Mercoledì 22 Giugno 2011
Anno XIV - Numero 170
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
ANTITRUST
REGIONE
Catricalà boccia il governo: «Liberalizzazioni ferme»
FONDI UE Pon sicurezza: approvati 31 progetti 5 saranno realizzati in Calabria
Internazionalizzazione, ecco il piano da 12 milioni di euro
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Ordinanze di custodia cautelare per 19 affiliati alla ’ndrangheta considerati i vertici delle cosche tra Asti e Cuneo
Un colpo alle ’ndrine piemontesi In manette è finito anche Giuseppe Caridi, un consigliere comunale di Alessandria eletto nelle file del Pdl L’INTERVENTO
La prospettiva di un mondo di pace e libertà di Giorgio Napolitano
I carabinieri del Ros di Torino hanno sferrato un duro colpo alle cellule piemontesi IL COMMENTO della ’ndrangheta: 19 arrestati. Il procuratore di Torino Gian Carlo Caselli: «Stupirsi della presenza delle cosche al Nord è come stupirsi che la pioggia bagna» a pag » 8
BERLUSCONI ALLA VERIFICA
La rinascita del Catanzaro marchio Gicos, una garanzia
Presidente della Repubblica
Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del 60° anniversario della Convenzione di Ginevra sullo status dei Rifugiati Roma, 20 giugno 2011 Ringrazio vivamente per l’invito che mi è stato rivolto e che ho accolto ben volentieri. Desidero anche esprimere il mio caloroso apprezzamento per la scelta dell’Alto Commissario, l’amico Guterres, di celebrare in Italia, a Roma e all’indomani della sua visita a Lampedusa, la Giornata Mondiale del Rifugiato. La sua presenza tra noi è un segno di attenzione cheaccogliamoconcompiacimento, ed è una preziosa occasione di chiarimento sul tema generale dell’asilo e sulle vicende che di recente hanno in modo particolare coinvolto l’Italia.
CALCIO
Crisi al buio? «Una follia» ROMA - «Considero la richiesta di dimissioni rivolta dalle opposizioni un mero esercizio di propaganda» ha detto Silvio Berlusconi al Senato, dando il via al dibattito sulla verifica chiesta dal capo dello Stato. La «ferma intenzione» del premier è quella di completare il programma di governo per il 2013. Perché mentre «l’ooposizione è divisa», l’alleanza Pdl-Lega è «l’unica in grado di governare il Paese». E poi una crisi al buio sarebbe una «follia».
CATANZARO - Il 6 giugno 2010 e il 20 giugno del 2011 sono due date rappresentano la grandezza dell’attaccamento ai colori giallorossi per i tanti tifosi del Catanzaro. In quattromila al Flaminio di Roma i supporter del capoluogo subirono una delle più grandi umiliazioni della propria storia con un secco 4-0 che spense definitivamente i sogni di rilancio di una società che aveva dato segni di cedimento in corso d’opera. Il 20 giugno di colpo qualcosa è cambiato e non c’è da meravigliarsi conoscendo l’attaccamento alla propria squadra che da sempre ha contraddistinto i sostenitori delle Aquile. Non appena si è sparsa la voce della presenza di Giuseppe Cosentino nella città dei tre colli una fetta di tifoseria si è mobilitata. a pag » 24
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CATANZARO Cittadella regionale a Germaneto, ok della Consulta al progetto esecutivo a pag » 13
LAMEZIA TERME Incontro sull’aeroporto, Misiti: è fondamentale per lo sviluppo a pag » 17
COSENZA Lotta al mutamento climatico, la Provincia assisterà i comuni del Patto dei sindaci a pag » 19
Ancora coltellate per i precari della scuola di Antonio Di Pietro leader dell’Italia dei Valori
Una Camera dei deputati priva di ogni legittimità democratica ha votato la fiducia sul decreto sviluppo: un provvedimento che contiene norme che sono l’ennesima coltellata per i precari della scuola. L’art. 9, comma 18, esclude il comparto scuola dall’applicazione della direttiva europea per la tutela dei precari. In base a quella direttiva, dopo tre anni, i contratti a tempo determinato dovrebbero automaticamente essere trasformati in assunzioni a tempo indeterminato. Con un tratto di penna, il Governo ha cancellato questa tutela per 65mila precari della scuola. Questa norma basterà a vanificare ogni possibile intervento della magistratura in difesa dei diritti dei lavoratori precari della scuola. Il ministro Brunetta potrà continuare a insultarli, definendo "la parte peggiore di questo Paese" proprio chi, spesso con enorme sacrificio, permette alla scuola di andare avanti e per questo andrebbe invece ringraziato. Il nostro emendamento per abolire questa norma odiosa non è stato approvato, così come non è stato approvato quello con cui chiedevamo di riaprire le graduatorie a esaurimento per i neo-abilitati. In questo caso un emendamento identico era stato presentato anche da un deputato del Pdl e la maggioranza aveva detto che lo avrebbe approvato. Invece al governo e alla maggioranza anche questo è sembrato troppo, all’ultimo momento hanno cambiato idea e hanno respinto l’emendamento.