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Giovedì 17 Marzo 2011

Anno XIV - Numero 75

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QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

Una speciale seduta del consiglio regionale calabrese è stata dedicata ieri alla proclamazione dell’Unità d’Italia

La sfida della Regione: uniti e federalisti La vicepresidente Stasi: c’è una Calabria nuova, la nostra, che viaggia spedita verso il cambiamento IL COMMENTO

Il nome “Italia” è nato in Calabria

Franco Talarico: soltanto un Paese unito potrà affrontare la riforma federalista che L’INTERVENTO deve avere come obiettivo la valorizzazione delle diversità delle singole identità Un federalismo solidale che deve unire per non vanificare il sacrificio dei nostri padri a pag » 9

IDENTITÀ FORTE E RADICATA

di Domenico Lanciano

IL CASO

giornalista

Minacce a Gianluca Gallo Cesa (Udc): fare piena luce

La Storia ci dice che il territorio dell’attuale Calabria sia stata chiamata "Calabria" dai bizantini, mentre invece tale denominazione apparteneva all’attuale Salento, in Puglia, già al tempo degli antichi romani. La Storia ci dice, altresì, che il nome "Italia" sia nato proprio in Calabria, nell’istmo tra il Golfo di Squillace e il Golfo di Lamezia (oggi in provincia di Catanzaro), quattordici generazioni prima della guerra di Troia e, cioè verso la metà del secondo millennio a.C. ad opera dell’eroe eponimo Italo, re della popolazione degli Enotri. Re Italo trasformò in stanziali le sue tribù nomadi, unendo in un patto di amicizia tutti i popoli della Calabria centro-meridionale, istituendo i cosiddetti "sissizi" (vale a dire i pasti comuni) dove ognuno recava qualcosa da mangiare...

CASSANO ALLO JONIO - Il consigliere regionale dell’Udc e sindaco di Cassano allo Jonio, Gianluca Gallo, ha ricevuto messaggi di minaccia sul suo telefonino. Gallo, dopo al’ultimo episodio, ha presentato una denuncia ai carabinieri. «Le minacce - afferma Gallo sentito dall’Ansa - vanno avanti da tempo, dal mese di febbraio ho ricevuto alcuni sms e delle lettere minatorie sia nei miei confronti e sia nei confronti della mia famiglia, mia moglie e i miei due figli. L’ultima minaccia l’ho ricevuta lunedì scorso intorno a mezzogiorno. Anche questa volta non era mia intenzione rivelarla. Non volevo rendere pubbliche le minacce che ricevevo perché io non sono un professionista dell’antimafia». «Io cerco di lavorare» ha aggiunto Gallo.

Il messaggio del Papa al presidente Napolitano ROMA - «Il processo di unificazione nazionale non è stato il frutto di un artificiosa giustapposizione di identità diverse, ma l’esito naturale di una identità nazionale forte e radicata». Lo ha scritto il pontefice Benedetto XVI nel messaggio consegnato ieri al presidente Giorgio Napolitano dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone in occasione del 150/o anniverario dell’Unità d’Italia. Una identità nazionale fortemente radicata nelle tradizioni cattoliche.

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LAMEZIA TERME Ferrovie, cancellata la coincidenza con Catanzaro: scatta la protesta dei passeggeri a pag » 15

ROSSANO Guccione: l’Enel investa sulle rinnovabili sì la confronto ma no al carbone a pag » 19

REGGIO CALABRIA Informativa del Ros su Zappalà: ha tentato “pressioni” per ottenere la scarcerazione a pag » 23

L’unità d’Italia è un bene prezioso da preservare di Renato Schifani presidente del Senato

Gli italiani sono stati, tutti insieme, i protagonisti di un percorso di costruzione di quella che oggi è l’Italia, nazione libera e democratica. Ecco perché i 150 anni dell’Unità del nostro Paese sono memoria collettiva, sono patrimonio di tutti noi. Soprattutto appartengono alle nuove generazioni, a chi è nato nel nuovo millennio ed è per questo proiettato nella dimensione europea e globale. Quelli che contribuirono alla costruzione dello Stato unitario, pur nella loro dimensione storica, guardavano già al futuro di quell’Italia che, grazie al loro contributo, sarebbe nata di lì a poco. Molti erano giovani e furono protagonisti di quel nostro passato; i ragazzi di oggi sono chiamati ad essere protagonisti del nostro futuro. L’unità d’Italia è un bene prezioso da preservare sempre, i nostri Padri hanno combattuto e lottato per realizzarla. Molti hanno sacrificato la propria vita per consegnarci un Paese libero e democratico. Abbiamo il dovere di custodire e preservare sempre la democrazia, garantita dalla nostra Carta Costituzionale, la nostra Bibbia civile che ognuno di noi deve guardare come punto di riferimento e guida per ogni comportamento ed azione. Soltanto se continueremo tutti insieme a credere, ad attuare e a diffondere questi valori potremo dire di avere contribuito a consolidare il lungo percorso iniziato con il Risorgimento. senatoragazzi.it


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D2 - LETTERE, RUBRICHE, INTERVENTI IL COMMENTO Il nome “Italia” è nato in Calabria » dalla prima » ... condividendo con gli altri e dove si cercava sempre la concordia del governo comune. I "sissizi" poi si diffusero presto in tutto il mediterraneo, come prima forma di democrazia. Da re Italo l’attuale territorio calabrese prese nome "Italia" e tale nome si diffuse, secolo dopo secolo, a nord e a sud della penisola, fino a che, nel 42 d.C. l’imperatore Ottaviano Augusto lo estese per decreto all’attuale Padania fino alle Alpi e, quindi, pure fino alla Sicilia, alla Sardegna e alla Corsica, tutte regioni appartenenti al territorio geografico naturale di un’unica Nazione. Il nome "Italia" è, con quello di Israele, uno dei più antichi del mondo ed è quello che più ha resistito nei secoli ai trasformismi delle innumerevoli invasioni e dominazioni. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’associazione culturale "Calabria Prima Italia" (fondata nel 1988 a Badolato dal prof. Domenico Lanciano e presieduta dall’avv. Giovanni Balletta di Catanzaro) rilan-

PUNTI DI VISTA

cia la proposta fatta decenni fa affinché la Regione Calabria possa prendere ufficialmente la denominazione di "Calabria Prima Italia" dal momento che tale territorio ha dato i natali al nome "Italia" sicuramente uno dei più famosi del mondo oltre che uno dei più antichi. La toponomastica regionale italiana presenta già altri esempi di denominazioni plurime come Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, per cui non dovrebbe essere un problema aggiungere "Prima Italia" all’attuale denominazione di Calabria. Secondo l’associazione proponente, la nuova denominazione meglio si addice ad una regione che ha dato i natali al nome

dello Stato e della Nazione che si vuole ancora unita, pur in una insidiosa tendenza federalista. Tale nuova denominazione servirebbe pure per ricordare a tutti un certo percorso di lenta ma profonda civiltà italica che ha caratterizzato i territori e le popolazioni che vanno dalle Alpi a Lampedusa, civiltà che oggi si tende a riassumere nel cosiddetto "Made in Italy" ... lo stile italiano di vivere che ha un retroterra storico-culturale di millenni. L’associazione "Calabria Prima Italia" si batte fin dal 1988 anche perché venga valorizzato il nome "Italia" e il luogo dove questo è nato e, quindi, registra con soddisfazione il fatto che la Regione Calabria abbia cominciato ti-

midamente ad evidenziare il dato storico che il nome sia nato in Calabria, proprio nei pressi dell’attuale Catanzaro, impiantando una cartellonistica stradale che indica "Benvenuti a Catanzaro. Qui nacque il nome Italia". La stessa associazione esorta la Regione Calabria e altre istituzioni, anche nazionali, ad avviare un serio ed articolato programma di valorizzazione del nome "Italia" pure prendendo spunto dal progetto più volte inviato specialmente all’Amministrazione provinciale di Catanzaro e all’ente regionale.

Domenico Lanciano

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’associazione culturale "Calabria Prima Italia" (fondata nel 1988 a Badolato dal prof. Domenico Lanciano e presieduta dall’avv. Giovanni Balletta di Catanzaro) rilancia la proposta fatta decenni fa affinché la Regione Calabria possa prendere ufficialmente la denominazione di "Calabria Prima Italia"

di Mario Oliverio*

No alle centrali nucleari in Calabria Di fronte a quanto sta accadendo in Giappone in queste ore è veramente incomprensibile e allarmante la sicurezza con la quale il ministro all’Ambiente Prestigiacomo ha confermato la volontà del Governo di proseguire nella definizione del programma nucleare. Così come è altrettanto allarmante ed assurda la notizia secondo cui il Governo avrebbe già definito la scelta di 52 siti in Italia di cui ben 4 in una regione altamente sismica come la Calabria nell’ area costiera di Sibari (Cosenza); nella zona costiera tra il fiume Nicà e la città di Cosenza nella zona ionica vicino alla foce del Neto (Crotone), a nord di Crotone (Marina di Strongoli, Torre Melissa, contrada Tronca); la zona costiera Ionica in corrispondenza di Sellia Marina, tra il fiume Simeri e il fiume Alli (Catanzaro). Per quanto ci riguarda chiederemo al Consiglio regionale di esprimere un netto "no" al nucleare e di chiedere al Governo investimenti per incentivare lo sfruttamento delle fonti rinnovabili per la produzione di energia. Inoltre chiederemo direttamente al Governo di sospendere i programmi in atto e di fermarsi per riflettere, anche alla luce della immane tragedia giapponese le cui implicazioni per quel paese e per l’intero pianeta potrebberoessereancorapiùdrammatichediquantogiàlosonostate. *presidente Provincia di Cosenza

In onda su RaiDue la quinta puntata de “L’Isola dei Famosi 8” il reality condotto da Simona Ventura. Questa settimana al televoto Gbigail Bawuah e Daniel McVicar. La sorella del calciatore Mario Balotelli perde la sfida ed è costretta a lasciare l’Honduras, mentre l’ex attore della soap opera “Beautiful”, può continuare la sua avventura sull’isola



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ITALIA Ruby, il parere della Giunta entro mercoledì su conflitto attribuzione

Resta irrisolta la vicenda della nave marocchina, carica di 1.800 migranti, ormeggiata al largo del porto di Augusta

Emergenza clandestini, oltre 2.800 al Cie di Lampedusa di Filippo Mammì LAMPEDUSA (AG) - Dalla serata di ieri, sull’isola di Lampedusa risultano presenti oltre 2.800 migranti. Dopo gli ultimi sbarchi, il Cie dell’isola ormai scoppia e non è neppure possibile organizzare velocemente le staffette aeree per trasferire gli extracomunitari essendo anche le altre strutture sparse per la Penisola ormai sull’orlo del tutto esaurito. I trasferimenti, quindi, procedono a rilento e si sta seriamente pensando di allestire una tendopoli a Lampedusa. È l’ipotesi, dei giorni scorsi, propoSe la situazione dovesse sta durante una riunione al Viminale diventare allarmante, cui hanno partecipail Viminale non esclude to il ministro dell’Interno Roberto la messa in atto Maroni, il capo della del cosiddetto ‘Piano B’ Polizia Antonio Manganelli e il comper gestire l’emergenza missario straordinario per l’emergenza immigrazione Giuseppe Caruso.Non solo, ma resta ancora aperta anche la questione della nave marocchina Mistral Express, con a bordo 1.800 immigrati, da alcuni giorni ormeggiata al largo del porto di Augusta, in provincia di Siracusa, senza aver ottenuto il permesso di entrare in acque italiane. Si affaccia così all’orizzonte il tanto te-

muto "Piano B" del ministro Maroni, un programma speciale per riuscire a gestire in poche settimane un enorme afflusso di persone verso le coste italiane (almeno 50.000, nella peggiore delle ipotesi). Dulcis in fundo , rimane irrisolto il mistero del natante che sarebbe affondato due giorni fa al largo della costa tunisina con a bordo 60 persone, che risultano ancora disperse in mare. Nessuno, finora, ne ha denunciato la scomparsa ed il mare non ha restituito nessun cadavere. Inoltre, il numero stesso dei dispersi sarebbe incerto, a causa dei racconti discordanti e imprecisi dei sopravvissuti. Addirittura, dal porto di Zarzis, da dove sarebbe partita l’imbarcazione, giurano che non si trattava di immigrati della zona della città, forse neppure tunisini; tanti uomini e donne di cui non si sa né il nome né la provenienza, anche perché finora non si è fatto avanti nessun amico o parente a reclamare qualche corpo. La verità, quindi, potrà venire solo dal mare e bisognerà attendere il triste riaffiorare di qualche cadavere per avere una prova della tragedia. Dall’inizio dell’anno, bisogna ricordare, sono sbarcati sulle coste delle Isole Pelagie, principalmente a Lampedusa, almeno 10.500 migranti, in maggioranza dalla Tunisia, molti dei quali, secondo l’Alto commissariato Onu per i rifugiati, desiderano solo trovare un lavoro e migliori opportunità economiche nel Nord Europa piuttosto che cercare una protezione internazionale.

Tenta di farflo saltare, ladro ucciso dal bancomat MILANO - È morto per le terribili ustioni alle prime ore del mattino di ieri il pregiudicato che nel Milanese, aveva cercato di far esplodere un bancomat per rubare i soldi che conteneva. È accaduto a Pero (Milano) in una filiale della Banca Popolare di Milano, sulla statale del Sempione. Intorno alle 2.30 l’uomo, pregiudicato di 50 anni, originario di Potenza ma residente a Bologna, ha utilizzato la tecnica favorita dei malviventi che consiste nel far esplodere del gas acetilene con un innesco elettrico, riportando però gravi lesioni al volto e alle mani. L’esplosione ha danneggiato anche l’ingresso della banca e alcune auto in sosta. Sul caso, compresa la presenza di eventuali complici, indagano i carabinieri di Rho (Milano). Si chiamava Antonio Orlando e aveva numerosi

precedenti per reati contro il patrimonio, e anche per aver cercato di far saltare altri sportelli bancomat. I carabinieri di Rho sospettano che Orlando non fosse solo e per questo stanno controllando anche le telecamere di sorveglianza dell’istituto di credito e quelle nei dintorni. Nemmeno venti giorni prima, un bolognese di 31 anni, Alex Caruso, già noto alle forze dell’ordine per reati specifici, era rimasto gravemente ferito la notte fra il 25 e il 26 febbraio in un episodio analogo a quello avvenuto a Milano. Il tentativo di far saltare con l’acetilene lo sportello bancomat della filiale del Monte dei Paschi di Siena a Mirabello, provocò un violento scoppio che distrusse il bancomat, causò un incendio e soprattutto investì in pieno Caruso, che ebbe volto e collo devastati da gravissime ustioni e lacerazioni.

ROMA - La giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha annunciato che deciderà sulla richiesta di sollevare il conflitto di attribuzione per il processo al premier Berlusconi sul caso Ruby entro martedì 22 marzo in serata oppure entro e non oltre mercoledì 23 marzo. Lo ha riferito ieri ai giornalisti intervenuti a Montecitorio il presidente della Giunta Pier Luigi Castagnetti. La giunta ha accolto, all’unanimità, la proposta di Castagnetti di ascoltare, martedì alle 12, alcuni costituzionalisti. Non è stata invece accolta l’altra proposta, del senatore Udc Pier Luigi Marini, di ascoltare anche Berlusconi. E proprio sulle perplessità, mosse da alcuni, Chiuse le indagini su sul non chiamare il presidente del Consiglio, ha rispo- Mora, Fede e Minetti sto: «Noi dobbiamo solo per induzione alla esprimere un parere al presidente della Camera e a nes- prostituzione che sun altro - ha detto - non fungiamo da referente per le de- preclude ad un cisioni dell’aula. La richiesta rinvio a giudizio di audire Berlusconi era quindi debole». Intanto, la procura di Milano ha annunciato di aver chiuso le indagini sul consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti, su Lele Mora e Emilio Fede, accusati, ricordiamolo, di favoreggiamento e induzione alla prostituzione nella persona di alcune ragazze maggiorenni e della minorenne Ruby. Tra l’altro, l’accusa di induzione alla prostituzione minorile mossa contro i tre è stata retrodatata al settembre 2009, quando Ruby aveva sedici anni, data in cui Emilio Fede la scoprì durante un concorso di bellezza in Sicilia; successivamente fu coinvolta in incontri sessuali col premier per ben 13 volte, dal febbraio al maggio 2010. Le altre ragazze indotte aprostituirsisarebbero,intutto,32. f.m.


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ITALIA Il discorso di Napolitano dà il via al week-end tricolore. Presente il cardinal Bertone

Buon compleanno Italia, anche il Papa fa gli auguri di Maria Teresa Squillaci ROMA- "Italia? Pizza, pasta, mandolino!". Anche, ma non solo. In occasione dei dei 150 anni dall’ unità, l’Italia rispolvera le sue origini storiche e diventa sinonimo del coraggio di Garibaldi, degli ideali di Mazzini e della diplomazia di Cavour. Inizia oggi in tutta Italia un vero e proprio week-end tricolore. Il calendario degli appuntamenti celebrativi è serrato. La Pattuglia acrobatica dell’Aeronautica disegnerà nel cielo di Roma, un Tricolore che — sottolinea lo Stato maggiore delle Forze armate — «idealmente si estenderà dalla Capitale a tutto il Paese e unirà, da Nord a Sud, tutti gli italiani», sorvolando l’area dell’Altare della Patria intorno alle 9 in concomitanza con la deposizione della corona di alloro al Milite Ignoto da parte di Napolitano. Il premier Berlusconi, dopo l’omaggio all’Altare della Patria, come il presidente Napolitano si sposterà al Pantheon dove riposano le spoglie di Vittorio Emanuele II. A seguire, Berlusconi salirà sul Gianicolo,

per rendere omaggio al monumento a Garibaldi. In via eccezionale aprirà le porte al pubblico il Palazzo della Consulta (il 17 marzo dalle ore 10 alle 18) e Palazzo Chigi. La prima capitale, non sarà da meno. 150 anni dopo Torino torna a essere il centro del Paese per due giorni in una ideale staffetta con Roma, cuore delle celebrazioni odierne. Domani e dopodomani il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, celebrera’ nel capoluogo piemontese il 150/o anniversario dell’Unità nazionale. Proprio il presidente Napolitano, in un messaggio inviato ai Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome ha dichiarato «Nella Costituzione l’identità storica e culturale della Nazione convive con il riconoscimento e lo sviluppo in senso federalistico delle autonomie che la fanno piu’ ricca e più viva, riaffermando l’unità e indivisibilità della Repubblica». Secondo il capo dello

Stato i festeggiamenti di questi giorni sono un occasione per rafforzare la consapevolezza delle responsabilità nazionali che ci accomunano. «La nascita dello Stato unitario - prosegue - ha consentito al nostro paese di compiere un decisivo avanzamento storico, di porre fine a una fatale frammentazione. L’alto dibattito in seno all’Assemblea Costituente ha portato ad identificare ideali e valori da porre

«L’identità nazionale degli italiani, così fortemente radicata nelle tradizioni cattoliche, costituì in verità la base più solida della conquistata unità politica»

«L’ unità ha consentito al nostro Paese di compiere un decisivo avanzamento storico, di consolidare l’amor di Patria, di porre fine a una fatale frammentazione»

a base dell’ordinamento repubblicano». Proprio sull’ adesione a questi valori comuni si fonda la partecipazione della Chiesa alle celebrazioni di questi giorni. Il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, si è recato ieri al Quirinale, per consegnare al presidente della Repubblica, il messaggio che Benedetto XVI ha voluto indirizzare alla nazione italiana in occasione dei 150 anni dell’Unità del Paese. Il cardinale Bertone interverrà poi oggi alla seduta delle Camere riunite a Montecitorio per la commemorazione ufficiale dello storico anniversario, cui parteciperanno il presidente della Repubblica (che pronuncerà il discorso ufficiale) e i presidenti di Camera e Senato e tutte le alte cariche istituzionali. «Per ragioni storiche, culturali e politiche complesse, il Risorgimento è passato come un moto contrario alla Chiesa, al Cattolicesimo, talora anche alla religione in generale», ma «senza negare il ruolo di tradizioni di pensiero diverse, alcune marcate da venature giurisdizionaliste o laiciste, non si può sottacere l’apporto di pensiero - e talora di azione - dei cattolici alla formazione dello Stato unitario». Lo scrive Benedetto XVI nel messaggio. Al di la delle «passate le turbolenze causate dalla "questione romana" » il Pontefice riconosce l’ importante collaborazione che c’è e deve esserci tra la Chiesa e lo Stato italiano che ha avvertito «l’onere ma al tempo stesso il singolare privilegio dato dal fatto che è in Italia, a Roma, la sede del successore di Pietro e quindi il centro della cattolicità»

Forse un confronto sul numero dei sottosegretari, il premier vorrebbe sforare

Berlusconi al Colle: serve nuova squadra di governo di Michela Mancini ROMA - Aria di rimpasto fra le poltrone dell’esecutivo.«Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, mi ha prospettato problemi ed esigenze di rafforzamento della compagine governativa». È quanto ha detto Giorgio Napolitano rispondendo ad una domanda sull’incontro, tenutosi ieri mattina al Quirinale, con il predidente del Consiglio. Nel corso del colloquio, durato circa 40 minuti, al quale ha partecipato anche il sottosegretario Gianni Letta, il Premier avrebbe esposto una serie di ipotesi per il rafforzamentodelgoverno.Rafforzamento necessario per tutelare l’equilibrio della maggioranza, turbata dall’uscita in corso d’opera, dei finiani. Secondo quanto si è appreso, vi sarebbe stato un confronto su una serie di proposte. Tra le ipotesi sul tavolo, lo spostamento di Giancarlo Galan dalle Politiche agricole ai Beni culturali dopo l’uscita di Sandro Bondi e Saverio Romano al posto di Galan. Il presidente del Consiglio, se-

condo fonti governative, non si sarebbe limitato a proporre nuovi ministri, ma avrebbe sottoposto a Giorgio Napolitano la necessità di aumentare il numero dei sottosegretari.Un intervento, questo, che implica la modifica della legge Bassanini, che pone un tetto al numero dei componenti del governo. Le modifiche che Silvio Berlusconi avrebbe espresso al Colle, sembrano essere effetto delle tensioni interne al gruppo di maggioranza. Sempre secondo fonti interne al Palazzo, dalle file dei Responsabili sarebbestataaddiritturaavanzatal’ipotesi di non partecipare più alle sedute del Parlamento se a rientrare nella squadra di governo fosse il solo Saverio Romano. Sembra che la nomina a ministro di quest’ultimo non faccia contenti neppure gli esponenti di Fli. Fabio Granata ha, infatti, invitato il Premier a fare un passo indietro. Il nuovo possibile membro del governo risulterebbe iscritto nel registro degli indagati dal 2009 per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra assieme ai politici allora dell’Udc Totò

Cuffaro e Salvatore Cintola e del Pdl Carlo Vizzini. Tali riscontri avrebbero spinto il deputato di Fli ad affermare: «Crediamo alla presunzione d’innocenza ma chi è stato investito da indagini per questioni così gravi non può rappresentare il governo. Si sta partendo con il piede sbagliato». Tempi duri per il presidente del Consiglio che si trova ad assecondare le richieste di troppi, cercando di non alimentare "personalismi" che gli si potrebbero ritorcere contro. Fra le richieste spicca quella di Claudio Scajola. Ad un ipotesi dell’ex ministro di far nascere gruppi autonomi alla Camera e al Senato è seguito un faccia a faccia a Palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi. Alla richiesta di un nuovo ruolo all’interno del partito da parte di Scajola, il Premier, prendendo tempo, avrebbe risposto di avere "pazienza", magari accontentadosi, per ora, di un incarico da responsabile enti locali. "Offerta" che Scajola avrebbe respinto al mittente. «Presidente - avrebbe dichiarato l’ex ministro - quando me lo hai chiesto, anche se non ero nemmeno indagato, io mi so-

no fatto da parte per il bene della maggioranza e del governo. Ora tocca ad altri farsi da parte». La conversazione si sarebbe conclusa senza l’apporto di evidenti cambiamenti. Conclusione prevedibile data la convinzione, all’interno di Palazzo Grazioli, che l’ex ministro non avrebbe i numeri per fare un gruppo autonomo. Secondo i calcoli che sono stati fatti dalla dirigenza Pdl, in caso di rottura Scajola avrebbe a mala pena una decina di uomini pronti a seguirlo. Ad esprimersi a riguardo sarebbe uno dei coordinatori del Pdl, Denis Verdini. In un’intervista sul prossimo numero di Panorama ha affermato: «Claudio Scajola potrebbe occuparsi del tesseramento del Pdl, un ruolo importante, senza pensare a gruppi autonomi. Anche perché i parlamentari su cui dice di contare l’ex ministro sono fedeli anche a Berlusconi e chi esce dal Pdl è fuori per sempre». Sembra proprio che i precari equilibri all’interno della maggioranza saranno temi frequenti nei prossimi colloqui al Colle. E non solo.

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ECONOMIA

Inflazione sale al 2,4%, +0,3% su base mensile Sull’accelerazione dell’inflazione a febbraio pesa il prezzo della benzina: +11,9% (+11,3% a gennaio) su base annua e +0,9% su base mensile di Gaia Mutone ROMA – A febbraio l’inflazione è volata al 2,4% su base annua, dal 2,1% di gennaio. Si tratta del dato più alto dal novembre del 2008. Su base mensile, invece, il tasso è stato pari al +0,3%. A comunicarlo è l’Istat, che ha confermato le stime diffuse il primo marzo aggiungendo che sull’aumento dei prezzi hanno pesato i rincari dei servizi relativi ai trasporti, dei carburanti e dei beni alimentari, sostanzialmente in linea con le precedenti rilevazioni. Solo la benzina infatti è aumentata dell’11,9% (+11,3% a gennaio) su

base annua e dello 0,9% su base mensile, mentre il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto è salito del 18,1% (+15,7% a gennaio) in termini tendenziali e dell’1,2% sul piano congiunturale e quello da riscaldamento ha segnato una crescita tendenziale del 17,2% e un incremento congiunturale dell’1,8%. Impennata anche per il carrello della spesa. Per il raggruppamento dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (cibo insieme ai carburanti) la crescita è stata del 3,1% su base annua, un valore dunque nettamente superiore rispetto al tasso di infla-

zione del 2,4% e che fa segnare un’accelerazione nel confronto con il mese di gennaio (quando era stato pari al +2,7%). Il rialzo su base mensile, ha precisato l’istituto nazionale di statistica, è invece dello 0,4%. Nell’ambito degli alimentari lavorati, si registra un aumento congiunturale dello 0,3% del prezzo del pane, accresciuto su base annua dell’1,2%, e un rialzo dello 0,5% dei prezzi dei formaggi e latticini, che segnano una crescita tendenziale del 3,7%. Mentre la crescita su base mensile dei prezzi degli alimentari non lavorati è principalmente dovuto al rincaro della frutta fresca (+1,9%), che registra un tasso di variazione su base annua pari al 2,5%. Si conferma, inoltre, una tendenza all’aumento per i prezzi delle assi-

curazioni sui mezzi di trasporto, che crescono dello 0,2% sul mese precedente e del 5,9% su febbraio 2010 (dal +6,1% di gennaio 2011). L’inflazione sale anche nei 17 paesi di Eurolandia. Eurostat, confermando le stime diffuse il primo marzo scorso, ha comunicato che a febbraio i prezzi sono aumentati del 2,4% rispetto al 2,3 % di gennaio. L’inflazione dei 27 paesi dell’Unione è invece rimasta stabile al 2,8%. I livelli più bassi sono stati registrati in Irlanda (0,9%), Svezia (1,2%) e Francia (1,8%),

Aosta (+3,8%), Bari (+2,9%) e Roma (+2,7%) le città in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto ad un anno fa mentre quelli più elevati in Romania (7,6%), Estonia (5,5%) e Bulgaria (4,6%).

