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Il domani dello sport

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Anno XIV Nr. 264 > euro 1,00 > Domenica 25 Settembre 2011

AZZARA’

CARABINIERI

ROMANO

Il Sudan assicura al Ministro Frattini: rapida la liberazione del volontario a pag » 8

«Se sarò sfiduciato cambierà la maggioranza»

a pag » 2

Coltivare la marijuana Il business delle cosche

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Mezzi in transito bloccati su Corso Mazzini, la "rivoluzione" del traffico sa di baraonda. Automobilisti incerti e scattano le multe

Nuova mobilità, caos a Catanzaro Il centro storico nelle prime ore della mattinata era già percorso da veicoli di ogni tipo. In poche ore il "salotto buono" non esisteva più L’INTERVENTO

Crisi, basta buffonate interventi o elezioni Pier Ferdinando Casini

Quello che viene difficile digerire è lo stravolgimento di un principio che ci porterà a IL COMMENTO sedere tra i tavoli del bar Imperiale o del bar Mignon con l’aperitivo a portata di tubo di scappamento, a fare la gimcana tra le fioriere senza fiori per scansare le auto a pag » 11

BANCHE

PAPA

La Regione realizza un progetto di rilancio

Leader dell’Udc

L’emergenza economica è grave, non si può perdere tempo in ’’buffonate e litigi’’. Il governo, se è in grado, intervenga - evitando di dire ’’cose fumose’’ - altrimenti è meglio andare a nuove elezioni. I dati sulle aziende che chiudono ’sono impressionanti. Invito a non perdere tempo in buffonate o in discussioni inutili sulla legge elettorale. Dobbiamo concentrarci sull’emergenza perchè il rischio Grecia sembra molto vicino. Non perdiamo tempo in litigi. Ma se il governo non è in grado di fare questo, se non riesce ad assumersi le sue responsabilità allora è meglio andare al voto. Il governo è assente, è impegnato in tutt’altro e le forze sociali stanno svolgendo un ruolo di supplenza. Bene quindi l’appello della Marcegaglia. Serve un patto serio per la crescita prima che l’Italia affondi.

Sparatoria prima della messa in Germania Un uomo è stato arrestato dopo aver ferito una agente di sicurezza poco prima dell’inizio della messa di Papa Benedetto XVI nella citta’ tedesca di Erfurt. L’uomo, che sarebbe originario del sud della Germania, ha provato a introdursi con un’arma ad aria compressa nella piazza della Celebrazione ma è stato fermato e ha ferito, a quanto pare di striscio, una agente di una società privata di sicurezza. E’ stato arrestato dalla polizia.

CATANZARO - «La Regione, forse per la prima volta nella sua storia, ha una visione complessiva delle strategie necessarie per valorizzare le grandi risorse disponibili ed il Sistema Bancario calabrese non può perdere questa grande occasione di accompagnare e sostenere l’economia di un territorio che può diventare, anche per esso, una importante opportunità di sviluppo». E’ quanto si afferma in una nota dell’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi. «Intendiamo sostenere e alimentare la fiducia del sistema produttivo calabrese - sostiene Caridi ma è necessario che, insieme, le banche e la Regione credano in un progetto di rilancio dell’economia calabrese per offrire maggiori opportunità alle imprese. a pag » 5

GIRIFALCO Calato un velo sul Parco Eolico Iozzi ha chiesto delucidazioni a pag » 22

FONDAZIONE BETANIA «Risorse carenti e istituzioni assenti» Il triste sfogo di Don Biagio Amato a pag » 16

LAMEZIA TERME Scompare l’imprenditore Tajani: ha dedicato la vita alla lotta contro l’usura a pag » 18

Pronto manifesto delle imprese per salvare l’Italia Emma Marcegaglia Presidente di Confindustria

Un manifesto delle imprese per salvare l’Italia da portare al governo che deve impegnarsi su grandi riforme o Confindustria scindera le proprie responsabilità. Se il governo è disponibile a parlare con noi e le associazioni di impresa di grandi riforme siamo pronti a ragionare, se vuole andare avanti su piccole cosette di manutenzione non siamo interessati. Scindiamo le nostre responsabilità perchè vogliamo un cambiamento vero. Noi vogliamo una vera discontinuità, non siamo più disponibili a vedere piccole cose che non servono a far cambiare passo: ci presenteremo insieme alle altre associazioni di imprese, con un documento, che non è per le imprese, ma un manifesto per salvare l’Italia.


2 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

DALL'ITALIA E DAL MONDO La Lega conferma che mercoledì voterà a favore del ministro dell’Agricoltura

L’avvertimento di Romano al centrodestra «Se sarò sfiduciato cambia la maggioranza»

Michela Mancini ROMA - Dopo Marco Milanese è il turno di Saverio Romano, ministro dell’Agricoltura. La Camera, lo scorso giovedì, ha salvato il primo respingendo una richiesta di carcerazione presentata dalla procura di Napoli. Solo sette voti hanno permesso al deputato del Pdl di goderedell’immunitàparlamentare. Il caso che riguarda Saverio Romano ha caratteriste molto diverse. Innanzitutto, il voto verte su una mozione di sfiducia - e non suunarichiestad’arrestoemanata da una Procura - presentata da Pd e Idv. Le possibilità che la maggioranza dell’Aula si esprima a favore di una richiesta dell’opposizione sono veramente molto ridotte, anche e sopratutto dalla modalità di voto: per Milanese si è votato con scrutinio segreto, mer-

coledì invece il verdetto sarà deciso con voto palese e per appello nominale, come per la fiducia al governo.Insomma: nel caso di Romano i deputati dovranno met-

Maroni: i successi raggiunti nella lotta alla criminalità organizzata sono «l’iniziativa più importante del Governo» terci la faccia, il che neutralizza i franchi tiratori. Inoltre il ministro dell’Agricoltura, accusato di associazione esterna di stampo mafioso, può contare sul sostegno della Lega. Preannunciato da

Marco Reguzzoni e confermato dal ministro dell’Interno Roberto Maroni. «È una mozione di sfiducia presentata dall’opposizione ne sono state presentate in passato, sono sempre state respinte, non vedo francamente perché non si debba fare la stessa cosa». Il titolare del Viminale si allinea dunque alla volontà di Umberto Bossi. «La Lega è sempre compatta, questa è la nostra forza leggo ancora oggi sui giornali stravaganti ricostruzioni, pettegolezzi, analisi dentro la Lega: sono tutte cose inventate». Maroni ha poi ricordato i successi raggiunti nella lotta alla criminalità organizzata. «È l’iniziativa più importante» del Governo (vedi articolo a fianco, ndr). Il Ministro ha ricordato che il giro d’affari della mafia in Italia è «pari a 200 miliardi di euro l’anno. In un momento di crisi economica come quello at-

tuale è ancora più importante prestare attenzione» alle infiltrazioni mafiose, «perché la struttura economica del Paese è più debole». Inoltre, ha sostenuto che, nel contrasto alla criminalità organizzata, le «forze di polizia italiane sono portate come best practices nel mondo, anche dall’Fbi e dalla Cia». Infine, ha tenuto a sottolineare che la «grande alleanza tra tutte le istituzioni, Forze dell’ordine, Governo, magistratura, Parlamento e istituzioni locali, è il primo presupposto per vincere la lotta alla criminalità organizzata». Ma è proprio per l’accusa di associazione esterna di stampo mafioso che il ministro Saverio Romano dovrebbe dimettersi, secondo l’opposizione. A luglio il gip ha chiesto l’imputazione coatta di Romano e la procura di Palermo ne ha chiesto il rinvio a giudizio. Secondo gli inquirenti «nella sua veste di esponente politico di spicco avrebbe consapevolmente e fattivamente contribuito al sostegno ed al rafforzamento dell’associazione mafiosa». Ma la Lega ha promesso: lo salverà. Il ministro dell’Agricoltura è cosciente di essere l’ago della bilancia di una situazione politica molto precaria, e con diplomazia lo fa notare: «Io sono il leader di un partito politico che sostiene il Governo - avverte. Con numeri diversi cambierebbe la maggioranza». Non pensa alle dimissioni, dice: nessuno me le ha chieste, «ho ricevuto solo incoraggiamenti». Nasconde il timore di possibili colpi di mano e ribadisce: «La sfiducia è una cosa che non si realizzerà».

PDL Da Formigoni a Pisanu: la linea che critica la leadership berlusconiana. «Si voti nel 2012» ROMA - Le elezioni nel 2012 sono «la probabilità più vicina» e quindi il Pdl deve attrezzarsi per tenere le primarie per la scelta del candidato premier. È quanto ha detto il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, prima di partecipare a un dibattito organizzato dalla Fondazione nuova Italia. «Mi fa piacere - ha spiegato - che Alfano abbia confermato la necessità di primarie di tutti i livelli. E poiché ieri La Russa ha detto che Berlusconi non si candiderà, bisogna attrezzarsi rapidamente anche per scegliere il nostro candidato premier per le politiche, perché io prevedo che verrà ammesso il referendum non gradito né a noi né ai nostri alleati e quindi immagino che le elezioni nel 2012 siano la probabilità più vicina». «E quindi - ha sottolineato Formigoni - le primarie per la scelta del nostro

candidato premier vanno fatte al massimo nel gennaio 2012». Sembra che il terreno stia franando sotto i piedi del Cavaliere. Pochissimi giorni fa, lo stesso Alfano aveva assicurato che la leadership di Berlusconi sarebbe rimasta tale anche nelle prossime elezioni. Ma ogni giorno, nuove dichiarazioni smentiscono i consensi del Premier. Beppe Pisanu in un’intervista al Messaggero ha ribadito le parole delle scorse settimane. «Serve un Governo forte, se necessario anche senza Silvio Berlusconi». Il senatore del Pdl è preoccupato per il clima che si respira in Italia, dove c’è uno «stato crescente di malessere e tensione sociale». Con il rischio concreto che, precipitando verso elezioni anticipate, «sommando scontro elettorale e rovina economica», i partiti si trovino a fare i conti con la

«collera popolare». Il presidente della Commissione antimafia lancia dunque l’allarme. Invoca un «patto di fine legislatura» che porti a un allargamento della maggioranza, in grado di «tranquillizzare i mercati» e «rimettere il nostro Paese in cammino e condurlo senza traumi a fine legislatura». Pisanu considera l’esito del voto su Milanese favorevole alla maggioranza, che ne esce però «scalfita sul piano numerico e indebolita su quello politico». Tanto che «dopo Milanese sembrano avvicinarsi tanto la Grecia quanto le elezioni anticipate». Pisanu sembra proprio «non aver cambiato opinione» sulla sua richiesta al Premier di fare «un passo indietro».

Pentiti a rischio Mancano i fondi per offrire loro la protezione ROMA - Nel sistema messo in piedi per combattere le mafie, il ruolo dei "pentiti" occupa un posto decisivo. Non è rassicurante l’allarme lanciato dal ministro dell’Interno: il sistema di protezione degli ex mafiosi rischia di naufragare per mancanza di finanziamenti.Roberto Maroni, attraverso una relazione al Parlamento del dipartimento della pubblica sicurezza del dicastero degli Interni, comunica la grave situazione. I dati riguardano il primo semestre del 2010, ma la «fotografia» della situazione è di grande attualità, anche perché la relazione sottolinea che nel 2011 il bilancio dello Stato «ha previsto stanziamenti in misura notevolmente inferiore al solo fabbisogno economico rappresentato per le spese ordinarie». I tagli di spesa sono tanto rilevanti che l’amministrazione della Giustizia non è in grado di pagare puntualmente l’affitto delle case assegnate ai pentiti che ci vivono con una nuova identità per metterli al riparo dalla vendetta criminale. «L’insufficienza di fondi comporta l’impossibilità - si legge nella relazione - di fronteggiare gli impegni di spesa assunti. Malgrado una gestione delle spese molto oculata, l’erogazione dei servizi primari di assistenza è sempre più a rischio». Un aggravio dei costi nei programmi di protezione è imputabile alla lentezza della macchina giudiziaria: «il sistema processuale - si legge nel documento - non corre in ausilio del reinserimento sociale, tenuto conto che spessissimo gli impegni giudiziari dei collaboratori e testimoni si protraggono per tantissimi anni». Insomma, è arduo far «rinascere» un pentito con una nuova identità fittizia, se per lungo tempo deve poi comparire dinanzi al giudice con quella vera. Alla data del 30 giugno 2010 i collaboratori di giustizia protetti erano 957, in lieve diminuzione rispetto al 2000 (erano 1110), forse anche a causa delle minori garanzie offerte per carenza di finanziamenti. Se le cose dovessero peggiorare sarà sempre più difficile che gli ex mafiosi decidano di diventare collaboratori di giustizia. E la lotta alla mafia rimarrà nei libri di storia.


Domenica 25 Settembre 2011 il Domani dello Sport

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PRIMO PIANO L’Arma sta affinando le tecniche investigative. Il ruolo dei cacciatori di Vibo

Coltivare la marijuana Il business delle cosche I. G. E’ il clima che l’Italia intera invidia a una regione come la Calabria a fare la differenza. Le temperature, l’alternanza dei venti, l’umidità sono tutti fattori che, quando si tratta di dover coltivare piante di marjiuana, non possono essere lasciati al caso. E’ per questo motivo, spiegano i vertici regionali dell’Arma dei carabinieri, che malviventi comuni ma anche e soprattutto la criminalità organizzata puntano sulla Calabria per mandare avanti la produzione di cannabis. C’è bisogno di natura incontaminata, campi puliti e rigogliosi, «per questo oggi - afferma il comandante della Legione carabinieri della Calabria - la produzione di marijuana in questo territorio viene considerata di grande qualità». Nella conferenza stampa tenuta in via Marafioti, a Catanzaro, nella mattinata di ieri, il generale di brigata Adelmo Lusi spiega come, nella lotta alla produzione di marijuana, «si è rivelato fondamentale l’utilizzo di tutti i reparti dell’Arma, a partire

dalle stazioni. Se a tutto questo aggiungiamo il lavoro puntuale dello Squadrone cacciatori di Vibo Valentia, ecco che otteniamo quel mix di competenze che ci ha portati a ottenere grandi risultati. Un obiettivo estremamente prezioso alla luce delle nuove tecniche impiegate per l’individuazione dei terreni dove si coltiva la cannabis». Fino al terzo trimestre del 2011 individuate e sequestrate in

Calabria ben 45.802 piante di marijuana, in pratica raggiunto il traguardo tagliato nell’intero 2008. «Spesso - afferma il comandante Lusi - la criminalità utilizza anche piccole piantagioni, il che ha imposto un particolare affinamento delle tecniche investigative. Fondamentale soprattutto il ruolo degli elicotteri impiegati nelle attività in Aspromonte, nella Sila catanzarese così come nel tratto cosenti-

Fino a questo momento nell’anno in corso sotto sequestro oltre 45mila piante Un potenziale valore di 18 milioni di euro

no, in tutte quelle zone insomma dove diventa essenziale anche il saper riconoscere dall’alto il differente colore verde della vegetazione». Servizi che continuamente i carabinieri organizzano sul terrotorio calabrese: «proprio in questo momento è arrivata notizia di un’ulteriore sequestro di 185 piante di cannabis in un terreno impervio del comune di San Luca». Oggi, prosegue il comandante della Legione carabinieri, «le 45mila piante poste sotto sequestro rappresentano un potenziale indotto economico di oltre 18 milioni di euro. Capirete bene che in questo modo andiamo a incidere su una delle principali fonti di approvigionamento della criminalità organizzata calabrese». Secondo quanto sostengono i vertici dell’Arma, una conferma del coinvolgimento della ’ndrangheta nella coltivazione di marijuana in Calabria, «è venuta anche dalla recente cattura del latitante Francesco Perre, già condannato per il sequestro dell’imprenditrice Alessandra Sgarella Vavassori», l’uomo è stato infatti sorpreso a coltivare una piantagione con duemila arbusti di canapa indiana, beccato mentre si accingeva a mettere in moto l’impianto di irrigazione. Insieme al generale Lusi, ci sono anche i comandanti dei comandi provinciali dell’Arma di Catanzaro e Reggio Calabria. I colonnelli Salvatore Sgroi e Pasquale Angelosanto confermano come tutto il quantitativo di droga coltivata sui nostri territori sia destinata sì al mercato della regione, ma anche alla Sicilia e alle regioni del nord Italia.

Nel corso delle attività arrestate 97 persone. Nel reggino scovate 28mila piante

Ben 168 campi individuati, qui c’è il clima ideale i. g. Il contrasto alla coltivazione delle piante di marijuana ha portato i carabinieri che operano sul territorio calabrese a ottenere risultati di assoluto rilievo. Dati evidenziati, nel corso della conferenza stampa di ieri, dal comandante della Legione carabinieri della Calabria Adelmo Lusi. Le oltre 45mila piante poste sotto sequestro nei primi nove mesi di questo 2011 rappresentano un traguardo importante. In tutte le province della regione, secondo quanto reso noto dagli investigatori, la tendenza che si percepisce è sempre la stessa. Non sono molto diffuse le grandi piantagioni con ettari di terreno e migliaia di piante, ma spesso i carabinieri dello Squadrone eliportato cacciatori di Vibo Valentia si sono imbattuti in piccoli appezzamenti che, evidentemente, possono essere occultati più facilmente. Tutto questo, salvo pochi casi sporadici, registrati ad esempio a Joppolo, nel Vibonese, con 9.100 piante sequestrate in un’unica

area; a Rosarno, con due piantagioni rispettivamente di 2.500 e 4.700 piante; e a Samo, nella provincia di Reggio Calabria, con 2.342 piante individuate. Il generale Lusi ha sottolineato come questi risultati siano stati possibili grazie all’impegno di tutti i carabinieri calabresi, evidenziando poi come nell’anno in

corso siano stati individuati ben 168 siti, con 97 persone arrestate e venti denunciate all’autorità giudiziaria. Significativi i dati che emergono nelle diverse province della regione. Sempre facendo riferimento a questi primi nove mesi del 2011, nella provincia di Cosenza sono state sequestrate 1494 piante di

cannabis, il 3,3 per cento dell’intero quantitativo rinvenuto in Calabria. Nella provincia di Crotone sono finite sotto sequestro 175 piante di marijuana, lo 0,32 per cento del totale. Più cospicui i sequestri nel territorio della provincia catanzarese, dove sono state individuate dai carabinieri 2369 piante di cannabis, il 5,21 per cento dei rinvenimenti in Calabria. Ancora più importanti i risultati raggiunti nel Vibonese, con 13.033 piante sequestrate (il 28,7 per cento), e nella provincia di Reggio Calabria con oltre 28mila piante di cannabis individuate e poste sotto sequestro, il 62,46 per cento del totale dei sequestri eseguiti nella regione. Un’altezza media delle piante ritrovate di circa due metri, la conferma - secondo gli investigatori - che la criminalità comune e organizzata pone molta cura alla coltivazione delle piante di marijuana, dedicandosi con attenzione alla scelta della zona più propizia e pensando poi a sistemi di irrigazioni spesso e volentieri evoluti per garantire alle piante l’acqua necessaria per la crescita.


4 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

DALL'ITALIA E DAL MONDO Il ministero del Lavoro comunica gli ultimi dati su falsi invalidi e false pensioni. Contro le 539.077 prestazioni liquidate nel 2009, si è passati alle 462.038 del 2010, cioè 77.039 in meno

Stretta su pensioni invalidità: in un anno calano del 14% Gaia Mutone ROMA – I controlli evidentemente servono. Ciò è chiaramente confermato dagli ultimi dati forniti in materia di falsi invalidi e false pensioni dal ministero del Lavoro. Rispondendo ad una interrogazione parlamentare del capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni, il Ministero ha certificato il netto calo del numero delle prestazioni erogate. Su tutti, è significativo il seguente dato: «contro le 539.077 prestazioni di invalidità civile liquidate nel 2009, nel 2010 si è passati a 462.038, cioè 77.039 in meno». Il che, anno su anno, equivale ad un calo del 14%. Sono inoltre 21.282 le false pensioni di invalidità revocate solo nel 2009 e 371.872 le richieste in meno pervenute nel 2010 rispetto al 2009. Scendendo nel dettaglio delle regioni, si scopre che ad esempio «il Lazio è passato dalle 60.195 pensioni d’invalidità del 2009 alle 46.588 del 2010, la Campania dalle 60.144 alle 49.796 e la Puglia dalle 47.839 a 39.684». Nell’ambito del piano di verifiche straordinarie «nel 2009 è stato

In testa per il numero di revoche a seguito dei controlli straordinari il Sud: Campania, Calabria, Basilicata e Sardegna revocato, su scala nazionale, l’11,69% delle prestazioni su circa 200mila controlli effettuati». In questo caso le regioni maggiormente colpite sono state la Campania con il 19,36% di non conformità (6.706 revoche), la Calabria (13,76% con 2.225 revoche), la Basilicata (12,75% con 252 revoche) e la Sardegna (12,12% con 1.915 revoche)». Passando all’anno successivo, il 2010, la percentuale di non conformità, su circa 100mila controlli scende al 10,2%, con 9.801 revoche totali. Un dato che vede in testa la Sardegna, con il 21,8% di non conformità (1.109 revoche), seguita da Umbria (20,4% con 415

revoche), Campania (21% con 3.325 revoche) e Molise (19,1% con 77 revoche)». E intanto l’operazione "smascheramento" non si ferma: il ministero del Lavoro conferma, infatti, che è in corso lo svolgimento delle oltre 200mila verifiche previste per il 2011 e che altrettante saranno quelle effettuate nel 2012. Un’operazione, ha commentato con soddisfazione il leghista Reguzzoni, che servirà a «garantire un rigore di spesa sulle pensioni di invalidità in linea con le statistiche europee. Ma anche onestà, equità e giustizia nei confronti dei veri invalidi che hanno pagato e pagano per i soliti furbi». Ed è di ieri la scoperta dell’ultimo caso di frode: i carabinieri di Taranto hanno scoperto che fino all’agosto scorso una casalinga ha percepito lapensionediinvaliditàciviledella madre, deceduta nel capoluogo jonico nel 1989. Uno scherzetto che ha causato alle casse pubbliche un danno patrimoniale stimato in 235mila mila euro. La donna, 60 anni, incensurata, è accusata di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

QUOTE ROSA Imprese al palo Poche rispettano la nuova legge ROMA – Solo il 9,3% delle poltrone di amministratore delegato delle aziende italiane è occupato da donne e soltanto il 7,8% delle imprese ha sulle "poltrone che contano" una presenza femminile che supera la nuova norma sulle quote rosa. Mancano poco più di cento giorni Emma Marcegaglia all’entrata in vigore della legge che impone alle aziende quotate in borsa (sulle quali vigilerà la Consob) e a quelle pubbliche di portare la rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione dall’attuale 7% al 20%, ma i numeri sono ancora scoraggianti. E tutto ciò nonostante le pesanti sanzioni previste, tra le quali è incluso anche il decadimento dello stesso cda per mancato adeguamento alla normativa. Attualmente - è stato ricordato ieri nel corso dei lavori del convegno «La crisi si tinge di rosa», svoltosi a Chioggia (Venezia), le imprese oltre i 200 milioni di fatturato con una donna nel cda sono il 36%. La distanza tra norma e realtà è confermata dal dato sulle dirigenti donne che, dal 2009 al 2010, sono passate da 128mila a 115mila.

