il domani

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MOU: «LA COLPA È MIA»

MANCINI: «COME IL REAL»

«LA RESPONSABILITÀ di questo inizio terribile di stagione sono mie. Ora devo lavorare per avvicinare il più possibile la squadra a quella della scorsa stagione». Contro il Manchester City Mourinho non vede l’ora di scendere in campo.

«PUNTIAMO a raggiungere il livello del Real Madrid - ha detto Mancini - ma chiaramente non abbiamo la storia degli spagnoli. Qualche trofeo lo abbiamo vinto anche noi, ma per raggiungere i successi del Real Madrid ci servirebbero un centinaio di anni».

Martedì 18 settembre 2012

Euro 0,40 > Anno XV - N. 227 SEDE: T&P Editori SRL - Tel. 0961.023922 - Loc. Serramonda - 88044 Marcellinara (CZ)

Tour de force La Champions e l’Europa League vedranno impegnate sei squadre italiane Si comincia stasera con i rossoneri

Asamoah festeggiato dai compagni dopo il gol del 3-1 al Genoa A destra: Lucchini dell’Atalanta esulta davanti a Boateng

Allegri & Milan Notte da brividi A San Siro arriva l’Anderlecht: Berlusconi attende Domani la Juve, poi Udinese, Napoli, Inter e Lazio COSENZA –La caccia al trono sta per partire. Archiviati preliminari e play-off, partono le fasi a gironi di Champions ed Europa League. Nella massima competizione europea, dopo il flop dell’Udinese, sono rimaste Milan e Juventus a difendere i colori italiani. I rossoneri, in crisi in campionato, provano a riscattarsi in Europa ospitando a San Siro forse la formazione più abbordabile del proprio girone, l’Anderlecht: notte da brividi per il Milan ma soprattutto per Allegri, già finito sulla graticola dopo l’inizio balbettante in campionato (2 sconfitte in casa con Samp e Atalanta). Berlusconi attende la svolta, visto che ilfeeling con Allegri nonè più come untempo. E la mediazione di Galliani non potrà durare troppo a lungo. Domani, invece, toccherà ai bianconeri, che tornano nell’Europa che conta e lo fanno nello stadio dei campioni d’Europa, lo Stamford Bridge. Di fronte il Chelsea di Roberto Di Matteo, in Andrea Stramaccioni testa in Premier League dopo 4 giornate, rinnovato da arrivi importanti come quelli di Hazard, Marin e Oscar ma non certo imbattibile, vedi la batosta in Supercoppa Europea presa dall’Atletico Madrid. Ma la prima giornata di Champions offrirà tanti spunti, con il big match in programma al “Bernabeu” tra Real Madrid e Manchester City. Di fronte le squadre campioni di Spagna e Inghilterra, i due tornei più importanti d’Europa, ma inevitabilmente sarà Josè Mourinho Walter Mazzarri contro Roberto Mancini, che si sono dati il cambiosulla panchina dell’Inter. Per lo Special One anche due avversari che con lui hanno conquistato il “triplete”, Maicon e Balotelli, oggi agli ordini del tecnico jesino. Giovedì scatta invece l’Europa League, con quattro formazioni italiane in campo. L’impegno più difficile è quello che attende la Lazio. I biancocelesti sono partiti alla grande in campionato ma a White Hart Lane non avranno vita facile contro il Tottenham di Villas Boas, che domenica ha finalmente centrato la prima vittoria in Premier trascinato da Defoe e Bale. Torna in Ita-

lia Samuel Eto’o ma da avversario. L’Anzhi dell’attaccante camerunense, domenica autore di una doppietta, è di scena al “Friuli” contro l’Udinese, che sembra non essersi ancora ripresa dall’eliminazione dalla Champions. Esordio più soft per Inter e Napoli. I nerazzurri ricevono a San Siro una vecchia conoscenza, quel Rubin Kazan sconfitto nell’anno del “triplete” e dove oggi militaSalvatore Bocchettimentre peri partenopei c’è al San Paolo l’Aik Solna.

Massimiliano Allegri, 45 anni, sabato sera al Meazza durante Milan-Atalanta

Serie B: non basta dominare

Prima divisione: ko pesante

Volley: nuova palleggiatrice

Classifica “povera” Crotone così non va

Il Benevento mette a nudo tutti i limiti del Catanzaro

Il Soverato ingaggia la Cecato dal Pesaro

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CALCIO

Martedì 18 settembre 2012

Champions League Rossoneri attesi stasera al riscatto

Allegri alza la voce «Milan, reagisci» «Contro l’Anderlecht bisogna vincere, non voglio più vittimismi Esonero? Non ho paura, ma con Berlusconi e Galliani è tutto ok» CARNAGO (Varese) – Da quando è andato al Paris Saint Germain, Ibrahimovic non parla più a Galliani. Che in un’intervista a France Football giustifica lo svedese: «Ibra ha ragione, lui non voleva lasciare il Milan e gli avevo promesso che sarebbe rimasto». Poi è arrivata l’offerta monstre delPsg, e ilMilan per ragioni finanziarie ha ceduto lo svedese e Thiago Silva. Due mesi dopo il loro addio non è ancora metabolizzato, e rischia di pagarne le conseguenze Massimiliano Allegri che,dopoun decenniodiesperienza, sabene comefunziona la vita in panchina. «Alleno il Milan, è normale che paghi io se alla lunga i risultati mancano», ammette il livornese, che ha cominciato il campionato con due sconfitte in casa e, alla vigilia del debutto in Champions League con l’Anderlecht vive uno dei momenti più delicati della sua esperienza rossonera. «Con l’Anderlecht dobbiamo vincere, alla fine contano i risultati», dice Allegri, che continua a predicare serenità e spensieratezza, invita la squadra a «dare di più e evitare il vittimismo», ma fa trasparire un certo fastidio. «Non mi sento un parafulmine. Chi allena il Milan è sempre sotto i riflettori, io di più», nota e, con un pizzico di polemica, aggiunge: «Non andavo bene quando vincevo, figurarsi dopo due sconfitte in casa.Sono fortunatoadallenare il Milan, credo e spero di restarci a lungo. Se viene un altro voi giornalisti non avete da scrivere. Resto io così potete dire ogni giorno che il Milan cambia allenatore...». Alla fine conta il pensiero della proprietà. «Ho parlato con il presidente Berlusconi sabato, lo sento sereno, sta vicino alla squadra ancor di più ora perchè capisce il momento di difficoltà che speriamo di risolvere subito con una vittoria - spiega l’allenatore che domenica ha pranzato e cenato con l’ad Adriano Galliani - Poi leggo che Berlusconi non ha fiducia in me e che io sono in lite con Galliani, non è vero». L’esonero dell’allenatore al momento non è un’opzione valutata. La fiducia, però, non è illimitata. Intanto, Allegri difende il suo operato e trova at-

tenuanti per la sua squadra, che fatica a trovare identità e risultati dopo la rivoluzione estiva. «La squadra è buona ma ha bisogno di crescere, serve un po’ di tempo, spero il meno possibile. Non abbiamo cominciato il campionato nel migliore dei modi,anche se rispetto all’anno scorso abbiamo un punto in più. E - polemizza - se l’arbitro Orsato sabato avesse concesso il rigore su Boateng dopo 8’, sarebbe cambiata la partita con l’Atalanta». Ma alla fine contano i risultati e Allegri lo sa bene. Ha pensatoanche acambiaremodulo o qualche pedina. E poi? «Quello che stiamo facendo non basta, allora - avverte Allegri - servono più attenzione, cattiveria e convinzione». «E’ un momento un pò particolare per tutti - ammette Bonera Tutti dobbiamo fare qualcosa in più, a partire da noi che siamo più esperti».

La panchina del Milan contro l’Atalanta

INTER

NAPOLI

Moratti: «Provinciali? No, cinici» Snejider: «Stramaccioni? Tutto ok»

Euforia Napoli Ma Mazzarri vuole più concretezza

MILANO – Quattro vittorie su quattro trasferte. Se non fosse che al Meazza è tutta un’altra storia (zero vittorie in tre gare), Andrea Stramaccioni avrebbe un sorriso tale da poter superare senza innervosirsi anche le considerazioni post-partita a lui poco gradite. Il termine “provinciale”, utilizzato da Emiliano Mondonico per elogiare la pragmaticità degli ospiti a Torino, non è andato giù al tecnico e nemmeno a Massimo Moratti. «E’ un’aggettivazione venuta male a chi l’ha fatta, non abbiamo mica giocato in difesa», ha risposto il presidente, felice del risultato e di come è stato ottenuto. «Bene Cassano e tutti gli altri, compreso l’allenatore. Certamente siamo stati cinici, servirà maggiore velocità in futuro, ma credo che domenica la gara sia stata giocata intelligentemente». Il cinismo sta nell’aver sfruttato le rare occasioni in cui si è

Cassano abbraccia Stramaccioni dopo il gol

potuto calciare a rete, l’intelligenza dei giocatori ha fatto sì che l’Inter gestisse il risultato concedendo una sola palla gol a Bianchi. Nemmeno la lunga striscia vincente del Torino all’Olimpico è bastata per fermare i nerazzurri, che in trasferta in gare ufficiali hanno segnato dieci volte senza subire un gol.

Fondamentale a tal proposito è stato l’apporto di Ranocchia e Juan Jesus, due giocatori sui quali Stramaccioni ha puntato forte, ma che in ottica turnover potrebbero lasciare spazio a Samuel e Silvestre in Europa League. Facile prevedere che anche sulla trequarti ci saranno cambiamenti giovedì sera, avversario il Rubin Kazan a San Siro, e che per vedere di nuovo Sneijder da titolare si debba attendere domenica pomeriggio. Nel frattempo l’olandese ha provato su Twitter a minimizzare quanto accaduto domenica in seguito alla sua reazione al momento della sostituzione all’Olimpico. «Ero arrabbiato perchè voglio giocare sempre, ma non ho problemi con l’allenatore», ha postato il calciatore sul suo profilo. Anche Moratti stempera i toni: «Vuol dire che vuol giocare e non credo in una frattura, l’allenatore ci sa fare».

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Domani la presentazione di Gasperini Ma i tifosi si scagliano contro Zamparini PALERMO – E’ cominciato il dopo Sannino a Palermo dopo l’esonero deciso domenica dal presidente Maurizio Zamparini. Il club rosanero ha reso noto che stamattina verrà presentato il neo allenatore, Gian Piero Gasperini. La conferenza stampa del tecnico si terrà alle ore 12,45. Lo spettro dell’esonero ha accompagnato Giuseppe Sannino come un’ombra, fin dai primi passi in rosanero, fin dalla presentazione alla stampa. Non ne voleva più sentir parlare, il tecnico, ma la decisione del presidente Maurizio Zamparini è calata sulla sua testa come una mannaia dopo appena tre gare di campionato. Una decisione Maurizio Zamparini presa in solitudine, domenica pomeriggio, che non è piaciuta ai tifosi che contestano l’ennesimo “colpo di testa” del patron. Il day after è fatto di critiche e malumori. La squadra andrà in ritiro a Brescia già domani, ma il clima che si respira in città è di pessimismo diffuso. «Ora sì che ci andiamo in serie B», scrivono sul web. La fiducia per Gasperini non manca, ma a preoccupare è soprattutto l’atteggiamento di Zamparini.

Insigne esulta con Pandev

NAPOLI –Se l’euforia ècontagiosa,da ieriil Napoli è in quarantena. La vittoria di domenica sul Parma ha infatti mandato alle stelle il morale della città, ma anche della squadra azzurra, che dopo tre giornate è a punteggio pieno:nonaccadeva dallastagione1986/87 che terminò con la grande festa scudetto. E i tifosi già preparano un San Paolo pieno per il prossimo match in casa, la sfida di vertice con la Lazio, capolista assieme agli azzurri e alla Juventus. In più, contro il Parma si è visto il bel gioco. In più, il gioiellino di casa Insigne ha segnato il suo primo gol al San Paolo. E, come se non bastasse, Pandev, dopo aver scontato la squalifica, ha avuto un impatto deflagrante sulla squadra, segnando un gol e provocandogli altri due. Insomma, di presupposti per festeggiare ce ne sono. E infatti la festa è scattata già domenica sera a Frattamaggiore, il centro a 20 chilometri a nord di Napoli dove è nato e vive con i suoi il gioiellino Insigne, che alcuni siti francesi danno già sulla lista dei desideri del solito Paris Saint-Germain. Ma Lorenzo ai croissant preferisce per ora le torte in piazza e il suo paese in festa, con l’orgoglio del sindaco in prima fila. Ma l’euforia è pericolosa. Lo sa bene Walter Mazzarri, che ieri ha ritrovato tutto il gruppo a Castelvolturno. Giovedì sera arrivano gli svedesi dell’Aik Solna nella prima giornata della fase a gironi di Europa League.Mazzarriharibadito chevuolepiùconcretezza e meno narcisismo.


