il domani

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LIVERPOOL, ANFIELD SALVO

EGITTO, NIENTE CALCIO

LIVERPOOL – Anfield è salvo: lo storico impianto continuerà a essere la casa del Liverpool. La società ha deciso di mettere da parte il progetto di un nuovo stadio a Stanley Park e procederà alla ristrutturazione dell’attuale impianto.

ANCORA un rinvio, stavolta a tempo indeterminato. La Federcalcio egiziana ha annunciato l'ennesimo slittamento del campionato poichè il ministero dell’Interno non ha fornito le garanzie di sicurezza dopo i 70 morti di Port Said (1 febbraio).

Martedì 16 ottobre 2012

Euro 0,40 > Anno XV - N. 255 SEDE: T&P Editori SRL - Tel. 0961.023922 - Loc. Serramonda - 88044 Marcellinara (CZ)

Qualificazioni mondiali L’Italia affronta la Danimarca a San Siro Resta il dubbio del portiere da schierare Olsen: «Dobbiamo fermare Pirlo»

Prandelli: «Voglio solo i tre punti» Il ct ammette le difficoltà dell’incontro e blinda l’undici «Buffon vuole esserci, Balotelli sta molto bene» MILANO –La Danimarca è un avversario difficile e ben organizzato, uno dei principaliconcorrenti nelgirone di qualificazione per i mondiali del 2014, per cui anche la formazione degli azzurri rimane top secret. Parola di Cesare Prandelli, alla vigilia del match contro i danesi. «Non voglio dare alla squadra di Olsen il vantaggio di conoscere in anticipo la nostra formazione perchè sono perfettamente consapevole della difficoltà della partita – ha spiegato il ct in conferenza a Milano -. Buffon si è curato, vedremo, lui vorrebbe giocare. Balotelli è invece a disposizione perchè ha superato il suo problema, ma non è detto che giochi». L’attaccante del Manchester City, il più osannato dal migliaio di tifosi che hanno accolto gli azzurri al loro arrivo in treno alla stazione centrale provenienti da Firenze, potrebbe quindi essere della partita, magari per fare coppia con Osvaldo. «Mario si è allenato molto bene, meglio anche di quanto mi aspettassi, maciònonvuol direchepartiràdatitolare – ha spiegato il ct -. Tecnicamente e tatticamente non ci sarebbero problemi, ne se venisse schierato accanto ad Osvaldo, in quanto son due attaccanti moderni, in grado di difendere bene la palla, tanto meno a fianco di El Shaarawi». Quello contro la Danimarca sarà una sorta di spareggio e Prandelli ne è consapevole... «Dovremo interpretare bene la gara perchè loro sono ben organizzati, dettano un buon ritmodigara,pressano altiequindidovremo giocare in funzione di queste caratteristiche. Tatticamente giocheremo come in Armenia, ma quan-

do perdiamo palla dobbiamo cambiare atteggiamento. Probabilmente costruiranno unagabbia attornoa Pirlo, ma lui non dovrà cambiare la sua posizione in campo, è un fuoriclasse che non si può limitare con una gabbia, dovrà solo trovare un tempo diverso per organizzare il gioco». A Prandelli non interessa tanto il gioco che la squadra esprimerà, ma solo i tre punti: «Mi interessano solo quelli, se riusciremo a fare i tre punti sarà

un passo importante perchè il nostro è un girone equilibrato e il turno non si supererà con facilità. Noi però vogliamo fare in passo avanti importante anche perchè poi si giocherà a marzo e noi vogliamo passare un bel Natale». Infine, il commissario tecnico della Nazionale – che non ha voluto rispondere alle domande riguardanti le squadre di club e su presunti favoritismi alla Juve, come nel caso di Buffon che potrebbe precauzionalmente saltare la gara di oggi – ha voluto commentare la notizia del trasferimento di Simone Farina, l’ex giocatore del Gubbio che non accettò di accomodare una partita, come uo-

mo immagine in Inghilterra. «Sono rammaricato che Farina non abbia potuto continuare a fare il mestiere che ama e che nessuno in Italia l'abbia chiamato. È andato in Inghilterra a fare l’uomo immagine, ma di migliorare l’immagine ne avremmo più bisogno noi in Italia». OLSEN E IL “BISCOTTO”. E' un raro esempio di ct longevo Morten Olsen. Dal 2000, anno della sua nomina alla guida della Danimarca, sulla panchina azzurra ci sono stati quattro avvicendamenti. L’ex difensore non svela quale sia il suo elisir di lunga vita, ma si concede una bella risata quando deve ripensare all’estate del 2004, a quel pareggio con la Svezia costato l’eliminazione dall’Europeo all’Italia, che anni dopo si è trovata a fare i conti con vere combine in casa propria. «Che ne penso? Ho paura di dire la verità – ha sorriso Siamo ironici in Danimarca. È una questione di mentalità, noi provammo a vincere quella partita in ogni modo, con la Svezia c'è una rivalità da cugini». Andandao alla sfida di oggi Olsen punta Pirlo, «se lo lasciamo giocare per noi sarà molto difficile», e Balotelli, «è un attaccante strepitoso è forte sotto porta e nei passaggi, può risolvere una partita». Olsen a Milano spera di vedere una Danimarca diversa da quella che lo ha deluso contro Repubblica Ceca (0-0) e Bulgaria (1-1). L’unico attaccante a disposizione è Bendtner della Juventus. «Ha scelto bene ma è arrivato tardi alla Juventus, solo il 31 agosto –ha notato Olsen – E' la squadra che ha vinto lo scudetto, ci sono tanti bravi attaccanti e non può pensare di trovare subito spazio. Ma sono fiducioso, Bendtner è diverso dalle altre punte della Juve, presto arriverà il suo momento».

Balotelli e Pirlo durante l’allenamento di ieri. In alto, la conferenza di Prandelli

Serie B: note positive

Prima divisione: nel finale

Seconda divisione: terzultima

Crotone più maturo dopo il pari di Cesena

L’ex Auteri vince e inguaia il Catanzaro

La Vigor adesso comincia a tremare

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Martedì 16 ottobre 2012

CALCIO

Qualificazioni mondiali. Irlanda: Trapattoni e Tardelli rischiano l’esonero. Per Ronaldo 100 presenze

Spagna-Francia il match clou Tutta l’Europa in campo per le sfide per accedere a “Brasile 2014” ROMA – Un martedì da non perdere. Sono tante le partite interessanti che si giocano per le qualificazioni del Mondiale brasiliano. L’Italia cerca tre punti importantissimi a spese della Danimarca, ma il match certamente più suggestivo è il derby latino al “Vicente Calderon” tra Spagna e Francia, rivincita dei quarti di finale dei Euro 2012, in cui i campioni in carica si imposero abbastanza facilmente. La netta vittoria ottenuta a Minsk, con la tripletta di Pedro, ha evidenziato che nella squadra di Del Bosque non ci sono calidi concentrazione,e anche il problema Sergio Ramos sembra superato: il difensore ci sarà. Possibile anche, come ha fatto capire lo stesso giocatore, che venga riproposta la mossa di Fabregas falso centravanti. La Francia rispetto a giugno appare in crescita e Deschamps recupera Evra e Cabaye. In attacco fiducia a Benzema. A Berlino c'è grande attesa per Germania-Svezia, match per il quale all’Olimpico viene annunciato il tutto esaurito. Dopo le sei reti rifilate agli irlandesi, i tedeschi vogliono ripetersi, magari non nelle stesse proporzioni, anche a spese di Ibra, e sperando che segni ancora Klose, vicino al primato di Gerd Muller (68 gol con il “Mannschaft”). Ma il ct Joachim Loew avverte che «la Svezia non è solo

Ibrahimovic, variano molto e non giocano solo con palloni lunghi in avanti come ha fatto l'Irlanda». E a proposito degli irlandesi, la sfida con i dilettanti delle Faeroer potrebbe essere il capolinea della

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coppia Trapattoni-Tardelli in caso di mancata vittoria. Dopo aver fatto vivere l’emozione di un Wembley a spalti gremiti ai ragazzi di San Marino, l’Inghilterra è attesa da una trasferta che tradizio-

nalmente soffre, incasa della Polonia. A Hodgson mancheranno Lampard e Walcott, e sono assenze che potrebbero farsi sentire. Da seguire, in questo gruppo, anche la sfida tra Ucraina e Montenegro. Scontro al vertice nel girone D tra Romania e Olanda, due team ancora a punteggio pieno, mentre a Budapest la Turchia cerca di non perdere ulteriore terreno da Orange e romeni. Negli altri gironi impegno che potrebbe rivelarsi più difficile del previsto per la Svizzera in casa della finora sorprendere Islanda, mentre nel girone G è già decisivo Slovacchia-Grecia. Potrebbe approfittarne la Bosnia, impegnata contro la Lituania: il match sarà seguito con particolare attenzione a Trigoria, visto che il ct bosniaco è deciso a far giocare Pjanic, ancora infortunato per la Roma. C'è poi il derby fra ex sovietici, in cui la Russia di Capello è nettamente favorita sull'Azerbaigian, mentre a Oporto Cristiano Ronaldo festeggia contro l’Irlanda del Nord la 100/ma presenza in nazionale. Probabile che lo faccia a suon di gol. In Sudamerica l’Argentina capolista, con un Messi super, fa visita al Cile, mentre nell’Uruguay che gioca ai 3600 metri di La Paz potrebbe riposare Cavani, visto che il Maestro Tabarez potrebbe preferirgli Forlan.

Under 21, Azzurrini in Svezia per centrare gli Europei ROMA – «La Svezia all’andata ha fatto quello che ci aspettavamo, noi ora dobbiamo essere bravi a limitare al minimo le loro potenzialità senza snaturarci o stravolgere le convinzioni che hanno acquisito i ragazzi». Così il tecnico dell’Under 21 Devis Mangia in vista della sfida di ritorno con la Svezia che si gioca oggi e che vale l’accesso alla fase finale degli Europei in Israele. Gli azzurrini arrivano a Kalmar con il vantaggio della vittoria(1-0, goldi Immobile)della gara di andata giocata venerdì scorso a Pescara. «Ho rivisto con i ragazzi alcune cose – le parole del tecnico ieri in conferenza stampa – Abbiamo fatto cose positive e qualcosa che bisogna migliorare per evitare che ci possano mettere in difficoltà con delle situazioni che già conosciamo». A Pescara dopo un tempo ricco di occasionila squadraèun pòcalata nel finale: «Rivedendo la partita – ha spiegato il tecnico –non c'è stato narcisismo, è stato eccesso di generosità o di voglia di dare il proprio contributo che a volte ri-

schia di avere effetti negativi anzichè positivi. Ma conoscendo questi ragazzi, posso dire che è tutto fatto in spirito positivo. È giusto dare sempre un contributo importante, senza però dimenticare che il contributo importante lo dà ciascuno di noi all’interno della squadra e non fuori dal concetto di squadra». A Kalmar piove e, dopo la gara molto dispendiosa di venerdì, gli Azzurrini potrebbero trovarsi a giocare su un terreno pesante: «Sono contro gli alibi – ha sottolineatoMangia –ma mi auguro che il terreno sia in buone condizioni. I ragazzi hanno quasi tutti recuperato, abbiamo ancora più di 24 ore e penso che alla fine saranno tutti in buone condizioni per la gara. Magari qualcuno non avrà i 90 minuti nelle gambe, ma sono sicuro che daranno tutti il massimo perchè penso che in questi momenti subentri qualcosa di diverso rispetto alla condizione fisica: la voglia di andare oltre, lo stimolo mentale e psicologico per raggiungere un obiettivo che è importantissimo».

VERSO JUVENTUS-NAPOLI

Lotito: «Una Serie A con soltanto 18 squadre per risparmiare 60 milioni di euro» ROMA – «Avere 18 squadre di serie A consentirebbe di recuperare 60 milioni di euro». A dirlo è il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Secondo Lotito, la serie A «con un’unica retrocessione e la serie B a 18 squadre e un’unica promozione mentre la seconda spareggia con la penultima della serie A» sarebbe la soluzione giusta: «La Lega Pro dovrebbe avere al massimo 54-60 squadre - spiega Lotito -. Così la serie B recupererebbe circa 30 milioni di euro e la Lega Pro ne recupererebbe 6. Finirebbero le conflittualità economiche e si avrebbe certezza nelle risorse».

Udinese, ricorso contro la squalifica comminata al tecnico Guidolin UDINE – L'Udinese annuncia in una nota di «aver impugnato la decisione presa dal Giudice Sportivo» che lunedì scorso ha inflitto un turno di squalifica al tecnico Francesco Guidolin. La società bianconera ha presentato ricorso ufficiale «per la revoca del provvedimento di squalifica e affinchè il proprio allenatore possa essere regolarmente in panchina domenica prossima in occasione del match interno contro il Pescara». Guidolin era stato fermato per aver contro il Napoli, «contestato platealmente una decisione arbitrale, rivolgendo agli ufficiali di gara un’espressione ingiuriosa; con recidiva».

Milan, Allegri ritrova Pato, Bonera e Robinho Saranno disponibili per sabato con la Lazio MILANO – Milan di nuovo al lavoro dopo la pausa di due giorni concessa da Allegri. Buone notizie per il tecnico, che anche ieri a casa causa febbre: in vista del match di sabato contro la Lazio potrà contare finalmente su Pato, in gruppo da alcuni giorni e su Bonera, che ha lavorato in parte con i compagni. Lavoro specifico per Robinho: il brasiliano non dovrebbe avere problemi in vista di sabato.

