stati deviati con uscita obbligatoria allo svincolo di Sant’Onofrio - Vibo Valentia e rientro in A3 allo svincolo di Rosarno percorrendo la strada statale 18. Percorso inverso per i veicoli in direzione nord. La procura di Palmi ha aperto un fascicolo per fare luce sulle cause dell’incidente stradale avvenuto sull’A3 e che ha provocato la morte di quattro persone e il ferimento di altre due. Il pm Andrea Papalia ha disposto il sequestro dei mezzi coinvolti, un autoarticolato e un suv Toyota eun’ispezionemedicolegaledelle salme per decidere se disporre l’esame autoptico. Le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto in un tratto dove c’é il doppio senso di circolazione sono condotte dalla Polstrada di Vibo Valentia.

Coniugi rapinati nella loro abitazione VIBO VALENTIA - Due coniugi, G.F. e Nazzareno Scalzone coordinati dal coG.D., rispettivamente di 67 e 65 anni, so- mandante della compagnia di Tropea che no stati rapinati dei loro risparmi dopo hanno avviato le indagini. essere stati imbavagliati e immobilizzati rc mentre erano a letto nella loto abitazione. Il fatto è avvenuto ieri notte a San Calogero, comune del vibonese, in viale della Musica. I malviventi, dopo aver smontato il cilindretto delle delle chiavi del portone d’ingresso, si sono diretti verso la camera da letto, hanno rubato le chiavi che erano nella tasca dei pantaloni dell’uomo e hanno aperto un armadietto dove era custodita la somma di 8 mila euro, poi si sono dileguati. Sul posto sono intervenuti i militari della locale stazione al comando del maresciallo

Tessere elettorali, sindaco di Vibo: risolveremo problema toponomastica VIBO VALENTIA - «Non intendo trincerarmi dietro l’aspetto squisitamente tecnico, condividendo pienamente l’opinione secondo la quale ’complicare l’esercizio di un diritto, significa negarlò. Quindi, l’impegno dell’Amministrazione comunale è quello di definire in tempi ragionevoli l’ormai annosa questione della toponomastica nei quartieri di più recente realizzazione». E’ quanto afferma il sindaco di Vibo Valentia, Nicola D’Agostino, in relazione al mancato recapito delle tessere elettorali per il voto referendario in un quartiere della città segnalata dal consigliere comunale del Pd Giovanni Russo. «Si tratta - ha aggiunto - di una questione sulla quale, forse, il consigliere Russo potrebbe ulteriormente interrogarsi circa le reali motivazioni dell’incompiuta opera, forse troppo frettolosamente avviata dalla precedente amministrazione. Mi ha però lasciato fortemente perplesso quanto affermato dallo stesso consigliere Russo che, pur dicendo di non voler credere che il disservizio sia stato conseguenza di "un’operazione politica per non far raggiungere il quorum nella nostra citta" di fatto, sembra aver voluto lasciare qualche dubbio circa l’effettiva volontà dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco del Pdl. La perplessità - ha concluso il Sindaco - deriva, da un lato dalla circostanza che appare davvero singolare nel pensarechel’Amministrazioneabbiapotutoimmaginare di condizionare l’esito referendario con poche decine di voti non espressi nella città di Vibo Valentia e, dall’altro, dal fatto che doversi componenti della Giunta municipale, così come diversi componenti del Pdl hanno ritenuto di esprimere il proprio voto in occasione del recente referendum». Anna Bolle

Revocato divieto di balneazione a Vibo VIBO VALENTIA - Il sindaco di Vibo Valentia, Nicola d’Agostino, ha revocato il divieto temporaneo di balneazione nel tratto di mare compreso tra 300 metri a nord del Torrente S.Anna ed il Lido Marinella. La decisione, è scritto in una nota, è stata presa dopo che il Sindaco ha «preso visione dei risultati delle analisi effettuate dall’Arpacal in data primo giugno 2011 nelle aree interessate, che hanno evidenziato conformità rispetto alla tabella di riferimento».

rc


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CRONACHE E’ accusata con altre 4 persone di truffa, falso e abuso ai danni dell’ex As di Locri

Sanità, iniziata l’audizione dei testi nel processo alla Laganà di Carmela Mirarchi LOCRI - E’ iniziata l’audizione dei testi nel processo alla parlamentare del Pd, Maria Grazia Laganà, ed altre quattro persone accusate a vario titolo di truffa, falso e abuso ai danni dell’ex Azienda sanitaria di Locri. La deputata, non presente in aula, è imputata in qualità di vice direttore sanitario dell’ospedale di Locri, incarico che ricopriva nell’estate del 2005, periodo a cui risalgono i fatti. Ieri mattina , i giudici del Tribunale di Locri hanno sentito un militare della guardia di finanza, Gennaro Rubicondo, il quale ha riferito di avere sviluppato le indagini nella fase iniziale dopo la denuncia di Benito Spanti, all’epoca dei fatti commissario straordinario dell’Asl di Locri, su un alto numero di ordinativi. Successivamente è stato sentito il responsabile dell’ufficio economato dell’Azienda, Angelo Gratteri, che ha riferito di avere saputo dall’allora dirigente sanitaria Albina Micheletti, che a

La deputata del Partito Democratico, Maria Grazia Laganà non presente in aula, è imputata in qualità di vice direttore sanitario d ell’ospedale di Locri, incarico che ricopriva nell’estate del 2005, periodo a cui risalgono i fatti

fare gli ordinativi era stata Maria Grazia Laganà. Il processo è stato rinviato al 18 ottobre, quando sarà sentito Spanti. Nel processo sono imputati anche Pasquale Rappoccio, rappresentante dell’impresa di fornitura di medicinali Medinex di Reggio Calabria; l’allora direttore amministrativo dell’Asl, Maurizio Marchesi; un funzionario amministrativo dell’ente, Nunzio Papa, e un medico dell’ospedale, Alvina Michelotta. L’inchiesta fu avviata nel 2006 in base ad una relazione del prefetto Basilone, nominato commissario all’Asl di Locri dopo lo scioglimento dell’Azienda disposto all’indomani dell’omicidio del vice presidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, ucciso nell’ottobre del 2005, e marito di Maria Grazia Laganà.

I giudici del Tribunale di Locri hanno sentito un militare della guardia di finanza, Gennaro Rubicondo, il quale ha riferito di avere sviluppato le indagini nella fase iniziale dopo la denuncia di Benito Spanti, all’epoca dei fatti commissario straordinario dell’Asl di Locri

Torna in carcere l’ex collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce

Lunga marcia della memoria, parte il concorso fotografico REGGIO CALABRIA - "L’ultima foto alle mafie" è il tema che l’associazione daSud ha scelto per la prima edizione del Premio Lunga Marcia della Memoria, ideato nell’ambito dell’omonima campagna che, dal 2007, esplora l’Italia delle mafie e delle antimafie, attraverso la sperimentazione dei linguaggi creativi. Per la quarta edizione della Lunga Marcia della Memoria, daSud punta sulle immagini e lancia un concorso dedicato a tutti i fotografi sparsi per l’Italia, che parte da una domanda: Cos’é la mafia nella tua regione? Cos’é la mafia vista dalla tua regione? L’invito è raccontare le mafie, presenti ovunque e in diverse forme, su tutto il territorio nazionale. E tracciare un mosaico con un punto di vista inedito. Negli scatti ci sarà spazio per nuove forme di criminalità organizzata e vittime, violenze e sfruttamento, ambiente e grandi opere, finanza e lavoro. Ma anche lotte antimafia, rivendicazione di diritti, storie di resistenza. Un modo per interrogarsi su cosa sono la mafie e su cosa deve essere l’antimafia oggi. Un tentativo di fotografare i clan per l’ultima volta, assumendo l’impegno di una lotta che ci consegni un futuro libero dalle mafie. Il concorso che fa parte della Lunga Marcia della Memoria di daSud - nasce dall’incontro di due progetti dell’associazione: la campagna per i 150 anni dell’unità d’Italia "Le mafie ci uniscono" e il fumetto della collana Libeccio (Round Robin Ed.). Rosa Voci