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CALCIO

Martedì 18 settembre 2012

Domani sera la sfida a Stamford Bridge con il Chelsea

E la Juve si affida a Vucinic per il gran ritorno in Europa TORINO – È di nuovo Champions League. L’ultima volta fu l’8 dicembre 2009, Juve clamorosamente eliminata dal Bayern Monaco nella fase a gironi. Vennero poi due settimi posti e due stagioni di digiuno europeo. Quasi tre anni dopo i bianconeri tornano sul principale palcoscenico continentale. E vi tornano con lo scudetto sul petto, una stagione da record alle spalle, un mercato che ha cementato e arricchito una rosa già di primo livello, una Supercoppa conquistata a metà estate e un primato a punteggio pie- Mirko Vucinic esulta dopo il rigore segnato al Genoa no dopo tre giornate. Si riparte dal Chelsea, dai campio- evidente affanno per un’ora. Quasi mai, nella gestione del ni in carica, subito un esame di maturità che dirà a che livello è la tecnico salentino, si era vista una squadra di Conte al cospetto del squadra lunga tra i reparti, presa d’infilata sul ritmo dagli avversari Gotha europeo. Quello di domani sarà un primo e con una difesa con qualche scricpassaggio chiave per vedere come chiolio di troppo. Non ci saranno la Juve saprà gestire proprio una titolari e riserve, come sostiene competizione tanto ambita quanto Carrera, ma, almeno in questo mologorante per il dispendio di ener- mento, alcuni titolari sembrano gie fisiche e soprattutto mentali. dare maggiori garanzie di altri. A far saltare il banco genoano La prima partita pre-Champions, domenica a Genova, ha insegnato (insieme ad Asamoah) ci ha pensache il turnover è una cosa da ma- to ancora una volta Mirko Vucineggiare con cura. Complici an- nic. Se mai ce ne fosse stato bisoche le fatiche e i lunghi viaggi dei gno, ieri è arrivata la conferma che tanti nazionali, domenica Conte con lui in campo la Juve cambia ha cambiato abbastanza in avvio. pelle. Non è arrivato il grande atE, con tre debuttanti per minutag- taccante dal mercato? Nessun progio e altri (Chiellini e Matri) non in blema, ci pensa Vucinic. Per il grande spolvero, la Juve è stata in montenegrino un avvio di stagio-

STORIE DI BOMBER

LA NUOVA AVVENTURA

Riecco Gilardino e Toni Il gol dell’usato sicuro ROMA – L’usato sicuro come antidoto alla fuga dei top player e alla crisi economica che attanaglia ma non snatura il calcio italiano. La serie A prende quota e ripropone antichi protagonisti in vena di prodezze. Rieccoli, Alberto Gilardino e Luca Toni, svenduti, prestati, quasi dimenticati, che agli sgoccioli del mercato approdano al Bologna e alla Fiorentina e domenica con un colpo di scena tornano sostanziali e vincenti. Gila confezione una doppietta e un assist che smembra le ritrovate certezze delle giovani truppe zemaniane; Toni completa il suo Amarcord fiorentino con un gol, complice un irresistibile Jovetic, che completa la stangata di Montella al Catania. A volte ritornano, e quando lo fanno lasciano il segno. Una storia parallela, quella dei due cannonieri di razza, insieme in azzurro nel biennio che ha portato entrambi al titolo mondiale con Lippi nell’estate di Berlino 2006. Dai gol insieme ad Amsterdam e a Firenze, per un 3-1 all’Olanda e un 4-1 alla Germania che fecero capire a Lippi che la strada mondiale era tracciata. Poi spesso uno al posto dell’altro, come nella semifinale con la Germania con Gila che dà l’assist a Del Piero per il trionfale 2-0, antipasto della corrida finale con la Francia. Cinque anni separano i due attaccanti dalle caratteristiche diverse ma coniugabili. Luca Toni, ora 35enne, potente ma agile, generoso e continuo, arriva al successo dopo tanta gavetta a 27 anni esplodendo nel Palermo. Ma poi la piazza gli va stretta, sostituisce Batistuta nel cuore dei fiorentini con 47 gol in 67 gare, una media d’altri tempi. Dopo il titolo mondiale approda al Bayern, vince il titolo nazionale, la classifica marcatori e anche quella Uefa. Poi cade in disgrazia e non riesce più a eccellere nonostante le occasioni con Roma e Juve. Quindi un anno a Dubai e sembra una scelta da vec-

ne di classe, gol e continuità. Sul talento da fuoriclasse non vi erano dubbi; d’altra parte, là davanti, per Conte è insostituibile. Il salto di qualità sta nel resto. Tre reti in quattro partite ufficiali (tra campionato e Supercoppa), una sequenza di prestazioni da fenomeno. Con una specialità, vista con il Napoli a Pechino e con il Genoa: entrare dalla panchina e cambiare la partita. Continuità sotto porta e continuità di prestazioni. Proprio quest’ultima caratteristica era stata il tallone d’Achille dell’esperienza in giallorosso. Anche lo scorso anno, Vucinic aveva vissuto un periodo con l’ispirazione sulle montagne russe, prima della svolta in piena bagarre scudetto. Quest’anno, niente di tutto ciò. Domenica, partito inaspettatamente dalla panchina, Mirko è entrato e ha ribaltato il destino della partita. Le statistiche lo testimoniano: 36 minuti, un gol, due assist per le reti di Giaccherini e Asamoah, tre conclusioni verso la porta del Genoa. A Stamford Bridge Vucinic tornerà dall’inizio, e con lui Lichtsteiner, Asamoah e Vidal, ieri rimasto a riposo per tutta la gara. E poi, con il Chelsea, Mirko sa come si fa. Basta tornare al 4 novembre 2008, con la splendida doppietta realizzata agli inglesi con la maglia della Roma. I tifosi bianconeri sognano il replay.

A Totti non riesce l’aggancio a Meazza e Altafini al terzo posto

Da sinistra: Alberto Gilardino e Luca Toni, bomber sempreverdi

chia gloria, ma Toni si rimette in gioco e trova lacomplicità della Fiorentina per la nuova scommessa. Il gol di domenica è una premessa importante: è il 102° in serie A, con quelli del Bayern sarebbe nell’elite di tutti i tempi. Ancora più felice sembra l’avvio di Gilardino a Bologna, veterano di soli 30 anni, ma enfant prodige già a 22 (titolo europeo U21), lanciato da Prandelli a Parma a 20 anni e ingaggiato a 25 dal Milan, con cui vince tutto. Gila è un misto tra Boninsegna e Inzaghi, un predatore d’area implacabile, ma poi ha qualche problema con Ancelotti. Si accasa bene alla Fiorentina, la storia però finisce per mancanza di stimoli; approda al Genoa e poi ora al Bologna. Nello stadio che ha rigenerato Baggio e Di Vaio può togliersi grandi soddisfazioni visto che a 30 anni ha segnato 148 gol in serie A e ha scavalcato un certo Sivori. Nella serie A c’è spazio per tanti, specie ora che la crisi ha impoverito gli organici, ma la vecchia guardia dei marcatori non ha nessuna intenzione di cedere il passo.

ROMA – Il palo colto domenica ha impedito a Francesco Totti di ottenere l’aggancio a Meazza e Altafini al terzo posto della classifica marcatori di tutti i tempi con 216 gol. Si muove però la graduatoria dei goleador in attività: Di Natale, Gilardino (una doppietta) e Toni hanno rinforzato la loro posizione alle spalle di Totti. Classifica all time: 1. Silvio Piola 274; 2. Gunnar Nordahl 225 3. Giuseppe Meazza 216 3. Josè Altafini 216 5.Francesco Totti 215 6.Roberto Baggio 205 7. Kurt Hamrin 190 8. Giuseppe Signori 188 8. Alessandro Del Piero 188 10. Gabriel Batistuta 184 Classifica marcatori ancora in attività: 1. Francesco Totti 215 2. Antonio Di Natale (21°) 154 3. Alberto Gilardino (25°) 148 4. Luca Toni (71°) 102. 5. Tommaso Rocchi (74°) 99. 6. Fabrizio Miccoli (78°) 95. 7. Vincenzo Iaquinta (86°) 89. 7. Antonio Cassano (86°) 89. 9. Mirko Vucinic (94°) 86. 10. Edinson Cavani (97°) 85.

Passione eterna Del Piero «In Australia sfida unica» Alex a Sydney: «Voglio vincere ancora» SYDNEY – «La passione è importante per me. E io mi sono appassionato a questo progetto». A 24 ore dall’ arrivo a Sydney, Alessandro Del Piero si è presentato alla stampa australiana all’interno del megacomplesso del casinò - hotel Star City, dove risiede in attesa di trasferirsi nella sua nuova casa. Sala gremita, almeno sette le tv che hanno seguito «l’evento”. «Mi ero reso conto che il mio arrivo a Sydney sarebbe stato importante, ma non credevo che potesse diventare così importante», ha detto Pinturicchio, vestito con la maglia del Sydney FC che indosserà per le prossime due stagioni, riferendosi alle circa 500 persone che lo hanno accolto domenica in aeroporto. Del Piero si è presentato da solo, perchè la moglie Sonia e i bambini ancora dormivano per recuperare dal viaggio dall’Italia di oltre 24 ore. «Sono felice di aver portato questo entusiasmo per il calcio - ha sottolineato l’ex capitano della Juve -, io credo che la unicità di questo progetto sia certamente la cosa più intrigante, unita al fatto che l’entusiasmo, la passione con cui mi è stato presentato sono state sicuramente qualità fondamentali. Cercavo una sfida diversa, una sfida unica, e io credo che non potesse capitarmi una si- Alex Del Piero a Sidney tuazione migliore di questa». Oggi Del Piero verrà presentato ai suoi nuovi compagni di squadra e al tecnico, l’ex nazionale inglese Ian Crook, e probabilmente parteciperà agli allenamenti. Il campionato professionistico australiano, ALeague, inizia fra meno di tre settimane. Il suo esordio in campo è previsto sabato 6 ottobre a Wellington, in Nuova Zelanda, mentre la prima partita casalinga, che lo vedrà impegnato contro il Newcastle Jets, è stata spostata allo stadio olimpico che ha una capacità di 84 mila posti, e il Sydney FC prevede il tutto esaurito. Intanto, la stampa australiana ha salutato l’arrivo di Del Piero con ampio spazio su tutti i giornali. “Benvenuto”, titola in italiano il Sydney Morning Herald, aggiungendo “sbarca l’uomo da 4 milioni di dollari”. “Da oggi il calcio australiano probabilmente non sarà mai più lo stesso”, l’omaggio del quotidiano. «Non sono venuto a Sydney per concludere la mia carriera, ma per iniziare una nuova avventura. Voglio ancora vincere titoli», ha chiuso Alex.


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Martedì 18 settembre 2012

CALCIO

Serie B. Comi: «Peccato, potevamo vincere». Da domani allenamenti a porte chiuse

Reggina, carattere da vendere Gli amaranto sull’1-2 per il Modena, hanno saputo reagire pareggiando la gara di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - Un rigore contro, finalmente anche un penalty a favore sabato scorso, ma quanta fatica per averne riconosciuto almeno uno. La Reggina è sempre in credito. I falli in area avversaria non sono mancati neanche contro il Modena, mai nessuno li ha puniti, a parte quello clamoroso di sabato scorso dopo qualche svista arbitrale. Sono solo le prime battute della stagione e la storia si ripete. La Reggina non trova spesso, arbitri oculati. Nelle valutazioni dei falli da rigore a suo favore, trova sempre ritrosie, a meno che non siano davvero solari com’è successo contro il Modena. Sarà la giovane età dei giocatori amaranto, ingenui e sbarbatelli, sarà la loro trasparenza nel gestire la partita, fatto sta che nessun direttore di gara prende sul serio gli stessi giocatori ed i falli subiti in area avversaria. Possiamo dire che manca quel pizzico di rispetto che arbitri neutrali dovrebbero garantire. Prima del fallo da rigore su Sarno, sabato scorso c’è stato qualcosa di abbastanza strano nell’area del Modena. Fischnaller che ha controllato con difficoltà un pallone smistato sulla sua sinistra, ha cercato l’equilibrio giusto per allungarsi la sfera ed entrare in area. Pur sbilanciato, è riuscito nell’intento, ma nel tentativo di raggiungere il pallone per il tiro è stato vistosamente ostacolato da un avversario. Rigore sacrosanto? Dagli spalti è apparso a tutti evidente ed i tifosi hanno invocato il penalty. L’arbitro ha visto solo un fallo del giocatore amaranto, invertendo così, la punizione. Il signor Roca, per fortuna, ha visto bene il fallo di Pagano su Sarno ed ha concesso almeno il calcio di rigore a fine gara. Non ne ha potuto fare a meno, tanto era evidente. La Reggina, quindi, si è salvata da una pesante sconfitta, grazie anche alla impeccabile trasformazione, di Comi che ha così, realizzato, il suo primo gol in campionato, il secondo al Modena: «La squadra emiliana – ha dichiarato il centravanti – mi porta fortuna. Avevo già segnato contro di loro in Coppa Italia, ma mi ero ripromesso di ripetermi anche in campionato. Non avevo ancora segnato nelle prime tre giornate ed è stato anche il mio primo gol in serie B. Mi sento più soddisfatto, peccato che non sia servito a conquistare i tre punti per la squadra, ma stavamo perdendo ed almeno è servito ad evitare la sconfitta».