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La sfida scudetto è iniziata: tutto esaurito Conte e i ritorni di Vidal, Asamoah e Pepe manca neppure un altro rientro un TORINO – Sfida totale. Sul campo, pò particolare nella Juventus: si nelle strategie societarie e anche sul tratta di Angelo Alessio, che nuovo terreno mediatico. Juve-Napoli è ininon è ma che la giustizia sportiva ha ziata ieri, con la notizia (peraltro riabilitato con uno sconto di pena scontata) del tutto esaurito sabato per omessa denuncia e quindi torneallo Juventus Stadium, per il matchrà in panchina. Il vice ufficiale di primato. Un ennesimo “sold out” a Conte è lui e lo aveva già sostituito lo Torino, serie interrotta soltanto, in scorso anno a Genova quando il titoun anno, dalla partita contro lo Shalare era squalificato. Anche Pepe dokhtar. vrebbe ritornare disponibile, per diLe vicende della Nazionale hanno sputarsi una maglia con Lichtsteileggermente diluito la tensione per ner e Isla. il match di sabato almeno sul piano Potrebbe anche “ritornare” il 4-3dialettico: solo Pandev, a inizio setti3, ma difficilmente contro gli azzurmana, era stato durissimo tornando ri. Conte aspetta di avere l'organico sull'arbitraggio di Pechino. Buffon, al massimo e sceglie test meno impeda parte sua, si limita solo a respingnativi: per sabato, è meglio restare gere sdegnato le allusioni a un suo sullo schieramento speculare a malanno considerato diplomatico. quello azzurro. «Polemiche ridicole su di lui», ha Gigi Buffon commentato il procuratore Silvano Martina. Ma le Nazionali, al tempo stesso, sono state il detonatore involontario di veleni e ripicche: comincia la Juve con “quella” telefonata di Conte a Prandelli e il successivo allenamento differenziato per gli juventini; poi De Laurentiis fa sentire la E Cavani con l’Uruguay forse giocherà soltanto un tempo propria protesta in Federazione; infine, comincia il valzer dei rientri an- NAPOLI - Meno quattro alla supersfi- che Cavani potrebbe partire in panchiticipati. da tra Juventus e Napoli, e le polemi- na nel match di questa sera. Tabarez, E Buffon diventa ago della bilan- che continuano ad alimentarsi in una dopo la scoppola rimediata contro cia: se non gioca, lascia via libera a interminabile vigilia costellata di ve- l’Argentina, ha infatti detto che «in alDe Sanctis, che milita appunto nel leni. Veleni che continuano a minare tura è necessario risparmiare le enerNapoli. Se gioca, tiene in apprensio- anche il cammino della nazionale ver- gie e avere un giocatore in panchina ne i propri tifosi. so il match di domani contro la Dani- che può sostituire chi sta giocando è Non è esclusa neppure una terza marca: stavolta i fari sono puntati su importante, soprattutto in attacco». via: che salti sia la Danimarca, sia il Gigi Buffon che domani sera potrebbe Parole che a molti commentatori uruNapoli. Conte, ovviamente, si gode i lasciare il posto a Morgan De Santis guayani hanno fatto pensare ad una propri rientri, come quello di Vidal, per un affaticamento. Le parole di possibile staffetta con Suarez in camespulso con il Cile nella gara contro Buffon captate da alcune tv ieri a Co- po dall’inizio e Cavani pronto a subenl’Ecuador, dolorante a una caviglia, verciano hanno alimentato i mugu- trare. Il Matador sarà comunque l’ulma sicuramente più fresco se non gni dei tifosi azzurri: «Sto bene, non timo a riaggregarsi al gruppo azzurgioca la seconda partita; anche Asa- ho problemi di salute», ha detto il por- ro, giovedì pomeriggio. È già tornato moah ha qualche problema alla stes- tiere bianconero. Il suo riposo sarebbe a disposizione di Mazzarri, invece, Gosa articolazione ed è per questo che quindi precauzionale per evitare un ran Pandev che, squalificato per il non ha giocato con il Ghana il match infortunio muscolare, ma a Napoli match con la Serbia, proverà gli schecontro Malawi. L’uomo nuovo per molti si chiedono se il rinunciare a mi per penetrare la difesa della Juve Antonio Conte potrebbe essere però uno dei migliori portieri del mondo in che finora nelle tre gare in casa ha suNiklas Bendtner, che questa sera sa- una delle partite decisive verso i Mon- buto un solo gol. Zuniga ha invece rà avversario dell’Italia con la sua diali 2014 non sia una precauzione avuto il permesso dalla Colombia di diDanimarca e si preannuncia in gran propedeutica proprio a Juve-Napoli. sertare l’amichevole con il Camerun e forma, come ha dimostrato nel pre- Una buona notizia per i tifosi azzurri sarà oggi a Castel Volturno per avvicicedente match con la Bulgaria. Non potrebbe arrivare dalla Bolivia, visto narsi con calma alla sfida.

Polemiche partenopee sull’impiego di Buffon Pandev è già rientrato, oggi arriva Zuniga


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CALCIO

Martedì 16 ottobre 2012

Serie B. Prima del vantaggio del Livorno, Ceravolo e compagni non hanno sfigurato

Reggina, le scuse contano poco Tanta la sfortuna (due traverse e un rigore negato), ma conta la classifica di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA – La Reggina è costretta a segnare il passo. La squadra amaranto lamenta anche tanta sfortuna, ma il problema vero è che è maturata un’altra sconfitta interna, la quinta in totale tra gare in casa e fuori. L’unica consolazione è che ad infliggere il nuovo ko è stato un gigantesco Livorno, almeno nel nome dei suoi giocatori. A giudicare da quanto visto in campo, però, la squadra di Nicola è stata premiata oltre misura, pur riconoscendole la virtù dei forti: quella di sapere attendere il momento opportuno per colpire con estremo cinismo. I se ed i ma nel calcio, contano poco. Sono i punti che alimentano la classifica e le aspirazioni di una squadra. La Reggina ne ha pochi di punti, ma può recriminare sui numerosissimi se e ma che hanno caratterizzato anche la gara col Livorno e dei quali bisogna pur parlarne: se la traversa non si fosse sostituita al portiere, quando Fischnaller ha deviato di testa a colpo sicuro, la gara avrebbe potuto prendere un’altra piega; se lo spigolo della porta di Fiorillo non avesse deviato il pallone fuori dal campo, sul tiro di Hetemaj, il vantaggio lo avrebbe trovato prima la Reggina; se l’arbitro avesse avuto coraggio o fosse stato più attento sul fallo subito in area toscana da Hetemaj, un rigore avrebbe fatto comodo alla Reggina che avrebbe potuto ritornare in vantaggio, prima della prodezza di Paulinho. E se lo stesso bomber del Livorno, non

Da sinistra: il tecnico Dionigi molto pensieroso, non riesce a far decollare la sua squadra; l’attaccante Fischnaller in azione contro il Livorno

avesse avuto la fortuna di azzeccare il tiro della domenica, al momento opportuno, nella fase cruciale della gara, nella peggiore delle ipotesi sarebbe finita con un pareggio. I se ed i ma si sprecano, ma bisogna metterli in conto solo perché la Reggina vista ieri al ‘Granillo’ non è dispiaciuta sul piano del gioco, della determinazione e delle occasioni create, a parte il solito vizio del rilassamento finale, con tanto di soggezione nei confronti dell’avversario, quando le forze cominciano a mancare. Troppo dispendio di energie? Occorre una migliore tenuta atletica e una gestione della gara più matura ed efficace.

Giocatori troppo rilassati nel finale

Troppi errori in difesa? Occorre una migliore copertura a centrocampo, oltre il lavoro continuo in fase difensiva per migliorare il rendimento e l’intesa. Nessuna difesa, però, anche la più forte e coesa, sa resistere per novanta minuti ai martellanti attacchi avversari. Prima o poi capitola e sono dolori. Quando i centrocampisti del Livorno, hanno trovato spazio per agire, hanno messo in moto i meccanismi offensivi più semplici, i passaggi in verticale e le triangolazioni, e per la Reggina è calata la notte. Le marcature dei difensori sono andate a carte quarantotto, ma il difetto, prima ancora che dalla stessa difesa, è scaturito da un rilassamento totale del centrocampo che ha tirato i remi in barca pensando che la partita fosse già fini-

IL PROSSIMO AVVERSARIO DEGLI AMARANTO: IL CESENA Lapadula: «Contro i calabresi serve solo la vittoria» CESENA – Dopo il pareggio casalingo contro il Crotone, a parlare in casa Cesena è l'attaccante Gianluca Lapadula: «In occasione della palla aerea sull'assist di Gessa ho commesso un errore e ho attaccato il pallone troppo in anticipo per riuscire a metterlo in rete. Purtroppo in queste occasioni occorre fare gol. Siamo riusciti ad essere comunque piuttosto produttivi soprattutto sulle palle inattive, per questo motivo mister Bisoli ci ha già caricato per la prossima partita. Una gara difficile, ma che vogliamo fare nostra per regalare ai nostri tifosi ed alla società tre punti importanti per il prosieguo del campionato». Il tecnico Bisoli

SERIE A 8ª GIORNATA - 21/10, ORE 15

CLASSIFICA

Atalanta – Siena Cagliari – Bologna Chievo – Fiorentina Genoa – Roma Inter – Catania Juventus – Napoli Lazio – Milan Palermo – Torino Parma – Sampdoria Udinese – Pescara

Juventus Napoli Inter Lazio Roma Fiorentina Catania Sampdoria (-1) Genoa Torino (-1)

(ore 12.30) (ore 20.45) (20/10, ore 18) (20/10, ore 12.30)

19 19 15 15 11 11 11 10 9 8

Bologna Pescara Milan Chievo Parma Udinese Atalanta (-2) Palermo Cagliari Siena (-6)

7 7 7 6 6 6 5 5 5 2

25 19 18 14 14 13 13 13 12 12 12

Bari (-7) Cittadella Novara (-4) Vicenza V. Lanciano Cesena Pro Vercelli Crotone (-2) Reggina (-3) Empoli (-1) Grosseto (-6)

10 10 9 9 8 8 7 6 5 3 1

SERIE B 10ª GIORNATA - 20/10, ORE 15

CLASSIFICA

Ascoli – Juve Stabia Bari – Brescia Cesena – Reggina Cittadella – Sassuolo Crotone – Novara Livorno – Verona Modena – Grosseto Pro Vercelli – Padova Ternana - Vicenza Varese – Spezia Lanciano – Empoli

Sassuolo Livorno Verona Ternana Spezia Varese (-1) Padova (-2) Modena (-2) Juve Stabia Ascoli (-1) Brescia

(22/10, ore 20.45)

(19/10, ore 20.45)

ta.Guai, invece,a lasciaregiocare gente esperta al centro che possono assistere gente che risponde al nome di Dionisi e Paulinho, accompagnati da colleghi più arretrati, rimasti in attesa di colpire. E’vero che la fortuna ha assistito il Livorno sui ripetuti attacchi della Reggina ma è anche vero che non si può lasciare libera di mirare la porta attaccanti dai piedi buoni come Paulinho e Dionisi, entrambi serviti da centrocampisti a loro volta rimasti privi di adeguata marcatura in precedenza. Vada per Emerson che è stato costretto al dribbling stretto per ispirare il primo gol, ma sul secondo e sul terzo, entrambi fatali ai fini del risultato finale, la libertà concessa a mediani e mezze ali, ha favorito le punte toscane e come nell’effetto domino, la Reggina è ri-

masta spiazzata dovendo inseguire gli avversari senza poterli contrastare. Risultato? Il tiro di Paulinho che ha anche avuto il tempo di aggiustare la mira, è stato devastante, avendo portato non solo in vantaggio il Livorno, ma anche affossato moralmente la squadra che ha avuto poca forza per reagire, subendo addirittura il terzo gol. Sfortuna mista ad inesperienza e cattiva gestione del finale di gara, hanno riportato indietro la squadra che, adesso, è costretta agli straordinari per risalire la corrente. Come è trapelato dalle dichiarazioni del tecnico e come si intravede dall’azione decisa

del presidente Foti che sta rescindendo alcuni contratti, la Reggina deve cercare di arrivare a gennaio 2013 col minimo danno per trovare nuova linfa nel prossimo mercato di riparazione, senza nulla togliere a questi giovani coraggiosi ed al tecnico che ce la sta mettendo tutta per riportare la squadra ad un rendimento più continuo, se non altro sul piano dei risultati. La vittoria col Novara è arrivata al termine di una brutta gara, contro il Livorno è maturata un’amara sconfitta, dopo una prova coraggiosa e confortante. Anche questo è un dato che deve fare riflettere. NOTIZIARIO.La Reggina ha ripreso la preparazione settimanale in vista della gara di sabato prossimo a Cesena, il lavoro di questi giorni, prima della partenza per la Romagna di venerdì prossimo, sarà condotto secondo il consueto programma che prevede il ritorno in campo di sabato pomeriggio. Il tecnico riavrà disponibili Rizzo e Barillà, ma dovrà trovare una soluzione per dare consistenza, concretezza e continuità al centrocampo in entrambe le fasi. La Reggina, deve garantire copertura alla difesa fino al novantesimo e oltre, ma deve anche fornire alle punte i giusti rifornimenti per andare in gol. Dionigi sta cercando le migliori soluzioni, ma sa che la suacoperta èsemprecorta ele soluzioni sono affidate più che al cambio di uomini, a qualche mossa geniale che lo stesso allenatore sta cercando di sperimentare.

A Cesena rientrano Rizzo e Barillà

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Martedì 16 ottobre 2012

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Serie D. A buon fine i correttivi di Drago. Venerdì l’anticipo con il Novara: Migliore sarà squalificato

Adesso il Crotone usa la testa Contro il Cesena, rossoblù equilibrati e senza l’assillo di giocare all’arma bianca di VINCENZO MONTALCINI CROTONE – Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? E’ questo l’interrogativo che serpeggia dopo il pareggio del Crotone a Cesena. Di sicuro Drago ha ottenuto risposte concrete anche se in zona gol si continua a fare davvero poco. Ma quello che è piaciuto è stato soprattutto l’atteggiamento in campo tenuto dai rossoblù: finalmente la squadra non ha avuto l’assillo di attaccare a testa bassa, ma lo ha fatto con la testa, difendendosi ordinatamente per tutti i novanta minuti. A Cesena i pitagorici hanno rischiato pochissimo, l’unica azione da gol subita è stata quella creata da Graffiedi, ma in quell’occasione Caglioni si è dimostrato prontissimo. Poco male, anche perché in questo campionato non è pensabile condurre partite, soprattutto in trasferta, senza concedere nulla. È stata anche la partita delle novità: innanzitutto sulle linea di difesa è tornato Matute che, dopo un ottimo inizio di campionato con Correia fuori per infortunio, era stato un po’ dimenticato da Drago. L’ex centrocampista del Cesena ha offerto una prova di grande personalità, conquistando spesso il fondo e facendo sentire la sua fisicità anche in difesa. «Correia deve ritrovarsi sia dal punto di vista mentale che

Eramo in azione mentre contrasta il giocatore del Cesena Defrel

fisico» ha spiegato l’allenatore crotonese a fine gara e con un alternativa valida come Matute il tempo per farlo recuperare al meglio c’è tutto. Ottimo esordio anche per l’ex modenese Caglioni. Drago lo ha schierato sorprendo un po’ tutti, anche perché nella prima parte di campionato, gol di Soncin a parte, Concetti è risultato sempre tra i migliori in campo. Potrebbe aprirsi, così come è accadu-

to l’anno scorso con Belec e Bindi, un piccolo duello tra portieri anche se la speranza è che entrambi i “guardiani” rossoblù sentano meno la pressione rispetto ai colleghi della passata stagione. Un’altra novità ha riguardato il centrocampo a tre che nel corso della gara si è trasformato a quattro. Eramo ha dimostrato ancora una volta che ha i tempi e la cattiveria giusta per fare

il centrale; Galardo è la solita garanzia (soprattutto nel suo ruolo preferito) mentre Maiello ha interpretato bene la gara come interno, un po’ meno come esterno, anche perché le sue doti vengono esaltate soprattutto in mezzo al campo. Un discorso a parte lo merita Gabionetta, croce e delizia di questa squadra. Per gran parte del primo tempo si è isolato, anche se c’è da dire che ormai il raddoppio di marcatura nei suoi confronti ormai è sistematico. Nella ripresa è sceso in campo molto più motivato, mettendo in serie difficoltà la difesa del Cesena anche se dopo poco è stato sostituito. Tra le poche note stonate (ma non troppo) la prestazione di Migliore. Il terzino ha goduto nuovamente della fiducia di Drago ma ha rimediato una doppia ammonizione evitabile. Bene nella fase di copertura, un po’ meno in quella di spinta. Intanto ieri i rossoblù, prima di allenarsi, hanno riguardato il video della partita con il Cesena. Successivamente coloro che hanno giocato al “Manuzzi” hanno sostenuto una seduta defaticante, gli altri hanno lavorato in palestra. Per oggi è prevista l’allenamento pomeridiano a Steccato di Cutro, mentre è già partita la prevendita per l’anticipo di venerdì con il Novara. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Seconda divisione. Il terz’ultimo posto in classifica preoccupa