G20 Il discorso di Draghi al Fmi: «I governi facciano la loro parte» WASHINGTON – «Le attuali tensioni sui mercati finanziari legate ai timori sulla crisi del debito presentano sfide urgenti per le autorità finanziarie. I rischi sul sistema finanziario e sui debiti sono strettamente intrecciati. I governi devono giocare il loro ruolo, rafforzando le loro posizioni di bilancio e Mario Draghi irrobustendo la competitività, attraverso riforme strutturali da realizzare in tempi stretti». Mario Draghi parla ai vertici della finanza e della politica mondiale nella doppia veste di governatore della Banca d’Italia e di presidente del Financial stability board. Nel discorso depositato all’International monetary and financial committee (Imfc), il braccio operativo del Fmi, il futuro numero uno della Bce traccia la strada da percorrere: gestire le istituzioni finanziarie sistematicamente importanti, le banche ombra e il monitoraggio dell’attuazione delle norme.

BREVI

CANCRO Nel 2011 1,3 mln di morti

GERMANIA Paura per il Papa Prima della messa spari vicino all’altare

SPAZIO Il satellite risparmia l’Italia La Nasa: caduto nell’oceano Pacifico

STOCCOLMA – Ogni anno in Europa si registrano circa 3,2 milioni nuovi casi di tumore e nel 2011 saranno quasi 1,3 milioni gli europei che ne moriranno. Nel caso delle donne dopo il tumore al seno è quello al polmone il più insidioso, e questo per l’aumento del numero di fumatrici. L’allarme arriva da Stoccolma dove è in corso il Congresso della Società europea di oncologia medica. I numeri riguardano un gruppo di circa 200 diverse malattie. Allargando l’orizzonte di osservazione al mondo intero, si scopre che in totale sono 12,7 milioni le persone che ogni anno ricevono una diagnosi di tumore, con i Paesi in via di sviluppo che devono fronteggiare la situazione peggiore: nel 2008, il 56% dei nuovi casi e il 63% delle morti per tumore erano concentrati nelle aree meno sviluppate del pianeta.

ERFURT–Mancavanoquasidueoreallamessa chepapaBenedettoXVIavrebbeofficiatonella cittadinatedesca.Intornoalle7delmattino,un uomo,probabilmenteunosquilibrato,haesploso quattrocolpidaun’armaadariacompressa controdueaddettiallasicurezzachestavano controllandounodeivarchidiaccessonella piazzadelDuomo,doveifedeligiàattendevano l’iniziodellecelebrazioni.Glispari,arrivatia diversecentinaiadimetridall’altare,sonopartiti dallafinestradell’appartamentodelpresunto attentatore,untrentenneincensuratooriginariodiErfurt,maresidenteaBerlinoche, aseguitodeicontrolli,èstatofermatoearrestatodallapolizia.L’uomo,cheha negatodiaversparatoenelcuiappartamentosonostatitrovateduearmiadaria compressa,unfucileeunapistola,dovràrispondereditentatelesionipersonali. Secondoquantoriferitodaimediatedeschi,unuomodellasicurezzaavrebbe avvertitounasortadi«punturaallagamba»,accorgendosipoidellapresenzadiun proiettile(cosiddettodiabolo)daarmaadariacompressa.Leoltre30milapersone assiepatesullapiazzanonhannoavutoalcunsentorediquantoaccaduto.Stessa cosaperilPontefice,chehapoicelebratolamessaalle11inpuntosenzaessere «neppureinformato»dell’accadutoesenzanessuncambiamentodiprogramma.Gli inquirenti,delresto,smentisconoqualunquelegametralavisitadiBenedettoXVIeil gestodellosquilibrato.

ROMA – Pericolo scampato. Al termine di una notte durante la quale aveva improvvisamente cambiato rotta, Uars, il satellite americano grande quanto un autobus, evita l’Europa e si disintegra all’impatto con l’atmosfera terrestre passando in direzione est in una vasta zona che comprende Canada, Africa e un’ampia porzione del Pacifico. In un comunicato stampa, la Nasa, l’agenzia spaziale americana, conferma così che, contrariamente alle previsioni, nessun detrito è caduto sul Vecchio Continente. Nonostante non sia stato possibile individuare «con certezza» un orario e un punto di caduta preciso, la Nasa e il Centro interforse per le Operazioni spaziali della base californiana di Vandenberg hanno stimato che l’impatto è avvenuto nella fascia oraria tra le 5,23 e le 7.09 di ieri mattina (ora italiana). La Protezione civile aveva previsto il rientro del satellite alle 6:40, con una finestra d’incertezza che andava fino alle 8:30. Poi dopo il cambio di direzione accertato dall’agenzia americana aveva, definitivamente escluso il rischio detriti sul suolo italiano. Lungo 10,6 metri, largo 4,5 e pesante 5,9 tonnellate, Uars (Upper atmosphere research satellite) è stato in orbita per 20 anni, studiando l’ozono e le altre componenti chimiche degli alti strati dell’atmosfera fino al 2005. Il satellite Uars

Ga.M.


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CALABRIA

Domenica 25 Settembre 2011

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L’assessore Caridi: c’è una strategia di interventi a sostegno di nuovi investimenti. La Regione sta producendo uno sforzo notevole per facilitare l’accesso al credito e per favorire l’incremento degli impieghi finanziari per le Pmi

Un progetto di rilancio per le banche di Carmela Mirarchi CATANZARO - «La Regione, forse per la prima volta nella sua storia, ha una visione complessiva delle strategie necessarie per valorizzare le grandi risorse disponibili ed il Sistema Bancario calabrese non può perdere questa grande occasione di accompagnare e sostenere l’economia di un territorio che può diventare, anche per esso, una importante opportunità di sviluppo». E’ quanto si afferma in una nota dell’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi. «Intendiamo sostenere e alimentare la fiducia del sistema produttivo calabrese - sostiene Caridi ma è necessario che, insieme, le banche e la Regione credano in un progetto di rilancio dell’economia calabrese per offrire maggiori opportunità alle imprese. L’assessorato alle Attività Produttive, in questa ottica, ha prodotto e sta producendo uno sforzo notevole per facilitare l’accesso al credito e per favorire l’incremento della quantità e qualità degli impieghi finanziari per le Pmi e le microimprese calabresi. Nel Piano triennale delle attività produttive sono stati infatti previsti una serie di interventi integrati che consentiranno la creazione di un importante sistema per il rilascio delle garanzie sui prestiti bancari e di importanti strumenti di ingegneria finanziaria che prevedono la istituzione di fondi rotativi per prestiti di diversa na-

di C.M. COSENZA - «L’impegno è quello di lottare per il Mezzogiorno. Banca Carime aumenta impieghi alle imprese e alle famiglie». E’ quanto ha detto a Cosenza il presidente di Banca Carime, Andrea Pisani Massamormile, nel corso di un’iniziativa per i 150 anni di attività dell’istituto di credito, moderata da Attilio Romita. Era il 24 settembre del 1861 quando il Consiglio provinciale di Cosenza, nello stesso palazzo in cui ancora oggi ha sede l’ente Provincia, deliberò la nascita della Cassa di Risparmio della Calabria. «Oggi Carime è altro rispetto all’ente che portava il nome di Cassa di risparmio di Calabria e Lucania, ma non è cambiato lo spirito nell’erogazione dei servizi», ha affermato il direttore generale di Banca Carime Raffaele Avantag-

tura e tipologia finalizzati con tassi di interesse agevolati. In particolare con riferimento al Sistema delle garanzie - prosegue la nota è stato attivato il Fondo di Controgaranzia regionale per euro 51 milioni circa ed è stato pubblicato l’avviso pubblico per l’integrazione dei Fondi di garanzia diretta dei confidi operanti sul territorio regionale per euro 7 milioni circa. L’assessorato ha pertanto destinato alla Garanzia un importo notevole pari ad euro 58 milioni circa. Con riferimento invece agli strumenti messi in campo per l’abbattimento del Costo del denaro è stato attuato un importante intervento per la ristrutturazione finanziaria dei debiti a medio lungo delle Pmi e delle Microimprese, grazie al quale 280 aziende calabresi hanno usufruito di agevolazioni in contributo in conto interessi per euro 5 milioni circa. Sono stati inoltre stanziati, altri 3 milioni di euro da destinare al rifinanziamento della 949/1952 con contributi in conto interesse per prestiti destinati a nuovi investimenti effettuati da imprese artigiane e da microimprese. L’Assessorato ha pertanto stanziato per l’abbattimento del costo del denaro 8 milioni di euro. Con riferimento invece al sistema dei fondi rotativi - prosegue il comunicato - sono stati stanziati euro 45 milioni per l’attivazione dello strumento Jeremie che prevede prestiti agevolati di importo non superiore a 500 mila euro per le Pmi e le Microimprese da restituire con rate mensili o trimestrali.

Sono stati inoltre stanziati euro 25 milioni per l’attivazione dello strumento Mezzanino che prevede l’erogazione di prestiti per un importo massimo di euro 750 mila per le Pmi e le Microimprese da restituire in una o più soluzioni dopo cinque o sette anni correlando la restituzione delle somme a tassi agevolati e/o agli utili di esercizio. E’ stato inoltre stipulato un Protocollo di intesa tra l’Assessorato alle Attività Produttive e la Cassa depositi e prestiti che prevede l’istituzione di un ulteriore fondo rotativo per euro 37 milioni circa per prestiti agevolati alle Pmi ed alle Microimprese. L’Assessorato ha pertanto stanziato per prestiti agevolati alle imprese calabresi 107 milioni di euro che attivano,graziealcofinanziamento bancario, 214 milioni di euro circa. L’entità delle risorse messe

in campo dall’Assessorato per facilitare l’accesso al credito e per incrementare la qualità e la quantità degli impieghi finanziari per le imprese in Calabria è di notevole entità, pari a complessivi euro 171 milioni circa». Per l’assessore Caridi «é però indispensabile capire che il sistema delle garanzie e della finanza agevolata non può prescindere dal sistema bancario che resta quindi il tassello fondamentale affinché il sistema del credito, in Calabria, possa supportare uno sviluppo economico razionale e duraturo. Anche in un momento difficile come è quello attuale per l’economia nazionale e mondiale, la Calabria offre, infatti, grandissime opportunità di investimento e di sviluppo che possono essere colte da una classe imprenditoriale capace e giovane. Ne sono testimonianza i primi dati riferiti al primo semestre 2011, confortanti relativamente al nuovo clima di fiducia che sta contagiando il sistema imprenditoriale calabrese anche in controtendenza con i dati nazionali. Infatti nei primi sei mesi dell’anno sono tornati a crescere gli investimenti fissi ed il 73% delle aziende calabresi si attende, per il 2011, un fatturato in crescita. I dati di cui sopra confortano l’Assessorato circa la necessità di continuare ad operare secondo le linee strategiche indicate nel piano triennale e condivise dal Partenariato economico e sociale».

Iniziativa ieri per i 150 anni di attività dell’istituto di credito

Carime: Mezzogiorno si aiuta con il rigore giato. «Se si riprende a fare credito e ci si allontana dalle lusinghe della finanza - ha sottolineato Massamormile - si ritornerà a produrrericchezza.IlMezzogiorno si aiuta con il rigore non con l’indulgenza». Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha detto che «la storia della Cassa di risparmio s’intreccia con la storia della Calabria. Celebrarla in questa data non è un fatto retorico ma occasione di riflessione sulle ragioni del ritardo nello sviluppo, ragioni da individuare e al contempo occasione per sollecitare le forze produttive, le forze imprenditoriali per un rilancio economico di questa ter-

ra».Oliveriohaancheannunciato che «entro l’anno daremo vita alla banca di garanzia, iniziativa della Provincia e della Camera di Commercio. L’accesso al credito - ha concluso - è fondamentale per le imprese». Nel pomeriggio al teatro Rendano la di consegna delle borse di studio "Premio N. Calipari" e della donazione da parte della Banca Carime al comune di Cosenza della biblioteca storica. La giornata si concluderà con il concerto dell’orchestra sinfonica del conservatorio di musica "S. Giacomantonio" di Cosenza, in programma al teatro Rendano.

«Provvedimenti per imprese giovani è il primo passo» di Ca.Mi. CATANZARO - «Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione da parte della giunta regionale di due provvedimenticheriguardanol’imprenditoria giovanile». E’ quanto afferma, in una nota, il vicepresidente di Confcommercio Giovani, Giuseppe Pedà. «E’ un primo importante passo - prosegue Pedà per aprire i bandi regionali di sostegno alle imprese formate da giovani e iniziare così un percorso per stimolare lo sviluppo e la crescita in una regione che oggi è all’ultimo posto in tutti gli indicatori economici. I nostri giovani, infatti, hanno voglia di mettersi in gioco e costruire da soli una opportunità di lavoro creando nuove imprese nella propria regione. Ringraziamo l’assessore Caridi e il presidente Scopelliti che nei giorni successivi alla sua elezione a governatore proprio in una manifestazione di Confcommercio a Reggio Calabria su nostra esplicita richiesta ha preso un impegno concreto per sostenere l’imprenditoria giovanile con misure efficaci. Il gruppo giovani di Confcommercio - conclude Pedà metterà a disposizione degli aspiranti imprenditori tutto il proprio bagaglio di conoscenze oltre agli strumenti finanziari e agli accordi con gli istituti di credito già operativi».


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il Domani Domenica 25 Settembre 2011

IN CALABRIA Il Presidente della Regione ha aperto i lavori del meeting "Generazione 30" che si svolge a Sciacca (Agrigento)

Scopelliti: modello Calabria riproponibile per l’Italia di C. Mirarchi SCIACCA - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha aperto i lavori del meeting "Generazione 30" in corso di svolgimento a Sciacca (Agrigento). Il Presidente, nel suo intervento, ha evidenziato i risultati positivi del governo calabrese all’interno di un progetto politico che ha tutte le caratteristiche per essere ripreso su scala nazionale. «In Calabria siamo al governo con l’Udc e si è già aperto un confronto con l’Api, vogliamo infatti unificare le forze moderate. Questa esperienza deve servire per un nostro più ampio progetto». Scopelliti ha poi illustrato i particolari della manifestazione del prossimo primo ottobre a Cosenza «per spiegare alla gente quello che abbiamo fatto e quello che faremo. In questo momento di antipolitica è necessario avere il contatto con la gente e il territorio. Non aver paura di ciò». Scopelliti ha ripercorso le tappe

della sua esperienza amministrativa sottolineando che «il buon governo è quello che fa gli interes-

Magarò a Bonifati: la scuola ha un ruolo centrale nella lotta alla ’ndrangheta BONIFATI - Il Presidente della Commissione regionale contro la ’ndrangheta, Salvatore Magarò,intervenuto a Bonifati, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, ha ribadito la «centralità della scuola nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata: occorre sconfiggere l’ignoranza, la rozzezza, la cultura della violenza e della prepotenza per sottrarre alla ’ndrangheta le facili giovani prede. La scuola - ha detto Magarò - ha il difficile, ma fondamentale, compito di disvelare i falsi miti e di fornire ai giovani gli strumenti per la formazione di una coscienza critica e di un’autonomia di pensiero e azione. Contro la ’ndrangheta - ha proseguito il Presidente della Commissione regionale - può più l’educazione e quindi la prevenzione, che la repressione: i magistrati e tutti coloro che sono impegnati quotidianamente nella battaglia per sconfiggere la malapiana delle mafie, riconoscono nell’educazione alla legalità, un elemento imprescindibile, per affrancare il nostro Paese dai condizionamenti e dal controllo della criminalità organizzata, che rallenta lo sviluppo economico, frena la crescita sociale e culturale, mina alla base le libertà e i diritti deicittadini, imponendo le sue regole con violenza e sopraffazione. La scuola calabrese - ha detto

si dei cittadini e non di pochi e dei mafiosi».

Scuola, Cisl: istituti in difficoltà per carenza di personale Ata CATANZARO - «La carenza di posti di collaboratori scolastici e amministrativi (Ata), soprattutto nel settore della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, rischia di vanificare in Calabria gli sforzi per il mantenimento dell’offerta formativa alta». E’ quanto afferma, in una nota, Giovanni Policaro, segretario generale Cisl scuola Calabria. Policaro, nella nota, rileva le «gravi implicazioni per quanto riguarda la vigilanza e, soprattutto, la sicurezza. Cisl Scuola regionale e delle cinque province calabresi, da tempo, ha scritto e sollecitato l’assegnazione di ulteriori posti per collaboratoriconfortatidallenumerose richieste dei dirigenti scolastici della regione. Al presidente della Regione Scopelliti e all’assessore regionale Scopelliti chiediamo un intervento personale e forte sul ministro e sul ministero, per ottenere, così come avvenuto in altre regioni, un copioso numero di posti anche per lenire le sofferenze, forti, dei precari. Apprendiamo, a seguito del sollecito della Cisl Scuola che anche il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio ha scritto al Miur riconoscendo la fondatezza delle richieste per l’assegnazione alla Calabria di ulteriori posti di personale Ata e docente. Al

direttore Mercurio di cui riconosciamo la sensibilità, chiediamo un ulteriore personale intervento sul Miur per sollecitare l’immediata attribuzione dei posti necessari e richiesti, con i quali poter consentire il funzionamento delle scuole

tutte e, quindi, la garanzia necessaria per il dispiegarsi della migliore offerta formativa possibile, in questo particolare momento della vita del Paese».

Caligiuri: investire sulla cultura perchè produce futuro ROSSANO «La Scuola costruisce la democrazia. Essa, crea cittadini consapevoli e le classi dirigenti del domani. Scardinare i vecchi equilibri che hanno portato la Calabria nell’attuale situazione di arretratezza. Cinema, industria creativa, lettura e biblioteche: l’investimento nella Cultura è e deve essere considerato ad alto reddito. Perché produce nel futuro». E’, questo, uno dei passaggi dell’intervento dell’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri, in occasione dell’inaugurazione del Liceo Artistico S. Nilo, svoltasi ieri alla presenza, tra gli altri, del Sindaco Giuseppe Antoniotti e del Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Scarcello, ospitata nella sala rossa di Palazzo San Bernardino. «Una parola che non conoscete oggi è un calcio che riceverete domani - ha scandito Caligiuri, rivolgendo alla platea di studenti, citando Don Milani. La Scuola costruisce la democrazia, perché attraverso di essa, si consolidano cittadini consapevoli e classi dirigenti responsabili. L’investimento nella Cultura - ha scandito l’assessore regionale - è molto redditizio. Le istituzioni guardino con attenzione al cinema, alle industrie creative, alle biblioteche. Certo, cambiare per crescere - ha concluso Caligiuri - comporta fisiologicamente difficoltà e suscita spesso reazioni e freni».

rc

inoltre Magarò - ha al suo attivo un corpo docente maturo, preparato e capace di declinare al meglio la funzione che lo Stato gli assegna. Ma nella nostra Regione gli insegnanti sono chiamati a svolgere un’ulteriore funzione: quella cioè di rinsaldare, nei giovani cittadini, il senso civico e i principi di legalità, spesso fragili ed esili da queste parti. Per questo mi sento molto vicino al corpo insegnante e ripongo molta fiducia nella volontà e nella capacità che dimostrano quotidianamente, pur tra mille difficoltà e spesso nella disattenzione generale, nel portare avanti, con determinazione e passione, la propria missione. Nella scuola nascono i cittadini di domani. Nella scuola calabrese sono riposte le maggiori aspettative per coltivare il seme della "buona pianta": ovvero cittadini e cittadine libere dalla ’ndrangheta, liberi di crescere, liberi di scegliere. A questo "esercito" di insegnanti - ha concluso il Presidente della Commissione contro la ’ndrangheta sono particolarmente vicino ed esprimo la mia riconoscenza per l’impegno supplementare e l’ulteriore carico di responsabilità che sono chiamati a sopportare, nello svolgimento della loro professione, nella scuola calabrese. La battaglia contro la ’ndrangheta, purtroppo, chiama ciascuno di noi a svolgere la sua parte: la si vince solo se riusciremo a mantenere unità di intenti e a garantire un’azione sinergica comune». Nel corso della cerimonia è stata affissa, al Comune, la targa "Qui la ’ndrangheta non entra".

r.c.


Domenica 25 Settembre 2011 il Domani

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IN CALABRIA

Assemblea dei comuni della Locride: non siamo territorio di ’ndrangheta di C. Mirarchi

Reggio Calabria, al via il tavolo tecnico per le politiche sociali

SIDERNO - Riunione ieri mattina a Siderno dell’assemblea dei comuni della Locride. Il presidente dell’associazione, Ilario Ammendolia, sostenuto dalla totalità dei primi cittadini dell’intera Locride, nel suo discorso ha messo in guardia tutte le istituzioni politiche sovraordinate, «non tollereremo più il degrado, l’abbandono, lo schiacciamento e adesso anche la paventata soppressione di servizi sanitari importanti. Disoccupazione e

REGGIO CALABRIA - E’ stato presentato nel Comune di Reggio il Tavolo tecnico per le politiche sociali, voluto dal sindaco fin dalla campagna elettorale, «con l’intento di elaborare, attraverso un confronto continuo e azioni sinergiche, proposte destinate alla creazione di un sistema di servizi sociali innovativo». Lo rende noto il Comune. «Il fine è quello di innescare un meccanismo virtuoso che consenta di dare risposte concrete ai bisogni sociali, coniugando le politiche dell’Ente comunale alle legittime e numerose aspettative del terzo settore».

«Non tollereremo più il degrado, l’abbandono, lo schiacciamento e adesso anche la paventata soppressione di servizi sanitari importanti» criminalità - ha detto - sarà lo scenario in cui saranno costretti a vivere i nostri giovani. Speriamo nei nostri giovani come strumento di recupero e speriamo che essi non vadano via, se dovessero farlo come è già accaduto anche negli anni 50, ci saranno tutti gli elementi per la frammentazione sociale e per imboccare la strada del non ritorno». Pietro Crinò, nel suo

«Se giovani dovessero andare via ci saranno tutti gli elementi per la frammentazione sociale e per imboccare la strada del non ritorno»

Consorzio Tirreno Reggino Molinaro: intervenga la Regione

intervento in rappresentanza dei sindaci, ha parlato di una necessaria collaborazione tra enti, senza appartenenza politica. I sindaci stanno facendo la loro parte per cercare di dare risposte ai territori ed anche in presenza di atti ignobili contro alcuni amministratori locali (erano seduti al tavolo di presidenza i sindaci di Monasterace e San Giovanni di Gerace Maria Lanzetta e Giovanni Pittari recentemente rimasti vittime di attentati intimidatori) siamo dell’idea che ognuno dovrà agire con sensodi responsabilità e correttezza istituzionale al servizio dei cittadini. «Abbiamo bisogno di recuperare compostezza, la Locride non è ’ndrangheta e lo diciamo forte, non è nel nostro dna e cesserà quando sapremo cambiare il corso della nostra storia». Intanto, mar-

tedì prossimo i sindaci hanno ottenuto un confronto con la manager dell’Asp 5 di Reggio Calabria Rosanna Squillacioti per discutere del nuovo atto aziendale che tante proteste e discussioni ha sollevato in senoa tutte le forze politiche del territorio.

