Giovedì 22 Luglio 2010
Anno XIII - Numero 199
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
PIANO CASA
ECONOMIA
Via libera della IV Commissione alla proposta di legge. Critico Guccione
TAGLI
Tremonti fa il punto alla Camera: «Non ci saranno altre manovre»
di Ludovico Casaburi a pag » 8
I parlamentari si tagliano gli stipendi a 550 euro al mese
a pag » 22
di Carlo Bassi a pag » 23
Una pioggia di reazioni segue alle disperanti cifre dell’ultimo rapporto sullo stato del Mezzogiorno
I dati Svimez fan gridare alla secessione Mentre Misiti lancia addirittura l’idea del separatismo, la vicepresidente Stasi parla di tagli e sacrifici IL COMMENTO
Clamorosa risposta del pubblico, adesioni in massa
Per la numero due della Regione i dati sulla nostra economia sono allarmanti ma purtroppo bisogna fare i conti con la crisi dell’economia. Per contro c’è chi come Occhiuto e Oliverio richiama al suo dovere il Paese di Carmela Mirarchi a pag » 4 e 5
CONTRO LA MANOVRA
L’INTERVENTO
Sud, manca una strategia per la crescita di Stefano Fassina
di Raffaele Gentile
responsabile Economia segreteria naz. Pd
Segretario della Uil-Flp
Sono circa 240.000 le adesioni, tutte certificate, confluite sul sito della UIL FPL e circa 3.800.000 le cartoline di protesta partite all’indirizzo del Presidente del Consiglio, dei ministri Renato Brunetta, Maurizio Sacconi, Giulio Tremonti e dei Capigruppo di Camera e Senato. Sono questi i risultati inequivocabili dell’iniziativa di protesta contro la finanziaria promossa dalla sigla sindacale per il 14 luglio scorso. Un’iniziativa per sostenere le richieste di modifica della UIL alla manovraeconomicaesensibilizzare Governo e Parlamento sulla necessità di ripartire i sacrifici in maniera più equa senza gravare ingiustificatamente sul lavoro pubblico,è stata scelta una modalità .....
Esenzione Ici e coltivatori diretti
Ci hanno pugnalato alle spalle... Con un grande striscione esposto davanti al palazzo del Viminale, i poliziotti del Coisp - il Sindacato indipendente di polizia, hanno chiesto le dimissioni del Ministro . È stato un "assalto" in piena regola, pacifico ma rumoroso, quello messo in atto ieri mattina che ha portato davanti al Palazzo del Ministero un esercito di sagome di poliziotti pugnalati alle spalle.
La Corte di cassazione nella sentenza n.15516, uniformandosi alla sentenza della Corte costituzionale, che dichiara infondata l’eccezione di legittimità costituzionale della normativa che limita ai coltivatori diretti iscritti alla relativa gestione previdenziale le agevolazioni, escludendo coloro che non traggono dal lavoro agricolo la loro esclusiva fonte di reddito, esclude l’agevolazione al contribuente che gode di pensione sociale.
segue a pag » 2
a pag » 16
COSENZA Arrestati 67 presunti affiliati a un clan sequestrati beni per 250 milioni di euro a pag » 30
REGGIO CALABRIA Scoperti dispositivi video poker illegali Denunciato uno dei responsabili a pag » 33
CROTONE La domus romana delle sorprese l’antichità rivive in via Discesa Fosso a pag » 34
Il Rapporto Svimez presentato martedì scorso documenta in modo eccellente il drammatico peggioramento delle condizioni del Mezzogiorno. Un peggioramento certamente dovuto, come in altri territori, agli effetti della crisi, ma aggravato dalla completa assenza di una strategia per la crescita del Paese, di una strategia riformista per aggredire i nodi che da decenni soffocano le potenzialità, costituite innanzitutto dagli uomini e dalle donne, del Mezzogiorno. L’assenza di una strategia riformista ha portato il governo a saccheggiare, anche con la manovra ora alla Camera, le risorse dedicate agli investimenti nel Mezzogiorno e a spostarle a spesa corrente ead irresponsabili sprechi elettorali. Il Mezzogiorno non è un problema territoriale, è l’espressione acuta dei fondamentali problemi dell’Italia. Per affrontare il problema Mezzogiorno abbiamo quindi bisogno di una strategia nazionale di riforme. Il federalismo senza forti politiche nazionali diventa, nella proposta della Lega e di Tremonti, fattore di ulterioredivaricazioneterritorialee di indebolimento di tutto il Paese. I principali indicatori economici, occupazionali, produttivi, infrastrutturali sono tutti negativamente contrassegnati, a testimonianza di una sofferenza diffusa tra i cittadini, le famiglie, i territori del Sud. Tutto ciò postula l’esigenza non più rinunciabile né ulteriormente rinviabile di risposte serie, adeguate alla straordinaria gravità della situazione in cui desta il mezzogiorno d’Italia.