REGGIO CALABRIA - Torna in carcere Giuseppina Pesce, di 32 anni, ex collaboratrice di giustizia, figlia del boss detenuto Salvatore Pesce, ritenuto a capo, assieme al fratello Antonino, dell’omonima cosca che assieme ai Bellocco controlla il territorio di Rosarno. Il gip del tribunale di Reggio Calabria Roberto Carrelli Palombi ha infatti disposto a suo carico la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia in carcere. La donna era stata arrestata la scorsa settimana ad Aprilia dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con l’ausilio di quelli di Latina. La donna era in compagnia della figlia più piccola e del compagno che era stato inserito a sua volta nel programma di protezione, revocato il 18 maggio scorso dopo la decisione della Pesce di interrompere la collaborazione. Con le sue dichiarazioni Giuseppina Pesce ha contribuito in

passato a ricostruire l’organigramma e l’attività della cosca omonima di Rosarno, fornendo indicazioni determinanti per l’esecuzione di numerose operazioni di polizia. Grazie alle sue parole, in aprile, erano state nuovamente arrestate la madre e la sorella, Angela Ferraro e Marina Pesce, sulla base di un provvedimento che ripercorreva gli aspetti salienti della sua collaborazione. La decisione di revocare i domiciliari è stata presa dal gip di Reggio Calabria dopo che lo scorso 9 giugno aveva disposto la traduzione con scorta della Pesce a Vibo Marina dove doveva essere sottoposta ai domiciliari, accertata l’inidoneità della precedente località dove la donna si trovava in precedenza. Il provvedimento non era stato eseguito proprio perché Giuseppina Pesce si era resa responsabile di evasione dai domiciliari.


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CRONACHE L’Assessore regionale all’Agricoltura ha scritto una lettera al Sindaco Tripodi

Trematerra: a Rosarno segnalato un solo caso di cancro al kiwi Interrogazione Idv su di Carmela Mirarchi ROSARNO - L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha scritto una lettera al Sindaco di Rosarno Elisabetta Rosa Tripodi, in merito alle azioni di contrasto alla batteriosi del kiwi. «Sono a riscontrare l’argomentata sollecitazione proposta dalla Città di Rosarno - Scrive Trematerra circa la presenza nel comprensorio territoriale di diversi casi accertati e diversi casi sospetti di cancro batterico del kiwi causato dall’organismo Pseudomonas syringae pv actinidiae. Vale la pena ricordare, seppur nella consapevolezza di non aggiungere alcunché di nuovo a quanto già di Vostra conoscenza, che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con proprio Decreto del 7 febbraio 2011, ha definito le disposizioni di natura fitosanitaria da adottare nel territorio della Repubblica Italiana utili a contrastare i danni da parte dell’organismo de quo. Lo stesso decreto individua i Servizi Fitosanitari competenti per territorio, quali organismi ufficiali per l’attuazione delle misure in esso descritte». Trematerra sottolinea, poi, che al «Servizio Fitosanitario Regionale, alla data odierna, è pervenuta una sola segnalazione proveniente dal comprensorio di Rosarno di caso sospetto di

batteriosi, successivamente accertata dai referti analitici dei campioni prelevati a seguito di sopralluogo compiuto dai tecnici del Servizio». L’Assessore Trematerra fa, quindi, una ricostruzione di quanto realizzato dal Servizio Fitosanitario regionale fino alla decisione di far partecipare la Regione alla costituzione del tavolo per l’emergenza del cancro batterico dell’actinidia atti-

«Il sindaco solleciti le aziende interessate a rapportarsi con il Servizio fitosanitario regionale attivo presso il dipartimento Agricoltura, foreste e forestazione»

vato dal Ministro Romano all’inizio di questo mese. Facendo, quindi, riferimento a notizie di stampa apparse prima che «la richiesta di intervento della Città di Rosarno giungesse alla mia attenzione» , Trematerra ha ribadito che esse hanno «suscitato nel sottoscritto una certa preoccupazione per il danno di immagine che ne potrebbe derivare ai produttori di kiwi che corrono il rischio di vedersi rifiutare dai consumatori il loro prodotto in quanto, questi ultimi, indotti a pensare che lo "pseudomonas syringae pv actinidiae" possa trasmettersi all’uomo». Concludendo, l’Assessore all’Agricoltura ha invitato il sindaco a sollecitare le aziende interessate a rapportarsi con il «Servizio Fitosanitario Regionale attivo presso il Dipartimento Agricoltura, Foreste e forestazione di questo Assessorato che opera in attuazione del disposto Dm 7 febbraio 2011».

Assessore Trematerra: «Suscitata una certa preoccupazione per il danno di immagine che ne potrebbe derivare ai produttori di kiwi»

Provinciali, Pdci: è nostro il seggio assegnato a Sel, presenteremo ricorso al Tar

pagamenti alle Farmacie dell’Asp 5 di Maria Speziale REGGIO CALABRIA - Giuseppe Giordano, Consigliere regionale dell’Idv, ha presentato una interrogazione urgente a risposta immediata al Presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti, nella qualità di commissario ad acta alla sanità sullo stato dei pagamenti a favore delle farmacie ricadenti nell’ambito della Asp n° 5, per sapere «se risponde al vero che i pagamenti a favore dei titolari di farmacia ricadenti nell’ambito dell’Asp 5 siano riconducibili alla mancata comunicazione del codice identificativo di gara e se, in caso affermativo, non sia il caso, di intervenire prontamente presso gli uffici competenti al fine di sbloccare una situazione finanziaria che sta rendendo sempre più difficile la condizione economica delle strutture farmaceutiche operanti nell’ambito dell’Asp 5. E’ altresì noto che tutti i titolari delle farmacie interessate hanno provveduto a quanto di competenza comunicando gli estremi del conto corrente dedicato ma che, a tutt’oggi, però, non sono state erogate le somme spettanti alle farmacie per i servizi prestati e, anzi,sembrerebbe, in base alle informazioni assunte dai diretti interessati, che i mandati di pagamento sarebbero bloccati per mancanza del codice identificativo di gara ». rc

REGGIO CALABRIA - La federazione provinciale del Pdci di Reggio ha annunciato la presentazione di un ricorso al Tar in relazione all’attribuzione di un seggio al candidato presidente di Sel e non ai Comunisti Italiani in Consiglio provinciale e «per difendere - è detto in un comunicato del partito - il diritto alla rappresentanza di 9154 elettori. Aspettavamo fiduciosi - è scritto nella nota - la proclamazione degli eletti al Consiglio provinciale da parte dell’Ufficio elettorale centrale costituito presso la Corte d’Appello. Purtroppo, constatiamo amaramente che il collegio incaricato ha inteso sposare la linea più comoda, ovvero quella di confermare la ripartizione dei seggi, illegittima ed arbitraria, fatta sul sito del Ministero dell’Interno». La memoria presentata dal gruppo di candidati del Partito dei Comunisti Italiani, abbastanza puntuale e corposa, è

stata esaminata probabilmente con poca attenzione. Forse i tempi ristretti o l’eccessiva fretta nell’assumere la decisione evidentemente non hanno consentito all’Ufficio Elettorale di ponderare adeguatamente la questione, svolgendo il necessario approfondimento». La federazione provinciale del Pdci reggino fa poi riferimento, contestandole, alle sentenze citate nel verbale della commissione per resistere alle tesi avanzate dal partito. «Siamo convinti prosegue la nota - che sia stato compiuto non solo un errore tecnico-giuridico ma attraverso ciò si è compiuta una limitazione ad un principio di democrazia in quanto mentre la legge assegna il seggio al Pdci, lo stesso è stato illegittimamente attribuito al segretario provinciale di Sel Nucera, che ha poco da vantarsi per il risultato dell’ 1,8% pari a 5.052 voti racimolato da Sel alle ultime

provinciali, ben al di sotto dei numeri minimi necessari per ottenere il diritto alla rappresentanza. Viceversa, il Pdci ha totalizzato il 3,3%, conquistando l’ottavo quoziente utile della graduatoria decrescente prevista ai sensi del comma 6 dell’articolo 75». r.c.


