il domani

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Mercoledì 16 Febbraio 2011

Anno XIV - Numero 46 Abbinata obbligatoria il Domani più TelespazioSport

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

QUALUNQUEMENTE La Calabria Film Commission: nessun danno da Albanese

PIANO PER IL SUD

CULTURA Rocco Guglielmo, arte in movimento la Fondazione parte da Catanzaro

Fitto in Calabria: piena sintonia con Scopelliti

a pag » 10

di Carmela Mirarchi a pag » 8

alle pagg » 24 e 25

TAURIANOVA Colpito alla testa da un proiettile il giovane si è spento ieri negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria

Gli sparano nel bar, muore a 28 anni A fare fuoco un ragazzo di 15 anni, forse ubriaco, che non voleva pagare un conto arretrato di 20 euro IL COMMENTO

Se la Calabria è ultima non è colpa di Cetto

I familiari dell’omicida hanno chiesto agli avvocati di parlare con i parenti della vittima L’INTERVENTO formulando loro una richiesta di perdono e parlando di «tragedia assurda e terribile» Oggi il quindicenne sarà interrogato dal gip per la convalida del fermo di Francesco Pungitore a pag » 3

BERLUSCONI A PROCESSO

di Antonio Marziale

Occhiuto: in Calabria alleanza solida Udc-Pdl

presid. Osservatorio diritti dei minori

Le critiche piovute, da qualche parte della Calabria, al film di Antonio Albanese "Qualunquemente" non hanno ragion d’essere. Ho visto il film, che coglie satiricamente gli aspetti intrinseci di un modo di fare non solo politico, ma anche sociale, la cui negazione risulterebbe più canzonatoria della rappresentazione cinematografica. Cetto Laqualunque, immaginifico politico locale, non rappresenta la Calabria, ma qualche pezzo di Calabria, quello che ostinatamente crede, infiltrandosi nelle istituzioni, di poter spadroneggiare in barba all’etica e alla legalità. Il lavoro di Albanese e del co-sceneggiatore, il palmese Pietro Guerrera, costituisce piuttosto una denuncia contro tutto ciò che continua a relegare la Calabria agli ultimi posti in termini di qualità della vita. Sono orgogliosamente calabrese, ho visto il film, mi sono fatto quattro risate e, soprattutto, non mi sono sentito offeso.

L’INTERVISTA

Il gip di Milano: rito immediato il 6 aprile ROMA - Il 6 aprile processo per Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile nell’ambito del caso Ruby. Il rito immediato è stato disposto dal gip di Milano, Cristina Di Censo. Il premier sarà giudicato da un collegio di tre donne. Attacca il segretario del Pd Bersani: «Noi chiediamo le sue dimissioni». «Voglio solo stare tranquilla» è stato invece il commento di Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori.

ROMA - Le frizioni tra l’Udc e il Pdl sono solo una teoria senza fondamento. Parola di Roberto Occhiuto. Il deputato centrista si smarca con disinvoltura dalle accuse di "cerchiobottismo" del suo partito e spiega senza tentennamenti le ragioni di una scelta politica che li vede schierati contro Berlusconi sul piano nazionale e con il suo partito, invece, alla regione Calabria. Anzi rilancia. E in vista delle candidature per le amministrative decide di mandare un messaggio agli alleati minori della coalizione: «Ci sono due partiti, il Pdl e l’Udc, gli altri sono solo sigle». «In Calabria - sottolinea - il nostro rapporto con il presidente Scopelliti è ottimo. La nostra alleanza non sta vivendo alcuna fase di precarietà nonostante le ultime dichiarazioni». di Alessandro Caruso a pag » 7

CAMIGLIATELLO Sono ben 18 le proposte per l’utilizzo dell’immobile "Casa del forestiero" a pag » 16

CATANZARO Vertenza Fondazione Betania, assunto l’impegno per il pagamento di 2 mensilità a pag » 13

CROTONE Provincia, Zurlo revoca tutti i suoi assessori azzerando l’esecutivo a pag » 28

Crisi mondiale il peggior nemico è la paura di Giancarlo Galan ministro delle Politiche agricole

Per la seconda volta nel giro di pochi anni il mondo si trova ad affrontare lo spettro del caro cibo. Significa che non possiamo più illuderci che la crisi del 2007-2008 abbia rappresentato un evento eccezionale. La comunità internazionale non può limitarsi ad affrontare le emergenze man mano che si manifestano, ma deve trovare il coraggio e l’unità di intenti per riformare il sistema globale su cui poggiano la produzione e il commercio del cibo, come più volte è stato auspicato dall’autorevole International Food Policy Research Institute. Se nel mondo tutto cambia, compresi gli equilibri tra nord e sud e i rapporti tra attori pubblici e privati, non ci si può stupire che organizzazioni nate mezzo secolo fa come la Fao non siano più in grado di reggere da sole la sfida. Oggi la fame di massa, ancora diffusa nel ‘900, per fortuna è diventata un fenomeno molto raro. Spesso dietro a queste tragedie c’è stata una miccia naturale, come alluvioni o siccità, ma un peso ancora maggiore probabilmente lo hanno avuto le ideologie. Però questo non significa che il mondo contemporaneo, e in particolare l’Occidente, non abbia nulla da temere. Le proteste per il caro cibo sono già divampate vicino a noi, sull’altra costa del Mediterraneo. In quei casi non si può parlare di fame, ma piuttosto di impoverimento, ed è il senso di ingiustizia sociale acuito dall’aumento dei prezzi... continua a pag » 6


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