Il centravanti della Reggina Comi esulta dopo il gol del 2-2 al Modena

La crescita della Reggina passa anche attraverso queste partite, questi tipi di risultato. La reazione della squadra conta molto e nonostante i momenti difficili, il colpo di reni del finale di gara lascia ben sperare. L’esempio del missile che viene lanciato nello spazio, in cerca di obiettivo, calza a pennello. Nessuna base missilistica si può sognare di tracciare una rotta, mirando all’obiettivo e centrarlo. Dalla base, la rotta dei missili va corretta co-

stantemente, anche se di poco, fino a metterlo sulla traiettoria giusta e definitiva. Dionigi, sta cercando, gara dopo gara, di correggere il tiro per poter centrare, alla fine, l’obiettivo prefissato. La modifica del modulo, di sabato scorso, cinque centrocampisti e due punte, potrebbe dare più copertura alla squadra e nello stesso tempo, maggiore spinta offensiva per le punte. E’ probabile che questo primo correttivo

Per la valorizzazione dei vivai nazionali

E Sacchi chiama a raccolta tutti i responsabili dei settori giovanili di A e B ROMA – Il Coordinatore delle nazionali giovanili della Figc Arrigo Sacchi incontrerà lunedì 24 settembre a Coverciano i responsabili del settore giovanile delle società di serie A e serie B, per proseguire il confronto sulla valorizzazione dei vivai nazionali, sull'incremento della competitività del calcio italiano a livello internazionale e sulle modalità di collaborazione tra Federazione, Club Italia e società professioniste. All’incontro, che si svolgerà nell’Aula Magna del Centro Tecnico (inizio 13.30, conclusione dei lavori prevista alle 16.30), saranno presenti tutti i tecnici delle Nazionali giovanili, impegnate in questa fase della stagione in numerosi test: l’Under 16 è reduce dal doppio confronto con la Svizzera e si prepara ad affrontare Turchia, Slovenia e Germania da qui a marzo; l’Under 17 si avvicina al primo turno dell’Europeo dopo aver vinto il Torneo di Hannover; l’Under 18 ha

fissato con Macedonia, Ungheria e Germania il programma delle amichevoli da qui a febbraio; l’Under 19, altra squadra che si avvicina all’Europeo di categoria, ha ottenuto una vittoria e un pareggio nelle due amichevoli giovate con il Portogallo in Campania e ha già fissato due sfide affascinanti con Inghilterra (novembre) e Germania (febbraio); l’Under 20, che ha battuto la Svizzera all’esordio nel torneo Quattro Nazioni. A breve, tra l’altro, ripartiranno le selezioni zonali dell’Under 15, la Nazionale costituita lo scorso anno su input di Sacchi che ha già raccolto ottimi risultati. Come negli anni scorsi, successivamente a questa riunione, Sacchi incontrerà i tecnici delle squadre giovanili dei club professionisti per proseguire, in quel caso anche attraverso esercitazioni tecnico – tattiche sul campo, un confronto fondamentale per la crescita della base del calcio italiano.

SERIE A

serva a posizionare meglio nello spazio la navicella amaranto, apparsa in leggera difficoltà nelle ultime due partite, un po’fuori rotta. Il tempo per rimediare c’è ed anche il calendario nelle prossime tre giornate, non è così ostico da far pensare al peggio. Dopo la pericolosa trasferta di Padova, la squadra di Dionigi tornerà a giocare in casa, prima partita infrasettimanale, contro la Virtus Lanciano per poi fare visita allo Spezia, prima di ricevere il famoso Novara con cui la Reggina ha un conto in sospeso. Tre gare, prima del match contro la squadra che ha eliminato nei play off la Reggina all’ultimo istante, per ritrovare coraggio, mordente e determinazione, ma soprattutto il dialogo con la vittoria. NOTIZIARIO. La preparazione della Reggina prosegue oggi con una doppia seduta e col libero accesso per i tifosi. Da domani, gli allenamenti si svolgeranno a porte chiuse, con soli allenamenti mattutini alle 10,30. Oggi sarà Ivan Castiglia, appena reintegrato, ad incontrare i giornalisti. Dionigi terrà invece, una conferenza venerdì prossimo, alle 12,30, prima della partenza per Padova. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BREVI Spezia, Madonna lesione al bicipite LA SPEZIA – Lo Spezia ha ripreso gli allenamenti in vista della gara contro il Sassuolo. Non presente alla seduta Simone Benedetti, impegnato nello stage di Vicenza con la Nazionale di Serie B. Oggi doppia seduta. Rientra Goian dopo la noia al polpaccio. Madonna out per una lesione al bicipite femorale.

Cesena, Morero sarà operato al naso CESENA – Il Cesena ha ripreso a lavoare agli ordini di Bisoli. Luca Caldirola si è allenato con il gruppo, differenziato per Parfait e Favalli, in palestra per Lapadula e Rodriguez. Morero dopo la frattura alle ossa nasali rimediata a Terni sta completando le visite mediche presso e nei prossimi giorni l’argentino verrà operato.

Ternana, Gotti fuori per cinque mesi TERNI – Gotti ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Questo quanto confermato dalla risonanza magnetica alla quale l’esterno si è sottoposto in mattinata. Rischia uno stop di 5 mesi.

IL POSTICIPO

Il Varese crea e spreca Il Bari ci crede e nel finale strappa il pari in rimonta

Ebagua esulta dopo il vantaggio iniziale

VARESE BARI

2 2

VARESE (4-4-2): Bressan 6.5; Fiamozzi 6 (25’ st Troest 5), Rea 6.5, Carrozzieri 5.5, Grillo 6; Zecchin 7 (33’ st Kink 5.5), Kone 6.5, Corti 6, Nadarevic 6; Neto Pereira s.v. (15’ pt Eusepi 6), Ebagua 7.5. In panchina: Bastianoni, Filipe Gomes, Damonte, Momentè. Allenatore: Castori BARI (3-4-3): Lamanna 7; Ceppitelli 5.5, Dos Santos 6, Polenta 6.5; Sabelli 5.5 (17’ st Galano 6.5), Sciaudone 6.5, Romizi 6.5, Defendi 6 (43’ st Borghese 7); Ghezzal 6 (1’ st Albadoro 6), Caputo 6.5, Iunco 7.5. In panchina: Pena, Gonzalez, Aprile, Altobello. Allenatore: Torrente ARBITRO: Giancola di Vasto 4.5 MARCATORI: 9’ pt Ebagua, 37’ st Kone, 42’ st Caputo, 46’ st Borghese NOTE: serata serena, campo in buone condizioni. Ammoniti Corti, Sabelli, Ebagua, Zecchin e Troest, Carrozzieri e Iunco. Angoli: 6-5 per il Varese. Recupero: 2’ pt e 3’ st.

VARESE – Sotto di due gol a tre minuti dalla fine, il Bari riequilibra incredibilmente il match contro il Varese, pareggiando, così, 2-2 nel posticipo della quarta giornata d’andata di Serie B. Ebagua porta in vantaggio il Varese al 9’ della ripresa. Al 37’ Konè, al terzo sigillo personale, raddoppia per i padroni di casa. Ma il Bari non ci sta a perdere e a 3’ dallo scadere accorcia le distanze con Caputo, anche lui al terzo gol in campionato. Nei minuti finali gli ospiti provano ad acciuffare il pari e al 90’ Borghese, su una corta respinta del portiere su calcio di punizione, la mette dentro. Na l’arbitro lo annulla per fuorigioco. Un minuto più tardi Borghese ci riprova e questa volta il gol è regolare. Delusione per il Varese, che resta al terzo posto ma a quota 9 a tre lunghezze dal duo di testa formato da Sassuolo e Livorno. Bari che, invece, sale a cinque.

Prima categoria. Quattro arrivi dalla Nuova Gioiese

Il Taureana piazza sei colpi Ecco Papasidero e Pirrottina PALMI – Il Taureana chiude con il botto la campagna acquisti. Il dg Iannelli e il ds Bagalà hanno messo a disposizione del tecnico Caruso l’attaccante Papasidero e il difensore centrale Pirrottina dalla Rizziconese. Dalla Nuova Gioiese arrivano in prestito il fuoriquota Mercurio, gli esterni Magnoli e Bouzzai, e infine il portiere El Makini.

Francesco Papasidero

SERIE B

4ª GIORNATA - 23/09, ORE 15

CLASSIFICA

Atalanta – Palermo Bologna – Pescara Cagliari – Roma Catania – Napoli Inter – Siena Juventus – Chievo Lazio – Genoa Parma – Fiorentina Sampdoria – Torino Udinese – Milan

Juventus Napoli Lazio Sampdoria (-1) Fiorentina Inter Roma Catania Torino (-1) Genoa

(22/09 ore 20,45) (ore 20,45 (22/09 ore 20,45 (ore 12,30)

9 9 9 8 6 6 4 4 3 3

Bologna Milan Chievo Parma Atalanta (-2) Cagliari Udinese Palermo Pescara Siena (-6)

3 3 3 3 2 2 2 1 0 -4

5ª GIORNATA - 22/09, ORE 15

CLASSIFICA

ACesena – Cittadella Crotone – Bari Empoli – Ternana Juve Stabia – Varese Modena – Livorno Padova – Reggina Pro Vercelli – Ascoli Spezia – Sassuolo Verona – Novara Vicenza – Brescia Virtus Lanciano – Grosseto

Sassuolo Livorno Varese (-1) Verona Spezia Crotone Cittadella Bari (-5) Vicenza Brescia Pro Vercelli

(21/09 ore 19

(21/09 ore 21)

12 12 9 8 7 6 6 5 4 4 3

Ascoli (-1) Modena (-2) V. Lanciano Novara (-4) Reggina (-3) Juve Stabia Grosseto (-6) Padova (-2) Empoli (-1) Ternana Cesena

3 3 2 2 2 2 -1 1 1 1 1


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CALCIO

Martedì 18 settembre 2012

Serie B. La squadra ha ripreso gli allenamenti. Assenti Maiello e Pettinari convocati da Piscedda

Crotone, le statistiche non bastano I rossoblù dominano le partite ma alla fine i 6 punti conquistati sono pochi di VINCENZO MONTALCINI CROTONE – Se il calcio si spiegasse con le statistiche probabilmente il Crotone sarebbe in testa a questo campionato di Serie B a punteggio pieno, magari in compagnia di altre squadre. Anche contro il Grosseto, pur uscendo sconfitti dal campo, i rossoblù hanno fatto registrare numeri importanti che però non sono bastati per ottenere un risultato positivo. Si è già straparlato del grande possesso palla, il 64% ottenuto sabato scorso conferma le capacità di palleggio dei pitagorici che non gettano mai la sfera a caso. I rossoblù hanno giocato esattamente il doppio dei palloni degli avversari (668 contro 361), maremmani che al fraseggio hanno preferito la verticalizzazione immediata per Sforzini, match winner dell’incontro. I pitagorici hanno avuto ben18minuti inpiùdisupremazia territoriale (minuti nella metà campo avversaria), contro soli 4 del Grosseto. Anche per quanto riguarda le conclusioni verso la porta avversaria la squadra di Drago è stata nettamente superiore, con 17 tiri realizzati e 10 subiti. Numeri, questi, che di sicuro possono fotografare uno o più aspetti di una partita di calcio, ma che

Da sinistra: Capitan Galardo discute con Del Vecchio del Grosseto; Abruzzese difende palla da un avversario (foto tratte dal sito www.biancorossi.it)

purtroppo non prendono in considerazioni alcune variabili, come un semplice svarione difensivo che può costare l’intera posta in palio o la caratura di un attaccante come Ferdinando Sforzini, l’anno scorso a segno per ben 20 volte in campionato e quest’anno a quota 2 dopo 4 gare.

Numeri sui quali sicuramente bisognerà lavorare. I rossoblù lo hanno fatto già ieri a Steccato di Cutro; dopo il giorno di riposo concesso da Drago la squadra si è ritrovata per iniziare la settimana in vista dell’incontro di sabato con il Bari di Torrente, squadra che può contare su nomi

importanti per categoria come Iunco, Defendi e l’ex attaccante pitagorico Ghezzal, fino a questo momento impiegato poco dall’allenatore pugliese. Ieri la seduta pomeridiana ha previsto diverse partitelle in spazi ridotti e un lavoro di corsa a intermittenza per il

Eccellenza. Un attaccante per Nocera che sprona il gruppo: «San Lucido alle spalle»

Castrovillari, arriva l’italo-argentino Cotello di MICHELE MARTINISI

Il tecnico Graziano Nocera con il suo vice Enrico Mazza

CASTROVILLARI – I primi tre punti che muovono la classifica e regalano al Castrovillari una settimana di tranquillità. E’ quanto arrivato domenica dal rettangolo di gioco di Acri dove i ragazzi di Nocera hanno battuto il combattivo San Lucido del tecnico Carnevale. Era importante conquistare questa vittoria, dopo l’esordio deludente di Catona, e così è stato. Bisogna certamente rivedere qualcosa, qualche disattenzione di troppo nel secondo

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 4ª GIORNATA - 23/09, ORE 15

CLASSIFICA

Andria – Perugia Barletta – Nocerina Benevento – Avellino Carrarese – Viareggio Gubbio – Pisa Latina – Sorrento Paganese – Catanzaro Prato – Frosinone

Perugia Benevento Latina Frosinone (-1) Pisa Avellino Gubbio Sorrento

4

Paganese Viareggio Catanzaro Prato Andria Nocerina Barletta Carrarese

9 7 7 6 6 5 5 4 3

Vigor Lamezia Foligno Borgo Bugg. Melfi Teramo Gavorrano Hinterreggio Fondi Salernitana

9 6 6 5 5 5 4

4 4 3 3 2 2 1 0

SECONDA DIVISIONE GIRONE B 4ª GIORNATA - 23/09, ORE 15

CLASSIFICA

Arzanese – Salernitana Aversa Normanna – Gavorrano Chieti – Campobasso Foligno – Pontedera Hinterreggio – Aprilia L’Aquila – Fondi Poggibonsi – Melfi Teramo – Borgo a Buggiano Vigor Lamezia – Martina Franca

Aprilia Chieti Martina Franca Pontedera Arzanese Aversa Poggibonsi Campobasso L’Aquila