«La Locride non è ’ndrangheta e lo diciamo forte, non è nel nostro dna e cesserà quando sapremo cambiare il corso della storia»

REGGIO CALABRIA - «Chi deve intervenire intervenga: Giunta regionale Dipartimento agricoltura e, se del caso, la magistratura». E’ quanto afferma, in una nota, il presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro in relazione alla situazione del Consorzio di bonifica Tirreno Reggino. «Con una laconica ma ufficialecomunicazioneinviata il 23 settembre - è scritto in una nota della Coldiretti - il Commissario del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino Giovanbattista Valensise ha convocato per lunedì 26 settembre, nella sede del Consorzio a Rosarno, i componenti la Consulta e i responsabili provincialidelleorganizzazioni professionali agricole. All’odg vi è un punto che crea i primi sospetti: Elezioni Consortili - Determinazioni. E’ evidente, che qualcosa é accaduto. Le elezioni consortili fissate per il prossimo 2 ottobre,

possono saltare ancora una volta (e sarebbe la terza)sichiedonoidirigentidi Coldiretti, con in testa Filippo Zerbi, ed i consorziati». Adesso basta please, sostiene Molinaro - chi deve intervenire intervenga. In primo luogo la Giunta regionale che ha nominato il Commissario, poi il Dipartimento Agricoltura che ha compiti di vigilanza sugli atti dei Consorzi e se del caso gli organi giudiziari, che possono accertare se vi sono eventuali protezioni a sparuti gruppi che in modo gattopardesco vogliono che nulla cambi. Il dipartimento agricoltura regionale, sia presente con un proprio dirigente alla riunione di lunedì, accerti le responsabilità e ne chieda conto. Non saremo più disposti ad accettare - conclude Molinaro - ulteriori beffe a danno dei consorziati». rc

Nucera(Pdl): un decreto per rilanciare la Locride LOCRI - «Unità e continuità di impegno per giungere presto all’approvazione di un "Decreto per la Locride"». Questa la sollecitazione lanciata questa mattina a Siderno alla riunione congiunta dei Consigli comunali del comprensorio ionico reggino da Giovanni Nucera, Segretario - Questore del Consiglio regionale della Calabria e coordinatore regionale dei Popolari Liberali nel Pdl. «Una legge specifica per il territorio della locride - ha spiegato Nucera - sul modello del "Decreto Reggio" che nacque - ha ricordato - sulla necessità di dare risposte urgenti e definitive a quello che allora fu definito, proprio per la sua complessità e gravità il "Caso Reggio". La stessa situazione che riscontriamo oggi nella locride. Un territorio che va sostenuto, accompagnato ed incoraggiato ad un nuovo sviluppo che sia di

superamento all’isolamento in cui versa, alla carenza di infrastrutture, di servizi, ai bisogni di sanità. Sarà questa l’occasione per dar vita e contenuti a quel progetto complessivo che tutti auspicano per la locride. Un obiettivo verso il quale però - ha avvertito - serve l’unità di tutte le forze politiche ed istituzionali presenti ed operanti sul territorio, e la continuità di un impegno capace di trasformarsi nel tempo in una forte tensione sociale che non potrà essere ignorata. Un Decreto Locride - ha spiegato Nucera - nel quale prevedere ed inserire progetti di recupero dei centri storici, valorizzazione delle risorse culturali, tradizionali, enogastronomiche; esaltare le naturali vocazioni del territorio, sotto il profilo economico-imprenditoriale,masoprattutto,turistico. Accanto a questo - ha aggiunto - agire per

attrezzare il territorio sul piano infrastrutturale. Si sente parlare in queste settimane di autostrada jonica. Ebbene, quale migliore occasione se non quella di uno specifico Decreto che accanto al completamento e trasformazione in una vera e propria autostrada della Statale 106, presuma la realizzazione di ulteriori assi stradali verso l’interno e di collegamento verso il versante tirrenico, come nel caso della progettata Bovalino - Bagnara. E’ una scommessa che abbiamo il dovere di lanciare a noi stessi, come cittadini calabresi, e come classe politica di questa Regione - ha aggiunto Giovanni Nucera - che passa attraverso fatti concreti, decisioni veloci, strategie chiare e condivise da tutti. Ce la possiamo fare». rc


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il Domani Domenica 25 Settembre 2011

IN CALABRIA Il Ministro degli Esteri Frattini ne ha parlato con il collega Alì Ahmed Karti a margine dell’Assemblea generale dell’Onu

Il vescovo mons. Staglianò: guardare il sud come risorsa non come zavorra

Il Sudan assicura: rapida liberazione per Azzarà di C. Mirarchi ROMA - Il caso di Francesco Azzarà, il volontario italiano rapito in Sudan, è stato uno degli argomenti al centro di un colloquio, ieri, tra il ministro degli Esteri Franco Frattini e il collega sudanese Alì AhmedKarti a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. E’ quanto riferisce una nota della Farnesina affermando cheFrattinihaespressol’auspicio e l’aspettativa del governo italiano affinchè si possa giungere ad una rapida liberazione dell’ostaggio. Secondo il ministero degli Esteri,KartiharassicuratoFrattini sull’impegno del governo di Khartoum raccomandando all’Italia di mantenere contatti diretti con le autorità sudanesi che stanno lavorando alla soluzione delcaso. La nota informa che il capo della diplomazia italiana ha ringraziato il ministro sudanese per l’intervento del governo che ha reso possibile un contatto diretto di Azzarà con la famiglia. Francesco Azzarà sta

bene, ma nessuno sa dove si trovi, e nemmeno chi lo abbia rapito. Il 14 agosto scorso Francesco Azzarà, operatore di Emergency, è stato rapito a Nyala, città del Darfur meridionale. Quel giorno Francesco, alla sua seconda missione in Darfur e da circa un anno all’opera in un ospedale pediatrico, è stato prelevato da un gruppo di uomini armati mentre andava in aeroporto per accogliere un collega in arrivo da Khartoum. Dopo il giorno del rapimento, sui media è calato un inquietante silenzio, tanto che dopo due settimane Emergency ha lanciato un

appello, chiedendo ai cittadini e alle istituzioni di mobilitarsi per la liberazione del giovane calabrese. L’appello è stato poi rilanciato da Franco Laratta, deputato del Pd, che ha chiesto l’intervento in aula del Ministro degli Esteri Frattini, per riferire il punto delle indagini e della mobilitazione del Governo italiano. Intanto sulle facciate di Palazzo Vecchio a Firenze, di Palazzo Campanella di Reggio Calabria e negli stadi della serie B calcistica, sono apparsi grandi striscioni rappresentanti il volto di Francesco, nel tentativo di mobilitare l’opinione pubblica.

Fli Calabria: sanità non può essere ridotta a logiche matematiche CATANZARO - «La sanità non può essere ridotta a logiche matematiche«. Lo sostiene il coordinamento regionale di Futuro e libertà. «Le emergenze calabresi sono all’ordine del giorno. L’annuncio che diverse associazioni che operano nel settore della sanità non intendono nemmeno interloquire con la Regione è frutto di un disagio maturato nel tempo e supportato dall’incapacità negli incontri che si sono precedentemente tenuti di trovare la giusta soluzione ai problemi. Riteniamo che affrontare i problemi significa conoscere fino in fondo le criticità che li hanno generati. Quanto sta avvenendo non può essere ricondotto al seguire un piano di rientro dettato da regole matematiche che non fanno altro che procedere ad addizionare o sottrarre numeri. Ma i servizi in questo settore non possono e non devono mai essere improntate a logiche matematiche. Non riusciamo a comprendere - aggiunge Fli Calabria - come gli organi regionali non abbiano ad esempio studiato a dividere le strutture sotto due branche: quelle che erogano prestazioni sanitarie intese come diagnosi e cura dei pazienti e le strutture che, assolvendo ad un servizio sociale, erogano all’interno anche prestazioni sanitarie. Per quest’ultimo caso appare strano che gli ospiti di tali strutture debba-

no pagare una retta e non il versamento integrale della pensione che percepiscono. Inoltre gli ospiti delle cosiddette case di riposo rimangono in carico ai medici di base. Si tratta di un altro costo che potreb-

be essere tagliato. Siamo convinti conclude la nota - che solo questo non possa risolvere la situazione, ma riteniamo che analizzando per bene il problema si possa veramente invertire la rotta».

Trematerra interviene sulle polemiche di Coldiretti su Arcea CATANZARO - L’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra in riferimento ad una nota della Coldiretti a firma del suo presidente Molinaro, cui ha fatto seguito replica da parte del direttore generale di Arcea Pegorari, intervenire con alcune doverose puntualizzazioni. «Con il supporto operativo dell’organismo pagatore regionale Arcea, ad oggi, il dipartimento regionale all’Agricoltura - afferma Trematerra - è riuscito ad erogare tutti i finanziamenti per il settore agroforestale calabrese previsti nella programmazione finanziaria del PSR. Tant’é che nonostante la sua operatività effettiva decorra solo dal luglio 2010, anche grazie all’efficace lavoro di istruttoria condotto dalla regione, è stato raggiunto abbastanza tranquillamente il fatidico obiettivo dell’ n+2, per il 2010. L’erogazione di ulteriori 54 milioni di euro nel corso del 2011 da parte di Arcea - prosegue - è dimostrazione che ci sono le condizioni per il raggiungimento dell’obiettivo di spesa anche per il corrente anno. Questo nonostante la congiuntura economica del settore non sia assolutamente positiva. A ciò va aggiunta la troppe volte evocata problematica della certificazione antimafia. Il quadro della situazione, benché avversato da non poche difficoltà, consente di guardare al futuro prossimo con moderato ottimismo». rc

REGGIO CALABRIA - «Il Sud, da parte più irresponsabile del Paese e più sfortunata in base ai punti di vista, può diventare l’angolatura prospettica di una circolarità aperta, tesa tra terra e cielo». L’ha sostenuto a Castiglione Cosentino, il vescovo di Noto mons. Antonio Staglianò, teologo consulente del Servizio nazionale della Conferenza episcopale italiana per il progetto culturale, che ha discusso del suo nuovo libro intitolato "Una speranza per l’Italia" (Edizioni Paoline) con il presidente della Commissione regionale contro la ’ndrangheta Salvatore Magarò ed il capogruppo dell’Udc alla Regione Alfonso Dattolo. «La tesi centrale del libro, oltre a guardare al Sud come ad una risorsa e non come ad una zavorra, è che "il Sud, anche se resta una terra amara - ha spiegato il vescovo per i pesi che ancora porta, in un tempo non facile dove da una parte si festeggiano i 150 anni dell’Unità e dall’altra si cerca di dividere il Paese, può costituire una speranza, una sorta di laboratorio della speranza per l’Italia intera». Monsignor Staglianò ha posto l’accento sulla "ricchezza culturale, umana e valoriale della gente del Sud. Qui ancora - ha sostenuto - terra della modernità incompiuta, possiamo ritrovare nella contemplazione la forza sorgiva di una vita più trasparente. Il Mezzogiorno può diventare un laboratorio in cui esercitare un modo di pensare diverso rispetto ai modelli che i processi di modernizzazione hanno prodotto. Dando all’efficienza il giusto posto nelle cose da fare, lasciando il primato alle relazioni, allo stupore, alla gratitudine. Occorre rovesciare l’ottica per la quale le patologie del Sud nascerebbero da un deficit di modernità, forse proprio le insufficienze del Sud possono costituire una chance per tutelare la modernità dalla spirale senza ritorno nella quale sembra avviluppare il mondo intero in questo difficile congiuntura». Monsignor Staglianò, interpellato sul tema dei cattolici in rapporto alla politica, ha ribadito che "la Chiesa non è parte in causa, né intende parteggiare per questo e quello. Piuttosto, esige che i cristiani non siano superficiali, e che, anzi, dinanzi alle ingiustizie del mondo e della società, s’indignino, perché la fede, come insegnava sant’Agostino, non é in contrasto con la ragione la quale, al contrario, alimenta la fede. Non basta andare a messa per mettersi la coscienza in pace, bisogna dare forza alla fede e al nostro essere cristiani con i fatti e le opere. C’é un mondo che soffre, che ha bisogno di solidarietà vera e che ci chiama in causa direttamente; e il cristianesimo ha le parole che servono e le risposte giuste per frenare sia il nichilismo disperante di una secolarizzazione infinita e degradante, che il feticismo dello sviluppo ed il totalitarismo della tecnica». Alfonso Dattolo, intervenendo nel dibattito moderato dal giornalista Romano Pitaro, ha apprezzato l’iniziativa del libro sul Mezzogiorno. «Ancora una volta - ha detto - mentre sul Sud si continua a non dire le parole giuste e a non fare le cose che il Mezzogiorno si attende, è la Chiesa, attraverso una delle sue espressioni più autorevoli com’é monsignor Antonio Staglianò, a stanare la politica e l’intellighenzia italiana che spesso guarda alle nostre realtà con occhio carico di pregiudizio. In questo difficile autunno della seconda repubblica, che mette in luce un Paese pericolosamente diviso, una classe dirigente stanca, un debito pubblico tornato a due decenni fa, un’elevata pressione fiscale e un’Italia sfibrata nel morale, mentre se si volge lo sguardo al Sud è solo per ribadire che dal Sud non può venire niente di buono, dobbiamo essere grati alla Chiesa se, sulla scia di importanti documenti elaborati dai vescovi sul Mezzogiorno, a partire dalla lettera collettiva del 1948 nella quale già si segnalava uno sviluppo distorto, per arrivare al documento del 2010 sul bisogno di avere un Paese solidale, si torna a parlare del Sud. Personalmente ha concluso Dattolo - non so dove andrà a parare la crisi politica che è sotto gli occhi di tutti. So per certo, però, che la classe dirigente della futura stagione politica, non potrà che considerare la Chiesa e la sua dottrina sociale come un faro con cui, laicamente, come ci hanno insegnato don Sturzo e De Gasperi, illuminare i percorsi del governo della cosa pubblica».

r.c.


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IN CALABRIA

Idv, un successo la raccolta delle firme contro il porcellum di C. Mirarchi REGGIO CALABRIA «Il successo della raccolta firme a Reggio Calabria per l’abrogazione del Porcellum è da ascrivere ai militanti, ai dirigenti, ai giovani Iv che si sono spesi senza remore e a tanti altri amici che si stanno avvicinando a Idv perché ne condividono percorso e linea politica, ciò, a dimostrare l’ottimo lavoro svolto sul territorio per informare e rendere consapevoli gli elettori. Siamo un partito in crescita che si sta diffondendo sempre di più anL’Idv a che nella nostra e in quesReggio ha già regione ta provincia» si raccolto più legge in una nota diGiuseppeGiordi 4000 firme dano consigliere regionale Obiettivo dell’Idv. «L’entusiasmo dimosraggiunto trato fin qui dai cittadini - continua - è pari allo sdegno che sta attraversando l’Italia nei confronti di chi rimane arroccato nel Palazzo, senza ascoltare le richieste della societù. L’Idv - dice - vuole che agli elettori sia restituito il diritto, sottratto loro dalla porcata di Calderoli, di scegliere chi mandare in Parlamento. Per questo ci siamo buttati a capofitto in questa battaglia di democrazia che permetterà al Paese, al taglio del nastro, di voltare finalmente pagina. In pochissimo tempo abbiamo raggiunto ottimo risultato, che dimostra la volontà di tanti reggini di spazzare via questa pessima legge elettorale e dimostra che i cittadini vogliono contare e sanno assumersi le loro responsabilità per il futuro del paese. L’Italia dei Valori a Reggio ha già raccolto più di 4000 firme e raddoppiato rispetto alla quota assegnata. L’obiettivo, non certo facile - prosegue Giordano- in un

Solenni celebrazioni a Santa Maria del Cedro per la festività di San Pio

Felice Belisario

momento segnato dalla disaffezione per la politica, sembra raggiunto grazie soprattutto all’impegno dei tanti militanti, dei dirigenti di Italia dei Valori, delle Associazioni e dei gruppi spontanei che si sono mobilitati per gridare basta a questo scellerato governo, che tanto male sta facendo all’Italia, tartassando gli strati più deboli, aggravando di conseguenza gli effetti della crisi mondiale. Tra il morire d’inedia e impegnarci in questa difficile battaglia, noi abbiamo scelto di resistere». Nella settimana appena trascorsa anche il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario, è sceso in Calabria per la raccolta delle firme. «La raccolta delle firme per il referendum contro il porcellum, promosso anche dall’Italia dei Valori, sta procedendo a tamburo battente - ha dichiarato -. Siamo vicini al traguardo,

ma serve ancora uno sforzo da parte di tutti per abrogare l’attuale sistema elettorale, che non concede agli italiani una vera partecipazione alla vita democratica del Paese - prosegue -. L’entusiasmo dimostrato fin qui dai cittadini è pari allo sdegno che sta attraversando l’Italia nei confronti di chi rimane arroccato nel Palazzo, senza ascoltare le richieste della società. L’Italia dei Valori - continua Belisario - vuole che agli elettori sia restituito il diritto, sottratto loro dalla porcata di Calderoli, di scegliere chi mandare in Parlamento. In pochissimo tempo abbiamo raggiunto ottimo risultato, che dimostra la volontà di tanti italiani di spazzare via questa pessima legge elettorale e dimostra che i cittadini vogliono contare e sanno assumersi le loro responsabilità per il futuro del paese».

SANTA MARIA DEL CEDRO - Solenni celebrazioni a S. Maria del Cedro per la festività di San Pio da Pietrelcina, una ricorrenza a cui i devoti del padre francescano si sono preparati, nel corso di una tre giorni, iniziata lo scorso 20 settembre, con l’arrivo nella cittadina calabrese di una reliquia del santo, giunta direttamente da San Giovanni Rotondo (Fg). Ad accogliere la preziosa reliquia il parroco don Gaetano De Fino, il vice-parroco don Miguel Arenas, il capogruppo del nucleo di preghiera San Pio della parrocchia "Nostra Signora del Cedro", Saverio Arieta, il frate francescano della confraternita di Lametia Terme, Padre Carlo Bonasso, il sindaco della cittadina Giuseppe Aulicino, il comandante della locale stazione dei Carabinieri, Giovanni Console, e la cittadinanza tutta. Fervida la partecipazione non solo dell’intera comunità parrocchiale, ma anche dei numerosi fedeli provenienti dai centri limitrofi, a tutte le celebrazioni liturgiche che ogni sera si sono tenute alla presenza delle sante spoglie, consistenti in una ciocca di capelli del padre e un fazzoletto col quale San Pio soleva asciugare il sangue che grondava dal suo costato, dal giorno in cui ricevette le sacre stimmate dal Signore. «Un santo - ha ricordato padre Bonasso - che continua a raccogliere sempre più fedeli intorno alla chiesa, per la sua semplice incisività, umiltà e capacità di testimoniare con la propria vita la necessità di amare e di avvicinare a Dio le anime dei fratelli».

Fs Calabria, sciopero del personale a fine mese CATANZARO - Il Gruppo Ferrovie dello Stato informa che le segreterie regionali FILT-FIT-UILT-ORSA-UGL-FAST hanno proclamato uno sciopero del personale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e di Trenitalia della Calabria, dalle 21 del 29 settembre alle 21 del 30 settembre 2011. Saranno possibili modifiche alla circolazione dei treni anche prima e dopo lafine dello sciopero. Si invita pertanto la clientela, prima di mettersi in viaggio, ad informarsi nelle biglietterie e presso gli uffici di assistenza clienti delle stazioni.