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MAPPAMONDO Si vedrà un po’ prima al Sud che al Nord e comunque dopo le 21.30 si vedrà bene in qualunque località dello stivale

Eclissi totale e Luna Rossa, che evento! di Stefano Cornelio Oggi l’Italia si trasformerà dalle 21 alle 23, in un gigantesco cinema all’aperto, meteo permettendo. La rappresentazione che va in scena è l’eclissi totale di Luna, una delle più lunghe degli ultimi anni, ed anche per quelli a venire: ben 100 minuti e più di spettacolo. L’eclissi sarà visibile da tutto il Paese, la totalità inizierà poco dopo le 21, basta guardare verso est e piuttosto basso sull’orizzonte. Si vedrà un po’ prima al Sud che al Nord e comunque nessun pericolo, dopo le 21.30 si vedrà bene in qualunque località dello stivale. L’eclissi di Luna avviene quando Sole, Luna e Terra sono allineati. Dato che Terra e Luna si muovono rispetto al Sole, e la Luna anche rispetto alla Terra, il fenomeno è molto dinamico. La Terra proietta nello Spazio la sua ombra e la Luna vi entra un po’ alla volta, prima nella Penombra e poi nell’ombra completa. Il massimo dell’eclissi, ossia la totalità, si avrà verso le 22.20 e finirà alle 23 circa, poi inizierà l’uscita dall’eclissi fino ai primi minuti del 16 giugno. Quanto rossa diventerà la Luna ? E’ la domanda che ci si fa ogni volta accade questo fenomeno. Teoricamente la Luna dovrebbe scomparire nell’ombra della Terra, ma l’atmosfera del nostro pianeta diffonde nello spazio i raggi del Sole, e la Luna si trova quindi immersa in una luce soffusa e rossastra. Questa volta diventerà probabilmente, ma non sicuramente, molto rossa per due motivi. Il primo è che la totalità inizia poco dopo

il sorgere della Luna e quindi questa rimane bassa e più facilmente in queste condizioni è di colore rosso, lo vediamo anche in condizioni normali tante volte nella nostra esperienza comune e senza

bisogno di eclissi. Il secondo è che in questo momento ben tre vulcani stanno eruttando lava, lapilli e soprattutto alte colonne di fumo e polvere: in Islanda, in Sud America e ora anche in Etiopia. Potrebbero aver caricato gli strati alti dell’atmosfera di polvere e quindi la colorazione della Luna piena potrebbe essere per questo già più rossa del normale. Consigli per osservare l’eclissi? Andare in un posto lontano dalle luci e tranquillo per godersi lo spettacolo in santa pace, magari in compagnia. Non serve alcuno strumento ma se uno vuole osservare la Luna con un normale binocolo che può avere in casa senz’altro si divertirà, specie se è in compagnia dei propri amici o figli. Chi non può farlo non si scoraggi e trovi in città un posto un po’ scuro, anche un balcone, da cui poter vedere questo bel fenomeno. Una curiosità, ovvia ma a cui non ci si pensa mai. Vista dalla Luna è un eclissi di Sole, quel che scompare infatti è proprio la nostra stella, oscurata dalla Terra. E se la luna rossa ci risponderà come nella canzone napoletana di Vian-De Crescenzo: "Ccà nun ce sta nisciun...", ce ne torneremo sconsolati, in attesa del 2015. Perché per rivedere l’eclissi totale di luna, alla fine della serata di mercoledì 15, dovremo attendere almeno quattro anni. E allora, naso all’insù - dalla Capitale a Frascati, fin su all’osservatorio astronomico di Rocca di Papa - e sintonizziamo gli orologi, in prospettiva del manto terrestre pronto a fare ombra, come quattro anni fa, sul suolo lunare. Benvenuti a Luna Rossa (eh sì, dalle metafore canore alle imprese marinaresche sportive, l’allusione salta facile), la nottata più speculativa che esista. "Si consiglia, per l’occasione, l’abito rosso", suggeriscono ironicamente quelli del

Planetario, organizzatori di "Rosso di Luna", oggi dalle 20,30 a mezzanotte. Anche se un po’ prima, intorno alle 22,12, lo spettacolo della più lunga eclissi totale degli ultimi 15 anni farà già capolino. «Il nostro satellite sarà proiettato quasi al

Il massimo dell’eclissi, ossia la totalità, si avrà verso le 22.20 e finirà alle 23 circa, poi inizierà l’uscita dall’eclissi fino ai primi minuti del 16 giugno centro del cono d’ombra terrestre: proprio per questo motivo si prevede che l’oscuramento della Luna possa essere assai profondo. La totalità terminerà alle 23:03, ma per vedere uscire completamente il disco della Luna dall’ombra bisognerà aspettare fino a mezzanotte e due minuti», assicurano gli esperti. E visto che ci siamo, diciamo pure che, durante l’eclisse la luna si troverà fra le stelle della costellazione di Ofiuco, tredicesima costellazione dello Zodiaco. Ed eccoci alla serata-nottata. Al Planetario, in piazza Agnelli, grazie alla collaborazione con UnitronItalia instruments sono state collocate quattro postazioni telescopiche. Le immagini saranno proiettate su maxischermo e commentate in diretta dagli astronomi del Planetario. Intanto, alle 21 e alle 23, sotto la cupola andrà in scena lo spettacolo che dà il titolo alla serata, "Rosso di Luna", a cura di Giangiacomo Gandolfi e Stefano


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MAPPAMONDO

CANCRO: In questa settimana c’è possibilità di fare qualche nuova scoperta e sicuramente vi è anche la possibilità di innamorarsi per chi non lo abbia ancora fatto, senza pensare al passato! Le coppie potranno rinnovarsi Cancro: Ne fanno parte persone leali e sicure, che sono legate alla tradizione come fossero parte di essa. I loro umori e anche i propositi possono essere mutevoli come il pianeta dominante del segno, la Luna. Questo auto-contraddirsi è comprensibile, quando è riconoscibile come parte della natura innata dell’individuo. Le persone del Cancro sono amanti della casa, della vita familiare e della tranquillitá domestica ma si divertono anche con viaggi e avventure. Adorano il passato e a volte vivono praticamente in esso, cosí si spiega il modo in cui ricercano il presente sempre tornando al passato. Chi è nato sotto questo segno è molto sensibile, anche se spesso fa di tutto per non dimostrarlo. Le discussioni lo logora, le critiche lo feriscono e come il granchio si rintana nel suo guscio. Anche se cauto, apprezza i divertimenti e la vita sociale. E’ spesso vivace e generoso, devoto alle cause perse. Quando il Cancro si innamora, è devoto, romantico e capace di attirare le cose.

