Giovedì 24 Giugno 2010
Anno XIII - Numero 172
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
NUCLEARE
IMPRESE
La Consulta respinge i ricorsi proposti da dieci regioni
RICERCA
Por Calabria, fondi e microcredito approvato l’accordo quadro
a pag » 19
L’astrofisica Savaglio in videoconferenza a Vibo
a pag » 7
a pag » 6
FORUM con il deputato catanzarese, che parla già da candidato sindaco di Catanzaro e svela i retroscena delle sue strategie future
Traversa: «Mi candido e vinco senza Udc»
Allarme per i lavori della cittadella della Regione. Spese raddoppiate: «Ma ora me ne occuperò io» L’INTERVENTO
Servono incentivi per aggredire i mercati esteri
L’onorevole Michele Traversa intervistato a Roma nella redazione del Domani. Sulle dimissioni di Olivo spunta la vicenda legata al Catanzaro Calcio e sul futuro del Pdl nazionale lancia l’ipotesi Alfano come successore del premier. di Alessandro Caruso a pagg » 4 e 5
AUGURI AD UN CATANZARESE
IL COMMENTO
I sì per il lavoro e i no per non cancellare i diritti
di Paola De Micheli
di Susanna Camusso
responsabile Pmi del Pd
vice segretaria generale della Cgil
Il Governo, che non ha ancora trovato il tempo per nominare un ministro dello Sviluppo, si concentri per aiutare concretamente le nostre imprese, soprattutto le Pmi e ascolti il presidente di Confindustria. Per le nostre imprese, dopo la rivalutazione dello yuan, si aprono grandi possibilità ad oriente, ne approfitti il Governo per introdurre nella finanziaria delle misure fiscali per agevolare le imprese che esportano, soprattutto quelle che devono operare su scenari lontani. Servono incentivi soprattutto per quelle di dimensioni più piccole che hanno maggiore difficoltà nell’affrontare quel tipo di mercati. Se vogliamo avere una possibilità per il futuro dobbiamo potenziare la nostra capacità di offerta per aggredire i mercati esteri, soprattutto quelli di Cina ed India.
Verifiche fiscali: la fase dell’ispezione contabile
Mussari sarà il nuovo presidente dell’Abi ROMA - Un via libera unanime quello arrivato per acclamazione dal comitato esecutivo che ha approvato la candidatura a presidente dell’associazione bancaria di Giuseppe Mussari, presidente di Monte dei Paschi di Siena, per il biennio 2010-2012 Lo ha annunciato il presidente uscente, Corrado Faissola.
La verifica fiscale condotta dalla Guardia di finanza segue un iter logico che, tendenzialmente, può articolarsi nella fase preliminare di preparazione e poi in quelle successive: dell’accesso, delle ricerche e della raccolta dei documenti, dell’ispezione contabile ed infine della contestazione delle violazioni e della verbalizzazione.Il primo degli aspetti da affrontare è sicuramente quello del luogo di esecuzione della verifica.
a pag » 22
di Gaia Mutone a pag » 15
REGGIO CALABRIA Accordi tra le cosche Condello, De Stefano e Libri: 42 arresti, indagate 30 persone a pag » 32
LAMEZIA TERME Furti in appartamento, fermati 6 uomini nel corso di una vasta operazione a pag » 28
VIBO VALENTIA Lite per i confini di un terreno finisce in sparatoria, ferito anche un avvocato a pag » 35
Vince il sì all’accordo nello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco ma si ferma al 62,2%. I voti a favore dell’intesa tra azienda e sindacati, non sottoscritta dalla Fiom, infatti, sono stati 2.888, 20 le schede bianche, 59 le nulle e 1.673 i no, su 4.642 votanti. Sono questi i dati finali del referendum il cui spoglio si è concluso nella notte di martedì scorso. I sì per il lavoro, dunque, e i no per non cancellare i diritti. La partecipazione al voto era prevedibile, come la prevalenza dei sì: i lavoratori di Pomigliano si sono ritrovati improvvisamente arbitri di una contesa che preme su di loro e sulle loro aspettative personali perché in quel territorio, caratterizzato da un’alta disoccupazione, uno stabilimento come quello della Fiat svolge un ruolo essenziale e non facilmente sostituibile. Anche un voto così particolare, nella sua articolazione tra tanti sì e tanti no, dice che ci vuole sicuramente una soluzione condivisa, come, peraltro, la Cgil ha sempre sostenuto. Tanto più che intese che cancellano diritti sono inefficaci in quanto illegittime. Per questo chiediamo alla Fiat di confermare subito e avviare senza ulteriori attese l’investimento e la produzione della nuova Panda a Pomigliano. Nel contempo sollecitiamo la riapertura della trattativa per un’intesa condivisa da tutti. Al governo Berlusconi che è stato praticamente ininfluente sulle scelte industriali, che ha voluto giocare una sua partita di divisione del sindacato, il voto dice che un paese moderno difende i diritti dei lavoratori.