3 3 3 2 2 2 1 1 1

tempo poteva costare caro, ma per il resto si è vista una squadra che ha qualità e quantità e ha forse bisogno solo di una maggiore sincronia tra i reparti. Corigliano è il giocatore che in molti si aspettavano, vera spina del fianco delle difese ospiti, Cavatorti è il “Marchisio” rossonero. Combattivo e bravo nelle ripartenze, tra i giovani Storino è quello che più impressionato contro il San Lucido. «Tutti hanno fatto la loro parte, una buona prova di tutto il collettivo», afferma il tecnico Graziano Nocera nel commentare la seconda gara di campionato. Ma ormai questi tre punti sono già un ricordo. «Bisogna guardare avanti, lavorare e credere nei propri mezzi. Ormai il San Lucido è passato e bisogna pensare al Trebisacce». Chiaramente Nocera si riferisce alla gara di Coppa Italia che si giocherà domani pomeriggio in terra ionica e dove darà spazio «a chi ha avuto per ora meno possibilità di giocare in queste due giornate di campionato». Un avversario per volta, sembra dire Nocera, che da domani sera penserà invece al Rende, prossimo avversario. Intanto, il Castrovillari dovrebbe continuare ad allenarsi ad Altomonte, su gentile concessione degli amministratori cittadini, con la speranza di riavere al più presto disponibile il “Mimmo Rende”. Sul fronte arrivi, oltre al rientro di Opoku, è arrivata anche la firma della mezzapunta italo argentina Daniel Cotello (87). Il giocatore, che ha parenti nella città del Pollino, lo scorso anno ha giocato in Sudamerica nella massima serie venezuelana tra le fila della Portuguesa Fc. © RIPRODUZIONE RISERVATA

potenziamento aerobico. All’allenamento, che si è concluso con una partitella, assenti Maiello e Pettinari, partiti per lo stage di B Italia che si sta svolgendo in provincia di Vicenza agli ordini di Piscedda. Per oggi, è prevista una doppia seduta di allenamen-

ti: mattinata dedicata al potenziamento e pomeriggio a Steccato di Cutro sul campo. La società, ha reso noto che già da oggi sarà possibile acquistare i biglietti per Crotone-Bari presso il botteghino dello Scida e nei punti vendita Listicket. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Promozione B. Bene i giovani Giunta e Nizzari

Gallicese, buono il pari di Davoli ma serve più cattiveria in avanti di SERGIO NOTARO REGGIO CALABRIA – Accarezzare la vittoria e vedersela sfuggire, a risultato abbondantemente ottenuto, un attimo prima del traguardo. Un copione già visto per la Gallicese nella passata stagione e ora nuovamente in voga almeno nelle prime due giornate di campionato. Se all’esordio contro il Montepaone, però, a capitan Penna e compagni è andata bene al di là di qualche sofferenza di troppo nella seconda frazione di gioco (4-2 il risultato finale per i biancorossi), contro lo Sporting Davoli sembrano essere tornati gli “spettri” della stagione 2011-2012. Brutti ricordi a parte, una cosa è certa: quella vista in campo finora è una Gallicese più competitiva

rispetto a un anno fa. Ne è convinto il copresidente Natale Gatto che al temine del match di sabato, seppur deluso per il risultato di 1-1 maturato con un gol dei catanzaresi in “zona Cesarini”, si è detto soddisfatto della prestazione della squadra che ha potuto contare, anche, su due nuovi “under”: il centrocampista Domenico Giunta, classe ’94, proveniente dalla ReggioMediterranea, e l’attaccante esterno Salvatore Nizzari, classe ’93, la scorsa stagione al Messina. Entrambi, in quel di Davoli, hanno ben figurato e non è escluso un loro impiego, con un certa continuità, nel resto della stagione, a partire dal prossimo match contro la Bovalinese. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Martedì 18 settembre 2012

CALCIO

Prima divisione. Le assenze di Fiore e Masini hanno sconvolto gli equilibri della squadra

Catanzaro, non basta essere belli Il tonfo con il Benevento mette in evidenza i limiti su alcune scelte di Cozza di FRANCESCO IULIANO CATANZARO –Sono bastate tre partite del nuovo campionato di Prima divisione per far capire a Carboni e compagni che quest’anno è tutt’altra storia rispetto all’annata precedente. Solo tre partite per far capire al Catanzaro che non è sempre valido il teorema che chi gioca di più e meglio, alla fine vince. Il Barletta prima, il Latina dopo e, in ultimo, il Benevento hanno dimostrato che la concretezza prescinde dalle geometrie e dai moduli. Ma, lasciandoci alle spalle le prime due gare, studiate e approfondite in tutte le salse, è il caso di vedere più da vicino quello che è successo domenica contro il Benevento. Alla fine dei cento minuti giocati, la squadra di Jorge Martinez Mendoza, ha fatto il colpaccio portandosi a casa l’intera posta. Un gol per tempo. Quanto basta per arrivare all’obiettivo che il tecnico sudamericano si era prefissato alla vigilia. Già, perché in casa Benevento erano consapevoli che, di fronte, avrebbero avuto una squadra sì bella, ma che avrebbe fatto i conti con alcune assenze importanti e, soprattutto, con una mentalità da categoria superiore non ancora assimilata in tutta la sua struttura. Il Benevento visto allo stadio “Ceravolo” è stato una squadra ben disposta in campo da Martinez e ben assortita. Tanti, infatti, gli elementi che, alla lunga, hanno fatto la differenza. Marchi, Germinale, Rajcic, De Riso, solo per citarne qualcuno, hanno fatto vedere di che pasta sono fatti. In panchina, per chiudere, giovani di talento come Mattia Montini ed anche un certo Anaclerio che, nelle ultime 10 stagioni, conta presenze fisse con la maglia del Piacenza in B e con il Bari, sempre in B, hanno dato ulteriore fiducia al tecnico. Al Catanzaro, da parte sua, è bastato avere Masini e Fiore ko per sconvolgere gli equilibri. L’assenza di Fiore, infatti, ha scombussolato il reparto arretrato dal quale è stato tolto un Mariotti che, di sicuro, rende al cento per cento solo se lo si adopera in quello che sa fare meglio, il difensore. Buone le prestazioni di Quadri (non ancora al top) e di Benedetti, quest’ultimo al suo esordio al Ceravolo. Meno bene, quella di Squillace che, sulla fascia di competenza, non ha la stessa libertà che godeva nella passata stagione. Ma questo, come è già stato detto, non dipende dalle buone o insufficienti condizioni fisiche del calciatore. Cam-

Carboni in azione nella sfida di domenica con il Benevento

biando la categoria cambia anche la qualità tecnica degli avversari che, inevitabilmente, si riverbera sulla prestazione dei singoli. Morale della favola: se non si sfruttano al meglio gli esterni alti, se le fasce non

danno quel valore aggiunto al gioco della squadra, a poco valgono le caratteristiche fisiche dei vari Fioretti, Masini o la fantasia di Carboni. E questo, gli avversari, lo hanno capito. E sarà così per tutto il cam-

pionato. Da qui la necessità di pensare a qualche correttivo, tenendo sempre presente quelle che sono le forze a disposizione. Sarà da rivedere il modulo (dopotutto il tecnico nelle ultime settimane non ha mai fatto mistero che questa potrebbe essere un’ipotesi da considerare) e saranno da rivedere le posizioni degli uomini in campo. E domenica prossima il Catanzaro sarà chiamato ad un altro appuntamento alquanto impegnativo. Contro la Paganese c’è bisogno di un Catanzaro tutto nuovo, soprattutto nella mentalità. Mettere da parte, dunque, quella della matricola ambiziosa e rimboccarsi le maniche per iniziare a lavorare per raggiungere l’obiettivo prefissato o, in alternativa, conservare la categoria considerando questa stagione, come un’annata interlocutoria e di preparazione per il grande passo. Oggi, intanto, la squadra si ritroverà al Ceravolo per iniziare la settimana di preparazione al prossimo impegno di campionato. Una settimana che dovrebbe restituire al tecnico elementi importanti come Masini, Borghetti, Fiore e, si spera, anche Ulloa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Seconda divisione. Domenica la capolista Aprilia

Hinterreggio in credito Ennesimo torto arbitrale. Rientrano Vicari e Khoris dI GIUSEPPE CILIONE

gori davvero inesistenti) ed ha realizzato una sola segnatura sempre su rigore. La consideREGGIO CALABRIA – La dea bendata ha vol- razione spontanea, di primo acchito, dovrebbe tato le spalle all’Hinterreggio con la sfortuna portare a dire che qualche problemino in fase si materializza sottoforma di clamorosi errori offensiva ci potrebbe essere. A dire il vero, i arbitrali. Le immagini che circolano su youtu- reggini non hanno mai potuto schierare il mibe immortalano chiaramente l’episodio chiave glior attacco perché Zampaglione si è appena chehadecisola sfidadiPontederaconFrance- ripreso da un infortunio e Khoris, nell’ultima schini cheprotegge la sferache staper andare uscita, era squalificato. Prima di suonare la campanella dell’allarme per sul fondo ed il fantasista avverquanto riguarda il reparto ofsario, Grassi, che gli frana quafensivo bisognerà vedere all’opesi addosso. Inevitabile poi, dinra i due terminali d’attacco minanzia questascena, chescattigliori insieme e nelle migliori no le fisiologiche proteste dei condizioni di forma, direttori di biancoazzurri che, per la terza gara permettendo. settimana consecutiva, pagano Le scorie di Pontedera, però, pegno, oltre i propri demeriti. non finiscono qui, considerando Finora la gara più incolore è che l’arbitro, particolarmente fistata senza ombra di dubbio scale solocoi reggini,ha espulso quella interna contro il Borgo a per doppia ammonizione Gioia, Buggiano perché a Pontedera, in pieno recupero, ragion per la l’Hinterreggio ha dato segnali quale il ragazzo salterà il match di risveglio sia sul piano fisico contro la capolista Aprilia, dochesotto quellodel gioco.Molto menica prossima al Granillo domeglio nel primo tempo, l’undive, di converso, dovrebbero rienci di Di Maria dove ha controllatrare fra i disponibili Vicari e to alla grande in difesa ed ha L’attaccante Khoris Khoris che hanno scontato la provato ad impensierire i padroni di casa. Poi la mazzata psicologica squalifica. Capitolo infortunati: Malara riendell’ennesimo torto arbitrale ha influito su tra dopo la febbre mentre andranno verificate una ripresa in cui Mengoni ha continuato a ri- le condizioni di Febbraio e Lavrendi. Oggi pomeriggio l’Hinterreggio riprende a manere inoperoso ma dove in attacco i bianlavorare presso il Village e domani seduta dopcoazzurri non sono riusciti a graffiare. In queste prime tre gare, l’Hinterreggio, in- pia. fatti, ha subito gol solo su calci piazzati (due ri©RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE D GIRONE I

Seconda divisione. Pochi i gol

Sterilità offensiva È la “solita” Vigor

Nicola Petrilli dovrebbe tornare disponibile

di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME – Come a Gavorrano. La Vigor sotto porta non riesce a capitalizzare le occasioni (tra l’altro non tante). Era infatti successo alla prima trasferta e domenica scorsa a Lucca, contro il Borgo a Buggiano, la cosa si è ripetuta. Certamente pareggiare fuori casa non è un risultato da buttare, ma è chiaro che per valorizzare meglio il punto conquistato in campo esterno necessiterebbe una vittoria interna. Cosa che non è avvenuta contro il Melfi e che ora, giocoforza, si punta tutto sulla gara interna di domenica prossima contro il Martina Franca dell’ex Riccardo Lattanzio affinchè ciò accada. Ma i pugliesi saranno un osso duro, basta infatti vedere il rendimento di queste prime tre giornate. Ma i biancoverdi domenica prossima (nella speranza che Costantino possa recuperare gli infortunati Petrilli, Mangiapane e Saccà) avranno più stimoli per non rimandare ancora la prima vittoria del campionato. Certo è che ora questa sterilità offensiva (una sola rete realizzat in quattro partite ufficiali, compresa quindi la partita di coppa Italia contro l’Hinterreggio) se non preoccupa quantomeno offre diversi spunti di riflessione. Intanto, la squadra crea qualche occasione, quindi il problema (se già di questo si può parlare dopo tre partite di campionato e una di coppa) potrebbe essere ricon-

ducibile alla poca cattiveria sotto porta, anche se potrebbe pure trattarsi di una questione “genetica”. Nel senso che di vere e proprie “bocche di fuoco” nel reparto avanzato, se si vanno a guardare gli score realizzativi degli attaccanti a disposizione di Costantino, non è che ce ne sia tanta traccia. Ed è perfettamente inutile in tal senso rammaricarsi dell’addio di Mancosu. Mister 20 reti infatti non fa più parte della Vigor Lamezia e non c’è nemmeno in organico un giocatore con le sue stesse caratteristiche. Forse quest’aspetto potrebbe invece aver inciso in questa scarsa vena realizzativa dei biancoverdi pure se il campionato è ancora ai primi vagiti. Può darsi, quindi, che il non avere in organico un giocatore con le stesse caratteristiche di Mancosu (ma, se vogliamo, anche di Lattanzio) e considerato che Costantino, pur avendo attaccanti diversi per caratteristiche (il reparto avanzato è quello che è stato cambiato maggiormente) non ha cambiato sistema di gioco rispetto allo scorso campionato (questo fors’anche perchè l’obiettivo di mercato era prima Zeytulaev salvo poi virare su Petrilli che attaccante non è) potrebbe quindi far ritardare quel processo di coesistenza (e di vena realizzativa) fra gli attaccanti di cui lo stesso tecnico biancoverde ha fatto riferimento la scorsa settimana. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ECCELLENZA

4ª GIORNATA - 23/09, ORE 15

CLASSIFICA

Acireale – Nissa Agropoli – Cosenza Città di Messina – Licata Comprensorio Normanno – Sambiase Montalto – Pro Cavese Noto – Ragusa Palazzolo – Gelbison Ribera– Messina Vibonese – Savoia