Energia Eni, Scaroni: «I rapporti con la Libia non sono compromessi» ROMA – I rapporti economici fra l’Eni e la Libia non sono compromessi. Secondol’amministratore delegato del gruppo energetico, Paolo Scaroni, che ha parlato ieri a margine di un’audizione alla commissione Bilancio della Camera, i disordini politici che si sono abbattuti sul Paese a seguito della rivolta contro Muammar Gheddafi non pregiudicheranno progetti e

Nel 2010 la crescita del Pil è stata dell’1,3%; il rapporto deficit/Pil è stato pari al 4,6%. Il debito pubblico è stato pari al 119% del Pil

Il piano nucleare italiano va avanti Saglia: centrali solo con l’ok delle Regioni ROMA – Mentre gli aggiornamenti dal Giappone spingono la Cina e la Germania a rivedere le proprie centrali e i piani di costruzione dei nuovi impianti per innalzarne i requisiti e i dispositivi di Prestigiacomo: «Il tema sicurezza, l’Italia condella sicurezza nucleare ferma il percorso nucleare. Ieri un’altra imnon può più essere una portante conferma è arrivata dal sottosegretaquestione soltanto rio allo Sviluppo econonazionale o regionale o mico Stefano Saglia. Parlando nel corso della del singolo Stato» seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, Saglia ha dichiarato che non

PRECISAZIONE Con riferimento all’intervento pubblicato nell’edizione di ieri dal titolo "Unità d’Italia: si celebri per unire e non per dividere" nel quale si attribuisce all’autore, Luigi Bulotta, la carica di Presidente di Calabria Etica, si precisa che lo stesso Bulotta non è più presidente dallo scorso mese di dicembre.

verranno costruite centrali nucleari nelle regioni che non avranno dato il loro parere favorevole: «Non si potranno realizzare le centrali nucleari nelle Regioni che si esprimeranno negativamente sulla localizzazione degli impianti nel loro territorio e il programmaenergeticonuclearenonpotrà essere realizzato in assenza di una totale condivisione delle comunità territoriali coinvolte». L’annuncio ha valore anche perché di fatto va oltre quanto deciso oltre un anno fa dalla Cassazione, che aveva stabilito che il parere delle Regioni, pur essendo obbligatorio, non è «vincolante». La Cassazione aveva inoltre bocciato le leggi regionali con le quali Puglia, Calabria e Campania avevano "vietato" il nucleare nel loro territorio, legiferando in una materia che è specifica competenza del governo centrale. Il parere del Senato sul decreto legislativo correttivo sulla localizzazione dei siti nucleari dovrebbe arrivare martedì, mentre mercoledì il Cdm approverà il decreto legislativo in via definitiva. Nel corso del question time arriva una precisazione dal ministro Prestigiacomo: «Il Governo intende affrontare la questione della sicurezza nucleare in ambito europeo, uniformando le proprie scelte a quelle che verranno assunte in sede europea».

L'ad di Eni, Paolo Scaroni

investimenti futuri. «Noi manteniamo rapporti con la National oil company (Noc) che è il nostro interlocutore naturale», ha detto Scaroni ai giornalisti. «Qualunque sia il sistema politico che ci sarà in futuro, avrà la sua Noc che ha dei contratti e rapporti con noi. Non vedo nessuna ragione perché i rapporti debbano essere compromessi», ha aggiunto il Scaroni ha anche Sul Giappone: «È eccessivo manager. confermato che Eni ha ferparlare di apocalisse». La mato la produzione di petrolio nel Paese nord africano riflessione dovrebbe spiegandone le ragioni: «Il problema sono le spediriguardare le vecchie zioni. L’unica attività che manteniamo è la producentrali e non l’Italia che zione di gas per uso domeguarda al futuro stico e per alimentare le centrali elettriche». Del resto, ha ricordato l’ad di Eni, il gruppo produce gas che alimenta anche tre centrali elettriche nella zona di Tripoli «che vorremmo evitare di interrompere» (in questo senso l’ad ha detto di essere con Clinton, Usa e Ue per far esentare gli impianti dalle possibili sanzioni).


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ESTERI Inavvicinabile anche dagli elicotteri a causa delle radiazioni, per raffreddarlo si è ricorso agli idranti

Fukushima, fiamme nel reattore 4 Il bilancio dei dispersi sale a 20mila di Bruno Tosatti ROMA - Continua a complicarsi la situazione della centrale nucleare di Fukushima, dove il livello della radioattività è aumentato sensibilmente. Ieri nel corso della mattinata si è di nuovo visto fumo levarsi dal reattore tre per almeno 45 minuti. Si tratta del sesto incidente, tra incendi ed esplosioni che si verifica presso i primi quattro dei sei reattori della centrale Fukushima Daiichi, da quando è stata colpita venerdì scorso dal terremoto di magnitudo 9 e dal conseguente devastante tsunami. Spazzati via dall’onda, nella centrale non sono entrati in funzione i sette generatori elettrici d’emergenza che avrebbero dovuto alimentare il sistema di raffreddamento. Così da giorni i tecnici hanno messo a punto un sistema per il pompaggio dell’acqua direttamente dal mare. Ma ieri, come è avvenuto già in precedenza, il livello del liquido di raffreddamento deve essere sceso pericolosamente, cominciando a bollire. In questa situazione il combustibile che forma il nocciolo del reattore va in parzialmente in fusione e la pressione all’interno della cisterna aumenta. Per evitare un’esplosione, i tecnici aprono le valvole di sfogo della cisterna, e il vapore radioattivo che ne esce si accumula all’interno della gabbia di contenimento, isolata con cemento e acciaio. Questa a sua volta deve essere depressurizzata, con un’operazione che libera degli elementi radioattivi nell’aria, in particolare cesio 137. Ieri non si è verificata l’esplosione solitamente causata dalla contatto tra l’idrogeno molto puro

generato dalla reazione tra l’acqua e il nocciolo del reattore, e l’ossigeno. Eppure come ha ammesso il capo portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, non è remota la possibilità che parte dell’involucro del reattore 3 si sia danneggiata, cosa che potrebbe portare a una perdita di materiale radioattivo. E infatti intorno alla centrale i livelli di radioattività si sono all’improvviso impennati e il personale è stato temporaneamente fatto sgomberare per scongiurare il rischio di contagio. Così anche i quattro elicotteri da carico birotore Ch-47 Chinook impiegati per rovesciare acqua sul reattore hanno dovuto agire molto rapidamente per evitare che l’equipaggio rimanesse esposto troppo a lungo alle radiazioni. Ai 50 tecnici rimasti a lavorare presso la centrale è stato permesso di rientrare dopo circa tre quarti d’ora. Ma c’è poco che possano fare: lo stesso Edano ha infatti spiegato che, al di là dei picchi registrati in occasione della fuoriuscita del vapore, sebbene il livello di radiazioni ieri sia stato leggermente più basso rispetto ai giorni precedenti, gli operai non possono ancora lavorare in sicurezza, limitati a turni di pochi minuti nella sala di controllo per evitare un’esposizione pericolosa, e quindi le operazioni sono di fatto «in stand by». E «perfino il cielo non è di aiuto», ha commentato il soldato Minoru ai microfoni di una tv locale prima di saltare su un mezzo militare che dall’aeroporto di Sukagawa lo avrebbe ai confini della zona proibita di Fukushima: ieri nella prefettura la temperatura si è attestata intor-

no agli zero gradi ed è scesa una neve mista a pioggia, che, oltre a complicare le operazioni dei soccorritori, ha riportato a terra gli elementi radioattivi presenti nell’aria prima che questi potessero venire trasportati dai venti sopra l’oceano. Ma per quanto i 50 eroi si sforzino per evitare che nella centrale Fukushima I accada il peggio, non c’è falla che si tamponi senza che se ne apra qualcun’altra. La nube levatasi dal terzo reattore ha infatti seguito, puntuale, un incendio sviluppatosi poco prima delle sette di mattina a partire dalla vasca di raffreddamento del materiale nucleare esausto nel quarto. In quel caso gli elicotteri non hanno neanche potuto sorvolare l’area a causa dell’eccessiva quantità di radiazioni sprigionata dalle fiamme, che si sono fortunatamente estinte da sole nell’arco di mezz’ora, mentre l’operazione di raffreddamento del reattore è stato svolto da terra, con l’ausilio di un grande idrante della Polizia nazionale

«La crisi giapponese ci pone di fronte alla questione dei rischi e dei costi dell’energia nucleare», ha detto Hillary Clinton: è il primo membro dell’amministrazione Usa ad aver espresso una posizione critica nei confronti sul nucleare.

Per il figlio di Gheddafi la comunità internazionale non può più far nulla

Il regime verso Bengasi, «entro 48 ore sarà tutto finito» di C.Brangia ROMA - Le forze del regime di Muammar Gheddafi sono vicine a Bengasi, ed «entro 48 ore tutto sarà finito». Questa la previsione del secondogenito del dittatore libico, Seif al Islam Gheddafi, fatta ieri ai intervistato dall’emittente francese Euronews . Una previsione che potrebbe facilmente rivelarsi azzeccata, in considerazione della sconcertante assenza di progressi degli sforzi diplomatici per impedire al leader libico di soffocare la rivolta, decidendo per un intervento militare esterno sul territorio della Libia. E comunque ormai «qualsiasi decisione verrà presa sarà troppo tardi», ha aggiunto Seif. Abitanti di Misurata, terza città del Paese 200 chilometri ad est di Tripoli, hanno riferito ieri che le forze lealiste hanno sferrato un’offensiva con carri armati ed artiglieria: le granate hanno ucciso almeno cinque persone e ne hanno ferite 11. E ora che il regime ha consolidato con le sue truppe il controllo dei principali snodi di Ajdabiya, ultima importante città ad est prima di Bengasi, rocca-

forte della rivolta e sede del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), i ribelli sembrano molto vulnerabili. Un numero crescente di libici sta attraversando il confine con l’Egitto ad est di fronte all’avanzata delle forze governative, e tra i ribelli decisi a non arrendersi è la rabbia il sentimento più diffuso. «Credo che sia una vergogna la posizione da codardi assunta dal mondo occidentale» è il duro commento di Ali Tarhouni, esponente degli insorti e membro della commissione Economia e petrolio del Cnt, in un’intervista a Voice of America. Alla rabbia dei ribelli si aggiunge la frustrazione del ministro degli Esteri francese Alain Juppé, che ieri l’altro non è riuscito a convincere gli altri membri del G8 della necessità di un tempestivo militare. Ieri Juppé ha ribadito che «solo la minaccia dell’uso della forza può fermare Gheddafi. È bombardando le posizioni dei suoi oppositori, con quelle poche decine di aerei ed elicotteri di cui dispone realmente, che il dittatore ha rovesciato i rapporti di forza». Insieme all’Inghilterra, la Francia è uno dei Paesi che più in questi giorni ha insistito

perché si intervenisse militarmente sul territorio libico, in particolare da quando il presidente francese Nicolas Sarkozy aveva proposto, in alternativa ad una No fly zone, una serie di bombardamenti aerei mirati con lo scopo di privare Gheddafi del vantaggio costituito dall’aviazione. È infatti contro il Presidente francese, colpevole di essere stato il primo leader straniero a condannare suo padre e soprattutto a sostenere il Consiglio nazionale libico, che si è scagliato Seif nel seguito dell’intervista, definendolo «un clown». Il figlio di Gheddafi ha in particolare rinfacciato l’aver accettato i soldi della Libia per la propria campagna elettorale nel 2007, accusa che la segreteria dell’Eliseo ha subito respinto. Ad ogni modo la proposta francese ha sempre incontrato lo scetticismo soprattutto della Russia, e da ieri anche l’Italia è contraria all’intervento bellico. «La guerra non si può fare: la comunità internazionale un’azione militare non la deve, non la vuole e non la può fare», ha detto il ministro degli Esteri Frattini nel corso di un’audizione in Parlamento.

La neve sulle macerie

montato su un camion. A sua volta l’incendio nel reattore quattro ha seguito le esplosioni controllate dei giorni scorsi nei reattori uno, due e tre. E il «peggior scenario possibile è ancora possibile, e addirittura probabile, per l’impianto di Fukushima I», secondo il ministro dell’Ambiente francese, Nathalie Kosciusko-Morizet, preceduta di poche ore dalle parole del Commissario europeo per l’energia, Günter Oettinger, che, abbandonando ogni cautela, aveva parlato di una situazione fuori controllo ed affermato che nelle prossime ore «potrebbero esserci eventi catastrofici». E per quanto, parlando a SkyTg24, ieri l’ambasciatore italiano in Giappone Vincenzo Petrone abbia descritto una Tokyo «non spettrale», ma che al contrario «funziona, i negozi sono aperti, la metropolitana pure, e la gente va a lavorare», gli oltre 30 milioni di giapponesi che vivono nella grande area metropolitana della capitale tradiscono una certa inquietudine. Le catene di supermercati e gli spacci aperti a orario continuato, sono "presi compostamente d’assalto", per l’approvvigionamento di generi alimentari di prima necessità come acqua, riso e cibi a lunga conservazione in vista della possibilità di passare giorni chiusi in casa. E non aiutano le frammentarie e talvolta contraddittorie informazioni fornite dalla Tepco e dalle autorità giapponesi, e ormai sono evidenti gli attriti tra i due. Ieri, secondo quanto riferito da alcuni giornalisti dell’agenzia Kyodo, il primo ministro giapponese Naoto Kan avrebbe interrotto una riunione dei massimi dirigenti della società che gestisce la centrale di Fukushima, ai quali, infuriato per la mancanza di informazioni, avrebbe chiesto: «cosa diavolo sta succedendo?». Ieri l’imperatore Akihito, che interviene molto di rado nella vita pubblica del paese e non aveva più rilasciato dichiarazioni dal giorno del terremoto, ha tenuto un discorso televisivo. «Sono profondamente toccato dalla grave situazione nelle aree colpite. Il numero dei morti e dei dispersi aumenta ogni giorno e non possiamo dire quante vittime ci saranno. La mia speranza è che il più alto numero possibile di persone possa essere al sicuro». Il bilancio ufficiale parla di 4314 morti, ma con una stima dei dispersi cresciuto ad oltre 20mila è purtroppo scontato che il numero finale di vittime sarà ben più disastroso. È difficile infatti che, a sei giorni dal sisma, possa essere trovato vivo qualcuno dei dispersi. Anche perché ieri è caduta abbondante la neve sul Giappone nordorientale, e una fitta coltre bianca si è posata sulle macerie lasciate dall’impatto dell’onda anomala, complicando ancora di più le operazioni dei 26mila soccorritori, e aggravando le condizioni dei sopravvissuti, già a corto di acqua potabile, viveri e carburante. «Spero dal profondo del mio cuore che ognuno, mano nella mano, tratterà il prossimo con compassione per superare questi momenti difficili», ha aggiunto, a conclusione del suo intervento, l’Imperatore.

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Giovedì 17 Marzo 2011

IN CALABRIA Minacce al consigliere regionale Gallo, Cesa (Udc): fare piena luce

Il provvedimento, disposto dalla Dda reggina, rappresenta uno sviluppo dell’operazione "Reggio Sud" di venerdì scorso

Beni per 17 milioni di euro sequestrati ai Ficara-Latella di Marco Nitti REGGIO CALABRIA - La Guardia di finanza ha sequestrato beni per 17 milioni di euro alla cosca della ’ndrangheta Ficara-Latella di Reggio Calabria. Il provvedimento, disposto dalla Dda reggina, rappresenta uno sviluppo dell’operazione "Reggio Sud" che venerdì scorso aveva portato all’arresto di 33 affiliati alla stessa cosca ed al sequestro di beni per 60 milioni, tra cui 19 società. I beni sequestrati ieri consistono in una società che gestisce un’attività di autotrasporti ed in un’imbarcazione semicabinata. «A seguito di ulteriori accertamenti disposti dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito dell’operazione "Reggio Sud" - spiega nel dettaglio una nota diffusa ieri mattina dagli inquirenti - i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria - Gico di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, hanno individuato e sottoposto a sequestro un’ulteriore azienda di "trasporto merci su strada" utilizzata dalla cosca di ‘ndrangheta

Ficara-Latella e un’ulteriore imbarcazione nella disponibilità dell’irreperibileFicaraCandeloro Claudio. Nel dettaglio, la Procura dellaRepubblicadiReggioCalabria - Dda - nella persona del dott. Colamonaci, emetteva decreto di sequestro preventivo d’urgenza disposto dal pm ex art. 321 c.p.p. relativamente a: "Filtrans Logistica S.r.l.", con sede legale a Reggio Calabria, via Vecchia Pentimele n. 46 esercente l’attività di "trasporto di merci su strada" - formalmente intestata al socio unico Barilà Giovanni, nato a Reggio Calabria il 23.3.1975 e residente a

I beni sequestrati dalla Finanza consistono in una società che gestisce un’attività di autotrasporti ed in un’imbarcazione semicabinata

Bagnara Calabra (Rc), proprietaria di ben n. 43 veicoli (trattori, semirimorchi e autovetture); imbarcazione, tipo pilotina semicabinata, di metri 6, con nome Zara,diproprietàdell’irreperibile Ficara Candeloro Claudio, per un valore complessivo di circa 17 milioni di euro. L’importante risultato è da ricollegarsi all’attività espletata l’11 marzo u.s. nei confronti della potente cosca Ficara-Latella che ha portato all’arresto di 33 soggetti e al sequestro dei seguenti beni: n. 19 (diciannove) persone giuridiche; n. 24 (ventiquattro) fabbricati immobiliari; n. 15 (quindici) terreni; n. 1 (uno) imbarcazione di lusso; n. 3 (tre) distributori di carburante, di cui uno con autolavaggio e bar/ricevitoria; n. 81 (ottantuno) veicoli (trattori, semirimorchi, autovetture, furgoni, mezzi meccanici vari); euro 11.889,00 tra contanti e assegni. Nel medesimo contesto venivano altresì eseguite nr. 4 (quattro) perquisizioni locali, nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti intestatari fittizi ovvero depositari delle scritture contabili, riferite alle società sottoposte a sequestro».

CASSANO ALLO JONIO - Il consigliere regionale dell’Udc e sindaco di Cassano allo Jonio, Gianluca Gallo, ha ricevuto messaggi di minaccia sul suo telefonino. Gallo, dopo al’ultimo episodio, ha presentato una denuncia ai carabinieri. «Le minacce - afferma Gallo sentito dall’Ansa - vanno avanti da tempo, dal mese di febbraio ho ricevuto alcuni sms e delle lettere minatorie sia nei miei confronti «Le minacce - afferma e sia nei confronti della mia famiglia, mia moglie e i miei Gallo sentito dall’Ansa due figli. L’ultima minaccia vanno avanti da tempo, l’horicevutalunedìscorsointorno a mezzogiorno. Anche dal mese di febbraio ho questa volta non era mia intenzione rivelarla. Non ricevuto alcuni sms e volevo rendere pubbliche le delle lettere minatorie» minacce che ricevevo perché io non sono un professionista dell’antimafia». «Io cerco di lavorare - ha aggiunto Gallo - al servizio delle istituzioni facendo il mio dovere. Mi interessa poco salire agli onori della cronaca perché oggetto di minacce. La mia vita così come quella della mia famiglia è andata avanti normalmente e continuerà ad andare avanti così». «Al nostro consigliere regionale della Calabria Gianluca Gallo va la più sincera solidarietà, da parte mia e di tutto il partito, per le squallide minacce che lui e la sua famiglia stanno subendo ormai da settimane». Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa. «Ci auguriamo - aggiunge - che la magistratura faccia piena luce sull’accaduto e individui i

responsabili di queste preoccupanti indimidazioni nei confronti di un consigliere come Gallo, che è anche sindaco di Cassano allo Jonio, che si è sempre distinto per serietà e attenzione ai problemi della sua terra, e in particolare al contrasto della criminalità organizzata».

Ferrero (Prc): indagini sull’omicidio di Giuseppe Valarioti CATANZARO - Il segretario del Prc, Paolo Ferrero, ha aderito all’appello del Comitato che ha chiesto la riapertura delle indagini sull’omicidio di Giuseppe Valarioti, il dirigente comunista ucciso nel 1980 a Rosarno (Reggio Calabria). «Giuseppe Valarioti - sostiene Ferrero - era un comunista, un dirigente politico, un intellettuale organico, il figlio migliore di quella Rosarno che per decenni è stata roccaforte delle lotte sociali dei braccianti. Lo ha ucciso la ’ndrangheta per spezzare la resistenza delle forze anti-ndrangheta e per lanciare un messaggio al Paese. Un omicidio che rappresenta uno spartiacque nella storia contemporanea della Calabria e dell’Italia. Nei trent’anni che ci separano dal quel giugno del 1980 le cosche della Piana sono diventate fortissime e Rosarno è caduta sotto il controllo

pieno della criminalità organizzata, nonostante la resistenza civile che ancora continua, fino a diventare teatro di una delle pagine più bui dell’era repubblicana con i drammatici fatti del gennaio 2010». «La vicenda politica e umana di Giuseppe

«Giuseppe Valarioti era un comunista, un dirigente politico, un intellettuale organico, il figlio migliore di quella Rosarno che per decenni è stata roccaforte delle lotte sociali dei braccianti»

Valarioti - sostiene - ci racconta di un altro Sud, che ha resistito all’ascesa della ’ndrangheta, di una Calabria che negli anni ’70 ha lottato in nome della giustizia sociale. Un altro Sud è già esistito, e può esistere ancora. Ecco perché la forza simbolica dell’esempio di Valarioti è un patrimonio collettivo dei calabresi, della sinistra, di tutte le forze del Paese che hanno nella giustizia sociale la loro bussola, di tutti i cittadini e le cittadine che credono in un’altra società possibile». «Ma quella di Valarioti - aggiunge Ferrero - è anche la storia di un duplice fallimento. Quello della giustizia: un delitto rimasto impunito, processi finiti in nulla di fatto, ombre mai dissipate. E quello della politica, che ha lasciato cadere nell’oblio il nome e l’esempio del dirigente comunista».


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IN CALABRIA Una seduta speciale del consiglio regionale per celebrare 150 anni di unità d’Italia, ospite d’eccezione mons. Vittorio Mondello

Una sfida per la Calabria: uniti, solidali e federalisti REGGIO CALABRIA - «La gioia di sentirci ed essere italiani è di tutti: appartiene allo Stato, ma anche alla Chiesa che è in Italia». Lo ha detto il presidente dei vescovi calabresi, mons. Vittorio Mondello , arcivescovo metropolita di ReggioCalabria,nelsuointervento alla seduta del Consiglio regionale di ieri, dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Una presenza che ha arricchito il dibattito, reso ancora più interessante dai numerosi interventi dei consiglieri presenti. «I 150 anni non li celebriamo semplicemente per ricordarli ha sottolineato nelle sue conclusioni Mondello - ma perché vogliamo sentirli come un trampolino di lancio per un futuro dell’Italia che ci veda tutti ancora più uniti». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del consiglio regionale, Franco Talarico (Udc). «Questa giornata - ha dichiarato deve far rivivere alla memoria e al cuore di ognuno di noi i protagonisti degli eventi che portarono all’unificazione nazionale, per rendere viva e attuale la storia del nostro paese. Senza la memoria del nostro passato, della nostra storia, della nostra cultura, senza la memoria delle vicende storiche che hanno portato all’unità d’Italia saremmo tutti più deboli, poveri e soli di fronte al futuro. Tutti dobbiamo sentire forte il significato di tale evento per rafforzare il sentimento d’identità e di appartenenza». «La nostra Regione ha continuato - diede un grande contributo all’unità e molti furono i calabresi che parteciparono in maniera attiva al processo risorgimentale. Ed oggi, noi calabresi, che di divisioni purtroppo ne abbiamo conosciute tante ed alcune l aceranti, ab-

biamo l’opportunità di testimoniare, insieme a tutte le rappresentanze religiose, politiche, sociali e culturali, compreso il sistema delle autonomie locali, l’importanza fondamentale dell’Unità». Talarico ha concluso con l’auspicio che si possa rafforzare sempre di più e, soprattutto nelle nuove generazioni, l’amore per la patria nella consapevolezza consapevole di vivere in una nazione che, pur tra tanti problemi e diversità, mantiene alti i valori della democrazia e della libertà. «Dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani ed orgogliosi di chi l’Italia l’ha voluta e fatta» ha detto il capogruppo del Pdl, Luigi Fedele . «E questo sentimento - ha aggiunto - occorre avvertirlo sia nel Centro che nel Nord e, a mio avviso,soprattuttonelMezzogiorno, che alla causa unitaria ha dato uomini e donne, energie e passioni, morti ed immensi sacrifici». Fedele, nel suo intervento, ha anche ricordato i «patrioti morti per l’Unità, calabresi e non, nel corso di tutta la fase risorgimentale. Un ricordo va a tutti questi eroi e poi quelli del ’48 e del ’60. E segnatamente ai ventuno calabresi della spedizione dei Mille. La Calabria fra tutte le regioni del Mezzogiorno continentale ha dato il mag-

La Stasi: «Siamo quegli italiani che lavorano quotidianamente per migliorare il territorio, per assicurare un futuro ai figli»

gior numero di patrioti alla gloriosa impresa di Garibaldi». La vicepresidente della Regione, Antonella Stasi , ha ribadito: «Non rivendichiamo alcun privilegio ma è proprio la Calabria ad avere dato il nome all’Italia. Infatti con il nome con il quale è conosciuto il Belpaese, anticamente veniva indicata la nostra antica regione, culla della Magna Grecia. Anche nel processo di creazione della nostra Nazione, quindi, la Calabria ha avuto un ruolo fondamentale in favore dell’Italia che fosse una, unita e indipendente. Una storia che si ripete: anche oggi, a distanza di 150 anni, nella stagione del Federalismo, il fuoco che arde nel cuore dei calabresi ne alimenta i cuori e la passione per ribadire il messaggio che rilanciamo da quest’Aula: l’Italia deve essere una, unita, coesa». «Siamo quegli italiani - ha continuato - che lavorano quotidianamente per migliorare il territorio, per assicurare un futuro ai figli, per dare dignità a una Calabria sempre più baricentrica nell’Europa che guarda al Mediterraneo. Una Calabria dinamica, che vuole mostrarsi all’Italia per la sua capacità di valorizzare al meglio la propria storia e le proprie tradizioni, armonizzandole con il progresso e la modernità. Una Calabria che non ha paura del Federalismo ma che, al contrario, lo vede come una sfida necessaria per ottenere un salto di qualità definitivo, nell’ottica di uno sviluppo integrato». Oggi, ha concluso la Stasi, c’è «una Calabria nuova che viaggia spedita verso il cambiamento e intende affermarsi come fiore all’occhiello di una grande Italia che aneliamo sempre più unita».

Maxi operazione contro la pedofilia arrestato un calabrese di 24 anni CATANIA - Calabresi coinvolti in un enorme giro di pedofilia. Centosettantatré minorenni vittime di abusi identificati, 459 indagati e 71 persone arrestate. E’ il bilancio provvisorio dell’operazione "Rescue", coordinata da Europol, contro quella che la polizia postale di Catania ritiene la maggiore grande rete internazionale di pedofili con collegamenti in varie parti del mondo. Sono 18 gli ita- L’analisi del materiale liani coinvolti, uno di loro, un calabrese di 24 anni, è stato informatico ha arrestato per produzione di consentito di individuare materiale pedo-pornografico. L’analisi del materiale in- un bambino di 8 anni formatico dell’arrestato ha consentito di individuare un vittime di abusi ripresi e bambino italiano, di 8 anni, registrati in un video residente in Sicilia, vittime di abusi che sono stati ripresi e registrati in un video. I Paesi europei coinvolti nell’inchiesta sono Australia, Belgio, Canada, Grecia, Islanda, Italia, Olanda, Nuova Zelanda, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Le indagini della polizia postale sono state coordinata dal procuratore aggiunto di Catania, Marisca Scavo, che ha disposto numerose perquisizioni per 18 italiani indagati per divulgazione di materiale pedopornografico e per apologia di delitto. Sono state eseguite in quattordici città: Bari, Bergamo, Como, Cuneo, L’Aquila, Milano, Monza, Napoli, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Torino, Varese, Venezia e Udine. Molti indagati hanno confermato di esse-

re utenti iscritti al sito pedofilo. Sono impiegati, professionisti, studenti, un pensionato, un seminarista, un allenatore di basket per bambini, e hanno un’età media di 30 anni. Il calabrese di 24 anni è stato arrestato per produzione di materiale pedo-pornografico.

Quote di genere nei Cda, 1.300 profili di donne eccellenti ROMA - «Abbiamo raggiunto e superato il nostro obiettivo iniziale: oggi la Fondazione Bellisario presenta 1.300 profili di donne eccellenti, pronte a entrare nel CdA delle società quotate e controllate. La Legge sulle quote di genere si appresta a tagliare il traguardo: vogliamo essere pronte e smentire con i fatti quanti sostengono che non ci siano donne sufficienti per tutti i posti che spetteranno loro a un anno dall’approvazione della legge». Sono le dichiarazioni di Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario e prima firmataria della legge sulle quote di genere nei CdA delle società quotate e partecipate approvata dal Senato, nel corso della presentazione del Progetto "Mille Curricula Eccellenti" alla Camera alla presenza del Ministro Mara Carfagna. I dati resi noti parlano prospettano un autentico terremoto

delle poltrone. Per raggiungere il 30% previsto dalla legge entro il secondo mandato, serviranno 675 consiglieri e 190 sindaci donne nelle sole quotate. Oggi il 53% delle 272 società presenti in Borsa non ha donne nel proprio CdA e solo 15 hanno una rappresentanza femminile pari ad almeno il 25% del consiglio. Nelle 25 società partecipate dal Ministero dell’Economia e della Finanze, su 150 consiglieri le donne sono appena 6: entro il 2015 altre 45 dovranno occupare le poltrone di società come Anas, Enav, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Rai, Coni, oggi con un CdA totalmente al maschile. «A queste - continua Lella Golfo - si aggiungono le controllate dagli Enti locali: un arcipelago di 3388 società, per un ammontare di circa 21mila consiglieri e 12mila sindaci. A breve presenteremo una mappa dettaglia-

ta della presenza femminile nei CdA e collegi sindacali e abbiamo già attivato iniziative e contatti con Sindaci e Presidenti di Provincie e Regioni, uno tra tutti il sindaco di Roma Gianni Alemanno, per attivare un monitoraggio costante e arrivare al fatidico 30% prima del 2015». Ad affiancare la Fondazione Bellisario nell’iniziativa, Beyond International e Heidrick & Struggles, società di executive search. Quasi 1700 sono i curricula pervenuti,1300 quelli ritenuti idonei, di cui solo 102 già membri di un CdA. Il database sarà a disposizione delle aziende pubbliche e private. «Oggi - ha detto Lella Golfo - abbiamo tra le mani un immenso patrimonio e sono orgogliosa di aver riunito tante eccellenze femminili. Il nostro progetto non si ferma qui: implementeremo ulteriormente il nostro database».


