il domani

Page 1

LIPPI RISCHIA L’ESONERO

ULTIMATUM A BALOTELLI

SHANGHAI – Marcello Lippi in discussione dopo il ko del Guangzhou Evergrande a Gedda, nell’andata dei quarti di finale della Champions League Asia, sconfitta 3-2 dall’Al Ittihad e rischia l’esclusione. E il tecnico viareggino l’esonero.

LONDRA – Il manager del Manchester City sembra aver perso la pazienza con balotelli: o cambia registro o resta fuori tutta la stagione. Mancini è arrabbiato con Mario per il vizio del fumo. Il tecnico italiano più volte gli ha chiesto di smettere.

Venerdì 21 settembre 2012

Il personaggio Decisivo in Champions allo Stamford Bridge Conte cambia opinione

Euro 0,40 > Anno XV - N. 230 SEDE: T&P Editori SRL - Tel. 0961.023922 - Loc. Serramonda - 88044 Marcellinara (CZ)

Vidal insegue Oscar durante la sfida di mercoledì A destra: Giovinco e Ivanovic

Graffi&Ruggiti

Quel top player che non c’è Anzi, no: Fabio di VALTER LEONE

Quagliarella si prende la Juve «Sono al cento per cento, ma se non gioco... Ci sono abituato» IL CASO

Polveriera Milan lite Inzaghi-Allegri CARNAGO –Polveriera Milan. Non c’è paceincasa rossonera, nel momento più delicato dell’era Berlusconi. Squadra smobilitata che fatica a non subire reti dall’Anderlecht e ora ci si mettono anche i rancori tra ex giocatori e allenatore. La notizia è uscita nel tardo pomeriggio di ieri, ma degli spifferi erano già arrivati in mattinata: una visita di Allegri al centro sportivo Vismara, quartier generale del settore giovanile del Milan, terminata con una presunta lite con Filippo Inzaghi, allenatore della squadra Allievi. Tra i due sarebbero volate parole grosse. L’entourage di via Turati, così come i due protagonisti, hanno minimizzato l’episodio. Sta di fatto che il clima in casa Milan sta diventando ulteriormente incandescente, proprio nella settimana decisiva per il futuro di Allegri. Per la cronaca, ieri la giornata sembrava più che serena: pranzo a Milanello con la squadrae Galliani,cheinquesti giornistafacendo il dirigente, il pompiere e mille altre mestieri. Alcuni giocatori rossoneri, quelli della vecchia guardia, hanno incontrato una delegazione della Curva Sud per confermare il loro impegno in campo. Insomma, una giornata tutto sommato tranquilla, condita anche dal rientro in campo di Robinho, quasi pronto per dare una mano ai suoi compagni: i presupposti per una serata serena, forse una delle ultime per Allegri, c’erano eccome. Poi la notizia che nessuno si aspettava e nessuno voleva leggere. Fabio Quagliarella festeggiato da Marchisio e Asamoah dopo il gol del 2-2 al Chelsea in Champions

TORINO – Top player? La Juventus ce l’aveva in casa ma forse nessuno se n’era accorto. Fabio Quagliarella, una notte da re a Londra e un messaggio forte così lanciato a Conte: l’uomo gol sono io, basta mettermi in campo. Tra le tante belle notizie della squadra bianconera tornata in Champions dopo tre anni non ci sono solo il risultato e l’ennesima prova di carattere, ma una soluzione in più per l’attacco, il reparto che, per mancanza di una grande punta da affiancare a Vucinic, vale per la Signora l’etichetta di magnifica incompiuta. Disastroso Giovinco, deludente dall’inizio della stagione Matri, tanto da non essere schierato a Londra, la Signora rischia di vanificare le pregevoli prestazioni di quest’anno perché Vucinic, genio e sregolatezza, non ha un partner di

peso con cui dialogare. E allora ecco spuntare lui, il più dimenticato, l’uomo che per un soffio non è finito all’Inter nello scambio con Pazzini: Quagliarella i gol li ha sempre fatti ed è diventato celebre per alcune reti di fattura straordinaria, anche con altre maglie. Poco utilizzato, per motivi non del tutto comprensibili, da Conte, questa sembra la volta buona per vederlo in campo con continuità, in attesa del colpo da novanta promesso per gennaio (si punta, come noto, soprattutto a Llorente): c’è un girone di Champions da superare (e dopo le premesse di Londra, l’impresa pare alla portata dei bianconeri) e c’è da reggere sui due fronti anche agli assalti delle pretendenti italiane. «In una grande squadra è normale giocarsi il posto con gli altri, io lo so e accetto le deci-

