PSG KO SENZA IBRA
FIORENTINA: JOVETIC C’È
IBRAHIMOVIC non c'è per squalifica e il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti cade al Parco dei Principi: 2-1 per il Rennes. Sconfitta amara, anche perchè gli ospiti hanno giocato per quasi tutta la ripresa in nove.
LA Fiorentina di Vincenzo Montella ritrova Stevan Jovetic. Il talento montenegrino ha recuperato e a darne notizia è lo stesso tecnico in vista del match con l’Atalanta: «Jovetic ha voglia di esserci e ci ha dato la sua completa disponibilità».
Domenica 18 novembre 2012
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Il caso Il giocatore catanese: «Nessuna offesa a Raciti. È un mio amico di quartiere» Il Cosenza lo sospende, gli ultrà con lui
Salvo, in panchina, dà al fratello la maglia
Il post di Pietro Biccio Arcidiacono sul suo profilo fb
Dedica all’ultrà in cella per omicidio Pietro Arcidiacono mostra la maglia con la scritta “Speziale innocente” COSENZA – L’urlo del gol ancora in gola e il suo primo pensiero è quello di correre verso il fratello Salvo che si presenta in campo e che gli consegna una maglietta. Una canottiera in dotazione alla squadra con su scritto, a pennarello, “Speziale innocente”. Pietro Arcidiacono la imbraccia e corre a farsi inquadrare dalle telecamere per far riprendere e diffondere il suo messaggio. L’innocenza che Arcidiacono, catanese doc, professa è quella di Antonino Speziale uno dei due ultrà del Catania (l’altro è Daniele Micale) condannati per omicidio preterintenzionale, con sentenza passato in giudicato, per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti avvenuta il 2 febbraio 2007 durante gli scontri alla stadio “Massimino” scoppiati mentre si giocava il derby col Palermo. Spezialeè statocondannatoaotto annidireclusione con sentenza definitiva dopo la conferma della Cassazione giunta giovedì. Al compaesano e amico, Arcidiacono, dopo avere realizzato la terza rete dei rossoblù nella gara contro il Sambiase (vinta dai silani 4-3), ha dedicato l’esultanza per il gol con la frase a hoc. Tutto a favore di telecamere (quelle di Raisport che ha trasmesso la partita). Immediata la reazione sul web, con commenti di ogni risma, un po’ meno quella della Nuova Cosenza calcio che in un primo momento non si era avveduta della frase. Poi, col passare dei minuti e il montare delle proteste (i sindacati di Polizia), la decisione di diffondere dichiarazioni a nome del giocare siciliano. «La scritta non era contro le forze dell’ordine o contro la famiglia Raciti - dice Arcidiacono tramite l’addetta stampa della società cosentina - E' stato un gesto di solidarietà per un ragazzo con cui sono cresciuto assieme nello stesso quartiere». A distanza di un’ora la decisione del club di dissociarsi dall’accaduto (nonostante la maglia sia arrivata da un altro tesserato seduto in panchina): «La società Nuova Cosenza Calcio si dissocia dal gesto del proprio tesserato Pietro Arcidiaconoesottolinea lapropriacompletaestraneità ai fatti. La società, inoltre - si legge nella nota diffusa – comunica l’immediata sospensione del tesserato». Seil calciatore sottolineachesitrattadi unsuoamico,enondi offese, va ricordato che giovedì sulla propria pagina Facebook (a nome Pietro Biccio) erano apparse anche queste ultime. “Speziale Innocente...Infami”, quanto scritto alle 12,38 da Arcidiacono. A questo punto si attendono le decisioni della giustizia sportiva. Non solo il giocatore rischia una lunga squalifica, ma anche la società potrebbe pagare per responsabilità oggettiva. Gli ultrà rossoblù, intanto, sono tutti con lui.
IL COISP PROTESTA
«E la Figc ora deve radiarlo»
Già giovedì sulla pagina di Facebook aveva scritto “Infami”
Arcidiacono con la maglia in mano attorniato dai compagni
COSENZA – «La Federcalcio deve punire, in maniera dura ed esemplare, il calciatore del Cosenza, squadra militante nel Campionato dilettanti, che a Lamezia Terme ha esultato per un gol mostrando una maglietta con la scritta «Speziale è innocente», inneggiando quindial giovanecondannato in via definitiva a 8 anni di carcere per l’omicidio dell’ispettore di Polizia Filippo Raciti, ucciso il 2 febbraio del 2007 negli scontri avvenuti in occasione della partita di calcio Catania-Palermo». È quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia. «Il calciatore deve essere radiato e la società duramente penalizzata. Dopo tanti lutti sui campi di calcio – afferma Maccari – non può essere tollera-
to un gesto così irresponsabile, che rappresenta un insulto verso la memoria di Filippo Raciti e il dolore sofferto dalla sua famiglia e dai suoi colleghi, e che non può avere avuto altro scopo se non quello di fomentare ancora odio verso le forze dell’ordine». «Non basta solo la condanna, che comunque deve essere senza se e senza ma - aggiunge Giuseppe Brugnano, segretario regionale Calabria del Coisp - Quanto accaduto oggi allo stadio di Lamezia Terme è un gesto ignobile che non può restare impunito e che deve avere conseguenze serie nel mondo sportivo e non solo. Chiediamo ai tifosi del Cosenza - ha aggiunto Brugnano – di abbandonare domenica prossima gli spalti dello stadio San Vito, in segno di solidarietà nei confronti delle forze dell’ordine».
Pietro Arcidiacono a fine gara posa con la maglia “incriminata” (Foto di Andrea Rosito)
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