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Giovedì 17 Marzo 2011

APPROFONDIMENTI La sicurezza dei lavoratori sempre al primo posto nelle priorità di Mct

Il porto di Gioia Tauro

La vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi, evidenzia l’obiettivo della crescita dei trasporti fissato dal Governo

«Piano logistica, resta strategico il ruolo del porto di Gioia» di Andrea Morrone REGGIO CALABRIA - «Come ampiamente dimostrato durante il convegno organizzato dalla Uil trasporti lunedì scorso, il nuovo Piano nazionale della logistica propone finalmente l’obiettivo della crescita dei trasporti e della logistica tra le scelte strategiche del nostro Paese». Lo sostiene, in una nota, la vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi, sulla situazione del porto di Gioia Tauro. «L’obiettivo aggiunge - è quello di aumentare il fatturato del settore di 7-8 miliardi di euro «L’obiettivo è quello e per raggiundi aumentare il fatturato gerlo i porti sono il punto di del settore di 7-8 miliardi partenza. Per la volta, di euro e per raggiungerlo prima inoltre, in un documentocosì i porti sono importante si il punto di partenza» scrive "quello che va bene per i porti va bene per il Paese". In questa prospettiva il Piano pone tra gli obiettivi strategici le azioni per difendere i porti di transhipment dalla concorrenza dei nuovi porti dall’aerea Sud del Mediterraneo e, tra questi, quello di Gioia Tauro è di gran lunga il più importante e il Piano si pone, per la prima volta, l’obiettivo di creare un’area

logistica fortemente collegata da infrastrutture fisiche e servizi telematici. Tale prospettiva, collegata con quanto previsto dall’Apq già sottoscritto, rende concreto l’avvio della seconda vita del porto di Gioa Tauro». «Nella seconda parte del Piano, dove vengono spiegate nel dettaglio a livello territoriale le scelte strategiche - dice ancora la vicepresidente Stasi - verrà approfondito ulteriormente il ruolo del porto nell’assetto logistico del Paese. Il Governo Berlusconi, che ha proposto in sede europea la revisione dei corridoi ferroviari prolungando il Corridoio 1 sino a Palermo ha il merito di aver inserito il porto di Gioia Tauro nella grande rete di trasporti europei e adesso propone il prolungamento delle reti di trasporto anche ai Paesi del Mediterraneo, consentendo ai porti del sud Italia di diventare la vera piattaforma logistica del Mediterraneo. Il Sottosegretario Giachino, in un seguitissimo intervento, ha ben illustrato i vantaggi e le ricadute economiche e occupazionali della declinazione logistica del porto di Gioia Tauro. Nell’attuazione del Piano, il Tavolo Governo-Regione-Autorità Portuale-operatori economici potrà gestire al meglio il rilancio economico e occupazionale del porto e il nuovo Piano della Logistica supporterà Gioia Tauro e la Calabria tutta nel percorso di crescita intrapreso. Al contrario del Precedente Governo Prodi che non era riuscito neanche a ipotizzare una prospettiva del genere».

REGGIO CALABRIA - In riferimento all’ intervento dei Vigili del Fuoco dello scorso 9 Marzo, chiamati a soccorrere Giovanbattista Zarà, operatore della Cr 08, la Mct «ritiene opportuno evidenziare l’efficacia della propria "procedura interna di emergenza" che si è attivata con l’immediato intervento sulla gru del Coordinatore Operativo, Roberto Mafrici e del medico in turno presso il Presidio Medico Portuale a seguito di un malore accusato dallo stesso operatore. Nonostante Giovanbattista Zarà non abbia mai corso alcun pericolo, l’intervento del gruppo speciale Saf dei Vigili del Fuoco per il trasferimento a terra del gruista tramite funi è stato dettato dalla volontà di evitare al lavoratore qualsiasi tipo di sforzo fisico.Successivamente trasportato all’ospedale di Polistena, il collega è stato prontamentedimessodopoaccurati controlli sanitari. L’ana- Ne è prova l’impegno lisi condotta e gli approfondimenti successivi all’evento economico che per molto hanno escluso anomalie tectempo l’Azienda ha niche e/o di funzionamento della Gru come dimostrato sostenuto finanziando e peraltro dal fatto che i sistemi di sicurezza intrinseci ospitando il Presidio della macchina non abbiano Medico di pronto intervento riscontrato problemi di alcun genere che, in caso contrario, avrebbero portato al blocco della gru stessa. Cosa che si esclude perché l’operatore ha provveduto a terminare l’operazione di imbarco di un contenitore ed a portare la cabina di guida in posizione di parcheggio. In conseguenza di ciò non si è reso necessario alcun intervento manutentivo successivo. Non sono infatti emersi danni né alla struttura della gru, né alla struttura della nave ne all’ultimo contenitore movimentato. Da questa vicenda si evince ancora una volta come l’azienda Mct abbia sempre posto la sicurezza dei propri collaboratori al primo posto nella lista delle priorità aziendali. Ne è prova l’impegno economico che per molto tempo l’Azienda, accogliendo l’invito delle Rappresentanze Sindacali, ha sostenuto finanziando e ospitando il Presidio Medico di pronto intervento (passato successivamente sotto la responsabilità della Autorità Portuale) all’interno delle aree in concessione, dotandolo di sofisticate attrezzature, di una Ambulanza e dei necessari presidi sanitari».


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CRONACHE

Festa dell’Unità d’Italia iniziative a Soverato SOVERATO - Anche a Soverato è stato ufficializzato il progetto per il 150 anniversario di Italia. Domani alleo 21 al teatro comunale avrà luogo lo spettacolo per i 150 anni alla presenza di: Peppe Chiaravalloti presidente pro loco, gli assessori Antonio Rattà e Sonia Munizzi, il Presidente onorario dell’Avis Maria Antonietta Macrina, Tonino Pittelli regista dello spettacolo. Lo spettacolo si dividerà in due parti la prima prenderà una forma prettamente istitu-

zionale con tutti i sindaci del comprensorio ed un testo di Ulderico Nisticò, la seconda parte sarà invece dedicata dalla compagnia "Sognattori" al cabaret dagli inizi fino ai nostri giorni. La Munizzi afferma come «Non poteva non essere celebrato talea anniversario nella nostra città. Inoltre questa serata sarà anche un momento di aggregazione sociale». r.c.

Accurata attività di controllo dei militari della Compagnia carabinieri di Soverato

In manette due pregiudicati per violazione delle misure cautelari SOVERATO - A conclusione di una accurata attività di controllo condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Soverato, volta a garantire il rispetto di svariate misure cautelari e di prevenzione gravanti su soggetti residenti nell’ambito della giurisdizione della Compagnia, sono state tratte in arresto due persone. I militari della Stazione Carabinieri di Satriano hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro a carico di Rossomanno Angelo, classe 1979, di Satriano. Questo provvedimento è stato adottato dai magistrati catanzaresi in quanto il Rossomanno, già costretto agli arresti domiciliari, durante un controllo presso la sua abitazione era stato sorpreso in compagnia di soggetti pregiudicati, comportamento che configura una grave violazione delle disposizioni della misura cautelare in corso d’esecuzione. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Soverato hanno arrestato in flagranza di reato

Folino Piero, classe 1973, di San Sostene, carrozziere, pluripregiudicato. Il Folino è stato sorpreso all’interno di un esercizio commerciale di Satriano in compagnia di altri due soggetti, di cui un pregiudicato del reggino, così violando reiteratamente le prescrizioni connesse alla Sorveglianza Speciale di Ps anche perchè aveva l’obbligo di non allontanarsi dal comune di San Sostene. I Carabi-

Nucleare, nella lista anche Sellia SELLIA MARINA - Circola sul web un documento che in molti quotidiani hanno ripreso e che elenca quali sono, in Italia, i siti indicati al Governo dalla Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari, di cui azionista unico è il Ministero dell’Economia e delle Finanze), perl’installazionidellecentralinucleari e per lo stoccaggio delle relative e pericolosissime scorie. La maggior parte delle località individuate, oltre ad essere poste in territori la cui stabilità idrogeologica è da verificare è posta in zone costiere o lungo fiumi. Dal Po al Neto, dalle coste dell’Emilia-Romagna alla costa di Catanzaro. Nell’elenco è presente anche la Calabria con ben 4 siti:

l’area costiera di Sibari; la zona costiera tra il fiume Nicà e la città di Cosenza; La zona costiera ionica vicino alla foce del Neto;l a zona costiera ionica in corrispondenza di Sellia Marina, tra il fiume Simeri e il fiume Alli. Questo risulta dall’interrogazione parlamentare che il deputato Pd Ermete Realacci ha presentato al Governo in data 12 gennaio 2010. Intanto, prendendo spunto dalla lista, altri deputati si sono mossi per vederci più chiaro sulla questione centrali e scorie nucleari nella propria regione. I deputati Ceccuzzi (Pd), Marani (Pd), Sani (Pd) e Cenni (Pd) hanno richiesto chiarimenti Ministri dello sviluppo economico.

nieri sono intervenuti all’interno dell’esercizio, traendo il Folino in arresto e conducendolo presso il Comando Compagnia ove ha trascorso la notte all’interno della camera di sicurezza. Ieri mattina il predetto è comparso davanti al Gip del Tribunale di Catanzaro che, oltre a convalidare l’arresto, ha irrogato la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

Gimigliano, si dimette consigliere Sei GIMIGLIANO- Convocato dal sindaco Massimo Chiarella, si è riunito ieri alle ore 15,30, in sessione urgente, il Consiglio comunale. All’ordine del giorno dei lavori le dimissioni e la surroga del consigliere comunale del gruppo di minoranza ’’Uniti per Gimigliano’, Giuseppe Sei. Nella lettera inviata al Consiglio, il rappresentante del centro sinistra ha motivato la sua decisione a inderogabili motivi personali. Il posto di Sei sarà preso dal primo dei non eletti, l’ex assessore alla cultura, Damiano Truglia. S. Nunziata

Crisal campione Asi di corsa SOVERATO - La squadra di atletica leggera di Soverato Asd Crisal conquista, per la sesta volta, il titolo nazionale Asi di corsa campestre tenutosi lo scorso 13 marzo a Rieti con una partecipazione di circa 600 atleti. Una giornata nuvolosa e fredda ed un circuito di 5000 metri ha impegnato i 15 atleti ad una prova di forza e determinatezza , mettendo in risalto lo spirito di squadra e la voglia di far bene in ambito nazionale. «Il premio è per tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla vittoria in quanto ognuno di noi ha dato il massimo, quindi la coppa è da dividere in parti eguali tra i miei atleti» ha dichiarato il Presidente Salvo Criscuolo.


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CRONACHE CATANZARO - La Questura di Catanzaro, nell’ambito delle iniziative volte a promuovere la cultura della Legalità fra i giovani e diffondere il concetto di "Sicurezza partecipata" ha avviato, in collaborazione con le scuole del capoluogo e della provincia, una serie di incontri formativi per far meglio conoscere agli studenti l’organizzazione ed i compiti istituzionali della Polizia di Stato. Il progetto che assume la denominazione "Poliziotto per un giorno", si pone anche come obiettivo quello di accrescere la consapevolezza ed il senso civico dei giovani studenti. Tal eattività si svolgerà sia presso le scuole interessate, che all’interno delle strutture della Polizia di Stato. Saranno, inoltre, affrontate le diverse

Legalità, la Questura incontra gli studenti problematiche legate a quei comportamenti illeciti che vedono coinvolti i minori, sia come vittime di abusi o violenze, ma anche come responsabili di atti illeciti. Si parlerà dei reati a sfondo sessuale, dello stalking, della prostituzione minorile e della scomparsa dei minori, fornendo informazioni utili sulle possibili precauzioni da adottare. La visita guidata proseguirànella Sala Operativa della Polizia Stradale, dotata di strumentazione di alta

Marca, arriva la mostra "Berlino anni 80"

tecnologia, e presso il Gabinetto di Polizia Scientifica . Le prime scuole coinvolte nell’iniziativa sono state la Scuola Primaria del VI Circolo Didattico di Catanzaro Lido, l’Istituto Comprensivo Gagliano, l’Istituto Tecnico Industriale Statale "E. Scalfaro" e l’Istituto Comprensivo "Don G. Maraziti" di Marcellinara.

r.c.

Wanda Ferro: l’Unità d’Italia è costata molto al Meridione di Carmela Mirarchi CATANZARO - Culminerà con il concerto "Persempre Verdi", che porterà le musiche risorgimentali di Giuseppe Verdi nelle tre più grandi città della provincia, il ricco programma di appuntamenti voluto dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Domani, alle ore 11, sarà la nuova Sala del Tricolore del Palazzo della Prefettura del capoluogo ad ospitare la prima esecuzione assoluta del concerto, che sarà eseguito dall’Orchestra da camera "la Greci’a" della Provincia di Catanzaro, sotto la direzione del maestro Antonio Ballista con la partecipazione del pianista Alessandro Lucchetti. Il programma del concerto prevede reminiscenze e parafrasi del cosiddetto trittico romantico di Verdi: Il Trovatore, Rigoletto e la

Traviata. Nel pomeriggio, alle ore 18,30, il concerto sarà replicato al Teatro Umberto di Lamezia Terme, per poi arrivare a Soverato, il prossimo 19 marzo alle ore 11, nel salone della Parrocchia dell’Immacolata. «Giuseppe Verdi non è stato soltanto un grande compositore di melodrammi ancora presente nei più grandi teatri d’opera del mondo - ha detto Wanda Ferro presentando l’evento -. Verdi ha potentemente contribuito a creare, durante il Risorgimento, le condizioni per un risveglio patriottico, amplificando un messaggio che non poteva essere del tutto compreso attraverso canali che non fossero quelli musicali. Le sue arie e i suoi cori non erano solo delizie per gli amanti della musica, ma agivano come potentimezzi capaci di infiammare gli animi e indurli alle azioni più ardite. La musica di Giuseppe Verdi riflette aspetti es-

senziali del periodo risorgimentale, si potrebbe addirittura pensarla come la colonna sonora di quell’infuocato periodo. Sui muri di alcune città italiane compariva allora la scritta W Verdi celando nelle lettere che componevano quel nome un acrostico antiasburgico: W Vittorio Emanuele Re d’Italia. Riscoprire il messaggio di italianità delle musiche di Giuseppe Verdi - ha proseguito Wanda Ferro - ci è sembrato il modo migliore per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia e onorare quei tanti giovani che, poco più che ventenni, hanno scelto di donare la propria vita per un ideale di libertà e di democrazia. Un’unità che al Meridione è costata qualcosa in più per le tante promesse non mantenute, ma dalle quali la gente del Sud deve trovare la forza per costruire un futuro migliore».

Tutte le inziative della Provincia di Catanzaro di Carmela Mirarchi

CATANZARO - Per la giornata di oggi, le celebrazioni avranno inizio a Catanzaro, alle ore 9,30, con la cerimonia dell’alza bandiera in piazza Matteotti, la deposizione della corona al monumento ai caduti e l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte del Coro della Santissima Trinità. Centinaia di bandierine tricolori saranno distribuite ai bambini presenti alla cerimonia. Alle ore 11 sarà inaugurata la Sala del Tricolore del palazzo della Prefettura: dopo il taglio del nastro, nel salone che ospitò il primo Consiglio Provinciale di Catanzaro, ristrutturato e riportato agli antichi splendori, si terrà il concerto "Per Sempre Verdi". Infine, da piazza Rossi, davanti al palazzo della Provincia che per l’occasione sarà ricoperto da un enorme Tricolore, partirà la sfilata storica delle Auto Tricolori. Per tutta la giornata del 17

marzo resterà aperto, con ingresso libero, il Musmi - Museo Storico Militare. Sempre al Musmi il 19 marzo alle ore 11, si chiuderà il programma di festeggiamenti del Museo con lo spettacolo di narrazione e musica "Uniti da un secolo e mezzo", a cura dell’associazione "Giovani Parole Giovani Suoni": sarà una lettura suggestiva, accompagnata dalle emozionanti musiche di Giuseppe Verdi. Con questo spettacolo si chiuderà il macro-evento "150 unità". L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la cooperativa Area Cultura, ha unito le voci di discipline diverse per compiere una ricognizione sulla storia italiana. Al ciclo di conferenze organizzato nell’ambito di "150 unità" hanno partecipato relatori di fama internazionale come il professore Gilles Pecout, il cui libro "Il lungo Risorgimento" è stato citato dal presidente Napolitano, nel suo discorso di fine anno alla Nazione.

CATANZARO - Dopo l’escursione nel mondo della fotografia e del video con la mostra Community, aperta fino al prossimo 27 marzo, torna al Museo Marca di Catanzaro la grande pittura internazionale, con "Berlino anni 80". La mostra, già recensita con un ampio articolo dal Venerdì di Repubblica della settimana in corso, raccoglie le espressioni più significative del nuovo espressionismo tedesco, con opere di artisti come Georg Baselitz, Rainer Fetting, Karl Horst Hodickee tanti altri che hanno connotato l’arte tedesca e internazionale in un decennio ricco di spunti e innovazioni.


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CRONACHE Il messaggio di Rosario Olivo ai cittadini in occasione della festa per il 150esimo

Il Sindaco: partecipare alle celebrazioni dell’Unità d’Italia di Carmela Mirarchi CATANZARO - In occasione delle celebrazioni del 150 anniversario dell’Unità d’Italia il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, ha diffuso un messaggio ai cittadini. «Carissimi concittadini, il 17 marzo - 150 anniversario dell’Unità d’Italia - è la giornata che risveglia in ogni italiano quello spirito nazionale che ha fatto grande il nostro Paese. Il pensiero corre alle battaglie ideali che, più un secolo e mezzo fa, consentirono la nascita dello Stato unitario, permettendo all’Italia di superare la frammentazione e di intraprendere un cammino di progresso. Va sottolineato, in questo momento di festa, il grande ruolo avuto dal Meridione e dalla Calabria nel processo unitario» scrive il sindaco. «Anche la città di Catanzaro ha dato il suo contributo di idee e di sangue al Risorgimento, con uomini che hanno seminato il germe della libertà e della democrazia, pagando prezzi altissimi. - continua -. L’intitolazione all’Unità d’Italia della piazza antistante il Teatro Politeama, tempio della cultura cittadina, rappresenta un omaggio alla memoria di quegli Eroi. Dalla nostra Città parte anche un deferente saluto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sim-

bolo dell’unità nazionale. Lo ringraziamo per le profonde riflessioni che qualche giorno fa ha affidato ad un messaggio rivolto alle Regioni e ai Comuni, quando ha ricordato che nella Costituzione l’identità storica e culturale della Nazione convive con il riconoscimento e lo sviluppo in senso federalistico delle autonomie che la fanno più ricca e viva, riaffermando l’unità e l’indivisibilità del-

«Dalla nostra città parte un deferente saluto a Napolitano simbolo dell’unità nazionale. Lo ringraziamo per le profonde riflessioni che ha affidato ad un messaggio rivolto alle Regioni e ai Comuni»

la Repubblica. Un invito - coclude il sindaco di Catanzaro Rosario Olivo - ai cittadini di Catanzaro perché partecipino alle celebrazioni dell’Unità d’Italia, riscoprendo l’orgoglio di essere italiani, appartenenti ad un grande Paese che dovrà continuare a marciare unito lungo la strada dello sviluppo, della democrazia, della promozione dei diritti della persona». Questi gli appuntamenti: Ore 8,30 - piazza Stocco, raduno della fanfara dei bersaglieri; Ore 9,30 - alzabandiera in piazza Matteotti; Ore 10 - Villa Margherita targa in ricordo dei Patrioti e garibaldini; Ore 10,30 - Intitolazione della piazza dell’Unità d’Italia (Teatro Politeama); Ore 10.40 - Esecuzione dell’Inno Nazionale; Ore 11 - Prefettura - inaugurazione Sala del Tricolore e concerto; Ore 18,30 - Teatro Politeama - Concerto per l’Unità d’Italia - ingresso gratuito .

«Anche la città di Catanzaro ha dato il suo contributo di idee e di sangue al Risorgimento, con uomini che hanno seminato il germe di libertà e di democrazia»

Ugl: lotta contro la seconda "Medicina" CATANZARO - «Chi vuole smembrare la Facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia dovrà certamente fare i conti con un movimento di base già agguerrito». E’ quanto sostiene il segretario provinciale dell’Ugl-sanità, Vincenzo Ursini, in relazione al deliberato del presidente del Consiglio provinciale di Cosenza di dar vita ad una seconda Facoltà di Medicina nella città dei Bruzi. «Ad un anno di distanza dalla lettera di alcuni primari ospedalieri casentini, prosegue Ursini - questo nuovo tentativo di smembrare l’Ateneo catanzarese non aiuta certamente a migliorare i rapporti tra le due città. Chiedere e deliberare l’istituzione di una seconda Fa-

coltà di Medicina a Cosenza, è una ennesima provocazione contro la città capoluogo e l’intero corpo accademico. Come Ugl-sanità, - aggiunge Ursini condividiamo le dichiarazioni dell’On.le Michele Traversa e quelle dell’assessore regionale Piero Aiello. Ci chiediamo - continua il segretario dell’Ugl-sanità - come mai i rappresentanti del Consiglio provinciale di Cosenza non si siano attivati due anni or sono deliberando di sostenere la protesta degli studenti e del corpo docente della Magna Graecia, contro la decisione assurda del Miur di accorpare ben 16 Scuole di Specializzazione agli atenei di Napoli e Bari».

«A Catanzaro la sede del Consiglio nazionale ricerche» di Anna Bolle

CATANZARO - «E’ un segnale immediato, concreto e positivo di attenzione nei confronti dell’Università di Catanzaro. Una risposta più seria al tentativo superficiale di incrinare, proprio in questi giorni, la funzione regionale dell’Università di Catanzaro nel campo della Medicina, che da anni ha già dimostrato qualità eccellenti sia nella didattica che nella ricerca». E’ quanto afferma l’assessore all’urbanistica Giuseppe Soriero all’indomani dell’approvazione, da parte del Consiglio comunale, della delibera relativa alla indicazione della sede del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche). «Sono lieto che il Consiglio Comunale all’unanimità - ha proseguito Soriero abbia deciso di anticipare la discussione del punto posto all’ordine del giorno dei lavori approvando questa importante pratica che io stesso ho relazionato per conto dell’Amministrazione presieduta dal Sindaco Rosario Olivo.Con l’istituzione della sede del Cnr, Catanzaro potenzierà concretamente le funzioni direzionali innovative che sono proprie del Capoluogo della Regione Calabria».

Carchedi: «Le istituzioni difendino l’UmG» CATANZARO - «Le istituzioni hanno il dovere di interrompere lo scempio ai danni del nostro territorio . Come se non bastasse la telenovela sulla Scuola di Magistratura arriva l’assurda dichiarazione del presidente della Provincia di Cosenza di istituire all’Università di Arcavacata una seconda Facoltà di medicina» si legge in una nota del rappresentante degli studenti della Magna Graecia, Damiano Carchedi. «Penso sia arrivato il momento che le istituzioni del capoluogo tutelino e difendano a spada tratta l’Ateneo Magna Graecia e il territorio catanzarese . Bisogna mettere un freno a questi continui attacchi e platonici progetti che

hanno come unico scopo quello di indebolire il territorio Catanzarese. L’università deve avere un ruolo strategico in un tessuto che va a intersecare economia e sviluppo socio - culturale e per fare questo bisogna investire per migliorare e sfruttare sempre più le potenzialità che già si possiedono . Le istituzioni non possono continuare a restare in silenzio dinanzi queste continue azioni premeditate ai danni del nostro Ateneo e del territorio Catanzarese. Le istituzioni difendano l’ateneo e gli interessi di tutti noi giovani che abbiamo scelto di studiare nella nostra terra perchè vogliamo e dobbiamo essere noi la nuova classe dirigente».


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Pdl: no al rinnovo dei Cda delle partecipate CATANZARO - «A meno di quattro settimane dalla presentazione delle liste, il rinnovo dei Consigli d’amministrazione delle società partecipate dal Comune - in particolare Amc e "Catanzaro Servizi" - ci apparirebbe non solo inopportuno, ma addirittura irrispettoso della volontà popolare» si legge in una nota del gruppo consiliare del Pdl. «Rinnovare a pochi giorni dal voto tali organismi sarebbe interpretato dalla gente solo come un tentativo di salvaguardare posizioni personali e particolari o, peggio ancora, ad utilizza-

re come strumenti elettorali società che dovrebbero solo erogare servizi ai cittadini. L’inopportunità di procedere a blitz è dettata anche dal fatto che su tali società si è concentrata l’attenzione della Corte dei Conti e toccherà dunque alla prossima amministrazione - qualunque sia il colore - mettere mano ad una materia così delicata. Siamo certi che il sindaco Rosario Olivo non si presterà ad eventuali pressioni». r.c.

Pangaro e Rubino premono affinché venga data la possibilità di concludere le lezioni

Accademia Belle Arti, ordinanza di sgombero: «Sia rimandata» CATANZARO - «Un’ordinanza di sgombero alla quale intendiamo resistere con forza». Così il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro Rocco Pangaro affiancato dal presidente dell’Istituto Maurizio Rubino commentano gli ultimi avvenimenti che hanno riportato all’attenzione dei media locali l’annosa questione della sede per l’Accademia di Catanzaro. L’ordinanza comunale notificata martedì mattina dalla Polizia municipale, infatti, porrebbe fine al contratto di comodato con il quale il Comune di Catanzaro, in seguito alla dichiarazione di inagibilità dell’Istituto ex Stella, precedentemente adibito a sede, aveva destinato per la durata di cinque anni una parte dei locali della scuola media “Mazzini” per le attività didattiche dell’Accademia. In base all’ordinanza, le quattro aule del primo piano della Mazzini, attualmente occupate dai laboratori di scultura, grafica e incisione dell’Istituto di formazione artistica cittadino, saranno ora utilizzati per ospitare gli studenti

della scuola media Chimirri, anche quest’ultimo recentemente chiuso per motivi di sicurezza. «Procedere allo sgombero entro cinque giorni - hanno detto il presidente Rubino e il direttore Pangaro -, secondo quanto dispone l’ordinanza, è davvero impossibile visto che nel pieno dell’anno accademico non si possono annullare i laboratori e mandare via gli studenti». Pangaro e Rubino chiedono che «almeno sia data la possibilità ai ragazzi di concludere le lezioni, rimandando la data dello sgombero alla conclusione dell’anno accademico». In attesa degli ulteriori sviluppi della questione, gli studenti dell’Accademia, da tempo in aperta protesta con le istituzioni preposte perché stanchi di essere sballottati da una sede all’altra senza che nessuno riesca a trovare una soluzione definitiva ad una problematica tanto legittima, quanto di difficile risoluzione, ieri mattina hanno indetto un’assemblea straordinaria a cui ha preso parte anche il direttore Pangaro insieme ad alcuni

rappresentanti del mondo studentesco e universitario cittadino che si sono uniti per sostenere la lotta per la sede dell’Accademia. «Non abbiamo niente contro gli alunni della scuola media Chimirri ha detto il rappresentante degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, Francesco Gabriele - anzi siamo solidali con loro: vogliamo soltanto che la nostra situazione venga risolta una volta per tutte». Gabriele ha annunciato l’intenzione di proclamare, a partire da lunedì prossimo, lo stato di autogestione dell’Istituto che, ha detto, «servirà a preparare una serie di manifestazioni che Catanzaro non ha mai visto». L’idea lanciata nel corso dell’assemblea è quella di realizzare una singolare performance artistica che prenderà spunto dalla manifestazione religiosa simbolo della Città, ’a Naca. «Per le vie cittadine faremo sfilare "la croce dell’Accademia" a simboleggiare la "passione" che il nostro Istituto sta patendo da troppo tempo». Oriana Tavano

Acqua, lunedì e martedì disagi CATANZARO - Lunedì 21 e martedì 22 marzo si registreranno disagi nell’approvvigionamento idrico in alcune zone della Città di Catanzaro a causa dei lavori di manutenzione della rete comunale. Lo ha reso noto l’ufficio acquedotti di palazzo de Nobili spiegando che «l’interruzione del servizio riguarda la fascia oraria compresa tra le ore 8,30 e fino al termine degli interventi programmati. Lunedi’ 21, a risentire del problema, saranno le utenze di via Fares. Martedì 22 riguarderà via Indipendenza, il rione Fondachello, via Carlo V e viale De Filippis». r.c.