Vigor Lamezia, ora è vera crisi Tris di sconfitte consecutive e senza vittoria dopo sette turni di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME (Cz) - La terza sconfitta consecutiva, la settima gara di fila senza una vittoria, certifica la crisi di risultati della Vigor Lamezia. Difficile pensare all’inizio del campionato che dopo sette turni i biancoverdi non avrebbero vinto nemmeno una partita e che si sarebbero trovati terz’ultimi in classifica e con il peggiore attacco del girone. E dopo la sconfitta contro l’Aversa Normanna cade anche quella che era l’unica nota positiva: la difesa. Al “Bisceglia” di Aversa infatti i biancoverdi hanno subito tre reti, tanti quanti ne avevano subito in sei partite. Se non è crisi questa. Certo, le attenuanti non mancano, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti e quindi in casa biancoverde quantomeno dovrà scattare l’allarme. Eppure ad Aversa la squadra aveva reagito bene raggiungendo per due volte gli avversari (tra l’altro finalmente i biancoverdi hanno trasformato un calcio di rigore grazie a Mangiapane che, tra l’altro, nelle ultime due partite giocate da titolare ha

attacco, prima di tutdimostrato che si può to. ancora contare su di Allora bisognerà lui). La beffa è poi arcorrere ai ripari (il rivata quando l’arbimercato riaprirà a tro ormai aveva mesgennaio ma c’è semso in bocca il fischietpre la possibilità di to per decretare la fitesserare giocatori ne della partita e quesvincolati) prima che sto la dice lunga sulla sia troppo tardi. tenuta mentale della Costantino, in partisquadra considerato colare, dovrà scuotere che non è riuscita eviancora di più la squadentemente a tenere dra che, per la verità, alta l’attenzione fino non è dispiaciuta comal fischio finale. plessivamente in queUn pareggio, visto sti sette turni ma i ricome era stato acciufsultati dicono che il lafato, sarebbe stato un De Luca in gol ad Aversa voro che si è fatto finobuon risultato molto utile in particolare dal punto di vista ra non è evidentemente bastato. Da oggi intanto la squadra riprenmentale in prospettiva anche della seconda trasferta consecutiva che la Vi- derà gli allenamenti in vista della tragor dovrà affrontare domenica pros- sferta in Umbria domenica prossima. Si dovranno valutare in particolare le sima in casa del Foligno. Certo, è difficile, ancora una volta, condizioni fisiche di Rana, anche ad analizzare l’ennesima sconfitta con- Aversa indisponibile. Tra l’altro è in siderata la prestazione ma se in sette arrivo la squalifica di Cerchia anche gare i biancoverdi hanno ottenuto 4 se tornerà disponibile Giuffrida tepareggi e 3 sconfitte, significa che a nuto in panchina domenica scorsa. questo gruppo manca qualcosa. In © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 8ª GIORNATA - 21/10, ORE 15 Andria - Latina Frosinone – Barletta Nocerina - Paganese Perugia – Carrarese Pisa - Catanzaro Prato – Gubbio Sorrento - Benevento Viareggio – Avellino

Seconda divisione. Dopo l’ennesimo ko

Hinterreggio, un inizio da libro nero e tanti dubbi Futuro incerto per Di Maria

Il tecnico dell’Hinterreggio Gaetano Di Maria

di GIUSEPPE CILIONE REGGIO CALABRIA – Lunghi silenzi e lunga giornata. Ilsilenzio stampa imposto dalla società dopo la sconfitta contro l’Arzanese si è rivelato impermeabile anche se la questione più calda riguardail futuro della panchina dell’Hinterreggio. Sarà ancora Gaetano Di Maria a dirigere l’allenamento di questo pomeriggio? I numeri inchiodano il tecnico che, tuttavia, ha ben più di un alibi e diventerebbe il capro espiatorio di una situazione di cui francamente riteniamo abbia responsabilità prossime allo zero. Il bilancio, in queste prime sei giornate di campionato, è da libro nero. Quattro sconfitte e tre pareggi. Meglio in Coppa Italia con due vittorie nella fase a gironi, e poi sconfitta col Trapani, compagine di categoria superiore, solo ai tempi supplementari. E’ lapalissiano che l’obiettivo principale sia il campionato, per cui, i buoni propositi fatti vedere in Coppa Italia, sono un labile palliativo. Venendo alle ragioni di questa falsa partenza dei biancoazzurri pur non negando che la cattiva sorte ci abbia messo lo zampino non si possono chiudere gli occhi davanti a limiti tecnici che in queste sette partite sono emersi. Di Maria le ha provate tutte. Difesa prima a quattro, poi a tre considerando di avere molti difensori di qualità e carenze dalla cintola in su. Non si può negare che il centrocampo abbia manifestato delle lacune. Rispetto al comparto dello scorso anno, la zona nevralgica del campo sembra

soffrire terribilmente in entrambe le fasi di gioco. E’ pur vero che Lavrendi è stato fermo ai box e ne avrà ancora per un bel po’ ma da altri elementi, probabilmente, la società si sarebbe aspettata un rendimento maggiore. Gli altri poi, sono dei giovani, che pur facendo bene, hanno bisogno del tempo necessario per crescere senza troppe pressioni. Per quanto riguarda l’attacco la situazione non è più rosea o molto differente. Qualcosa manca è inutile negarlo. Attaccante vero e di un certo livello c’è solo Zampaglione che, per ulteriore sfortuna di Di Maria e dell’Hinterreggio, ha subito ben due infortuni muscolari. Il tecnico è stato bravo a riscoprire e reinventare Khoris nel ruolo di centravanti ed il ragazzo ha risposto con buone prestazioni e qualche gol ma non basta. La soluzione è rabberciata ed anche qui gli altri componenti, tutti molto giovani non possono essere gravati di troppe responsabilità. Sulle qualità dei giocatori che compongono il pacchetto arretrato non ci sono dubbi. Tutti elementi validi che, però, in questa prima parte di stagione non hanno offerto un rendimento all’altezza della situazione. Alcune defaillances difensive, purtroppo, si sono rivelate determinanti in più di una circostanza. Anche gli arbitri ci hanno del loro manonsi puòscaricaretutto il marcio in alcuni episodi sfavorevoli. Per la dirigenza non sarà una scelta semplice. Andare avanti con Gaetano Di Maria o cercare la svolta con un allenatore nuovo? ©RIPRODUZIONE RISERVATA

SECONDA DIVISIONE GIRONE B CLASSIFICA

8ª GIORNATA - 21/10, ORE 15

CLASSIFICA

Latina (-1) Frosinone (-1) Avellino Viareggio Pisa Gubbio Perugia (-1) Nocerina

Aprilia – Teramo Borgo a Buggiano – Arzanese Campobasso – L'Aquila Chieti – Gavorrano Foligno – Vigor Lamezia Hinterreggio – Salernitana Martina Franca – Fondi Melfi – Aversa Normanna Pontedera – Poggibonsi

Aprilia Pontedera Martina Franca Poggibonsi Chieti (-1) Teramo L’Aquila Arzanese Salernitana

13 13 12 12 12 11 10 10

Benevento Prato Paganese Andria (-1) Catanzaro Sorrento Barletta Carrarese

9 9 9 9 5 5 3 3

19 16 14 14 12 11 11 11 11

Aversa Gavorrano Melfi Foligno Vigor Lamezia Borgo a Buggiano Campobasso (-2) Hinterreggio Fondi

9 8 6 5 4 4 4 3 2


5

CALCIO - PRIMA DIVISIONE

Martedì 16 ottobre 2012

Vantaggio di Masini, poi l’autogol di Mariotti, la rete di Borghetti e il beffardo finale di gara

Catanzaro ko sotto i colpi di Evacuo I giallorossi dominano la Nocerina: il tracollo arriva negli ultimi tre minuti CATANZARO NOCERINA

2 3

CATANZARO (3-4-2-1): Pisseri; Borghetti, Sirignano, Papasidero; Mariotti, Maisto, Benedetti, Squillace (26’ st Fiore); Russotto (19’ st D’Alessandro), Carboni (19’ st Fioretti); Masini. In panchina: Faraon, Narducci, Orchi, D’Agostino. Allenatore: Cozza NOCERINA (3-4-3): Aldegani, 6.5 Baldan 6.5, Crescenzi 6, Scardina 6; Garufo 6 (23’ st Chiosa 6.5), Bruno 7, De Liguori 6, Corapi 6 (23’ st Schetter 6); Merino 6 (33’ st N. Russo sv), Evacuo 7.5, Mazzeo 6.5. In panchina: G. Russo, Sabatino, Daffara, Ripa. Allenatore: Auteri 6 ARBITRO: Aureliano di Bologna MARCATORI: 13’ pt Masini (C); 12’ st Mariotti (C. aut.); 35’ st Borghetti (C); 43’ st Evacuo, 45’ st Evacuo (N) NOTE: Spettatori 4094 di cui 1997 abbonati con circa 200 tifosi provenienti da Nocera. Incasso non comunicato. Ammoniti: De Liguori, Crescenzi, Garufo, Bruno, Merino, Evacuo (N), Benedetti, Maisto, Russotto (C). Espulsi Mazzeo (N) al 36’ st per gioco violento e Borghetti (C) al 43’ per proteste. Angoli 5-1 per il Catanzaro. Recupero: 0’ pt; 5’ st.

di ANTONIO CIAMPA CATANZARO – Vince la Nocerina il posticipo del Ceravolo ma l’esito è quantomeno discutibile visto l’evolversi di un match che il Catanzaro ha per larghi tratti dominato per poi perderlo a causa di qualche amnesia difensiva che fa piombare i giallorossi nel pieno baratro delle sabbie mobili della classifica. Davanti ai circa 4000 spettatori di casa che, dopo avere rinverdito, con cori e striscioni, la storica amicizia con i nocerini, hanno poi speso buona parte del loro fiato per ululare la loro avversione verso Auteri ed i calciatori già in giallorosso, le squadre si presentano in campo con le formazioni ed i moduli previsti con Cozza che schiera dall’inizio il neo arrivo Russotto e risolve il ballottaggio tra Masini e Fioretti in favore del primo. La partenza è subito al calor bianco con interventi al limite ed anche oltre il regolamento (tre ammoniti nei primi dieci minuti) e con le occasioni da rete che fioccano da entrambe le parti. Si fa vedere dapprima il Catanzaro con due punizioni consecutive di Squillace per Sirignano che, con le sue deviazioni aeree fa correre brividi sulla schiena di Aldegani. All’8’ ancora Catanzaro all’attacco con un lancio di Squillace per Masini che viene anticipato di piede da Aldegani. La risposta della Nocerina arriva con un angolo di Corapi sul quale Mazzeo anticipa tutti sul primo palo ma devia alto di testa e con una verticalizzazione De Liguori-Evacuo con tiro finale di quest’ultimo di poco alto. Il Catanzaro è però letteralmente indiavolato e passa al 13’ grazie ad una iniziativa di Russotto che dal vertice sinistro dell’area, dopo avere superato un paio di avversari, indirizza un tiro radente con la palla che subisce una deviazione da parte di Masini e si insacca alle spalle di Aldegani. Il gol placa l’ardore dei padroni di casa che rifiatano. Così, con Auteri che in-

Da sinistra: il tiro di Russotto poi deviato da Masini per l’1-0 giallorosso e l’esultanza dopo il 2-1 di Borghetto Sotto: gioia e incredulità in casa Nocerina (foto Lino Chiefalo)

verte i suoi esterni di metà campo, la Nocerina prova a spingere creando una prima occasione al 29’ con una combinazione tra Mazzeo, Corapi ed Evacuo con il centravanti che non trova il giusto impatto col pallone ed una seconda sul finire del tempo con un batti e ribatti in area giallorossa conclusa con un tiro alle stelle di Merino. La ripresa si apre con gli stessi uomini di inizio match e con la Nocerina che prova ad occupare la metà campo giallorossa senza però riuscire a rendersi pericolosa fin quando non si ar-

riva al clamoroso infortunio di Mariotti che nel tentativo di ricacciare un traversone di Corapi, infila di testa nella propria rete il gol del pareggio Mariotti prova a farsi perdonare subito dopo con una imperiosa discesa al termine della quale offre il più facile degli assist per Carboni che però calcia addosso ad Aldegani sbagliando un gol praticamente già fatto. Cozza prova quindi a sparigliare il match con il doppio ingresso di Fioretti e D’Alessandro prima e di Fiore subito dopo. La rispo-

Ora la squadra si ritrova nei bassifondi

PAG E L L E

6 6 5.5 5.5 5.5 6.5 6.5 5.5 6 6.5 6 5 6 6.5

a. c.

La squadra perde, ma merita un voto alto per il modo in cui ha saputo mettere in grande difficoltà al Nocerina per quasi tutto il match.

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SALA STAMPA

PISSERI Prende tre reti praticamente senza colpe specifiche BORGHETTI Ordinato e sufficientemente determinato in avvio. Fa sentire subito i suoi tacchetti ad Evacuo, sigla un gol ma poi è ingenuo nell’espulsione SIRIGNANO Soffre la stazza di Evacuo che spesso lo supera nei contrasti aerei e lo perde in occasione della rete decisiva. Non basta la sua assidua presenza sotto rete campana per la sufficienza PAPASIDERO Va in barca anche lui nel finale lasciando campo libero alle ripartenze nocerine MARIOTTI Presidia la fascia destra limitando le iniziative di Corapi prima e Garufo dopo. Realizza un incredibile autorete ma continua a lottare con ferocia MAISTO In campo dall’inizio dopo oltre un mese di panchina, non cerca fronzoli e si fa sentire. BENEDETTI Vale il discorso fatto per Maisto. Non ha sempre la lucidità necessaria per imbastire azioni offensive ma corre a perdifiato pressando sui costruttori di gioco avversari SQUILLACE Sembrava in ripresa, sia pure impegnato più in fase difensiva che sulla trequarti campana. Cala però vistosamente nel finale. Dal 26’ st FIORE A sinistra appare più incisivo. Serve il cross del momentaneo vantaggio giallorosso RUSSOTTO Nell’ora in cui resta in campo fa vedere che potrà essere un importante valore aggiunto per il Catanzaro. Inevitabilmente cala nel finale Dal 19’ st D’ALESSANDRO Entra per fare mucchio in mezzo alla mediana. Anche lui soffre il black-out finale CARBONI Ha sulla coscienza un incredibile palla gol divorata a metà ripresa. Avrebbe potuto indirizzare diversamente il match ed il voto ne risente Dal 19’ st FIORETTI 6 Non dispiace la sua grinta ma appare evidente l’incompatibilità tattica tra lui e Masini MASINI Riportato al centro dell’attacco, lotta e sgomita come un ossesso finalmente riprendendo anche confidenza con la rete avversaria.

6,5 All. Cozza

sta di Auteri è nell’innesto di Schetter e Chiosa. Il Catanzaro va vicino alla rete con una conclusione di Benedetti deviata in angolo da Aldegani per poi trovare il vantaggio al 35’ quando, su angolo di Fiore, Sirignano tocca di testa per l’accorrente Borghetti che infila a fil di palo. La partita sembra chiusa, ma nel giro di cinque minuti sale in cattedra Evacuo che prima infila di potenza sotto la traversa di Pisseri una punizione dal limite e poi sfrutta al meglio un cross di Bruno con un preciso colpo di testa da dentro l’area regalando alla Nocerina una vittoria a quel punto insperata e forse non del tutto meritata.