Alessia Mancini (25 giugno 1978) - Showgirl italiana


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CARTELLONE Torna in Calabria l’assemblea dell’Aias Arte • Cultura • Spettacoli • Convegni • Seminari CATANZARO Presentazione associazione Astarte Il 9 maggio 2011 è nata “Astarte”, la nuova associazione di promozione sociale no-profit, sita in Catanzaro Lido, in Vico Primo Crotone s.n.c. presso centro studi politico sociali “Gigi Dattilo. L’Associazione sarà presentata ufficialmente oggi , alle ore 19.00, nel corso di un rinfresco che si terrà presso la stessa sede dell’Associazione in Vico Primo Crotone s.n.c. Catanzaro Lido Seminario in Europrogettazione Si svolgerà il corso specialistico in europrogettazione che fornisce le competenze professionali per utilizzare i fondi europei. E’ un corso innovativo in quanto dà molteplici opportunità di lavoro e di sviluppo professionale per il finanziamento di progetti con i fondi comunitari.Il seminario è aperto alla partecipazione di laureati e laureandi, professionisti e consulenti, dirigenti di Enti pubblici e imprese private. Il Centro Formazione Europea “Eurotalenti” ha avviatoilseminarioinEuroprogettazione, che si svolgerà dal 16 giugno 2011 a Catanzaro. Info al sito: www.eurotalenti.it. COSENZA Presentazionedi"ProLoco...alcentro" Oggi,alleore11.00,nelSalonedegli Stemmi della Provicnia di Cosenza sisvolgeràl’incontroperlapresentazione di "Pro Loco...al centro" parteciperanno: l’assessore al Turismo della Provincia di Cosenza, Pietro Lecce; il presidente Unpli- Cosenza, Domenico Bloise, il direttore del Centro Commerciale Metropolis, Giuseppe Belmonte e i rappresentanti delle 36 Pro Loco del territorio cosentino. Una due giorni, il 17 e 18 giugno, nella piazza del Centro Commerciale Metropolis di Rende, per promuovere le numerose attività e riflettere sulle funzioni e sul ruolo importante che assumono le Pro Loco nel processo di valorizzazione e sviluppo del turismo locale. LAMEZIA TERME Riunione comitato ordine e sciurezza Il Prefetto Antonio Reppucci ha convocato, per giovedì 16 giugno , alle ore 11.30, nella sede del Comune di Lamezia Terme in via Perugini, la riunione provinciale del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Seminario “Marchio & Design: quali strade per la loro protezione” Si svolgerà venerdì 24 giugno , a partire dalle ore 9.30, presso la sede di Unioncamere Calabria a Lamezia Terme il seminario dal titolo “Marchio & Design: quali strade per la loro protezione” promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimentoperl’Impresael’Internazionalizzazione - Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi in stretta collaborazione con l’Uami (Ufficio di Armonizzazione

Vincenzo D’Agostino, Giovanni Romano. Al convegno, che si terrà nei saloni della Concessionaria Ford Runco & C. Spa, saranno presenti gli amministratori locali, i rappresentanti del mondo imprenditoriale, gli ordini professionali.

Si svolgerà per la seconda volta in Calabria la 57ma edizione dell’Assemblea nazionale dell’Aias, l’Associazione no profit nata a Roma oltre cinquant’anni fa e presente in tutta Italia con 110 sezioni che si occupano di riabilitazione per le persone disabili, integrazione sociale e divulgazione della cultura della disabilità. Per la prima volta, in 19 anni di attività, l’Assemblea annuale sarà organizzata dalla Sezione di Cetraro, entusiasta di ospitare questo importante momento di confronto e di scambio di idee e progetti sulle attività riabilitative, assistenziali e di integrazione svolte in favore delle persone disabili dalle diverse Sezioni territoriali dell’Associazione. E’ già in moto la macchina organizzativa della Sezione di Cetraro per esprimere la massima riconoscenza al presidente nazionale, ing. Francesco Lo Trovato, che assieme ai vertici dell’Aias ha scelto la Sezione calabrese come sede dell’appuntamento annuale, e per rendere il più confortevole possibile l’accoglienza agli ospiti provenienti da tutta Italia. L’ini-

ziativa si svolgerà da venerdì 17 a domenica 19 giugno presso l’Hotel “La Castellana” di Belvedere Marittimo - Contrada Palazza, dove saranno centinaia i soci e dirigenti dell’Aias - in rappresentanza dei circa 10 mila soci - che raggiungeranno da tutta Italia la località calabrese scelta per l’Assemblea, che ogni volta si svolge in un luogo diverso. I lavori assembleari inizieranno venerdì 17 giugno alle 16.00 per concludersi, come prima giornata, alle 20.00: ad aprire l’Assemblea sarà il presidente nazionale dell’Aias, ing. Francesco Lo Trovato, che nella sua relazione annuale sottolineerà i traguardi raggiunti e le eventuali modifiche da apportare alle attività svolte in favore delle persone disabili. Durante l’Assemblea, saranno anche trattati aspetti formali delle attività, tra cui l’approvazione dei bilanci, la definizione delle quote sociali per il 2012 e la nomina della commissione di tesseramento. In occasione dell’Assemblea annuale, inoltre, per la prima volta la Sezione Aias di Cetraro ha deciso di “premiare”alcunepersonalitàdel

territorio che si sono distinte particolarmente per la vicinanza nei confronti delle attività svolte in favore dei disabili. Venerdì 17 dopo l’apertura dei lavori assembleari il direttore dell’Aias di Cetraro, Maurizio Arci, proclamerà 10 soci benemeriti dell’Aias, scelti tra i nomi calabresi più prestigiosi ed autorevoli del territorio, riconosciuti anche a livello nazionale ed internazionale, da sempre vicini agli obiettivi ed alle attività svolte dalla Sezione in favore dei disabili. L’Assemblea proseguirà domenica 19 giugno, sempre nella suggestiva cornice dell’Hotel “La Castellana”, dalle 9.30 alle 12.30: le diverse sezioni territoriali avranno a disposizione degli spazi durante i quali sarà possibile condividere le attività maggiormente significative svolte nel corso dell’ultimo anno. Anche quest’anno, infine, i partecipanti all’Assemblea avranno la possibilità di ammirare le bellezze del territorio ospitante: sabato 18 giugno, infatti, è prevista la gita sociale a Pizzo e Tropea, tra le più rinomate località turistiche del Tirreno calabrese.

per il Mercato Interno), il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza edUnioncamereCalabria-DeskEnterprise Europe Network.Ai lavori del seminario, introdotti da GiuseppeGagliotiecoordinatidaDonatella Romeo, interverranno: Emanuele Montelione; Edoardo Fano; Maurizio Borghese.

