Lunedì 20 Giugno 2011
Anno XIV - Numero 168
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
L’EVENTO
RIFUGIATI
Ricco calendario in Calabria per le finaliste di Miss Italia nel Mondo
CHIESA Il Papa: edonismo e sete di potere oggi annullano ogni moralità
Da Malta a Lampedusa, blitz umanitario della Jolie
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E’ ormai emergenza sicurezza in provincia di Vibo Valentia dove da settimane si susseguono le intimidazioni ed i danneggiamenti
Fiamme all’auto del parroco antimafia Vittima il prete della frazione di Pannaconi di Cessaniti ed esponente del coordinamento provinciale di Libera, don Tonino Vattiata L’INTERVENTO
Com’è triste il governo nemico di Roma di Nicola Zingaretti
Il sacerdote che ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà e di vicinanza non ha nascosto tutto il suo stupore per quanto accaduto perché si è trattato di «un gesto - ha detto - inaspettato. La gente è preoccupata ed ha paura» a pag » 10
RIVOGLIONO LA SECESSIONE
Progetto Marocco, la Calabria si apre verso il Mediterraneo
presidente della Provincia di Roma
Che tristezza questo Governo anti Roma, che costringe le Istituzioni a promuovere una raccolta di firme per mantenere nella nostra Capitale le prerogative che sono di tutte le Capitali mondiali. Che tristezza, perché questo Governo all’inizio della legislatura si era riempito la bocca di vuote parole sui fondi per la città e sulla legge per Roma Capitale. Le due vicende, invece, si sono rivelate solo un bluff. Ora, purtroppo, gli unici progetti che questo Governo ha ancora in ballo su Roma sono quelli relativi allo spostamento dei Ministeri, della Consob e dell’Autorità per la concorrenza a Milano, mettere il pedaggio sul Grande Raccordo Anulare e sulla Roma - Fiumicino e, per ultimo, chiudere la Festa del cinema di Roma. E c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di chiamarlo un Governo amico di Roma?
SVILUPPO
Bossi: stavolta non ci fermeranno BERGAMO - Bossi leader unico e capo acclamatissimo dal popolo del Carroccio a Pontida al grido di "secessione" e "Padania libera". Ovazione per Maroni che ha parlato di sicurezza e immigrazione. «Se volete la secessione ci si prepari: la Lega verrà incontro ai popoli del nord. L’altra volta ci ha fermato la Magistratura, questa volta saremo ancora più incazzati» ha detto Umberto Bossi all’ennesimo coro dei militanti leghisti.
REGGIO CALABRIA - Organizzato dall’Assessorato regionale all’Internazionalizzazione,aiProgrammi speciali Ue ed alla Cooperazione, guidato da Fabrizio Capua, si svolgerà, domani a partire dalle ore dieci, nel Salone degli Specchi di Palazzo San Giorgio, a Reggio, il convegno finale del progetto Apq Mediterraneo "Progetto Marocco" Sviluppo dei saperi artigianali tradizionali e integrazione dei sistemi produttivi. Si tratta di un’intera giornata di analisi e studio, in collaborazione con il Co.se.r. Calabria, Cna, Casartigiani, per presentare i risultati del "Progetto Marocco" finalizzato allo screening, alla catalogazione ed alla diffusione dei saperi tradizionali del comparto del tessile calabrese e marocchino. a pag » 6
COSENZA Occhiuto vara una Giunta al femminile cinque donne su nove assessori a pag » 9
REGGIO CALABRIA Nascondeva cocaina tra casa e cantina beccato e arrestato dai carabinieri a pag » 8
CATANZARO Inaugurazione dei nuovi locali del reparto di Neurochirurgia all’ospedale “Pugliese” a pag » 7
IL COMMENTO
Il tema del lavoro torna al centro dell’attenzione di Pier Luigi Bersani segretario nazionale Pd
Cambiare è possibile. Un cambiamento che va riferito alla involuzione del nostro Paese sia in termini economici che sociali e politici dovuto alle scelte sbagliate fatte dal governo Berlusconi. In particolare, il principale fattore di fallimento è la politica del "ghe pensi mi" che ha portato ad un personalismo che ha distratto dai problemi un intero Paese. E’ in questa ottica che rivendico al Partito Democratico il merito di portare al centro dell’attenzione un tema come il lavoro che per noi è la questione numero uno. Invito a misurare la distanza stellare tra quel che diciamo noi e quello che dice il governo e questa maggioranza in queste ore. A testimonianza della validità di tale valutazione ricordo l’esito dei referendum per i quali è stata largamente usata la parola "inaspettato". Ma inaspettato da chi? Ci siamo dimenticati delle battaglie degli operai e degli studenti in autunno. Ci siamo dimenticati delle trasmissioni di Saviano, ci siamo dimenticati di quella grande piazza San Giovanni? Sia le elezioni amministrative che i referendum hanno messo in luce un movimento che sta già raccogliendo i frutti. Per noi quel risultato non era inaspettato, anche se non potevamo prevedere la dimensione. Da tutto questo emerge che il Pd oggi è il primo partito in Italia e quindi chiedo che si abbia più rispetto. *stralci della relazione conclusiva alla Conferenza nazionale sul lavoro di Genova