Anna Bolle

«Sulla discarica di Cassano avevano ragione gli agricoltori» COSENZA - «L’ordinanza assunta dal Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale, Generale Graziano Melandri, che sospende e vieta il conferimento dei rifiuti presso la discarica di contrada Silva di Cassano all’Ionio, è una vittoria del comitato degli agricoltori e di quanti, in pieno solleone, hanno sostenuto le sue proteste, le sue ragioni, le sue azioni e le sue serie e credibili proposte. Al contrario è una sonora bocciatura della politica dell’amministrazione Gallo, in materia di gestione dei rifiuti e della discarica di contrada Silva. Infatti, i tecnici del Commissario non hanno dovuto e potuto fare altro che prendere atto che i lavori della quarta buca non erano completati e che mancavano i necessari requisiti di sicurezza». Lo afferma il segretario provinciale del Psi di Cosenza, Gianni Papasso. «Tutti sapevano

ed erano a conoscenza, tranne gli amministratori cassanesi - aggiunge - che i lavori a un certo punto avevano subito uno stop, soprattutto, a causa delle note vicende che hanno riguardato l’impresa esecutrice dei lavori. Tutti sapevano, tutti erano a conoscenza, tranne il nostro infallibile Sindaco, che l’impianto antincendio non era completato e che la qualcosa determinava seri rischi per quanti frequentono la discarica, per i poderi e le coltivazioni attigui alla stessa e, soprattutto, per l’ambiente che si sarebbe potuto ulteriormente inquinare in caso di incendio dei rifiuti. Purtroppo, gli interessi economici e, quindi, l’incasso di "quattro denari " hanno fatto perdere la ragionevolezza e il rispetto che ogni essere umano, maggiormente chi ha responsabilità di governo, deve avere per l’ambiente e per la salute pub-

blica. L’incasso di "quattro denari" ha determinato, con spregiudicatezza, lo sversamento in discarica di migliaia di tonnellate di rifiuti in condizioni di sicurezza molto precarie. Speriamo che il generale Melandri faccia verificare ai tecnici dell’Ufficio del Commissario Delegato come avviene la gestione della discarica. Se questo sarù fatto con oculatezza e coscienza - conclude Papasso - si scoprirà che il capitolato d’appalto non viene per niente rispettato, in maniera particolare nella parte che riguarda la compattazione dei rifiuti e della copertura degli stessi con terreno vegetale. Quanto avvenuto, qualora ce ne fosse bisogno, è l’ulteriore dimostrazione del pressapochismo, della leggerezza e dell’infantilismo con cui viene gestita la cosa pubblica». rc


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Domenica 25 settembre 2011

TRIBUNALE DI CATANZARO IL GIUDICE DELL'ESECUZIONE Dr. Giuseppe Cava Nella procedura esecutiva 121/08 RGE ha disposto procedersi alla vendita senza incanto dei seguenti beni: Lotto unico: TERRENO IN CHIARAVALLE: in catasto al F. 35 P.lla 566; Euro 5.738,00 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto, in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile in Cancelleria. L'udienza di vendita ex art. 572 cpc é stata fissata per il giorno 16.11.2011. Nella medesima data é fissata l'udienza ex art. 569 cpc, in caso di mancanza di offerte d'acquisto. Ogni offerente per essere ammesso alla vendita dovrà depositare in Cancelleria, entro le 12.00 del giorno antecedente la vendita, una busta sigillata recante la data della vendita ed il nome del Giudice e contenente domanda di partecipazione (secondo lo stampato fornito dalla stessa Cancelleria) in bollo, fotocopia del documento di identità nonché un Assegno Circolare "Non Trasferibile" intestato a "Tribunale di Catanzaro proc. n. …" di un importo pari al 10 % del prezzo base o del prezzo offerto a titolo di deposito cauzionale. L'offerente, depositando offerta, dichiara di conoscere lo stato dell'immobile. In caso di gara tra più offerenti, l'aumento minimo é fissato in euro 2.000,00 L'aggiudicatario dovrà versare, in Cancelleria, il prezzo d'acquisto - dedotta la già versata cauzione - entro il termine di sessanta giorni dalla data di aggiudicazione. Le spese di trasferimento restano a carico della procedura esecutiva. Si dispone, a cura del creditore procedente, la notifica della presente ordinanza ai creditori non comparsi ex art. 498 cpc entro il termine di quarantacinque giorni prima della scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte d'acquisto. Si dispone altresì che l'ordinanza e la perizia vengano pubblicate entro il termine suddetto, oltre che nelle forme di legge, anche mediante le seguenti inserzioni: - www.aste.eugenius.it - il Domani Catanzaro 21.9.2011 Il Giudice dott. Giuseppe Cava

TRIBUNALE DI PAOLA AVVISO DI VENDITA ALL'INCANTO ( artt. 569, 576 e 591 c.p.c.) Il sottoscritto dott. Fernando CALDIERO, dottore commercialista con studio in

Cetraro alla via F. Pirrino n. 37, nominato in sostituzione del precedente delegato con provvedimento del 21-23/04/2007, vista l'ordinanza di vendita n. 6872 cron. emanata dal Giudice dell'Esecuzione dott. EGIDIO MASELLA in data 16/09/2003 con cui é stata disposta la vendita all'incanto dei beni pignorati nel procedimento esecutivo n. 149/89 R.E. (promosso da S.G.A. s.p.a. già ISVEIMER) cui sono riunite le 287/89 - 198/89- 191/89 -194/89-8/9048/90 e sono state delegate le relative operazioni, visti gli artt. 569, 576 e 591 bis c.p.c., visto i provvedimenti del 15/12/2009, 28/10/2010, 1/02/2011 e 15/09/2011 RENDE NOTO che il giorno 28/11/2011 alle ore 17,00, presso il proprio studio in Cetraro in via F. Pirrino n. 37, si svolgerà l'incanto in distinti lotti dei beni oltre descritti. La vendita avviene nello stato di fatto e di diritto in cui i beni, meglio descritti nella perizia del C.T.U. in atti, ed alla quale espressamente si rinvia, si trovano (anche in relazione al T.U. di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380), con tutte le eventuali pertinenze, accessioni, ragioni ed azioni, servitù attive e passive; la vendita é a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione di prezzo. La presente vendita forzata non é soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere risolta per alcun motivo. Conseguentemente l'esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o difformità della cosa venduta, oneri di qualsiasi genere, ivi compresi, ad esempio, quelli urbanistici ovvero derivanti dall'eventuale necessità di adeguamento di impianti alle leggi vigenti, spese condominiali dell'anno in corso e dell'anno precedente non pagate dal debitore, per qualsiasi motivo non considerati, anche se occulti e comunque non evidenziati in perizia, non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò tenuto conto nella valutazione dei beni. L'immobile viene venduto libero da iscrizioni ipotecarie e da trascrizioni di pignoramenti. Se esistenti al momento della vendita, eventuali iscrizioni e trascrizioni saranno cancellate a spese e cura della procedura. Ogni ulteriore onere derivante dalla vendita sarà a carico dell'aggiudicatario. Ciascun offerente, per poter essere ammesso all'incanto, dovrà presentare, presso il sopra indicato studio, entro le ore 12.30 del giorno feriale precedente l'incanto, escluso il sabato, domanda di partecipazione all'incanto, in regola con il bollo vigente, e dovrà versare a titolo di cauzione,una somma pari al 10% (dieci per cento)

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del prezzo base d'asta ed una somma pari al 15% (quindici per cento) del prezzo base d'asta in conto spese, con due distinti assegni circolari non trasferibili all'ordine del sottoscritto professionista delegato. I partecipanti all'asta hanno la possibilità di ottenere mutui ipotecari per un importo fino ad un massimo del 70/80% del valore dell'immobile come stimato nella perizia a tassi e condizioni economiche prestabiliti da ogni singola banca. Le banche aderenti all'iniziativa sono consultabili sul sito dell'ABI (http://www3.abi.it/AsteImm/). Qualora sia stato azionato nella procedura esecutiva un Credito Fondiario, ai sensi dell'art. 41 della nuova Legge Bancaria (D.Lgs. 1/09/1993 n. 385), l'aggiudicatario, il quale non intenda avvalersi della facoltà di subentrare nel contratto di finanziamento, dovrà versare direttamente all'istituto di credito fondiario, entro il termine di giorni 30 dalla data dell'aggiudicazione, la parte del prezzo corrispondente al complessivo credito dello stesso. L'aggiudicatario, entro il termine perentorio di 60 giorni dall'aggiudicazione, dovrà versare al professionista delegato, il saldo del prezzo di aggiudicazione o di assegnazione, dedotta la prestata cauzione, nonché l'eventuale saldo delle spese, mediante distinti assegni circolari non trasferibili intestati al medesimo professionista. Una copia del presente verrà affissa ex primo comma art. 490 c.p.c, altra copia verrà pubblicata sull'edizione domenicale del quotidiano "Il Domani della Calabria", sul mensile "Aste" e sul sito internet www.aste.eugeniu.it. Il debitore o il custode consentiranno la visita del compendio posto in vendita nei tre giorni antecedenti l'incanto, dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Delle eventuali visite dovrà essere data comunicazione al professionista Delegato. A norma dell'art. 591 bis c.p.c. tutte le attività relative alla vendita saranno espletate presso lo studio del professionista delegato. BENI SOTTOPOSTI AD INCANTO LOTTO N. 1: aggiudicato LOTTO N. 2: aggiudicato LOTTO N. 3: aggiudicato LOTTO N. 4: aggiudicato LOTTO N. 5: aggiudicato LOTTO N. 6: aggiudicato LOTTO N. 7: sospeso LOTTO N. 8: sospeso LOTTO N. 9: magazzino di mq. 44,80, adibito a garage, posto al piano terra, confinante da tutti i lati con corte comune, catastalmente al foglio 5, particella 417/14 (ex schede 2190/802191/80- 2192/80) - cat.C/6- cl 1ªmq. 39, rendita euro 90,64 compresa quota millesimale del lastrico solare Foglio 5, p.lla 417/12.

AsteInfoappalti è un Progetto a cura della Mediatag Spa coordinamento area Calabria

Prezzo base d'asta euro 9.856,19 (novemilaottocentocinquant asei/19). Le offerte minime in aumento con primo rilancio obbligatorio non potranno essere inferiori a 1000,00 (mille/00). LOTTO N. 10: magazzino di mq. 805, adibito a supermercato, posto al piano terra, confinante ad est con via Bologna, a nord con via Bari, ad ovest ed a sud con corte comune, catastalmente al foglio 5, particella 417/15 (ex schede 2190/80-2191/80-2192/80). cat. D/8 - cl 1ª - mq.733 - rendita euro 9.606,10 compresa quota millesimale del lastrico solare Foglio 5, p.lla 417/12. Prezzo base d'asta euro 217.973,95 (duecentodiciassettemilanovecentosettantatre/95). Le offerte minime in aumento con primo rilancio obbligatorio non potranno essere inferiori a euro 10.000,00 (diecimila/00). LOTTO N. 11: magazzino posto al piano seminterrato con ingresso dalla corte comune, di mq. 312, confinante da tutti i lati con corte comune, catastalmente al foglio 5, particella 417/13 (ex schede 2190/80-2191/80-2192/80) Cat. C/2 - cl.1°- mq. 325 - rendita euro 1.174,94 compresa quota millesimale del lastrico solare Foglio 5, p.lla 41712. Prezzo base d'asta euro 42.240,91 (quarantaduemiladuecentoquaranta/91). Le offerte minime in aumento con primo rilancio obbligatorio non potranno essere inferiori a euro 2000,00 (duemila/00). Ai sensi e per gli effetti della legge 47/85 e della normativa vigente, dalla perizia del C.T.U. in atti, ed alle quali espressamente si rinvia, risulta che: - le unità immobiliari sono state autorizzate con licenza edilizia nr. 185 del 12/05/1975, le difformità eseguite sono state regolarmente condonate con pratica nr. 5884 del 30/09/1986; - é stata rilasciata concessione in sanatoria, ai sensi della legge 47/85, in data 12/12/1997 ed é stata rilasciata autorizzazione di agibilità per il piano terra da destinare ad uso commerciale. Il tutto meglio precisato nella consulenza tecnica in atti. In ogni caso gli aggiudicatari, ricorrendone i presupposti, potranno avvalersi delle disposizioni di cui all'art. 46 del vigente T.U. sull'edilizia di cui al D.P.R. 6/6/2001 n. 380 e di cui all'art. 40, VI comma, della legge 47/85 e di ogni altra norma vigente. Per lo stato degli immobili si rinvia alla CTU in atti. Si pubblichi nelle forme di cui sopra e si notifichi ai sensi di legge. Maggiori informazioni presso la Cancelleria delle Esecuzioni ed il professionista Delegato. Cetraro li 16/09/2011 Il Professionista delegato Dott Fernando Caldiero

Info 0961 023922


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CATANZARO

Domenica 25 Settembre 2011

Da pagina 11 a pagina 22 i servizi giornalistici sono a cura della Mediagraf

Macchine, autobus e mezzi in transito bloccati nel centro storico, la "rivoluzione" del traffico sa di baraonda Automobilisti incerti e vigili urbani attenti a garantire il rispetto della nuova ordinanza, scattono le prime multe

Corso Mazzini, il caos...finalmente Luigi Petronà CATANZARO Far ritornare a vivere il centro storico, "cuore pulsante" della città. E’ questo il principio assoluto su cui si fonda la nuova ordinanza che disciplina e regola il traffico nel centro storico e in altre vie di Catanzaro e che, ieri mattina, è entrata in vigore. Terminato il conto alla rovescia, in attesa della sua istituzione, il nuovo piano sulla viabilità ha preso il via. La città, ieri mattina, ha assunto un aspetto diverso. La "rivoluzione" del traffico è partita. Ma, nel senso proprio del termine. Corso Mazzini già nelle prime ore della mattinata, subito dopo il via della nuova ordinanza, era già percorso da veicoli di ogni tipo. Macchine, pullman, motocicli. Il "salotto buono" di Catanzaro non esisteva più. Solo un fiume di automobilisti e veicoli che in direzione sud-nord, ovvero da Bellavista a piazza Matteotti, percorrevano in senso unico quella che fino al giorno prima era l’isola pedonale della città e dei cittadini. Cittadini-pedoni che, a partire da ieri, potranno godere della tranquilla e giornaliera passeggiata in centro solo nelle ore serali e per tre ore a sera. E mentre ancora, sul lato destro della carreggiata, in prossimità della chiesa del S.Giovanni, venivano portati a termine gli ultimi lavori per il completamento dell’istituzione del nuovo piano sulla viabilità, con lo smantellamento degli ultimi paletti e cate-

Servizio navetta puntuale, ma manca l’orario

Una delle tante multe emesse

nelle, per fare spazio alle ultime strisce blu, su tutto il Corso, le nuove aree parcheggio a pagamento erano già occupate dalle macchine in sosta. La circolazione veicolare già dalle prime ore del mattino era nel pieno della sua attività, controllata da vigili urbani e ausiliari del traffico, che ieri, hanno blindato la città al fine di garantire il rispetto dei dversi punti dell’ordinanza, senza un minimo di tolleranza. Infatti, con l’avvio del nuovo piano sulla viabilità, tra l’incertezza di tanti automobilisti che ancora non hanno compreso bene come è

I nuovi pullman a metano

cambiato il traffico in città e quali sono le vie che hanno subito delle inversioni di marcia, sono già state emesse le prime multe e le prime rimozioni forzate di auto in divieto di sosta. E ancora. Pedoni ai lati della strada per fare spazio ai veicoli in circolazione. Questo è stato lo scenario che, ieri mattina, ha caratterizzato il centro storico e in particolare Corso Mazzini che intorno alle 12 era completamente invaso dai veicoli. Tra quelli in sosta e quelli in transito, era un cumulo di auto e mezzi. La circolazione che fino a mezzogiorno non aveva creato grossi problemi

ha iniziato a subire un grave rallentamento. Pullman, macchine, mezzi in transito completamente fermi. Bloccati, per minuti, su quella che è diventata la principale arteria per uscire dalla città e raggiungere la zona nord. "Il caos...finalmente"? No. Se mai, il delirio, di una città che proclama il suo stato di moto e di cambiamento, in una "rivoluzione" che farà rivivere il centro storico, ma che ieri mattina è rimasta letteralmente bloccata, in una "rivoluzione" altra, che ha il sapore amaro della più completa baraonda.

Tubo di scappamento a portata di aperitivo, auto tra i tavolini Sapessi com’è strano sentirsi pedone a Catanzaro. La nuova mobilità si propone di rivitalizzare il centro storico e il torpedone di auto in fila come nel week end da bollino nero sulle autostrade d’estate, l’obiettivo lo centra senza dubbio. Nelle prime ore del nuovo corso - in tutti i sensi - della viabilità su Corso Mazzini e vie limotrofe (che tanto bastava invertire il senso di marcia quasi ovunque per avere buone possibilità di imboccare la direzione giusta), i catanzaresi hanno trascorso il proprio tempo a cercare di uscire vivi dal budello di sensi unici e vicoli da imboccare per non tornare indietro senza passare dal via. Il problema non è contestare a prescinere la riorganizzazione studiata con razionalità e impegno dal sindaco Michele Traversa

Pedone a Catanzaro, sapessi com’è strano e dallo staff dei vigili urbani guidati dal comandante Antonio Giuseppe Salerno: ognuno di noi sa bene, con la diligenza del buon padre di famiglia, che i cambiamenti - di ogni tipo, devono essere metabolizzati e che non è giusto sparare a zero senza elementi di valutazione oggettivi (e il caos di ieri, sicuramente non basta). A maggior ragione i mutamenti che portano una dose massiccia di smog e inquinamento acustico causa impazzimento dei clacson imbottigliati su Corso Mazzini. Quello che viene difficile digerire è lo stravolgimento di un principio che ci porterà a sedere tra i tavoli del bar Imperiale o del

CATANZARO Il nuovo piano della viabilitànelcentrostoricocittadino, prevede tra le altre cose, un incremento del parco auto a disposizione dell’azienda Amc, attraverso la dotazione di alcuni pullman a metano che sono stati impiegati anche come navette su Corso Mazzini. E ieri mattina, con l’avvio della nuova ordinanza, i nuovi pullman hanno attivato le nuove corse. Tra gli obiettivi del nuovo piano, c’è quello di garantire un servizio continuo e in corformità con le esigenze dei cittadini. Infatti, è stato attivato un nuovo servizio di circolazione tra Piazza Roma e viale Pio X. Si tratta di due tipi di circolari, la "D" e la "S" che da Piazza Roma, capolinea dei nuovi pullman, che garantiscono il servizio di trasporto circa ogni 10 minuti. Come ha sottolineato Paolo Budaci, addetto alla manovra dei nuovi pullman a metano al loro capolinea, il servizio navetta «è efficentissimo e i pullman - ha detto - sono puntuali». Quindi, un servizio puntuale nelle corse e nell’arrivo a destinazione. Tuttavia, secondo quanto ha precisato Budaci, lo stato delle cose potranno essere verificate lunedì, quando con l’apertura degli uffici su Corso Mazzini il traffico sarà più intenso. L’efficenza del servizio potrà essere mantenuta se «i vigili urbani - ha detto - garantiranno lo sgombro delle auto in sosta selvaggia, soprattutto lungo via Nuova Bellavista». Dal canto suo l’autista, Carlo Silipo, ha evidenziato che nelle prime ore dall’attivazione del servizio navetta non si hanno avute grosse difficoltà. «La circolazione è ottima - ha affermato - l’unica difficoltà si ha in via Carlo V dove ci sono auto parcheggiate in modo selvaggio». E mentre i nuovi orari degli autobus non posseggono ancora un libretto, gli utenti del servizio rivolgono tante domande agli autisti dell’Amc sulle nuove corse e su Corso Mazzini sotto le nuove fermate sono state apposti i nuovi orari delle navette.

Una lunga colonna di auto in fila su Corso Mazzini ieri mattina

bar Mignon - nel rinnovato arredo secondo il regolamento dei de hors approvato dalla precedente amministrazione comunale - con l’aperitivo a portata di tubo di

scappamento, a fare la gimcana tra le fioriere senza fiori per scansare le auto che incombono, ovunque, con il rischio che qualcuno ci finisca pure sotto.

I nuovi orari apposti sotto le fermate


12 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

CATANZARO Il sindaco con il comandante Salerno, Izzo dell’Amc e l’assessore Lomonaco a piazza Matteotti Si studia una differenziazione dei flussi su piazza Stocco e via Indipendenza. Altre novità in arrivo

BREVI Matrimoni e ganasce

Il caos c’è stato, pronti i correttivi Traversa: «E’ presto per un bilancio» Già dalle prime ore di ieri mattina il sindaco Michele Traversa, insieme all’assessore alla Mobilità Massimo Lomonaco e ai vertici dei Vigili Urbani - il comandante Giuseppe Antonio Salerno, il suo vice Amedeo Cardamone, e il responsabile Viabilità Salvatore Tarantino - ha effettuato numerosi sopralluoghi per verificare "sul campo" l’efficacia del nuovo piano del traffico entrato in vigore questa mattina, che ha radicalmente modificato la viabilità nel centro storico e nel quartiere nord di San Leonardo. «Come più volte annunciato, questa prima fase di sperimentazione dei nuovi sensi di circolazione dovrà servire pure ad individuare eventuali punti critici nei flussi di traffico. Già in questa prima giornata in cui è entrata in vigore la nuova ordinanza - si legge in una nota stampa di Palazzo de Nobili - sono state individuate alcune criticità, rispetto alle quali sono stati già predisposti gli opportuni accorgimenti che saranno resi operativi nei prossimi giorni». Il provvedimento più importante riguarderà il viadotto Kennedy, dove sarà eliminata l’attuale corsia che da piazza Stocco porta a piazza Matteotti e sarà istituito un

La situazione a via Milano

senso unico di circolazione con tre corsie di marcia. In particolare, la corsia sul margine sinistro sarà utilizzata per i flussi di circolazione diretti su Via Indipendenza, che transiteranno sulla sinistra della statua del generale Stocco; la corsia centrale sarà utilizzata per i flussi di circolazione diretti su Piazza Osservanza Nord Città, questi potranno comunque raggiungere Via Indipendenzatransitandosulladestra della statua del generale Stocco; la corsia di destra sarà utilizzata dai veicoli diretti alla rotatoria Gualtieri. I flussi di circolazione in entrata sul viadotto Kennedy e provenienti dalla rotatoria Gualtieri, si manterranno sul margine destro se diretti su Piazza Osservanza Nord Città, mentre transiteranno sulla corsia centrale se diretti su Via Indipendenza, mantenendosi a destra della statua del generale Stocco. Un’altra importante modifica riguarderà via Argento, dove sarà istituito il doppio senso di circolazione fino a via Paparo. Sarà possibile, dunque, per chi proviene da Catanzaro Est, passare di fronte al nuovo Palazzo di Giustizia e da lì raggiungere piazza Matteotti, e quindi il centro città, utiliz-

zando lo stesso percorso finora seguito dai bus navetta a servizio del parcheggio del Musofalo. Ciò sarà possibile grazie all’istituzione del senso unico di circolazione nel tratto di strada tra via Paparo (fermata Ferrovie della Calabria) e piazza Matteotti (vecchio Palazzo di Giustizia) in direzione centro città. Nel centro città, si è deciso di istituire il senso unico di circolazione su via Jannoni nel tratto compreso tra piazza Serravalle (Banca d’Italia) e via Cavour (Politeama), con direzione di marcia verso via Cavour. Nel tratto iniziale di via Carlo V, inoltre, sul margine sinistro della carreggiata, sarà istituita la sosta riservata a motocicli e ciclomotori. Nel corso di questa prima giornata, si sono riscontrati intasamenti del traffico su Corso Mazzini nell’orario di uscita degli scolari del "Galluppi", a causa dei rallentamenti causati ai bus dell’Amc dalla sosta dei genitori in attesa. Si sta studiando la possibilità di risolvere la problematica da un lato riservando ai genitori (cui sarà fornito un apposito contrassegno), negli orari di entrata e uscita, i parcheggi nelle strisce blu in prossimità della scuola, dall’altro deviando su via Milelli,

nelle stesse ore, alcune linee di autobus. Allo stesso tempo, l’Amministrazione comunale invita alla piena collaborazione i genitori, che dovranno sostare in maniera corretta, senza creare intralcio alla circolazione, e per lo stretto tempo necessario ad accompagnare i bambini a scuola o a riprenderli. In altri punti della città in cui è stato verificato che la sosta selvaggia dei veicoli causa particolare intralcio alla circolazione conclude la nota - (ad esempio in piazza Matteotti, di fronte Bnl) saranno installati dissuasori di parcheggio. «E’ ancora presto per tracciare un bilancio - ha dichiarato il sindaco Traversa che ieri mattina era nei pressi di piazza Mateotti con il comandante Salerno e l’amministratore dell’Amc, Antonio Izzo - perché il vero banco di prova si avrà con l’inizio della prossima settimana. Di certo questo nuovo piano del traffico rappresenta un’opportunità importante per migliorare l’efficienza del servizio pubblico: ci saranno oltre 150 corse in tutta la giornata e i cittadini potranno finalmente cambiare le loro abitudini rendendo più vivibile la città».

Il comandante Salerno e il sindaco con una cittadina

Erano tutti nella Basilica dell’Immacolata, ad un matrimonio. A nulla è valso il precipitarsi del malcapitato: le ganasce erano già sistemate,lamultapure.