Calabria Fesr 2007-2013, si riunirà oggi , nella sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale a Reggio Calabria. I lavori saranno aperti dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Saranno presenti, oltre a Giacomo Mancini e Anna Tavano, tutti i dirigenti generali dei dipartimenti regionali, i rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo economico, dell’Economia e delle Finanze, dell’Ambiente, l’Associazione BancariItaliani,leOrganizzazionisindacali di Cgil Cisl, Uil e Ugl, il Forum delTerzoSettore,laConferenzaEpiscopale della Calabria, la Lega Ambiente Calabria, il Wwf, la Commissione regionale per l’Emersione, la Corte dei Conti, l’Upi, l’Anci, i responsabili dell’Autorità di gestione dei Pon Ambiente, Ricerca, Sicurezza, Reti e Mobilità, Governance e Assistenza Tecnica e dei Poin Energia Rinnovabile e Attrattori culturali.

si apriranno con il saluto di Paolo Peluffo e il saluto di Antonio Seminario.La conduzione dell’eventosaràaffidataadAlessandroCecchi Paone.Interverranno:ValerioZanone, Lucio Villari, Ferdinando Cordova, Carlo Ricotti, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna. Si terrà poi uno spettacolo teatrale sul Discorso di Garibaldi agli italiani di oggi scritto, diretto e interpretato da Emanuele Montagna.A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

REGGIO CALABRIA Illustrazione Polo Civico Conferenza stampa, oggi alle ore 11.00, nell’aula Giuditta Levato di Palazzo Campanella.I consiglieri regionali Giuseppe Bova e Pasquale Tripodi del Gruppo Misto, assieme a Pietro Fuda, candidato alla presidenza della Provincia di Reggio Calabria alle recenti elezioni amministrative, ed ai consiglieri eletti al Comune ed alla Provincia di Reggio Calabria nella tornata elettorale appenaconclusasi,illustrerannoalla stampa la strategia, il programma e la posizione che il Polo Civico ha deliberato di assumere in seno ai consessi dei due enti locali. smo”. Riunione comitato sorveglianza Por Calabria Il Comitato di Sorveglianza del Por

Convegno "Dalla Calabria, per l’Italia" Si terrà sabato 18 giugno , a Reggio Calabria, presso il Teatro Comunale Francesco Cilea, il convegno del Grande Oriente d’Italia intitolato "Dalla Calabria, per l’Italia". I lavori

RENDE Convegno Piani Energetici Comunali ed Energia Rinnovabile per le Imprese Il Parco Industriale di Rende, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza e la Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria organizzano per oggi alle ore 16.00, un convegno su piani energetici comunali ed energia rinnovabile per le imprese. Il convegno, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e del Comune di Rende, avrà come relatori Vito Antonio Morrone, Nicola De Nardi,

"L’economia della Calabria" Giorno 20 giugno , alle ore 15.30, presso l’aula Magna, Università della Calabria si terrà la presentazione del documento "L’economia della Calabria". Programma: apertura dei lavori, Giovanni Latorre; Luisa Zappone. Saluti delle autorità. Relazioni: Daniele Franco; Giuseppe Albanese. Discussioni generali ed interventi: Francesco Aiello; Antonio Aquino; Sebastiano Caffo; Renato Pastore. Modera: Giuseppe Chiellino Corso di Formazione L’approvazione definitiva dei primi decreti legislativi sul federalismo fiscalehaintrodottounanuovadisciplinadelfederalismocomunaleelarivisitazione della disciplina dei trasferimenti regionali nonché delle modalità di definizione dei fabbisogni e dei costi standard (soprattutto nel settore sanitario). LaScuolaSuperiorediScienzedelle Amministrazioni Pubbliche ha organizzato un corso di formazione che si terrà il giorno 24 giugno dalle ore 9.30 alle ore 16.30 presso la sede della scuola. Ulteriori informazioni si possono reperire sul sito della scuola all’indirizzo www.sssap.unical.it. SAN VITO SULLO IONIO Festa San Vito Martire In occasione dei solenni festeggiamenti in onore del santo Patrono San Vito Martire. Previsti per oggi , la comunità di San Vito sullo Ionio oltre agli eventi religiosi che caratterizzano la festività, ha provveduto ad organizzare due serate canore di particolare rilevanza. Serata canora anche quella di oggi , giorno di festa di San Vito Martire, nella quale sarà di scena “Mi ritorna in mente”. VIBO VALENTIA Seminario Arpacal di interconfronto dipartimentale Oggi , a partire dalle ore 9.30, nei locali dell’Hotel 501 di Vibo Valentia, si terrà il primo Seminario di interconfronto dipartimentale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal). Presiederà i lavori il Commissario dell’Arpacal, dr.ssa Sabrina Maria Rita Santagati, mentre a moderare gli interventi sarà il Direttore scientifico, ing. Emilio Rosignuolo. VILLA SAN GIOVANNI Consiglio Generale Uil-Fpl Il Consiglio generale nazionale della Uil-Fpl (Federazioni Poteri Locali), categoria della Uil che rappresenta i lavoratori della sanità, delle autonomie locali e del terzo settore, si terrà fino ad oggi , al Plaza Hotel di Villa San Giovanni.


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CARTELLONE All’insegna dell’Unità con il “Tour Music Fest” Arte • Cultura • Spettacoli • Convegni • Seminari

Quest’anno il festival dedicato alla musica emergente presieduto in finale da Mogol, diventa un vero e proprio viaggio lungo la penisola in omaggio alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. “Il fiore all’occhiello dell’Italia per ciò che riguarda la musica emer-

gente”: se così è stato definito il Tour Music Fest 2010, durante la serata finale con più di mille presenze, la quinta edizione di quello che ormai è diventato il festival per eccellenza della musica emergente riprende il suo viaggio con lo spirito e la passione di sempre, aumentan-

do i premi e aprendosi a nuove collaborazioni e proposte… Tante, infatti, le case discografiche che quest’anno mettono in palio la produzione e distribuzione del cd, e tante anche le borse di studio che danno ancor più rilevanza al respiro internazionale del festival. Il Tour Music Fest si fa così, in un momento di grande superamento dei confini nazionali, unico promotore di una musica emergente italiana che possa essere in primo piano anche nel contesto europeo, portando esponenti della musica nazionale a seguire le varie fasi del festival fino alla finalissima, e mettendo in palio tournèe all’estero, tra cui strutture come l’Arena o2 di Londra. E se Mogol presiederà la giuria della finalissima prevista come da tradizione a novembre, intanto passa proprio per la Calabria, da oggi al 16 giugno , il viaggio lungo tutta la penisola che porterà a scoprire i migliori talenti emergenti 2011. Cosenza, oggi : Sound Factory, Via Montagna Romualdo. Reggio Calabria, giovedì 16 giugno 2011 : Lm Recording, Ss 18, N6 Archi.

Arrivo reliquie S. Antonio La Parrocchia di S.Elia nella persona del parroco Don Salvatore Scalise, in collaborazione con il Santuario di Padova nella persona di P. Luciano Marini, il Comune di pentoner, il Comune di Catanzaro e tutta la Comunità Parrocchiale comunica che il santo più amato nel mondo arriverà in Calabria. Il busto reliquia di S.Antonio da Padova, proveniente dal Santuario di Padova, che per la prima volta visita l’Arcidiocesi Catanzaro-Squillace, sosterrà nella Parrocchia nei giorni oggi e 16 giugno .

start;ore 18.30, mercati Saraceni partenza tesserati e amatoriali; fine gara Via Torrenova (lungomare); premiazione, Via Torrenova Cirò Marina. Per le iscrizioni e tutti gli aggiornamenti fino ad inizio manifestazione si può consultare il sito www.minimaratona.it

casione della festa del patrono locale, Sant’Antonio. Nel corso della serata a Cropani Marina, il cantautore riceverà un omaggio da parte del maestro orafo crotoneseMicheleAffidato.L’ingresso al concerto è gratuito, ed avrà inizio alle ore 21.30.