Savoia Acr Messina Cosenza Gelbison Sambiase Agropoli Vibonese C. Normanno C. di Messina

9 9 7 7 6 6 5 4 4

Ragusa Montalto Nissa Licata Ribera Pro Cavese Noto Palazzolo Acireale

4 2 2 2 2 2 1 0 0

3ª GIORNATA - 23/09, ORE 15,30

CLASSIFICA

Catona – Guardavalle Rende – Castrovillari Roccella – Nuova Gioiese San Lucido – Brancaleone Sersale – Paolana Siderno – Isola Capo Rizzuto Silana – Bocale (22/09 ore 15.30) Soverato – Acri

Nuova Gioiese Sersale Catona Guardavalle Acri Silana Rende Soverato

6 6 6 6 4 4 3 3

Roccella Castrovillari Bocale Isola C. Rizzuto Brancaleone San Lucido Siderno Paolana

3 3 3 0 0 0 0 0


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CALCIO

Martedì 18 settembre 2012

Serie D. Da valutare Bruno, Mosciaro e Sicignano. Frlez, il 21 settembre si avvicina

Cosenza, il segreto è il gruppo Umiltà e spirito di sacrificio alla base del buon avvio in campionato dei rossoblù di ALFREDO NARDI COSENZA –Come il giorno e la notte. La differenza tra l’avvio del Cosenza in questo campionato e quello della stagionescorsa èdavveroconsiderevole, e sotto tutti i punti di vista: idee più chiare, squadra costruita con più calma, identità e senso di appartenenza più nette. E quel necessario bagaglio di esperienza di cui allora si era naturalmente sprovvisti e che ora ci si ritrova come tesoretto da difendere a denti stretti, sia nel bene che nel male. Oggi, dunque, le fondamenta per costruire e guardare avanti con più fiducia ci sono, ed è già un fatto molto positivo se pensiamo alle tante incertezze e alla precarietà che si vivevano loscorso anno di questi tempi. Certo, il cammino è ancora lungo, molto lungo. Un’equazione semplice semplice potrebbe far pensare che a maggio prossimo, visto che si è partiti meglio rispetto a un anno fa, non si potrà che raccogliere risultati migliori, coronando quel sogno che il 10 giugno ad Arezzo sembrava quasi una realtà. Ma le equazioni, nel calcio, non esistono, perché nel calcio la matematica diventa un’opinione, un’idea, una speranza. Sono tanti, infatti, gli elementi che entrano in gioco prima di tirare la linea finale e conoscere gli esiti di progetti e volontà. Ecco perché è necessario mantenere sempre i piedi ben saldi a terra. I sette punti in classifica devono essere lo sprone per continuare a fare bene, ma non sono assolutamente rappresentativi di scenari trionfali. E questo Gagliardi lo sa benissimo, così come lo sanno, ognuno per la sua parte, la società e i responsabili dell’area tecnica, chiama-

che si preannuncia come la sfida più difficile dall’avvio del campionato in casa dell’Agropoli. Gagliardi deve valutare le condizioni di Bruno, uscito per infortunio, e di Mosciaro, costretto alla sostituzione per piccoli problemi muscolari. Ritroverà, invece, Benincasa, di rientro dalla squalifica, e probabilmente il difensore centrale Sicignano. FRLEZ. Il giovane portiere sloveno venerdì compirà 18 anni. Sarà quello il giorno che darà il via alla regolarizzazionedelsuo tesseramento,masarà difficile risolvere tutti i problemi già perdomenica. Probabilmentesarà necessario aspettare la prossima settimana. Se tutto andrà bene, potrebbe esordire domenica 30 al San Vito contro il Ribera. Sempre che Gagliardi decida di impiegarlo.

ti a tenere alta la tensione nel gruppo, senza illusioni ma tutti concentrati sul campo. In questo momento le note positive riguardano la difesa, quadrata e di qualità, il talento puro di Pietro Arcidiacono, calciatore di altra categoria, così come il gioco, che Gagliardi sta cercando di dare al gruppo con sedute giornaliere fatte di grinta, urla e sudore. Non tutti gli interpreti, però, hanno finora risposto positivamente, ma probabilmente è solo una questione di forma psico-fisica da ritrovare o di maturità da raggiungere, visto il leggero ritardo con cui si è partiti. Non resta che aspettare, ma confortano l’umiltà, lo spirito di sacrificio e la coesione del gruppo, doti già nettamente percepibili. Intanto, oggi pomeriggio si riprenderà a lavorare invista di quella

Tiberio Parenti e capitan Aniello Parisi, punti fermi della difesa rossoblù (foto Tosti)

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Serie D. Tutti in silenzio per riflettere e preparare la sfida con la Pro Cavese

Montalto, patto per l’immediato riscatto MONTALTO UFFUGO – Silenzio per riflettere. Un inizio così la matricola Montalto non lo aveva certamente immaginato: 2 punti in 3 partite e tante cose che ancora non tornano. Ecco perché il presidente del club Franco De Caro ha optato per una pausa di riflessione, mettiamola così: per un periodo niente dichiarazioni, meglio il silenzio per cercare di capire cosa stia succedendo. Risultati a parte, lasciano un po’ di dubbi i troppi cartellini rossi rimediati dai calciatori: il giovane Mazzei alla prima di campionato a Vibo, Okoroji con la Gelbison e dome-

nica scorsa Paonessa nel derby di Lamezia con il Sambiase. Tre partite, tre espulsione: media imbarazzante. Un evidente segnale della poca tranquillità che regna nel gruppo di Franco Giugno, soprattutto se si pensa alle 8 giornate di squalifica rimediate dal capitano Piemontese. Già domenica sera dopo il ritorno da Vibo siè tenuta una lunga riunione alla quale hanno partecipato anche alcuni calciatori, quelli più rappresentativi. Non è un momento felice, anche in virtù delle ambizioni da sempre manifestate dal massimo di-

rigente De Caro. Considerando che il Montalto in serie D è una matricola, inevitabile lo scotto che sta pagando nelle prime partite. E poi troppi calciatori sono arrivati a ritiro concluso, tipo Paonessa, Occhiuzzi e Iannelli: è gente che ha bisogno di mettere nelle gambe ancora un bel po’ di allenamenti prima di essere al top della condizione. Domenica a Paola arriva la Pro Cavese, appaiata al Montalto a quota 2 punti: un successo garantirebbe una classifica migliore ma soprattutto quella serenità indispensabile per centrare la salvezza.

Franco De Caro

Serie D. Il primo successo migliora il morale Serie D. Risposte positive giunte dalla difesa

La certezza di De Cristofaro Mancini si gode il Sambiase «La Vibonese darà fastidio» «Imboccata la strada giusta» di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA –E’una sorta di urlo liberatorio. «La vittoria? Ci voleva proprio. Ci voleva sia per la classifica, sia per il morale». A parlare, all’indomani della prima vittoria stagionale ottenuta contro il Palazzolo, è il centrocampista Paolo De Cristofaro, raggiante per aver allontanato gli spettri di un sortilegio che la Vibonese sembrava avesse contro nelle prime due gare di campionato. «Purtroppo - riconosce il metronomo rossoblu - nelle precedenti due partite siamo andati ugualmente in vantaggio, ma prima contro il Montalto siamo stati raggiunti al 98° su un rigore inesistente e poi, a Paternò, non siamo stati bravi a concretizzare le occasioni create, subendo il pari dei siciliani. Stavolta, per fortuna, è andatadiversamente e siamo tutti più soddisfatti». Contro il Palazzolo non è stato certo agevole condurre

Paolo De Cristofaro

in porto la vittoria, anche per l’inedito schieramento dei siciliani: «Hanno chiuso tutti gli spazi e nel primo tempo non ci siamo espressi al meglio. Nella ripresa, invece, la partita l’abbiamo fatta noi e siamo stati più concreti e pimpanti». Ma dove può arrivare questa Vibonese? Il mediano non individua obiettivi particola-

ri, se non quelli di «migliorare dal punto di vista dell’intesa e della forma. Quindi sono convinto che daremo fastidio a tutti. Sarebbe bello, inoltre, convincere la gente di Vibo e riportarla allo stadio per seguirci con entusiasmo». E di entusiasmo dimostra di averne, e pure tanto, Antonio Soda: «Il nostro allenatore - riferisce De Cristofaro - ci tiene tanto a quel che fa. Con lui si lavora duramente e ci sta dando una grossa mano di aiuto. Con lui si punta sempre al massimo e non a caso, ovunque e con chiunque, scendiamo in campo decisi ad imporre il nostro gioco. Qui c’è un progetto intrigante e importante. Bisogna continuare a lavorare e poi tireremo le somme». La Vibonese adesso vuole bissare. Ma non sarà compito agevole, visto che domenica arriverà la capolista Savoia. «Attendiamo questa sfida fiduciosi. Rispettiamotutti, ma siamo pronti a dire la nostra». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

PROMOZIONE A

di GIANLUCA GAMBARDELLA LAMEZIA TERME – Dopo 3 partite sono 6 i punti in classifica del Sambiase che domenica nel derby contro il Montalto è riuscito subito a rialzarsi dopo lo scivolone subito sette giorni, la cui sconfitta è ancora viva nel ricordo del tecnico dei giallorossi, Renato Mancini: «La partita di Messina ha ancora un sapore amaro. Il Sambiase deve fare più punti possibili ora, puntando sull’entusiasmo che non dovrà mai scemare almeno nello spogliatoio. Quella sarà un’arma in più di cui potremmo disporre fino a fine campionato». Curiosamente per la seconda gara consecutiva sia il Sambiase che l’avversario di turno hanno terminato la gara con un’espulsione per parte, ma in entrambi i casi nonostante il vantaggio dell’uomo in più i giallorossi allenati da Mancini non so-

Duello aereo Porpora-Iannelli

no riusciti a mantenere il vantaggio numerico e farlo fruttare. Domenica si era creato negli avversari un vuoto a metà campo dopo l’espulsione di Paonessa, secondo l’allenatore della compagine del presidente Scicchitano però non sfruttato al meglio: «Dovevamo essere più veloci, arrivavamo sempre in zona

d’attacco ma in maniera lenta, quindi non riuscivamo a trovare le imboccate giuste. Abbiamo avuto occasioni per ripartire, e come nostra pecca non abbiamo trovato il giusto cinismo per chiudere la partita e non soffrire fino alla fine». Nota positiva, rispetto alle ultime uscite, quello della difesa, dimostratasi attenta. «Quelli di Messina e Ribera sono gol subiti da Gialappas», commenta sorridendo Mancini, «da quel punto di vista abbiamo già dato, ora con un Porpora in più sono convinto che il reparto difensivo farà un grande campionato», ma il tecnico non si sbilancio sulle formazioni future dopo il ritorno di Porpora assicurando che «non è scontato nulla. Pretendo il massimo sempre da tutti, posso optare su moduli diversi e spero di poter scegliere sempre sulla forma dei giocatori a disposizione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PROMOZIONE B

3ª GIORNATA - 23/09, ORE 15,30

CLASSIFICA

Arsenal Trebisacce – Amantea Audace Rossanese – Fuscaldo Cremissa – Torretta Cutro – Presila Garibaldina – Rocca Calcio Real San Marco – Praia (22/09 ore 15,30) Roggiano – Corigliano Scalea – Promosport

A. Rossanese Garibaldina R. San Marco A. Trebisacce Scalea Amantea Cutro Torretta

6 6 4 3 3 3 3 3

Corigliano Roggiano Praia Rocca Calcio Presila Fuscaldo Cremissa Promosport

3 3 3 3 1 1 1 0

3ª GIORNATA - 23/09, ORE 15,30

CLASSIFICA

Bianco – Sporting Davoli (22/09 ore 15,30) Bovalinese – Gallicese Gioiosa Jonica – Marina di Gioiosa Palmese – Taurianovese Real Catanzaro – Polistena (22/09 ore 15,30) Reggiomedit. – Gimigliano (22/09 ore 15,30) Rizziconi – Montepaone San Calogero – Virtus Villese

Taurianovese Gallicese Gimigliano Marina Gioiosa Rizziconi Bianco San Calogero Montepaone

4 4 4 4 4 4 3 3

Reggiomediterranea 3 Bovalinese 3 2 Gioiosa Jonica Palmese 2 V. Villese 1 Sp. Davoli 1 Real Catanzaro 0 Polistena 0


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Martedì 18 settembre 2012

CALCIO

Serie D. Le favorite della vigilia subito in vetta e sorprende il Sambiase targato Renato Mancini

Classe, esperienza e gioventù Brillano le stelle di Lio e Pietro Arcidiacono e si mette in mostra qualche under di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA –Ancora loro due. Pietro e Tony. Gol e numeri. Magie e prodezze. E il calcio ringrazia. Se c'è gente come Arcidiacono e come Lio, allora vale la pena di continuare a seguire questo sport, nel quale tra gli attori protagonisti ci sono proprio loro. Ed è grazie alle prodezze dei fenomeni in questione che il Cosenza concede il bis e che il Sambiase mette altro fieno in quella cascina chiamata salvezza. LA VETTA. Savoia e Messina. E subito dietro il Cosenza. Le grandi, le favorite, le candidate principali alla promozione sono subito in alto, tutte in fila con l'intrusione dellaGelbison del “nostro” amico Erra, che tanto bene ha fatto a Sambiase. Hanno sfruttato, tutte, il turno casalingo e una, il Messina, anche quello che viene chiamato “fattore C”e che non puoi chiamare altrimenti (se non fortuna, per usare un'altra terminologia) se per due gare di fila vinci al 94°, tra l'altro con un gol dello stesso giocatore, Ferreira Costa (complimenti a lui ed al suo tecnico che ha le intuizioni giuste). GIOVANI. A proposito di intuizioni, c'è la Vibonese che si prende i primi tre punti grazie anche alla “sfacciataggine” di Soda,che siinventa unasquadra consei under perpunire il