«Trovare una sede per l’Accademia» CATANARO - «Nella sala teatro della Scuola Mazzini ieri è andata in scena una rappresentazione d’altri tempi» scrive l’Osservatorio per il decoro urbano. «La tutela al sacrosanto diritto allo studio degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro deve sperimentare le stesse esperienze dei loro colleghi sessantottini. Per una strana analogia il motivo scatenante della protesta degli studenti dell’Accademia catanzarese è legata alla disponibilità di una sede. Ora - coclude è il momento che tutte le istituzioni si impegnino ed intervengano presso il Ministero affinché destini adeguate risorse finanziarie per l’acquisto o la costruzione della Sede dell’Accademia».


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CRONACHE Scalzo (Pd): la direzione generale dovrebbe garantire i servizi primari e non cancellare di punto in bianco una corsa fondamentale come la Catanzaro - Lamezia della ore 13

Ferrovie, protesta per la cancellazione di un treno di Carmela Mirarchi LAMEZIA TERME - Sono arrivati alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme sicuri di poter salire a bordo del treno locale diretto a Catanzaro e nella fascia jonica ma hanno avuto l’amara sorpresa di non trovare più la coincidenza, pure confermata su tutti gli orari a disposizione della clientela. Alcuni viaggiatori hanno protestato ieri mattina lamentando la cancellazione del treno regionale 3783, delle 13, inconveniente che ha comportato un’attesa imprevista di alcune ore. «Sono calabrese ma vivo a Bologna - dice una signora al colmo dell’indignazione - e davvero sono senza parole per quello che è accaduto, soprattutto per l’assoluta mancanza di informazioni. Vengo spesso nella locride e già in passato ho avuto modo di constatare l’assoluta inadeguatezza dei treni che percorrono la linea. Adesso, però, è troppo: saremo costretti ad attendere delle ore prima di poter sperare di salire sul treno che ci porterà nella fascia jonica». Tra chi manifesta disappunto c’é

anche un signore che devebraggiungere il soveratese per lavoro. «Provengo da Napoli - dice - e faccio questo tragitto tutte le settimane: dire che il servizio sta andando in malora forse non rende nemmeno l’idea. Siamo qui in balia delle onde, in attesa, senza che nessuno finora si sia degnato di dirci qualcosa. E’ stata annunciata l’attivazione di un servizio sostitutivo con pullman ma ancora qui non si è visto nulla». Tra le persone in attesa anche degli anziani. «Sarebbe il caso - afferma uno dei viaggiatori - che qualcuno ci dicesse cosa dobbiamo attenderci in futuro per la linea jonica sempre più abbandonata. Se accade che un treno venga soppresso così, senza alcun preavviso e con gli orari e tutti gli indicatori che lo danno come in servizio, non sappiamo davvero cosa pensare». «La direzione regionale della Calabria delle Ferrovie dello Stato, prima ancora di festeggiare come tutti noi l’Unità d’Italia con l’inno di Mameli e le bandiere, come farà nelle stazioni di Catanzaro Lido, Reggio Calabria Centrale

e Villa San Giovanni, dovrebbe garantire i servizi primari per i passeggeri, e non cancellare di punto in bianco una corsa fondamentale come la Lamezia - Catanzaro delle ore 13». E’ quanto ha affermato in una nota l’on.le Antonio Scalzo, consigliere regionale del Partito Democratico. «E’ sacrosanta - continua Scalzo - la protesta dei passeggeri, che si sono trovati senza la corsa che avevano consultato sull’orario ufficiale, acquistando i biglietti che non hanno potuto usare. Dispiace constatare in queste occasioni che i servizi essenziali di trasporto, che dovrebbero essere di uguale portata in ogni parte d’Italia, vengono puntualmente mortificati nei nostri territori. Chiedo al Presidente della Giunta regionale, ma anche al Presidente del Consiglio regionale, On.le Francesco Talarico - conclude Scalzo - di intervenire nelle sedi opportune per difendere i legittimi interessi dei cittadini calabresi ad avere servizi di trasporto normali, e non da terzo mondo».

Campo di calcio dedicato a Rocco Riga LAMEZIA TERME - In occasione delle iniziative per i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, oggi alle ore 15.30, verrà inaugurato a Sant’Eufemia il campo di calcio, rinnovato, (il primo in erba sintetica di ultima generazione in città) intitolato a Rocco Riga, compianto calciatore, dirigente sportivo e allenatore lametino.A meno di un anno dal loro inizio, i lavori che hanno riguardato anche, oltre al manto erboso, la messa in sicurezza dell’impianto, il rifacimento degli spogliatoi e della recinzione, nonché la realizzazione di una piccola pista di atletica, sono stati completati grazie ad un investimento di circa 900 mila euro, di

cui circa 600 mila di contributi statali a fondo perduto. Il campo di calcio, che è affidato alla squadra di Sant’Eufemia Lamezia Promosport, ed è utilizzato oltre che da essa, anche dagli oltre 150 ragazzi impegnati nei settori giovanili, vedrà in questa nuova veste allargare la sua fruibilità. In occasione dell’inaugurazione in cui è previsto il taglio del nastro da parte del sindaco Gianni Speranza, l’esibizione della banda musicale "Sebastiano Guzzi"- città di Lamezia Terme, la benedizione del campo e la realizzazione di un torneo di calcio di giovanissimi, sono state invitate tutte le squadre sportive della città. r.c.

In scena "Essere donna in terra di mafia" LAMEZIA TERME - Ha Avuto luogo sabato 12 marzo, alle 9,30, nell’Auditorium dell’Istituto Magistrale T Campanella una rappresentazione teatrale dal titolo: "Essere donna in terra di mafia: Dal dolore al riscatto". Lo spettacolo, parte di un progetto Por aveva un percorso progettuale che si è condiviso con altre Scuole e Comunità territoriali, in una Rete di collaborazione tra: Ist. Comprensivo Borrello Fiorentini, Ist. Tecnico per geometri di Lamezia, Liceo Scientifico "E.Fermi" di Catanzaro Lido, Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria, "Centro Screening tumori" Avo, Unicef , Villa Arzilla di Lamezia Terme, Asp di Catanzaro, e l’ Aiaf, Casa della Legalità e Cultura di Locri.

r.c.

Il 19 marzo giornata del ricordo per le vittime della mafia LAMEZIA TERME - L’Amministrazione comunale di Lamezia Terme, ha aderito alla XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, organizzata per il 19 marzo a Potenza e ha messo a disposizione un bus gratuito di 50 posti per tutti coloro volessero partecipare (giovani, scout, associazioni della città e semplici cittadini) per raggiungere la manifestazione. Come ogni anno si celebra la primavera dell’antimafia, la giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

Cisl: comune, impegni disattesi LAMEZIA TERME - «A quasi un anno dall’insediamento dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme e dai numerosi incontri, da subito, avviati dalla Cisl Fp finalizzati alla risoluzione delle problematiche riguardanti il personale del Comune, a tutt’oggi si continua a rimanere all’oscuro su modalità e tempi necessari per l’attuazione degli obiettivi del programma di governo che la stessa si è data». Lo si legge in una nota del sindacato. «La Cisl Fp - è scritto - denuncia come, nonostante l’intesa sulle relazioni sindacali sottoscritte dall’Amministrazione, che avrebbero dovuto riportare i lavoratori al centro delcambiamento

della macchina comunale e fare chiarezza su molti aspetti organizzativi rimasti in sospeso, anche dopo lemolteplici modifiche legislative, nulla è dato sapere su come si vuole eliminare la disorganizzazione facilmente rinvenibile negli Uffici Comunali e che sta portando alla mancanza di dialogo con le organizzazioni sindacali e a deficienze nell’erogazione dei servizi. Non si conoscono modalità e tempi per come si intendono chiudere le vertenze aperte daidipendenti per il riconoscimento della retribuzione legata al lavoro prestato in occasione di manifestazioni promosse ed organizzate dall’Amministrazione».


Pagine a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Calabria Il Presidente del Consiglio regionale ha aperto ieri la seduta straordinaria dell’Assemblea dedicata alla ricorrenza del 150°

!"#"$%&'()*+,-.%/0)1,2/"#%") 34%)5")6"#'$%)7'$/%)8)$"1%&"/%9 In Aula gli interventi degli onorevoli Giuseppe Bova, Luigi Fedele, Agazio Loiero, Sandro Principe, degli storici Ferdinando Cordova e Vittorio Cappelli, di mons. Vittorio Mondello e della vicepresidente Antonella Stasi

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale nell’Aula Francesco Fortugno: (da sinistra) il segretario-questore Francesco Sulla, il vicepresidente Pietro Amato, il presidente Francesco Talarico, il vicepresidente Alessandro Nicolò e il segretario-questore Giovanni Nucera. Sotto: una panoramica dell’aula in apertura della seduta

di Francesco TALARICO *

Mons. Vittorio Mondello

Giuseppe Bova

Luigi Fedele

Agazio Loiero

Sandro Principe

Antonella Stasi

Certo d’interpretare i vostri sentimenti, desidero rivolgere a ciascuna donna e a ciascun uomo, figli di questa terra di Calabria, un augurio sincero per la celebrazione di questo anniversario. Sono tante le iniziative che in questi giorni si stanno susseguendo nella nostra regione a testimonianza del forte legame della nostra comunità con gli ideali della patria. Questa giornata deve far rivivere alla memoria e al cuore di ognuno di noi i protagonisti degli eventi che portarono all’unificazione nazionale, per rendere viva e attuale la storia del nostro paese. Senza la memoria del nostro passato, della nostra storia, della nostra cultura, senza la memoria delle vicende storiche che hanno portato all’unità d’Italia saremmo tutti più deboli, poveri e soli di fronte al futuro. Tutti dobbiamo sentire forte il significato di tale evento per rafforzare il sentimento d’identità e di appartenenza. Il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ho appena letto, che ha voluto rivolgere direttamente alle Assemblee regionali, testimonia la solennità dell’evento che oggi celebriamo. L’inno nazionale che abbiamo ascoltato, la bandiera che è sempre presente in

quest’aula, la nostra lingua sono i simboli della nostra italianità, in un’ epoca di globalizzazione e di confronto sempre più frequente con le altre nazioni. Quello dell’unificazione fu un processo lungo e difficile animato da un forte amore per la patria che determinò il sacrificio di tante vite umane per gli ideali di libertà e indipendenza. Anche se la nostra identità risale a prima del Risorgimento, tutti siamo d’accordo che il nostro essere italiani nasce da quel 17 Marzo 1861 e da tutti gli eventi che lo hanno, nel bene e nel male, preceduto e reso possibile. La nostra Regione diede un grande contributo all’unità e molti furono i calabresi che parteciparono in maniera attiva al processo risorgimentale. Dallo sbarco di Garibaldi a Melito e poi in Aspromonte, ai Fratelli Bandiera che abbracciando gli ideali mazziniani vennero fucilati perché volevano sollevare la Calabria contro il governo borbonico, ai tanti, magari non citati nei libri di storia, che oggi qui vorrei ricordare: dai Martiri di Gerace al generale Stocco con i Cacciatori della Sila, dai fratelli Plutino a Giovanni Nicotera, da Domenico Lamis a Michele Bello. A loro e a quanti si sono sacrificati per rendere possibile, in più momenti storici, la nascita dell’Italia, oggi intendiamo tributare un riconoscimento

sentito, un “grazie” che viene dal cuore prima ancora che dalla mente. A loro dobbiamo essere riconoscenti. Così come è doveroso ricordare i tanti emigrati calabresi che, con le loro braccia e le loro intelligenze, hanno contribuito alla costruzione dell’Italia moderna, ricoprendo con dignità e autorevolezza anche ruoli di grande responsabilità. L’Assemblea legislativa che ho l’onore di presiedere, è la Casa di tutti i Calabresi, il luogo in cui i cittadini sono ugualmente rappresentati. Ed oggi, noi calabresi, che di divisioni purtroppo ne abbiamo conosciute tante ed alcune laceranti, abbiamo l’opportunità di testimoniare, insieme a tutte le rappresentanze religiose, politiche, sociali e culturali, compreso il sistema delle autonomie locali, l’importanza fondamentale dell’Unità. Soltanto un Paese unito, può sperare di affrontare e vincere le grandi sfide che l’economia globale, da un lato, e la modernizzazione dall’altro, ci mettono costantemente di fronte. Soltanto un Paese unito potrà affrontare la riforma federalista che deve avere come obiettivo primario la valorizzazione delle diversità delle singole identità. Un federalismo solidale che deve unire e non dividere per non vanificare lo spi-


Pagine a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Calabria

La cantante lirica Alma Manera

rito e il sacrificio dei nostri padri. Il sentimento nazionale non può cancellare però la consapevolezza che in Italia esiste ancora un divario tra Nord e Sud nonostante le molte politiche adottate a sostegno del Mezzogiorno durante la storia nazionale. Sono fortemente convinto che questo divario socio-economico non potrà mai essere superato senza una classe dirigente consapevole che occorre puntare sulla qualità e sulla meritocrazia. Siamo chiamati oggi a fronteggiare una situazione assolutamente nuova che richiede la giusta attenzione da parte dello Stato. Gli uomini e le donne di questa terra, i giovani, che lottano quotidianamente con pesanti eredità legate a responsabilità locali e nazionali, non hanno da soli gli strumenti adeguati per vincere una partita difficile, dove la ‘ndrangheta e a volte la cattiva amministrazione alimentano il circuito della sfiducia. Ecco perché questa ricorrenza deve diventare un’opportunità per riproporre

Il Presidente Talarico durante l’Inno di Mameli

Una rappresentanza dei sindaci

al dibattito nazionale le difficili condizioni della Calabria, la necessità di farla uscire da una solitudine che frena lo sviluppo , la crescita, la voglia di riscatto e il diritto ad avere una “quotidiana normalità”. Oggi, pur riconoscendo le nostre legittime diversità culturali e politiche, festeggiamo assieme i valori centrali della nostra cittadinanza e del nostro essere persone libere. In questi anni la nostra storia è stata costellata da una serie di avvenimenti, dalla prima guerra mondiale al fascismo, alla sconfitta della seconda, per giungere alla scelta repubblicana e alla Costituzione che rappresenta il momento centrale della nostra esperienza e della nostra vita unitaria. All’origine della Carta Costituzionale, alla sua scrittura e alla sua attuazione, ancora certamente incompleta, bisogna volgere lo sguardo per celebrare questi 150 anni. La Costituzione che pone al centro non

lo Stato ma la persona con i diritti e i doveri, nel principio di pari dignità sociale. Concludo augurandomi che questa giornata possa, attraverso il contributo di tutti, far rivivere lo spirito e la tensione storico-politica degli anni antecedenti l’Unità quando, a guidare i nostri patrioti, vi erano valori forti e radicati, principi, sogni, idee e speranze. Elementi, questi ultimi, che purtroppo sono diventati poco frequenti nel dibattito politico odierno, e dei quali occorre, però, ritrovare urgentemente l’ispirazione. Con queste riflessioni e con l’auspicio che si possa rafforzare sempre di più in ognuno di noi e, soprattutto nelle nuove generazioni, l’amore per la patria - saluto e ringrazio tutti Voi per la presenza – consapevole di vivere in una Nazione che, pur tra tanti problemi e diversità, mantiene alti i valori della democrazia e della libertà. * Presidente del Consiglio regionale

1861 > 2011 >> una storia lunga 150 anni... Dall’intervento di Vittorio Cappelli

Dall’intervento di Ferdinando Cordova

Senza mitizzazioni nè “controstorie“

“Tanti i calabresi che fecero l’Italia“

(…) le semplificazioni ideologiche correnti si nutrono non solo di mitografie a buon mercato – che si spingono indietro nel tempo, nostalgicamente, sino agli splendori delle città della Magna Grecia –, ma poggiano pure su elementi problematici reali e importanti, anche se noti da sempre alla ricerca storica. Si pensi allo scarso peso e talora all’ostilità delle masse contadine nel corso del processo risorgimentale; alla “conquista regia” che conclude con una rapida forzatura militare quel processo, iniziato, peraltro, da più di settant’anni con le rivoluzioni di fine Settecento; si pensi, inoltre, alla sconfitta dell’opzione federaProfessor Vittorio Cappelli Università della Calabria lista e alla scelta centralista del nuovo Stato unitario. Sono temi sui quali si riflette e si studia da un’infinità di tempo. Dove sarebbero, dunque, le pretese novità? Si pensi al brigantaggio meridionale, la questione più frequentemente esibita e sventolata, in vista di queste celebrazioni, dalle “contro storie” oggi in voga e più in generale dai media. Chiunque abbia frequentato questo argomento e abbia un minimo di confidenza con gli studi innumerevoli che l’hanno esaminato, sa che non si è trattato di un’improvvisa esplosione antipiemontese, ma di un drammatico inasprimento di un endemico problema sociale del Mezzogiorno d’Italia, col quale – senza andare troppo indietro nei secoli – hanno dovuto fare i conti i Francesi durante il decennio napoleonico (180615), gli stessi Borboni dopo la Restaurazione e infine il nuovo Stato unitario dopo il ’61. Dire oggi che una fantomatica “storia ufficiale” abbia trascurato o nascosto la drammaticità e il peso di questo fenomeno è una sonora sciocchezza. Va ricordato, piuttosto, che su questa violenza endemica si è costruita l’immagine del Sud, e in specie della Calabria, come terra selvaggia e covo di ribelli, primitivi e feroci.

Tra il 1830 ed il 1849, non mancarono i calabresi che si recarono a combattere per l’indipendenza di nazionalità oppresse, come Saverio Altimari e Raffaele Poerio, in Grecia, o che furono presenti sui campi in cui ci si batteva per un principio di libertà e di democrazia., come Gugliemo Pepe, Francesco Sprovieri e Carlo Putortì nel 1848 a Venezia, dove morì un altro calabrese, il poeta Alessandro Poerio, oppure Benedetto Musolino, Giovanni Nicotera, Antonino Plutino, Domenico Mauro, accorsi in difesa della Repubblica Romana. Questi stessi nomi, assieme ai Compagna di Cosenza, ai Barracco di Cotrone, ai Morelli di Rogliano, Professor Ferdinando Cordova Università La Sapienza di Roma agli Stocco di Nicastro, ai Fagiani di Maida, agli Angherà di Briatico, per ricordare i più noti, ricorrono, variamente intrecciati, nelle vicende calabresi del Risorgimento. È stato detto che non furono più di 200 le famiglie, le quali fecero o pagarono la rivoluzione, come minoranze, in grado di armare e guidare amici, parenti, clienti, con l’ottica di una partecipazione politica attiva e rilevante nel nuovo che avanzava e con l’occhio rivolto alla difesa delle proprie terre dalle pretese dei contadini. Accanto a loro, i diseredati delle campagne, che seguirono Garibaldi nella speranza di ottenere giustizia sociale. “Dite al mondo – proclamò il generale, dopo la vittoria di Soveria Mannelli, destinata a spianargli, il 30 agosto del 1860, la strada per Napoli – che ieri coi miei prodi calabresi feci abbassare le armi ai diecimila soldati comandati dal generale Ghio”. Quando la speranza venne delusa, i contadini si diedero al brigantaggio, volto tradizionale della ribellione sociale nella regione, contro cui lo stato italiano avrebbe mobilitato da lì a poco, con la legge Pica, più di centomila soldati. Era la rivelazione d’una “questione meridionale”, che la libertà, da sola, non poteva risolvere e che avrebbe gravato sul destino del Paese.


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Giovedì 17 Marzo 2011

CRONACHE Corbelli: per una visita trasferita nel presidio del Savuto che vorrebbero chiudere

«Donna mandata a Rogliano umiliata la sanità cosentina» di Carmela Mirarchi COSENZA - Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute, parla, in una nota, di «ennesima umiliazione e vergogna della sanità cosentina, lo sfascio cui è ridotta, i pesanti disservizi e grandi disagi che questa situazione provoca nei pazienti che sono costretti a rivolgersi alle strutture ospedaliere della città dei bruzi». Il riferimento di Corbelli è al «caso di una donna di Cosenza - afferma - mandata per una visita chirurgica da Cosenza all’ospedale di Rogliano». In una lettera scrittaaCorbelliladonnasegnala«l’inefficienza e il grave disservizio fornito dalla sanità cosentina e dal presidio ospedaliero di Rogliano, presso il quale sono stata mandata per una visita chirurgica. Anzitutto non ho compreso per quale ragione sia stata mandata da Cosenza a Rogliano. Dopo il disagio del viaggio mi sono trovata di fronte all’inefficienza e all’incompetenza di questa struttura ospedaliera. La dottoressa di turno non solo ha iniziato le visite dopo oltre un’ora di inutile attesa e dietro insistenza dei suoi stessi collaboratori, ma non aveva neanche idea dei moduli che dovesse compilare. Io, dopo aver fatto la fila, pagato il tic-

ket, di cui ho chiesto rimborso, posso avere fiducia in una struttura che non sa neanche come offrire un servizio? Chiedo di parlare con un responsabile, ma non c’é nessuno. Mi rivolgo a lei, caro Corbelli, per denunciare questo grave disservizio». «Siamo all’assurdo - afferma Corbelli - e all’inverosimile. Adesso i pazienti cosentini, anche per una semplice visita, vengono addirittura mandati da

Cosenza a Rogliano, in un ospedale, quello del Savuto, che si vorrebbe chiudere. E’ questo il nuovo corso della sanità cosentina? E’ questo il potenziamento promesso dal presidente Scopelliti delle strutture ospedaliere regionali cittadine dell’Annunziata e del Mariano Santo che non sono più nemmeno in grado di garantire una visita ai pazienti?».

La donna ha segnalato a Corbelli «l’inefficienza e il grave disservizio fornito dalla sanità e dal presidio di Rogliano, presso il quale sono stata mandata»

Corbelli parla della «ennesima umiliazione della sanità cosentina, lo sfascio cui è ridotta, i pesanti disservizi e grandi disagi che questa situazione provoca nei pazienti»

GUARDIA PIEMONTESE - Un centinaio di lavoratori stagionali delle Terme Luigiane di Guardia Piemontese e Acquappesa ha manifestato ieri mattina davanti alla sede della Asp cosentina. I lavoratori non hanno ancora avuto firmato il contratto per la prossima stagione, da maggio a novembre, come accade ogni anno. La Sateca, la società che gestisce gli impianti termali, adduce il ritardo all’impossibilità di programmare le assunzioni, stante un credito vantato presso la Asp di più di due milioni e ottocentomila euro. Da qui la protesta. Ieri comunque c’è stato anche un incontro del Comitato con il Commissario Asp. La Regione Calabria crede nelle potenzialità delle Terme, a cominciare dalle Terme Luigiane, per un incremento del turismo calabrese e soprattutto per una assistenza di qualità in materia di cure termali. «Tutto questo - secondo quanto si apprende da una nota - è emerso dall’incontro che si è svolto stamani a Cosenza tra ladelegazione del Comitato di Difesa del lavoro delle Terme Luigiane, presenti i sindaci dei Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, Giovanni Saverio Capua e Vincenzo Rocchetti, e la dirigenza dell’Asp cosentina. In sintesi la dirigenza dell’Asp ha comunicato che nella prossima settimanala Sateca riceverà un mandato di circa 680.000 sui 2.850.000 di credito che la stessa azienda vanta». Preso l’mpegno di un nuovo aggiornamento nella prossima settimana.

Incontro con i lavoratori ex Sial-Sila

Filareto: emergenza rifiuti a Rossano ROSSANO - Il Sindaco di Rossano Franco Filareto e l’Assessore all’Ambiente Chiara Battaglia, con un’apposita missiva, martedì, hanno comunicato al Commissario per il Superamento dell’Emergenza Rifiuti, al Prefetto di Cosenza, alla Tec-Veolia, al Dipartimento Politiche Ambientali della Regione Calabria la situazione di emergenza ambientale allarmante, in cui versa la nostra città. Nella lettera, i due amministratori, hanno chiesto senza mezzi termini, che ognuno degli intestatari, secondo le proprie competenze, si attivi per ripristinare la normale attività di lavorazione e smaltimento dell’impianto di smaltimento Rossano

Lavoratori Terme confronto con Asp dopo la protesta

(Bucita), esclusivamente per i 35 comuni del bacino di abbanco (comprensorio). La richiesta è scaturita dalla grave situazione di emergenza ambientale che si sta creando a Rossano e dalle allarmanti segnalazioni, che continuano a giungere al Comune di Rossano, dai Comuni viciniori. «Come si ricorderà si legge in una nota - il problema della raccolta dei rifiuti si è acuito nelle ultime settimane perchè il Sub Commissario per il Superamento dell’Emergenza rifiuti Pugliano (sostituito da poco con il Generale Melandri) ha posto una limitazione all’abbanco dei rifiuti, nella discarica di Bucita». r.c.

COSENZA - Il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, e i consiglieri regionali Carlo Guccione, Ferdinando Aiello e Giulio Serra, hanno incontrato i lavoratori ex Sial - Sila impegnati in specifici programmi triennali concernenti azione di valorizzazione,salvaguardia,manutenzione, ripristino e recupero dei territori montani delle aree ricadenti nei comuni di Acri, Casabona, Fabrizia, Longobucco, Nardodipace, San Demetrio Corone, San Giovanni in Fiore e della Comunità Montana di Verbicaro. I lavoratori attendono dalla Regione, spiega un comunicato di Guccione, «il pagamento di nove mensilita’ arretrate del 2010 e tre (gennaio, febbraio e mar-

zo) del 2011». Nel corso dell’incontro lo stesso Guccione ha informato i presenti di aver presentato nei giorni scorsi, insieme al collega Aiello, un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale Scopelliti e all’Assessore regionale al Lavoro, alla formazione professionale e alle politiche sociali, Francescoantonio Stillitani in cui si chiede il pagamento delle mensilità arretrate e l’integrazione oraria attraverso la presentazione di progetti specifici nel campo ambientale e forestale.

r.c.


Giovedì 17 Marzo 2011

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CRONACHE Il consigliere del Pd: noi non rifiutiamo il confronto ma diciamo no al carbone

Guccione: a Rossano l’Enel investa sulle fonti rinnovabili di Antonio Larosa ROSSANO - «Chi l’ha detto che non vogliamo dialogare con Enel? Riaffermare con forza la nostra contrarietà all’uso del carbone per produrre energia elettrica in Calabria non vuol dire, infatti, rifiutare il confronto con Enel e con i suoi massimi dirigenti. Tutt’altro». E’ quanto afferma, in una nota, il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione. «Conosciamo bene - prosegue Guccione - il ruolo importante che Enel ha svolto in passato e il cospicuo contributo che questo ente ha dato per lo sviluppo economico e sociale della nostra terra e dell’intero Mezzogiorno. Conosciamo benissimo il contributo che Enel diede negli anni ’60 e ’70 alla nostra regione quando. Sappiamo tutto questo - continua Guccione - ma sappiamo anche che la Calabria nel 2009 ha registrato un esubero della produzione di energia elettrica rispetto ad una richiesta del 63,6 % (quinta nella graduatoria delle 20 regioni del Paese) a favore

della Campania con deficit del 48,1 % e del 52,5% del Lazio e che la sua vocazione è soprattutto agricola e turistica. Essa, pertanto, non ha bisogno di carbone, ma di impostare la terza fase del proprio sviluppo sullo sfruttamento delle energie rinnovabili e pulite, anche alla luce di quanto sta avvenendo in Giappone. Perché - si chiede il consigliere regionale del Pd - non ragioniamo di questo come è successo con la Sicilia dove Enel si è impegnata a realizzare a Priolo una centrale solare, unica al mondo, che può fun-

«Bisogna impostare la terza fase dello sviluppo sullo sfruttamento delle energie rinnovabili e pulite, anche alla luce di quanto sta avvenendo in Giappone»

zionare anche di notte; a costruire il più grande stabilimento d’Europa di produzione di pannelli fotovoltaici ed una rete elettrica prevista nel progetto Eu mena. Perché fare anche in Calabria quello che ha fatto in Puglia con il Progetto Strutturale. Perché questa "rivoluzione solare" non deve avvenire anche per la Calabria che è una terra con forte e duratura solarizzazione?. Se è vero come è vero - conclude il consigliere regionale Guccione - che il motore della ripresa economica, a livello mondiale, sarà in parte costituito dallo sviluppo dell’industria nel settore dell’energia da fonti rinnovabili e nelle tecnologie per la salvaguardia dell’integrità ambientale, Enel parli di questo, di quali investimenti è intenzionata ad effettuare in questo settore, anziché ostinarsi ancora a parlare di carbone, dividendo le popolazioni, organizzando improbabili "tavoli tecnici" e tentando furbizie che non troveranno mai il consenso e l’apprezzamento di nessuno?».