Cozza: «No, così mi rode» Auteri: «Ci abbiamo creduto» di FRANCESCO IULIANO CATANZARO –Terza sconfitta consecutiva per il Catanzaro che esce battuta dal Ceravolo anche contro la Nocerina. Una partita che la squadra di Cozza aveva avuto in pugno sino a 15’ dalla fine, forte dei due gol messi a segno da Masini e da Borghetti. Nei quindici minuti finali, però,la debacle.«Contro il Catanzaro - commenta Gaetano Auteri, il primo ad arrivare in sala stampa - era una partita particolare. Nel primo tempo abbiamo sofferto e siamo stati in svantaggio meritatamente. Abbiamo subito l’aggressività degli avversari unita anche a una grande capacità di commettere falli tattici che ci impedivano di ripartire». Alla fine, però, a spuntarla, è stata proprio la squadra di Auteri. «Nel secondo tempo abbiamo continuato a fare quanto di buono avevamo fatto nella primapartedella gara.IlCatanzaro ha abbassato di molto il baricentro e noi ci siamo presi il campo. Il vantaggio, poi, è stato un episodio che ha cambiato l’inerzia della partita. Noi siamo stati bravi perché ci abbiamo creduto sino alla fine». Umori del tutto diversi in casa giallorossa. A fine partita Cozza era rimasto immobile, a testa in giù, davanti la panchina. Nei pensieri del tecnico, la consapevolezza che, nonostante un’ottima prestazione dei

Ciccio Corapi, ora alla Nocerina, fischiato dai tifosi giallorossi

suoi ragazzi, comunque la squadra aveva fatto un passo indietro in classifica. «Se devo dirla tutta - ha detto il tecnico già il pari ci sarebbe stato stretto. Chela Nocerina siauna buona squadra, questo non si discute ma devo anche dire, con la stessa sincerità, che perdere partite come quella di stasera (ieri, ndr) o come quella contro il Benevento, mi rode. Ai ragazzinon possorimproverarenulla. Abbiamo fatto tutto noi. Due gol e due autoreti. Loro hanno tirato in porta solo una volta, in occasione del terzo gol». Al di là del risultato Cozza, a questo punto, guarda soprat-

tutto alla classifica. Cinque punti dopo sette giornate, incominciano a essere davvero poco per una squadra che ha dovuto ridimensionare i programmi e che, a questo punto, deve principalmente pensare a conservare la categoria. «La classifica, così com’è, non è affatto bella. Sono però con vinto che la fortuna, prima o poi, sarà anche dalla nostra parte, che prima di Natale avremo alle spalle almeno sei o sette squadre». Domenica prossima il campionato di Prima divisione riposa. Una sosta fondamentale per i ragazzi di Cozza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Martedì 16 ottobre 2012

CALCIO

Serie D. Via all’analisi dei fattori che hanno scatenato la brutta figura di domenica al San Vito

Alla ricerca del Cosenza perduto Tante le possibili cause del ko con il Montalto: in primis il fattore psicologico di ALFREDO NARDI COSENZA –Tutti rinchiusi in se stessi, ad analizzare, ognuno per la propria parte, le cause della cocente sconfitta contro il Montalto. Tutti a rivedere mentalmente una partita sfuggita di mano troppo presto, iniziata con tanta buona volontà e conclusasi tragicamente, visto come sono andate le cose in campo. Tutti a chiedersi il perché, insomma. E, naturalmente, anche a ripromettersi di rialzarsi in fretta, perché è giusto che sia così e che la reazione arrivi subito. Deve essere trascorso così uno dei lunedì più bui che la Cosenza rossoblù ha vissuto negli ultimi due anni. I biancocelesti hanno confezionato al San Vito un 3-0 semplice semplice, senza ricette o alchimie particolari, ma facendo prevalere la mentalità (e a volte l’esperienza) necessaria per la categoria. Ed è qui che lo schiaffo diventa più doloroso. Cercando di analizzare tutte le concause della sconfitta di domenica, si può innanzitutto dire che nella settimana precedente alla sfida, a conti fatti, è stato più il Cosenza che il Montalto, ad aver “sentito” la tensione della partita (prima causa), arrivando poi in campo a vedersi crollare tutte le certezze alla prima difficoltà.Tanta attesaper nulla,verrebbe da dire. Perché tutto questo? Perché questa ansia? Cosa si voleva dimostrare? Il problema, quindi, può essere stato innanzitutto psicologico: è l’approccio mentale, di solito, a innescare e ingigantire i difetti. In campo l’hanno fatta da padrone tanta ingenuità, un po’ di inesperienza, il venir meno (insieme alla giusta serenità) della consapevolezza della propria forza, e poi le tante, forse troppe, aspettative per questa gara. Può essere stata, dunque, tale tensione a creare i presupposti del tracollo, magari poi arrivato solo per il concatenarsi di una serie di errori dei singoli (seconda causa) ai quali, però, non si era più mentalmente pronti a reagire? Possibile (terza probabile causa) che, per come si sono indirizzati molti commenti domenica sera e nella giornata di ieri sui social network e nei discorsi da bar, la colpa risieda in buona parte nelle scelte di Gianluca Gagliardi (Guadalupi sì, Guadalupi no; Marano sì, Marano no, squadra disorientata per il nuovo cambio di sistema di gioco)? Difficile dirlo perché la controprova non esiste, ma tale ultima riflessione, pur dovendola mettere in conto, sembra un tantino riduttiva rispetto alla complessità delle problematiche emerse, anche perché qualsiasi scelta, quando si perde, è sempre peggiore di quella che non hai fatto. In realtà, è vero che gli episodi hanno influito molto: la stura alla giornata nera l’ha data quell’inutile fallo di Frlez

Mosciaro controlla Ginobili nella gara di domenica (foto Tosti)

che ha consentito al Montalto di passare in vantaggio su rigore. L’evento, in sé, potrebbe anche non essere preoccupante in assoluto, vista la giovane età del portiere (sono i tecnici a tastare di continuo il polso dei loro atleti: se giocano significa che danno garanzie, altrimenti si cambia). Piuttosto, c’è da capire se dopo

quelfallo ladifesanon sifosse per caso sentita meno sicura. Dopo un quarto d’ora, poi, è arrivata l’espulsione per doppia ammonizione di Parenti, con un intervento inutilmente duro, lontano dall’area di rigore, forse dovuto a un eccessivo senso d’ansia per lo svantaggio. A quel punto, a episodi negativi messi in archivio,

Calci di rigore

di EMANUELE GIACOIA

derby, specie quelli calcistici, generalmente si giocano in due, ma ci sono le eccezioni. Infatti, domenica, nel derby Cosenza-Montalto, al San Vito sembrava ci fosse solo il Montalto in campo. Un tifoso dei “Lupi” (quali?), esasperato dal non gioco dei suoi beniamini, ha gridato dagli spalti: “metteteci un po’ di decoro”! Da un altro lato l’immediata risposta: “è il caso invece di metterci un po’ di De Caro”! Ovvio il riferimento al gongolante presidente del Montalto.

I

non c’è stata comunque la reazione che ci si attendeva e tutte le certezze sono crollate, con la squadra che è diventata assolutamente impalpabile e in campo ha assunto un’altra fisionomia mentale e organizzativa, perdendo fiducia e punti di riferimento, se è vero che si è schiacciata dietro e non si è mai più avvicinata seriamente all’area di rigore avversaria (ma dall’inizio della gara non ha mai attaccato la profondità, soffrendo poi sulle fasce, che invece avrebbero dovuto essere l’arma in più). Né il tutto si può spiegare anche con l’assenza di Pietro Arcidiacono(come puremolti sostenitori o addetti ai lavori hanno fatto). L’attaccante catanese è l’idolo della tifoseria, in più occasioni ha tolto le castagne dal fuoco e ha portato sempre punti pesanti. Un elemento da categoria superiore, indispensabile e vitale. E non ha più bisogno di dimostrarlo. Ma bisogna stare attenti: se si parla della sua assenza come una delle cause di un’eventuale sconfitta o di un risultato non troppo positivo, il rischio è quello di adagiarsi e innescareun alibi chenon fa bene allo spogliatoio né al diretto interessato. Oggi nel chiuso dello spogliatoio, e prima di riprendere la preparazione, tutto sarà sviscerato e a tutto si cercherà di dare una risposta. Soprattutto di dovrà chiarire perché la squadra è crollata negli ultimi minuti di Messina, perché contro il Montalto non è quasi scesa in campo e se eventualmente ci fosse qualcosa (tra questioni tecniche e societarie) che sta innervosendo il gruppo e ha fatto perdere lucidità. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Eccellenza. Accolte le dimissioni di Figliomeni, squadra a Favasuli

Roccella tra Ferraro e Rosati di PINO ALBANESE ROCCELLA JONICA – Il Roccella inizia un nuovo corso. Domani e domenica in panchina ci sarà l’allenatore in seconda Mimmo Favasuli. Poi sarà ufficializzato l'ingaggio del nuovo tecnico. Antonio Figliomeni, infatti, non è più l’allenatore del Roccella. La società ha accettato le sue dimissioni irrevocabili e ha affidato, provvisoriamente, le sorti della squadra all’allenatore inseconda. Il trainerdi Sidernopaga i deludenti risultati, soprattutto in trasferta, dove il Roccella è sempre uscito battuto. La dirigenza, conferma di avere accettato la dimissioni irrevocabili di Figliomeni in un comunicato. «Al mister - è scritto - intendiamo in questo momento esprimere i più sinceri ringraziamenti per tutti gli sforzi profusi, con competenza, serietà e professionalità, nell’interesse esclusivo della squadra. Grande merito dobbiamo riconoscergli per la crescita complessiva che abbiamo registrato negli anni della nostra collaborazione. Si chiude un ciclo importante - continua la nota dirigenziale del Roccella calcio - non possiamo però fermarci a recriminare. Incombono i prossimi impegni che vogliamo e dobbiamo onorare. I giocatori - termina la nota - hanno ribadito il loro impegno e l’at-

taccamento ai colori sociali. Ai nostri tifosi chiediamo sostegno ed entusiasmo. Il nuovo corso - conclude la nota societaria - è già cominciato». E infatti negli ambienti sportivi già circolano i primi nomi dei sostituti del dimissionario trainer sidernese. Il sogno, destinato a quanto sembra a rimanere tale, è Franco Viola. Il mister pianigiano non vuole scendere di categoria ed attende con pazienza chiamate professionistiche. Il primo della lista a questo punto sarebbe quel Francesco Ferraro, ex allenatore dell’Acri in Interregionale e già vicino all’ingaggio questa estate. Ferraro è di Polistena e, quindi residente in una cittadina non molto lontana da Roccella e questa, fino ad oggi, è stata una condizione preferenziale nella scelta dellaguida tecnica.Ferraro, inognicaso nonè il solo nome segnato sull’agenda del direttore sportivo Elso Pelle. Si parla anche di Giuseppe Rosati, ex del Sersale. Il gioco spumeggiante dei catanzaresiha colpito piacevolmenteil vertice societario e corre voceche anche lui sia nella lista dei successori di Figliomeni. Altri nomi, ma dei qualinon si ha nessunaconferma, sono quelli di Gianni Fiorenza e di Maurizio Cavallo, nelle ultime stagioni a Siderno.

Serie D. E domenica arriva il Savoia

Il Sambiase ha perso la solita compattezza Tanti i limiti evidenziati con la Gelbison di GIANLUCA GAMBARDELLA

to in settimana, senza riuscire nell’intento. La compattezza e la dutLAMEZIA TERME (Cz) – tilità messa in mostra nei Non è iniziato nel miglio- primi turni, foriera di re dei modi il doppio tur- punti e complimenti, in no casalingo per il Sam- queste due ultime partite biase, e domenica al “D’Ip- sembra essere venuta mepolito” arriverà il Savoia, no, ma sugli equilibri in rigenerato dall’arrivo in campo influisce di certo panchina del neo tecnico l’arretramento in difesa Cordiano, scelta Amura e reduce da un so- di noro 3-0 ai danni del Noto “d’emergenza” che non è nell’ultimo turno di cam- escluso si possa rivedere pionato. Così dopo Vibo- anche contro il Savoia se nese e Gelbison per Man- non recuperasse in tempo cini arriverà un altro av- capitan Morelli (improbaversario ritemprato nello bile che lo possa fare Aguspirito e nel morale nel glia, altro centrale difenturno precedente, mentre sivo fuori per infortulo stesso non si potrebbe nio). La presenza dell’ex Vidire per la compagine del bonese in mezzo al campo presidente Scicchitano. garantisce Di coninfatti geotro, infatti, metrie, in casa esperienza Sambiase e fisicità la seconda che i sostisconfitta tuti non consecutipossono va per 2-0 dare per non fa parcerte tire con i (Guerreri migliori ha fornito auspici la due prove settimana incoragdi lavoro gianti, ma che cominha carattecerà queristiche dist’oggi al verse, men“Gianni tre MartelRenda”. Se lo ha avuto il trainer poco spazio dei giallofino ad ora rossi nel per queste commentastesse more la scontivazioni). fitta contro Anche l’unl’ex Alesder Carrozsandro Erza, insieme ra sostenea Gerace fiva di aver Russo controllato da Alizzi no ad ora visto almeno qualche passo in avan- uno degli elementi emerti come prestazione dei genti più convincenti, suoi rispetto a sette giorni nelle due ultime uscite è prima, è anche vero che i sembrato più spaesato del giallorossi non sono riu- solito e meno determisciti a ribaltare il risultato nante, è dalla tenuta dei una volta andati in svan- due mediani davanti la ditaggio, eclissandosi poi fesa dipende molta dell’efuna volta subita la secon- ficienza del 4-2-3-1 sia in fase di impostazione che da rete. In tal senso peserà an- di difesa. Limiti e lacune noti a che il rigore reclamato e non dato dalla terna arbi- mister Mancini che ha imtrale nel primo tempo postato gran parte del la(che se fosse stato decreta- voro delle ultime settimato avrebbe portato anche ne proprio su questi all’espulsione di Manzo), aspetti (scampoli di allema rispetto ai precedenti namento sono stati dediturni casalinghi Lio e cati anche alla tecnica e ai compagni sono riusciti a movimenti per alcuni elerendersi pericolosi in me- menti più indietro in tal no occasioni, non nascon- senso) e da cui il Sambiase dendo un certo nervosi- dovrà adesso ripartire smo nel cercare di impo- nuovamente. stare il gioco come prova© RIPRODUZIONE RISERVATA

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SERIE D GIRONE I

ECCELLENZA

7ª GIORNATA - 21/10, ORE 15

CLASSIFICA

Agropoli – Noto Città di Messina – Nissa Montalto – Ragusa C. Normanno – Cosenza Gelbison – Pro Cavese Palazzolo – Messina Ribera – Acireale Sambiase – Savoia Vibonese – Licata

Gelbison Savoia Messina Cosenza Città di Messina C. Normanno Ragusa Vibonese Sambiase

17 15 14 13 13 12 11 10 10

Agropoli Montalto Ribera Pro Cavese Palazzolo Acireale Noto Nissa Licata

10 10 7 7 5 5 4 4 3

7ª GIORNATA - 21/10, ORE 15,30

CLASSIFICA

Acri – Bocale Isola Capo Rizzuto – Paolana Rende – San Lucido Roccella – Catona Sersale – Nuova Gioiese Siderno – Brancaleone Silana – Guardavalle Soverato – Castrovillari

Nuova Gioiese Guardavalle Rende Sersale Acri Soverato Catona Castrovillari

20/10, ore 14.30

16 14 13 12 11 9 8 8

Paolana Isola Capo Rizzuto Roccella Bocale Silana Siderno Brancaleone San Lucido

7 7 7 6 6 4 4 1


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CALCIO

Martedì 16 ottobre 2012

Serie D. Per tutta la gara dalla panchina del Cosenza insulti a Occhiuzzi, Crescibene e Viola