COSENZA Presentazione libro “L’ho fatto per amore. Giulia” Sarà presentato oggi , ore 17.30, presso la sala conferenze “Giuseppe Giacomantonio” della Biblioteca Nazionale di Cosenza, di piazzetta Toscano, l’opera prima di Marlisa Albamonte “L’ho fatto per amore. Giulia”. All’incontro letterario prenderanno parte Giuliana Mocchi, Elvira Graziani, Angela Costanzo. Modererà, Antonietta Cozza. Le riflessioni conclusive saranno affidate alla stessa autrice. Nel corso dell’evento l’attrice Francesca Marchese interpreterà brani del romanzo. Previsto, inoltre, un intermezzo musicale a cura del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.

DAVOLI Presentazione del libro di Padre Bernardino Gualtieri Sabato 18 giugno , alle ore 17.30, presso Borgo Antico Hotel & Resorts Via Mario La Cava, si terrà presentazione del libro di Padre Bernardino Gualtieri "Passeggia con me per le vie di Davoli". Moderatore: Nicola Seminaroti. Presentazione del libro: Caterina Scarpino; Vittorio Daniele. Conclusioni: Antonio Corasaniti. Interverrà l’autore.

BORGIA Appuntamento all’Insonnia DiscoBar Aprono i battenti i locali estivi. Venerdì 17 giugno , sarà festa all’Insonnia DiscoBar, prima puntata con dj set live per gli amanti del buon sound. L’Insonnia è a Roccelletta di Borgia (Via Risorgimento, 140). La consolle è affidata alle sapienti mani di Claudio Giordano, che accompagnerà all’ora dell’aperitivo con il suo Buddha Style, e del guest dj Giovanni M from Z-One con la sua happy music dalle 23.30 in poi. Inaugurazione di ArmonieD’arteFestival Il 30 giugno , alle ore 22.00, al Parco Scolacium di Roccelletta di Borgia appuntamento con la storia della culturainCalabria.Ilgrandedirettore d’orchestra Zubin Mehta inaugura Armonie D’Arte Festival 2011 BOVALINO Festa dei Bambini Giorno 18 giugno , a Bovalino in Piazza Camillo Costanzo, alle ore 21.00,laProLocoorganizzalaFesta dei Bambini con Cristina d’Avena CARDETO Musica e Danze della Tradizione Ciatumeu,domenica19giugno,alle ore 17.00, in Piazza Felice Romeo. Aspromonte Libera Mente e Radici del Suono in collaborazione con il Comune di Cardeto presentano: RadunodiZampognaridellaVallata del S. Agata, in memoria di un figlio di questa terra: Don Mico Fortugno. Programma: ore 17.30, apertura degli stand: laboratori, mostra fotograficasu Don MicoFortugnoe l’Aspromonte, artigianato locale. Ore 19.00, incontro con i suonatori della vallata del S. Agata. Ore 20.30, presentazionedellaserataconinterventidelle associazioni che hanno realizzato l’evento e di quelle ospiti. Saranno presenti l’associazione Zampognari di Cardeto, Gruppo Folk Asprumunti. A seguire: Festa a ballu! CATANZARO Programma del Circolo Unione Università Permanente Il Circolo Unione Università Permanente presenta il suo programma: oggi , ore 17.30, conclusione del corso di perfezionamento pianistico. Giorno 17 giugno , dalle ore 18.30 alle 21.00, "Saverio Palermo e i Social friends". Mostra antologica di Raffaele Luigi Leone Fino al 21 giugno , verrà allestita presso le sale dello storico Complesso Monumentale del San Giovanni una Mostra antologica itinerante del M° Raffaele Luigi Leone.La conferenza stampa si terrà sabato 11 giugno, alle ore 16.30. Vernissage cocktail, alle ore 18.00. All’inaugurazione presenzieranno personalità istituzionali della Provincia e del ComunediCatanzaroepersonaggidella vita pubblica, della critica, della cultura di chiara fama nazionale.

CETRARO Staffetta Nautica Oggi , alle ore 11.30, il presidente di AssonauticaCosenzaGiuseppeGaglioti invita all’event Staffetta Nautica “L’Italia unita dal Mare” per il 150° anniversario Unità d’Italia. CIRO’ MARINA III^ MiniMaratona della “Magna Grecia” Domenica 19 giugno 2011 , si svolgerà a Cirò Marina, la III^ MiniMaratona della “Magna Grecia”, corsa podistica su strada, organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica "Rari Nantes Cirò Marina", in collaborazione con il Coni Provinciale di Crotone, l’Asi (Alleanza Sportiva Italiana) e il Comune di Cirò Marina. Il percorso della MiniMaratona previsto è di 10Km. Programma: domenica 19 giugno 2011, ritrovooreore16.30,inViaTorrenova (lungomare) Cirò Marina; Bus Navetta Via Torrenova - fino alle ore 17.30; servizio gratuito trasporto atleti da Via Torrenova ai Mercati Saraceni per la MiniMaratona di 10Km e Bivio Umbriatico per la passeggiata di 2,6Km; ore 18.00, Bivio Umbriatico partenza per la passeggiata; ore 18.10, mercati Saraceni spiegazione regolamento; ore 18.15, mercati Saraceni Atleti verso lo

Mostra fotografica "Il Mondo di Tila" Ancora una volta, il duo artistico calabrese, Maria Concetta Policari fotografa e l’artista Gianmarco Polimeni,coinvolgerannoilpubblicodi Cosenza il 19 giugno , presso il Caffe Letterario, ore 19.00, con una mostra personale di fotografia intitolata “Il mondo di Tila” curata e presentata da Carmelita Brunetti. CROPANI Luca Dirisio in concerto E’ stato uno dei protagonisti indiscussidelleprimesettimanedell’ultima edizione dell’Isola dei famosi, dividendo il pubblico, dimostrando la sua vivace tempra. E’ Luca Dirisio che domenica 19 giugno si esibirà in concerto a Cropani Marina in oc-

MOTTA SAN GIOVANNI Pallavolando 2011. Tredicesima Edizione La seconda tappa di "Pallavolando 2011 - Tredicesima Edizione" si svolgerà, organizzata dalla Asd Futura Volley, a Motta San Giovanni sabato 25 giugno 2011 , alle ore 15.00, pressolaPiazzaMunicipio.Sicomunica,inoltre,chelaterzatappa,organizzata dalla società Centro Addestramento Volley Gallico, si svolgerà a Gallico Marina , Via Arenile, domenica 26 giugno 2011 alle ore 15.00. REGGIO CALABRIA “Reggio Pop Music Festival” Arriva il “Reggio Pop Music Festival” dedicato alle proposte emergenti che, da quest’anno, sarà gemellato con il “Superfantastico”, il più grande contest di musica italiana del Nord America. La rassegna nazionale che si svolgerà in riva allo Stretto celebra la sua seconda edizione ed è organizzata dall’Associazione culturale “Viva” con il patrocinio del Comune di Reggio