Multato Giuseppe Speziali "Ho accettato di buon grado la multa che mi è stata elevata ed il prelievo dell’automobile perché ritengo che comunque ci sia la necessità di dettare nuove regole per il traffico ed i parcheggi a Catanzaro e di farle rispettare". Lo ha detto l’ingegnere Giuseppe Speziali, ex presidente di Confindustria Catanzaro, primo multato in base alle nuove disposizioni per la viabilità entrate in vigore stamattina. "Ovviamente quella di lasciare l’automobile sotto casa - ha aggiunto - era un’abitudine che le nuove regole del traffico, delle quali non ero completamente a conoscenza,nonmiconsentonopiù". "Pur essendo la prima vittima delle nuove disposizioni - ha detto ancora Speziali - sono assolutamente d’accordo sulla rivoluzione del traffico e dei parcheggi che è stata introdotta a Catanzaro dal sindaco Traversa".


Domenica 25 Settembre 2011 il Domani dello Sport 13

CATANZARO Promemoria per non dimenticare sensi unici e zone da evitare

LA COSTANTE DELLA MATTINATA DELLA NUOVA MOBILITA'? AUTO INCOLONNATE SUL CORSO

La mobilità è l’argomento del giorno, ma c’è chi non si rassegna Il Baco resistente in piazza per raccogliere adesioni "contro"

Una domanda: per andare dove dobbiamo andare... Giorgia Bardelli L’ "ora x" è scoccata. La giornata di ieri, 24 settembre, ha visto, per i cittadini catanzaresi lo start-up della "rivoluzione viabilità". Inevitabile un po’ di confusione iniziale all’insegna di una prima giornata che ha visto, non solo l’avvio dell’isola pedonale flessibile, quanto il cambiamento di diversi sensi di marcia. Giornata che, nel primo pomeriggio, ha annoverato anche il ritrovarsi, di fronte la sede della Posta centrale, di un gruppo di persone che fanno capo al movimento "Baco resistente" , che stanno avviando una mobilitazione proprio per opporsi a questo stato di cose, riguardante il nuovo piano della mobilità nel centro storico. In un comunicato stampa del "Baco" di qualche giorno fa si legge, appunto, che quest’ultimo manifesta «profondo dissenso in merito all’ordinanza che consentirà il transito e la sosta veicolare su Corso Mazzini». Diverse le motivazioni addotte dal "Baco" nell’argomentare la propria contrarietà riguardo questa nuova ordinan-

za, tra cui il fatto che essa, secondo questo soggetto politico, «fa arretrare culturalmente la città capoluogo di Regione che, sia pure in ritardo ed in modo imperfetto, si era però allineata - finalmente agli standard di vivibilità dei centri urbani conseguiti nel resto d’Italia e d’Europa sin dagli anni Ottanta». La nota poi continua sottolineando: «Per tutti questi motivi ribadiamo la nostra contrarietà verso il provvedimento citato, giudicandolo antistorico e retrogrado, per una città che aspiri ad essere - viceversa - civile, contemporanea, vivibile e proiettata al futuro». Diverse, poi, le scene curiose, una sorta di "mini-sketch", che si intravedevano passeggiando per le vie del centro storico cittadino. Come alcuni automobilisti che chiedevano indicazioni sui sensi di percorrenza e sulle zone in cui il transito era consentito agli "sprovveduti" pedoni che non potevano far altro che alzare le mani al cielo e ammettere "Sì, sono di qui, ma non so che strada indicarle per andare dove deve andare". Sì, pensandoci bene, questa "strada per andare dove deve andare", non può far al-

trocherimandaresimpaticamente al gran genio, cinematografico e umano, di Totò che, affiancato dall’altrettanto grande Peppino De Filippo, nel capolavoro di CamilloMastrocinque"Totò,Peppino e la malafemmina" entrò nel mito della settima arte con una scena in particolare. Quella in cui Totò e Peppino chiedono a un vigile urbano, con l’ingenuità piena e pura della reale verve comica, "Noi vogliamo sapere per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare". Di certo, non si corre il rischio di "fare la fine" di Massimo Troisi ed di Roberto Benigni che, in "Non ci resta che piangere", preferirono sbagliando, anziché attendere l’alzarsi di un passaggio a livello, percorrere una stradina alternativa che li fece "semplicemente" e magicamentetornareindietroneltempo. Qualche piccolo disagio, vista la novità. Come per chi, proveniente dall’hinterland catanzarese, per riuscire ad uscire dalla città, ha dovuto richiedere prima l’intervento telefonico di un amico per poi essere "scortato" da quest’ultimo al di fuori delle "mura cittadine".

Nella prima chiusura si pensa ai bambini Puntualità svizzera. Appena le lancette dell’orologio hanno scoccato segnando le ore 18, Corso Mazzini è stato chiuso al traffico adempiendo alla realtà di quell’isola pedonale flessibile, punto importante della "rivoluzione mobilità", iniziata in città proprio a partire da ieri. Diverse le iniziative - volute dal sindaco Michele Traversa e dall’assessore comunale alla Mobilità Massimo Lomonaco e organizzate dall’assessorato alla Cultura e al Turismo, guidato da Nicola Armignacca - che hanno trasformato il Corso in un grande teatro all’aperto, uno spettacolo di strada itinerante che ha colorato, con allegria e vento di novità, l’atmosfera del sabato catanzarese. Ecco allora che si potevano ammirare, camminando lungo le strade del centro, e per l’appunto in diversi punti dislocati nell’area di Corso Mazzini, i simpatici, divertenti e coloratissimi "re dell’equilibrio", i trampolieri, giocolieri che hanno letteralmente calamitato, vista anche l’altezza e i bellissimi costumi, l’attenzione dei

bambini. Con il rischio di incontrare un mago vestito d’azzurro, che ricordava un po’, quasi vagamente, il leggendario Mago Merlino, ma si potevano anche incontrare le fantastiche statue animate che, avvolte nel bianco gesso o nell’oro scintillante dei loro mantelli, dalla loro apparente staticità, riuscivano a prendere magicamente vita regalando un sorriso e una sana risata a chiunque si avvicinasse loro.

La rivoluzione del traffico ha avuto inizio: da ieri mattina sono entrate in vigore le nuove direttive sulla viabilità che interessano la circolazione cittadina. Tutti i punti coinvolti dal cambiamento di senso di marcia sono stati appositamente monitorati dai vigili urbani intenti a fornire chiarimenti a pieno ritmo agli automobilisti comprensibilmente in "stato confusionale". Procedendo da direzione nord, i cambiamenti più sostanziali hanno riguardato il senso unico introdotto in direzione nord-sud da piazza Matteotti (altezza BNL) con il percorso che va da via Poerio passando per via Sensales (palazzo Alemanni), via Jannoni (Comune) per risalire sul corso attraverso via Eroi 1799. Senso unico anche su via Milano per consentire ai bus di arrivare rapidamente alla stazione FdC e agli automobilisti di risalire nella zona nord, finora raggiungibile soltanto attraverso Via Pascali, percorrendo via Crispi fino ai giardini di San Leonardo. Chi entra in città dalla rotatoria nei pressi dell’ex ospedale civile potrà risalire sul corso attraverso via Ciaccio, mentre anche via Buccarelli si percorrerà in senso opposto così come via Veneto. La corsia di sinistra di via Indipendenza sarà utilizzata dai mezzi che devono raggiungere dal nord piazza Matteotti, mentre Via Vercillo ("discesa di Mauro") sarà la corsia preferenziale per raggiungere il rione San Leonardo.

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14 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

CATANZARO Domani la conferenza stampa di presentazione della quattro giorni democratica in largo Serravalle Tanti i dibattiti politici, due worshop con stand e un concerto speciale nella sala Concerti

BREVI Nuova strada nel piano

Pd in festa tra cultura e tradizione con Ranieri, Fassina, Orsina e Minniti Concita De Clemente Finalmente qualcosa di centrosinistra: una bella festa di popolo che sa di pane e salsiccia, con bicchiere di vino rosso d’ordinanza; uno spazio "protetto" per discutere e confrontarsi e tirare fuori un’idea di partito che a poche settimane da un congresso che - come ad ogni congresso si spera potrebbe essere quello della svolta almeno in direzione del ricambio, e non certo generazional. L’importante è che qualche idea ci sia: sulla Catanzaro del futuro, sul dopo Berlusconi, sulla legalità e sulla sicurezza, e che magari nella collettivizzazione dei principi e degli argomenti, ci si ritrovi in tanti. E nel Partito democratico ci sperano in molti, soprattutto gli organizzatori di questa festa del circolo cittadino che, in realtà, va già oltre confini.

Dal 28 settembre al 1 ottobre piazza Nicolas Green, dietro Largo Serravalle e quindi nel cuore del centro storico, diventa lo spazio festa del Pd con stand enogastronomici e prima di tutto culturali, ma soprattutto il susseguirsi di dibattitti e worshop. I particolari saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà domani alle 13, al Mignon Bar - di fronte lo spazio festa (ma il primo appuntamento si svolgerà nella sala concerti del Comune) - alla presenzadel coordinatoreprovincialePasqualinoMancuso e del capogruppo al Comune, Salvatore Scalzo. La festa sarà all’insegna dei giovani: non solo i giovani dirigenti del Pd ma anche i tantiragazzi che si sono avvicinati al Pd sulla scia dell’entusiasmo creato dalla candidatura di Salvatore. La traccia della festa sarà la Calabria e il Mezzogiorno: per di-

scutere di questo arriverà il responsabile nazionale del partito Umberto Ranieri. Si discuterà anche di Agricoltura e di paesaggio rurale come ricchezza del sud da sfruttare con il responsabile nazionale del partito Enzo Lavora, mentre di occupazione e precariato e misure per combatterle per invertire la rotta di una Italia che non cresce, arriverà Stefano Fassina, responsabile nazionale Lavoro, un dibattito da approfondire anche in vista an-

che della conferenza nazionale sul tema. Al di là dei convegni con i vertici nazionali del partito, due worshop: il primo sulla legalità, il secondo sulle donne e con le donne schierate (trale donne presenti la parlamentare Doris Lo Moro e Katia Stancato)e due momenti dedicati alla città, il primo con i consiglieri comunali, il secondo con rubanisti, universitari e l’altra parte della società. Un momento particolare sarà rappresentato da un’intervista al parlamentare Marco Minniti sul tema delle rivoluzioni arabe. Previsto anche l’arrivo del responsabile nazionaleCultura, Matteo Orsini. Non mancheranno le sorprese: come un concerto speciale che mette il "Il Pd all’opera" con Chiara Macrì al piano che accompagna Salvatore Scalzo.

Depositataall’UfficiodiPresidenza una delibera relativa ad una modifica del Piano triennale delle Opere pubbliche che propone al consiglio comunale l’inserimento dei lavori di riqualificazioni strada comunale in località via Costa Leone nobile, che troveranno copertura finanziaria mediate contrazione di mutuo con la cassa Depositi e previsti. con una variazione di 50 mila euro sia per accensione di mutuo che di acquisizione di beni immobili. Si tratta, quindi, della variazine di bilanciopluriennale.

Bertolone in visita Domani è programmata la visita pastorale monsignor Vincenzo Bertolone all’ospedale "Pugliese". L’incontro pastorale contempla la celebrazione della santa messa, alle ore 12, nella cappella situata al quinto piano, e la visita ai pazienti più deboli per porgere una parola di conforto e di vicinanza. "La graditissima visita di monsignor Bertolone - sottolinea l’avv. Elga Rizzo -, che ringrazio di cuore per la sensibilità dimostrata, rappresenta un segno di vicinanza da parte della comunità ecclesiale".


Domenica 25 Settembre 2011 il Domani dello Sport 15

CATANZARO Delitto al Pianicello, lavoro delicato Le indagini nei rioni del centro

Nei primi nove mesi del 2011, diciannove le piantagioni scoperte Le attività dei carabinieri hanno portato anche a nove arresti

Se il nemico è una pianta Combattere la marijuana La provincia di Catanzaro non fa eccezione. Nel comprensorio del capoluogo calabrese, così come nelle altre zone della regione, i carabinieri hanno avuto modo di appurare come la pratica illegale della coltivazione delle piante di marijuana sia in effetti molto diffusa. Nel corso delle diverse attività di contrasto organizzate dai militari dell’Arma presenti sul territorio regionale, è emerso come sia oggi una produzione imponente quella che si registra in Calabria, questo perchè la conformità dei terreni e il clima presente sul territorio calabrese favorirebbe questo tipo di coltivazione, permettendo di creare una qualità di cannabis molto richiesta sul mercato delle sostanze stupefacenti sia nella regione che in altre zone del Paese. Ecco perchè, anche nel comprensorio catanzarese, l’impegno dell’Arma dei carabinieri è sempre costante e meticoloso. In particolare, ha spiegato il comandante della Legione carabinieri, il generale di brigata Adelmo Lusi, «dalle attività partite con singoli rinvenimenti abbiamo aumentato lo sforzo nel periodo di massima crescitadellepiantedimarijuana. Così, partendo dalle singole stazionidell’Arma,abbiamoutilizzato l’esperienza dell’ottavo Elinucleo di ViboValentia e dello Squadrone eliportato Cacciatori, portando i risultati a livelli eccezionali. Gli elicotteristi - ha aggiunto il generale Lusi - hanno sviluppato una particolare attenzione, controllando il territorio anche durante normali spostamenti aerei, segnalando le aree sospette ai colleghi competenti per territorio. Un meccanismo che ci ha permesso di assestare un duro colpo alla ’ndrangheta». Nel corso dell’incontro con la stampa di ieri mattina - appositamente organizzato dall’Arma per comunicare i risultati raggiunti nella lotta alla produzione di piante di marijana - gli ufficiali dell’Arma hanno anche eviden-

ziato come l’uso di questo tipo di droga sia particolarmente diffusa in una larga fetta di popolazione, con un uso praticamente sistematico sia tra i giovanissimi che tra i meno giovani, ricordando gli effetti deleteri per la salute che comporta l’assunzione di questa sostanza stupefacente. Di assoluto rilievo gli obiettivi raggiunti nella provincia di Catanzaro in questi primi nove mesi dell’anno in corso. Secondo quanto reso noto dagli investigatori, nella sola provincia del capoluogo, da gennaio fino a oggi, sono diciannove le piantagioni di cannabis indiana rinvenute dai militari dell’Arma. In totale al momento sono 2369 le singole piante di marijuana ritro-

vate, poste sotto sequestro e quindi distrutte dai carabinieri. Così, per reati legali alla coltivazione di queste piante, una persona è stata denunciata a piede libero all’autorità giudiziaria di Catanzaro, mentre ben nove sono finite in manette. Le operazioni di ricerca dei campi e quindi i ritrovamenti eseguiti dall’Arma hanno interessato ben dodici comuni della provincia. In particolare - lo sottolinea il comandante del comando provinciale dei carabinieri del capoluogo, il colonnello Salvatore Sgroi - «diverse attività si sono svolte nel comprensorio di Soveria Mannelli nel Reventino».

Fase di stallo nelle indagini sul delitto di Ibraim Nokai, il giovane marocchino trovato senza vita nel suo appartemento nella tarda serata del 17 settembre scorso. Gli investigatori della squadra mobile del capoluogo - coordinati dal sostituto procuratore della repubblica di Catanzaro Paolo Petrolo - sono al lavoro senza soluzione di continuità ormai da una settimana. Ibraim Nokai trovato La soluzione del delitto del giovane extracomunitario, in senza vita lo scorso effetti, potrebbe arrivare da 17 settembre un momento all’altro, ma il lavoro degli inquirenti del ca- Un colpo di pistola poluogo calabrese si sta rivelando particolarmente com- al torace e da casa plesso e delicato. Nulla può sparisce il denaro essere lasciato al caso. A sette giorni dal delitto, sembrano però esserci pochi dubbi sul movente che, salvo sorprese, sarebbe stato individuato dagli agenti della questura in quello economico. Il ventisettenne di nazionalità marocchina, nella serata di sabato 17 settembre - a quanto pare - aveva un po’ di soldi in casa, una somma discreta che, da quanto si è appreso, gli sarebbe servita per pagare un viaggio nel Paese d’origine. Da quanto filtra da ambienti investigativi, gli uomini della squadra mobile di Catanzaro si starebbero scontrando in questi giorni con la complessità dell’ambiente in cui è maturato il delitto di Ibraim Nokai. Un contesto particolare, individuato nella comunità marocchina che vive nei quartieri Pianicello e Cocole, che gli inquirenti studiano molto attentamente. Motivo per cui molto ci si aspetta dalle analisi di elementi e testimonianze raccolti negli ultimi sette giorni. Dalla notte del 17 settembre quando, allertati dal coinquilino di Ibraim Nokai, i poliziotti hanno ritrovato il corpo del ragazzo marocchino. Sotto la lente di ingrandimento degli agenti della mobile anche eventi accaduti in città qualche giorno prima dell’omicidio e che potrebbero avere una qualche relazione con quanto avvenuto nel monolocale del rione Pianicello. Due colpi di pistola espolsi contro il giovane che in Italia era regolare e aveva un lavoro come operaio; uno dei due proiettili calibro 7,65 lo ha raggiunto al torace, interessando l’aorta. Motivo per cui il ragazzo è morto dissanguato. Sull’esterno della casa, i segni dell’altro colpo d’arma da fuoco. I poliziotti catanzaresi stanno ora ricostruendo gli ultimi giorni di Ibraim, le frequentazioni, le persone che sono entrate in contatto con lui, personalmente o al telefono. Chi lo ha raggiunto in casa, aveva la precisa intenzione di non lasciargli scampo. Un movente legato al denaro o forse un litigio finito in pochi attimi in tragedia? Dubbi destinati a dissolversi. Ma degenerato rà ancora un po’ di tempo. i. g.

i. g.


16 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

CATANZARO Il presidente di Fondazione Betania in una nota annuncia che, a causa della crisi finanziaria e di tanta indifferenza, dal prossimo 5 novembre le strutture socio-sanitarie sospenderanno l’attività

«Poche risorse e istituzioni assenti» Il triste sfogo di don Biagio Amato CATANZARO Continua la profonda crisi che sta imperversando per l’intero Paese e che si ripercuote su tutte le categorie. In particolare, nel capoluogo, anche le strutture di assistenza socio- sanitaria vivono un periodo di grande instabilità a causa delle risorse finanziarie carenti.«Non solo le risorse non bastano più ma anche le istituzioni latitano»si legge in una nota di don Biagio Amato, presidente di Fondazione Betania, una delle strutture che, negli ultimi mese sta facendo rumore per la crisi in un cui è caduta e il grande disagio dei dipendenti. «Per questo motivo- si legge- le maggiori strutture di assistenza socio-sanitaria calabresi hanno deciso di sospendere dal 5 novembre le attività e di non prendere più parte ad eventuali incontri richiesti dalla Regione se non

si arriverà ad una soluzione concreta. Il settore Politiche sociali della Regione, già nel 2010 e ora anche nel 2011, non ha i fondi per pagare la propria quota relativa alle prestazioni socio-sanitarie per anziani non autosufficienti e con disabilità. Lo stesso settore dovrebbe trovare in tempi brevi circa 50 milioni di euro per gli ultimi due anni, cosa altamente improbabile. Le strutture private accreditate che erogano questo tipo di prestazioni - continua don Biagio - sono state obbligate a firmare un contratto in cui, per il 2010 e il 2011, è mancata la firma del settore Politiche sociali. L’obbligo di assumerci questo impegno ha fatto sì che le strutture continuassero a lavorare non ricevendo soldi da ormai 16 mesi fino a non avere più risorse per garantire la continuità dell’assistenza". Ques-

Il presidente della Fondazione Betania, don Biagio Amato

to il motivo di criticità che li ha portati a decidere che dal prossimo 5 novembre verranno sospese le prestazioni assistenziali e, contemporaneamente, di aprire la procedura della Cassa integrazione per 6mila operatori calabresi. «Da quel giorno migliaia di persone in cura in queste strutture dovranno o tornare a casa, e per la maggior parte è cosa impossibile, quindi rinunciare all’assistenza che fino ad ora hanno ricevuto, oppure essere ricoverate negli ospedali» prosegue il Presidente della nota struttura.«La Regione si può permettere di pagare 500 euro al giorno per ricoveri ospedalieri se, al contempo, non ha i fondi per pagare le nostre prestazioni di 130 euro al giorno? Di fatto la soluzione può consistere solo in una decisione della Giunta regionale, e quindi del consiglio,

di trovare tra le pieghe del bilancio la somma necessaria affinchè il settore Servizi sociali possa erogare la quota dovuta alle strutture per evitare che affondano.C’è poi un problema che rasenta l’immoralità: non ricevendo soldi, non possiamo pagare gli stipendi da mesi e i dipendenti non hanno altre alternative perchè le banche non concedono più fidi e scoperture. Così è saltato il sistema: è obbligo della Regione decidere di reperire i soldi o di chiudere un servizio per risollevare la terribile situazione. Nel dubbio, siamo noi a prendere le redini della situazione e, fin tanto non si troveranno soluzioni concrete, non parteciperemo più ad incontri richiestidallaRegione.Confidiamo molto nel fatto che il Presidente della Repubblica e i minsteri dell’Economia e della Salute possano intervenire per sollecitare la Regione a trovare una soluzione. Inoltre, per garantirci rispetto ad eventuali ricadute penali, abbiamo informato della situazione i Procuratori generali delle Corti d’appello di ogni provincia, nell’auspicio di coinvolgere anche il mondo della Chiesa, attraverso la sensibilità dei vescovi calabresi». Una situazione di grande disagio che vede coinvolti pazienti delle strutture e, al contempo, gli operatori i quali, nonostante le continue proteste ed evidenti richieste di aiuto, si sono sentiti ignorati dalle istituzioni.Si cerca così per il bene di tutti una risposta ad un evidente grido di allarme per la situazione in corso affinchè gli organi competenti intervengano a trovare prima possibile una soluzione.

Programmazione Camerale I consiglieri scrivono ad Abramo: Auspichiamo il coinvolgimento I consiglieri camerali Agostino Lonetti, Antonio Gregoriano, Pietro Gagliardi e Pietro Tassone, hanno scritto una lettera al Presidente Paolo Abramo denunciando che "nella sua gestione continua a praticarsi un sistema di divisione e di assoluta mancanza di metodi di condivisione delle scelte; il Consiglio in carica non è stato chiamato ad alcuna programmazione; i comparti del commercio, del turismo e dei servizi per primi ed insieme la Confcommercio continuano ad essere maltrattati in favore della Confindustria che riceve anche la presidenza del Comalca, i cui utenti sono tutti operatori commerciali e che certamente avrebbero gradito alla guida dell’Ente Consortile un uomo che provenga dal mondo del commercio. Abbiamo infatti sperato che Francesco Viapiana - scrivono i quattro potesse guidare il consorzio che gestisce il mercato ortofrutticolo ma egli ha evidentemente dovuto pagare il conto presentato dalla Confindustria per la sua elezione in Giunta camerale; ci sarà rimasto male l’amico Viapiana ma noi Le vogliamo dare l’opportunità di consolarlo: non accettiamo gli incarichi che ci sono stati proposti che potrà così offrire, tutti assieme, al caro Francesco. Continueremo a lavorare per affermare il ruolo che le micro e le piccole imprese devono avere nella rappresentanza camerale, ancora una volta delusi per la fine che ha fatto quella importante realtà formata da Re.Te. Imprese Italia.In merito alla nomina del Presidente Tassone al Consorzio "il Corso"proseguono-precisiamo che sarebbe più opportuno che la Giunta camerale si preoccupasse del mancato deposito dei bilanci. Certi che gradirà il nostro altruistico gesto auspichiamo in un coinvolgimento del Consiglio nella programmazione delle attività della Camera di Commercio».