«Improperi razzisti a Okoroji» A fine partita al nigeriano del Montalto è stato urlato «nero di m...» MONTALTO UFFUGO (Cs) – La storica vittoria sul campo del Cosenza ha confermato lo straordinario stato di forma del Montalto. Una squadra fisicamente in palla grazie all’ottimo lavoro del preparatore atletico Pino Pincente. Una squadra che cresce a vista d’occhio pure dal punto di vista tattico: i dettami di Franco Giugno cominciano a essere assimilati dal gruppo. La conferma sono i quattro risultati utili consecutivi: il pareggio casalingo con la Pro Cavese (rigore fallito da Sifonetti nel finale che avrebbe potuto regalare la vittoria), successo a Licata, l’1-1 con il Messina (partita che i biancocelesti hanno dominato e che soltanto una scriteriata direzione di gara le ha negato i tre punti m visto il gol regolarissimo annullato a Iannelli nel finale) sempre in casa e il blitz da prima pagina di domenica al San Vito. Un netto 3-0 frutto dell’applicazione della squadra e del lavoro di Giugno che imbrigliato Gagliardi con un paio di soluzioni studiate in settimana, e che hanno visto Zangaro attore principale. Una partita macchiata dalle tante polemiche che hanno preceduto la partita, continuate domenica anche sul campo. In casa Montalto, anche il giorno dopo non riescono a darsi una motivazione a quanto accaduto. Nessun dirigente e tesserato rossoblu ha accolto gli ospiti, nessun saluto a fine partita. L’unico è stato Francesco Candelieri che si è complimentato con il ds biancoceleste Ennio Russo. Sguardi in cagnesco sul terreno di gioco prima della partita, saluti particolarmente freddi tra colleghi. Durante la partita dalla panchina sono volati insulti per tutti i novanta minuti: il più bersagliato è stato Roberto Occhiuzzi. «Smettila di fare il fenomeno, che adesso tu nei sei nessuno. Qui a Cosenza non è più come una volta!». E dire che il “Principe”, prima del

Il difensore Okoroji anticipa l’attaccante Franzese (Foto di Mario Tosti)

fischio d’inizio, si è andato a prendere gli applausi della curva Bergamini, alla quale ha portato in dono un t-shirt con la scritta “Grazie di cuore (disegnato con un lupo all’interno)”, in riconoscenza del rispetto che il popolo rossoblu ha sempre avuto nei suoi confronti. Sempre

dalla panchina rossoblu insulti verbali sono stati rivolti ad Alessandro Crescibene e all’allenatore dei portieri Franco Viola, il quale non l’ha mandata giù: «È stata una provocazione continua. Non ho reagito per il grande rispetto che porto nei confronti del padre di questo

soggetto. Il Cosenza meriterebbe di essere rappresentato in modo più decoroso...». Ma l’episodio più grave lo ha subito il difensore centrale biancoceleste Henri Ndubueze Okoroji. Prima sul campo durante la partita, poi a fine gara nel sottopassaggio quando il colored del Montalto, uscito per infortunio dopo soli tre minuti del secondo tempo, aspettava i compagni di squadra per festeggiare la vittoria. Durante la partita un “semplice” «negro» rivolto a Okoroji, mentre dopo il triplice fischio, il difensore nigeriano nato a Opkala il 12 aprile 1984 si è sentito urlare «Tu statti cittu, su nivuru i me...», in dialetto cosentino (Tu stai zitto, questo nero di me...). Testimoni dell’accaduto diversi tesserati del Montalto e alcuni calciatori del Cosenza, i quali hanno cercato di riportare la calma. Una notizia, questa, circolata anche negli ambienti della tifoseria rossoblu, la quale non avrebbe gradito affatto. Pare che la frase più grave, quella a fine gara, sia stata pronunciata da uno degli under cosentini presenti nella distinta. Inqualificabile episodio giunto a coronamento delle evidenti tensioni giunte dalla panchina rossoblu per tutta la partita.

Promozione A. Il presidente: «La squadra merita sostegno»

Scalea, Formica chiama il pubblico di LUCIA MINNITI SCALEA (Cs) – L’anticipo giocato in trasferta contro il Torretta ha portato bene allo Scalea, autrice di un ottimo inizio di campionato. La vittoria si deve a un sopravvissuto alla scorsa stagione, Scoppetta (quattro le reti finora) e a un po’ di fortuna, avendo gli avversari fallito un rigore. Per una retrocessa non è mai facile ricominciare da capo ripartendo da zero, ma la formazione di Possidente ha mostrato di saper andare ancheal di làdelle piùrosee aspettative della società. Il ricostituito club scaleoto di certo non si aspettava una partenza così spedita

ma sicuramente sperava. Un disegno della cui validità il presidente Giancarlo Formica ha invece mostrato la particolare convinzione e i successi gli stanno dando ragione. Il primo dirigente non esita a riconoscere il merito all’allenatore oltre alla squadra comeha fattoin unanota ufficiale.«Quello che spero vivamente - ha dichiarato il presidente - è vedere il “D. Longobucco” stracolmo perché questi ragazzi, per quello che stanno dando, meritano il pieno sostegno non solo della dirigenza, ma di città e tifosi. Contro la Presila vorrei il dodicesimo uomo in campo».

Il preparatore dei portieri Martelli e il tecnico Soda a Cava

Serie D. Miracolo sfiorato a Cava

Delusione e rammarico la Vibonese s’interroga Operazione riscatto con il Licata di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA – Ad un certo punto, c’è stato anche chi ha pensato che la Vibonese stesse vivendo un’altra, l’ennesima, domenica di gloria. L’illusione, però, è durata poco. Saturno, ancora lui, sempre lui verrebbe da dire, ha fatto sognare il popolo rossoblù. Ma il risveglio è stato traumatico. A Cava de’ Tirreni, dopo il vantaggio iniziale siglato dal talentuoso trequartista di Tropea, la formazione di Antonio Soda si è fatta rimontare. Peccato: con i tre punti, la Vibonese avrebbe mantenuto una posizione di classifica importante, subito a ridosso delle prime. La sconfitta, però, ha riportato tutti con i piedi per terra. E, soprattutto, ha riportato la Vibonese in una posizione di classifica

decisamente più anonima. Ecco, quindi, che la nuova settimana di lavoro per Cosenza e compagni si apre all’insegna della delusione. E del rammarico. Rammarico per aver sciupato una buona occasione, peraltro contro una formazione che non aveva ancora vinto in campionato. Delusione e rammarico, dunque. Ma anche voglia, tanta voglia di rivalsa. Domenica prossima, al “Luigi Razza”, arriverà il Licata. Avversario non certo trascendentale. Sicuramente alla portata di questa Vibonese, che ha l’assoluto bisogno di rilanciarsi, per mantenere alto il morale e per cercare di accendere una piazza che mostra labili segni di vivacità, dopo il torpore degli ultimi anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Eccellenza. La delusione del tecnico per il pari con il Siderno. La mente è già a Soverato

Nocera: «Castrovillari, vinciamo per i nostri tifosi» di MICHELE MARTINISI

Il tecnico Nocera e l’attaccante Di Sabato

CASTROVILLARI (Cs) – Non è arrabbiato ma è solo “amareggiato” per come è andata la gara. Graziano Nocera, domenica in tribuna perché squalificato, analizza la rocambolesca gara contro il Siderno e si proietta già verso la sfida di sabato pomeriggio contro il Soverato. «Non posso dire nulla alla squadra, tra la fine del primo tempo e gran parte della ripresa abbiamo a tratti dominato, purtroppo nei momenti cruciali abbiamo subito e siamo usciti con un solo punto conquistato». Un peccato per come è andata la gara. Negli ultimi 180’ il Castrovillari ha pagato in maniera durissima la “zona Cesarini”. Così come accaduto a San Giovanni inFiore contro la Si-

PROMOZIONE A

lana, ancor più clamorosamente contro il Siderno. Costano cari, infatti, i secondi finali ai lupi del Pollino, che hanno qualcosa da rimproverarsi sotto l’aspetto caratteriale, ma non certamente sotto la volontà. Quello visto fino ad ora è un bel Castrovillari. A tratti entusiasmante, veloce e combattivo. Si paga però in alcuni momenti l’inesperienza difensiva (De Luca ancora non ha recuperato dall’infortunio). Ma non bisogna drammatizzare. Barillaro e Volpe sonodue portieri che danno garanzia e qualità. Nocera è fortunato a poter contare su due numeri uno di questo livello. Storino cresce di partita in partita, Damasio idem, e adesso con De Rose recuperato e il nuovo arrivato Tropea il reparto dei baby difensori ha valide alterna-

tive. Domenica è entrato Stillitano dalla panchina e si è subito procurato il rigore a testimonianza del valore degli sbarbati rossoneri, che annoverano anche Blaconà, Lombardo e Donato. Tutti giovani su cui poter contare. Ma contano anche i punti in classifica. E allora nell’anticipo di sabato contro il Soverato bisogna dare il massimo. Nocera lo sa ma ha molto rispetto per gli avversari. «Abbiamo una settimana per preparare questa gara. Il Soverato è formazione di qualità che merita rispetto e attenzione, dobbiamo pensare a lavorare con intensità e concentrazione per portare a casa un risultato positivo da dedicare ai nostri grandi tifosi che domenica sono andati a casa con l’amaro in bocca». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

PROMOZIONE B

7ª GIORNATA - 21/10, ORE 15,30

CLASSIFICA

Audace Rossanese – Praia Cremissa – Arsenal Trebisacce Cutro – Real San Marco Fuscaldo – Corigliano Garibaldina – Amantea Promosport – Rocca Calcio Reggiana – Torretta Scalea – Presila

A. Rossanese Scalea Corigliano Garibaldina Cutro A. Trebisacce R. San Marco Presila

18 15 13 12 10 9 8 8

Rocca C. Amantea Promosport Cremissa Praia Torretta Roggiano Fuscaldo

7 7 7 5 5 4 4 2

7ª GIORNATA - 21/10, ORE 15,30

CLASSIFICA

Bianco – Marina Gioiosa 20/10, ore 15.30 Gioiosa Jonica – Bovalinese Palmese – Montepaone Real Catanzaro – Rizziconi 20/10, ore 15.30 Reggiomediterranea – Gallicese 20/10, ore 15.30 San Calogero – Polistena Taurianovese – Sporting Davoli Virtus Villese – Gimigliano

Gallicese 16 Taurianovese 13 11 Bianco Marina Gioiosa 11 Reggiomediterranea 10 Gioiosa Jonica 9 Palmese 9 Sporting Davoli 8

Rizziconi Montepaone San Calogero Bovalinese Gimigliano V. Villese Polistena Real Catanzaro

8 8 7 7 6 4 4 0


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Martedì 16 ottobre 2012

CALCIO

Serie D. Brutti tonfi per le altre calabresi, mentre continua a stupire la Gelbison di Erra

Giugno balla ancora al “San Vito” Dopo l’exploit nel 2004 con il Rende, ha concesso il bis con il Montalto di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA - Quella panchina l'ha sempre sognata e, se vogliamo, l'avrebbe meritata, anche se non ci si è mai potuto sedere sopra. Magari un giorno pure Franco Giugno avrà l'opportunità di allenare il Cosenza, la squadra della sua città. Magari anche da trainer rossoblù potrà togliersi qualche bella soddisfazione. Nell'attesa, l'attuale tecnicodel Montalto,adistanza di quasi nove anni, è andato a sbancare il San Vito e pure stavolta lo ha fatto con quelli che, da qualcuno, sono statiritenuti i“cugini poveri”, espressione di un paese della provincia di Cosenza. La storia del calcio, però, non guardatanto allanobiltà, quanto alla concretezza e in questa, di storia, c'è ancora un calcio di rigore a fare da filo conduttore con quel precedente exploit del San Vito firmato dal Rende di Franco Giugno. Allora fu “Super Visciglia”a realizzare il penalty del 2-3. Stavolta si è partiti proprio da un tiro dagli undici metri, di Iannelli, per iniziare a timbrare un'impresa storica. In campo, come allora, Occhiuzzi e Catalano nella veste dei “nemici” e a guidare la truppa avversaria c'era ancora lui, Franco Giugno, anche se stavolta l'impresa l'ha firmata dall'alto, visto che per

squalifica non è potuto andare in panchina. Vince e gode, insomma, il Montalto, che anche grazie al suo strategaincarta unagara nella quale il Cosenza si fa pure del male da solo, ma è giusto riconoscere i meriti di una formazione, quella del patron De Caro (anche per lui grande gioia) che nonostante mille tribolazioni, infortuni, squalifiche, la mancanza di un campo, dà una bella assestata alla propria classifica e nel giro di otto giorni mette paura al Messina e travolge il Cosenza. Cos'altro aggiungere? Applausi a tutti. E lode a Franco Giugno che ancora una volta esce dal San Vito da conquistatore. CADUTE. Sono tre, i ko, per le calabresi e fanno tutti male e devono suonare come un campanello d'allarme. Partiamo dal Cosenza: dov'è finita quella squadra che quindici giorni addietro festeggiava il primato? Quella sciagurata sconfitta di Messina deve aver tolto certezze agli uomini di Gagliardi. Agli errori dei singoli e di squadra si sono poi aggiunti degli episodi sfortunati e la frittata è fatta. La vetta si è allontanata, anche perché la Gelbison non scherza, e bisogna rimettersi in sesto subito, a partire dalla prossima gara di Paternò. E siamo alla Vibonese: ancora una volta la squadra difetta di personalità. Soda pre-

Le analogie con il rigore di Visciglia

Franco Giugno (Montalto)

para benissimo la gara di Cava de' Tirreni e difatti i rossoblù passano subito in vantaggio, ma dopo il pari ospite, sprecano l'inverosimile e poi si addormentano, subendo così un'amara sconfitta. E' evidente, insomma, che si continuano a perdere per strada, in trasferta, dei punti ampiamente alla portata, alla luce del modo in cui si è giocato. Da dire, inoltre, che ci si mette di mezzo pure la sfortuna. Il primo gol della Cavese, infatti, è nato da un passaggio del vibonese Campo che è andato a sbattere sull'arbitro, favorendo così il contropiede della Cavese. Al Sambiase manca un penalty che, se concesso, avrebbe potuto dare alla gara con la Gelbison ben altro corso. Det-

to questo, e non è poco, è comunque evidente che la squadra giallorossa deve dare e fare di più, anche se quasi tutti cominciano a capire che se blocchi Lio e Curcio, il team giallorosso non decolla e difatti entrambi provengono da due partite anonime. Renato Mancini deve pertanto inventarsi nuove soluzioni, anche se in attacco mancano i bomber e si deve fare di necessità virtù. Questidue kodi fila,però, non devono allarmare più di tanto, ma indicano ad ogni modo che l'unico obiettivo deve essere quello della salvezza. VIVA ERRA. Abbiamo visto la Gelbison capolista all'opera. Sulle ali dell'entusiasmo, quando vinci, magari tutto ti

va bene, ma questa squadra, che probabilmente col tempo rientrerà nei ranghi, non ha nulla di eccezionale, se non in chi la dirige. Ci pensa Erra, insomma, a darle concretezza e solidità. Se poi il tecnico fa esordire un diciannovenne e questo va a segno dopo due minuti, significa che bravura e fortuna si coniugano e quando questo succede, può anche darsi che sia l'anno giusto. I MIGLIORI. Anche se squalificato, la panchina top gliela diamo lo stesso e la nostra formazione la facciamo allenare da Franco Giugno. Nel successo del San Vito c'è anche la sua alchimia tattica. Ed a proposito del Montalto, la sensazione è che il bello deve ancora venire.

