Martedì 21 Giugno 2011
Anno XIV - Numero 169
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
POLITICA
FONDI POR
Alemanno e la Polverini raccolgono firme contro i dicasteri al Nord
LELE MORA Arrestato l’agente delle star per bancarotta fraudolenta e rischio fuga
Mancini risponde: la Calabria è una regione virtuosa
a pag » 4
a pag » 10
di Michela Mancini a pag » 5
Il Pil calabrese nel 2010 è cresciuto dello 0,3%, con ripresa contenuta degli investimenti e dei consumi familiari dice il rapporto
Bankitalia: è una Calabria che arranca I dati fanno registrare, nel complesso, un lievissimo miglioramento totale, ma quell’incremento è lontano dal dato nazionale: +1,3 L’INTERVENTO
Salviamo il porto di Gioia Tauro i Sindaci di
Nel triennio dal 2007 al 2010 il Pil calabrese era sceso del 5,2% per la crisi. Adesso IL COMMENTO finalmente una lieve ripresa, aiutata dal comparto agricolo con un + 4,1% degli agrumi, +11,9% delle olive, un clamoroso +24,8% dei cereali, bene l’industria +3,9% a pag » 3
IL CALABRESE PIU’ ODIATO
FACCIA A FACCIA Sicurezza, Bersani e Maroni vicini, ma molto lontani
Gioia Tauro, Rosarno San Ferdinando
Preg.mo Presidente del Consiglio, On.li Ministri, On.le Governatore della Calabria, dai mezzi di stampa abbiamo appreso in queste ore che il 22 giugno - presso il Ministero delleInfrastrutture - si aprirà un tavolo tecnico in merito alla gravissima crisi che ha colpito l’attività di transhipment del Porto di Gioia Tauro e che vedrà la partecipazione dei ministeri interessati e deir appresentanti del governo Regionale della Calabria.Questa notizia, se da un lato rappresenta un concreto segno di interesse per le devastanti problematiche che investono l’area portuale gioiese e tutto il territorio pianigiano, ha innegabilmente lasciato l’amaro in bocca ai rappresentanti istituzionali di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, per l’ennesima volta esclusi.
Giuseppe Polimeno fa arrabbiare i francesi ROMA - Il macho italiano che snerva la Francia, come lo definisce il Corriere della Sera. Con le sue dichiarazioni misogine e il suo fare da sciupafemmine in poco meno di un anno ha conquistato grande notorietà Oltralpe. Si chiama Giuseppe Polimeno, ha 40 anni, star di un reality, e recentemente in un sondaggio condotto dal magazine Closer è stato eletto il personaggio televisivo più antipatico dell’anno anche se vuol bene alla mamma...
A un giorno di distanza da Pontida e dagli ultimatum della Lega nei confronti del governo fa effetto vedere il ministro dell’Interno Roberto Maroni seduto a fianco del segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani a parlare di sicurezza. Fa effetto soprattutto l’atmosferacordialeeinterlocutoria che si viveva ieri a Roma nella sala Bernini di via Ripetta alla prima conferenza del Pd su questo tema, un confronto che ha chiamato a raccolta tutti i principali esponenti del partito, dai vertici fino agli enti locali. Ma a smorzare subito il valore delle supposizioni ci ha pensato Emanuele Fiano, responsabile del Forum sicurezza del Pd, che, introducendo il faccia a faccia tra Bersani e Maroni, ha ristabilito le distanze.
segue a pag » 2
di Alessandro Caruso a pag » 8
CATANZARO Per il Porto servono 20 milioni di euro C’è l’impegno del sottosegratrio Misiti a pag » 13
COSENZA Morto il giovane detenuto Bruni Corbelli: una pagina nera della giustizia a pag » 19
REGGIO CALABRIA Scoperti due bunker utilizzati dai latitanti della ’ndrangheta a pag » 23
Sdegno d’obbligo ma bisogna saper reagire insieme di Nicolino La Gamba assessore Solidarietà e trasparenza
Sdegno, sdegno, sdegno! Solidarietà all’amico parroco don Nino Vattiata, dirigente provinciale di Libera , se può servire. Ma fino a quando dobbiamo continuare a scrivere di queste cose? È mai possibile che non si capisce che tutto questo non fa altro che isolare ancora di più questo territorio? È mai possibile che non si capisce il danno che si sta provocando all’intera economia di tutti i comparti produttivi del Vibonese, alle porte della stagione estiva questa guerra non porta da nessuna parte ? Potreicontinuareall’infinitoadomandarmi se è mai possibile in un Paese civile tutto questo, ma credo che il vaso è colmo e basta con le manifestazioni le fiaccolate, ognuno deve fare la propria parte in modo diverso ed incisivo le istituzioni a qualsiasi livello in primis, i cittadini che hanno la responsabilità di non avere tirato fuori l’orgoglio di collaborazione per estirpare la "mala erba". Al Governo che attraverso le sue commissioni non riesce a capire che forse oggi più che mai la presenza fisica a Vibo Valentia darebbe un segnale diverso dalle parole. A voi Signori che fatte questi atti intimidatori deplorevoli una domand : cosa ne pensano i vostri figli, le vostre famiglie di voi che vivete come noi in questa terra? Vi invito a fermarvi e fare un passo indietro rispettando il vostro simile. Non penso che con questi atti otterrete molto, il 99% della popolazione è stanca, ha problemi diversi in un momento storico di grande crisi economica.