Domenica 25 Settembre 2011 il Domani dello Sport 17

CATANZARO Rizza: «Crece l’attenzione per il quartiere marinaro da parte dell’Amministrazione»

Le postazione internet del nuovo sportello InformaGiovani

Informazioni su scuola, università e lavoro, prenotazioni di viaggi e visite sanitarie, internet free per tutti: il tutto a portata dei giovani

Ai giardini di San Leonardo è attivo lo sportello “i-Giò” Nasce nel cuore dell’abituale punto di incontro dei giovani catanzaresi il servizio di informazione, orientamento e consulenza “i-Giò”. Il nuovo sportello InformaGiovani inaugurato ieri sera ai giardini di San Leonardo a Catanzaro dalla presidente della Provincia Wanda Ferro è stato volutamente attivato nella zona più frequentata dai ragazzi del capoluogo proprio per essere a loro completa disposizione per informazioni su scuola, università, lavoro, viaggi, turismo, cultura e spettacoli: il tutto consultabile direttamente on line. Inoltre, con “i-Giò” tutti i cittadini e non soltanto i giovani avranno la possibilità di navigare gratuitamente in internet e, grazie al Cat@Hospital, di prenotare esami e visite specialistiche nelle strutture sanitarie della provincia di Catanzaro. E ancora, con il nuovo servizio sarà possibile ricevere informazioni in tempo reale sui vari sistemi di comunicazione, dai trasporti pubblici fino ai collegamenti aerei nazionali e internazionali. Come ha evidenziato l’arch, Maurizio Rubino, dirigente del Settore informatico della Provincia, “i-Giò” rappresenta «l’unico pun-

Ermanno Ferragina, Wanda Ferro, Marco Polimeni ed Emilio Verrengia

to in cui queste informazioni si possono avere tutte insieme». Il nuovo sportello InformaGiovani si va ad aggiungere a quello attivato nei mesi scorsi in piazza Prefettura e al punto “i-Giò” che da qualche tempo è una realtà anche a Botricello. Al taglio del nastro, la presidente della Provincia Ferro con delega alle Politiche giovanili, era affiancata dall’assessore Ermanno Ferragina, in rappresentanza del Comune di Catanzaro, a testimoniare «la stretta collaborazione intessuta tra i due Enti nella realizzazione di un servizio funzionale e fruibile ai giovani e all’intera cittadinan-

za»,el’assessoreprovincialeEmilio Verrengia. «In quartiere storico che ha visto susseguirsi tante generazioni, ad un passo dal Parco della Biodiversità - ha detto la presidente Ferro - abbiamo voluto ripetere la positiva esperienza di piazza Prefettura mettendo a disposizione i locali di proprietà dell’amministrazione provinciale per offrire un ulteriore possibilità ad un centro importante di aggregazione giovanile di fruire di informazioni aggiornate per incrementare le possibilità di conoscenza e stimolare la ricerca di cultura». Oriana Tavano

Elezioni Umg, Carchedi il più votato alla Consulta Dopo l’elezione in seno al Cda , avvenuta nel febbraio scorso, giunge un altro grande trionfo personale per Damiano Carchedi , candidato con la lista "Università Domani ", risultato primo eletto alla consulta per l’area giuridico economica sociale con 167 preferenze, candidato alla Consulta più votato di tutto l’Ateneo. «Questa è la vittoria della mia gente - ha dichiarato Carchedi in una nota - giunta da tutte le province per sostenermi e supportarmi, permettendomi cosi di raggiungere un risultato che per uno studente che " gioca" fuori casa , essendo io di Curinga, resterà nella storia per essere stato io il candidato alla consulta più votato del nostro Ateneo. Il risultato - continua Carchedi - è il premio dell’operato che porto avanti da 2 anni , dei tanti traguardi raggiunti e delle battaglie messe in atto, della voglia di premiare chi è sempre stato vicino agli studenti con umiltà e senza mai avere terzi fini, se non il loro bene. Logicamente

il ringraziamento unico va a chi non ha dimenticato tutto ciò ed è corso a vincere insieme a me. Ho portato avanti una campagna elettorale - afferma Carchedi - nel massimo della correttezza e del gioco , lavorando esclusivamente per la mia squadra e per la mia candidatura , senza denigrare od offendere mai l’avversario , in quanto il rispetto deve stare alla base di tutto , perchè la persona viene prima di ogni carica o risultato raggiunto». «Ora sarà fondamentale creare una rete di lavoro - ha concluso Carchedi - tra tutti gli eletti, mettendo in campo tutte le forze necessarie per raggiungere l’unico bene oggettivo prefissato, ovvero la crescita dell’Ateneo di Catanzaro e non si può fare altre che iniziare con la risoluzione del maggior numero di disagi degli studenti, con l’innovazione e l’espansione di servizi, con l’ascolto e la ricezione della voce degli studenti».

«I lavori di illuminazione del campetto di basket di piazza Brindisi danno un valore aggiunto al quartiere marinaro anche dal punto di vista sportivo». È quanto afferma Roberto Rizza, consigliere comunale della lista Alleanza di Centro riferendosi alla riqualificazione del quartiere di Catanzaro Marina iniziata nei mesi scorsi ad opera dell’amministrazione Il consigliere comunale comunale. Rizza evidenzia che «l’attenzione dimostrata di Alleanza di Centro da questa amministrazione si complimenta per il quartiere marinaro non si è quindi esaurita con in particolare per i lavori il finire dell’estate, non è stata un’attenzione stagionale, di illuminazione ma il costante susseguirsi di del campetto di basket interventi dà continuità allo sforzo dell’amministra- di piazza Brindisi zione». Per questo, il consigliere comunale di Alleanza di Centro, intende rivolgere «un ringraziamento dovuto e sincero al sindaco Michele Traversa che - sottolinea - ha accolto ogni sollecitazione di immediata risoluzione dando risposte concrete e all’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Calabrettache non ha messo in secondo pianonessuna richiesta giunta dal territorio per il tramite dei consiglieri comunali dando sempre prova della propria immediata disponibilità, Roberto Rizza confermando, di fatto, le proprie riconosciute capacità di politico e amministratore attento». «L’illuminazione del campo di basket di Piazza Brindisi prosegue il consiglere Rizza nella nota - non accende solo un faro sulla struttura, ma crea un’opportunità di utilizzo di un’area che, essendo un’area sportiva, è sinonimo di socializzazione. Per il completamento dell’area in oggetto - conclude - servono ancora piccoli interventi finalizzati alla recinzione della stessa e alla "modernizzazione" delle strutture interne, ma sono certo troveranno piena attuazione nei tempi prestabiliti». r.c.

Visite gratuite con “Cardiologie aperte” La Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro aderisce alla “Giornata mondiale per il cuore” che si svolge oggi. L’Unità operativa di Cardiologia dell’Umg diretta dal prof. Ciro Indolfi, all’avanguardia per il trattamento delle patologie cardiovascolari, partecipa a questa manifestazione con l’iniziativa “Cardiologie Aperte” legata alla “Giornata mondiale per il cuore”. Quest’anno particolare attenzione sarà riservata ai giovani e alle patologie cardiovascolari che ’silenziosamente’ li insinuano. La Cardiologia del Policlinico Mater Domini di Catanzaro rimarrà aperte dalle ore 9.00 alle ore 17.30 per chiunque volesse effettuare una visita di controllo gratuita. I medici strutturati e specializzandi si renderanno disponibili per fornire ai cittadini informazioni sulle malattie cardiovascolari (specie in tema di prevenzione) e per effettuare visite e consulenze cardiologiche gratuite (misurazione di pressione arteriosa ed Ecg). L’Unità operativa di Cardiologia-Emodinamica-Utic è ubicata all’ottavo livello dell’edificio A della struttura sanitaria del campus dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. L’iniziativa mondiale è promossa dalla Federazione mondiale del cuore, coordinata in Italia dalla Federazione italiana di cardiologia con l’aiuto della Sic - Società italiana di Cardiologia - e della Fondazione italiana cuore e circolazione - Onlus, con lo scopo di aumentare la consapevolezza riguardo la salute in ambito cardiologico.


18 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

LAMEZIA E LAMETINO Il cordoglio del presidente della Camera di Commercio, Paolo Abramo per l’improvvisa scomparsa dell’imprenditore lametino Luigi Tajani

«Un uomo che ha dedicato la vita alla lotta contro l’usura» Visita del Papa, il sindaco Speranza incontra un gruppo di giovani

«Esprimo, ancora sgomento e incredulo, il mio profondo cordoglio alla famiglia dell’amico e collega Luigi Tajani, uomo pesantemente vessato dall’illegalità, che ha dedicato la sua vita alla lotta contro l’usura, scomparso stamattina (ieri, ndr). Chi, come me, ha avuto la fortuna e il privilegio di conoscere la sua nobiltà d’animo, il suo sorriso, il suo spirito di servizio, sa quanto possa essere difficile, in questo momento, salutare, per l’ultima volta, un uomo con le doti, imprenditoriali e umane, di Luigi Tajani». Con queste parole, appena appresa la notizia della immatura scomparsa del noto imprenditore lametino, titolare dell’azienda Silanpepe, il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, ancora sbigottito, ha espresso la sua profonda vicinanza alla famiglia Tajani, oltre che il cordoglio istituzionale a nome dell’Ente Camerale e di tutte le categorie al suo interno rappresentate. «Soltanto qualche giorno

fa - ha proseguito Abramo - ho trascorso con lui diverse ore, notando ancora una volta, e mai avrei potuto immaginare che sarebbe stata l’ultima, come il suo sorriso denotava nobiltà d’animo non comune. Mi legava a lui un’amicizia forte e non nascondo, in questo momento, la mia commozione. Il suo impegno contro l’illegalità e l’usura - ha rimarcato il presidente Abramo - e l’infarto

«Una persona con le sue doti non può che lasciare un vuoto profondo a livello categoriale e umano»

che soltanto poche ore fa lo ha stroncato, sono il segno di come gli imprenditori spesso paghino a duro prezzo, e a volte anche con la vita, le loro scelte. Luigi Tajani aveva fatto della lotta contro le vessazioni un impegno quotidiano. Le forti pressioni, le tensioni laceranti, la fatica sopportata dal caro amico e collega negli anni,nonpossonoessereconsiderati separatamente da questo ultimo, irreversibile, evento». «In lui ha continuato il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro - ho trovato uno dei più collaborativi colleghi in Confindustria, le cui azioni erano sempre contraddistinte da elevata sensibilità e spirito di servizio». «Un uomo con le sue doti non può che lasciare un vuoto profondo - ha concluso il presidente Abramo sia a livello categoriale, sia a livello umano. Rinnovo la più sentita vicinanza, personale e istituzionale, ai familiari tutti».

Utilizzava la carta di credito aziendale Con l’accusa di ricettazione e utilizzo fraudolento di carta di credito carburanti la polizia ha notificato un provvedimento di obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di S.F., 28 anni, di Lamezia Terme, perché sorpreso a rifornire la sua autovettura e a riempire taniche di benzina facendo uso di una carta di credito carburanti della ditta per cui lavora. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme a seguito di richiesta da parte della Procura della Repubblica che ha ritenuto sussistere a carico dell’inda-

gato gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati ai danni di un imprenditore al quale, nei decorsi mesi di aprile e maggio, in Lamezia Terme, era stato arrecato un danno patrimoniale di circa 5.000 euro. Le indagini eseguite dal commissariato subito dopo il fatto, anche attraverso una complessa attività di analisi e selezione delle immagini dei sistemi di videoripresa installati presso diversi distributori di carburante nella città di Lamezia, hanno consentito di identificare l’autore dei reati contestati. r.l.

r.l.

Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha incontrato un gruppo di giovani lametini che ha voluto porre una serie di domande al primo cittadino in merito alla visita di Papa Benedetto XVI in città. Motivo principale dell’incontro la preoccupazione da parte dei ragazzi, che si sono fatti portavoce di altri concittadini, di ipotetici "sprechi" nell’organizzazione dell’evento del prossimo 9 ottobre, tanto da creare un gruppo su facebook per discutere della cosa e raccogliere opinioni in merito. Dopo i dibattiti "virtuali" sul social network, i ragazzi hanno chiesto un appuntamento al sindaco Speranza che li ha ricevuti per parlare con loro, capire quali fossero le loro ragioni e fare chiarezza sulla questione, oggetto ormai da tempo di polemiche infondate e ripetute sui costi. Il gruppo di giovani ha posto le sue domande soprattutto su quanto il Comune abbia speso e sul perché, mentre nelle visite pastorali avvenute in altre città d’Italia sono stati principalmente le Regioni e le Provincie a dare il contributo economico maggiore, a Lamezia sia stato il Comune a doverne sostenere l’onere più grande. Altri temi toccati sono stati: l’utilizzo dell’area ex-Sir, dove avverranno le sacre celebrazioni, dopo la visita del pontefice; la manutenzione delle chiese e delle strade della città, fatta sempre in questa occasione; la concessione gratuita del terreno alla Diocesi di Lamezia Terme, nei pressi della sede del Comune di via Perugini, sul quale verrà costruita la concattedrale. Il sindaco, nel rispondere alle domande e nel chiarire i dubbi dei ragazzi, ha ribadito la sua serenità sul come si stiano svolgendo i preparativi del 9 ottobre, e cioè nel modo più sobrio possibile, sempre tenendo conto dell’importanza di un avvenimento storico per la città e della ricaduta positiva che avrà anche fuori dalla regione. «Accogliere il sommo pontefice, in sicurezza e nel migliore dei modi, è stato un mio dovere» ha detto Speranza che ha, così, fornito nuovamente i numeri relativi ai costi: 150.000 euro dati alla Curia per le spese di organizzazione e 300.000 euro per attrezzare l’aria dove si svolgeranno le celebrazioni specificando, però, che questa, una volta allestita, rimarrà a disposizione della città, e dell’intera Calabria, per altri eventi di queste dimensioni. Nel chiarire questi aspetti Speranza ha anche spiegato che era nelle prime intenzioni dell’amministrazione ospitare il Santo Padre nel cuore della città, e quindi nel centro storico. Intenzione messa da parte vista l’impossibilità logistica di poter far accedere così tante persone in quella zona garantendone la sicurezza e la mobilità. Dopo aver ipotizzato una soluzione alternativa nell’area di contrada Rotoli, il primo cittadino, di fronte al numero crescente di prenotazioni, ha spiegato come, concordemente con la Curia e la Prefettura, sia stata individuata l’unica soluzione possibile per accogliere i fedeli provenienti da tutta la regione garantendo le norme di sicurezza, e cioè l’area ex-Sir. Per quanto riguarda i lavori di manutenzione di alcune strade, Speranza ha sottolineato come si tratti di opere già programmate annualmente, che "resteranno" alla città e che non riguardano esclusivamente la giornata del 9 ottobre, mentre al quesito sui lavori delle chiese ha specificato che l’unica chiesa in restauro è la cattedrale e che, in ogni caso, i lavori di restauro di alcune chiese, che sono parte del patrimonio artistico e culturale di Lamezia, erano già in programma nel Patto per lo sviluppo. La concessione del terreno per la costruzione della concattedrale, infine, è stata una richiesta della Diocesi chehasempreavutounacattedralenelcuoredellacittà.


Domenica 25 Settembre 2011 il Domani dello Sport 19

CULTURA E SPETTACOLI È iniziata la corsa all’acquisto dei biglietti. Si apre con i “Manhattan Transfer”

Il Festival d’Autunno non si smentisce FOCUS

Prendeilvia lacampagnaabbonamenti del Festival d’Autunno e a meno di una settimana dalla presentazione del cartellone della IX edizione della kermesse catanzarese, si è già registrata la risposta favorevole del pubblico che ha iniziato a la corsa all’acquisto del biglietto o dell’abbonamento, confermando l’entusiasmo con cui viene seguita la manifestazione ideata e diretta da Antonietta Santacroce. Da lunedì scorso, infatti, presso la biglietteria del Festival di via Spasari, sono arrivate le prime prenotazioni per gli eventi in cartellone quest’anno. Il primo concerto, unica data per il Centro-Sud, in programma domenica 6 novembre , sarà quello dei Manhattan Transfer , con Cheryl Bentyne, Tim Hauser, Alan Paul e Jamnis Siegel: uno dei più amati e apprezzati quartetti vocali del genere jazz si esibirà sul palco del teatro Politeama di Catanzaro in uno spettacolo unico per la Calabria e non solo. Poi, il ritorno di Vinicio Capossela , sabato 12 novembre , che spazierà in un vasto repertorio di brani fino agli ultimi contenuti nell’album uscito ad aprile scorso dal titolo "Marinai, Profeti e Balene". Una assoluta novità per il Festival sarà il musical "Happy days" che andrà in scena giovedì 17 novembre , prodotto dalla Compagnia della Rancia che dopo il successo di Cats catapulterà il pubblico del Politeama nell’atmosfera della Milwaukee degli anni ’50 tra le note di una musica divertente e piena di energia. Infine, il concerto-spettacolo "Viva l’Italia" , sabato26novembre,icuiiprotagonisti Alfio Antico ed i Lautari, Elena Ledda, Peppe Voltarelli, Patrizia Liquidara, Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Pino Marino e Raiz, ci condurranno nel mondo della musica popolare, celebrando i 150 anni dell’unità del nostro Paese. Quattro appuntamenti imperdibili con la musica nazionale e internazionale che fanno del Festival d’Autunno un punto fermo della programma-

Programmi

TV Una guida veloce e utile con una selezione delle principali emittenti locali e nazionali

Alla libreria Ubik “150 e oltre”

I Manhattan Transfer sul Palco del Politeama domenica 6 novembre

zione culturale e musicale della Calabria intera. «I nostri sforzi nel presentare concerti di grande spessore - commenta Antonietta Santacroce - sono ripagati dalla simpatia e dall’affetto della gente che ci segue sempre più numerosa. Da non trascurare gli eventi culturali a latere della manifestazione, una idea che stiamo sviluppando da tre anni». Anche quest’anno, infatti, la direttrice artistica Antonietta Santacroce ha pensato di dedicare uno spazio all’approfondimento delle tematiche di questa edizione affiancando agli spettacoli tre appuntamenti con il mondo dei libri, confermando la collaborazione con la casa editrice Rubbettino. Venerdì 11 novembre presso la Biblioteca comunale De Nobili, Maurizio Becker presenterà "Da Mameli a Vasco: 150 canzoni che hanno unito gli italiani" offrendo un tuffo nella storiadellamusicaleggeraitaliana attraverso le sue canzoni più rappresentative. La settimana successiva, venerdì18 novembre , sempre alla biblioteca comunale il gionalista del Corriere della sera l’incontro con Edoardo Segantini e il suo ultimo libro, edito da Rub-

VIDEOCALABRIA ore 07:00 InfoMattina ore 08:15 Shopping TV ore 13:00 Coldiretti informa ore 13:20 Anziani in Calabria ore 13:45 InFormat notizie ore 14:10 Il Bel Paese siamo noi ore 16:00 Attenti a quei due.. hippy con Rino e Giulio ore 17:30 Miss Italia in Calabria ore 20:00 InFormat notizie ore 20:30 Lo spazio della carità ore 21:00 InfoStudio ore 21:25 Si giri ccu mia te sciali chi via (live) ore 23:25 Speciale ore 00:15 Gli speciali

bettino, "Hedy Lamar, la donna-gatto" , la straordinaria storia della famosa diva di Hollywood, icona sexy dell’America degli anni ’50. Mentre, venerdì 25 novembre , Lino Patruno , già direttore della Gazzetta del Mezzogiorno presenterà presso la biblioteca De Nobili "Fuoco del Sud. La ribollente galassia dei movimenti meridionali" : una analisi lucida e dissacrante sulla politica federalista che offende il sacrificio di coloro che hanno creduto, combattendo e morendo, nel sogno di una Italia unita. Sarà possibile acquistare da subito i biglietti di ogni singolo spettacolo o gli abbonamenti per l’intera manifestazione, presso i circuiti Ticket One o sul sito del Festival d’Autunno (www.festivaldautunno.com), oppurepresso lasede delFestivalsita in via Spasari, 15, aperta da lunedì a sabato dalle 10,00 alle 13,00, e dalle 16,30 alle 20,00. I vecchi abbonati potranno confermare i loro posti entro e non oltre il 30 settembre. Inoltre sarà possibile acquistare i biglietti presso le biglietterie autorizzate: Quelli che il Toto di Soverato e In prima fila di Cosenza.

CALABRIA CHANNEL ore 05:00 Informazione Edizione Mattino fino alle ore 10:00 ore 14:10 Informazione Edzione Pomeriggio ore 14:40 RTC Sport ore 19:00 Informazione Edizione Sera ore 19: 30 Punti di vista Approfondimenti ore 20:00 Informazione Edizione Sera ore 21:30 Il Rubricone ore 23:00 Informazione Edizione Sera ore 00:00 Informazione Edizione Notturna

La locandina

“150 e oltre: l’Unità d’Italia vista dai Tre Colli”. È il titolo del programma culturale che prevede quattro appuntamenti letterari pensati e organizzati dal movimento civico "Catanzaronelcuore". Il cartellone è stato curato da Adolfo Procopi e Aldo Ventrici con la collaborazione dello storico e letterato Corrado Iannino. «In tale prospettiva - afferma il presidente di "Catanzaronelcuore" Raffaeele Fabiano - vogliamo offrire il nostro contributo alle celebrazioni del Centocinquantesimo, utilizzando alcune produzioni letterarie che, sul tema dell’Unità e dello sviluppo del nostro Paese, intercettano storie legate al territorio catanzarese». Gli eventi si svolgeranno presso la Libreria Ubik, ogni venerdì alle ore 18.00, e ruoteranno attorno a specifici libri. Il primo appuntamento, previsto per il prossimo 30 settembre, è focalizzato su "Il brigantaggio nel catanzarese", saggio di Silvestro Bressi il quale offre un’originale riflessione di storia e cultura popolare. Il secondo evento è quello di venerdì 7 ottobre durante il quale si parlerà di "Girolamo Comi da Caraffa a Dogali", libro scritto da Corrado Iannino, che rievoca la figura di un nostro valoroso giovane morto con onore in Africa nel 1887. La terza serata, venerdì 14 ottobre, sarà dedicata ad "Un biondo garibaldino", di Mario Alfredo Petrucco, incentrato sulla vita di un fuggitivo dall’impero asburgico e combattente a fianco di Garibaldi che, per diversi anni, ha gestito un’attività a Catanzaro assieme al figlio del Generale. L’ultimo incontro è previsto per venerdì 21 ottobre con "Fucilate i fanti della Catanzaro", scritto da Marco Pluviano e Irene Guerrini sulle esecuzioni sommarie e sulla decimazione della Brigata Catanzaro durante la Prima Guerra Mondiale: ospite della serata sarà Mario Saccà, nostro concittadino e storico militare che ha avuto il merito di ricostruire le vicende della "brigata di ferro" nonché aver individuato i nomi dei fucilati e l’esatto luogo della loro sepoltura. I primi tre appuntamenti prevedono la partecipazione diretta degli autori. Martedì prossimo, alle ore 18.00, presso la libreria Ubik sita su Corso Progresso del quartiere marinaro, si terrà una conferenza stampa di presentazione del progetto.

