Giovedì 20 Maggio 2010
Anno XIII - Numero 137
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
EURO
CALABRIA
AUSTRALIA
Borse a capofitto, ancora colpa dei tedeschi: e anche l’euro piange
Per rimettere in sesto l’economia ci un vuole un piano serio, concertato
di Carlo Bassi a pag » 24
di Luigi Bulotta a pag » 2
Talarico riceve una delegazione di veri calabresi di quel continente a pag » 4
Il Governatore, sull’onda della campagna lanciata dal Domani, porta la "questione risparmi" in Consiglio annunciando linea dura
Scopelliti promette tagli e denunce Con noi al telefono attacca: «Ridurrò i compensi e annullerò le azioni clientelari della precedente giunta» IL COMMENTO
di Guido Talarico
Politiche uniformi per risollevare il Sud
Le dichiarazioni sui tagli alla politica rese in aula mi erano appare significative ma un po’ deboli. Allora gli ho telefonato. E il nostro Governatore è stato più esplicito, dunque più convincente: «Faremo dei tagli consistenti al bilancio approvato dalla precedente giunta - ha detto Scopelliti - perché è pieno di misure clientelari. Abbiamo già individuato una serie d’ininterventi che erano di chiara matrice elettorale. Ma certo non ci fermeremo qui ha aggiunto - ho posto il problema dei costi della politica, così come altri governatori hanno fatto in altre regioni d’Italia, è ora stiamo studiando le misure più adeguate da porre in essere. La classe dirigente calabrese deve saper dare il buon esempio». Era quello che volevo sentire perché, come ho detto, le parole registrate in aula mi erano sembrate importanti, un impegno formale assunto davanti al consiglio e per questo vincolante per giunta. Parole importanti ma al contempo equivocabili. Un po’ da vecchio democristiano
Sanità, lavoro, lotta alla ‘ndrangheta e tagli dei costi della politica: queste le priorità del programma di governo che il presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti ha illustrato ieri mattina nel corso della seconda seduta del consiglio regionale. Il Governatore le ha affrontate dopo un preambolo sulla situazione economica "drammatica".
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a pag » 5 e 6
di Giuseppe Pisanu Presidente della commissione Antimafia
Rimborsi spese in occasione di trasferte
Stato economico produttivo: un dramma
La richiesta di rimborso, da parte del dipendente, richiede i dati relativi alla trasferta, la lista analitica delle spese di viaggio e trasporto nonché le altre spese che devono essere riportate analiticamente e i cuidocumentivannoallegatisingolarmente. Nella previgente normativa in vigore fino al 31 dicembre 1997, per poter escludere dalla tassazione i rimborsi spese percepiti dai dipendenti, era necessaria una preventivaautorizzazionescrittarilasciata dal datore di lavoro e inerente alle modalità di svolgimento della trasferta. Dal 1998 non è invece più necessario un documento formale di incarico. a pag » 13
COSENZA Corbelli, leader del movimento Diritti civili, denuncia nuovo caso di malasanità a pag » 31
CATANZARO Uffici giudiziari: il ministro Angelino Alfano a caccia di una soluzione sull’organico a pag » 29
REGGIO CALABRIA Intimidazione a Lombardo: «Criminalità in difficoltà». Sostegno dal mondo politico a pag » 32
È possibile che la celebrazione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia trascorra come una brezza leggera, senza lasciare segni tangibili e pensieri lunghi nella vita politica nazionale? Nel 1911, la celebrazione del cinquantenario fu quasi una mostra dell’"orgoglio italiano", per via dello sviluppo economico e dell’intraprendenza della nostra politica estera. Anche il centenario (declinato nel decennio 1950-1961) con l’Esposizione internazionale di Torino vide il Paese nel pieno del "miracolo economico"e in una temperie politico culturale che conduceva il Risorgimento, l’antifascismo e la forte tensione europeistica a ricomporsi nell’idea unitiva della nazione. Oggi questa idea pare ridotta a mera oleografia, quando non è apertamente negata. Sarà la minacciadellasecessionelanciatadalla Lega nord a metà degli anni Novanta; saranno le reazioni localiste e identitarie alle impetuose ondate migratorie degli ultimi quindici anni; saranno gli echi alterati della nostra storia risorgimentale, dall’anticacontestazionecattolico-temporalista, agli assalti della storiografia gramsciana e alle malinconie mai sopite del neo-borbonismo; sarà tutto questo ed altro ancora, ma resta il fatto che l’Italia di oggi appare spaesata e divisa, mentre il persistente divario economico sociale tra il nord e il sud ripropone la questione meridionale come la principale vena aperta del nostro passato e del nostro presente. segue a pag » 7