Calabria. Le iscrizioni, saranno aperte fino ad oggi . Per partecipare bastaavercompiutoi16annidietàe presentarsi con un brano, edito o inedito, esclusivamente cantato in lingua italiana. Per effettuare l’iscrizione, gratuita per il primo turno, e ulteriori informazioni, contattare il sito www.reggiopopmusicfestival.it . II edizione IndieRocketFestival Sabato 18 giugno , sul Lungomare di Reggio, grazie all’ospitalità del Lido Nettuno in Via Rada delle Mura Greche, avrà luogo la seconda edizione di IndieRocketFestival Tour/ ReggioCalabria,organizzatadall’associazione socio-culturale More, in collaborazione con l’Unpop music club. Dalle ore 20.00, Villaggio delle autoproduzioni Food & bavarage a cura del Lido Nettuno. Dalle ore 22.00, inizio concerti con Saroos feat. members of Notwist & Lali Puna(Berlino/Monaco-Ger)Katsudoji (Cagliari - Ita) (AllMyFriendzAre) Dead (Reggio Calabria - Ita) e Daniele Giustra dj set Open Day al Circolo Velico Reggio Un programma dedicato ai bambini dai 7 ai 14 anni per avvicinare i reggini alla cultura dello Sport della vela e al rispetto del mare che si svolgerà durante la vacanze scolastiche. Una occasione , l’Open Day, che si terràdomenica19giugno,dalleore 9.00 alle ore 13.00, per conoscere la sede del Circolo Velico Reggio, e sarà offerta alla cittadinanza l’occasione di familiarizzare con le imbarcazioni alla presenza dei tecnici e degli atleti . Presentazione libro di Michele Cucuzza Sarà presentato martedì 21 giugno , alle ore 17.30, presso il salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, nel corso di una manifestazione promossa congiuntamente dall’associazione Culturale Anassilaos e dall’associazione Windsurf dello Stretto il libro del giornalista e conduttore televisivo Michele Cocuzza, “Fuori dal video - Storie italiane” (EdizioniSabinae).Sarannopresenti all’incontro Roberto Raffa, Stefano Iorfida, Tito Tropea. Relazionerà Francesca Neri. Finale Miss Italia nel Mondo La finale di Miss Italia nel Mondo andrà in onda lunedì 4 luglio , in diretta su Raiuno dal Lungomare di Reggio Calabria e non più il 25 giugno.Ancora un pò di attesa dunque per le quaranta finaliste 2011, che arriveranno in Calabria da tutto il mondo il 19 e il 20 giugno. ROMA FinalescudettoRealMisano-Soverato Sabato 18 giugno , a Roma (stadio Casal del Marmo di via Giuseppe Barellai n. 135), alle ore 16.00, si assegnaloscudettoJunioresRegionale 2010/2011. A contendersi il titolo la rappresentante dell’Emilia Romagna, il Real Misano, e quella della Calabria, il Soverato.


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il Domani Mercoledì 15 Giugno 2011

IL DOMANI DELLA CULTURA Nella sede della fondazione Bellonci, i 400 Amici della domenica e i 30 lettori "forti", scelti dalle librerie italiane, esprimeranno il loro voto. Alessandro Bertante è lo scrittore più apprezzato su Facebook

Premio Strega, stasera i finalisti Luciana Castellina tra i possibili papabili Camilla Mozzetti Ancora poche ore d’attesa e verrà svelata la cinquina dei finalisti del premio Strega 2011. Questa sera in casa Bellonci, sede dell’omonima fondazione, a capo del riconoscimento letterario più famoso d’Italia, si terrà lo spoglio dei voti dei 400 Amici della domenica, il gruppo che da sempre è chiamato a scegliere i cinque scrittori che il prossimo luglio si daranno battaglia al ninfeo di villa Giulia a Roma per lo Strega 2011. A presiedere la votazione il vincitore dello scorso anno Antonio Pennacchi. Insieme a loro anche il gruppo dei 30 lettori "forti" scelti da alcune tra le più importanti librerie nazionali. Inutile soffermarsi sul tema "scommesse", di sicuro, al momento, c’è solo un dato: nessun grande best-seller è in gara. Fatta eccezione per il lavoro di Fabio Geda, Nel mare ci sono i coccodrilli, scelto, tra l’altro, da Francesca Archibugi per il suo nuovo film e in vetta alle classifiche di vendita per le 200mila copie solo in Italia a cui debbono aggiungersi le 30mila francesi, nella dozzina che si contenderà i cinque posti non figurano molte sorprese. "Letteralmente" parlando s’intende. Secondo i "rumors" ufficiosi, gli scrittori che dovrebbero star tranquilli al momento sono tre: Edoardo Nesi con Storia della mia gente (Bompiani), Mario Desiati con Ternitti (Mondadori) e Mariapia Valediano con La vita accanto (Einaudi stile libero). Quest’ultima, poi, vanta il sostegno di una delle fondazioni linguistiche più importanti d’Italia. La Società Dante Alighieri ha infatti dato il proprio voto alla Valediano. Per quanto riguarda, invece, il lavoro di Desiati, se dovesse imporsi come "preferito" potrebbe sicuramente riportare a

Luciana Castellina e la copertina del libro

I tre finalisti certi: Edoardo Nesi con Storia della mia gente (Bompiani); La vita accanto (Einaudi Stile Libero) di Mariapia Veladiano e Ternitti di Mario Desiati edito dalla Mondadori Edoardo Nesi

galla le polemiche sull’attendibilità del premio. Edito dalla Mondadori, sarebbe il quinto successo della casa editrice. E in questo caso qualcuno si potrebbe sentire autorizzato a pensar male. Anche per questo sono in molti a puntare sul successo, a sorpresa, di Luciana Castellina e del suo diario La scoperta del mondo, pubblicato da una casa tanto indipendente quanto poco conosciuta come la Nottetempo. Certo, una sua vittoria allo Strega 2011 è data quasi come "impossibile", ad ogni modo la cofondatrice del Manifesto ha dichiarato ad affari italiani.it, che dedicherebbe il premio ai suoi «compagni della più bella avventura possibile nella vita, quella di cambiare il mondo e rendere compatibili due obiettivi fino ad oggi rimasti contraddittori: libertà e uguaglianza». Gli ultimi due scrittori papabili che sembrano poter entrare nella cinquina dei finalisti sembrano essere Bruno Arpaia con L’energia del

vuoto, edito da Guanda e il già nominato Fabio Geda, a cui potrebbe però rubare il posto il libro di Alessandro Bertrante Nina dei lupi (Marsilio), supportato da un nutritissimo gruppo di sostenitori su Facebook. Incertezza, poi, sull’esordiente Viola Di Grado, neo vincitrice del Campiello Opera prima con Settanta acrilico trenta lana e su Giorgio Nisini che per Fazi ha pubblicato La città di Adamo. Fuori dai giochi resterebbero, quasi certamente, Malabar (Guida) di don Gino Battaglia, Il confessore di Cavour (Manni) di Lorenzo Greco e A cosa servono gli amori infelici (Playground) di Gilberto Severini. È bene ricordare come il premio Strega non solo rappresentati il più importante premio letterario italiano, ma impersonifica il perfetto trampolino di lancio e di "assestamento" per ogni scrittore che rientra anche solo nella dozzina dei semifinalisti. È il premio che fa vendere più copie, non solo al vincitore. Una garanzia se non matematica, quantomeno possibile.