TELESPAZIO TV ore 07:00 Il Settimanale ore 08:00 Shopping in Tv ore 17:30 K2 Cartoni animati ore 19:30 Redazionale WDI ore 20:00 Spazio redazionale ore 20:30 Ieri, Moggi e domani ore 23:00 Il Settimanale ore 00:30 Programmazione non stop

SKY UNO ore 06:00 Most Dangerous ore 06:50 Lol - Tutto da ridere ore 08:50 L’uomo dei leoni ore 09:50 America’s Next Top Model ore 11:35 Masterchef Italia ore 13:30 Extreme Makeover ore 15:15 The Fashion School ore 16:10 America’s Next Top Model ore 18:10 Extreme Makeover ore 19:00 Ace of Cakes ore 20:15 Hell’s Kitchen USA ore 21:30 Famiglia Extralarge ore 22:30 Pronto intervento ore 23:00 Spartacus


20 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

CATANZARO SPORT Procede su buoni ritmi la prevendita dei biglietti per la gara col Milazzo E’ probabile che i tifosi giallorossi presenti al "Ceravolo" superino le 3000 unità

Parola d’ordine: continuità Il Catanzaro non vuole fermarsi Salvatore Effe CATANZARO - Un bel sole e un clima molto gradevole hanno accolto i ragazzi di Ciccio Cozza, i quali ieri mattina, in vista del match di oggi contro il Milazzo (ore 15) hanno eseguito la consueta rifinitura presso lo stadio "Nicola Ceravolo" di Catanzaro. Allenamento che ha previsto un primo momento dedicato alla parte atletica, dopo di che c’è stata la parte tattica attraverso la preparazione e ripetizione di una serie di schemi offensivi e difensivi. Provate anche alcune situazioni a palla ferma che domenica scorsa nella partita vinta a Eboli sono stati determinanti. C’è ottimismo per la sfida di domani ma, come confermato dal mister, ieri e durante tutta la settimana, è importante approcciarsi nella giusta maniera alla gara. Quest’avviopositivodicampionato ha caricato a dovere i giallorossi, però non bisogna perdere di vista l’obiettivo che è quello di migliorarsi sempre. Pertanto anche alla rifinitura di ieri si è vista nei 22 ragazzi che hanno partecipato all’allenamento la massima concentrazione. Prima della rifinitura hanno svolto con il preparatore atletico un allenamento a parte i sei (sono sette compresi due che giocano nella Berretti) sudamericani in attesa di transfert. Si è allenato insieme al resto della squadra il biondo brasiliano Fioravanti facendo credere ai presenti che almeno per lui fosse arrivato il fatidico transfer. Nulla di vero invece; l’ex calciatore dell’Honka che militava nella "Veikkausliiga" finlandese (la nostra Serie A) è stato utilizzato da Cozza poiché l’esterno sinistro a

"Spigolature" - Ancora inchieste scommesse: il calcio è marcio

breve potrebbe essere una delle soluzioni alternative in vista del duro e lungo campionato che aspetta i giallorossi. A fine allenamento il mister ai cronisti ha riferito che sebbene il campionato assegna ai giallorossi tre partite in otto giorni non farà il turnover che tanto di moda va nella massima serie. Andrà in campo chi starà meglio fisicamente e pertanto è ipotizzabile che sarà confermata la formazione che ha meritatamente conquistato i tre punti in Campania domenica scorsa. Il Milazzo si presenterà al Ceravolo a caccia di punti vista la classifica che preoccupa i tifosi mamertini. La squadra affronterà il Catanzaro con un 4-2-3-1 pronto a trasformarsi in un 4-5-1 molto difensivo per sfruttare le ripartenze. Gli ex fra le file dei siciliani sono tre, due probabilmente andranno in campo l’altro (Fabrizio Ferrigno che è il Ds) sarà in tribuna o assisterà alla partita dalla panchina. I calciatori che invece saranno in campo sin dal primo minuto potrebbero essere il centrocampista

Bucolo che nessun ricordo particolare ha lasciato a Catanzaro e il prodotto del vivaio giovanile giallorosso Fabio Mngiacasale. La piccola ala destra del quartiere S. Maria del Capoluogo di Regione nella stagione con Provenza allenatore delle Aquile trovò molto spazio distinguendosi per impegno e attaccamento alla maglia. Il pubblico giallorosso attende questa sfida con molto entusiasmo ed è probabile che i tremila visti sugli spalti contro il Neapolis siano ampiamente superati. Gli abbonamenti hanno superato ampiamente il numero 900 e da ieri mattina ci sono state delle code ai botteghini dello stadio per l’acquisto del biglietto d’ingresso, tagliandi che si uniranno a quelli già venduti nelle prevendite autorizzate. Non ha trovato conferma, la voce che dalla cittadina siciliana potrebbero arrivare un centinaio di tifosi che verrebbero eventualmente sistemati nel settore ospiti adibito nella curva "Angelo Mammì".

CATANZARO - Altre 150, diconsi centocinquanta, partite di calcio sotto inchiesta, alcune anche di serie A. L’ennesimo scandalo che travolge il calcio italiano la dice lunga su un mondo, quello del pallone, ormai marcio a tutti i livelli. Ma è marcio soprattutto nei campionati di Lega Pro, come confermano gli inquirenti. La rabbia maggiore è che però è stato proprio lo Altre 150 gare sotto Stato a volerlo, liberalizzan- inchiesta, a conferma do le scommesse ed il gioco di un giocattolo ormai in genere. Tutta la Nazione scommetrotto. E a questo punto te, le casalinghe, i pensionati, gli studenti. Figurarsi se si rafforzano i dubbi per calciatori, come quelli di seconda divisione, che perce- tutti queli play off persi. piscono in alcuni casi stipendi da…impiegato pubblico, e anche meno, non sono tentati dal guadagno facile. Soprattutto quelli che, e capita spesso in queste categorie (FC Catanzaro docet), non ricevono per mesi consecutivi lo stipendio. E proprio qui a Catanzaro sono nati veleni e sospetti, dopo le clamorose e purtroppo puntuali sconfitte nelle semifinali e finali play off. Benevento due volte, Sora, Acireale, Pescina, Cisco Roma…in effetti sono state troppe le sconfitte, quasi tutte clamorose e con episodi..sospetti, per non pensare male, soprattutto quando poi arrivano certe conferme dalla magistratura. Ed allora al presidente Cosentino, raccomandiamo di vigilare, di vigilare al massimo su ogni singola partita. Perché basta un cretinetti qualunque per vanificare il lavoro di tutto il gruppo (e quello di quest’anno è davvero un magnifico gruppo) e gli investimenti di una società ambiziosa.

Clap

Ciccio Cozza confida nella spinta della tifoseria giallorossa CATANZARO - «La classifica la inizierò a guardare da dicembre in poi, ovvero quando le squadre migliori usciranno fuori». E’ stato forse questo uno dei passaggi più interessanti, una delle battute più significative emerse nell’incontro che mister Cozza ha avuto coi giornalisti, al termine dell’allenamento di rifinitura del sabato. «Noi siamo squadra – ha dichiarato - che se la giocherà, sulla carta, con altre tre-quattro formazioni. Quindi da dicembre in poi si può iniziare a guardare classifica con attenzione. Nel mentre, bisogna fare buone prestazioni e portare a casa i punti». Sempre per quanto concerne il ruolo che il Catanzaro dovrà rivestire in campionato, ha sottolineato: «Non mi stancherò mai di ripetere che la nostra è una squadra che è costretta a vincere. Lo dice il nome, il nostro blaso-

ne. E dobbiamo lottare per arrivare più in alto possibile». Parlando della gara odierna col Milazzo ha commentato: «Adesso, c’è la possibilità di affrontare una squadra che non attraversa un gran momento di forma. Il Milazzo verrà qui, si chiuderà e cercherà di impedirci di fare il nostro gioco. Se noi saremo bravi a far girare la palla, proprio come accaduto domenica scorsa, potremmo fare una buona partita e prenderci altri tre punti utili per la classifica». Di certo, inizia oggi un trittico di gare importante nell’arco di otto giorni (Fano, Chieti e Aversa Normanna), dove l’obiettivo, nei limiti del possibile, è fare il classico filotto di risultati. Ciccio Cozza, però, non si affiderà ad alcun turn over: «Dipende dai ragazzi. Con me gioca chi sta meglio. Metterò sempre, in campo la miglior squadra

possibile, senza pensare alle prossime gare, senza fare calcoli in questo senso. Chi durante la settimana mi fa vedere di star bene, lo metto in campo». Tornando alla gara col Milazzo ha poi chiosato: «In serie C tutte le partite sono difficili, non esistono gare facili. Dipende da noi, farla diventare una sfida leggermente in discesa. Di certo, abbiamo la fortuna di giocare dinanzi ai nostri tifosi e questo rappresenta un vantaggio da sfruttare, anche perché ci teniamo a far bella figura dinanzi al pubblico giallorosso». Questi i calciatori convocati per la gara col Milazzo: Mengoni, Mariotti, Squillace, Corso, Accursi, Ricciardi, Romeo, Bruzzese, Ferrara, Esposito, Maita, Carboni, Scerbo, Narducci, Maisto, Gigliotti, Masini, Basile, Figliomeni, Mannone. Angelo Tavano


Domenica 25 Settembre 2011 il Domani dello Sport 21

CATANZARO SPORT Si terrà oggi la manifestazione organizzata al campo scuola Sarà presente anche una delegazione di giovani atleti Slovacchi

A Catanzaro XXI Meeting dell’amicizia e della pace CATANZARO - Si svolgerà oggi dalle ore 9 alle 13 presso il Campo Scuola di via Paglia, il 21° “Meeting dell’amicizia, dei popoli e della pace” di atletica leggera, organizzato dall’Uisp, l’Unione Italiana Sport per tutti. A spiegare i motivi della manifestazione, durante la conferenza stampa tenutasi ieri mattina a Palazzo De Nobili, è stato il Presidente del Comitato Territoriale Uisp, Riccardo Elia «lo scopo dell’associazione ha affermato - non è solo quello di promuovere lo sport quanto sensibilizzare la gente sul rendere vivibile la propria città». La Uisp a tal fine organizza anche manifestazioni come Vivicittà e Bicincittà. E poiché lo sport significa anche socializzazione e solidarietà, così come nel 2009 sono venuti i ragazzi del Saharawi, quest’anno sarà presente una delegazione di giovani atleti slovacchi, tutti tra i 14 e i 18 anni. Subito dopo a prendere la parola è stato Antonio Gasparro, Presidente Nazionale Uisp, «Ritengo fondamentale il diritto allo sport per tutti. - Ha esordito Gasparro Proprio per questo bisogna rivalutare l’atletica leggera, la disciplina più facilmente praticabile anche solo dal punto di vista econo-

mico, cercando di "spezzare" il monopolio calcistico tipico dell’Italia». E poi lo sport è salute, lo sport unisce, indipendentemente dal luogo di appartenenza o dalla religione. A tal proposito, pare che l’obiettivo futuro dell’Uisp sia riuscire a organizzare un meeting con i bambini palestinesi. Inoltre, venerdì scorso, Catanzaro si è unita alla marcia per la pace "Perugia – Assisi". Un altro aspetto che Gasparro ha tenuto a sottolineare è che tutte le manifestazioni organizzate dall’Uisp sono ad impatto ambientale zero. Infine la parola è passata al Consigliere Comunale Eugenio Occhini. Il suo discorso, condiviso

nonché affrontato anche dagli altri oratori, ha puntato sulla riapertura del traffico su Corso Mazzini.«Vienemeno,cosìfacendo, la tutela del cittadino e dell’ambiente, - ha affermato Occhini - al punto che anche Legambiente ci ha tolti dalla sua classifica. L’amarezza viene dal fatto che l’Uisp ha tra gli obiettivi quello di promuovere la qualità della vita, spingendo il cittadino a muoversi, ad avere cura della propria salute, a non impigrirsi. Singolare e contraddittorio, - ha concluso - è che la riapertura del traffico sia coincisa con il Meeting Uisp». Pasquale Chirchiglia

Berretti: sconfitta casalinga per il Catanzaro CATANZARO - Il Catanzaro berretti cede in casa al forte Siracusa. I giallorossi dopo essere passati in vantaggio al 18’ con Muscatello sono stati raggiunti dagli ospiti al 35’ del primo tempo grazie ad un girata vincente di Germano. Nella seconda frazione di gioco gli aquilotti hanno avuto un calo fisico dovuto ad una preparazione ancora da ultimare. I giallorossi, infatti, a causa delle vicissitudini societarie sono partiti in ritardo rispetto alle altre compagini. Gli Aretusei ne hanno approfittato al 75’ con Saraceno che ha trafitto per la seconda volta Mosca. Mentre la terza e definitiva rete che è valsa la vittoria Siracusana è stata messa a segno allo scadere da Scapellato.

Calcio: il Sambiase si "beve" anche il Marsala Nell’anticipo del campionato nazionale dilettanti il Sambiase vince e convince. Bisognava dare continuità alla vittoria di domenica al San Filippo di Messina e continuità è stata data. Il Sambiase ripete il risultato della domenica precedente e batte 2-0 il Marsala, questa volta davanti ai propri sostenitori, che festeggiano 10 anni di vita di tifoseria organizzata, e andando in gol con due giocatori che non sono dei veri e propri bomber, ma che di ruolo fanno i difensori centrali Porpora e Morelli. Al triplice fischio è stata una festa giallorossa. A.T.

E’ il giorno della Planet Basket Al Pala Giovino arriva il Benevento CATANZARO - Prove tecniche di rinascita per la Planet Basket Catanzaro. La compagine cestistica giallorossa, nata sulle ceneri della scomparsa Pallacanestro Catanzaro, è stata presentata ieri mattina, nella sala consiliare della Provincia, alla presenza delle massime istituzioni cittadine. A fare gli onori di casa è stato il Presidente dell’Ente intermedio, Wanda Ferro, che per l’occasione ha indossato la maglia ufficiale della squadra «Encomiabile l’iniziativa di un ingresso gratuito al Pala Giovino - sottolinea il presidente Ferro - mi sembra il modo migliore per avvicinare i cittadini a questa importante disciplina sportiva». Subito dopo è stata la volta dell’Assessore allo Sport del Comune di Catanzaro, Stefania Logiudice che ha messo in evidenza l’unità d’intenti tra la Planet Basket e l’US Catanzaro. In pratica i primi 500 abbonati della squadra di calcio cittadina, possonoassistereallepartite della compagine cestistica. Un modo intelligente per far crescere la cultura sportiva nella città Capoluogo.Tra gli altri erano presenti alla conferenza anche il consigliere Marco Polimeni, il presidente della commissione sportiva Angotti, il presidente della Planet Felice Saladini, il dg Salvatore Procopio e tutti gli atleti del team giallorosso. Ha concluso la conferenza stampa il massimo responsabile della società Catanzarese, Felice Saladini esortando la tifoseria «è importante che anche fisicamente si segua la squadra e spero che politici e tifosi non facciano mancare il loro entusiasmo. Un modo per avviare la stagione insieme - commenta il presidente Saladini- a cui saranno invitati tutti gli appassionati». Poche ore quindi all’esordio casalingo della Planet Basket Catanzaro. Dopo la presentazione in pompa magna della squadra di coach Tunno, tutto è pronto per la prima di campionato in cui i ragazzi di capitan Cattani accoglieranno l’ ASD Pallacanestroo Benevento. Una partita aperta ad ogni risultato con due squadre che in fase preseason si sono distinte nelle amichevoli disputate, per il carattere e la determinazione, ingredienti che caratterizzeranno anche l’incontro di domani. Formazione al completo per coach Tunno che mantiene segreto l’assetto dei titolari riservandosi decisioni dell’ultimo minuto dopo l’allenamento per le ultime rifiniture. Per l’esordio della squadra del giovane presidente Saladini si attende il pubblico delle grandi occasioni per una partita che si profila come un piccolo evento a cui prenderanno parte anche personaggi di spicco della città. L’ingresso al Pala Giovino, come detto, è rigorosamente gratuito, l’incontro inizierà alle 18.00 e sarà diretto dal duo arbitrale Antonio Travia e Aldo Travia di Gioia Tauro. Sempre nell’ambito della riorganizzazione societaria, è stato realizzato il nuovo sito internet della squadra giallorossa: www.planetbasketcatanzaro.it. Sullo spazio virtuale saranno pubblicate le notizie, i contenuti multimediali e sarà, inoltre, possibile seguire in real time gli incontri cestistici. r.c.


22 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

PROVINCIA DI CATANZARO "Il brigantaggio nel Catanzarese" Ultima fatica di Silvestro Bressi

Durante il Consiglio Iozzi ha chiesto delucidazioni sulla vicenda di cui non si fa cenno nel documento programmatico del sindaco

Girifalco, sul Parco eolico calato un velo di silenzio Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Girifalco, il consigliere di opposizione Roberto Iozzi della lista "Rinascita per Girifalco", prima di abbandonare l’aula, aveva domandato al sindaco Mario Deonofrio il perché nel documento programmatico di consiliatura, non si parlasse del Parco Eolico. «Eppure, questo Parco è stato voluto proprio da lei. Con i ricavi di questo progetto, il Comune doveva riempire le cassi comunali. Perlomeno - ha detto Iozzi questa era la celebrazione della sua creatura». A onor del vero e per conoscere meglio e dare una informazionecorrettasullavicenda, sarebbe necessario parlare con la magistratura. E’ passato più di un anno da quando il Parco è stato posto sotto sequestro su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Villani, da allora non si è più saputo nulla in proposito. Sembra che fosse stato impostato male il ricorso da parte della società installatrice, la "Power Energy", che era subentrata alla Brulli Energia, con un pacchetto azionario pari al 75%.

Da voci di corridoio sembrerebbe proprio che fra poco ci dovrebbe essere il pronunciamento del tribunale. In buona sostanza, la Peg SrL di Girifalco è diventata una vera telenovela, con accusatori che denunciano spostamenti sostanziali di torri eoliche, innalzate a ridosso delle civili abitazioni, di una difficile vertenza di interpretazione sul come conteggiare le distanze. Queste, secondo alcuni cittadini, dovevano esser calcolate includendo le eliche, perché parti integranti della struttura. Secondo le società installatrici delle turbine, i 500 metri di distanza dalle case censite e stabilmente abitate, deve essere calcolato dalla base della torre, così come recita la legge regionale. Qualche proprietario dei terreni interessati dall’eolico, avevano pensato di aggirare la legge e ha censito e accatastato le vecchie costruzioni, che servivano come ostello degli attrezzi agricoli, e in virtù di ciò ha chiesto una ricompensa maggiore da parte della Società del Parco. La cosa non ha trovato accoglimento e pertanto

sono partite altre denunce, quindi i faldoni sono aumentati di volume e il lavoro dei giudici si è triplicato. Ma in questo secondo caso sembra proprio che il motivo del contendere non esista in quanto le strutture sono state censite e accatastate dopo la firma della convenzione siglata nel 2007. La domanda che si ponevano, piuttosto sgomenti, alcuni cittadini nel corso del Consiglio, era su chi pagherà nel caso in cui la società installatrice venisse assolta e il parco dissequestrato. Una bella domanda alla quale è difficile dare una risposta concreta. Stando alle affermazioni della Power Energy, questo fermo è costato loro parecchi e svariati milioni di produzione. I costi dei lavori eseguiti dalle ditta esterne sono stati tutti liquidati, quindi, ci diceva un signore girifalcese, «la Peg è rimasta con una canna nelle mani, come nostro Signore, quindi chi pagherà tutto ciò? Speriamo che non ci vengano sobbarcati anche questi quattrini da dare agli inglesi del Parco». Giuseppe Bianco

Droga, marocchino in manette a Sellia Marina I carabinieri avviano un controllo dopo avere notato un allaccio abusivo di energia elettrica e, durante la perquisizione domiciliare, scoprono anche 5 grammi di hashish. E’ accaduto a Sellia Marina, dove i militari hanno tratto in arresto un uomo di nazionalità marocchina Khalid Ezzahraoui, residente nella cittadina ionica. Lo stesso dovrà rispondere di furto aggravato di energia elettrica e detenzione di sostanza stupefacente. I carabinieri si erano recati nell’abitazione dell’uomo per un allaccio abusivo alla linea Enel che era stata distaccata per morosità, una volta sul posto hanno deciso di effettuare anche una perquisizione domiciliare, rinvenendo occultati 5 grammi di hashish. Ieri il cittadino marocchino è comparso davanti al giudice che ha convalidato l’arrestodisponendol’obbligodifirma.