Trovati due cani doberman abbandonati MORANO CALABRO - Due cani doberman, uno dei quali morto probabilmente per denutrizione, sono stati trovati dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Morano Calabro lungo la strada che collega Campotenese a Piano Ruggio in località "Valle della posta". I militari hanno prima notato la presenza di un giovane cane dobermann di sesso maschile che scorrazzava liberamente, privo di guinzaglio e malnutrito. Dopo aver perlustrato la zona si è scoperta la presenza di un altro esemplare della stessa razza di sesso femminile, purtroppo ritrovato privo di vita. Al fianco dell’animale sono stati inoltre ritrovati una scodella e alcuni barattoli vuoti di carne in scatola. Ciò fa presumere che i due animali siano stati abbandonati lungo la strada nei giorni scorsi. L’esemplare ancora in vita è stato preso e trasportato nella struttura autorizzata di Cassano Jonio per le dovute cure. r. v.


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CRONACHE

Appello durante la IV Giornata delle ferrovie dimenticate

Italia Nostra: fermiamo il degrado delle ferrovie di Beatrice Nero CROTONE - Inserita a pieno titolo nell’ambito del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, la manifestazione della IV Giornata delle Ferrovie Dimenticate, organizzata da Italia Nostra a Crotone il 6 marzo scorso, ha puntato i riflettori su un problema molto sentito: lo stato di abbandono delle linee ferroviarie joniche ed il conseguente isolamento del territorio insieme al degrado della stazione ferroviaria non più sopportabile, per fermare il quale si richiedono interventi urgenti. Da una ventina di anni a questa parte, assistiamo impotenti ad una progressiva riduzione del volume di traffico ferroviario lungo la «Italia Nostra propone di linea jonica anche a causa di una politica dei dedicare a George Gis- trasporti (a tutti i livelli) ad incentivare e fasing ed al suo diario di tesa vorire il trasporto privato su gomma piuttosto che viaggio "Sulle rive quello su rotaie. Il paradello Jonio", un treno dosso sta nel fatto che, mentre le linee ferrotransregionale» viarie nell’800 hanno dato un contributo fondamentale all’Unità d’Italia, arrivando a collegare anche le aree più sperdute del Paese, ai giorni nostri l’utilizzazione di tali reti, così vistosamente e colpevolmente arretrata in alcune aree come la Calabria jonica, sta aumentando il divario tra le regioni. A nostro avviso sarebbe auspicabile che i cittadini acquisiscano consapevolezza ed attenzione nei confronti del trasporto ferro-

viario, riscoprendo il treno come veicolo della mobilità dolce e sostenibile così da utilizzarlo, ad esempio, come mezzo di trasporto privilegiato per visite guidate nei luoghi più interessanti della Calabria. I soci di Italia Nostra lo hanno già positivamente sperimentato più volte. « Naturalmente - dice Teresa Liguori , consigliere nazionale di Italia Nostra e presidente della sezione di Crotone, si devono prima creare le condizioni favorevoli perché questi viaggi organizzati siano possibili e convenienti: in primis, devono essere garantite la sicurezza dei viaggiatori, l’ospitalità in vagoni puliti insieme ad orari compatibili con le visite guidate. A queste condizioni si potrebbe fruire tranquillamente del nostro patrimonio ferroviario, bene comune, risorsa da valorizzare,capitale sociale da tramandare alle generazioni future e da non disper-

dere, per non dimenticare il duro lavoro di quanti hanno operato nelle ferrovie e di coloro che vi hanno perduto la vita, alla cui memoria Italia Nostra ha dedicato una targa d’argento (dono del maestro Affidato). «Si devono prima creare Inoltre, per ricordare degnamente uno dei viag- le condizioni favorevoli giatori del Grand Tour che, sul finire dell’800, ha perché i viaggi organizpercorso tutto il litorale zati siano possibili e jonico in treno, Italia Nostra propone di dedicare convenienti, si deve a George Gissing ed al suo diario di viaggio "Sul- garantire la sicurezza» le rive dello Jonio", (By the Jonian Sea) un treno transregionale, così da ripercorrere gli stessi itinerari culturali descritti sapientemente nel libro. Infatti, lo scrittore inglese aveva visitato, nel lontano novembre 1897, i più famosi siti archeologici della Magna Grecia: Taranto, Metaponto, Sibari, Crotone, Squillace per concludere il suo viaggio a Reggio Calabria».

In piazza uno stand informativo per informare sulle finalità del referendum sull’acqua bene comune CROTONE - Anche in occasione della Festa nazionale dedicata alla celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia si terrà uno stand informativo per informare sulle finalità del prossimo referendum sull’acqua bene comune. I volontari del Comitato territoriale della provincia di Crotone scenderanno in piazza nella mattinata di oggi, dalle ore 9.30, presso il Lungomare, per sensibilizzare la cittadinanza relativamente ai

due quesiti sull’acqua pubblica. Un tema chiave quello relativo all’acqua pubblica che non vuole essere dimenticato nemmeno in un’occasione così importante come quella della Festa nazionale dedicata alla celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il prossimo stand sarà organizzato in occasione della festa nazionale.

Al via domani la settima edizione della “Cattedra Rosmini” CROTONE - Prenderà il via domani, presso il Centro di cultura e di spiritualità "A. Rosmini" di Capo Rizzuto, la settima edizione della Cattedra Rosmini. L’appuntamento accademico sarà incentrato sui 150 anni dell’Unità d’Italia, in particolar modo su "Il ruolo politico dei cattolici dal Risorgimento ai nostri giorni" che, per l’appunto, sarà il tema della Cattedra. Il programma prevede nel pomeriggio di venerdì 18, alle ore 15,30, l’introduzione da parte del Prof. don Edoardo Scordio, direttore del Centro "A. Rosmini", e subito dopo la relazione del Prof. don Gianni Picenardi su "Rosmini-Manzoni-Gioberti". Alle 17,15 circa ci sarà modo di dibattere sulle questioni che verranno sollevate dalle due interessanti relazioni e verso le 18,30 ci si avvierà verso le conclusioni.

La giornata conclusiva, di sabato 19, prevede alle 9,30 la relazione del prof. E. Guccione su "Murri-Toniolo-Sturzo" e subito dopo un ampio spazio dedicato al dibattito. Nel pomeriggio, alle 15,30, la Sig.ra Maria Romana De Gasperi (figlia prediletta di Alcide De Gasperi) ed il dott. T. Andreolli relazioneranno su "De Gasperi-Moro", due punti di riferimento molto importanti nella storia politica, e non solo, del nostro Paese. Seguiranno il dibattito e le conclusioni della settima Cattedra Rosmini.

Gino Di Meo


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CRONACHE Si è svolto ieri l’incontro del gruppo di lavoro per la programmazione integrata

Pisl, individuati i progetti da proporre negli avvisi pubblici di Biagio Romagno VIBO VALENTIA - Su iniziativa dell’assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Barbieri, si è tenuto ieri, nella Sala giunta dell’Amministrazione provinciale, il nuovo incontro del gruppo di lavoro costituito in seno al tavolo di partenariato provinciale per la programmazione integrata. Alla riunione hanno preso parte il sindaco del Comune di Cessaniti Nicola Altieri, l’assessore del Comune di Vibo Valentia Nicola Manfrida, accompagnato dal tecnico Pasquale Luzzo, il sindaco del Comune di Zambrone Pasquale Landro, il segretario generale della Cgil Donatella Bruni, il presidente della Cia Domenico Petrolo, il direttore di Confindustria Vibo Valentia Anselmo Pungitore, il rappresentante del Consorzio di Bonifica del Tirreno Sebastiano De Rito, il presidente del Consorzio per lo Sviluppo industriale Giuseppe Bonanno, accompagnato dal dirigente Giuseppe Augurusa e dall’amministratore delegato Pasquale Barbuto. Obiettivo dell’incontro è stato l’individuazione di progetti strategici da proporre nell’ambito dei prossimi avvisi pubblici relativi ai Progetti integrati per lo sviluppo locale (Pisl). Dall’analisi del contesto e delle opportunità previste dai diversi Pisl finanziabili, è emersa l’oppor-

tunità di individuare, accanto ad altre proposte progettuali, iniziative di particolare rilevanza per lo sviluppo del tessuto socio-economico provinciale, che si integrino tra loro efficacemente, attivando risorse disponibili sulle diverse linee di intervento e costituendo intorno ad esse un ampio partenariato istituzionale e socio-economico. Nell’ambito dei Pisl dedicati ai "Sistemi produttivi locali, di-

«È emersa l’opportunità di individuare, accanto ad altre proposte progettuali, iniziative di particolare rilevanza per lo sviluppo del tessuto socio-economico»

Nell’ambito dei Pisl dedicati ai "Sistemi produttivi locali, distretti agroalimentari", il gruppo di lavoro ha indicato la realizzazione di un centro servizi territoriale provinciale

Studenti di Tropea impegnati nel ricordo delle vittime delle mafie

TROPEA - Gli studenti dell’Istituto superiore di Tropea, anche quest’anno, partecipano alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che in questa edizione si celebrerà, in Basilicata, a Potenza, sabato 19 marzo. L’evento è promosso da Libera e si propone di ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie rinnovando, nella loro memoria, l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata "Insieme verità e giustizia in terra di luce" è lo slogan che accompagnerà la manifestazione durante la quale saranno presenti circa 500 familiari di vittime delle mafie, italiani e stranieri. Dall’Istituto di Tropea, impegnato da anni nella diffusione della cultura

stretti agroalimentari e rurali", il gruppo di lavoro ha indicato come progetto strategico la realizzazione di un Centro servizi territoriale per le imprese attraverso il recupero dell’ex stabilimento Cgr Spa nella zona industriale di Porto Salvo, attraverso il quale attivare una serie di servizi logistici a favore delle aziende che operano nei diversi settori produttivi, dall’industria all’agricoltura, con il miglioramento dei trasporti e della mobilità verso il Porto di Vibo Marina.Nell’ambito dei Pisl riservati ai "Sistemi Turistici Locali ed ai Servizi per la qualità della vita" si è individuato nell’area di Mileto-Paravati il luogo dove realizzare un progetto connesso al turismo religioso, alla infrastrutturazione della viabilità ed ai servizi alla persona. In merito ai "Sistemi di mobilità intercomunale", sono stati indicati quali strategici i progetti relativi alla realizzazione di un circuito di piste ciclabili mare-collina.

La “Banca del Tempo” vibonese apre i battenti di Patrizio Giglio VIBO VALENTIA - Apre i battenti a Vibo Valentia la Banca del Tempo (BdT), promossa dalla Provincia su iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali, guidato da Pasquale Fera. L’iniziativa è stata presentata ieri pomeriggio nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il presidente Francesco De Nisi, l’assessore regionale alle Politiche sociali Francescantonio Stillitani, il referente dell’Ufficio politiche sociali, familiari e sanitarie Antonino Vecchio, il referente per l’assessorato della nuova associazione Vincenzo Nello Corrado, il vice direttore del Centro servizi per il volontariato (Csv) Pasquale Romano e il presidente della Banca del tempo "over 65" di Catanzaro Lucio Bramato.Come è stato spiegato, la BdT è un tipo di associazione organizzata come un istituto di credito, in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo, anziché del denaro. Aderendo, dunque, si "deposita" la propria disponibilità a scambiare prestazioni con tutti i correntisti e le associazioni aderenti, valorizzando l’importanza di ogni attività a prescindere dallo status sociale, professionale e culturale di chi la compie ed eliminando così il riferimento al prezzo di mercato delle prestazioni.A ciascuno degli aderenti viene intestato un conto corrente e dato un libretto di assegni, periodicamente sottoposti a controllo dall’associazione.

della legalità, ed iscritto, dalla prima ora, al Coordinamento Vibonese di Libera, partiranno sessanta studenti in rappresentanza dei due Licei, Classico e scientifico, e dei due Professionali, Commerciale ed Enogastronomico e dell’Ospitalità Alberghiera. Il senso della partecipazione si esprime in termini di testimonianza perché ritrovarsi in Basilicata significa superare i luoghi comuni, le apparenze e le semplici dichiarazioni e scendere in campo per esprimere la voglia di partecipare alla vita del Paese impegnandosi a costruire modelli culturali alternativi alle logiche criminali. r. v.


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CRONACHE

All’incontro tenutosi nei giorni scorsi si è parlato della proposta dell’Udc in vista delle prossime elezioni

Tripodi incontra Casini: terzo polo a Reggio Ma riceve la bacchettata di Trematerra REGGIO CALABRIA - Il consigliere dell’Udc alla Regione Calabria, Pasquale Tripodi, ha incontrato a Roma il presidente dell’Udc, Pierferdinando Casini. All’incontro era presente il vice segretario nazionale Mario Tassone. «Durante l’incontro con il presidente Casini - ha detto Pasquale Tripodi a conclusione della riunione - ho espresso la volontà di costruire il Nuovo polo per l’Italia in vista delle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo delle amministrazioni al Comune ed alla Provincia di Reggio Calabria. Ho anche informato il presidente Casini che questa mia posizione è minoritaria nella Regione Calabria, ma maggiori«Ho anche informato il presi- taria nella provincia regdente Casini che questa gina». «L’on. Casini, mia posizione è minoritaria da parte sua in Calabria, ma maggioritaria ha sottolineato Tripodi - ha nella provincia reggina. dimostratoattenzione alla L’onorevole ha dimostrato proposta di costituzione attenzione alla proposta del Nuovo Poda me esposta» lo per l’Italia, proposta che deve essere ulteriormente approfondita e valutata». «La posizione dell’Udc calabrese rispetto alle alleanze per le prossime elezioni è stata già decisa nel corso dell’ultimo tavolo regionale, alla presenza di tutti i dirigenti del partito: porteremo avanti, in ogni realtà amministrativa al voto, nessuna esclusa, accordi programmatici in linea con quello siglato a li-

vello regionale con il presidente Scopelliti». Lo afferma in una nota il coordinatore regionale dell’Udc, Gino Trematerra. «Come ha detto giustamente il consigliere dell’Udc alla Regione Calabria Tripodi - aggiunge il coordinatore regionale dell’Udc Trematerra - la sua posizione è rispettabile ma minoritaria: lo é in Calabria ma, aggiungo io, lo è anche nella provincia di Reggio Calabria».

Franco Pitingolo

Intero caseggiato occupato abusivamente, venti denunce per allacci illegali alla rete elettrica e idrica REGGIO CALABRIA - Un intero caseggiato di edilizia popolare, occupato abusivamente, è stato scoperto a Reggio dai carabinieri che hanno denunciato in stato di libertà venti persone per avere allacciato illegalmente gli appartamenti alla rete elettrica e idrica. I militari, nel corso di un servizio di controllo straordinario nel quartiere Arghillà, disposto dalla Legione Calabria, con l’ausilio di rinforzi provenienti da Vibo, Palermo

e Firenze, hanno controllato 1200 persone e circa 500 mezzi. Dopo aver cinturato all’alba i caseggiati, abitati principalmente da appartenenti alla comunità rom, i militari hanno perquisito le abitazioni di persone con precedenti penali e, successivamente, passato al setaccio tutte le aree di pertinenza dei condomini: vani scale, vani ascensori, scantinati,giardini e intercapedini dei palazzi.

Al via la 17esima edizione del “Premio Mia Martini” REGGIO CALABRIA - Al via la 17ª edizione del Premio Mia Martini sotto il segno dei 150 anni dell’Unità d’Italia. «Anche il Premio Mia Martini vuole far festa in questa particolare occasione – dichiara il regista Nino Romeo. Tanti saranno i momenti celebrativi per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia nel corso della 17ª edizione del prestigioso evento istituito nel nome e nel ricordo della grande interprete della canzone italiana, Mia Martini». Dopo la conclusione della prima fase del percorso artistico, che ha visto ventottomila giovani artisti presentarsi alle varie audizioni svoltesi nelle varie località italiane, i 200 prescelti si riverseranno dal 30 marzo al 04 aprile in Calabria, nella splendida struttura del Park Hotel “Uliveto Principessa” di Cittanova, in provincia di Reggio

Calabria, per partecipare agli incontri artistici con la commissione artistica presieduta dal musicista Mario Rosini e composta dal giornalista e critico musicale Andrea Direnzo, dalla cantante-attrice Roberta Faccani e dall’insegnante di canto ed esperta della voce Giovanna Gilda Severino. Da qui si sceglieranno gli artisti che dovranno presentare un brano inedito per partecipare alle finali che si terranno in alcune località della Calabria e d’Italia. Una viaggio simbolico di 100 giovani italiani con una forte passione di cantare la vita e l’unità della propria nazione. Una marcia allegra e gioiosa che unirà l’Italia intera attraverso il canto, con tanti momenti musicali che celebreranno l’evento nazionale.


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CRONACHE L’ex consigliere regionale del Pdl sarà processato con il rito abbreviato

“Pressioni” nel tentativo di ottenere la scarcerazione di Antonio Viola REGGIO CALABRIA - L’ex consigliere regionale della Calabria Santi Zappalà, del Pdl, arrestato il 21 dicembre scorso dai carabinieri quando era ancora in carica, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale, avrebbe tentato di condizionare il gip di Reggio Calabria al fine di fargli accogliere l’istanza di scarcerazione, che invece fu rigettata. E’ quanto riferiscono i carabinieri del Ros in un’informativa presentata alla Dda di Reggio Calabria. Nella vicenda, di cui scrivono alcuni giornali, sono coinvolti familiari di Zappalà e, in particolare, un cugino, Agatino Antonio Guglielmo, impiegato della Corte d’appello di Reggio Calabria, che avrebbe tentato di sfruttare le sue conoscenze in tribunale per fare accogliere l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Zappalà. L’ex consigliere regionale, tra l’altro, aveva già ottenuto dal Tribunale del riesame un’attenuazione della sua posizione con la caduta del reato di concorso esterno in associazione mafiosa ed il mantenimento soltanto di quella di corruzione elettorale. Il tentativo di condizionamento del gip è emerso anche dai colloqui che Zappalà ha avuto nel carcere di Nuoro con il fra-

tello ed altri familiari che lo avevano rassicurato sul buon esito del tentativo di fare ottenere dal gip l’accoglimento della richiesta di scarcerazione. Nell’informativa si fa anche riferimento alla figura di un non ancora identificato "presidente" che si sarebbe attivato a sua volta per fare ottenere a Zappalà la scarcerazione. Sara’ processato dal gup di Reggio Calabria con il rito abbreviato Santi Zappalà, il

Il consigliere regionale della Calabria, del Pdl, è stato arrestato il 21 dicembre nell’ambito di una inchiesta della Dda reggina su rapporti tra politici e ’ndrangheta

consigliere regionale della Calabria, del Pdl, arrestato il 21 dicembre scorso nell’ambito di una inchiesta della Dda reggina su rapporti tra politici e ’ndrangheta e dimessosi dall’incarico nel febbraio scorso. Lo ha deciso martedì scorso il gup Daniela Oliva, accogliendo la richiesta presentata dai difensori di Zappalà, gli avvocati Francesco Albanese e Antonino Curatola. Zappalà è accusato di voto di scambio aggravato dalle modalità mafiose. Zappalà era stato arrestato con l’accusa di avere incontrato Giuseppe Pelle, boss dell’omonima cosca di San Luca, andandolo a trovare nella sua abitazione a Bovalino, allo scopo di chiedere il suo sostegno in occasione delle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del 28 e 29 marzo 2010. Martedì sono comparsi davanti al gup altri sette imputati, oltre a Zappalà, e tutti hanno chiesto il rito abbreviato, ottenendolo.

Il 13 aprile è in programma la requisitoria dell’accusa, rappresentata in aula dal pm della Dda Roberto Musarò. Il 4 ed il 25 aprile parleranno i difensori degli imputati

Stalking, costringe la moglie a barricarsi in casa arrestato dalla polizia

REGGIO CALABRIA - Ha costretto l’ex moglie a barricarsi in casa e a chiamare la polizia: un uomo C.F.C., di 41 anni, è stato arrestato a Reggio Calabria dalla polizia con l’accusa di stalking. L’uomo, separato da circa quattro anni, secondo quanto appurato dai poliziotti, ha messo in atto una persecuzione continua nei confronti della donna attraverso appostamenti, condotte violente e possessive, minacce gravi anche di morte. Nell’ultimo episodio, la donna, è stata costretta a chiudersi in casa e ha chiamato la polizia. Agli agenti la donna, in forte stato di agitazione, ha mostrato le copie della denunce sporte già in passato contro l’ex marito. In passato l’uomo è stato de-

stinatario di un provvedimento del Tribunale reggino del settembre 2006 che gli intimava di non avvicinarsi all’abitazione coniugale assegnata alla ex consorte. L’uomo è sta-

Oggi la nona tappa del “pulmino del cambiamento” di Mimmo Sestito REGGIO CALABRIA - Oggi, alle ore 10.00, dalla Stele Falcomatà, il "Pulmino del Cambiamento" partirà per la sua nona tappa attraverso la Città. Il comitato promotore si dirigerà verso la frazione di San Salvatore, paesino collinare che versa attualmente in stato di pericolo a causa di un dissesto idrogeologico che sta mettendo a rischio parte del paese, abitato da diverse famiglie. Da San Salvatore, attraverso un sentiero raggiungeremo i ruderi dell’antica città di Sant’Agata alla scoperta di una parte preziosissima della nostra Città per il valore storico, archeologico e naturalistico. Questa tappa che coincide con il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia sarà una vera e propria escursione, con delle guide d’eccezione: Valeria Varà, laureanda in architettura con una tesi dedicata proprio a Motta S. Agata e il prof. Orlando Sorgonà, storico e studioso, entrambi da anni impegnati nella tutela e valorizzazione del sito, assieme ad un nutrito gruppo di volontari. «Sembra - sostiene il comitato promotore "Per Massimo Canale sindaco di Reggio Calabria" incredibile che luoghi così preziosi siano dimenticati e sconosciuti agli stessi reggini quando invece, se valorizzati, rappresenterebbero un volano di sviluppo per il turismo archeologico e per la valorizzazione dellastorialocale».

to, infine, arrestato ieri a Reggio Calabria con l’accusa di stalking con l’intervento della polizia che ha raccolto sul posto tutti gli elementi per procedere.


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Giovedì 17 Marzo 2011

TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART 569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell'Esecuzione, nella procedura esecutiva immobiliare n° 80/2008, con all'udienza del ordinanza emessa 26.01.2011, ha disposto la vendita con incanto in un unico lotto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova per l'11.05.2011; Lotto Unico: "appartamento sito in Soveria Mannelli, viale Rubettino n.3, piano primo, composto da un ingresso-corridoio, salone, cucina, stanza da letto, camera da letto matrimoniale, bagno, oltre balcone, per una superficie commerciale di mq. 101,00. L'immobile, caratterizzato da alcune difformità edilizie, sanabili al costo di euro 516,00, è riportato nel NCEU di detto comune al foglio 13, p.lla 167, sub 39 cat. A/3, classe 3, vani 5,5" Prezzo base euro 33.750,00. SI RENDE ANCORA NOTO CHE IL GE HA STABILITO CHE LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI VENDITA CON INCANTO - essa deve aver luogo al prezzo base di euro 33.750,00 per il lotto unico; - le offerte in aumento, a pena di inammissibilità, non devono essere inferiori al 3% del prezzo base d'asta; - ognuno, ai sensi dell'art. 579, comma 1, c.p.c., tranne il debitore, è ammesso a formulare offerte all'incanto personalmente, a mezzo di mandatario munito di procura speciale o di procuratore legale, anche a norma dell'art. 579, comma 3, c.p.c. (il procuratore legale dovrà, in ogni caso, essere munito di mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata, non essendo sufficiente l'ordinario mandato alle liti; nell'ipotesi di cui al citato art. 579, comma 3, il mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata dovrà essere depositato contestualmente alla dichiarazione del nominativo della persona, da effettuarsi nel termine di cui all'art. 583, comma 1, c.p.c.) - ogni concorrente, per essere ammesso all'incanto, deve presentare istanza di partecipazione, in regola con il bollo, recante, a pena di inefficacia, l'indicazione del numero di r.g.e. della procedura, il bene o il lotto cui l'istanza stessa è riferita, il prezzo proposto, le proprie generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza/domicilio, stato civile e, se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi; in caso di comunione legale dei beni, occorrerà indicare anche le generalità del coniuge non offerente, al fine di poter trasferire ad entrambi, pro quota, il bene, in caso di aggiudicazione; nell'ipotesi di acquisto a titolo personale da parte di un coniuge in regime di comunione dei beni, occorre produrre, oltre alla dichiarazione di quest'ultimo, ex art. 179, comma 1, lett. f, cod. civ., quella del coniuge non acquirente di cui al secondo comma della medesima disposizione normativa), l'espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima; - l'istanza, nel caso di presentazione da parte di un minorenne, dovrà essere sottoscritta dai genitori, previa autorizzazione del giudice tutelare, da depositare in copia conforme; - in caso di istanza presentata congiuntamente da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l'esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento; - non sarà possibile trasferire l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'istanza; - all'istanza di partecipazione deve essere allegata copia di valido documento di identità del concorrente e, se necessario, valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso (ad es. procura speciale o certificato camerale in caso di società); - con l'istanza di partecipazione, da presentarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere depositato assegno circolare non trasferibile, intestato alle "Poste Italiane s.p.a.", tramite cui effettuare il versamento della cauzione (ed in conto prezzo di aggiudicazione), in ragione di un decimo del prezzo base d'asta; - all'esterno della busta vanno annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell'esecuzione e la data dell'udienza fissata per la vendita all'incanto; - le buste saranno aperte all'udienza stabilita per l'incanto alla presenza degli istanti, la cui comparizione è necessaria ai fini dell'aggiudicazione, che sarà disposta secondo le prescrizioni dell'art. 581 c.p.c.; la mancata partecipazione all'incanto, personalmente o a mezzo di pro-

curatore speciale, senza documentato e giustificato motivo, comporterà l'incameramento di 1/10 della cauzione, che, di contro, sarà immediatamente restituita dopo la chiusura dell'incanto, ove l'offerente, regolarmente presente, non divenga aggiudicatario; nel caso di una sola istanza di partecipazione, occorrerà comunque apportare un rialzo minimo, ex art. 581, comma 2, per conseguire l'aggiudicazione provvisoria; - a norma dell'art. 584 c.p.c., infatti, avvenuto l'incanto, possono essere presentate offerte di acquisto entro il termine perentorio di dieci giorni dalla gara, ma esse non sono efficaci se il prezzo offerto non supera di 1/5 quello raggiunto nell'incanto; l'aggiudicazione, pertanto, diverrà definitiva ove, decorsi dieci giorni, non siano state presentate offerte in aumento; - tali offerte potranno essere depositate presso la Cancelleria, nelle forme di cui all'art. 571 c.p.c., prestando cauzione per una somma pari al doppio della cauzione versata per la partecipazione all'incanto. In caso di presentazione di tali offerte, verrà indetta una gara secondo le previsioni di cui all'art. 584 c.p.c.. Se nessuno degli offerenti in aumento partecipa alla gara indetta a norma dell'art. 584, comma 3, c.p.c., l'aggiudicazione diventa definitiva e verrà pronunciata a carico degli offerenti (salvo che ricorra un documentato e giustificato motivo) la perdita della cauzione, il cui importo è trattenuto come rinveniente a tutti gli effetti dall'esecuzione; - in ogni caso, le spese del trasferimento cedono a carico dell'aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la registrazione e trascrizione del decreto nonché per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sugli immobili acquistati; - è possibile, per i partecipanti alle aste, ottenere mutui a tassi e condizioni economiche prestabiliti da ogni singola banca aderente protocollo "ABI" per la concessione di mutui agli aggiudicatari; l'elenco delle banche aderenti all'iniziativa per il Tribunale di Lamezia Terme è reperibile presso la Cancelleria; - è fissato, per la presentazione presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari delle offerte di acquisto, ex art. 571 c.p.c., del compendio immobiliare sopra indicato e meglio descritto nella relazione dell'esperto in atti, alla quale si fa espresso richiamo, quale parte integrante e sostanziale della presente avviso, termine fino alle ore 13.00 del 10.05.2011, con le modalità e per il prezzo base di cui sopra; - è fissata, per l'esame delle offerte di acquisto, ai sensi dell'art. 572 c.p.c., ovvero per la gara sulle medesime, se presentate in misura superiore ad una, ai sensi dell'art. 573 c.p.c., l'udienza del 11.05.2011, ore 12.00 e segg.; LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI, SIA QUALORA VI SI FACCIA LUOGO SENZA INCANTO, SIA QUALORA VI SI FACCIA LUOGO CON INCANTO: - gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto nella relazione, con ogni eventuale servitù attiva e passiva inerente e quote condominiali relative; - la vendita è a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo; la vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente l'esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere - ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali dell'anno in corso e dell'anno precedente non pagate dal debitore - per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni; - l'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta dal prezzo di aggiudicazione la cauzione di cui sopra) entro un termine massimo di sessanta giorni dalla data di aggiudicazione mediante assegno circolare non trasferibile intestato a "Poste Italiane s.p.a." (qualora il procedimento si fondi su credito fondiario e l'aggiudicatario non intenda avvalersi della facoltà di subentrare nel contratto, all'assegno circolare sarà sostituito, ex art. 41, comma 4, D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385, il pagamento diretto alla banca creditrice, nei limiti del credito azionato per capitale, interessi e spese con collocazione privilegiata, entro lo stesso termine e detratto un accantonamento per spese nella misura che sarà indicata dal g.e.); in mancanza, si provvederà a dichiarare la decadenza dall'aggiudicazione, a norma dell'art. 587 c.p.c.;