In porta c'è Vecchio del Paternò, insuperabile al cospetto di un Messina che perde colpi. In difesa preferiamo due col vizio del gol, vale a dire Lordi (la Pro Cavese coglie la prima vittoria) e Fascetto (il Palazzolo pareggia e acuisce la crisi del Licata). Con loro ecco Manzo, della Gelbison, che annulla l'attacco del Sambiase, aiutandosi con il mestiere e la fortuna (l'arbitro non vede un suo fallo di mano in area). In mediana ci affidiamo al fosforo di Sekkoum (l'Agropoli si conferma solido ad Acireale) e Pecora (Gelbison) per il lavoro oscuro al “D'Ippolito”. Ai lati una maglia per Zangaro del Montalto (che fa ammattire la retroguardia rossoblù confermando il proprio ottimo stato di forma), e per SavaresedelSavoia, lecuiserpentine mandano ko un Noto sempre più in crisi. In attacco c'è, anche questa settimana, Iannelli, che vive otto giorno da star con tre reti complessive fra Messina e Cosenza, entrando subito a suo agio neimeccanismi offensivi del Montalto di Giugno. Suoi compagni di reparto Riccobono, che però a Licata sembra predicare nel deserto, e Saraniti, espressione massima di questo Città di Messina fra le grandi del torneo. Sua la rete che serve ai ragazzi dello Stretto di battere il Ragusa, formazione che proprio Saraniti aveva trascinato, a suon di gol, nella passata stagione, dall'Eccellenza alla Serie D. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Promozione A. Rossanesi a punteggio pieno Promozione B. Ancora una vittoria per Scorrano

Corsa solitaria per l’Audace Lo Sporting Davoli non si ferma Ma la vera sorpresa è il Cutro Il Marina di Gioiosa ora è terzo di ANTONIO FRANCO

di ANGELO MARIA GIOVINAZZO

CONTINUA la corsa dell’Audace Rossanese in testa alla classifica, la squadra di Mingrone espugna l’ostico campo della Presila grazie al gol di Ferrentino e sale a quota 18, ancora a punteggio pieno. Tiene testa lo Scalea con la vittoria nell’anticipo sul campo del Torretta, il solito Scoppetta risolve i problemi a mister Possidente, poi ci pensa la retroguardia scaleota a tenere a bada le offensive di casa. Nell’altro anticipo il Corigliano sbriga la pratica San Marco con un secco 20, una doppietta di Basile permette alla squadra di Pacino di consolidarsi al terzo posto in classifica. Ottimo pareggio invece della Garibaldina in casa del Praia, grazie soprattutto alle parate decisive del portiere Sacco, estremo difensore che sta mostrando di valere ben altre categorie. Per Enzo Leone la situazione diventa sempre più critica, la sua squadra è sempre in piena zona play out. Il risultato più importante e più sorprendente della giornata lo compie sicuramente il Cutro di Condito che espugna il campo dell’Arsenal Trebisacce e lo scavalca in classifica al quinto posto. Il gol del giovane De Vona in pieno recupero regala ai suoi tre punti preziosi. Vittorie casalinghe per Amantea e Rocca Calcio, rispettivamente con Cremissa e Roggiano. La squadra di Miceli ha chiuso il match

TUTTO invariato tra la capolista Gallicese e chi insegue, la Taurianovese, entrambe vittoriose. Perdono terreno, invece, la Reggiomediterranea, il Bianco e il Gioiosa Jonica che si fanno superare dal Marina Gioiosa che con la rete di Vincenzo Aquino ha liquidato il San Calogero e balza al terzo posto in classifica. Avanza anche la Bovalinese che trascinata da Accinni, poi espulso, ha vita facile sul fanalino di coda Real Catanzaro. Altro lampo si registra in casa del Davoli, dopo l’exploit del turno precedente che con Scorrano alla guida tecnica, al quale viene affidata la panchina della top della settimana, scelto per aver saputo dare, finalmente, dopo tante insistenze, alla sua squadra di club, una fisionomia di gioco a propria immagine e somiglianza facendole fare il salto di qualità e con un super Ranieri che trova spazio nel fronte avanzato del nostro schieramento, si sbarazza del Rizziconi. Finisce in parità Polistena Palmese, il derby della Piana dal sapore antico che nei minuti finali si è rivelato incandescente per un episodio di fondamentale importanza. Roba da moviola. Espulsione del portiere Moscato dei rossoverdi, rigore concesso tra le vibrate proteste dei locali e la trasformazione di Tamburro con il pipelet Ciardullo appoggiato al palo a mò di rendezvous al tiro del giocatore

già nel primo tempo grazie ai gol di Ambrogio e Conforti. Rischia invece nel finale il Rocca Calcio, la squadra di De Rito si trova già sul 3-0 dopo appena 18’ minuti (Marino, Anellino, Giungato), nel finale però un po’ di distrazione rischia di risultare fatale, infatti il Roggiano segna due volte con Pisani e rischia più volte di pareggiare l’incontro, ma il bravo Lombardo ha evitato il pareggio con due interventi miracolosi. Infine vittoria esterna per la Promosport sul campo di un Fuscaldo che fatica a smuovere la classifica, Orlando e Morabito decretano il 2-0 per i lametini. La Top 11 di questa settimana vede come allenatore Condito del Cutro scendere in campo con un 3-5-2 abbastanza offensivo. Tra i pali

c’è Sacco della Garibaldina, anche se Lombardo del Rocca Calcio avrebbe meritato allo stesso modo il ruolo di estremo, ma bisognava sceglierne uno. In difesa il terzetto composto da Muraca della Presila, che nonostante la sconfitta si è distinto per chiusure decisive, Marsala del Rocca Calcio e Morabito della Promosport, autore del 2-0. La linea mediana è composta da due esterni molto offensivi quali Pisani del Roggiano e Basile del Corigliano, mentre al centro ci sono tre centrali di categoria superiori come Pignanelli del Cutro, Ferrentino della Rossanese e Ambrogio dell’Amantea. In attacco due bomber che non si smentiscono mai, Giungato del Rocca Calcio e Scoppetta dello Scalea. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Promozione B

palmese. E sempre a proposito di attaccanti, questa settimana il reparto più avanzato del nostro schieramento da sogno è formato dal fantastico trio, Ranieri, Fontana e Zerbi, dalla doppietta facile. I tre hanno astuzia da vendere, sono clienti difficili per gli avversari, grazie al loro grande movimento. Inoltre sono micidiali di testa e di piedi e capaci di telecomandare la palla là dove il portiere non può arrivarci. Alle loro spalle, sulla mediana a dirigere lo spartito si trovano Selvaggio, Tramontana e Ferla. Cantano e portano la croce giostrando a tutto campo e in grado di offrire palle da fantascienza alle punte. Per quanto riguarda, invece, la linea difensiva, essa è affidata a Cartisano e a Pisano, sugli esterni, mai visti peccare di

ingenuità, sempre attenti e concentrati. Risorse importanti per le loro rispettive squadre. Al centro, a spazzare l’area, trovano spazio Aquino e Rocca. Insieme costituiscono una diga, una manna per i loro allenatori di club. Riescono a recuperare con facilità una quantità infinita di palloni e a difendere con grande determinazione la loro porta. Questa settimana il baluardo è Spadola che con guizzi felini si è guadagnato la pagnotta, rendendo vani gli assalti degli avversari. Insieme al numero uno del Marina Gioiosa, però, meritano una menzione particolare Iezzi e De L’Acqua, protagonisti sfortunati sugli undici metri perché sono capitolati sulla loro respinta. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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CALCIO - ECCELLENZA

Martedì 16 ottobre 2012

Tanti allenatori sempre in bilico. Bene Rende e Guardavalle

Il Roccella si perde, l’Acri sorprende La Nuova Gioiese continua a vincere di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA – Gioiese comanda, Guardavalle e Rende insistono, il Sersale si riprende e il sorprendente Acri chiude il trenino play off. Tutti in fila, insomma, con i viola a fare da battistrada e con il resto della truppa che si muove fra gioie e dolori, exploit e mal di pancia, con i primi tecnici già finiti sulla graticola. PANCHINE BOLLENTI. A Siderno è già saltato Laface (ma qui ci sarebbe da scrivere un libro, fermo restando che sul piano delle prestazione la squadra biancazzurra è sempre stata all'altezza della situazione), mentre a Roccella Giannitti ha accettato le dimissioni di Figliomeni. Ha pagato, come sempre, per tutti, il tecnico, ma le responsabilità vanno divise con il resto di una squadra che, evidentemente, non ha reso per quanto sperato. Adesso vedremo se ciò è avvenuto solo per colpa del trainer. Non è escluso, poi, che a dicembre anche per qualche calciatore possa arrivare qualche foglia di via e comunque la sensazione è che il campionato abbia perso una delle sue protagoniste già a metà ottobre (a meno che il Roccella non cominci a vincere con rilevante continuità). Intanto si riparte da Favasuli che potrebbe traghettare la squadra fino a domenica prossima, per poi consegnarla al nuovo allenatore (Rosati sembra essere in pole position con Ferraro). Brando ha con grande orgoglio e dignità presentato le proprie dimissioni, mala societàleha prontamenterespinte ed ha fatto bene, perché conosce perfettamente il valore dell'uomo e del tecnico. Come sempre c'è Gigi Carnevale nel cen-

tro del mirino a San Lucido dove forse non si è ben compresa la caratura, mediocre, della squadra. L'Isola Capo Rizzuto deve fare i conti con un amaro ko: Caligiuri non rischia (?), ma è un dato di fatto che sul campo la squadra ha preso quattro punti in sei giornate. Comincia, pertanto, su diversi fronti il “toto allenatore” e di candidati liberi ce ne sono parecchi. Ci vengono in mente Bruni e Cittadino, Aita e Rosati, Morelli, Cipparrone, Paschetta, Nucera, Ferraro, Mesiti e via dicendo (ma attenzione che c'è anche Viola sul mercato). IL RITORNO. Lui, rispetto ad Antonio Conte, la squalifica l'ha finita prima e, giusto per non fare confusione, l'aveva presa per problemi di tesseramento, ma così come il trainer bianconero, anche Mario Dal Torrione è rientrato con la squadra al primo posto. Una squadra nella quale c'è la sua impronta, perché gioca un calcio piacevole, aggressivo, dinamico. Vola la Gioiese in queste prime gare e Pascu è devastante, Crucitti è tornato quello di un tempo e la squadra gira che è una bellezza. Questo, però, è un torneo senza rilassamenti di sorta. Domani c'è la coppa a Bocale e poi si va a Sersale: due test davvero probanti per i ragazzi del presidente Rombolà. APPLAUSI. Calabrese, De Angelis, Vanzettoe Collenon solovincono, madimostrano anche di saper leggere la partita. Si spiegano anche così i successi di Guardavalle (in dieci per ottanta minuti, con Staglianò encomiabile che va a fare il centrocampista), Rende (battere questo Catona è arduo per tutti), Sersale (che bel tris a Bocale dopo tre pareggi quasi tutti amari) e Acri (quella rossonera è l'attua-

le sorpresa del girone, perché è partita con notevole ritardo e pur essendo un cantiere aperto e senza Riolo e Fiore, è andata a vincere a Isola Capo Rizzuto). PUNTI PERDUTI. In due gare, altrettanti pareggi beffa per il Castrovillari a trazione anteriore. Tra Silana e Siderno si è dilapidato un patrimonio di quattro punti ampiamente alla portata e per ora si resta in una zona di metà classifica poco consona alle ambizioni e che mal si adatta, comunque, alla mole di gioco prodotta. Al di là degli episodi e dei presunti errori arbitrali, bisogna stare più attenti. SUSSULTO. La vittoria nel derby, per la Paolana, è un toccasana in una fase nella quale bisogna tenere botta, perché fra infortuni e calciatori e schemi da amalgamare, ci vuole un po' di tempo per trovare la forma giusta. Di speranza, invece, il pari del Siderno, che prima è andato a sbattere puntualmente sulla sfortuna, mentre stavolta la buona sorte si è ricordata dei biancazzurri affidati a Telli. Pesa il punto che la Silana si prende a Brancaleone, anche se in casa dei cosentini pesano ancor di più quei tre punti perduti sui tavoli della giustizia sportiva. MALE. Il Soverato fuori casa stecca, ma a Gioia fa una buona impressione. Incidente dipercorso per ilCatona, percui di negativo c'è solo il risultato. Del Roccella abbiamo già detto. Da Bocale e Isola ci si aspetta più grinta e più brio dentro al campo e lo stesso vale per il Brancaleone, che fino allo scorso anno faceva del carattere una delle sue doti migliori. Resta il San Lucido, ma anche qui fare di più, con questa rosa, è veramente impossibile.

GIOCA a Sersale, piccola piazza (nonostante le grandi cose dimostrate a livello tecnico e societario), dove è certamente poco reclamizzato. Ciò non toglie, tuttavia, che ci troviamo di fronte ad un centrocampista di grande spessore, che garantisce puntualmente quantità e qualità, macinando chilometri in mezzo al campo e offrendo costantemente prestazioni di rilievo. Ogni tanto, com’è successo a Bocale, si toglie lo sfizio di segnare, ma questa è solo un qualcosa in più all’interno di un pacchetto che comprende efficienza, dinamismo, intelligenza tattica e grande visione di gioco, nonché spirito di sacrificio e concretezza. E l’isolafelice di Sersale lo ha reso più forte. ro. s.

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IL PERSONAGGIO

Percopo, solita garanzia

Enrico Percopo (Cutro)

LE PAGELLE

Pascu e Longo segnano, Arona stoppa tutti Arona

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IN due gare annulla De Lorenzo, Gallo, Musacco, Di Maggio e Saffioti. Ovviamente non da solo, ma il difensore del Guardavalle (a Rende non è stato lui l'autore del liscio che ha favorito una delle reti dei locali) contribuisce sensibilmente al positivo avvio di stagione dei giallorossi, dimostrandosi sicuro e attento nel cuore del reparto arretrato della squadra di Calabrese. Superarlo diventa così difficile per tutti gli attaccanti che si trovano a fronteggiare un difensore sprecato per la categoria.

A. Figliomeni

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LO condannano i numeri e la classifica. Il Roccella ha solo 7 punti in classifica, è già a -9 dal primo posto e ha perso tre gare esterne su tre. La squadra crea, ma non segna e non sembra avere quella personalità che sarebbe lecito attendersi. E' poi evidente che in sede di campagna acquisti sono stati commessi degli errori. Scelte fatte magari da altri, o forse no, e che però egli stesso ha condiviso. Chi va in campo merita lo stesso voto, lui ci mette la faccia e si è preso le proprie responsabilità dimettendosi.

Longo

8

IN circostanze come queste si capisce perché ad ogni calcio mercato il suo nome finisce puntualmente in cima alla lista degli acquisti. Nell'Acri che a sorpresa vola in zona play off e che sbanca Isola Capo Rizzuto, c'è la firma di questo bomber che sa essere devastante quando è in giornata. Sua la doppietta decisiva, in una sfida nella quale fa capire quanto sia importante, per le proprie fortune, avere degli attaccanti che la porta la riescono a vedere da qualunque posizione.

Leta

7,5

HA iniziato la stagione con il piglio giusto. In campo ci mette grinta, caparbietà, senso della posizione e un ottimo mix fra quantità e qualità. Per lui valgono le dichiarazioni a fine gara del tecnico biancorosso De Angelis, che lo ha elogiato pubblicamente per ciò che sa facendo. E quelle parole costituiscono senza alcun dubbio il miglior premio per un calciatore che sta dando un enorme contributo alla causa di questo Rende capace di vincere il secondo confronto stagionale in trasferta.

Caligiuri

4,5

NON ha uno come Longo in attacco e difatti si vede che l'Isola stenta a concretizzare. E' pure sfortunato, perché se perdi all'ultimo secondo di recupero è evidente che la buona sorte non è dalla tua parte (ma si pagano anche delle disattenzioni evitabili). Detto questo, sul campo l'Isola capo Rizzuto sarebbe penultima, con appena quattro punti in sei giornate e con soli quattro centri all'attivo. Non ha i bomber che lo trascinarono due anni addietro, ma deve certamente inventarsi qualcosa.

