il domani

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LIVERPOOL, ANFIELD SALVO

EGITTO, NIENTE CALCIO

LIVERPOOL – Anfield è salvo: lo storico impianto continuerà a essere la casa del Liverpool. La società ha deciso di mettere da parte il progetto di un nuovo stadio a Stanley Park e procederà alla ristrutturazione dell’attuale impianto.

ANCORA un rinvio, stavolta a tempo indeterminato. La Federcalcio egiziana ha annunciato l'ennesimo slittamento del campionato poichè il ministero dell’Interno non ha fornito le garanzie di sicurezza dopo i 70 morti di Port Said (1 febbraio).

Martedì 16 ottobre 2012

Euro 0,40 > Anno XV - N. 255 SEDE: T&P Editori SRL - Tel. 0961.023922 - Loc. Serramonda - 88044 Marcellinara (CZ)

Qualificazioni mondiali L’Italia affronta la Danimarca a San Siro Resta il dubbio del portiere da schierare Olsen: «Dobbiamo fermare Pirlo»

Prandelli: «Voglio solo i tre punti» Il ct ammette le difficoltà dell’incontro e blinda l’undici «Buffon vuole esserci, Balotelli sta molto bene» MILANO –La Danimarca è un avversario difficile e ben organizzato, uno dei principaliconcorrenti nelgirone di qualificazione per i mondiali del 2014, per cui anche la formazione degli azzurri rimane top secret. Parola di Cesare Prandelli, alla vigilia del match contro i danesi. «Non voglio dare alla squadra di Olsen il vantaggio di conoscere in anticipo la nostra formazione perchè sono perfettamente consapevole della difficoltà della partita – ha spiegato il ct in conferenza a Milano -. Buffon si è curato, vedremo, lui vorrebbe giocare. Balotelli è invece a disposizione perchè ha superato il suo problema, ma non è detto che giochi». L’attaccante del Manchester City, il più osannato dal migliaio di tifosi che hanno accolto gli azzurri al loro arrivo in treno alla stazione centrale provenienti da Firenze, potrebbe quindi essere della partita, magari per fare coppia con Osvaldo. «Mario si è allenato molto bene, meglio anche di quanto mi aspettassi, maciònonvuol direchepartiràdatitolare – ha spiegato il ct -. Tecnicamente e tatticamente non ci sarebbero problemi, ne se venisse schierato accanto ad Osvaldo, in quanto son due attaccanti moderni, in grado di difendere bene la palla, tanto meno a fianco di El Shaarawi». Quello contro la Danimarca sarà una sorta di spareggio e Prandelli ne è consapevole... «Dovremo interpretare bene la gara perchè loro sono ben organizzati, dettano un buon ritmodigara,pressano altiequindidovremo giocare in funzione di queste caratteristiche. Tatticamente giocheremo come in Armenia, ma quan-

do perdiamo palla dobbiamo cambiare atteggiamento. Probabilmente costruiranno unagabbia attornoa Pirlo, ma lui non dovrà cambiare la sua posizione in campo, è un fuoriclasse che non si può limitare con una gabbia, dovrà solo trovare un tempo diverso per organizzare il gioco». A Prandelli non interessa tanto il gioco che la squadra esprimerà, ma solo i tre punti: «Mi interessano solo quelli, se riusciremo a fare i tre punti sarà

un passo importante perchè il nostro è un girone equilibrato e il turno non si supererà con facilità. Noi però vogliamo fare in passo avanti importante anche perchè poi si giocherà a marzo e noi vogliamo passare un bel Natale». Infine, il commissario tecnico della Nazionale – che non ha voluto rispondere alle domande riguardanti le squadre di club e su presunti favoritismi alla Juve, come nel caso di Buffon che potrebbe precauzionalmente saltare la gara di oggi – ha voluto commentare la notizia del trasferimento di Simone Farina, l’ex giocatore del Gubbio che non accettò di accomodare una partita, come uo-

mo immagine in Inghilterra. «Sono rammaricato che Farina non abbia potuto continuare a fare il mestiere che ama e che nessuno in Italia l'abbia chiamato. È andato in Inghilterra a fare l’uomo immagine, ma di migliorare l’immagine ne avremmo più bisogno noi in Italia». OLSEN E IL “BISCOTTO”. E' un raro esempio di ct longevo Morten Olsen. Dal 2000, anno della sua nomina alla guida della Danimarca, sulla panchina azzurra ci sono stati quattro avvicendamenti. L’ex difensore non svela quale sia il suo elisir di lunga vita, ma si concede una bella risata quando deve ripensare all’estate del 2004, a quel pareggio con la Svezia costato l’eliminazione dall’Europeo all’Italia, che anni dopo si è trovata a fare i conti con vere combine in casa propria. «Che ne penso? Ho paura di dire la verità – ha sorriso Siamo ironici in Danimarca. È una questione di mentalità, noi provammo a vincere quella partita in ogni modo, con la Svezia c'è una rivalità da cugini». Andandao alla sfida di oggi Olsen punta Pirlo, «se lo lasciamo giocare per noi sarà molto difficile», e Balotelli, «è un attaccante strepitoso è forte sotto porta e nei passaggi, può risolvere una partita». Olsen a Milano spera di vedere una Danimarca diversa da quella che lo ha deluso contro Repubblica Ceca (0-0) e Bulgaria (1-1). L’unico attaccante a disposizione è Bendtner della Juventus. «Ha scelto bene ma è arrivato tardi alla Juventus, solo il 31 agosto –ha notato Olsen – E' la squadra che ha vinto lo scudetto, ci sono tanti bravi attaccanti e non può pensare di trovare subito spazio. Ma sono fiducioso, Bendtner è diverso dalle altre punte della Juve, presto arriverà il suo momento».

Balotelli e Pirlo durante l’allenamento di ieri. In alto, la conferenza di Prandelli

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