Venerdì 22 Luglio 2011
Anno XIV - Numero 200
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
REGIONE
IL MONITO
Sanità, in terza commissione proposte di legge e audizioni
CALCIO Caso Catanzaro: un guazzabuglio giuridico di difficile interpretazione
Napolitano: toghe non fate politica, e si intercetti meno
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Confiscati beni per 7 milioni di euro a Paola e Vibo e sequestrati beni per 5 milioni di euro al prestanome dei Pesce di Rosarno
Colpo alle tasche della ‘ndrangheta Nel mirino della Direzione investigativa antimafia e della Guardia di finanza sono finiti anche hotel di lusso L’INTERVENTO
Il doppio capolavoro della Lega Nord di Nino Lo Presti
Continua la lotta ai patrimoni delle cosche. Nelle operazioni di ieri è stata convalidata IL COMMENTO la confisca ai danni di Spensierato e Ripepi, disposta da una sentenza del 2009 ed è stato attaccato il patrimonio di una delle cosche più potenti del reggino: i Pesce. a pag » 3
TRASPORTI
ECONOMIA DEBOLE
Dima interpella Matteoli: «Trenitalia ci penalizza»
deputato di Futuro e Libertà
La politica italiana, dopo la giornata di mercoledì scorso, non sarà più la stessa, ma a cambiarne definitivamente i connotati sarà d’ora in avanti anche la Lega Nord: la presenza alla Camera di Roberto Maroni ha condizionato il voto del Carroccio, e per il "cerchio magico" di Umberto Bossi c’è ormai solo da suonare il requiem aeternam. I leghisti, guidati dall’influenza ormai dilagante del ministro dell’Interno, hanno compiuto un doppio capolavoro, permettendo di "graziare" al Senato l’esponente del centrosinistra Alberto Tedesco, su cui pendeva un’altra richiesta di arresto. Così facendo da un lato la nuova Lega ha decretato la fine dei suoi rapporti con il Pdl di Silvio Berlusconi, e dall’altro ha inferto una lezione al Pd, facendo valere i propri voti. Da questo momento in poi la politica italiana non sarà più la stessa.
Troppe turbolenze, Pil fiacco, crescita nulla ROMA - L’economia italiana va verso una nuova lunga fase di crescita debole, con il Pil che difficilmente supererà il +1% all’anno. Lo sostiene il centro studi di Confindustria (Csc) nella sua analisi mensile. «La crescita sarà quasi nulla nel terzo trimestre», dicono gli esperti di viale dell’Astronomia secondo i quali si profilano «debolezza della domanda interna, minor forza di quella estera, rispercussioni dalle violente turbolenze finanziarie».
CATANZARO - Giovanni Dima, deputato del Pdl, ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli in merito alla situazione dei collegamenti ferroviari e alle «evidenti carenze di carattere funzionale ed organizzativo che si traducono in molteplici disagi che naturalmente gravano sui passeggeri». «Le cronache giornalistiche - afferma Dima - riportano quasi quotidianamente notizie di disservizi che hanno riguardato sia i treni a lunga percorrenza da e per la Calabria sia quelli a carattere esclusivamente regionale e che si sono tradotti non solo in ritardi sui tempi di percorrenza ma anche e soprattutto in guasti di natura tecnica a volte molto gravi, nell’impossibilità di usufruire dei servizi». a pag » 10
LAMEZIA TERME Omicidio dell’imprenditore Perri, arrestato ex consigliere comunale a pag » 12
REGGIO CALABRIA Tentano di estorcere licenze per poker on line, fermate tre persone a pag » 21
CATANZARO Il sindaco di San Lorenzo del Vallo regala 24 quintali di carta al Tribunale a pag » 15
Passare ai fatti per essere più credibili di Matteo Renzi sindaco di Firenze Partito democratico
Le Province sono un pezzo della Casta. O la politica ha il coraggio di fare alcune cose, per esempio dimezzare il numero dei parlamentari, togliere i vitalizi, dimezzare le indennità, sennò vorrà dire che al prossimo giro si voteranno persone che queste cose le fanno e non le dicono. Sulle Province c’è da essere categorici: dissi che andavano abolite quando ero presidente. Non perché siano il male assoluto, ma sono un pezzo della Casta. Se per un procedimento burocratico uno deve rivolgersi a circoscrizione, Comune, all’Ato, alla Comunità montana, alla Regione, alla Provincia, all’Ue e se ci fosse l’Onu anche quella, con tutti questi livelli le cose non funzionano. Nessuno vuole licenziare i dipendenti della Provincia, mandiamo solo a casa i politici. Per quanto riguarda il clima da monetine evocato da Di Pietro, lui è da una vita in Parlamento: anziché prevedere le monetine dovrebbe fare le cose per risolvere i problemi. E’ stato ministro due volte, è in Parlamento da 15 anni. Questi che profetizzano e non concretizzano mi lasciano perplessi. I sindacati, poi, come i partiti, oggi sono l’istituzione più lontana dai giovani. Ma mentre la politica sta cercando di recuperare un tasso di partecipazione giovanile, per il sindacato è più difficile. Il sindacato è incentrato troppo nel difendere i diritti di chi un posto di lavoro ce l’ha e non dà una mano al precario e anche al 50enne che lo perde. (Radio 24)