Palazzolo. E da uno di questi, il mancino Caterisano, trova pure il gol della vittoria. In un torneo dove sono gli esperti a fare la differenza, ogni tanto si affaccia pure qualche under, vedi Salvino per esempio, o lo stesso Caterisano, ritagliandosi uno spazio importante e incoraggiante. VECCHI. Nel calcioci sonogli under e gli over. Fra questi c'è anche quel fenomeno di Tony Lio che allontana il tramonto a furia di colpi da maestro con il suo magico sinistro. E giù applausiper luieper il lavoro che sta portando avanti Renato Mancini. TROPPI. I rossi e le squalifiche del Montalto, che sta pagando oltre modo queste situazioni che, di fatto, finiscono per far imbufalire il patron De Caro. E se si arrabbia lui, sono guai! Intanto Giugno fa quel che può, ma è evidente che questo Montalto ha iniziato con il piede sbagliato. I TOP. Fra i pali ecco Infantino: il Ribera alza le barricate a Licata e il suo portiere non ne fa passareuna. Indifesa largo al centro al goleador Chiavaro del Messina ed a quel D'Angeloche sta conquistando tutti a Vibo. Ai lati scegliamo la sicurezza di Palladino e di questo Savoia che non sbaglia un colpo e la coordinazione di Caterisano il cui sinistro timbra i primi tre punti per la Vibonese. In mediana la solidità e l'e-

Convincono Caterisano e Salvino

Caterisano (Vibonese)

sperienza di Cordiano del Sambiase le fondiamo con la promettente sagaciatattica di Salvino del Cosenza. Il trio che deve far girare questaformazione topè dafar paura. Pietro Arcidiacono e Tony Lio infiammano le rispettive piazze, ma se continuano così, avranno un posto fisso anche nella nostra squadra del martedì. Accanto a loroilcampionato ritrovalaforza e la solita efficienza di Bonarrigo, che timbra i primi tre punti del Ragusa. Anche questa settimana la punta del nostro 4-2-3-1 è della Gelbison, ma stavolta lasciamo a riposo Senè, sia pur in gol, e rispolveriamo quel Galantucci di nuovo protagonista e altrotesoro nascosto di

Cordiano (Sambiase)

Alessandro Erra. IL TECNICO. Siamo stati indecisi fino all'ultimo. Ma Erra,daex giallorosso,capiràse gli preferiamo Renato Mancini.IlSambiase aquota6punti dopo tre gare non l'avrebbe immaginato nessuno. La strada èancora lunga eci sarà da soffrire, però il buon Renato sta facendo un ottimo lavoro e, avendo giocato al calcio, capisce prima di tanti altri certe situazioni. E se è vero che Lio è sempre la stella che luccica, è anche vero che dietro c'è una squadra che sa il fatto suo, che sta crescendo e che ha ampi margini di miglioramento. Società e tifosi devono continuare a stargli vicino. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabio Salvino (Cosenza) controlla l’attaccante Auricchio del Noto

Promozione A. Il Torretta torna competitivo Promozione B. In campionato regna l’equilibrio

Curcio sveglia il suo Praia Amoruso è intramontabile Anellino trascina il Rocca E Ranieri regala spettacolo di ANTONIO FRANCO

di ANGELO MARIA GIOVINAZZO

LA seconda giornata di Promozione non regala molte sorprese, ci sono due vittorie esterne ottenute da Garibaldina e Audace Rossanese, guarda caso le uniche due a punteggio pieno (sarà già un segnale?), cinque vittorie interne e un solo pareggio tra Presila e San Marco. In testa per ora ci sono appunto Garibaldine e Audace Rossanese, entrambe vincono in rimonta rispettivamente a Fuscaldo e Lamezia, due gli uomini chiave, Tucci nella Garibaldina e Grasso nell'Audace Rossanese. Il Rocca Calcio si impone di forza contro il Cremissa, grazie al solito Giungato che realizza una doppietta e grazie anche ad un ottimo Anellino, autore di tre assist. Una prova sontuosa, la sua, e da ricordare. Nell'altro derby crotonese sorprende un po', ma non troppo visti gli ultimi acquisti, la vittoria del Torretta contro un Cutro che sulla carta sembrava nettamente più forte. L’undici di Russo è adesso competitivo. Il Praia riscatta la sconfitta della scorsa settimana battendo un ottimo Trebisacce, vittoria di misura invece per il Roggiano grazie ad un gol di Parise, mentre il San Marco conquista un punto in casa della Presila e si porta al terzo posto in solitaria con quattro punti. Vince anche il Corigliano contro un Amantea che ci ha provato fino alla fine, ora sono ben nove le squa-

A 180’ dall’avvio del campionato, cominciato tra incertezze e delusioni, tra promesse e clamorosi tonfi, sei squadre sono in vetta alla classifica. Ancora nessuna squadra è riuscita ad emergere, specialmente tra quelle formazioni che si ritrovano dentro quel popò di giocatori che tutti i mister vorrebbero allenare. E' così che gira la ruota. Fatte le dovute premesse, il campionato di Promozione annovera un grande mix di giocatori d'esperienza e di classe. Sono in tanti, dalla carriera lunga e prestigiosa, che umilmente sono scesi di categoria. Insomma, c'è tanta qualità al servizio delle rispettive formazioni. E la cernita, in momenti come questi, è davvero dura, perché la scelta per la Top deve cadere solamente su undici uomini, ma in formazione potrebbero trovare benissimo posto tanti altri ancora. Con il 4-3-3 di questa settimana il divertimento però è assicurato. Amoruso è la cometa, il catalizzatore delle situazioni più calde e decisive. A Villa ha sfoderato una super prestazione, regalando vocalizzi di alta scuola. Ai suoi lati spiccano le qualità, la visione di gioco e le doti realizzatrici dell'under Torinelli e di Forestieri. I due sanno dare solidità all'impianto. Sul podio degli attaccanti salgono l'under Garreffa, che quando parte con la

dre appaiate a tre punti. Per il top 11 in campo uno spregiudicato 4-3-3, col giovane Carnevale del Corigliano tra i pali. In difesa a destra il ‘93 Adimari del Torretta autore del gol vittoria e dall'altra il capitano del Rocca Calcio Stefanizzi, per la freddezza mostrata a calciare un rigore col “cucchiaio” sullo 0-0, in mezzo Ruga del Praia e Granata del Corigliano. In mediana il trio Anellino (Rocca Calcio), Salerno (Garibaldina) e Pedace (Rossanese). In attacco tre esperti del gol di questa categoria, Tucci della Garibaldina, Grasso della Rossanese e Giungato del Rocca Calcio. Ad allenare l'undici perfetto di questa settimana c'è il Barone Tonino Curcio, grande artefice della vittoria sul Trebisacce. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Prova super per Anellino (Rocca)

palla tra i piedi è inarrestabile, un falco poi nel raccogliere tra i difensori ospiti il cross di Zerbi e mettere in rete, al centro Fontana, un uragano, finte, doppie finte, una palla in area ed è gol. Il vizio non lo ha perso, anzi si è accentuato. Chiude il trio delle favole Ranieri del Montepaone, che ha regalato ai suoi sostenitori due gemme. Il suo avversario si era appiccicato a lui come una mosca, ma lui nemmeno se n'è accorto. Al suo attivo, insomma, una prestazione da urlo. La formazione, equilibrata e concentrata, in grado di disarmare gli avversari e dove tutti corrono, difendono e ripartono è affidata alla sagacia tattica e alla perfezione di Giovinazzo, uno dei migliori tecnici in circolazione che tutti i presidenti vorrebbero ave-

re alle proprie dipendenze. Sa disegnare la sua squadra, a seconda delle circostanze, operaia o artista. In porta finisce Dell'Acqua, sempre pronto a fermare le puntate della Palmese e bravo a conservare il risultato. Davanti, una difesa in linea, formata da Matteo Scattarreggia che non ha mai sbagliato un intervento su ogni avversario, mettendoci anima, corpo e testa, da Cosenza visto tamponare e a non concedere al suo nemico neanche un piccolo movimento, dall'under Giuseppe Puntoriero che non ha mai perso il suo diretto avversario e che non si è nemmeno scomposto davanti alle situazioni più critiche e da Cosentino una molla, che ha anestetizzato chiunque passava dalle sue parti. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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CALCIO - ECCELLENZA

Martedì 18 settembre 2012

Prime sorprese e già tante polemiche verso gli arbitri

Sersale e Catona sedute sul trono Scivolano il Rende e il Roccella di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA – Ne sono cadute altre due e le sorprese non mancano in questo torneo che è iniziato col botto e che promette spettacolo. Siamo ad appena 180 minuti dal via, ma diversi pronostici sono stati puntualmente smentiti dal campo. Catona e Sersale a punteggio pieno: ci avreste scommesso? Siderno e Isola a quota0: chil'avrebbemaidetto? AcrieSilana, che sembravano le meno attrezzate del gruppo,già aquota 4:e chise loaspettava? E della caduta del Roccella ne vogliamo parlare? E il Rende che segna e incassa tanto? C'è davvero molta carne al fuoco e siamo solo all'inizio! APPLAUSI. Se li meritano il Catona ed il Sersale. Quella reggina è la prima vera sorpresa che puntualmente esce fuori ad ogni avvio di stagione. L'exploit di Brancaleone conferma lo stato di salute di Calarco e compagni che vincono, si divertono e si regalano un primato storico, senza però montarsi la testa, ma con l'obbligo di proseguire su questa strada. Il Sersale, invece, per adesso sta dimostrando di aver assorbito il passaggio da Rosati a Vanzetto e la sostituzione di tre pezzi pregiati. Bisogna fare i complimenti al ds Bianco perché ha rimpiazzato i big con altrettanti calciatori di valore. Nell'ordine: Vanzetto sta dimostrando di avere idee chiare e schemi precisi e vincenti. Parrottino è ancora imbattuto, Bilotta li ferma tutti e addirittura segna, Angotti prende gli avversari a sportellate e ha già gonfiato la rete. Applausi, ma guai a fermarsi. SOSTANZA. E' quella che dimostra di avere il Guardavalle, che ringrazia anche

Parrotta, perché nel successo di Paola c'è pure la firma di questo portiere validissimo e come sempre capace di stregare chi calcia dal dischetto. Prova di sostanza, poi, per i catanzaresi, che passano subito in vantaggio, approfittano anche dei regali di una Paolana ancora in corso di assestamento e si prendono altri tre punti. BIG MATCH. Il rammarico è che uno spettacolo di tal genere si sia giocato dinanzi a pochi intimi. Il campo ha parlato e ci ha raccontato di due squadre fortissime. Entrambi i tecnici hanno preparato benissimo la partita, ma dalla parte di De Angelis occorre sistemare qualcosa in difesa, fermo restando cheil suo rimane un team di alto spessore. Penalizzato dall'assenza di Cambria e dal fatto di giocare a porte chiuse, Dal Torrione ha mostrato una Gioiese d'assalto, che deve però stare più attenta in certe situazioni, ma che ha regalato una grande gioia ai propri tifosi. E domenica altro big match a Roccella. LA CADUTA. Lo avevamo detto che il Bocale non scherza e difatti il Roccella non ride. Lo castiga Saviano, ma l'intero team di Carella gioca una gran bella partita e lancia un chiaro segnale al campionato: quest'anno sulla giostra dell'Eccellenza i reggini vogliono salirci già dal girone di andata e poi la presenza di Carella è garanzia di spettacolo. Il Roccella? Vale quanto già detto per le altre big che sono cadute: siamo ancora all'inizio. Riflessioni sì, processi zero. SORPRESE. Bravo l'Acri, ma ci mette tanto del suo anche il Siderno. Fatto sta che Marco Colle, che ha sposato un progetto a scatola chiusa, ha iniziato col piede giusto. E che dire di questa Silana che sbanca Isola? Le gare di coppa avevano

fatto suonare diversi campanelli d'allarme. La società ha rinforzato la rosa e uno degli ultimi arrivati, Serra, ha timbrato il successo di Isola. RISCATTO. Lo firmano il Castrovillari ed i bomber Rizzo e Di Sabato. Il San Lucido oppone una strenua resistenza, ma i lupi del Pollino, subito in vantaggio, portano a casa tre punti che fanno morale, in attesa di poter tornare a giocare sul proprio campo. INDIETRO.Si ferma il Soverato, ma l'undici di Galati deve stare più attento sulle palleinattive. Isola,Paolana eBrancaleone a sorpresa cedono in casa e devono rivedere qualcosa al proprio interno. Il San Lucido paga il fatto di avere troppi giocatori all'esordio in categoria e c'è bisogno di tempo e pazienza. E il Siderno? L'undici di Laface sbaglia troppo sotto porta, visto che la squadra produce parecchio e concretizza nulla, e paga l'eccessivo nervosismo e pure qualche errore arbitrale di troppo, che sta facendo meditare la dirigenza sulla possibilità di attuare una vibrante forma di protesta. ARBITRI. Siamo all'inizio, ma non mancano critiche e polemiche. Così come vale per le squadre, anche i direttori di gara sono alle prime battute e hanno bisogno di un minimo di rodaggio. E' evidente che nel loro caso gli errori pesano di più, ma visto che non c'è malafede, invitiamo tutti a moderare itoni. E, allo stessotempo, invitiamo gli arbitri a stare più attenti, ad aprirsimaggiormente aldialogo, acollaborare di più con i propri assistenti, perché qualche vistoso abbaglio c'è stato. Fa parte del gioco, ma è bene lavorare, su più fronti, per ridurre al minimo gli errori.