Coluccio

4,5

PASCU gli fa vedere le streghe. Per una giornata l'esperto difensore del Soverato non riesce a dare solidità al reparto, anche perché assieme ai propri compagni ha delle difficoltà ad arginare il gioco offensivo della Gioiese, che fa male sugli esterni ed anche al centro, dove l'ariete rumeno è praticamente immarcabile. Si spiega anche così il ko di un Soverato che fuori casa non riesce ad ingranare, anche se stavolta se la gioca fino alla fine. Capita, però, anche a lui di passare una giornata storta.

Pascu

8

ADESSO capiamo perché Mario Dal Torrione ha tanto insistito per averlo a Gioia Tauro. Sapeva, il trainer viola, che con Crucitti a dispensare assist e con Cambria a dargli una mano, il rumeno avrebbe potuto spaccare in due le difese avversarie e così sta avvenendo. Nel conto bisogna aggiungere anche la sua grande volontà, la determinazione, la bravura e l'intelligenza tattica. Per Marius può essere la stagione della definitiva consacrazione, anche perché sta giocando su livelli altissimi. E segna tanto.

La Canna

7,5

TRE apparizioni e altrettanti gol. Da quando è arrivato a Castrovillari ha puntualmente bucato la rete avversaria, anche se stavolta non è servito per portare a casa tre punti che sarebbero stati pesantissimi. Il buon Mario, ad ogni modo, si dimostra presente e concreto, mettendoci classe e voglia, determinazione e spirito di sacrificio, alla luce del lavoro oscuro in fase di non possesso a cui è chiamato. Con il Siderno la beffa è arrivata nel finale, ma i lupi del Pollino possono recitare ugualmente un ruolo da protagonisti.

Carella

4,5

QUANDO la sconfitta assume contorni imbarazzanti, soprattutto se subita in casa, il tecnico inevitabilmente è il primo a salire sul banco degli imputati. Nel suo caso, ed in quello del Bocale, a far storcere il naso è la prestazione priva di nerbo di qualche elemento ed in casi come questi l'allenatore ha il dovere di farsi sentire nello spogliatoio e di mettere da parte che non lotta. Non è la prima volta che la squadra reggina appare svuotata e priva della necessaria determinazione che, al contrario, lui ha sempre avuto.

A. Fornello

3,5

UNA giornata storta. Una partita balorda. Capita a tutti, prima o poi, di andare completamente in tilt. Peccato per lui, e per il Catona, che questo abbia contributo a determinare il ko con il Rende. Nel conto, infatti, ci mettiamo l’autorete che ha consentito agli ospiti di andare in vantaggio, il rigore provocato (anche se il portiere lo ha parato) e la successiva espulsione. Ha fatto, insomma, tutto quanto di negativo si potesse fare! Ma forse è meglio che tutto ciò lo abbia fatto in una sola partita!

C. Figliomeni

7

ENTRA e segna. La volta scorsa aveva fallito una clamorosa palla gol, ma stavolta la dea bendata si accorge anche di lui e del Siderno e la squadra jonica può prendersi questo brodino che fa morale dopo la vicissitudini delle ultime settimane. Si sta dimostrando utile e concreto e se sa essere anche cinico, questo ragazzino potrà ritagliarsi altri momenti di gloria. Quel centro a Castrovillari può essere un buon segnale, ma adesso bisogna insistere e lui deve trovare la forza di volontà giusta per confermarsi decisivo.

Brando

5

E' UN tecnico bravo, serio, scrupoloso e anche aziendalista. Non a caso ha pensato di presentare le proprie dimissioni (naturalmente respinte) per provare a dare una scossa ad un Brancaleone che, dal punto di vista caratteriale, non dà quelle risposte che era lecito attendersi e che il trainer ha più volte richiesto. Si ritrova, tuttavia, fra le mani una formazione anonima a livello caratteriale. Non è lui, però, il problema, e non ha grosse responsabilità, anche se essendo il trainer è il primo a salire sul banco degli imputati.


10

Martedì 16 ottobre 2012

VARIE

Volley A2 maschile. Un triste spettacolo che mortifica squadra e tifoseria

Corigliano vittima di un pasticcio Ancora incredulità per gli errori degli arbitri nella gara contro Ortona di ALFONSO LABONIA CORIGLIANO – Molti dei tifosi della Caffè Aiello, ancora oggi, non riescono a capire bene cosa è successo domenica al “Pala Città di Corigliano” nella partita tra i rossoneri, padroni di casa, e i biancoblu dell’Ortona. Allora cerchiamo, dopo due giorni, di fare un po’ di chiarezza. A inizio match la squadra ausonica, probabilmente per dare meno riferimenti all’Ortona, avrebbe dovuto schierarsi con i due schiacciatori invertiti, almeno questo era scritto sulla distinta consegnata agli arbitri. Ma, forse per distrazione o, ancora più probabilmente, per abitudine, Van Garderen e Marretta sono entrati in campo sulle solite posizioni. Questo significa, in soldoni, che la coppia arbitrale avrebbe dovuto fischiare subito fallo di rotazione e dare il punto agli ospiti, ma così non è accaduto, anzi la Caffè Aiello ha conquistato il servizio e messo a segno un break di 3 punti, sul servizio proprio di Van Garderen. Cambio palla degli ospiti e subito, di nuovo, servizio nelle mani ros-

Tomasello (Corigliano)

sonere. In battuta si è portato Tomasello e gli ausonici hanno piazzato un parziale di 5-0: si è arrivati così al primo tecnico sull’8-1 per la Caffè Aiello. Nel frattempo, Tomasello aveva chiesto agli arbitri anche la rotazione e la coppia arbitrale, non coadiuvata bene neanche dal delegato, riconfermava la rotazione che poi era effettivamente sbagliata. Il gioco, intanto, tardava a riprendere perché qualcuno, alla fine, si era accorto dell’errore, gli arbitri avrebbero l’opportunità per

arginare almeno un po’ gli errori su errori commessi. Ma, come spesso accade, piove sul bagnato, i due arbitri, della sezione di Roma, hanno deciso di annullare 7 punti alla Caffè Aiello e far ripartire il set dall’1-1 affidando il servizio all’Ortona. Ennesimo errore, perché il regolamento prevede, in questi casi, sì la possibilità di togliere punti, ma il servizio sarebbe dovuto passare alla Caffè Aiello (cioè alla squadra penalizzata, questo almeno è quanto dice il regolamento). Morale della favola, se mai in questa storia può esistere una morale: è possibile che una coppia di arbitri di serie A, assistita da un delegato, possa porre in essere un simile atteggiamento? E condizionare un match fino a questo punto? Quanto andato in scena domenica al “Pala Città di Corigliano” è stato un triste spettacolo, che purtroppo ha vanificato il lavoro svolto da tante persone e falsato lo spettacolo del grande volley a tutto danno dei tifosi rossoneri, accorsi numerosi per la prima casalinga dei loro beniamini.

CALCIO A 5 FEMMINILE - SERIE A

Sporting Locri travolto in casa dallo Statte Siclari fa volare la Pro Reggina con un poker VITTORIA CALCETTO PRO REGGINA

1 6

VITTORIA CALCETTO: Gambino, Romani, F. Primavera, Polizzi, V. Ricupero, C. Ricupero, C. Primavera, Ghirardi, Barbu, Palumbo, Patelmo, D’Angelo. Allenatore: Nobile PRO REGGINA: Cacciola, Siclari, Vadalà, Napoli, Imbesi, Mezzatesta, Presto, Politi, Violi. Allenatore: Tramontana ARBITRI: Gentile (Roma), Lampedecchia (Roma); Crono: Lenza (Acireale) MARCATRICI: 4 Siclari (R), C. Primavera (V), Politi (R), Napoli (R).

REGGIO CALABRIA - Con lo schiacciante punteggio tennistico di 1-6 la Pro Reggina batte a domicilio le siciliane del Vittoria Calcetto e supera, così, le indecisioni emerse sette giorni fa all’esordio contro il Martina Franca. Grande mattatrice dell’incontro si è rivelata ancora una volta capitan Siclari, autrice di ben quattro reti. Di Politi e Napoli le altre due marcature. Sergio Notaro

SPORTINGLOCRI ITALCAVEREALSTATTE

1 7

SPORTING LOCRI: Ceravolo, Lizzi, Sabatino I, Sabatino A, Minciullo, Agostino, Corio, Manciullo, Taverniti, Zavettieri, Babuscia. Allenatore: Armeni ITALCAVE REAL STATTE: Margarito, Della Corte, Blasi; Russo, Dipierro, Convertino, D’Ippolito, Nicoletti, Bianco, Marangione, Moroni, Castellano. Allenatore: Marzella. ARBITRI: Panebianco e Brischetto di Acireale. MARCATRICI: 3’ 32’’ pt Convertino (S), 8’ 37’’ pt Moroni (S), 15’ 04’’ pt Corio (tl L); 1’ 12’’ st Moroni (S), 9’ 01’’ st Moroni (S), 14’ 55’’ st Moroni (S), 15’ 45’’ st autorete di Sabatino I. (S), 18' st D’Ippolito (S). NOTE: spettatori 500, 50 ospiti. Ammonite D’Ippolito, Nicoletti e Moroni (S); Sabatino A., Taverniti (L). Espulsi:: Marzela (S) e Corio (L).

LOCRI - Tra le mura amiche lo Sporting Locri, al debutto in casa, non riesce a far sorridere il suo pubblico, accorso numero all’evento. Lo Sporting Locri è riuscito a “contenere” la forza tarantina, tenendo testa per tutto il primo tempo e per quasi metà del secondo. Ma alla fine è netto l’1-7.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Volley C maschile. Successo senza patemi per i reggini

Volley C maschile. Mymamy surclassata

Campo Calabro, inizio da tre punti Il Crotone regge solo il primo set

Per la Raffaele Lamezia vittoria facile e veloce

F. V. CAMPO CALABRO 3 LC PROV. CROTONE 0

MYMAMYRC RAFFAELELAMEZIA

(26-24; 25-17; 25-18)

CAMPO CALABRO (Rc) – Ottimo esordio per la Fidelis Campo Calabro che davanti ad un pubblico numeroso e caloroso mette in cassaforte i primi tre preziosi punti in questa sua seconda consecutiva stagione nel massimo torneo regionale, con l'obbiettivo primario è quello di restare nella parte sinistra della classifica. Equilibrio costante nel set di apertura con i liberi delle due formazioni Attinà e Calabretta che si sono esibiti in alcuni pregevoli recuperi, ma sul 24 pari sono Bellantoni e Portella a mettere i punti del vantaggio decisivo. Nei due set decisivi i padroni di casa allungano nella fase iniziale (8-3 e 10-5) e gestiscono il proseguo del gioco senza eccessivi affanni. Entrambi gli allenatori hanno dato spazio nel corso della contesa a tutti gli effettivi della rosa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

0 3

(15-25/ 14-25/ 12-25)

FIDELIS VOLLEY CAMPO CALABRO: Bellantone Emilio, Condò, Portella, Barbieri, Minniti, Bellantone Antonio cap., Attinà (L), Idone, Pratticò, Polimeri, Limina, Razzino. Allenatore: Emiliano Portella LC PROVOLLEY CROTONE: S. Celico cap, Corrado, Longo, Riga, Manica, Ricciardi, Calabretta (L); G. Celico, Gallo, Leto, Virenna. Allenatore: Giuseppe Celico ARBITRI: Raffael Moscato e Antonino Richichi di Vibo Valentia NOTE: durata set 30’; 24’; 20’. di PAOLO LUCIO ALBANESE

Ottime prove di Procopio e Talarico

MYMAMY VOLLEY RC: Dattola 1, Malvaso cap. 8, Giglietta 7, Giuffreè 2, Cristallino 2, Adornato 2, Neri (L), Scaramuzzino 3, Foti 2, Kaminsky 1, Puntonieri, Catona, Lo Presti. Allenatore: Vitetta RAFFAELE LAMEZIA: Talarico Danilo 5, Sacco Mario 10, Procopio 14, Saladini 5, Sacco Giovanni 10, Butera 10, Graziano (L), Talarico Francesco, Rizzo, Chirumbolo, Cerra n.e, Romano (L2) n.e. Allenatore: Talarico-Torchia ARBITRI: Paviglianiti e Gattuso di Reggio Calabria NOTE: durata set: 23'; 22'; 20'. di SAVERIO ALBANESE

Una fase della partita tra Fides Volley Campo Calabro e Lc Provolley Crotone

Volley C maschile. Distrazioni nel terzo set Volley C maschile. Partita equilibrata

Milani Rende supera Pizzo al quarto parziale MILANIRENDE ATHLETESWORLDPIZZO

3 1

(25-11/ 25-22/ 22-25/ 25-20)

MILANI: Acciardi, Bozzo, Chiorboli, Garofalo, Mari, Napolitano libero, Salituro, Dima, Filice, Lackovic, Presta. Allenatore: Perri. PIZZO: Addesi, Barbieri, Cavallaro, De Caria, Grillo, Lo Bianco libero, Mille, Millitari, Palmieri, Pulitano, Sanna, Teti. Allenatore: Muzzi ARBITRI: Raffaele Donato e Laura Viterbo NOTE: Durata partita: 98 minuti RENDE - Una buona Milani Rende ma con qualche distrazione. Questa la sintesi della gara interna con Pizzo. La squadra di Perri parte bene nel primo set cogliendo con facilità il successo. Stesso copione nel secondo. Nel terzo, rendesi in vantaggio di 7 punti, ma Pizzo si impone. Nel quarto parziale la spunta la Milani. r. a.

Castrovillari la spunta al tie-break su Catona GRAPHICNEONCATONA CAPANIGELATERIACASTROVILLARI

2 3

(23-25/ 25-21/ 25-18/ 25-27/ 8-15)

G. N. CATONA: Vizzari, Obeidt Talarico, Nocera, Muscolo, Laganà, Fulco, Chirico (L); Foti, Fulco, Franco, Corbini n.e., Naccari n.e., Pansera n.e. Allenatore: Trebisonda 7 C. G.CASTROVILLARI: Bozzo, De Vincenti, De Simone, Pedicone, Gualteri, Bianco, Iannace (L), Fasanella, Silva Pavao, Berardi, Crispino n.e., Todisco n.e. Allenatore: Trudu-Crispino 7 ARBITRI: Romeo Vincenzo di Reggio Calabria e Romeo Carmela di Bova Marina NOTE: durata set: 27'; 32'; 25'; 39'; 15' CATONA - Nella sua prima in assoluto nel massimo torneo regionale, la matricola del Pollino si impone a Catona dopo cinque estenuanti parziali e quasi tre ore di gioco. p. l. a.

