Venerdì 17 Settembre 2010
Anno XIII - Numero 255
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
SANITÀ
TRASPORTI
Federfarma: a Catanzaro tutti i medicinali a pagamento dal 27
LEGALITÀ
Trenitalia, Angela Napoli attacca: tutelare i viaggiatori calabresi
a pag » 28
A Isola Capo Rizzuto arrivano i ministri Maroni e Alfano
a pag » 3
a pag » 6
Partiti da una spesa quantificata in 64 milioni di euro, adesso ci sarà bisogno di almeno 106 milioni
Cittadella regionale, costi alle stelle Ieri conferenza stampa di Scopelliti: «Il presidente Loiero ci lascia un’eredità assai ingarbugliata»
L’INTERVENTO
Debito in calo e deficit basso ma con Prodi...
La denuncia: «Ci sono aspetti inquietanti e su questi siamo pronti a fornire alla magistratura tutti gli elementi di cui siamo in possesso» Michele Traversa sarà a capo di uno speciale Comitato di sorveglianza a pag » 4
NEW TOWN CAVALLERIZZO
Studi di settore, i casi di esclusione
di Stefano Fassina resp. Economia segr. nazionale Pd
Nel 2006, quando l’ex premier Romano Prodi è arrivato a Palazzo Chigi, ha trovato il debito pubblico di nuovo in aumento (dopo i 13 anni di discesa conquistati dal centrosinistra) e una procedura aperta dall’Unione europea contro l’Italia per deficit eccessivo. Quando, invece, l’attuale presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nel maggio del 2008, è tornato al governo il debito era stato riportato in calo e il deficit era al livello più basso del precedente trentennio. Questi sono, in tutta evidenza, i fatti concreti che hanno consentito all’Italia di affrontare senza drammatici rischi di finanza pubblica la crisi economica ancora in corso. Fatti, appunto. Quelle di Berlusconi a Le Figarò sono sonore bugie.
FISCO
Bertolaso: a Natale tutti a casa COSENZA - «Dai prossimi giorni i cittadini di Cavallerizzo devono incominciare a prendere possesso e vedere quello che sarà il loro futuro appartamento, la loro nuova casa, per decidere come sistemarla e come arredarla. Poi, prima di Natale entreranno tutti dentro ed a vranno la casa pronta». E’ quanto ha detto il Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ieri a Cavallerizzo di Cerzeto.
Le cause di esclusione dagli studi di settore, cessazione o inizio attività, non trovano applicazione: a) in caso di cessazione e inizio dell’attività da parte del medesimo soggetto entro i successivi 6 mesi; b) qualora l’attività costituisca "mera prosecuzione" di attività svolte da altri soggetti. La casistica include tutti quei soggetti che, al fine di eludere lo strumento di accertamento degli studi di settore, cessano l’attività ed entro un breve lasso temporale, non superiore a sei mesi dalla cessazione, la riaprono. In tal caso è evidente la finalità del legislatore che ha voluto evitare che i contribuenti potessero agevolmente sottrarsi agli accertamenti tramite gli studi di settore operando delle chiusure fittizie. Precisazioni per i professionisti. a pag » 12
IL COMMENTO
Politica agricola Parigi e Berlino segnano la via di Federico Vecchioni presidente Confagricoltura
Anche da Francia e Germania - che hanno deciso di muoversi in sintonia - emerge un orientamento contrario alla rinazionalizzazione della politica agricola comune "post 2013" ed in favore della salvaguardia del settore primario. Apprezziamo questo orientamento politico per una Pac forte e che potrebbe essere fatto proprio anche dall’Italia in vista del prossimo negoziato di riforma. Il no alla rinazionalizzazionesignificherebbecontinuaread avere una politica agricola davvero comune a livello europeo. Positivi anche altri aspetti del documento di Parigi e Berlino. La necessità di avere una Pac orientata al mercato ed al miglioramento della competitività, ad esempio, che sia anche all’insegna della semplificazione dei controlli e con l’obiettivo importante della reciprocità sui prodotti importati che devono rispettare le norme europee. Sul piano delle proposte, appaiono altresì interessanti: - il miglioramento degli strumenti di mercato per contenere la volatilità dei prezzi e migliorare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare; - l’adozione di strumenti per l’assicurazione dei redditi dei produttori; - la conferma del sistema dei pagamenti diretti, adattandolo con un’ "enveloppe di flessibilità" e rigettando l’approccio di un pagamento unico per tutti gli agricoltori europei; - la maggiore autonomia degli Stati membri nella gestione delle misure di sviluppo rurale. Quello proposto appare un approccio negoziale realistico ma al contempo ambizioso, che consente di aprire il negoziato su una base di partenza avanzata.