Roma, occupato il teatro Valle i dipendenti: «No a un bistrot» Mirella Utano Un’occupazione che dovrebbe durare ben tre giorni. Con queste premesse, ieri, più di cento lavoratori del mondo dello spettacolo hanno occupato, nelle prime ore della mattina, lo storico teatro Valle di Roma. Il teatro capitolino è stato da poco privatizzato e senza il "via libera" dei dipendenti, si leggeva in uno dei tanti volantini scritti dai manifestanti. L’ipotesi più probabile al momentosembrerebbelatrasformazione del punto culturale in ristorante, o meglio in "bistrot". A questo si sono opposti tutti coloro che da anni lavorano nel settore e che hanno a cuore il futuro del Valle. «Come l’acqua, l’aria ora la cultura», e «Riprendiamoci il Valle», sono gli slogan dei tanti striscioni appesi dall’ultima galleria del teatro. «Oggi lavoratrici e lavoratori dello spettacolo autorganizzati che in questi mesi si sono mobilitati per iripetuti attacchi subiti dal mondo dell’arte e del sapere, hanno occupato il teatro Valle che, a seguito della soppressione dell’Ente teatrale italiano cui sino ad ora è stata affidata la gestione, rischia la chiusura», questo l’appello principale. All’assessore alla Cultura per Roma capitale, Dino Gasperini, viene contestato lo scarso interesse per le sorti del teatro, ma dall’ufficio del neo assessore arrivano le prime rassicurazioni. Si legge in una nota di Gasperini: «M’impegnerò per la tutela del

Il teatro Valle di Roma

Valle e della sua identità». Non solo. Giunto subito al Valle, Gasperini ha incontrato una rappresentazione del gruppo di manifestanti a cui ha promesso: «Sul Valle non sono solo rassicurazioni, le mie, ma molto di più. Domani (oggi ndr) abbiamo in giunta la delibera che ci consentirà di firmare il protocollo col ministero dei Beni culturali e quindi di mantenere pubblico il Valle facendolo passare dal ministero all’amministrazione comunale. Stiamo lavorando già – ha concluso l’assessore – per un’assegnazione del Valle al teatro di Roma».Nonostanteciò,prosegue l’occupazione, una tre giorni, promettono gli organizzatori, volta ad ospitare incontri e dibattiti tra il personale dello spettacolo, non solo del teatro, da mesi sotto la morsa dei tagli alla cultura.


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IL DOMANI DELLA CULTURA

Italo Calvino e Jorge Luis Borges in una foto d'archivio

Apre a Venezia il giardino realizzato secondo lo stile dell’autore argentino. Tremila piante di bosso e 1.150 metri di percorso

Il labirinto perduto di Jorge Luis Borges Emma Martano Chissà, forse nei suoi occhi, anche quando non vedevano più, quell’intrico di calli deve aver richiamatoallamemoriaunsimbolico labirinto dove potersi "smarrire". Un’immagine cara a Jorge Luis Borges, che amava profondamente Venezia. Tanto che la Laguna oggi ricambia con un omaggio allo scrittore argentino, nel venticinquesimo della sua scomparsa: il Labirinto Borges. Si tratta di un ampio giardino (occupa uno spazio di 2300 metri quadri) che sorge nel cortile della fondazione Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Un progetto disegnato, nei primi anni ’80, dall’architetto inglese Randoll Coate ma in cui non manca lo zampino del romanziere stesso. Ispirato al Giardino dei sentieri che si biforcano, uno dei racconti più caratterizzanti di Borges (dalla raccolta Finzioni, 1935-1944),ilgiardino,composto da 3.250 piante di bosso, riproduce il nome del poeta argentino, morto a Ginevra il 14 giugno del

1986, come se fosse idealmente scritto sulle pagine di un grande libro aperto. Un progetto fortemente voluto dalla seconda moglie dello scrittore, Marìa Kodama, già presidente della fondazione internazionale Jorge Luis Borges, la quale ha richiesto (e così è) che venisse realizzato all’interno del labirinto-giardino veneziano un corrimano che riporta la scritta in lingua "El Jardín de senderos que se bifurcan". Una sorta di via illuminata verso l’uscita, per chi non vede. Condizione che il poeta argentino ha conosciuto a partire dalla fine degli anni ’50 ma che ha saputo trasformare in senso creativo, rendendola metafora di vita. Ancora una volta un simbolo da trasferire nella sua potente scrittura. E che si ritrova ’ad arte’ anche nel percorso della fondazione Cini che inaugura oggi con una cerimonia di presentazione e celebrativa a cui sarà presente anche Marìa Kodama e che prevede l’evento musicale di Julio Viera. Per tutti il giardino di Borges

Sull’isola di San Giorgio maggiore lo spazio è ispirato ad un racconto del grande poeta del Novecento

Un’opera "contesa" tra due studiosi che suscita pareri opposti. È un dipintoineditodiCaravaggio,raffigurante Sant’Agostino, il cui ritrovamento in Spagna è stato annunciato martedì scorso da Silvia Danesi Squarzina, docente di Storia dell’arte moderna all’università La Sapienza di Roma. Bocciato da Vittorio Sgarbi che lo ha consideratoaddirittura«una bufala». Un ritrovamento difeso, invece, dalla docente universitaria che, parlando con l’Adnkronos, replica alle accuse. «Mi dispiace – spiega Danesi Squarzina – che Vittorio, che stimo come conoscitore, abbia espresso parere contrario al mio. Il mio parere è fondato sui documenti di archivio». «Vittorio – continua Squarzina – cita Longhi, che sottolineava l’importanza dell’opera

d’arte come primario documento essa stessa. Ma Vittorio dimentica che Longhi metteva in guardia i giovani dall’uso delle riproduzioni». Per valutare un dipinto, ammonisce Danesi Squarzina, specialista della collezione Giustiniani, «è indispensabile vederlo in originale, in carne e ossa. Pertanto invito Vittorio Sgarbi a venire a Roma in novembre, quando il dipinto sarà tornato da Ottawa». «Se il proprietario lo presterà, organizzeremo una tavola rotonda davanti al dipinto, e così lo specialista potrà offrire il suo prezioso parere alla luce di un esame diretto». In questa occasione, conclude l’esperta, «avremo davanti i risultati comparativi di una indagine promossa dalla Soprintendente Rossella Vodret su ben 23 dipinti di Caravaggio, e potremo fare il punto sui primi anni romani del Merisi». Nel frattempo, il dipinto sarà

Spunta un inedito di Caravaggio il critico Vittorio Sgarbi lo defisce una «bufala» Elisa Quercia

Un immagine del giardino

aprirà mercoledì 15 giugno. Sotto le finestre della biblioteca della fondazione Cini, nello spazio retrostante il chiostro del Palladio e il chiostro dei Cipressi, il visitatore avrà l’opportunità di "smarrirsi", tra le siepi del giardino dove, a partire dal nome, riecheggia uno dei più grandi geni letterari del Novecento. Gli ospiti percoreranno, nell’iter

esposto alla National gallery di Ottawa in una importante mostra su Caravaggio, curata da David Franklin e da Sebastian Schutze, autore di una recente monografia sul pittore.

L'inedito di Caravaggio

completo, 1.150 metri, che si presentano, secondo il progetto di Coate, come un libro aperto, cosparso di oggetti che alludono a simboli cari a Borges: un bastone, gli specchi, la clessidra, la sabbia, la tigre e un enorme punto di domanda. Fondazione Giorgio Cini. Isola San Giorgio Maggiore, Venezia. Info: 0412710211.

Prima dell’arrivo a Roma il dipinto sarà esposto alla National Gallery di Ottawa in una mostra sul pittore



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ITALIA

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CINEMA

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Chiedimi se sono felice Un film di Aldo Baglio, Giacomo Poretti, Giovanni Storti, Massimo Venier. Con Antonio Catania, Marina Massironi, Giacomo Poretti, Aldo Baglio, Giovanni Storti. Genere: Commedia Durata: 135 min. Italia 2000 Tre amici (uno doppiatore di colpi di tosse, l’altro comparsa alla Scala e il terzo statua vivente nei grandi magazzini) cercano, senza successo, dimettere in scena il Cyrano. Ma Giovanni, innamoratosi di Marina, una hostess, se la vede soffiare quasi involontariamente da Giacomo. A distanza di tre anni, Giacomo va a cercare Giovanni, che nutre ancora rancore. Giacomo e Marina vivono insieme e vogliono convincere Giovanni a incontrarsi ancora una volta con Aldo, col quale aveva rotto coinvolgendolo nella vicenda. Un viaggio in Sicilia potrebbe portare alla rappacificazione.



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