REGGIO CALABRIA - Ottimo esordio per la Raffaele Lamezia che, in poco più di un'ora, ha superato col più classico dei punteggi i giovani virgulti della Myma-

RISULTATI 1ª giornata

my. Prestazione superlativa per i gialloblù lametini che hanno sempre avuto saldamente in mano le redini della gara lasciando poco spazio alle sortite del team reggino. La formazione tirrenica, che ha schierato opposto Mario Sacco al suo esordio in questo ruolo, nel set di apertura trascinata da Simone Procopio alla prima gara in maglia gialloblù, ha dettato il ritmo del set grazie anche alla sapiente regia di Danilo Talarico che ha non ha dato mai punti di riferimento al muro della formazione reggina. I ragazzi di Nuccio Vitetta provano a reagire e l'inizio della seconda frazione è apparsa più equilibrata. Fino a metà del parziale le due squadre rimangono vicine nel punteggio ma il cambio di passo della Raffalele sposta, a favore della formazione tirrenica, l'inerzia del parziale. Terzo set fotocopia del precedente e la Raffaele ha potuto così festeggiare la prima vittoria stagionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA

Mymamy Reggio C.-Raffaele Lamezia 0-3 (15-25; 14-25; 12-25) Pallavolo Milani-Athletes World Pizzo 3-1 (25-11; 25-22; 22-25; 25-20) Donrusso Volley Club-Pall. Polistena 3-0 (25-22; 25-19; 25-23) F. V. Campo Calabro-Lc P. Crotone (26-24; 25-17; 25-18)

3-0

Fusion Volley-Italiana Assicurazioni (25-14; 25-18; 25-12)

3-0

G. N. Catona-Capani G. Castrovillari 2-3 (23-25; 25-21; 25-18; 25-27; 8-15)

Raffaele Lamezia Fusion Volley Asd Fides Volley Campo Calabro Donrusso Volley Club Capani Gelateria Castrovillari Graphic Neon Catona Pallavolo Milani Athletes World Pizzo Pallavolo Polistena Lc Provolley Crotone Italiana Assicurazioni Mymamy Volley Reggio Calabria

3 3 3 3 2 1 0 0 0 0 0 0

PROSSIMO TURNO 20-21 ottobre Capani Gelateria Castrovillari-Mymamy Volley Reggio Calabria; Pallavolo Polistena-Pallavolo Milani; Lc Provolley Crotone-Donrusso Volley Club, Athletes World Pizzo-Fides Volley Campo Calabro; Raffaele Lamezia-Fusion Volley Asd; Italiana Assicurazioni-Graphic Neon Catona.


11

VOLLEY - C FEMMINILE

Martedì 16 ottobre 2012

Ancora uno stop per la Gm Cosenza dopo le prestazioni in chiaroscuro in coppa Calabria

Da Silva trascina l’Ekuba Palmi La brasiliana grande protagonista del successo assieme a Loprevite e Marques GMVOLLEYCOSENZA EUROFISCONEK.PALMI

1 3

Battuto 3-0 il Castrolibero

(25-21; 22-25; 13-15; 8-25)

Sozzi ambiziosa e subito vincente

GM VOLLEY COSENZA: Di Lieto Claudia, De Simone, Esposito cap., Di Lieto Federica, Gagliardi, Cinelli, Faraca (L); Gallucci, Bonavita, Lumare, Scarpino, Timpone. Allenatore: Michele Bucchieri 7 EUROFISCON EKUBA PALMI: Crucitti, Oliveira Da Silva, Marquez, Careri, Loprevite, Guerrera, Carrozza (L); Dearajo Sousa, Zagaglia cap., Romaguera. Preparatore Atletico: Donascimiento 7 ARBITRI: Valeria Vitola di Mormanno e Santina Russo di Santa Maria del Cedro NOTE: spettatori 200 circa; durata set: 27’, 27’, 28’, 20’. Totale: 102’ COSENZA – Ancora uno stop per la squadra cosentina della Gm Volley dopo le prestazioni in chiaro scuro di coppa Calabria contro San Lucido e Paola. Gioca con buona personalità i primi due set, ma deve lasciare strada alla più esperta formazione pianeggina, trascinata dalle poderose conclusioni vincenti dell’opposta brasiliana Suelen Oliveira Da Silva. La squadra di Michele Bucchieri ha ancora il cartello “lavori in corso” visto le defezioni definitive dell'opposta Giovanna Giordano e della laterale Chiara Bruno (motivi di studio la prima e di lavoro la seconda), rimpiazzate da Azzurra Gagliardi, una centrale che deve assimilare i giusti automatismi di laterale e dalla giovane Federica Cinelli. L’avvio di gara al “Pala Ferraro” di via Popilia è stato incoraggiante per capitan Cristina Esposito e compagne che prendono un cospi-

ELIO SOZZI REGGIO C. 3 INF. S. CASTROLIBERO 0 (25-21; 25-20; 25-18)

Una fase di gioco della partita Gm Volley Cosenza-Eurofiscon Ekuba Palmi

cuo vantaggio e riescono a rintuzzare il ritorno del Palmi. Il set successivo si gioca sul filo del più assoluto equilibrio: sul 20 pari due decisioni contestate dalla squadra di casa (palla toccata a muro e una invasione) e tre bordate della brasiliana Da Silva riportano in parità la contesa. Nel terzo e quarto parziale il Palmi senza troppi affanni porta via l’intera posta in palio con la solita scatenata Da Silva coadiuvata egregiamente dall’universale Carmela Loprevite e la centrale Linia Marques. Nel Cosenza di spicco la prestazione del libero Federica Faraca, l’opposta Roberta De Simone e della laterale Clara Gallucci. s. a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RISULTATI 1ª giornata Asd V. Lamezia-Costa Viola Volley (25-19; 25-19; 25-12) Bioresolve Avolio Volley-Cuore (13-25; 15-25; 18-25) GM Volley 2000-Eurofiscon Ekuba V. (25-21; 22-25; 13-25; 8-25) Pallavolo Paola-Sensation P. Gioiosa (20-25; 16-25; 25-16; 21-25) Asd Elio Sozzi-I. S. Castrolibero (25-21; 25-20; 25-18) Ottica Mandelli-Pallavolo Crotone (25-13; 25-20; 25-17) Pizzo Deam Volley-Filcredit Reggio C. (27-29; 25-13; 25-15; 25-18)

CLASSIFICA 3-0 0-3 1-3 1-3 3-0 3-0 3-1

Cuore Ottica Mandelli A.S.D. Volleyball Lamezia Asd Elio Sozzi Eurofiscon Ekuba Volley Pizzo Deam Volley Sensation Profumerie Gioiosa Pallavolo Paola Filcredit Reggio Calabria G. M. Volley 2000 Infotel Service Castrolibero Costa Viola Volley Villa San Giovanni Pallavolo Crotone Bioresolve Avolio Volley

3 3 3 3 3 3 3 0 0 0 0 0 0 0

PROSSIMO TURNO 20-21 ottobre Eurofiscon Ekuba Volley-A.S.D. Volleyball Lamezia; Cuore-Asd Elio Sozzi; Costa Viola Volley-Pizzo Deam Volley; Sensation Profumerie Gioiosa-Bioresolve Avolio Volley; Filcredit Reggio Calabria-Pallavolo Paola; Infotel Service-Ottica Mandelli; Pallavolo Crotone G.M. Volley 2000.

ELIO SOZZI REGGIO CALABRIA: Mafrici 3, Tortora cap. 15, Ambrosio 18, V. Cerri 8, Gatto 5, G. Tripepi 5, Cristallino (L); I. Tripepi 3, Giglietta 1, A. Cerri 1. N. e. Fontana, Postorino. Allenatore: Giovanni Fascì INFOTEL SERVICE CASTROLIBERO: Misasi, Naccarato 7, Donnici 5, Luciani 5, Rovito 6, Scervino 3, Trocini (L), Costabile, Guido 1, Percacciolo. N. e. Apazincone. Allenatore: Giuseppe Centrone ARBITRI: Gianluca Branca e Annunziato Paviglianiti di Reggio Calabria NOTE: spettatori 100 circa; Sozzi Rc: aces 5, errori in battuta 9; muri vincenti 7; punti realizzati 59; I. S. Castrolibero: aces 2, errori in battuta 8; muri vincenti 5; punti realizzati 27; durata set: 23’; 30’; 40’; Totale 93 minuti. REGGIO CALABRIA – La Elio Sozzi, società più antica e blasonata della nostra regione con i suoi 39 anni di vita, si è rifatta il look e vuole recitare un ruolo di protagonista in questo torneo. Le premesse ci so-

Angela Tortora (Sozzi Reggio)

no tutte con un organico di buona qualità guidato da un nocchiero navigato come Giovanni Fasci. Ha esordito nel massimo torneo regionale anche Alessia Cerri, classe 2000, a testimonianza del florido vivaio della società reggina. La matricola bruzia non ha lesinato energie nel corso dei tre parziali, con qualche errore in difesa e ricezione che il tecnico Centrone potrà senz’altro correggere nel corso della stagione, dimostrando di essere un gruppo che ha le carte in perfetta regola per centrare una tranquilla salvezza. s. a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Inizio molto positivo

L’equilibrio dura poco Bottino pieno senza storia Infortunio alla Zimmaro Primo parziale avvincente

Mandelli Reggio senza problemi Ko un Crotone rimaneggiato

Volley Lamezia inarrestabile con Costa Viola

La Cuore Reggio non si smentisce Netta vittoria a Castrovillari

Il Gioiosa parte col piede giusto Colpo a Paola

A.S.D.VOLLEYBALLLAMEZIA COSTAVIOLAVOLLEY

AVORIOCASTROVILLARI CUOREREGGIOCALABRIA

PALLAVOLO PAOLA SENSATION GIOIOSA

OTTICAMANDELLIRC PALLAVOLOCROTONE

3 0

(25-13; 25-20; 25-17)

O.M.RC: Sergi, Neri cap., Melli, Saccà Anna Lucia, Kollou, Mazza, Bisà (L); Canale, Buresova, Lucianò n.e., Saclà Anna n.e. Allenatore: Zino Surace CROTONE: Reale Miriam, Reale Silvia, Previtera, Ambrosio, Vrenna, Pioli cap.; Pacecca (L); Scida, Musco. Allenatore: Piero Asteriti ARBITRI: Scarfò Fabio e Cento Carmen di Reggio Calabria NOTE: durata set: 20’/28’/23’. Totale: 71 minuti REGGIO CALABRIA – Inizia in maniera roboante la stagione per l’Ottica Mandelli che supera un Crotone arrivato in riva allo Stretto con una formazione decimata (assenti Arianna Pesce e Giulia Liviera, sostituite dalle debuttanti Ambrosio e Vrenna, così come il libero Pacecca che prende il posto della fortissima Raffaella Stasi passata in prestito al Gioiosa). La squadra di Zino Surace nei primi due set ha avuto una percentuale elevata in fase offensiva con la sempreverde Kollou, la capitana Mariangela Neri e la centrale Anna Lucia Saccà in bella evidenza, servite con buona puntualità dalla regista Carmen Sergi. La squadra pitagorica nel terzo set ha una timida reazione, ma lo spumeggiante duo Neri&Kollou ribalta tutto. p. l. a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

3 0

(25-19; 25-19; 25-12)

0 3

(13-25; 15-19; 18-25)

1 3

(20-25; 16-25; 25-16; 21-25)

Il Pizzo Dream supera in 4 set le reggine della Filcredit PIZZO DREAM VOLLEY 3 FILCREDIT REGGIO CALABRIA 1 (27-29/ 25-13/ 25-15/ 25-18)

VOLLEYBALL LAMEZIA: Grandinetti 5, Martino 7, Cirifalco 11, Mercuri Caterina 10, Postorino 3, Rotundo 9, Spaccarotella (L), Mercuri Chiara Caterina, Ruberto 2, Muraca. Allenatore: Grandinetti COSTA VIOLA V.S.G.: D’Agostino 2, Briante 4, Trecroci 4, Gallo 2, Lutrio 2, Mordà 2, Baccellieri (L), Bellantoni 8, Laganà 7. Allenatore: Tino Santacaterina ARBITRI: Vito Cangemi e Gabriella Notaro NOTE: durata set: 23’; 25’; 18’. Totale: 66 minuti

B.A.V.CASTROVILLARI: Cruscomanno, Ammirati, Schifino Grazia, Pratckova, Pugliese cap., Biscardi, Riccio Alessia (L1); Catalano, Sposato, 14.Mendicini (L2), Oliva, Vujevic n.e., Grieco n.e. Allenatore: Alberto Graziano-Tiziana Feoli CUORE RC: Franco Francesca, Cuzzola, Borghetto, Gilroy, Wirt, Franco Letizia cap., Pietropaolo (libero); Modafferi. Allenatore: Jordan Kroumov 7 ARBITRI: Caricato Giuseppe di Rossano NOTE:Spettatori: 100 circa; durata set: 19’/ 22’/ 25’. Totale: 66 minuti.

PAOLA: Zimmaro, Raschellà cap., Gianni, Stancato, Leonida, Mannarino, Ollio (L); Manservisi, Rombolà n.e., Storino n.e., Zicarelli n.e. Allenatore: Antonio Calabrò GIOIOSA JONICA: Bianchini, Lucà, Cilione Paola, Dulcianu cap., Cufari, Cilione Chiara, Stasi (L), Mazzone, Battaglia, Satriano. Allenatore: Paolo Latella-Giuliana Gallo ARBITRI: Galiano Barbara e Morello Elena di Lamezia Terme NOTE: durata set: 25’/ 27’/ 36’/ 23’. Totale: 111 minuti.

PIZZO: Tuselli, Notarelli, Lionetti, Galiuro, Moro, Giannuzzo Lazzaro (L), Virdò n.e., Salatino n.e.. Allenatore: Davide Monopoli FILCREDIT RC: Catalano, Marchese, Bikam, Raso, Paleologo, Pratticò cap., Catanese (L); Morena n.e.; Autelitano n.e., D'Aquino n.e.; Marcello (L2) n.e. Allenatore: Roberto Daquino 6,5 NOTE: durata set: 32'/ 18'/ 21'/ 25'. Totale: 96 minuti.

LAMEZIA TERME – È una Volleyball Lamezia inarrestabile quella andata in scena nel primo turno di questo campionato: la formazione di coach Grandinetti ha rispedito a casa con un sonoro tre a zero la matricola del Costa Viola Volley. La partenza equilibrata del primo parziale ha lasciato presagire che il match potesse essere equilibrato ma nella fase centrale del set le padrone di casa salgono in cattedra. Tino Santacaterina inserisce Bellantoni per scuotere le sue atlete, ma le padrone di casa, con Simona Cirifalco in grande spolvero, chiudono il parziale. Ci provano le reggine, ma l’equilibrio regna poco, poi gara solo in discesa per le locali. p. l. a.

CASTROVILLARI – La superfavorita alla promozione in serie B2 supera a piè pari il primo ostacolo sulla propria strada rappresentato dalla matricola Castrovillari che nel secondo e terzo set ha offerto una prestazione più che dignitosa. Troppa la differenza in campo tra le due contendenti con la giovane formazione del Pollino guidata dal duo Alberto Graziano-Tiziana Feoli che fatta eccezione per la slovacca Lubica Pratckova, classe 1979, ha una rosa composta quasi interamente da atlete del 93, 94, 95. Sulla sponda reggina sono state le fuoriclasse Letizia Franco e la centrale Meghan Girloy a fare pentole e coperchi. s. a.

PAOLA – E’ partita col piede giusto l’ambiziosa formazione jonica che ha nel mirino un posto nei play off dopo l’arrivo del libero Raffaella Stasi . La squadra della città del Santo del presidente Raffaele Raschellà punta ad una salvezza tranquilla e alla valorizzazione delle sue giovani atlete. Nella fase iniziale del terzo set col punteggio di due set a zero per la formazione ospite, bisogna segnalare in fase di ricaduta il brutto infortunio rimediato alla caviglia sinistra e una botta alla spalla per la regista Maria Francesca Zimmaro (sostituita da Giorgia Manservisi). s. a.

PIZZO – Il Pizzo supera al “Pala Arcobaleno” in quattro set le reggine della Filcredit e anche in questa sua seconda stagione consecutiva in Serie B2 strizza l'occhio ai play-off, già raggiunti con due turni di anticipo la scorsa stagione sotto la guida di Amerato. Il set di apertura è stato il più avvincente e combattuto tra le due squadre che si è risolto ai vantaggi grazie all'incisività del servizio delle reggine e le conclusioni risolutive di Alessandra Pratticò, ma poi le napitine sono salite in cattedra e con Moro, Galiuro, Giannuzzo, Lazzaro e la capitana Alessia Tuselli sugli scudi hanno ribaltato con merito la contesa. s. a.

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MartedĂŹ 16 ottobre 2012


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