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- soltanto all'esito degli adempimenti precedenti, della produzione di aggiornati certificati catastali e di aggiornati certificati relativi alle iscrizioni e trascrizioni effettuate sul bene nonché del pagamento delle spese di trasferimento, da effettuarsi contestualmente a quello della differenza del prezzo di aggiudicazione, nella misura del 20% di quest'ultimo, sarà emesso il decreto di trasferimento, ai sensi dell'art. 586 c.p.c.; QUANTO ALLA PUBBLICITÀ IN FUNZIONE DELLA VENDITA: - su impulso del procedente, sia predisposto l'avviso di vendita, da pubblicare all'albo dell'Ufficio; - a cura, rischio e spese (rimborsabili ex art. 2770 cod. civ.) del medesimo soggetto, sia data pubblicità: - in ogni caso, per una sola volta, del presente avviso, su di un quotidiano di informazione a diffusione locale a scelta del creditore, pubblicità da effettuarsi almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - in ogni caso, per una sola volta, del presente avviso, su una rivista periodica, pubblicità da effettuarsi almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - in ogni caso, per una sola volta, del presente avviso, e della relazione di stima dell'esperto su un sito Internet individuato ai sensi dell'art. 173 ter disp. att. c.p.c. e di cui è data notizia in Cancelleria, almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - il creditore procedente può, inoltre, dare pubblicità della presente ordinanza, a sua cura ed ove lo ritenga opportuno: - a sue spese (rimborsabili ex art. 2770 cod. civ.), con pubblicità muraria, da effettuarsi nei Comuni di Lamezia Terme e di ubicazione degli immobili, almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - a sue spese (rimborsabili ex art. 2770 cod. civ.), a ulteriori forme di pubblicità dal medesimo prescelte, da eseguirsi almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - la pubblicità muraria e l'ulteriore pubblicità prescelta sono dichiarate sin d'ora non necessarie ai fini dell'esperibilità della vendita; - della prova della pubblicità elettronica e a mezzo stampa - da depositarsi in cancelleria almeno dieci giorni prima delle vendite - sia fatto carico al creditore procedente o surrogante. Lamezia Terme, lì 09 marzo 2011 IL CANCELLIERE (C/1) Dott.ssa Leonilde Bonaddio °°°°°°°°°° UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART 569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell'Esecuzione, nella procedura esecutiva immobiliare n° 38/2009, con all'udienza del ordinanza emessa 16.02.2011, ha disposto la vendita con incanto in un unico lotto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova per l'11.05.2011; lotto unico - "locale commerciale con annesso magazzino e corte esterna sito in Lamezia Terme, alla via Virgillo, n.2, costituito, a piano terra, dalla corte, uno spazio espositivo, un ufficio, un servizio igienico e, al piano interrato, da un magazzino/officina e da un servizio igienico, per una superficie convenzionale di vendita di mq. 372,78. Il compendio è riportato nel NCEU al foglio 20, p.lla 714, sub 1, cat. C/1, classe 3, e sub 6, cat. C/2, classe 1"; Prezzo base euro 328.500,00; SI RENDE ANCORA NOTO CHE IL GE HA STABILITO CHE LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI VENDITA CON INCANTO - essa deve aver luogo al prezzo base di euro di euro 328.500,00 per il lotto unico; - le offerte in aumento, a pena di inammissibilità, non devono essere inferiori al 3% del prezzo base d'asta; - ognuno, ai sensi dell'art. 579, comma 1, c.p.c., tranne il debitore, è ammesso a formulare offerte all'incanto personalmente, a mezzo di mandatario munito di procura speciale o di procuratore legale, anche a norma dell'art. 579, comma 3, c.p.c. (il procuratore legale dovrà, in ogni caso, essere munito di mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata, non essendo sufficiente l'ordinario mandato alle liti; nell'ipotesi di cui al citato art. 579, comma 3, il mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata dovrà essere depositato contestualmente alla dichiarazione del nomi-

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nativo della persona, da effettuarsi nel termine di cui all'art. 583, comma 1, c.p.c.) - ogni concorrente, per essere ammesso all'incanto, deve presentare istanza di partecipazione, in regola con il bollo, recante, a pena di inefficacia, l'indicazione del numero di r.g.e. della procedura, il bene o il lotto cui l'istanza stessa è riferita, il prezzo proposto, le proprie generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza/domicilio, stato civile e, se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi; in caso di comunione legale dei beni, occorrerà indicare anche le generalità del coniuge non offerente, al fine di poter trasferire ad entrambi, pro quota, il bene, in caso di aggiudicazione; nell'ipotesi di acquisto a titolo personale da parte di un coniuge in regime di comunione dei beni, occorre produrre, oltre alla dichiarazione di quest'ultimo, ex art. 179, comma 1, lett. f, cod. civ., quella del coniuge non acquirente di cui al secondo comma della medesima disposizione normativa), l'espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima; - l'istanza, nel caso di presentazione da parte di un minorenne, dovrà essere sottoscritta dai genitori, previa autorizzazione del giudice tutelare, da depositare in copia conforme; - in caso di istanza presentata congiuntamente da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l'esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento; - non sarà possibile trasferire l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'istanza; - all'istanza di partecipazione deve essere allegata copia di valido documento di identità del concorrente e, se necessario, valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso (ad es. procura speciale o certificato camerale in caso di società); - con l'istanza di partecipazione, da presentarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere depositato assegno circolare non trasferibile, intestato alle "Poste Italiane s.p.a.", tramite cui effettuare il versamento della cauzione (ed in conto prezzo di aggiudicazione), in ragione di un decimo del prezzo base d'asta; - all'esterno della busta vanno annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell'esecuzione e la data dell'udienza fissata per la vendita all'incanto; - le buste saranno aperte all'udienza stabilita per l'incanto alla presenza degli istanti, la cui comparizione è necessaria ai fini dell'aggiudicazione, che sarà disposta secondo le prescrizioni dell'art. 581 c.p.c.; la mancata partecipazione all'incanto, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, senza documentato e giustificato motivo, comporterà l'incameramento di 1/10 della cauzione, che, di contro, sarà immediatamente restituita dopo la chiusura dell'incanto, ove l'offerente, regolarmente presente, non divenga aggiudicatario; nel caso di una sola istanza di partecipazione, occorrerà comunque apportare un rialzo minimo, ex art. 581, comma 2, per conseguire l'aggiudicazione provvisoria; - a norma dell'art. 584 c.p.c., infatti, avvenuto l'incanto, possono essere presentate offerte di acquisto entro il termine perentorio di dieci giorni dalla gara, ma esse non sono efficaci se il prezzo offerto non supera di 1/5 quello raggiunto nell'incanto; l'aggiudicazione, pertanto, diverrà definitiva ove, decorsi dieci giorni, non siano state presentate offerte in aumento; - tali offerte potranno essere depositate presso la Cancelleria, nelle forme di cui all'art. 571 c.p.c., prestando cauzione per una somma pari al doppio della cauzione versata per la partecipazione all'incanto. In caso di presentazione di tali offerte, verrà indetta una gara secondo le previsioni di cui all'art. 584 c.p.c.. Se nessuno degli offerenti in aumento partecipa alla gara indetta a norma dell'art. 584, comma 3, c.p.c., l'aggiudicazione diventa definitiva e verrà pronunciata a carico degli offerenti (salvo che ricorra un documentato e giustificato motivo) la perdita della cauzione, il cui importo è trattenuto come rinveniente a tutti gli effetti dall'esecuzione; - in ogni caso, le spese del trasferimento cedono a carico dell'aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la registrazione e trascrizione del decreto nonché per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sugli immobili acquistati; - è possibile, per i partecipanti alle aste, ottenere mutui a tassi e condizioni economiche prestabiliti da ogni singola banca aderente protocollo "ABI" per la concessione di mutui agli aggiudicatari; l'elenco delle banche aderenti all'iniziativa per il Tribunale di Lamezia Terme è reperibile presso la Cancelleria; - è fissato, per la presentazione presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari delle

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Giovedì 17 Marzo 2011 offerte di acquisto, ex art. 571 c.p.c., del compendio immobiliare sopra indicato e meglio descritto nella relazione dell'esperto in atti, alla quale si fa espresso richiamo, quale parte integrante e sostanziale della presente avviso, termine fino alle ore 13.00 del 10.05.2011, con le modalità e per il prezzo base di cui sopra; - è fissata, per l'esame delle offerte di acquisto, ai sensi dell'art. 572 c.p.c., ovvero per la gara sulle medesime, se presentate in misura superiore ad una, ai sensi dell'art. 573 c.p.c., l'udienza del 11.05.2011, ore 12.00 e segg.; LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI, SIA QUALORA VI SI FACCIA LUOGO SENZA INCANTO, SIA QUALORA VI SI FACCIA LUOGO CON INCANTO: - gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto nella relazione, con ogni eventuale servitù attiva e passiva inerente e quote condominiali relative; - la vendita è a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo; la vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente l'esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere - ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali dell'anno in corso e dell'anno precedente non pagate dal debitore - per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni; - l'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta dal prezzo di aggiudicazione la cauzione di cui sopra) entro un termine massimo di sessanta giorni dalla data di aggiudicazione mediante assegno circolare non trasferibile intestato a "Poste Italiane s.p.a." (qualora il procedimento si fondi su credito fondiario e l'aggiudicatario non intenda avvalersi della facoltà di subentrare nel contratto, all'assegno circolare sarà sostituito, ex art. 41, comma 4, D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385, il pagamento diretto alla banca creditrice, nei limiti del credito azionato per capitale, interessi e spese con collocazione privilegiata, entro lo stesso termine e detratto un accantonamento per spese nella misura che sarà indicata dal g.e.); in mancanza, si provvederà a dichiarare la decadenza dall'aggiudicazione, a norma dell'art. 587 c.p.c.; - soltanto all'esito degli adempimenti precedenti, della produzione di aggiornati certificati catastali e di aggiornati certificati relativi alle iscrizioni e trascrizioni effettuate sul bene nonché del pagamento delle spese di trasferimento, da effettuarsi contestualmente a quello della differenza del prezzo di aggiudicazione, nella misura del 20% di quest'ultimo, sarà emesso il decreto di trasferimento, ai sensi dell'art. 586 c.p.c.; QUANTO ALLA PUBBLICITÀ IN FUNZIONE DELLA VENDITA: - su impulso del procedente, sia predisposto l'avviso di vendita, da pubblicare all'albo dell'Ufficio; - a cura, rischio e spese (rimborsabili ex art. 2770 cod. civ.) del medesimo soggetto, sia data pubblicità: - in ogni caso, per una sola volta, del presente avviso, su di un quotidiano di informazione a diffusione locale a scelta del creditore, pubblicità da effettuarsi almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - in ogni caso, per una sola volta, del presente avviso, su una rivista periodica, pubblicità da effettuarsi almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - in ogni caso, per una sola volta, del presente avviso, e della relazione di stima dell'esperto su un sito Internet individuato ai sensi dell'art. 173 ter disp. att. c.p.c. e di cui è data notizia in Cancelleria, almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - il creditore procedente può, inoltre, dare pubblicità della presente ordinanza, a sua cura ed ove lo ritenga opportuno: - a sue spese (rimborsabili ex art. 2770 cod. civ.), con pubblicità muraria, da effettuarsi nei Comuni di Lamezia Terme e di ubicazione degli immobili, almeno quarantacinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - a sue spese (rimborsabili ex art. 2770 cod. civ.), a ulteriori forme di pubblicità dal medesimo prescelte, da eseguirsi almeno quaranta-

cinque giorni prima del termine per la presentazione delle offerte o della data dell'incanto; - la pubblicità muraria e l'ulteriore pubblicità prescelta sono dichiarate sin d'ora non necessarie ai fini dell'esperibilità della vendita; - della prova della pubblicità elettronica e a mezzo stampa - da depositarsi in cancelleria almeno dieci giorni prima delle vendite - sia fatto carico al creditore procedente o surrogante. Lamezia Terme, lì 09 marzo 2011 IL CANCELLIERE (C/1) Dott.ssa Leonilde Bonaddio °°°°°°°°°° UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART 569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell'Esecuzione, nella procedura esecutiva immobiliare n° 109/2007, con all'udienza del ordinanza emessa 26.01.2011, ha disposto la vendita senza incanto del lotto n.2 nello stato di fatto e di diritto in cui si trova per il 04.05.2011, ed ha fissato per il caso in cui la stessa non abbia luogo la vendita con incanto del medesimo lotto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova per l'udienza del 18.05.2011; Lotto due: "capannone industriale in cemento armato a due piani con forma pressoché rettangolare e superficie in pianta di mq. 338, sito in Falerna, località Marevitano. L'immobile, riportato nel NCEU di detto comune al foglio 9, p.lla 1538, sub 3, 4 e 5, insiste su un appezzamento di terreno di mq. 1000, riportato nel relativo catasto al foglio 9, p.lla 731"; Prezzo base euro 216.738,29. SI RENDE ANCORA NOTO CHE IL GE HA STABILITO CHE LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI VENDITA SENZA INCANTO Quanto alla vendita senza incanto, da effettuarsi al prezzo base di euro 216.738,29 per il lotto n. 2; - ciascun offerente, ai sensi dell'art. 571, comma 1, c.p.c., tranne il debitore, è ammesso a formulare offerte per l'acquisto personalmente o a mezzo di procuratore legale, anche a norma dell'art. 579, comma 3, c.p.c. (il procuratore legale dovrà, in ogni caso, essere munito di mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata, non essendo sufficiente l'ordinario mandato alle liti; nell'ipotesi di cui al citato art. 579, comma 3, il mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata dovrà essere depositato contestualmente alla dichiarazione del nominativo della persona, da effettuarsi nel termine di cui all'art. 583, comma 1, c.p.c.), presentando presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari, dichiarazione, in regola con il bollo, contenente, a pena di inefficacia, l'indicazione del numero di r.g.e. della procedura, del bene (e del lotto) cui l'offerta si riferisce, del prezzo, del tempo, del modo del pagamento e di ogni altro elemento utile alla valutazione dell'offerta; - detta dichiarazione deve, altresì, recare le generalità dell'offerente (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza/domicilio, stato civile e, se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi; in caso di comunione legale dei beni, occorrerà indicare anche le generalità del coniuge non offerente, al fine di poter trasferire ad entrambi, pro quota, il bene, in caso di aggiudicazione; nell'ipotesi di acquisto a titolo personale da parte di un coniuge in regime di comunione dei beni, occorre produrre, oltre alla dichiarazione di quest'ultimo, ex art. 179, comma 1, lett. f, cod. civ., quella del coniuge non acquirente di cui al secondo comma della medesima disposizione normativa), l'espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima ed essere corredata da copia di valido documento di identità dell'offerente e, se necessario, da valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso (ad es. procura speciale o certificato camerale in caso di società); - l'offerta, nel caso di presentazione da parte di un minorenne, dovrà essere sottoscritta dai genitori, previa autorizzazione del giudice tutelare, da allegare in copia conforme; - in caso di dichiarazione presentata congiuntamente da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l'esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento; - non sarà possibile trasferire l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'offerta; - L'OFFERTA È IRREVOCABILE, SALVO CHE: 1. il giudice ordini l'incanto; 2. siano decorsi centoventi giorni dalla sua presentazione e la stessa non sia stata accolta; - L'OFFERTA NON È EFFICACE: 1) se perviene oltre il

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termine stabilito; 2) se è inferiore al prezzo determinato a norma dell'articolo 568 e più sopra ricordato; c) se l'offerente non presta cauzione, a mezzo di assegno circolare non trasferibile intestato a "Poste Italiane spa", in misura non inferiore al decimo del prezzo da lui proposto; - all'offerta, da depositarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere allegato l'assegno circolare per la cauzione, come innanzi indicato; all'esterno della busta vanno annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell'esecuzione e la data dell'udienza fissata per l'esame delle offerte; le buste saranno aperte all'udienza fissata per l'esame delle offerte, alla presenza degli offerenti, ove comparsi; nel caso di mancata comparizione dell'offerente o degli offerenti l'aggiudicazione sarà comunque disposta, fatta salva l'applicazione delle previsioni di cui all'art. 572, commi 2 e 3, c.p.c.; in caso di più offerte valide, si procederà a gara sull'offerta più alta secondo il sistema delle schede o buste segrete, fatta salva l'applicazione dell'art. 573, comma 2, c.p.c.; - in alternativa alle modalità di cui sopra, la presentazione delle offerte di acquisto può avvenire anche mediante l'accredito, a mezzo di bonifico o deposito su conto postale o bancario intestato alla procedura esecutiva ed acceso o da accendersi, nel secondo caso, presso il "Monte dei Paschi di Siena S.p.A." - filiale di Lamezia Terme, di una somma pari ad un decimo del prezzo che si intende offrire e mediante la comunicazione, a mezzo telefax o posta elettronica, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici e teletrasmessi, di una dichiarazione contenente le indicazioni di cui allo stesso art. 571 c.p.c.; detto accredito deve avere luogo non oltre cinque giorni prima della scadenza del termine entro il quale possono essere proposte le offerte d'acquisto; fin d'ora si prevede che, quando l'offerta è presentata con le modalità alternative, il termine per il versamento del prezzo e di ogni altra somma è di novanta giorni; - in ogni caso, le spese del trasferimento cadono a carico dell'aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la registrazione e trascrizione del decreto nonché per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sugli immobili acquistati; - è possibile, per i partecipanti alle aste, ottenere mutui a tassi e condizioni economiche prestabiliti da ogni singola banca aderente protocollo "ABI" per la concessione di mutui agli aggiudicatari; l'elenco delle banche aderenti all'iniziativa per il Tribunale di Lamezia Terme è reperibile presso la Cancelleria; QUANTO ALL'EVENTUALE, SUCCESSIVA VENDITA AGLI INCANTI: - essa deve aver luogo al prezzo base di euro per il lotto unico, di euro 216.738,29 il lotto n. 2; - le offerte in aumento, a pena di inammissibilità, non devono essere inferiori al 3% del prezzo base d'asta; - ognuno, ai sensi dell'art. 579, comma 1, c.p.c., tranne il debitore, è ammesso a formulare offerte all'incanto personalmente, a mezzo di mandatario munito di procura speciale o di procuratore legale, anche a norma dell'art. 579, comma 3, c.p.c. (il procuratore legale dovrà, in ogni caso, essere munito di mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata, non essendo sufficiente l'ordinario mandato alle liti; nell'ipotesi di cui al citato art. 579, comma 3, il mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata dovrà essere depositato contestualmente alla dichiarazione del nominativo della persona, da effettuarsi nel termine di cui all'art. 583, comma 1, c.p.c.) - ogni concorrente, per essere ammesso all'incanto, deve presentare istanza di partecipazione, in regola con il bollo, recante, a pena di inefficacia, l'indicazione del numero di r.g.e. della procedura, il bene o il lotto cui l'istanza stessa è riferita, il prezzo proposto, le proprie generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza/domicilio, stato civile e, se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi; in caso di comunione legale dei beni, occorrerà indicare anche le generalità del coniuge non offerente, al fine di poter trasferire ad entrambi, pro quota, il bene, in caso di aggiudicazione; nell'ipotesi di acquisto a titolo personale da parte di un coniuge in regime di comunione dei beni, occorre produrre, oltre alla dichiarazione di quest'ultimo, ex art. 179, comma 1, lett. f, cod. civ., quella del coniuge non acquirente di cui al secondo comma della medesima disposizione normativa), l'espressa dichiarazione di

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aver preso visione della perizia di stima; - l'istanza, nel caso di presentazione da parte di un minorenne, dovrà essere sottoscritta dai genitori, previa autorizzazione del giudice tutelare, da depositare in copia conforme; - in caso di istanza presentata congiuntamente da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l'esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento; - non sarà possibile trasferire l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'istanza; - all'istanza di partecipazione deve essere allegata copia di valido documento di identità del concorrente e, se necessario, valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso (ad es. procura speciale o certificato camerale in caso di società); - con l'istanza di partecipazione, da presentarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere depositato assegno circolare non trasferibile, intestato alle "Poste Italiane s.p.a.", tramite cui effettuare il versamento della cauzione (ed in conto prezzo di aggiudicazione), in ragione di un decimo del prezzo base d'asta; - all'esterno della busta vanno annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell'esecuzione e la data dell'udienza fissata per la vendita all'incanto; - le buste saranno aperte all'udienza stabilita per l'incanto alla presenza degli istanti, la cui comparizione è necessaria ai fini dell'aggiudicazione, che sarà disposta secondo le prescrizioni dell'art. 581 c.p.c.; la mancata partecipazione all'incanto, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, senza documentato e giustificato motivo, comporterà l'incameramento di 1/10 della cauzione, che, di contro, sarà immediatamente restituita dopo la chiusura dell'incanto, ove l'offerente, regolarmente presente, non divenga aggiudicatario; nel caso di una sola istanza di partecipazione, occorrerà comunque apportare un rialzo minimo, ex art. 581, comma 2, per conseguire l'aggiudicazione provvisoria; - a norma dell'art. 584 c.p.c., infatti, avvenuto l'incanto, possono essere presentate offerte di acquisto entro il termine perentorio di dieci giorni dalla gara, ma esse non sono efficaci se il prezzo offerto non supera di 1/5 quello raggiunto nell'incanto; l'aggiudicazione, pertanto, diverrà definitiva ove, decorsi dieci giorni, non siano state presentate offerte in aumento; - tali offerte potranno essere depositate presso la Cancelleria, nelle forme di cui all'art. 571 c.p.c., prestando cauzione per una somma pari al doppio della cauzione versata per la partecipazione all'incanto. In caso di presentazione di tali offerte, verrà indetta una gara secondo le previsioni di cui all'art. 584 c.p.c.. Se nessuno degli offerenti in aumento partecipa alla gara indetta a norma dell'art. 584, comma 3, c.p.c., l'aggiudicazione diventa definitiva e verrà pronunciata a carico degli offerenti (salvo che ricorra un documentato e giustificato motivo) la perdita della cauzione, il cui importo è trattenuto come rinveniente a tutti gli effetti dall'esecuzione; - in ogni caso, le spese del trasferimento cadono a carico dell'aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la registrazione e trascrizione del decreto nonché per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sugli immobili acquistati; - è possibile, per i partecipanti alle aste, ottenere mutui a tassi e condizioni economiche prestabiliti da ogni singola banca aderente protocollo "ABI" per la concessione di mutui agli aggiudicatari; l'elenco delle banche aderenti all'iniziativa per il Tribunale di Lamezia Terme è reperibile presso la Cancelleria; IN RELAZIONE ALLA VENDITA SENZA INCANTO - è fissato, per la presentazione presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari delle offerte di acquisto, ex art. 571 c.p.c., del compendio immobiliare sopra indicato e meglio descritto nella relazione dell'esperto in atti, alla quale si fa espresso richiamo, quale parte integrante e sostanziale della presente ordinanza, termine fino alle ore 13.00 del 03.05.2011, con le modalità e per il prezzo base di cui sopra; - è fissata, per l'esame delle offerte di acquisto, ai sensi dell'art. 572 c.p.c., ovvero per la gara sulle medesime, se presentate in misura superiore ad una, ai sensi dell'art. 573 c.p.c., l'udienza del 04.05.2011, ore 12.00 e segg.; NEL CASO IN CUI LA VENDITA SENZA INCANTO NON ABBIA LUOGO, - è fissato, per la presentazione presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari delle istanze di partecipazione alla vendita ai pubblici incanti del compendio immobiliare sopra indicato e meglio descritto nella relazione dell'esperto in atti, alla quale si fa espresso richiamo, quale parte integrante e sostanziale della

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Giovedì 17 Marzo 2011 presente ordinanza, termine fino alle ore 13.00 del 17.05.2011, con le modalità e per il prezzo minimo di cui sopra; - è fissata, per il giorno 18.05.2011, ore 12.00 e segg., la vendita ai pubblici incanti del compendio immobiliare sopra indicato, con le modalità e per il prezzo base di cui innanzi; LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI, SIA QUALORA VI SI FACCIA LUOGO SENZA INCANTO, SIA QUALORA VI SI FACCIA LUOGO CON INCANTO: - gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto nella relazione, con ogni eventuale servitù attiva e passiva inerente e quote condominiali relative; - la vendita è a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo; la vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente l'esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere - ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali dell'anno in corso e dell'anno precedente non pagate dal debitore - per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni; - l'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta dal prezzo di aggiudicazione la cauzione di cui sopra) entro un termine massimo di sessanta giorni dalla data di aggiudicazione mediante assegno circolare non trasferibile intestato a "Poste Italiane s.p.a." (qualora il procedimento si fondi su credito fondiario e l'aggiudicatario non intenda avvalersi della facoltà di subentrare nel contratto, all'assegno circolare sarà sostituito, ex art. 41, comma 4, D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385, il pagamento diretto alla banca creditrice, nei limiti del credito azionato per capitale, interessi e spese con collocazione privilegiata, entro lo stesso termine e detratto un accantonamento per spese nella misura che sarà indicata dal g.e.); in mancanza, si provvederà a dichiarare la decadenza dall'aggiudicazione, a norma dell'art. 587 c.p.c.; - soltanto all'esito degli adempimenti precedenti, della produzione di aggiornati certificati catastali e di aggiornati certificati relativi alle iscrizioni e trascrizioni effettuate sul bene nonché del pagamento delle spese di trasferimento, da effettuarsi contestualmente a quello della differenza del prezzo di aggiudicazione, nella misura del 20% di quest'ultimo, sarà emesso il decreto di trasferimento, ai sensi dell'art. 586 c.p.c.; Lamezia Terme, lì 09 marzo 2011 IL CANCELLIERE (C/1) Dott.ssa Leonilde Bonaddio °°°°°°°°°° UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART 569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell'Esecuzione, nella procedura esecutiva immobiliare n° 69/2009 RE, ha disposto, all'udienza del 26 Gennaio 2011, la vendita con incanto dei lotti uno e due, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, alle stesse condizioni, per l'11 Maggio 2011: lotto uno - "apprezzamento di terreno in Lamezia Terme, C/da Spineto, avente una superficie di mq. 3491, riportato nel relativo catasto al foglio 6, p.lle 176, 359, 360, 369, 372 e 503. Sul fondo e, segnatamente, sulla p.lla 372, insiste un fabbricato abusivo, ma condonabile, di complessivi mq 39"; lotto due - "unità immobiliare destinata a uso magazzino in Lamezia Terme, alla Via Capitano Manfredi, riportato nel catsato urbano al foglio 24, p.lla 453, sub 1102, cat. C/2, classe 3, consistenza 22 mq; SI RENDE ANCORA NOTO CHE IL GE HA STABILITO CHE LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI: - essa deve aver luogo al prezzo indicato di euro 90.630,00 per il lotto 1 e di euro 40.000,00 per il lotto 2; - le offerte in aumento, a pena di inammissibilità, non devono essere inferiori a euro 4.500,00 per il lotto n. 1 ed euro 2.000,00 per il lotto n. 2; - ognuno, ai sensi dell'art. 579, comma 1, c.p.c., tranne il debitore, è ammesso a formulare offerte all'incanto personalmente, a mezzo di mandatario munito di procura speciale o di

procuratore legale, anche a norma dell'art. 579, comma 3, c.p.c. (il procuratore legale dovrà, in ogni caso, essere munito di mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata, non essendo sufficiente l'ordinario mandato alle liti; nell'ipotesi di cui al citato art. 579, comma 3, il mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata dovrà essere depositato contestualmente alla dichiarazione del nominativo della persona, da effettuarsi nel termine di cui all'art. 583, comma 1, c.p.c.) - ogni concorrente, per essere ammesso all'incanto, deve presentare istanza di partecipazione, in regola con il bollo, recante, a pena di inefficacia, l'indicazione del numero di r.g.e. della procedura, il bene o il lotto cui l'istanza stessa è riferita, il prezzo proposto, le proprie generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza/domicilio, stato civile e, se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi; in caso di comunione legale dei beni, occorrerà indicare anche le generalità del coniuge non offerente, al fine di poter trasferire ad entrambi, pro quota, il bene, in caso di aggiudicazione; nell'ipotesi di acquisto a titolo personale da parte di un coniuge in regime di comunione dei beni, occorre produrre, oltre alla dichiarazione di quest'ultimo, ex art. 179, comma 1, lett. f, cod. civ., quella del coniuge non acquirente di cui al secondo comma della medesima disposizione normativa), l'espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima; - l'istanza, nel caso di presentazione da parte di un minorenne, dovrà essere sottoscritta dai genitori, previa autorizzazione del giudice tutelare, da depositare in copia conforme; - in caso di istanza presentata congiuntamente da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l'esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento; - non sarà possibile trasferire l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'istanza; - all'istanza di partecipazione deve essere allegata copia di valido documento di identità del concorrente e, se necessario, valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso (ad es. procura speciale o certificato camerale in caso di società); - con l'istanza di partecipazione, da presentarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere depositato assegno circolare non trasferibile, intestato alle "Poste Italiane s.p.a.", tramite cui effettuare il versamento della cauzione (ed in conto prezzo di aggiudicazione), in ragione di un decimo del prezzo base d'asta; - all'esterno della busta vanno annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell'esecuzione e la data dell'udienza fissata per la vendita all'incanto; - le buste saranno aperte all'udienza stabilita per l'incanto alla presenza degli istanti, la cui comparizione è necessaria ai fini dell'aggiudicazione, che sarà disposta secondo le prescrizioni dell'art. 581 c.p.c.; la mancata partecipazione all'incanto, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, senza documentato e giustificato motivo, comporterà l'incameramento di 1/10 della cauzione, che, di contro, sarà immediatamente restituita dopo la chiusura dell'incanto, ove l'offerente, regolarmente presente, non divenga aggiudicatario; nel caso di una sola istanza di partecipazione, occorrerà comunque apportare un rialzo minimo, ex art. 581, comma 2, per conseguire l'aggiudicazione provvisoria; - a norma dell'art. 584 c.p.c., infatti, avvenuto l'incanto, possono essere presentate offerte di acquisto entro il termine perentorio di dieci giorni dalla gara, ma esse non sono efficaci se il prezzo offerto non supera di 1/5 quello raggiunto nell'incanto; l'aggiudicazione, pertanto, diverrà definitiva ove, decorsi dieci giorni, non siano state presentate offerte in aumento; - tali offerte potranno essere depositate presso la Cancelleria, nelle forme di cui all'art. 571 c.p.c., prestando cauzione per una somma pari al doppio della cauzione versata per la partecipazione all'incanto. In caso di presentazione di tali offerte, verrà indetta una gara secondo le previsioni di cui all'art. 584 c.p.c.. Se nessuno degli offerenti in aumento partecipa alla gara indetta a norma dell'art. 584, comma 3, c.p.c., l'aggiudicazione diventa definitiva e verrà pronunciata a carico degli offerenti (salvo che ricorra un documentato e giustificato motivo) la perdita della cauzione, il cui importo è trattenuto come rinveniente a tutti gli effetti dall'esecuzione; - in ogni caso, le spese del trasferimento cedono a carico dell'aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la registrazione e trascrizione del decreto nonché per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti

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sugli immobili acquistati; - è possibile, per i partecipanti alle aste, ottenere mutui a tassi e condizioni economiche prestabiliti da ogni singola banca aderente protocollo "ABI" per la concessione di mutui agli aggiudicatari; l'elenco delle banche aderenti all'iniziativa per il Tribunale di Lamezia Terme è reperibile presso la Cancelleria; IN RELAZIONE ALLA VENDITA CON INCANTO - è fissato, per la presentazione presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari delle istanze di partecipazione alla vendita ai pubblici incanti del compendio immobiliare sopra indicato e meglio descritto nella relazione dell'esperto in atti, alla quale si fa espresso richiamo, quale parte integrante e sostanziale della presente ordinanza, termine fino alle ore 13.00 del 10 Maggio 2011, con le modalità e per il prezzo minimo di cui sopra; - è fissata, per il giorno 11 Maggio 2011, ore 9.00 e segg., la vendita ai pubblici incanti del compendio immobiliare sopra indicato, con le modalità e per il prezzo base di cui innanzi; LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI: - gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto nella relazione, con ogni eventuale servitù attiva e passiva inerente e quote condominiali relative; - la vendita è a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo; la vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente l'esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere - ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali dell'anno in corso e dell'anno precedente non pagate dal debitore - per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni; - l'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta dal prezzo di aggiudicazione la cauzione di cui sopra) entro un termine massimo di sessanta giorni dalla data di aggiudicazione mediante assegno circolare non trasferibile intestato a "Poste Italiane s.p.a." (qualora il procedimento si fondi su credito fondiario e l'aggiudicatario non intenda avvalersi della facoltà di subentrare nel contratto, all'assegno circolare sarà sostituito, ex art. 41, comma 4, D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385, il pagamento diretto alla banca creditrice, nei limiti del credito azionato per capitale, interessi e spese con collocazione privilegiata, entro lo stesso termine e detratto un accantonamento per spese nella misura che sarà indicata dal g.e.); in mancanza, si provvederà a dichiarare la decadenza dall'aggiudicazione, a norma dell'art. 587 c.p.c.; - soltanto all'esito degli adempimenti precedenti, della produzione di aggiornati certificati catastali e di aggiornati certificati relativi alle iscrizioni e trascrizioni effettuate sul bene nonché del pagamento delle spese di trasferimento, da effettuarsi contestualmente a quello della differenza del prezzo di aggiudicazione, nella misura del 20% di quest'ultimo, sarà emesso il decreto di trasferimento, ai sensi dell'art. 586 c.p.c.; Lamezia Terme, lì 26/01/2011 IL CANCELLIERE (C/1) Bruna Bernardi °°°°°°°°°° UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI AVVISO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI PIGNORATI EX ART 569 COMMA 3 CPC SI RENDE NOTO Che il Giudice dell'Esecuzione, nella procedura esecutiva immobiliare n° 10/2009, con all'udienza del ordinanza emessa 02.02.2011, ha disposto la vendita senza incanto di più lotti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano per il 04.05.2011, ed ha fissato per il caso in cui la stessa non abbia luogo la vendita con incanto dei medesimi lotti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano per l'udienza del 18.05.2011; lotto unico - "compendio immobiliare costituito da: 1) opificio sito in Decollatura, località Sorbello, composto da un laboratorio di mq. 446,60, due locali tecnici di mq. 32,5 , una tettoia chiusa non accatastata di mq. 222,00, locali uffici, archivio e bagni, per una superficie complessiva di mq. 105,5, ripor-

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tato nel NCEU al foglio 48, p.lla 343, sub 2, cat. D/1; 2) annesso fabbricato per civile abitazione a due livelli fuori terra, composto, a piano terra, da un ampio salone, cucina, bagno, ripostiglio e scala interna e, al piano superiore, da tre camere da letto, due servizi, un corridoio ampio, due terrazze, riportato nel NCEU al foglio 48, p.lla 343, sub 3 (il primo piano, essendo il piano terra porzione del sub 2); 3) struttura su un unico piano adibita a cucina rustica di mq. 84 non accatastata; 4) appezzamento di terreno agricolo riportato nel NCT di detto comune al foglio 48, p.lla 342, di are 10.66". Prezzo base euro 272.812,50 SI RENDE ANCORA NOTO CHE IL GE HA STABILITO CHE LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI VENDITA SENZA INCANTO Quanto alla vendita senza incanto, da effettuarsi al prezzo base di euro 272.812,50 per il lotto unico; - ciascun offerente, ai sensi dell'art. 571, comma 1, c.p.c., tranne il debitore, è ammesso a formulare offerte per l'acquisto personalmente o a mezzo di procuratore legale, anche a norma dell'art. 579, comma 3, c.p.c. (il procuratore legale dovrà, in ogni caso, essere munito di mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata, non essendo sufficiente l'ordinario mandato alle liti; nell'ipotesi di cui al citato art. 579, comma 3, il mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata dovrà essere depositato contestualmente alla dichiarazione del nominativo della persona, da effettuarsi nel termine di cui all'art. 583, comma 1, c.p.c.), presentando presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari, dichiarazione, in regola con il bollo, contenente, a pena di inefficacia, l'indicazione del numero di r.g.e. della procedura, del bene (e del lotto) cui l'offerta si riferisce, del prezzo, del tempo, del modo del pagamento e di ogni altro elemento utile alla valutazione dell'offerta; - detta dichiarazione deve, altresì, recare le generalità dell'offerente (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza/domicilio, stato civile e, se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi; in caso di comunione legale dei beni, occorrerà indicare anche le generalità del coniuge non offerente, al fine di poter trasferire ad entrambi, pro quota, il bene, in caso di aggiudicazione; nell'ipotesi di acquisto a titolo personale da parte di un coniuge in regime di comunione dei beni, occorre produrre, oltre alla dichiarazione di quest'ultimo, ex art. 179, comma 1, lett. f, cod. civ., quella del coniuge non acquirente di cui al secondo comma della medesima disposizione normativa), l'espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima ed essere corredata da copia di valido documento di identità dell'offerente e, se necessario, da valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso (ad es. procura speciale o certificato camerale in caso di società); - l'offerta, nel caso di presentazione da parte di un minorenne, dovrà essere sottoscritta dai genitori, previa autorizzazione del giudice tutelare, da allegare in copia conforme; - in caso di dichiarazione presentata congiuntamente da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l'esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento; - non sarà possibile trasferire l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'offerta; - L'OFFERTA È IRREVOCABILE, SALVO CHE: 1. il giudice ordini l'incanto; 2. siano decorsi centoventi giorni dalla sua presentazione e la stessa non sia stata accolta; - L'OFFERTA NON È EFFICACE: 1) se perviene oltre il termine stabilito; 2) se è inferiore al prezzo determinato a norma dell'articolo 568 e più sopra ricordato; c) se l'offerente non presta cauzione, a mezzo di assegno circolare non trasferibile intestato a "Poste Italiane spa", in misura non inferiore al decimo del prezzo da lui proposto; - all'offerta, da depositarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere allegato l'assegno circolare per la cauzione, come innanzi indicato; all'esterno della busta vanno annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell'esecuzione e la data dell'udienza fissata per l'esame delle offerte; le buste saranno aperte all'udienza fissata per l'esame delle offerte, alla presenza degli offerenti, ove comparsi; nel caso di mancata comparizione dell'offerente o degli offerenti l'aggiudicazione sarà comunque disposta, fatta salva l'applicazione delle previsioni di cui all'art. 572, commi 2 e 3, c.p.c.; in caso di più

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Giovedì 17 Marzo 2011 offerte valide, si procederà a gara sull'offerta più alta secondo il sistema delle schede o buste segrete, fatta salva l'applicazione dell'art. 573, comma 2, c.p.c.; - in alternativa alle modalità di cui sopra, la presentazione delle offerte di acquisto può avvenire anche mediante l'accredito, a mezzo di bonifico o deposito su conto postale o bancario intestato alla procedura esecutiva ed acceso o da accendersi, nel secondo caso, presso il "Monte dei Paschi di Siena S.p.A." - filiale di Lamezia Terme, di una somma pari ad un decimo del prezzo che si intende offrire e mediante la comunicazione, a mezzo telefax o posta elettronica, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici e teletrasmessi, di una dichiarazione contenente le indicazioni di cui allo stesso art. 571 c.p.c.; detto accredito deve avere luogo non oltre cinque giorni prima della scadenza del termine entro il quale possono essere proposte le offerte d'acquisto; fin d'ora si prevede che, quando l'offerta è presentata con le modalità alternative, il termine per il versamento del prezzo e di ogni altra somma è di novanta giorni; - in ogni caso, le spese del trasferimento cadono a carico dell'aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la registrazione e trascrizione del decreto nonché per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sugli immobili acquistati; - è possibile, per i partecipanti alle aste, ottenere mutui a tassi e condizioni economiche prestabiliti da ogni singola banca aderente protocollo "ABI" per la concessione di mutui agli aggiudicatari; l'elenco delle banche aderenti all'iniziativa per il Tribunale di Lamezia Terme è reperibile presso la Cancelleria; QUANTO ALL'EVENTUALE, SUCCESSIVA VENDITA AGLI INCANTI: - essa deve aver luogo al prezzo base di euro 272.812,50 per il lotto unico; - le offerte in aumento, a pena di inammissibilità, non devono essere inferiori al 3% del prezzo base d'asta; - ognuno, ai sensi dell'art. 579, comma 1, c.p.c., tranne il debitore, è ammesso a formulare offerte all'incanto personalmente, a mezzo di mandatario munito di procura speciale o di procuratore legale, anche a norma dell'art. 579, comma 3, c.p.c. (il procuratore legale dovrà, in ogni caso, essere munito di mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata, non essendo sufficiente l'ordinario mandato alle liti; nell'ipotesi di cui al citato art. 579, comma 3, il mandato speciale risultante da atto pubblico o scrittura privata autenticata dovrà essere depositato contestualmente alla dichiarazione del nominativo della persona, da effettuarsi nel termine di cui all'art. 583, comma 1, c.p.c.) - ogni concorrente, per essere ammesso all'incanto, deve presentare istanza di partecipazione, in regola con il bollo, recante, a pena di inefficacia, l'indicazione del numero di r.g.e. della procedura, il bene o il lotto cui l'istanza stessa è riferita, il prezzo proposto, le proprie generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza/domicilio, stato civile e, se coniugato, regime patrimoniale fra i coniugi; in caso di comunione legale dei beni, occorrerà indicare anche le generalità del coniuge non offerente, al fine di poter trasferire ad entrambi, pro quota, il bene, in caso di aggiudicazione; nell'ipotesi di acquisto a titolo personale da parte di un coniuge in regime di comunione dei beni, occorre produrre, oltre alla dichiarazione di quest'ultimo, ex art. 179, comma 1, lett. f, cod. civ., quella del coniuge non acquirente di cui al secondo comma della medesima disposizione normativa), l'espressa dichiarazione di aver preso visione della perizia di stima; - l'istanza, nel caso di presentazione da parte di un minorenne, dovrà essere sottoscritta dai genitori, previa autorizzazione del giudice tutelare, da depositare in copia conforme; - in caso di istanza presentata congiuntamente da più soggetti, deve essere indicato colui che abbia l'esclusiva facoltà di formulare eventuali offerte in aumento; - non sarà possibile trasferire l'immobile a soggetto diverso da quello che sottoscrive l'istanza; - all'istanza di partecipazione deve essere allegata copia di valido documento di identità del concorrente e, se necessario, valida documentazione comprovante i poteri o la legittimazione dello stesso (ad es. procura speciale o certificato camerale in caso di società); - con l'istanza di partecipazione, da presentarsi in busta chiusa, senza segni di riconoscimento, deve essere depositato assegno circolare non trasferibile, intestato alle "Poste Italiane s.p.a.", tramite cui effettuare il versamento della cauzione (ed in conto prezzo di aggiudicazione), in ragione di un decimo del prezzo base d'asta;

- all'esterno della busta vanno annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell'esecuzione e la data dell'udienza fissata per la vendita all'incanto; - le buste saranno aperte all'udienza stabilita per l'incanto alla presenza degli istanti, la cui comparizione è necessaria ai fini dell'aggiudicazione, che sarà disposta secondo le prescrizioni dell'art. 581 c.p.c.; la mancata partecipazione all'incanto, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, senza documentato e giustificato motivo, comporterà l'incameramento di 1/10 della cauzione, che, di contro, sarà immediatamente restituita dopo la chiusura dell'incanto, ove l'offerente, regolarmente presente, non divenga aggiudicatario; nel caso di una sola istanza di partecipazione, occorrerà comunque apportare un rialzo minimo, ex art. 581, comma 2, per conseguire l'aggiudicazione provvisoria; - a norma dell'art. 584 c.p.c., infatti, avvenuto l'incanto, possono essere presentate offerte di acquisto entro il termine perentorio di dieci giorni dalla gara, ma esse non sono efficaci se il prezzo offerto non supera di 1/5 quello raggiunto nell'incanto; l'aggiudicazione, pertanto, diverrà definitiva ove, decorsi dieci giorni, non siano state presentate offerte in aumento; - tali offerte potranno essere depositate presso la Cancelleria, nelle forme di cui all'art. 571 c.p.c., prestando cauzione per una somma pari al doppio della cauzione versata per la partecipazione all'incanto. In caso di presentazione di tali offerte, verrà indetta una gara secondo le previsioni di cui all'art. 584 c.p.c.. Se nessuno degli offerenti in aumento partecipa alla gara indetta a norma dell'art. 584, comma 3, c.p.c., l'aggiudicazione diventa definitiva e verrà pronunciata a carico degli offerenti (salvo che ricorra un documentato e giustificato motivo) la perdita della cauzione, il cui importo è trattenuto come rinveniente a tutti gli effetti dall'esecuzione; - in ogni caso, le spese del trasferimento cadono a carico dell'aggiudicatario, cui restano riservate le attività ed i costi per la registrazione e trascrizione del decreto nonché per la cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sugli immobili acquistati; - è possibile, per i partecipanti alle aste, ottenere mutui a tassi e condizioni economiche prestabiliti da ogni singola banca aderente protocollo "ABI" per la concessione di mutui agli aggiudicatari; l'elenco delle banche aderenti all'iniziativa per il Tribunale di Lamezia Terme è reperibile presso la Cancelleria; IN RELAZIONE ALLA VENDITA SENZA INCANTO - è fissato, per la presentazione presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari delle offerte di acquisto, ex art. 571 c.p.c., del compendio immobiliare sopra indicato e meglio descritto nella relazione dell'esperto in atti, alla quale si fa espresso richiamo, quale parte integrante e sostanziale della presente ordinanza, termine fino alle ore 13.00 del 03.05.2011, con le modalità e per il prezzo base di cui sopra; - è fissata, per l'esame delle offerte di acquisto, ai sensi dell'art. 572 c.p.c., ovvero per la gara sulle medesime, se presentate in misura superiore ad una, ai sensi dell'art. 573 c.p.c., l'udienza del 04.05.2011, ore 12.00 e segg.; NEL CASO IN CUI LA VENDITA SENZA INCANTO NON ABBIA LUOGO, - è fissato, per la presentazione presso la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari delle istanze di partecipazione alla vendita ai pubblici incanti del compendio immobiliare sopra indicato e meglio descritto nella relazione dell'esperto in atti, alla quale si fa espresso richiamo, quale parte integrante e sostanziale della presente ordinanza, termine fino alle ore 13.00 del 17.05.2011, con le modalità e per il prezzo minimo di cui sopra; - è fissata, per il giorno 18.05.2011, ore 12.00 e segg., la vendita ai pubblici incanti del compendio immobiliare sopra indicato, con le modalità e per il prezzo base di cui innanzi; LA VENDITA AVVIENE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI, SIA QUALORA VI SI FACCIA LUOGO SENZA INCANTO, SIA QUALORA VI SI FACCIA LUOGO CON INCANTO: - gli immobili vengono posti in vendita nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, così come identificati, descritti e valutati dall'esperto nella relazione, con ogni eventuale servitù attiva e passiva inerente e quote condominiali relative; - la vendita è a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo; la vendita forzata non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente l'esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere - ivi compresi, ad esempio, quelli urba-

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nistici ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali dell'anno in corso e dell'anno precedente non pagate dal debitore - per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni; - l'aggiudicatario dovrà versare la differenza del prezzo (detratta dal prezzo di aggiudicazione la cauzione di cui sopra) entro un termine massimo di sessanta giorni dalla data di aggiudicazione mediante assegno circolare non trasferibile intestato a "Poste Italiane s.p.a." (qualora il procedimento si fondi su credito fondiario e l'aggiudicatario non intenda avvalersi della facoltà di subentrare nel contratto, all'assegno circolare sarà sostituito, ex art. 41, comma 4, D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385, il pagamento diretto alla banca creditrice, nei limiti del credito azionato per capitale, interessi e spese con collocazione privilegiata, entro lo stesso termine e detratto un accantonamento per spese nella misura che sarà indicata dal g.e.); in mancanza, si provvederà a dichiarare la decadenza dall'aggiudicazione, a norma dell'art. 587 c.p.c.; - soltanto all'esito degli adempimenti precedenti, della produzione di aggiornati certificati catastali e di aggiornati certificati relativi alle iscrizioni e trascrizioni effettuate sul bene nonché del pagamento delle spese di trasferimento, da effettuarsi contestualmente a quello della differenza del prezzo di aggiudicazione, nella misura del 20% di quest'ultimo, sarà emesso il decreto di trasferimento, ai sensi dell'art. 586 c.p.c.; Lamezia Terme, lì 09 marzo 2011 IL CANCELLIERE (C/1) Dott.ssa Leonilde Bonaddio

TRIBUNALE DI LOCRI CANCELLERIA ESECUZIONI IMMOBILIARI SI RENDE NOTO (ai sensi del combinato disposto dagli artt. 490 e 570 cpc) che il Giudice dell'Esecuzione, letti gli atti della procedura Esecutiva n. 2/2009 promossa da MARLY'S CONFEZIONI SpA DISPONE procedersi alla vendita dei beni immobili indicati nella parte descrittiva dell'allegata ordinanza di vendita alle condizioni ivi previste nei punti da 1. a 28. DESCRIZIONE DEGLI IMMOBILI: LOTTO n. 1: "Quota di 1/3 del diritto di piena proprietà su di un terreno in Siderno, via delle Fornaci snc identificato al catasto al foglio 22, particella 555" PREZZO BASE D'ASTA: Euro 21.600,00 - CAUZIONE: 10% DEL PREZZO LOTTO n. 2: "Diritto di piena proprietà su una unità immobiliare sita in Siderno lungo la provinciale Siderno/Agnana in via delle Fornaci snc, composto da un terreno (950 mq circa) con sovrastante fabbricato (pt; p1; p2; circa 325 mq) censita al catasto al foglio 22, part. 1230, sub 2-3" PREZZO BASE D'ASTA: Euro 316.875,00 CAUZIONE: 10% DEL PREZZO PRINCIPALI CONDIZIONI DI VENDITA SENZA INCANTO (Per quanto non indicato vedere l'ordinanza di vendita del 15.05.2008 (punti da 1 a 28) riportata di seguito al presente avviso) La vendita senza incanto, in cui si procederà all'esame delle singole offerte ai sensi degli artt. 572 e 573 cpc, avverrà all'udienza del 05.05.2011 alle seguenti condizioni: - entro le ore 12,00 del giorno antecedente la vendita, l'offerente deve presentare nella cancelleria delle esecuzioni immobiliari domanda in bollo (vedi ordinanza di vendita per la compilazione) per partecipare alla vendita senza incanto; - l'offerta deve essere inserita in busta chiusa, al cui esterno non sarà consentito annotare nessun altro elemento e specialmente quelli che possono condurre ad identificare il bene per il quale l'offerta è prestata; - l'offerta deve essere accompagnata dal deposito della cauzione, pari alla decima parte del prezzo offerto, da versare con assegni circolari "NON TRASFERIBILI" intestati all'offerente, che, a cura dell'offerente, dovranno essere inseriti nella medesima busta; - le offerte in aumento, nel caso di cui all'art. 573 cpc, non potranno essere inferiori al 3% del prezzo base; - l'offerente dovrà, nel termine perentorio di gg. 60 dall'aggiudicazione, depositare: - il residuo prezzo, detratto l'importo per cauzione già versato; - l'importo complessivo per le spese collegate alla vendita necessarie per l'emanazio-

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ne del decreto di trasferimento; - il mancato versamento del prezzo residuo nei termini indicati comporterà la decadenza dell'aggiudicazione e la perdita della cauzione, ed esporrà l'aggiudicatario inadempiente alle conseguenze di cui all'art. 587 co II cpc (richiamato dall'art. 574, III co, cpc); PRINCIPALI CONDIZIONI DI VENDITA CON INCANTO (Per quanto non indicato vedere l'ordinanza di vendita del 15.05.2008 (punti da 1 a 28) riportata di seguito al presente avviso) Ove si debba procedere ai sensi degli artt. 571, 572 e 573 cpc, il pubblico incanto avverrà all'udienza del 07.07.2011, con il prezzo riportato nell'ordinanza di vendita alle seguenti condizioni: - ciascun offerente, tranne il debitore e tutti i soggetti per legge non ammessi alla vendita, dovrà depositare, sino alle ore 12,00 del giorno antecedente la vendita, unitamente all'istanza di partecipazione all'incanto (non in busta chiusa), una somma pari al 10% del prezzo base d'asta sopraindicato a titolo di cauzione, mediante consegna in Cancelleria di assegni circolari NON TRASFERIBILI intestati all'offerente; - le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 3% del prezzo base; - se l'offerente non diviene aggiudicatario, la cauzione è restituita nella misura stabilita dall'art. 580 cpc; - l'aggiudicatario, invece, dovrà versare il saldo e l'importo delle spese secondo quanto previsto per la vendita senza incanto, ferma restando la decadenza di cui all'art. 587 cpc in caso di mancato deposito. Sito Internet sul quale è pubblicata la relazione di stima: www.aste.eugenius.it Custode Giudiziario: Arch. ZAMPANO ANNALISA (Tel. 320.4734742). Maggiori informazioni potranno essere acquisite presso la Cancelleria Esecuzioni Immobiliari di questo Tribunale e/o presso il custode giudiziario. ESTRATTO CONFORME PER USO PUBBLICITA'. Locri, 04 marzo 2011 - ORDINANZA DI VENDITA TRIBUNALE DI LOCRI Sezione Civile - Esecuzioni R.E. Imm.: 02/2009 IL GIUDICE DELL'ESECUZIONE, … OMISSIS … , - DISPONE PROCEDERSI ALLA VENDITA DEGLI IMMOBILI SU DESCRITTI; - STABILISCE per la vendita, che avverrà senza incanto e, successivamente, nei soli casi previsti nuovo testo dell'art. 569 cpc, con il metodo dell'incanto, alle seguenti condizioni: 1) L'immobile pignorato sarà posto in vendita nella consistenza indicata nella perizia di stima che deve intendersi qui per intero richiamata e trascritta, anche con riferimento alla condizione urbanistica del bene; 2) ognuno, tranne il debitore, è ammesso a offrire per l'acquisto dell'immobile pignorato personalmente o a mezzo di procuratore legale, anche per persona da nominare (art. 579, ultimo comma); 3) entro le ore 12,00 del giorno antecedente la vendita, l'offerente deve presentare, anche a mezzo di persona diversa, nella cancelleria delle esecuzioni immobiliari DOMANDA IN BOLLO per partecipare alla vendita senza incanto, contenente A) l'indicazione del prezzo che si intende offrire (che, a pena di inefficacia, non può essere inferiore del prezzo base suindicato, salve eventuali e successive riduzioni); B) la data della vendita e la procedura cui si riferisce; C) le generalità (compreso il codice fiscale) proprie e - se in regime di comunione legale del coniuge; D) l'indicazione della volontà di avvalersi, ve ne sussistano i presupposti, dei benefici fiscali per la prima casa; E) le indicazioni circa il tempo (comunque non superiore a 60 giorni dalla aggiudicazione, limite che si riterrà implicitamente ricollegato nel massimo, alla mancata indicazione di un termine diverso), il modo del pagamento o ogni altro elemento utile alla valutazione dell'offerta; F) la dichiarazione di aver letto la relazione di stima (consultabile sull'apposito sito internet o presso la cancelleria esecuzioni) e di averne compreso il contenuto ed, inoltre, di conoscere lo stato dell'immobile; G) copia di valido documento di identità del soggetto che sottoscrive l'offerta; H) in caso di offerta presentata per conto e per nome di una società, certificato della Cancelleria Commerciale dal quale risulti la costituzione della società ed i poteri conferiti all'offerente in udienza nonché l'indicazione della partita IVA: I) la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio nel comune nel quale ha sede il Tribunale competente per l'esecuzione (art. 174 disp. att. cod. proc. civ.),

