il domani

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Venerdì 15 Ottobre 2010

Anno XIII - Numero 283

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

REGIONE

ARTE

Cultura e innovazione, seminario sulle opportunità di finanziamento

GOVERNO

Ecologia, arte, mente: Catanzaro celebra Michelangelo Pistoletto

a pag » 4

Finanziaria, il Cdm dà il via libera e ora si prepara la riforma fiscale

a pag » 20

a pag » 30

Il leader dell’Api conferma la volontà di aggregare una vasta area di centro spezzando l’attuale sistema bipolare

Rutelli a Lamezia: e ora il terzo polo «Un percorso democratico per fermare la deriva leghista della destra e quella giustizialista della sinistra» IL COMMENTO

Progetto politico comune per i cattolici italiani

«Non è un caso che oggi milioni di persone si rifugiano nell’astensione e L’INTERVENTO annunciano grande interesse per questo terzo polo. Cioé, una soluzione democratica, liberale, riformatrice che può aggregare su una strategia alternativa» a pag » 5

DEFICIT

LA STORIA

Tagli sanità, Chiaravalle costa troppo ma il sindaco si ribella

di Paola Binetti parlamentare dell’Udc

Le Settimane Sociali sono da sempre un’occasione preziosa per riflettere e confrontarsi, ispirando cristianamente la società. Il Documento preparatorio della 46ma edizione di Reggio Calabria è una perfetta agenda dei problemi del Paese,unaricognizionedeibisogni che consegna a noi politici la responsabilità nella difesa dei valori cattolici. La nostra è una società sempre più in preda a una crisi di valori. I cattolici italiani, soprattutto quelli impegnati in politica, devono raccogliere la sfida del cambiamento orientato al bene comune. Da ciò il rilancio di un piano di valori credibili e concreti che restituiscano al Paese quella buona politica che manca. Su questo solco speriamo possa realizzarsi il coinvolgimento dei cattolici in un progetto politico comune e condiviso.

ROMA - Nel Toro, da giovane, era considerato la più grande promessa del calcio meridionale, dopo Pietro Anastasi. Erano gli anni ’70. Oggi vive di pensione e chemioterapia. L’ultima vittima del Dio pallone. «Anche a me davano Micoren - dichiara - ci fidavamo, anteponendo la carriera alla salute. Vorrei parlarne ai magistrati».

CATANZARO - I tagli sono necessari per risollevare le sorti della sanità calabrese. E su questo sono tutti d’accordo. Ma quando dalle parole si passa ai fatti ecco scoppiare le prime grane. E’ già accaduto per gli ospedali del Cosentino. E adesso tocca a Chiaravalle Centrale, paesone delle Preserre catanzaresi. I numeri parlano (parlerebbero) chiaro: dieci milioni e 400 mila euro. Tanto costa annualmente l’ospedale del centro collinare, uno dei sei che sarà riconvertito entro il 31 marzo 2011, così come previsto dal Piano di rientro dal deficit sanitario. Una somma destinata in parte anche alla copertura degli stipendi del personale: 166 persone al 30 giugno scorso, è scritto nel piano stesso, 26 delle quali nella Direzione amministrativa.

di Ludovico Casaburi a pag » 29

a pag » 3

Garritano, ex calciatore: malato e senza lavoro

IL FATTO L’ambasciatore Morabito dal Principe di Monaco a pag » 13

CATANZARO Oggi la presentazione del gruppo "Metà di tutto": una battaglia per le donne a pag » 16

REGGIO CALABRIA Elezioni amministrative, Idv: sosterremo Canale, il centrosinistra sia unito a pag » 13

Legge elettorale l’unica soluzione è il proporzionale di Saverio Zavettieri Socialisti Uniti

Abbiamo letto e riletto l’editoriale per una riforma elettorale senza veti di Panebianco sul Corsera , ripreso dal sen. Ceccanti del Pd e non possiamo non rilevare la genialità della trovata che introduce surrettiziamente un sistema elettorale bi-nominale nel momento in cui assegna all’elettore la possibilità di una prima ed una seconda scelta, inaugurando un vero e proprio mercato dei voti tra candidati concorrenti, sia alleati che avversari, che snatura la scelta degli elettori e li riduce a pura merce di scambio nei giochi dei partiti. La soluzione prevede un sistema maggioritario con collegi uninominali e a turno unico (come in Gran Bretagna) ma, e sta qui la novità, con la facoltà per l’elettore di dare non uno ma due voti (una prima e una seconda scelta). Si tratta di una proposta fatta ad uso e consumo degli attuali inquilini del palazzo sull’onda della confusione e dello scontro, la cui responsabilità viene fatta ricadere disinvoltamente e spudoratamente sui piccoli partiti, esclusi per altro dal Parlamento, per non affrontare invece il nodo vero e le cause della crisi dei partiti maggiori e del bipolarismo, soli responsabili della paralisi e dell’assenza di sbocco del sistema politico italiano. Ad avviso di noi socialisti è giunto il momento di prendere il toro per le corna senza nascondersi dietro interessi di parte e di partito e promuovere dopo il fallimento del mattarellum e porcellum, il ritorno ad un proporzionale corretto, il solo in grado di garantire rappresentanza, governabilità e ricambio.


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