DOBBIAMO fare ammenda. Noi per primi, ma anche tanti addetti ai lavori, perché quando parliamo di protagonisti attesi,distar, dicampioni,raramente inseriamo, sbagliando clamorosamente, questo calciatore veramente capace di fare la differenza. Cosimo Saviano non è infatti l'ultimo arrivato. Ha dei numeri che pochi altri possono vantare. Ha un vasto repertorio di colpi con i quali riesce a mettere in ginocchio tanti avversari, Roccella compreso, con la squadra jonica andata a sbattere sul Bocale, punita da una perla su calcio da fermo. Numeri da urlo, insomma, ma anche tanto sacrificio e tanta corsa, un mix di qualità e di quantità. Questo è Saviano. Non scordiamocelo più! ro. s.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL PERSONAGGIO

C’è Saviano: tutti in piedi

Cosimo Saviano (Bocale)

LE PAGELLE

Crucitti fa il fenomeno, Parrotta è insuperabile Parrotta

8,5

SE una società decide di tesserarlo è perché sa che al proprio servizio mette una persona perbene e un grande portiere. Il Guardavalle lo ha rivoluto a tutti i costi anche perché conosceva perfettamente l'uomo e il giocatore. In questa nuova avventura in giallorosso gli sono bastate due gare per mettere chiarezza sulla propria forza: dapprima ha sbattuto le porte in faccia al Brancaleone e, domenica scorsa, ecco il rigore parato a Domanico. Nel successo di Paola c'è, indelebile, la sua firma.

Vanzetto

8

HA raccolto una pesante eredità, ma ha subito trovato l'affetto della gente e la vicinanza di una società passionale e competente. Ci sta mettendo tanto di suo e si vede, perché nel Sersale che vince e convince, la cosa più evidente da sottolineare è che domenica si è andati in gol tramite schemi su calcio da fermo, provati e riprovati in allenamento. Un segno, quest'ultimo, chedurante lasettimana con Leo si lavora bene. E quando alla domenica si realizza ciò per cui hai tanto lavorato, la soddisfazione è doppia e i meriti sono evidenti.

Calarco

7

NEL Catona che vince e balza sorprendentemente al comando della classifica un plauso lo meritano tutti, indistintamente. Questa settimana scegliamo lui perché il reparto difensivo era stato quello maggiormente chiamato in causa dopo gli schiaffoni con il Bocale. In due gare zero gol subito e per lui due prestazioni ragguardevoli. D'altra parte abituato a giocare a certe latitudini, non ha perso lo smalto dei giorni migliori e superarlo diventa difficile. Importante la sicurezza che riesce a dare ai compagni.

Leone

4

GIURANO che non ha detto nulla di male contro un componente della terna arbitrale. Siamo disposti a credergli, però siccome non si tratta di un ragazzino, ma di un giocatore che ha una certa esperienza, per quale motivo, nel momento in cui si prende atto di una certa situazione “particolare” o di una certa indisponibilità al dialogo, si mette a sprecare energie preziose aprendo la bocca? Non era meglio concentrarsi sulla gara? I torti subiti fanno perdere la pazienza, ma se al danno si aggiunge la beffa, ossia il rosso, non è peggio?

De Angelis

5,5

IN questo primo scorcio di stagione si guadagna l'appellativo di “Zeman dei Dilettanti”. Il suo Rende regala spettacolo dalla cintola in su, ma in fase difensiva qualcosa concede e non a caso dopo due turni ha il miglior attacco e la peggior difesa del torneo. Con i giovani ci vuole pazienza e comunque la sua squadra resta la candidata numero uno alla vittoria finale. Il ko con la Gioiese non deve allarmare, ma sicuramente lo deve far riflettere su alcune situazioni. C'è ancora tanto da lavorare.

Rizzo

7

IL riscatto immediato del Castrovillari passa anche attraverso il riscatto immediato del centravanti più atteso, a segno contro il San Lucido assieme al compagno di reparto Di Sabato. La settimana scorsa lo avevamo chiamato in causa dopo la sconfitta subita in casa del Catona ed immediatamente è arrivata la risposta più attesa. La squadra di Nocera si rimette così in corsa e Rizzo si riprende la scena, ma adesso bisogna insistere e mostrare la stessa incisività anche nelle gare esterne.

Laface

SV

LO condannano la classifica e quello zero alla voce punti e gol fatti. Il giudizio, però, resta sospeso perché finora non ha potuto giocarsi tranquillamente le proprie chance, alla luce di alcuni torti arbitrali abbastanza evidenti, che hanno finito per penalizzare il suo Siderno. Mai come in questo caso occorre attenzione da parte dei direttori di gara, ma anche calma da parte sua, della squadra e della società. Il giudizio, pertanto, resta sospeso, in attesa di poter finalmente parlare solo di calcio giocato.

Zurlo

3

QUELLA trail Sersale eil Soverato era una gara “calda” per via di qualche scoria della passata stagione e questo lo si sapeva. In certi casi, però, è bene mantenere la calma e pensare solo a giocare (cosa che tra l’altro sa fare bene). Invece lui e Minici decidono di fare altro e dopo mezzora costringono l'arbitro a mandarli sotto la doccia. Non ci interessa chi ha iniziato, chi ha torto o ragione. Entrambi dovevano tenere un altro atteggiamento e nel suo caso c'è un'aggravante in più, visto che l'anno scorso lui giocava in altra squadra.

Crucitti

8

SPACCA in due la difesa del Rende e fa girare la testa a chi lo deve marcare. È tornato il vero Crucitti? Aspettiamo a dare una risposta definitiva, perché una rondine non fa primavera ma siccome è uno di quelli che deve farsi perdonare il grigiore della passata stagione, allora è lecito sperare di aver ritrovato uno dei pochi calciatori capaci di fare la differenza. Contro il Rende corre a perdifiato, dispensa assist e giocate di categoria superiore. Nella Gioiese che gode c'è anche chi fa il fenomeno.

Minici

3,5

VALE lo stesso discorso fatto per Zurlo del Sersale. Con il Soverato sotto di due reti, le sue energie e la sua vitalità le doveva impegnare per provare a recuperare il doppio passivo. Anche in questo caso non è importante capire se ha iniziato o meno e se l'arbitro può aver esagerato nella decisione. Tra l'altro il danno è doppio, perché mancherà anche nella prossima gara e sarà un'assenza pesante perché dentro al campo, quando pensa solo a giocare, è uno che sa far girare a dovere la propria squadra.

Brando

5

COME sempre fa quel che può e, come sempre, è il tecnico che ci mette la faccia quando le cose non vanno. Rispetto allo scorso anno, la sua squadra ha cominciato a rilento e ha dimostrato poco cinismo a fronte delle occasioni create. E' evidente che il gruppo è più debole rispetto al precedente torneo e che certi over, che erano under l'anno scorso, non sono in grado, ancora, di fare la differenza. Deve analizzare a fondo, ma senza fare drammi, questo inatteso ko che il Brancaleone ha subito, fra le mura amiche, con il Catona.

Serra

7,5

LA Silana lo ha acquistato per sistemare la difesa e chiudere quella falla ampliatasi nelle gare di coppa. Il fatto che il reparto arretrato sangiovannese abbia tratto beneficio dal suo arrivo è certificato dalle prestazioni e dal numero dei gol subiti (appena uno in due gare). Se a ciò si aggiunge la rete che mette a segno in quel di Isola, nella veste di ex, si capisce che per lui questo avvio di stagione è stato promettente e incoraggiante. Siamo ancora all'inizio, ma le premesse sono positive.


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Martedì 18 settembre 2012

VARIE

Volley A2 femminile. Domani arriva la Nikolova: sabato debutto in coppa Italia a Marsala

Sorpresa Soverato: presa Cecato Nuova palleggiatrice per Breviglieri: la 21enne jesina prelevata dal Pesaro di DANIELA CRITELLI SOVERATO – Sembrava che dalla “Perla dello Ionio” non sarebbero più arrivate notizie di mercato. Invece, nel pomeriggio di ieri, la società di Antonio Matozzo ha reso noto di aver ingaggiato una nuova palleggiatrice, dopo aver salutato la giovane Francesca Galeotti, uno dei primi ingaggi, che dopo solo un mese di preparazione lascia il club biancorosso. Il nome dell’ultima arrivata in casa Soverato è quello di Giulia Cecato, ventunenne jesina, alta 183 cm. La giovane marchigiana, nella scorsa stagione, ha disputato un buon campionato a Pesaro in B1 vestendo la maglia titolare, squadra con la quale, per uno strano scherzo del destino, militava anche la giovane Francesca Galeotti. Non si conoscono le motivazioni che hanno portato al prematuro addio. La società, patron Matozzo in testa, si riserva di spiegare i motivi della scelta nei prossimo giorni e si trincera dietro il silenzio. Si attende, adesso, nel centro catanzarese l’arrivo di due atlete. Oltre alla Cecato non è ancora giunta nella cittadina ionica Desi Nikolova, ancora impegnata con la sua nazionale, il cui arrivo è previsto per domani. Intanto in casa Soverato si lavora alacremente per arrivare nella migliore condizione all’esordio in coppa Italia, sabato prossimo a Marsala. Dopo quattro settimane di intenso lavoro, Breviglieri ha concesso due giorni di riposo alle sue ragazze che sono rientrate in palestra nella giornata di ieri, per cominciare a preparare l’esordio stagionale in Sicilia. La gara valida per gli ottavi di Coppa Italia fra Marsala e Soverato è stata anticipata a sabato 22 alle 18, come ufficializzato nei giorni scorsi dalla Lega, su richiesta della società siciliana, mentre resta invariata la data della gara di ritorno. Proprio per questo motivo la società ha anticipato la partenza, alla volta del centro siciliano, a venerdì. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Volley B2 femminile. Novità a Bisignano

Tris della Bcc Mediocrati Pagani, Tortora e Fiorini Il presidente Cairo prepara altri due colpi di DANILO PUCCI

Giulia Cecato, ultima arrivata in casa Soverato; a sinistra: Matozzo

Tennistavolo. Squadra inserita nel girone Nord

Festa per l’Asd Castrovillari C’è il ripescaggio in serie C2

L’Asd Tennistavolo Castrovillari in posa e al gran completo

CASTROVILLARI – È stata accolta dal comitato regionale la richiesta fatta per il ripescaggio della Asd Tennistavolo Castrovillari nel campionato di serie C2. Un meritato salto di categoria che vedrà i pongisti castrovillaresi giocare nel girone Nord. Sette le squadre inserite in questo girone. Si tratta delle due formazioni crotonesi del New Tennis Tavolo e Antares, il Tennis Ta-

LAMEZIA TERME – Si è conclusa la 39° edizione del Torneo di Tennis di Ferragosto abbinato quest’anno al 3° Trofeo Saverio Calfa, organizzato dal Circolo Tennis Soveria Mannelli. Un’edizione che, come le altre, ha riscosso un notevole successo e un grande apprezzamento da parte del pubblico, vista la qualità dei partecipanti al torneo. Gli incontri si sono svolti sui campi del Circolo Tennis Lamezia in Contrada Magolà. L’edizione attuale, sotto la direzione di Emilio Marasco e Raffaele La Scala, ha visto la partecipazione di molti atleti provenienti soprattutto dalle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Numeroso il pubblico presente, che non si è lasciato intimorire dalla pioggia che per un giorno ha anche causato l’interruzione del torneo. I protagonisti delle semifinali sono stati due atleti del Circolo Tennis Lamezia Boys, Alberto Mercuri e Carmelo Ascioti, e due del Circolo Tennis Lamezia, Giancarlo Zurzolo e Fancesco Staglianò. A spuntarla sono stati Zurzolo e Ascioti, che hanno disputato una grande finale. La meritatissima vittoria è andata ad Ascioti, che si è imposto con un secco 6-3; 6-2, riscattando la sconfitta di misura,

volo Catanzaro, la Polisportiva Bashkim Spezzano Albanese e le due formazioni di Cassano Jonio la “A” e la “B”. Nel giorne Sud si sfideranno Vibo, Polistena la Tennis Tavolo Dmt Petroli Piscopio e le reggine Galaxy,Casper, Tennis Tavolo e Altro e Amatori reggini. m. m.

si è assicurato la giovanissima Elena Fiorini, nella BISIGNANO – Dopo tante passata stagione agli ordivoci e tante ipotesi, final- ni di coach Montemurro mente arrivano i primi no- in quel di Cirò. La giovane mi per la Bcc Mediocrati. È schiacciatrice ha dimostata ingaggiata infatti la strato già nello scorso palleggiatrice Claudia Pa- campionato di essere molto incisiva in gano, l’anno attacco ma scorso nelle meno perforfila della mante nella Volley Mafase di riceglie sempre zione-difesa. in B2. La Tanto lavoro palleggiada fare quintrice pugliedi per il coach se si sta già bisignanese allenando che intanto agli ordini sta facendo di Maurizio sudare e non Iaquinta e poco le prosta inizianprie ragazze do a prendeper raggiunre confidengere quanto za con le prima una nuove combuona condipagne. zione fisica. A chiudePer quanto re la diago- Claudia Pagano riguarda la nale con Pasquadra ingano è arrivece il presivata l’oppodente Cairo sta Betty sta lavoranTortora, che do per piazzanelle ultime re gli ultimi due stagioni due colpi di ha militato mercato, ovcon l’Isernia vero un censempre in trale e un poserie B2. La sto 4. Quangiocatrice di do Iaquinta posto 2 è reavrà a dispoduce da una sizione l’intestagione ra rosa allora travagliata si potranno a causa di un fare previsiobrutto inforni circa il tunio che campionato l’ha tenuta che attende la lontana dai Betty Tortora Bcc Mediocampi di gioco per molti mesi. Sarà crati Bisignano, con gli ulcompito quindi del coach timi due acquisti che sabisignanese tirare a luci- ranno l’ago della bilancia. do il nuovo acquisto e ri- Servono infatti due giocaportarla nelle migliori trici forti che possano dacondizioni fisiche per per- re qualità ed esperienza almetterle di esprimersi al la formazione bisignanese, in ruoli molto delicati meglio. L’altro colpo di mercato come quello del primo cenpoi riguarda un posto 4, trale e del primo ricettore. con il presidente Cairo che © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tennis. Grande partecipazione a Lamezia: in finale battuto Zurzolo

Ascioti si aggiudica il “Trofeo Calfa”

I due finalisti Zurzolo e Ascioti

proprio in finale, subita l’anno scorso per mano di Piergiorgio Russo. A premiare i finalisti c’erano il presidente del Comitato regionale Calabria, Giuseppe Lappano, il vice Mauro Lento, il delegato della provincia di Catanzaro, Andrea Massimilla, il presidente del Circolo di Soveria, Franco Sirianni, e il consigliere Peppe Chiodo. Durante la cerimonia è stata ricordata la figura di Saverio Calfa, scomparso tre anni fa, e del suo attaccamento allo sport, la targa in sua memoria è stata consegnata a Carmelo Ascioti come migliore atleta lametino. L’assessore allo Sport del Comune di Lamezia Terme, Rosario Piccioni, ha invece voluto evidenziare come lo sport sia in grado di unire, proprio come ha fatto in questo caso avvicinando due città, Soveria e Lamezia, e i due rispettivi Circoli tennistici. E l’anno prossimo, questa la speranza di tutti, è che questa competizione possa diventare un Torneo Open.

