il domani

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Lunedì 17 Gennaio 2011

Anno XIV - Numero 16

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

SANITÀ

SANITÀ

Il riparto dei fondi nazionali contestato anche dalla Cgil

SANITÀ Censore e Guccione (Pd) su ticket e costi delle emergenze

Visite ed esami, un piano per le nuove liste d’attesa

a pag » 6

a pag » 3

a pag » 6

Una storia sconcertante arriva dal Cosentino dove un minore è stato denunciato dai carabinieri dopo una aggressione

Accoltella anziano per una prova di coraggio Ha ferito un uomo preso a caso in un parco per dimostrare agli amici di essere degno di entrare nel loro gruppo L’INTERVENTO

Il risultato di Mirafiori apra la via del dialogo

Il ragazzo è stato sentito dai carabinieri in presenza dei genitori ed ha fornito anche l’identità della persona che era insieme a lui nel momento del ferimento Ha indicato il luogo in cui aveva nascosto il coltello, poi trovato sporco di sangue a pag » 7

RISORGIMENTO

CASO RUBY

di Matteo Colaninno

Unità d’Italia, la base per costruire il futuro

responsabile Sviluppo industriale del Pd

Il risultato del referendum di Mirafiori va rispettato. Fotografa la volontà dei lavoratori di investire se stessi per confermare gli investimenti e la continuità aziendale. Dimostra inequivocabilmente che la gestione della transizione di Fiat tra crisi dell’auto e globalizzazione non può passare attraverso l’esclusione di un sindacato così rappresentativo come la Fiom che comunque deve prendere atto del significato del risultato. Un esito che evidenzia le forti riserve sottostanti che accomunano sia chi ha firmato e chi no. Ora inizia una fase complessa in cui l’azienda avrà il difficile compito di realizzare da una parte un piano industriale credibile su prodotti, mercati e sostenibilità economico finanziaria e dall’altra di ricomporre velocemente un dialogo tra impresa e lavoro che li ritrovi alleati nella medesima sfida.

Berlusconi non si presenterà davanti ai pm MILANO - Silvio Berlusconi non si presenterà davanti ai pm di Milano che gli hanno recapitato un invito a comparire per il prossimo fine settimana accusandolo di concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby. Sarebbe questo l’orientamento, secondo quanto riferisce l’Ansa, che sta maturando tra i legali del premier dopo l’incontro ad Arcore di sabato pomeriggio con il premier che venerdì scorso aveva dichiarato: «Non vedo l’ora di difendermi in tribunale».

ROMA - Per parlare di Unità d’Italia e Risorgimento, 150 anni dopo, il "Domani" ha scelto una via diversa dal solito. In questi mesi ha, infatti, proposto sei interviste ad autorevoli esponenti del mondo culturale, accademico e politico del nostro Paese. Un contributo di riflessione in più che si è pensato di offrire ai lettori. L’alternativa poteva essere quella di sviluppare un discorso tradizionale e (forse) superficiale sui personaggi e gli eventi che contrassegnarono la nascita dello stato-nazione nella nostro penisola. Ma, probabilmente, ne sarebbe venuto fuori un disegno a senso unico di quegli anni, senza stimolare le qualità dell’intelligenza e della sensibilità nell’affrontare, con il giusto approccio, temi così complessi. alle pagg » 8 e 9

APPROFONDIMENTI I commercialisti studiano un progetto per le realtà che non possono fallire alle pagg » 14 e 15

AGRICOLTURA Si intensificano nel 2011 le iniziative di promozione dell’olio extra vergine di oliva a pag » 11

SALUTE Il cibo come valore simbolico, analogico e omeopatico: ne parla il dott. De Giorgio a pag » 18

IL COMMENTO

La vittoria del sì è la risposta di chi ha scelto il lavoro di Raffaele Bonanni segretario generale della Cisl

La vittoria dei sì al referendum di Mirafiori anche tra gli operai e non solo tra gli impiegati è un fatto inequivocabile ed importante. Nessuno può metterlo ora in discussione. Dopo tantissimi anni è la prima volta che si vince un referendum a Mirafiori su materie di flessibilità, nonostante l’estrema politicizzazione, le minacce e le provocazioni di questi giorni. Da alcuni la vicenda di Mirafiori è stata utilizzata con cinismo per discutere del futuro delle aggregazioni politiche più che come garantire l’occupazione e lo sviluppo dello stabilimento. La vittoria chiara del sì è la risposta di chi ha scelto con senso di responsabilità il lavoro piuttosto che l’incertezza per il futuro e la confusione. Siamo contenti che sia prevalso il buon senso e la ragionevolezza. Questo voto è certamente un bene per Torino, per tutto l’indotto e rappresenta un segnale positivo per tutto il sistema - paese perché vuol dire che in Italia si può investire nonostante tutti i profeti di sventura. Spero che adesso tutti abbassino i toni e si impegnino a rispettare la volontà dei lavoratori, ritrovando le ragioni del dialogo e dell’unità all’interno dello stabilimento. La Cisl lavorerà per questa prospettiva. Siamo convinti che l’importanza e la qualità dell’investimento della Fiat a Mirafiori servirà a sanare la frattura e le divisioni tra i lavoratori. Una frattura non voluta dalla Cisl e dai sindacati che avevano firmato l’accordo, ma provocata dalla scelta irresponsabile della Fiom e dall’atteggiamento discutibile da tifoseria portato avanti in queste settimane alcuni giornali e televisioni.


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