sioni tecniche. Sono al cento per cento, ma se non gioco... Certe situazioni sono sempre state una costante nella mia carriera», ha spiegato il centravanti nel dopo partita. Domani, con il Chievo, via libera a un ampio turn over, come già era avvenuto a Genova, in tutti i reparti: un indiziato di panchina è senz’altro Pirlo, che dall’inizio della stagione non ha mai regalato prestazioni da incorniciare, anche perché ormai cominciano un po’ tutti, Europa compresa, a marcarlo a uomo; pure Vidal, con una caviglia malconcia, potrebbe seguirlo, insieme a Lichtsteiner, che dovrebbe lasciare il posto a Isla, per il suo esordio stagionale dall’inizio. È una Juventus che sta, poco per volta, riabituandosi al ritmo forsennato dei tre match settimanali e che, soprattutto, ha mo-

strato di non avere paura in un esordio, quello con il Chelsea, che poteva far tremare i polsi. Conte deve ancora capire quanto siano intercambiabili i difensori, perché Barzagli e Bonucci hanno già un bel numero di partite all’attivo: Lucio e Caceres, complici gli infortuni, finora non hanno offerto garanzie assolute. Oggi è già di nuovo vigilia, ma soprattutto è il giorno della prima udienza del Tnas, che si esprimerà in maniera definitiva entro e non oltre il 7 ottobre: davvero in casa Juve, quest’anno, le giornate non sono mai monotone. Ma nella squadra vista mercoledì sera, Conte c’è eccome, anche se non prende posto in panchina: che il tecnico incomba nella testa dei giocatori, è una realtà che ha trovato conferma anche a Stamford Bridge.

accia sfrenata al top player. Per tutta l’estate Marotta ha cercato di regalare alla Juve quel fuoriclasse che potesse garantire il salto di qualità soprattutto in campo internazionale. Ricordate? Van Persie in cima ai desideri di Conte, poi Dzeko, Tevez e Higuain. La corte a Cavani durata il giro di una notte e quella più energica a Jovetic senza avere fatto i conti con la Fiorentina. Gli ultimi giorni di mercato sembrava potessero portare in bianconero Llorente dell’Athletic Bilbao. Porte chiuse, tutto rinviato a gennaio. Forse. L’imbarazzante trattativa con Berbatov e l’ultimo tentativo con Drogba. Alle fine è arrivato Bendtner, poca roba visto che nelle gerarchie di Conte è soltanto il quinto attaccante. L’insostituibile, al momento, è Vucinic nonostante la propensione a spegnere spesso la luce della sua immensa classe. Se fosse più continuo, sarebbe proprio il montenegrino il vero top player dei campioni d’Italia. Ne ha numeri e lo ha dimostrato in più occasioni. Il tormentone di questa prima parte di stagione è noto: chi al suo fianco? Giovinco parte in leggero vantaggio sugli altri, ma in campo internazionale dimostra di non essere decisivo: paga la gracilità fisica, come si è visto mercoledì sera allo Stamford Bridge, sempre in difficoltà nel superare giganti come Ivanovic, David Luiz e Terry. E in Europa sarà sempre così. Anche in nazionale, ai recenti Europei non ha mai inciso quando Prandelli gliene ha dato la possibilità. Matri è un centravanti classico: per sfruttare le sue caratteristiche, la Juve sarebbe costretta a stravolgere il proprio gioco. L’ex Cagliari in area di rigore è un mostro, ma Conte chiede ai suoi attaccanti di partecipare alla manovra e Matri non ama rincorrere gli avversari, prendere palla sulla tre quarti e dialogare con centrocampisti e attaccanti. Ecco che dal cilindro sbuca Quagliarella ma solo grazie al gol di mercoledì sera al Chelsea. Soprattutto in campo internazionale, l’ex Napoli sembra essere l’attaccante ideale: straordinaria la sua prodezza in occasione del 22, ma ancora di più lo è stata la girata che ha scheggiato la traversa in un finale che avrebbe potuto anche regalare la vittoria. Fabio c’è.

C

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie B: domani con il Bari

Prima divisione: brutto colpo

Seconda divisione: il 4-3-2-1

Drago studia un Crotone a trazione offensiva

Contrattopoli amara Il Catanzaro dovrà pagare

Svolta Vigor Costantino con il nuovo modulo

a pagina 4

a pagina 5

a pagina 3


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.