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pena l'effettuazione delle comunicazioni presso la cancelleria dello stesso ufficio; L) la sottoscrizione dei genitori esercenti la potestà e l'autorizzazione del giudice tutelare ove l'offerente sia un minore; l'offerta deve essere inserita in una busta chiusa, al cui esterno il cancelliere annoterà esclusivamente: A) il nome del giudice dell'esecuzione o del professionista delegato che provvederà alla vendita; B) la data fissata per l'esame delle offerte; C) i dati della persona che materialmente ha provveduto al deposito; non sarà consentito annotare nessun altro elemento, e specialmente quelli che possono condurre ad identificare il bene per il quale l'offerta è prestata; l'offerta deve essere accompagnata dal deposito della cauzione, pari alla decima parte dl prezzo offerto, da versare tramite assegni circolari NON TRASFERIBILI intestati all'offerente, che a cura dell'offerente stesso, dovranno essere inseriti nella medesima busta; l'offerta non sarà considerata efficace: A) se perviene oltre il termine appositamente indicato; B) se è inferiore al prezzo base, eventualmente ribassato; C) se l'offerente non presta cauzione, con le modalità e nella misura appena indicate; l'offerta si considera irrevocabile ad eccezione delle ipotesi in cui: A) il giudice, in presenza di più offerte valide, disponga la gara tra gli offerenti (art. 573 cpc); B) il giudice, nonostante le offerte, ordini l'incanto (es. art. 572 cpc); C) siano decorsi centoventi giorni dalla sua presentazione e la stessa non sia stata accolta; l'offerente (od il procuratore legale a norma degli artt. 571 e 579 c.p.c.) dovrà presentarsi il giorno fissato presso il Tribunale di Locri, sala delle pubbliche udienze, ore 9,00 e ss., per assistere all'esame delle offerte; l'udienza di vendita è fissata per il giorno 05.05.2011, e si terrà presso il Tribunale di Locri, sala delle pubbliche udienze, ore 9,00 e ss.; ivi si procederà all'esame delle singole offerte, ai sensi degli artt. 572 (per l'ipotesi in cui vi sia una sola offerta) e 573 cpc (ove vi siano più offerte); in presenza di più offerte valide, alla stessa udienza si inviteranno gli offerenti alla gara di cui all'art. 573 cpc, ove le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 3% DEL PREZZO BASE. in caso di mancata aggiudicazione, l'importo versato a titolo di cauzione verrà restituito alla chiusura delle operazioni di vendita; in caso di aggiudicazione, l'offerente dovrà, nel termine perentorio di gg. 60 dall'aggiudicazione, depositare il residuo prezzo, detratto l'importo per cauzione già versato, in un libretto di deposito postale intestato alla Procedura e vincolato all'ordine del Giudice dell'Esecuzione; in caso di aggiudicazione, inoltre, l'offerente dovrà versare nel medesimo libretto di deposito (intestato alla Procedura e vincolato all'ordine del Giudice dell'esecuzione), e nello stesso termine, l'importo complessivo delle spese collegate alla vendita, che saranno all'uopo comunicate dalla cancelleria e che saranno necessarie per l'emanazione del decreto di trasferimento; il mancato versamento del prezzo residuo nei termini indicati comporterà la decadenza dell'aggiudicazione e la perdita della cauzione, ed esporrà l'aggiudicatario inadempiente alle conseguenze di cui all'art. 587 co II cpc (richiamato dall'art. 574, III co., cpc); maggiori informazioni potranno essere acquisite presso la cancelleria del Tribunale di Locri; la presente ordinanza dovrà essere affissa almeno 45 giorni prima del termine fissato per la presentazione delle offerte, all'Albo del Tribunale di Locri per tre giorni continui a cura della Cancelleria - nel rispetto del combinato disposto degli artt. 490 e 570 cpc e dovrà contenere: A) gli estremi identificativi del bene previsti nell'art. 555 cpc; B) il valore dell'immobile determinato a norma dell'art. 568 cpc; C) il sito Internet sul quale è pubblicata la relativa relazione di stima; D) il nome ed il recapito telefonico del custode nominato in sostituzione del debitore, con l'avvertimento che maggiori informazioni possono essere fornite dalla cancelleria del Tribunale o dal predetto custode; la stessa ordinanza, sempre 45 giorni prima del termine per la presentazione delle offerte, dovrà essere pubblicata sia mediante manifesti murali da affiggersi nei Comuni di SIDERNO, (invitando all'uopo il creditore ad allegare copia di n. 1 manifesto murale; fattura relativa alle spese di stampa dei manifesti murali e fattura relativa alle spese di affissione dei manifesti murali) nonché mediante pubblicazione

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per una volta su PROGETTO ASTE (quotidiano Il Domani + periodico Aste + Internet Eugenius), a cura del creditore procedente; in particolare: A) fatture e copie dei manifesti murali dovranno essere depositate in Cancelleria, fino all'udienza di vendita; B) l'attestato di avvenuta pubblicazione sul PROGETTO ASTE dovrà essere inviato mediante fax direttamente dalla società che gestisce il servizio (mediatag s.p.a.) presso la Cancelleria del Tribunale, al n. 0964.20732; ove si debba procedere all'incanto, e cioè per il caso in cui non siano proposte offerte d'acquisto entro il termine stabilito, ovvero per il caso in cui le stesse non siano efficaci ai sensi dell'art. 571, ovvero per il caso in cui si verifichi una delle circostanze previste dall'art. 572, terzo comma, ovvero per il caso, infine, in cui la vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione (es.: gara in aumento non tenuta per mancanza di adesioni, art. 573 cpc), si fissa fin d'ora per l'udienza del 07.07.2011 il pubblico incanto, che avverrà secondo quanto previsto nei punti che precedono, ad eccezione di quanto appresso specificato; ciascun offerente, tranne il debitore e tutti i soggetti per legge non ammessi alla vendita, dovrà depositare, sino all'inizio effettivo dell'udienza di vendita, unitamente all'istanza di partecipazione all'incanto (non in busta chiusa), una somma pari al 10% del prezzo base sopraindicato a titolo di cauzione, mediante consegna in Cancelleria Ufficio Esecuzioni Immobliari - di assegni circolari NON TRASFERIBILI intestati all'offerente; la domanda di partecipazione all'incanto dovrà riportare le complete generalità dell'offerente, l'indicazione del codice fiscale e, nell'ipotesi di persona coniugata, il regime patrimoniale prescelto ed i dati del coniuge; in caso di offerta presentata per conto e per nome di una società, dovrà essere prodotto Certificato della Cancelleria Commerciale dal quale risulti la costituzione della società ed i poteri conferiti all'offerente in udienza nonché l'indicazione della Partita IVA; in tale istanza dovrà essere anche indicato se l'offerente intende avvalersi delle agevolazioni previste per l'acquisto della prima casa; le forme di pubblicità sono le stesse previste per la vendita senza incanto, con la differenza che il termine di 45 giorni deve essere calcolato a ritroso dalla data dell'incanto; se l'offerente non diviene aggiudicatario, la cauzione è immediatamente restituita dopo la chiusura dell'incanto, salvo che lo stesso non abbia omesso di partecipare al medesimo, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, senza documentato e giustificato motivo; in tal caso la cauzione è restituita solo nella misura dei nove decimi dell'intero e la restante parte è trattenuta alla procedura in vista della futura distribuzione; l'aggiudicatario, invece, dovrà versare il saldo e l'importo delle spese secondo quanto previsto ai punti 12 e 13, ferma restando la decadenza di cui all'art. 587 cpc in caso di mancato deposito; ad incanto avvenuto, potranno essere presentate in Cancelleria offerte di acquisto entro il termine di giorni dieci, ma non saranno efficaci se il prezzo offerto non sarà superiore di almeno 1/5 superiore rispetto a quello raggiunto in sede d'incanto (art. 584 cpc) e se l'offerta non sarà accompagnata dal deposito di una somma pari al 10% del maggior prezzo nella stessa indicato, da imputarsi a cauzione; le offerte in aumento andranno effettuate in Cancelleria con le firme di cui all'art. 571 cpc (cfr. punti 2, 3 e 4), prestando cauzione per una somma pari al doppio della cauzione versata per partecipare all'incanto; su tali offerte il giudice, verificatone la regolarità, indìce la gara, cui possono partecipare, oltre gli offerenti in aumento e l'aggiudicatario, anche gli offerenti al precedente incanto che, entro il termine appositamente fissato abbiano integrato la cauzione nella misura di cui al punto 24); se nessuno degli offerenti in aumento partecipa alla gara indetta a norma del terzo comma, l'aggiudicazione diventa definitiva, ed il giudice pronuncia a carico degli offerenti di cui al primo comma, salvo che ricorra un documentato e giustificato motivo, la perdita della cauzione, il cui importo è trattenuto come rinveniente a tutti gli effetti dell'esecuzione; alla medesima udienza fissata per l'incanto, ove lo stesso vada deserto, si procederà a valutare le istanze di assegnazione eventualmente depositate, oppure ad adottare i provvedimenti di cui all'art. 591 cpc (amministrazione giudiziaria o nuovo esperimento di vendita); FISSA

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Entro 45 giorni dalla data fissata per il deposito delle offerte di acquisto il termine entro il quale la presente ordinanza deve essere notificata, a cura del creditore che ha chiesto la vendita, ai creditori iscritti e non comparsi, ove presenti. Si comunichi, … OMISSIS … LOCRI, 04.03.2011 F.to IL GIUDICE DELL'ESECUZIONE °°°°°°°°°° CANCELLERIA ESECUZIONI IMMOBILIARI SI RENDE NOTO Che Il Giudice dell'Esecuzione, DR MALGERI SERGIO, letti gli atti della Procedura Esecutiva n. 85/94 e riunita promossa da MONTE DEI PASCHI DI SIENA ORDINA LA VENDITA CON INCANTO DEI SEGUENTI BENI IMMOBILI: VEDI ORDINANZA ALLEGATA L'incanto avverrà, con il prezzo indicato da ridurre di 1/5+ 1/5, all'udienza del 05/05/2011 ore 9.00, davanti a sé nella presente sede, ed in secondo esperimento in data … alle stesse condizioni e con le stesse modalità. Stabilisce per la vendita le seguenti condizioni: - Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria entro le ore 12.00 del giorno antecedente l'incanto, unitamente all'istanza di partecipazione all'incanto, una somma pari al 10% del prezzo base per cauzione e 15% per spese, mediante consegna in Cancelleria di N. 2 assegni circolari non trasferibili intestati all'offerente. - Le offerte in aumento non potranno essere inferiori a: 3% del prezzo base eventualmente ribassato - L'aggiudicatario dovrà depositare entro di 60 giorni dall'incanto il prezzo di aggiudicazione detratta la cauzione versata con le stesse modalità di cui sopra. Maggiori informazioni potranno essere acquisite presso la Cancelleria di questo Tribunale. Rinvia per il prosieguo all'udienza del 05/05/2011. Estratto conforme per uso pubblicità. C.G. GROLLINO ANNA ROSA TEL. 0964/84322 Locri, 08.03.2011 Esatte: euro14,62 per bollo - euro 10,62 per diritti F.to Il Cancelliere RES. 85/94 - riunita DESCRIZIONE LOTTO 1: "piena proprietà di un immobile (ex part. 2 - FGL 25) costituito da porzione di unità immobiliare sita alla c/da Lenzi (Via Toronto) del Comune di Siderno, riportata in Catasto al FGL 25 - Part. 922 sub. 6, Piano Terra, il tutto con diritto sulla corte comune a tutto il fabbricato censita al FGL 25 - Part. 922 sub 2 e sub 9, e, comprendente, altresì, quota comune ed indivisa di 1/2 del terreno antistante il fabbricato censito in catasto terreni al FGL 25 - Part. 919 dell'estensione complessiva di mq 185" Prezzo base d'asta: euro 44.400,00 Deposito per cauzione: 10% del prezzo Deposito per spese: 15% del prezzo LOTTO 2: "piena proprietà di un immobile (ex part. 2 - FGL 25) costituito da porzione di unità immobiliare sita alla c/da Lenzi (Via Toronto) del Comune di Siderno, riportata in Catasto al FGL 25 - Part. 922 sub. 7, Piano Primo, il tutto con diritto sulla corte comune a tutto il fabbricato censita al FGL 25 Part. 922 sub 2 e sub 9, e, comprendente, altresì, quota comune ed indivisa di 1/2 del terreno antistante il fabbricato censito in catasto terreni al FGL 25 - Part. 919 dell'estensione complessiva di mq 185" Prezzo base d'asta: euro 58.800,00 Deposito per cauzione: 10% del prezzo Deposito per spese: 15% del prezzo LOTTO 3: "piena proprietà di un immobile (ex part. 2 - FGL 25) costituito da porzione di unità immobiliare sita alla c/da Lenzi (Via Toronto) del Comune di Siderno, riportata in Catasto al FGL 25 - Part. 922 sub. 8, Piano Secondo, il tutto con diritto sulla corte comune a tutto il fabbricato censita al FGL 25 - Part. 922 sub 2 e sub 9" Prezzo base d'asta: euro 15.700,00 Deposito per cauzione: 10% del prezzo Deposito per spese: 15% del prezzo LOTTO 4: "piena proprietà di un immobile (ex part. 16 - FGL 22 e part. 15 FGL 22) costituito da appezzamento di terreno con annesso fabbricato rurale sito alla c/da Vennerello del Comune di Siderno, riportato in Catasto Terreni al FGL 22 - Particelle 659 e 660 (derivanti dal frazionamento della part. 16) dell'estensione complessiva di mq 420 e part 15, fabbricato rurale, dell'estensione di mq 48" Prezzo base d'asta: euro 3.500,00 Deposito per cauzione: 10% del prezzo Deposito per spese: 15% del prezzo LOTTO 5: "piena proprietà di un immobile (ex

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part. 17 - FGL 22) costituito da appezzamento di terreno sito alla c/da Vennerello del Comune di Siderno, riportato in Catasto Terreni al FGL 22 - Particelle 661 e 662 (derivanti dal frazionamento della part. 17) dell'estensione complessiva di mq 1640" Prezzo base d'asta: euro 12.300,00 Deposito per cauzione: 10% del prezzo Deposito per spese: 15% del prezzo Stabilisce per la vendita le seguenti condizioni: a) l'immobile pignorato sarà posto all'incanto a corpo, e nella consistenza indicata nella perizia di stima (dell'ing. A. Longo) che deve intendersi qui per intero richiamata e trascritta, specie con riguardo alla descrizione, alla condizione urbanistica degli immobili ed al loro stato di conservazione; b) le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 3% del prezzo base, eventualmente ribassato; c) ciascun offerente, tranne il debitore e tutti i soggetti per legge non ammessi alla vendita, dovrà depositare, sino alle ore 12,00 del giorno anteriore all'udienza di vendita, unitamente all'istanza di partecipazione all'incanto, una somma pari al 25 % del prezzo base d'asta sopraindicato da imputarsi per il 10 % a titolo di cauzione e per il 15% a titolo di spese d) la domanda di partecipazione all'incanto dovrà riportare le complete generalità dell'offerente, l'indicazione del codice fiscale, e nell'ipotesi di persona coniugata, il regime patrimoniale prescelto ed i dati del coniuge; in caso di offerta presentata per conto e per nome di una società, dovrà essere prodotto certificato della Cancelleria Commerciale dal quale risulti la costituzione della società ed i poteri conferiti all'offerente in udienza nonché l'indicazione della partita Iva; in tale istanza dovrà anche essere indicato se l'offerente intende avvalersi delle agevolazioni previste per l'acquisto della prima casa; e) l'aggiudicatario dovrà dichiarare la propria residenza ed eleggere domicilio in Locri ai sensi dell'art.582 c.p.c., posto che in mancanza le notificazioni e le comunicazioni saranno eseguite presso la Cancelleria; f) ad incanto avvenuto, potranno essere presentate in Cancelleria offerte di acquisto entro il termine di giorni dieci, ma non saranno efficaci se il prezzo offerto non sarà superiore di almeno 1/5 superiore rispetto a quello raggiunto in sede d'incanto (art.584 c.p.c) e se l'offerta non sarà accompagnata dal deposito di una somma pari al 10% del maggior prezzo nella stessa indicato, da imputarsi a cauzione; g) l'aggiudicatario, nel termine perentorio di gg. 60 dall'aggiudicazione, dovrà depositare il residuo prezzo, detratto l'importo per cauzione già versato, in un libretto di deposito postale intestato alla Procedura e vincolato all'ordine del Giudice dell'Esecuzione; h) il mancato versamento del prezzo residuo comporterà la decadenza dall'aggiudicazione e la perdita della cauzione, ed esporrà l'aggiudicatario inadempiente alle conseguenze di cui all'art. 587 co II cpc; i) agli offerenti non aggiudicatari verranno restituite le somme depositate per spese e cauzione, subito dopo la chiusura dell'incanto. La presente ordinanza dovrà essere affissa all'albo del Tribunale di Locri per tre giorni continui a cura della Cancelleria -nel rispetto del combinato disposto degli artt. 490 e 570 cpc- e pubblicata sia mediante manifesti murali da affiggersi nei Comuni di Siderno (invitando ad allegare copia di n.1 manifesto murale; fattura relativa alle spese di stampa dei manifesti murali e fattura relativa alle spese di affissione dei manifesti murali) nonché mediante pubblicazione per una volta su PROGETTO ASTE (quotidiano Il Domani + periodico Aste + Internet Eugenius) almeno venti giorni antecedenti la vendita, a cura del custode, ed il cui mancato esperimento comporterà la revoca di ogni incarico. In particolare: 1. fatture e copie dei manifesti murali dovranno essere depositate in Cancelleria entro e non oltre 10 gg prima dell'udienza di vendita; 2. l'attestato di avvenuta pubblicazione sul PROGETTO ASTE dovrà essere inviato mediante fax direttamente dalla società che gestisce il servizio (Mediatag s.p.a.) presso la Cancelleria del Tribunale, al n. 096420732. Fissa per il 4.2.2010 l'udienza di rinvio per il prosieguo della procedura, con notifica dell'ordinanza, a cura del procedente, ai creditori iscritti e non intervenuti (ove presenti) almeno 30 gg prima. Manda alla Cancelleria per le comunicazioni di rito, anche al custode. Locri, 9.6.2009 il giudice dell'esecuzione F.to dott. Davide Lauro

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IL DOMANI DELLA CULTURA

La locandina del festival

La kermesse si è aperta mercoledì a Milano con il progetto di Carlos Casas e Nico Vascellari. Tredici artisti per la nona edizione

Figli di Uovo, a Milano torna il festival internazionale dedicato alla "performing art" Valentina Cavera Uovo, il festival internazionale che promuove la "performing art" in tutte le forme più spettacolarmente innovative e gli artisti che se ne fanno interpreti, è giunto alla nona edizione. Sono presenti 13 artisti da Austria, Spagna, Italia, Gran Bretagna e dalla Germania. Il motto del festival è coinvolgere emotivamente il pubblico e per farlo i protagonisti cercano sempre nuove metodologie che mirano sempre a rivoluzioni espressive. Le novità di questa nuova edizione è per esempio il grande interesse dimostrato nei confronti della musica indipendente, con un’area curata da Uovo e Spin Go. Il festival si è aperto mercoledì al teatro dell’Arte di Milano con il progetto di Carlos Casas e Nico Vascellari in collaborazione con la scuola primaria del Convitto nazionale Longone di Milano

all’interno del progetto Uovo 0_11, interamente dedicato al rapporto tra infanzia e linguaggi contemporanei. Il materiale ricavato dai "workshop" dei due artisti con i venti bambini di una scuola elementare sono stati montati e hanno dato vita a una produzione audiovisiva. Molto particolare la performance di Adrian Howells , vincitore del Total theatre award all’Edinburgh fringe festival, che accoglierà uno spettatore alla volta in una casa privata. Ciò che oserà in "The peasure of being: washing feeding, holding" sarà davvero particolare. L’artista si prenderà cura dei partecipanti lavando il loro corpo in una vasca, nutrendoli e stringendoli a sé. I temi toccano i confini dell’intimità personale, il superamento del pudore e del pregiudizio. Stasera alla Fabbrica del vapore viene presentato il video Inferno, Purgatorio, Paradiso, realizzato dalla televisione

Tra le novità di questa edizione c’è il grande interesse dimostrato nei confronti della musica indipendente

L’architettura sovietica dal ‘70 al ‘90 ci parla della forte identità del popolo russo: novanta edifici sono oggetto di un reportage a firma Frédéric Chaubin intitolato "Cccp, cosmic communist constructions photographed". Edito in quattro lingue da Taschen (321 pagine, 39,99 euro), nel volume scopriamo la quarta età del costruire russo. Chaubin si è imbattuto in manufatti che «non possono non evocare tematiche religiose, nonostante l’ideologia comunista ne avesse repulsione». O ancora in progetti talmente audaci e influenzati dalla fantascienza dei ‘70 «da convincere gli Usa che fossero basi di lancio di missili intercontinentali». Il "Pro-

metheus youth camp" di Bogatyr ispirato da un prototipo di base lunare, fiamme di cemento armato per il Crematorium di Kiev o il disco volante atterrato sul tetto dell’"Institute of scientific research" ucraino: dalle immagini si evince che è il caos a guidare la mano dei progettisti. Ex suprematisti, ex espressionisti, ex costruttivisti, tutti a fare i conti con un sistema in decadenza. I loro maestri d’inizio secolo, Alexander Vesnin, Vladimir Shukhov, Ilya Golosov, Yakov Chernikhov e altri, hanno lasciato un’impronta indelebile nel disegnare dopolavoro, palestre, case popolari, cucine cooperative immaginando un futuro senza classi sociali. Frédéric Chaubin è stato per gli ultimi quindi anni “editor-in-chief” del magazine francese Citizen K. Il reportage fotografico Cccp è stato realizzata

Cccp, l’audacia della decadenza nel reportage fotografico tanti edifici dell’ultima fase dell’ex Urss Francesco Talarico

Una performance della precedente edizione

franco-tedesca Arte durante le rappresentazioni al festival di Avignone della trilogia della Socìetas Raffaello Sanzio . Il 17 e 18 marzo al teatro Franco Parenti torna a Uovo il collettivo di "eating design" Arabeschi di latte con una performance di "cooking class" che vedrà il pub-

dal 2003 al 2010 ed è stato presentato in un tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti. Il lungo lavoro documentaristico di Chaubin, durato dal 2003 al 2010, è oggetto di un’expo al museo Zkm di Karlsruhe (fino al 27 marzo).

La copertina del volume

blico protagonista dell’iniziativa. Altri eventi sono previsti fino al 25 e 26 marzo, giorni che verranno festeggiati alla Fabbrica del vapore tra i suoni armoniosi dei giovani talenti. Fino al 26 marzo. Triennale di Milano. Info: www.uovoproject.it.

Edito in quattro lingue dalla casa Taschen è a cura di Frédéric Chaubin


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MAPPAMONDO

CENTRALI NUCLEARI La Calabria dice no di Giuseppe Mangone*

In questi giorni, in sede europea, si sta intensificando il dibattito sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria per il 2013 2020. Al centro di questo dibattito vi è il tema di come l’agricoltura può e deve contribuire per vincere le sfide dell’aumento della produzione di cibo, necessaria per sfamare tutta l’umanità e dell’incremento di servizi ambientali per ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive e contribuire alla lotta al cambiamento

climatico. In questo contesto si pone come prioritaria la questione della produzione dell’energia, considerato che, nella situazione attuale, essa è responsabile per oltre il 60% delle emissioni di gas serra sul pianeta. La catastrofe che si è verificata in Giappone dimostra quanto il territorio possa essere vulnerabile. Certamente l’uomo non deve rassegnarsi e speriamo che nelle prossime ore si possa riuscire a raffreddare il nocciolo della centrale atomica di Fukushima. Di fronte a questo scenario, è

veramente incomprensibile la sicurezza con la quale molti si dichiarano d’accordo con la scelta di puntare sul nucleare sostenendo, solo per ragioni politiche e di schieramento, le scelte compiute dal governo che, secondo la denuncia del Partito Democratico, avrebbero già portato alla definizione di 52 siti in Italia di cui ben 4 in Calabria. Il ministro dell’ambiente si è affrettato a ribadire che "l’Italia non cambia la sua strategia" favorevole al nucleare e che nell’individuazione dei siti saranno esclusi quelli ad elevato rischio

sismico. In Calabria, secondo quanto denunciato dai parlamentari del PD, i siti individuati sarebbero: area costiera di Sibari (Cosenza); la zona costiera tra il fiume Nicà e la città di Cosenza; la zona costiera ionica vicino alla foce del Neto ( Crotone), a nord di Crotone (Marina di Strongoli, Torre Melissa, contrada Tronca); la zona costiera Ionica in corrispondenza di Sellia Marina, tra il fiume simeri e il fiume Alli (Catanzaro). Fermo restando che il territorio calabrese è tutto fortemente interessato dal rischio si-

smico, specificamente per quanto riguarda i siti indicati, c’è da considerare cheessirappresentano le areeamaggiorevocazioneturistica e agricola e che su di esse la regione ha puntato per incentivare le imprese ad investire in tali settori, attraverso le risorse previste dalla programmazione regionale (Por, Psr, ecc.). Ad esempio, tra il fiume Alli e il fiume Simeri, sono operanti due grandi villaggi turistici (Valtur e Floriana), diverse centinaia di residenze estive di proprietà di cittadini che risiedono in altre regioni italiane e all’estero, decine di lidi balneari. Inoltre, sono in via di completamento i lavori di un grande albergo per mille posti, e sono stati appaltati i lavori per un porto turistico. Infine, proprio nell’area indicata, vi sono alcune aziende che producono ed esportano, sul mercato nazionale e internazionale, i prodotti di eccellenza dell’agroalimentare Calabrese.È facile immaginare l’effetto dirompente che in una realtà simile potrebbe avere la costruzione di una centrale nucleare, rispetto all’agricoltura e al turismo e all’occupazione diretta e indotta che questi settori generano. C’è da aggiungere che una scelta di questo tipo, nei fatti, cancellerebbe drasticamente gli sforzi che in Calabria si stanno compiendo attraverso l’impiego delle risorse previste dal programma regionale sullo sviluppo rurale, secondo pilastro della Politica Agricola Comunitaria. Proprio in questi giorni, i Gruppi di Azione Locale (GAL), stanno presentando i programmi ai quali seguiranno i bandi e successivamente i progetti delle imprese e degli enti locali.Lo sviluppo della Calabria può essere conseguito prima di tutto attraverso la valorizzazione di tutte le sue risorse: agricoltura, artigianato,turismo,beniculturali e ambientali. In particolare, per la tipologia del territorio (90% collina e montagna e solo 10% pianura), con moltissime entità territoriali più marginali, bisogna continuare a scommettere sullo sviluppo rurale. Esso è lo strumento idoneo per conservare valoriambientaliimportantissimi la cui salvaguardia dipende dalla presenza dell’uomo e da un’attività agricola capace di offrire allo stessotemposostegnoeconomico e servizi ambientali. In queste aree occorrono investimenti adeguati per arginare i fenomeni di spopolamento e degrado ambientale. Tutto ciò, si potrà ottenere favorendo un’attività agricola rispettosa dell’ambiente, capace di valorizzare le realtà territoriali ma, anche, attraverso azioni più incisive nella promozione della diversificazione delle economie locali, al fine di favorire un ruolo sempre più attivo delle aree rurali nella prestazione di servizi economici e sociali, da parte di tutte le componenti dell’economia rurale. Per una volta, questa nostra regione deve essere lasciata libera di scegliere le strade più utili al suo riscatto e al suo sviluppo economico e sociale. È venuto il momento di adoperarsi con tutte le forze per sconfiggere l’atavica concezione di tutte quelle forze che pensano che la Calabria, dopo aver saltato la fase industriale, oggi possa essere la pattumiera d’Italia, recependo scarti e scorie di uno sviluppo che è stato conseguito altrove. *presidente Anpa Calabria


il Domani Giovedì 17 Marzo 2011 31

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Sottovoce è una rubrica televisiva basata su interviste, ideata e condotta da Gigi Marzullo, che va in onda su Raiuno nella fascia notturna, dalla domenica al venerdì, escluso il sabato.

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MINE VAGANTI Un film di Ferzan Ozpetek. Con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino. Genere: Thriller Durata 95 min. USA 2010 La famiglia Cantone è proprietaria di uno dei più importanti pastifici del Salento. La nonna aprì l’azienda assieme al cognato, di cui è stata segretamente innamorata per tutta la vita, e ora quegli impulsi sopiti ricadono sulle abitudini di una famiglia schiava del perbenismo alto-borghese. Il rientro a casa del rampollo più giovane Tommaso, trasferitosi a Roma per studiare economia e commercio, è il momento per la famiglia di sancire ufficialmente il passaggio della gestione aziendale ai due figli maschi. Tommaso è pronto a sconvolgere i piani del pater familias dichiarando apertamente la propria omosessualità e il desiderio di seguire aspirazioni letterarie, ma durante la cena ufficiale per festeggiare il nuovo corso aziendale, viene anticipato dal fratello maggiore Antonio che, dopo tanti anni di fedele servizio agli affari di famiglia, si dichiara omosessuale prima di lui e viene per questo espulso dalla casa e dalla direzione dell’azienda...



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