il domani

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Mercoledì 20 Aprile 2011

Anno XIV - Numero 109

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

NUCLEARE

REGIONE

Stop del governo che dice no alla realizzazione di centrali

IMPRESE Diamo credito ai giovani agricoltori seminario organizzato da Agia

Un intervento di marketing e promozione per Gioia

a pag » 4

a pag » 11

alle pag » 10 e 11

Operazione di polizia a Reggio Calabria per l’esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare e di tre fermi

Blitz contro la cosca Lo Giudice Sequestrati beni immobili per circa tre milioni di euro tra cui appartamenti e attività commerciali L’INTERVENTO

Il doppiopesismo dei media e della sinistra

Il boss pentito della ’ndrangheta Antonino Lo Giudice, di 52 anni, a capo dell’omonima IL COMMENTO cosca di Reggio Calabria, già detenuto, era stato arrestato venerdì scorso assieme al fratello e ad altre due persone dalla polizia a pag » 3

FEDERALISMO

INDUSTRIALI DELUSI

di Daniele Capezzone

Addizionale comunale Irpef, la critica delle autonomie

portavoce nazionale Pdl

La sinistra farebbe bene a non strumentalizzare le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e meno che mai a usarle come arma di campagna elettorale. Se davvero si ha rispetto del Quirinale, occorre ascoltarne le parole sempre, anche quando non fa comodo, senza cercare di utilizzarle come strumento di contesa o come qualcosa di utile ad una parte politica. Allo stesso modo, non si può tacere il fatto che, sia nei media sia nel mondo politico italiano, c’è un singolare doppiopesismo, in base al quale se ad essere offeso (in qualunque forma) è il Presidente del Consiglio Berlusconi, allora va tutto bene; se invece viene offeso qualunque altro soggetto politico o istituzionale, allora bisogna stracciarsi le vesti. Questo metodo dei due pesi e delle due misure non è serio.

Crescita e competitività, troppi ritardi ROMA - Confindustria approva gli impegni del governo sul fronte dei conti pubblici e le priorità di politica economica indicate, ma ritiene deludente il Piano nazionale di riforme per la crescita e la competitivià del sistema. Così il direttore generale degli industriali, Giampaolo Galli, intervenuto davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul documento di economia e finanza presentato dall’esecutivo nei giorni scorsi.

Il federalismo municipale lascia strascichi di polemica, soprattutto in Calabria, dove le autonomie locali non hanno digerito alcune parti del decreto: «Il decreto sul federalismo fiscale municipale, innova, ma certo non rivoluziona, il sistema dei tributi municipali». Il dissenso sul tanto discusso tassello della riforma federalista è arrivato da Claudio Cavaliere, di Legautonomie locali. La sua protesta è specialmente indirizzata contro l’addizionale Irpef. L’articolo 5 del decreto legsilativo 23/11 prevede che entro 60 giorni dalla data di entrata di entrata in vigore del decreto un dpcm disciplini la graduale cessazione, anche parziale, della sospensione del potere dei comuni di istituire l’addizionale comunale all’Irpef, o di aumentarla se è stata istituita. a pag » 9

CATANZARO Danni erariali per 12 milioni di euro all’Asp, coinvolti 140 impiegati a pag » 13

COSENZA Morte dell’universitario 28enne, la procura procede per omicidio a pag » 19

REGGIO CALABRIA Operazione della guardia di finanza scoperti e denunciati 35 falsi braccianti a pag » 22

L’Europa dovrebbe parlare con una voce sola di Anna Finocchiaro presidente senatori Pd

Sull’immigrazione bisogna parlare con una voce sola, ma purtroppo nell’Europa delle destre questa manca. In pochi mesi, la Tunisia ha accolto circa 150mila immigrati, l’Italia 30mila. La nostra è stata una gestione confusa, vincolata alle posizioni della Lega e inconsapevole della lunga esperienza del nostro Paese, che già ha affrontato emergenze del genere, adottando criteri d’equità, senza concentrare solo in alcuni luoghi gli immigrati, come si è fatto in queste settimane, negando spesso anche il rispetto dei loro diritti fondamentali. La situazione è poi stata recuperata in corsa, ma poteva fin da subito essere affrontata meglio, soprattutto nei rapporti con l’Europa. E a proposito di Europa, penso che quella francese sia stata una posizione eccessivamente rigorosa. Ma va ripetuto che il tentativo del governo italiano di ritenere sufficiente per il passaggio in Francia il permesso temporaneo, ex articolo 20 della Testo unico sull’immigrazione, non stava in piedi, era ovvio, perché Schengen prevede anche il rispetto di altri requisiti. Questa forzatura ha irrigidito i rapporti con gli altri Paesi, in particolare la Francia, e in un clima così esasperato dalle tensioni era prevedibile che potesse accadere un fatto tanto serio, come la chiusura delle frontiere. Sono d’accordo con il Presidente Giorgio Napolitano. L’Europa dovrebbe parlare con una voce sola. Per costruirla, però, non ci si può limitare a invocare l’Europa solo nel momento del bisogno.


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