ATLETICA Reggio, la Cantarelli getta il peso a 14,54 ROMA – A Rieti, in occasione dei campionati regionali categoria Allievi, 4,20 nel salto con l’asta per la primatista nazionale juniores Roberta Bruni (Studentesca CaRiRi), bronzo ai Mondiali under 20 di Barcellona. Tra gli altri risultati ottenuti nell’impianto reatino, 7,79 (+1.4) di Emanuele Catania nel lungo, 17,74 di Daniele Secci nel peso e 13.68 (-1.5) sui 100hs per Veronica Borsi, tutti e tre delle Fiamme Gialle. Nei 200 metri il quattrocentista tricolore assoluto indoor Lorenzo Valentini (Studentesca CaRiRi) è il più veloce in 21.21 (+1.0), con Leonardo Capotosti (Fiamme Gialle) ad aggiudicarsi i 400hs in 51.01. In evidenza poi la junior Monia Cantarella (Studentesca CaRiRi), che a Reggio Calabria ha ottenuto 14,54 nel peso. Si sono svolti a Bassano del Grappa (Vicenza) i campionati veneti under 20, con Francesco Turatello (Atl. Vicentina) atterrato nel lungo a 7,42 (+1.5), miglior prestazione italiana stagionale di categoria. Doppietta fra gli allievi per Andrea Caiaffa (Fiamme Oro), con 53,76 nel disco e 17,64 nel peso.


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BASKET

Martedì 18 settembre 2012

40ª edizione Sant’Ambrogio. Il coach reggino torna nella sua città alla guida del Matera

Benedetto riabbraccia la sua Viola «Sogno un giorno di allenarla. Costruita una squadra da prime posizioni» di GIOVANNI MAFRICI REGGIO CALABRIA – Ci avviciniamo vertiginosamente alla “Quarantesima edizione”del Trofeo Mario e Iliano Sant’Ambrogio. Kèrmesse che ha scritto la storia della palla a spicchi e si propone come una delle più longeve manifestazioni cestistiche della penisola. In campo ci sarà chiaramente la Viola che esordirà davanti al proprio pubblico in scena accanto a Capo D’Orlando, Agrigento e Matera. I lucani sono allenati da un volto arcinoto del basket reggino: il vincente Gianni Benedetto, che abbiamo intervistato per il nostro giornale. Coach è una grande emozione giocare questo torneo nella sua città? «Non c’è dubbio, non nascondo che l’invito da parte della famiglia Sant’Ambrogio mi ha riempito d’orgoglio vuoi perché per me il Trofeo Sant’Ambrogio è stato un punto di riferimento importante per la mia crescita evuoi perchéè laprima occasione per vedere all’opera la nostra squadra, la Viola. Prima da ragazzino tifoso, poi da addetto ai lavori questo era un appuntamento importante dove non mancavo mai, ero sempre presente. Oggi, essere una parte importante del torneo accanto alla mia squadra mi rende orgoglioso ed è un motivo di grande soddisfazione». Si è appreso con piacere che coach Gianni Benedetto conla suasquadra, ilMatera, ha effettuato una bella amichevole precampionato contro il Montegranaro di A1, formazione allenata da Carlo Recalcati dove opera come dirigente Sandro Santoro. Una bella rimpatriata in nero-arancio, vero? «Sì, avevamo intenzione di presentarci al nostro pubblico di Matera contro una squadra di un certo livello. È stata l’occasione migliore per incontrare degli amici e per dare la possibilità a Matera e alla sua città di vedere in campo una squadra della massima categoria. Abbiamo disputato una partita interessante per provare delle cose e per entrare in condizione consentendo al coach Recalcati di effettuare una buona “sgambatura” per arrivare pronto al campionato di massima divisione e a noi di farci trovare pronti per questa Dna». Chi conosce il coach Gianni Benedetto, sa che il taccuino dell’allenatore reggino raggruppa un’insieme infinito di scout riguardante tutti i giocatori militanti nelle serie d’Italia con pregi, difetti, caratteristiche, plus e minus. Il Matera e la Viola, sulla carta, dove sono collocate in un eventuale ranking per la nuova Dna? «La Viola secondo me sta nelle prime posizioni. Credo che il campionato quest’anno sia diviso tra le prime dieci formazioni e le altre. Come si sa le prime nove posizioni prenderanno parte alla nuova Lega Due. Chi arriva tra le prime nove posizioni può volare alto. A mio avviso la Viola, per qualità di giocatori ingaggiati e per l’equilibrio che la squadra ha rientra tra le prima dieci posizioni». Come sta andando il giovane reggino Antonio Smorto? «È un ragazzo giovane che deve maturare sotto tanti aspetti. A mio avviso ha accettato una scommessa im-

Gianni Benedetto con Carlo Recalcati ai tempi della Viola; a destra: un primo piano del coach reggino oggi al Matera

portante perché lasciare la famiglia così giovane non è facile. Cimentarsi cercando di ritagliarsi lo spazio in una Dna è molto difficile. Ha tanto da lavorare ma l’attenzione e l’impegno che mette nel basket è dalla sua parte: speriamo che con il passare del tempo acquisisca anche un minimo di tranquillità. Oggi si vede ribaltato in un mondo completamente nuovo ma sono convinto che abbia

grosse potenzialità e debba solamente metterle in mostra». Coach Benedetto chi “ruberebbe” alla Viola di quest’anno? «Tutti. Fondamentalmente non posso farlo perché sono contento delle scelte che ho fatto, visto che sono giocatori che ho studiato e che ho scelto personalmente. Sono contento di quelli che ho ma credo che la Viola abbia

allestito un roster di prim’ordine nonostante sia partita in ritardo rispetto a tutti gli altri. Grande stima verso tutti i giocatori che io conosco, seguito e scoutizzato». A un certo punto, durante l’estate è sorto un “rumors”: coach Benedetto lascia inaspettatamente Matera e firma per la Viola. Probabilmente erano solo fantasie d’estate ma po-

trebbe anche trattarsi solo di un arrivederci... O no? «Io sono contento che coach Bolignano possa coronare un sogno che io ancora non ho avuto dal basket, ovvero quello di allenare la squadra della propria città da capo-allenatore. Io sono contento per lui e faccio il mio più grosso in bocca al lupo. Allenare a casa mia è un motivo di soddisfazione enorme che mi auguro, un

giorno, di poter coronare anch’io: era il sogno che avevo da bambino che continuavo a perseguire negli anni della grande Viola quando facevo l’assistente a Recalcati, è un sogno che mi auguro di potere realizzare». Le società calabresi si dirigono verso il voto federale. Si parla di una vera e propria campagna politica all’interno di un basket che fa fatica. Coach, c’è tanto da cambiare in questo basket: cosa ne pensa? «C’è tanto da cambiare nel basket calabrese, ma c’è tanto da cambiarenel basket nazionale dove appare ormai scontata l’elezione di Gianni Petrucci, visto che i presidente del Coni si accinge a mettersi alla guida della palla a spicchi. Mi auguro che il suo ritorno dia una svolta politica e delle innovazioni: si nota che la pallacanestro si è fermata e non riesce più ad andare avanti. Idem per il basket regionale: oggi c’è bisogno di un cambiamento, c’è bisogno di forze nuove di gente che abbia voglia, di gente che abbia tempo perché fare il presidente lo si fa senza percepire uno stipendio. Questo è uno sport che per molti, me incluso, rappresenta larga parte della mia vita. È un sogno anche quello per me: una volta finita la carriera d’allenatore, vorrei dare il mio contributo per la causa dirigenziale della mia regione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

A2 femminile. La prima uscita stagionale al “Sant’Ambrogio”

BREVI

Olympia Reggio, finalmente

Viola, il 25 settembre la presentazione

Venerdì la partita con il Ragusa, antipasto di campionato REGGIO CALABRIA – L’Olympia 68 Basketball prosegue la sua marcia di avvicinamento alla sua prima, storica palla a due in serie A2 prevista per il prossimo 6 ottobre in quel di La Spezia. C’è grande fermento nel poter assistere al ritorno in A2 di un blasone come quello reggino che, negli anni 80 e 90 ha creato un grande seguito e ottenuto ottimi risultati. In occasione della 40ª edizione del Trofeo Mario ed Iliano Sant’Ambrogio, l’Olympia 68 si presenterà in campo davanti al pubblico amico. Venerdì 21 settembre alle ore 16,00, Servillo e compagne parteciperanno alla cerimonia di apertura facendo così da battistrada alle due gare maschili previste, affrontando la formazione del Passalacqua Ragusa, anch’essa squadra militante in serie A2. Dagli allenamentoContinua il duro lavoro effettuato dallo staff tecnico biancoverde. Doppie sedute giornaliere di allenamento finora sostenute: la mattina è dedicata all’atletica con il professore Melara mentre il pomeriggio, sotto l’attento sguardo di coach Enzo Porchi, si affinano schemi, tecnica e tattica. ANCORA SUCCESSI. Intanto tutte le ragazze del presidente Melissari sfruttano una breve “libera uscita” per partecipare al meraviglioso spettacolo messo in piedi dall’entourage della Nba Italia all’interno del palcoscenico mozzafiato dell’Arena dello Stretto di Reggio Calabria, ottima occasione questa per “scaricare” la tensione accumulata nelle gambe. Anche qui arriva un successo che in questo caso potremmo definire “doppio” per la formazione Olym-

Nba Italia da sballo per le atlete neroverdi Che finale

REGGIO CALABRIA – È fissata per martedi 25 settembre, alle ore 20,00 presso il circolo Tennis Polimeni di Reggio Calabria, la presentazione ufficiale della Viola Reggio Calabria. La stampa, i tifosi e gli appassionati sono inviati a partecipare a un ricco evento, in cui non mancheranno delle apposite sezioni dedicate proprio alle tifoseria.

Montegranaro, Andrews lesione del legamento ROMA – A seguito dell’infortunio occorso nella partita contro la Vuelle Pesaro disputata domenica nell’ambito del “Torneo della Calzatura”, Zachary Andrews è stato sottoposto a tutti gli accertamenti: riscontrata una lesione parziale del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. L’atleta della Sutor Montegranaro, serie A maschile, ha già iniziato le cure.

Cantù, ingaggiata l’ala Andrea Casella Festa Olympia il giorno della promozione in A2; in basso: la Servillo in azione

pia perché il quartetto formato da Ilenia Certomà, Daniela Servillo, Giulia Melissari e Tania Bertan si aggiudica la tappa reggina battendo in finale le agguerrite compagne di squadra Mariam Anechoum, Fabiana Amodeo, Maria Clara Catrini e Loredana Costantino. Risultato sportivo a parte, tanto è stato il divertimento per le ragazze nero-verdi spesso anche impegnate in simpaticissime coreografie assieme alle coivolgenti cheerlearders degli Utah Jazz. Una straordinaria due giorni di sport, quella appena trascorsa sul lungomare della città Metropolitana di Reggio Calabria, una celebrazione sportiva che si ricorderà a lungo. g. m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CANTÙ – La Pallacanestro Cantù ha reso noto di aver ingaggiato per la prossima stagione di serie A maschile l’ala di 196 cm Andrea Casella. Casella, nato a Pisa il 22 settembre del 1990, nella scorsa stagione ha giocato alla Morpho Basket Piacenza, in Legadue, facendo registrare 2,3 punti di media in regular season e 5 punti di media nelle 4 gare giocate dei playoff.

Scafati: accordo con Slay ex Avellino ROMA – La Givova Scafati, Legadue. ha raggiunto un accordo con l’atleta statunitense Ronald Sylvester Slay, per tutti “Ron”. Alto 203 cm, Slay ha già giocato in Italia nelle file di Casale, Montegranaro, Reggio Emilia, Pesaro, Caserta, Varese e, lo scorso anno, Avellino.


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MartedĂŹ 18 settembre 2012


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