«Al cader del 1860 la lotta politica in Calabria si era inasprita a tal punto da fare temere la fine del regime liberarle. L’opposizione al governo dei moderati vigoreggiava. Nei paesi più lontani dai grossi centri continuavano le piccole sommosse, le scorrerie dei briganti, le mene reazionarie». Questo è quanto scriveva Gaetano Cingari nel fare la cronaca del clima politico postunitario della regione. Lo scrittore di San Floro Dello stesso problema si è voluto interessare lo scrittore narra le vicende Silvestro Bressi, con il suo che hanno tormentato nuovovolumefrescodistampa intitolato "Il brigantaggio il nostro territorio nel Catanzarese" edito dalla casa editrice Ursini. In ques- prima e dopo ta sua nuova fatica letteraria l’Unità d’Italia e storica nello stesso tempo, l’autore ha voluto narrare le vicende, che hanno tormentato il catanzarese prima e dopo l’Unità d’Italia. Bressi non si è fatto mancare nulla, ha trascritto fedelmente i documenti ritrovati dopo affannose ricerche, è riuscito a inserire anche una colorazione molto particolare alle vicende legate al privato dei briganti. Non sarà stato così facile dare una versione corretta del periodo del brigantaggio, eppure Bressi è riuscito nell’intento, ha ridato la giusta collocazione al fenomeno, che in molti si sono sbrigati a definire una "piaga". «Il fenomeno del brigantaggio, si legge nei testi sacri di storia, durante i primi dieci anni di vita politica unitaria gli amministratori dovettero af-

frontare questo fenomeno, che infestava le province e che in alcune occasioni si manifestò con una ferocia inaudita». E’ necessario ricordare e l’autore lo fa con molta competenza, che il brigantaggio come in passato aveva assunto connotati politico-sociali, che gli amministratori dell’epoca hanno sempre tacciati come delle violenze compiute come espressione di un volgare banditismo. Bressi contribuisce con la sua fatica, fatta di ricerche e testimonianze, a dare una nuova e corretta interpretazione al fenomeno del brigantaggio. Ci spiega come il nuovo Stato, in varie circostanze, aveva fronteggiato il problema, prima attraverso le promesse di perdono ai pentiti, poi con l’emanazione della legge "Pica". In molti i cittadini che definivano i tanti che si erano dati al brigantaggio, e l’autore lo dice chiaramente, come degli eroi onestissimi e generosi. Queste opinioni valsero a parecchie persone l’accusa di essere dei "manutengoli". Lo scrittore Bressi, avvia la sua cronaca e l’affida ad una lettura leggera, quasi una composizione strettamente di sceneggiatura teatrale, del resto Bressi ha una grossa esperienza anche in questo campo, quale autore di testi di rappresentazioni di grande successo. g.b.


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SPORT Conte esalta i bianconeri e spiega il turn-over: gioca sempre solo chi sta bene

«La mia Juve è senza paura»

Giulio Adriani TORINO . «Finora sono stato accontentato. Se i giocatori sono rimasti delusi dopo il pari col Bologna, vuol dire che siamo sulla stradagiusta».AntonioConteèchiaramente soddisfatto per il rendimento della sua squadra e lo ribadisce anche alla vigilia della trasferta di Catania, quarto turno di campionato. «Tutte le partite vanno affrontate con la giusta determinazione e la giusta voglia. Finora sono stato accontentato, i ragazzi hanno sempre interpretato le gare nelmodogiusto-sottolineainconferenza stampa - Anche con il Bologna ho visto una squadra, so-

prattuttonelsecondotempoquando abbiamo giocato in 10. In tutte le gare disputate, abbiamo fatto ottime cose che, magari, sono state anche sottovalutate. A Siena, ad esempio, abbiamo fatto un’ottima partita. Sappiamo che dobbiamo ancora migliorare molto: non potrebbe essere altrimenti, visto che lavoriamo insieme solo da due mesi e mezzo. Contro Parma e Siena non abbiamo mai subito. Contro il Bologna, che ha tirato in porta due volte, abbiamo incassato il gol dell’1-1 su palla inattiva. La Juventus subisce molto poco e questo è merito di tutti, non solo del reparto arretrato. Ovviamente ci sono margini di crescita, dob-

La Digos di Torino ha identificato e denunciato il tifoso che aveva tentato di dare uno schiaffo a Marco Di Vaio biamocontinuarealavorarecosì». «Io voglio sempre schierare la formazionemigliore-spiegaaproposito delle convocazioni. - Qualche giocatore che non è stato utilizzato può essere impiegato anche

dall’inizio se è ben inserito nei meccanismi della squadra. Sul campionato, comunque, è troppo presto per fare qualsiasi considerazione. Bisogna essere equilibrati: anche se dovesse arrivare un risultato negativo, dobbiamo riuscire ad evidenziare cosa c’è di buono. I punti, comunque, pesano sempre. Anche all’inizio del campionato. Questo torneo dimostra che non c’è nulla di facile: serve tanta attenzione contro chiunque».«Perchifal’allenatore-commenta rispetto ai recenti esoneri eccellenti - non ci sono segnali confortanti. Due esoneri prima dell’inizio del campionato lascianosensazioniparticolari:ilvento può cambiare da un momento all’altro e l’allenatore è sempre l’anellodebole.Bisognerebbedare la possibilità di lavorare e di valutare i risultati. Ma spesso questa opportunità non viene concessa». Intanto, si continua a parlare degli incidenti dell’ultimo match casalingo dei bianconeri. A tale proposito, gli agenti della Digos della Questura di Torino hanno reso noto di avere identificato il tifoso che mercoledì sera, al termine della partita Juventus-Bologna, aveva tentato di dare uno schiaffo al giocatore della squadra ospite, Marco Di Vaio. Si tratta di un uomo di 36 anni. L’uomo è stato denunciato per tentate lesioni e sarà colpito da provvedimento di

OGGI IN CAMPO CHIEVO GENOA

ATALANTA NOVARA

CAGLIARI UDINESE

CATANIA JUVENTUS

Chievo (4-3-1-2): 54 Sorrentino, 20 Sardo, 12 Cesar, 2 Morero, 13 Jokic, 7 Sammarco, 16 Rigoni, 56 Hatemaj, 8 Cruzado, 31 Pellissier, 77 Thereau. (17 Puggioni, 3 Andreolli, 5 Mandelli, 23 Paloschi, 15 Vacek, 6 Bradley, 9 Moscardelli). All.: Di Carlo . Genoa (4-3-1-2): 1 Frey, 21 Bovo, 2 Dainelli, 13 Kaladze, 24 Moretti, 27 Constant, 4 Veloso, 33 Kucka, 19 Jorquera, 8 Palacio, 99 Caracciolo. (22 Lupatelli, 23 Antonelli, 5 Granqvist, 14 Seymour, 52 Merkel, 10 Birsa, 2 Pratto). All. Malesani. Arbitro: Russo di Nola

Atalanta (4-4-2): 78 Frezzolini 25 Masiello, 4 Capelli, 5 Manfredini, 6 Bellini; 7 Schelotto, 21 Cigarini, 22 Padoin, 10 Bonaventura; 90 Tiribocchi, 19 Denis. (16 Polito, 13 Peluso, 77 Raimondi, 17 Carmona, 11 Moralez). All. Colantuono. Novara (4-3-1-2): 1 Ujkani; 15 Dellafiore, 24 Paci, 4 Lisuzzo, 3 Gemiti; 17 Porcari, 23 Radovanovic,10 Rigoni; 21 Mazzarani; 11 Morimoto, 69 Meggiorini (31 Fontana, 5 Ludi, 14 Morganella, 2 Giorgi, 20 Granoche). All: Tesser. Arbitro: Ostinelli di Como

Cagliari (4-3-1-2): 1 Agazzi, 14 F. Pisano, 13 Astori, 21 Canini, 31 Agostini, 8 Biondini, 5 Conti, 4 Nainggolan, 7 Cossu, 18 Nenè, 19 Thiago Ribeiro. (25 Avramov, 3 Ariaudo, 24 Perico, 20 Ekdal, 30 Rui Sampaio, 23 Ibarbo, 9 Larrivey ). All.: Ficcadenti Udinese (3-5-1-1): 1 Handanovic; 17 Benatia, 5 Danilo, 11 Domizzi; 8 Basta, 3 Isla, 66 Pinzi, 7 Badu, 27 Armero; 25 Torje; 10 Di Natale. (A disp. 21 Padelli, 24 Ekstrand, 13 Neuton, 23 Abdi, 20 Asamoah, 31 Fabbrini, 37 Pereyra). All. Guidolin. Arbitro: De Marco di Chiavari

Catania (4-3-3): 21 Andujar, 2 Potenza, 14 Bellusci, 3 Spolli, 22 Alvarez, 8 Ledesma, 10 Lodi, 20 Sciacca, 7 Lanzafame, 11 Maxi Lopez, 17 Gomez. (30 Campagnolo, 33 Capuano, 4 Almiron, 19 Ricchiuti, 24 Delvecchio, 32 Catellani, 9 Suazo). All. Montella. Juventus (4-2-4): 1 Buffon, 26 Lichtsteiner, 15 Barzagli, 3 Chiellini, 6 Grosso, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 7 Pepe, 18 Quagliarella, 32 Matri, 27 Krasic. (30 Storari, 19 Bonucci, 11 De Ceglie, 22 Vidal, 24 Giaccherini, 17 Elia, 10 Del Piero). All. Conte. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo

LAZIO PALERMO

SIENA LECCE

PARMA ROMA

Lazio (4-3-1-2): 22 Marchetti, 29 Konko, 21 Diakitè, 3 Dias, 19 Lulic, 32 Brocchi, 24 Ledesma, 11 Matuzalem, 8 Hernanes, 99 Cisse, 25 Klose. (1 Bizzari, 33 Stankevicius, 26 Radu, 27 Cana, 7 Sculli, 9 Rocchi, 18 Kozac). All.: Reja. Palermo (4-4-2): 33 Tzorvas, 31 Pisano, 3 Silvestre, 8 Migliacciom 42 Balzaretti, 14 Bertolo, 5 Barreto, 7 Della Rocca, 16 Zahavi, 51 Pinilla, 10 Miccoli (99 Benussi, 2 Mantovani, 13 Aguirregaray, 6 Munoz, 20 Acquah, 72 Ilicic, 9 Hernandez). All. Mangia.

Siena (4-4-2): 1 Brkic, 2 Vitiello, 13 Rossettini, 80 Contini, 21 Rossi, 70 Mannini, 14 Gazzi, 10 D’Agostino, 17 Grossi, 9 Larrondo, 11 Calaiò. (25 Pegolo, 19 Terzi, 26 Pesoli, 36 Bolzoni, 8 Vergassola, 23 Brienza, 22 Destro). All.: Sannino. Lecce (4-2-3-1): 27 Julio Sergio, 7 Cuadrado, 40 Tomovic, 13 Ferrario, 11 Mesbah, 14 Strasser, 18 Giacomazzi, 22 Piatti, 912 Bertolacci, 77 Pasquato, 17 Di Michele. (91 Benassi, 5 Esposito, 28 Brivio, 6 Giandonato, 8 Obodo, 9 Corvia, 15 Ofere). All. Di Francesco. Arbitro: Doveri di Roma

Parma (4-4-1-1): 83 Mirante, 5 Zaccardo, 29 Paletta, 6 Lucarelli, 18 Gobbi, 80 Valiani, 20 Blasi, 14 Galloppa, 23 Modesto, 10 Giovinco, 99 Pellè. (1 Pavarini, 33 Santacroce, 19 Rubin, 8 Morrone, 7 Biabiany, 9 Crespo, 11 Floccari). All.: Colomba Roma (4-3-3): 1 Lobont; 20 Perrotta, 44 Kjaer, 5 Heinze 3 Josè Angel; 7 Pizarro, 16 De Rossi, 15 Pjanic; 31 Borini, 9 Osvaldo, 14 Bojan. (18 Curci, 2 Cicinho, 29 N.Burdisso, 11 Taddei, 87 Rosi, 22 Borriello, 10 Totti). All. Luis Enrique

Arbitro: Gervasoni di Mantova.

Ficcadenti (Cagliari - Foto: La Presse)

Arbitro: Orsato di Schio

Daspo. La Digos è riuscita a identificarlo grazie alle telecamere di sorveglianza installate nel nuovo stadio della Juve, inaugurato l’8 settembre a Torino: dopo averlo individuato dalle immagini registrate in campo, gli agenti hanno scandagliato le registrazioni delle telecamere e lo hanno visto mentre entrava nell’impianto. Incrociando l’orario della registrazione con quello della timbratura dei biglietti sono riusciti a risalire al nome del tifoso. «Il nuovo stadio della Juve è bellissimo, è perfetto per giocare a calcio, ma credo che in Italia non siamo ancora pronti» ha commentato Pier Paolo Bisoli, allenatore del Bologna che mercoledì sera ha giocato nel nuovo impianto torinese, dove il pubblico è vicinissimo al campo.

LA FRASE

FRANCESCO GUIDOLIN: «Non possiamo permetterci il lusso di sentire la stanchezza. Contro il Cagliari sarà dura, ritengo questa gara la più complicata di tutta la serie perchè affrontiamo una squadra con la nostra stessa classifica e perchè abbiamo speso molto a Milano»


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SPORT Domani le udienze di convalida degli otto fermati nell’ambito dell’inchiesta su Camorra e scommesse illegali

Sono 10 le partite “anomale”

Francesco Pungitore

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NAPOLI - L’ennesimo terremoto scuote il mondo del calcio. A partire da domani si terranno le udienze di convalida degli 8 fermi eseguiti all’alba di venerdì, dai carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, nell’ambito di una clamorosa indagine su Camorra e scommesse illegali. Gli interrogatori avverranno a Torre Annunziata, Roma e Rimini, dove risiedono gli indagati. La complessa operazione, che ha portato all’esecuzione dei provvedimenti, è coordinata dal procuratore aggiunto della Direzione distruttuale antimafia Rosario Cantelmo. Per mesi gli inquirentihannoascoltatoidirigenti delle squadre, i calciatori, gli esperti, per comprendere i meccanismi delle giocate telematiche. A questo punto sarebbero una decina, in totale, gli incontri di serie A dello scorso campionato su cui sono in corso approfondimenti. I carabinieri stanno incrociando, in particolare, le segnalazioni ricevute dall’Agenzia dei monopoli e dalla Procura della Figc con le dichiarazioni di alcuni collaboratori di

I carabinieri stanno incrociando le segnalazioni ricevute dall’Agenzia dei monopoli e dalla Procura della Figc giustizia e le informative acquisite attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali. Su alcune partite si continua a lavorare perché più elementi lasciano pensare ad "anomalie" nei flussi delle giocate. Quello delle gare truccate, però, è solo un filone di un’inchiesta più ampia, che punta a individuare i canali attraverso cui il clan camorristico D’Alessandro - De Martino, attivonellazonadiCastellammare di Stabia e dei Monti Lattari, ricicla il denaro proveniente da estorsioni e spaccio di droga. Ora i pm della Dda e i carabinieri del gruppo di Torre Annunziata si apprestanoaentrarenelvivodell’inchie-

sta. Secondo indiscrezioni, tra i testimoni che i magistrati hanno intenzione di sentire nei prossimi giorni ci dovrebbe essere anche Hector Cuper, ex allenatore argentino dell’Inter ora al Racing Santander. Il principale indagato èMaurizioLopez,exinsegnantedi educazione fisica diventato un esperto di scommesse telematiche e assunto dalla società Intralot (che si è dichiarata parte lesa) con l’incarico di dirigere l’ufficio quote e gestione rischio. La sua attività, secondo l’accusa, si svolgeva in strettissimi rapporti di amicizia e di affari con il capoclan Vincenzo D’Alessandro. Nelle intercettazioni, Lopez arriva a vantarsi con i colleghi di aver «drogato» gli scommettitori. «Noi droghiamo... droghiamo i nostri giocatori, i nostri clienti - diceva Lopez nel 2008 a un collega -, dopo di che lo sapremo noi come... come cambiare il gioco; l’importante che noi non lo subiamo». In una lettera anonima pervenuta alla direzione commerciale della Intralot ci sarebbe una minuziosa descrizione dell’operato illecito di Lopez che avrebbe maggiorato artatamente le quote di determinati eventi sportivi. Numeroso è il numero di incontri delle serie minori su cui gli investigatori si stanno concentrando. Provare a condizionare i risultati nelle categorie più basse, infatti, è molto più semplice e meno rischioso che provare a intervenire su una partita tra grandi squadre. Al centro dell’inchiesta su Camorra e scommesse c’è il boss Vincenzo D’Alessandro, in carcere con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio del consigliere comunale di Castellammare di Stabia Gino Tommasino, assassinato nel 2009.

Roma a Parma Luis Enrique: non mi dimetto ROMA - La Roma di Luis Enrique al Tardini di Parma, a caccia del primo successo stagionale. «Non penso a lungo termine - dichiara l’allenatore spagnolo - guardo al presente, quindi l’obiettivo è vincere la partita col Parma. Per me questa è una situazione difficile. So quali sono ora i risultati, non vendo fumo. Dimettermi? Gli allenatori dipendono sempre dai risultati, ma non penso alle dimissioni. Quando non arrivano tutto sembra più difficile, ma non sono venuto a Roma per cambiare la mia maniera offensiva di vedere il calcio - spiega -. I numeri sono negativi, ma credo di poter ribaltare questa situazione. Guardo avanti cercando di imparare dagli errori commessi e provando a convincere i miei giocatori su quale sia la strada migliore per tornare a vincere. Il mio modello di gioco è semplice, avere la palla per superare le linee, arrivare in area avversaria col maggior numero possibile di giocatori d’attacco e fare gol. Sono ottimista e quindi vedo il bicchiere mezzo pieno, in due mesi la squadra ha migliorato molto la comprensione del calcio che voglio. Totti lontano dalla porta? Francesco ha libertà totale di muoversi, è il calciatore con più qualità della squadra. Non sono preoccupato dal ruolo in cui giocano alcuni giocatori, ma dalla situazione generale che non è favorevole».

BREVI

> ANCELOTTI

> BAYERN MONACO

> LAZIO

Carlo Ancelotti è pronto a tornare in panchina. «Andrò a vedere gli allenamenti di Manchester United e Real Madrid- ha rivelato l’ex tecnico diMilan e Chelsea in un’intervista al quotidiano Daily Mail -, alleno da 15 anni ed è l’occasione per imparare qualcosa di nuovo». Ma, aggiornamento a parte, è sofferta la lontananza dalla panchina per l’allenatore emiliano: «Voglio svegliarmi ogni mattina e andare agli allenamenti. Fin qui non è stato difficile, c’era l’estate, non c’erano partite, sono stato in vacanza. Ma ora è un po’ strano per me». Una routine che ad Ancelotti manca dal 22 maggio scorso, quando in seguito a una stagione inferiore alle aspettative - un secondo posto in campionato e l’eliminazione in Champions ai quarti contro il Manchester United - il presidente dei Blues decise di esonerarlo. L’ideale sarebbe ritornare a lavorare in Premier: «Amo Londra, amo l’Inghilterra, amo il calcio inglese, la sua cultura, l’atmosfera, la natura competitiva della Premier League».

Cinque anni fa, quando vestiva la maglia del San Paolo sembrava uno dei difensori di maggior talento, ora rischia il carcere. Il brasiliano del Bayern Monaco Breno lunedì era scampato a un incendio che aveva quasi distrutto della sua villa situata nell’elegantezonadiGruenwal,edopo aver passato in ospedale qualche ora per dei lievi problemi respiratori, era stato ospitato dal connazionale Rafinha. I dettagli emersi nei giorni seguenti hanno però gettato dei dubbi sulla vicenda, e Breno è ora sospettato di aver lui stesso provocato l’incidente. Dopo averlo iscritto nel registro degli indagati, esistendo il pericolo di fuga e di inquinamento delle prove, la procura di Monaco ha quindi spiccato nei confronti del 21enne un ordine di custodia cautelare. Il Bayern ha manifestato il proprio stupore per gli sviluppi della vicenda e sta fornendo al giocatore la massima assistenza, compresa quella di un consulente psicologico.

«Mi aspetto una bella cornice di pubblico». Restando in tema di quadri il tecnico della Lazio Edy Reja manda un messaggio ai tifosi in vista della sfida casalinga di oggi contro il Palermo di Denis Mangia, che si presenta all’Olimpico dopo aver sconfitto il Cagliari. Contro i sardi si sono rivisti i bei rosanero del vincente esordio con l’Inter: per la Lazio quindi sarà una partita impegnativa, che peraltro arriva al termine di una settimana turbolenta. Lunedì scorso il tecnico goriziano aveva deciso di lasciare la panchina biancazzurra; poi gli attestati di stima da parte dei giocatori e della società, presidente Lotito in primis, l’hanno convinto a restare.


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SPORT In superiorità numerica, i pitagorici vengono superati nettamente dal Grosseto

Il Crotone non sa mordere

di Vito Sestito CROTONE - Il Grosseto batte il Crotone 2-0 (1-0) nella 6/a giornata del campionato di serie B. La squadra di Ugolotti passa in vantaggio con Caridi al 38’ pt e raddoppia con Alfageme al 49’ st. Espulso Ronaldo (Grosseto) per gioco falloso al 29’ del secondo tempo.IlGrossetoèancoraimbattuto: per i maremmani tre vittorie e tre pareggi, con 9 gol realizzati e 4 subiti. Una vittoria sostanzialmente meritata per un Grosseto acciaccatochehasaputoportarea termine un confronto contro un Crotone insidioso ma non abile ad approfittare della superiorità numerica per buona parte del secondo tempo. Al 7’, subito Grosseto in avanti con Caridi che si rende periicolosoinareadirigore,tiraepara Belec; ancora biancorossi al 9’ con Sforzini, a tu per tu con l’estre-

ALBINOLEFFE SAMPDORIA

1 3

Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo ALBINOLEFFE (4-3-2-1) Tomasig; Daffara, D’Aiello, Bergamelli, Regonesi (Piccinni dal 70’); Laner, Hetemaj, Girasole; Cristiano (Pacilli dal 56’), Foglio (Cissé dal 55’); Cocco. All. Fortunato. SAMPDORIA (4-4-2) Romero (Junior Costa dal 55’); Padalino (Volta dal 77’), Costa, Accardi, Castellini; Semioli, Obiang, Palombo; Foggia, Bertani, Maccarone (Piovaccari dal 71’). All. Atzori. MARCATORI Foggia (Sam) al 35’, Bertani (Sam) al 52’, Maccarone (Sam) al 59’ (R), Cissé (Alb) al 79’

GUBBIO VARESE

0 0

Stadio San Biagio, Gubbio GUBBIO (4-4-2) Donnarumma; Caracciolo, Cottafava, Benedetti, Farina; Bazzoffia, Sandreani, Lunardini, Raggio Garibaldi; Ciofani (Mario Rui dal 73’), Giannetti (Mendicino dal 57’). All. Pecchia VARESE (4-4-2) Bressan; Cacciatore, Troerst,Terlizzi, Grillo; Zecchin, Corti, Filipe (Damonite dal st), Carrozza (Kurtic dal 54’); Neto Pereira (Martinetti dal 49’), Cellini. All. Carbone ARBITRO Di Bello

mo difensore della squadra ospite che esce tempestivamente sull’attaccante.Alminuto11Crotonepericoloso su punizione dal limite e palla calciato da Calil che termina di poco a lato. 15’, di nuovo "grifone" in attacco con bella azione di Mancino sulla fascia sinistra, palla indietro per Gerardi che dai venti

Il Grosseto è ancora imbattuto: per i maremmani tre vittorie e tre pareggi, con 9 gol realizzati e 4 subiti

metri calcia rasoterra fuori. La gara si addormenta ma rimane piacevole ed equilibrata. Al 34’ Mancino, molto vivo oggi, tira di sinistro ma para a terra Belec. E lo sforzodelGrossetovienepremiato al 37’ con il gol: splendida azione di Caridi, saltati due avversari e palla sul secondo palo alla sinistra di Belec, 1-0. Nella ripresa, al 47’ Sforzini sfiora di testa su traversone di Caridi da sinistra, sfera oltre la traversa. Anche il Crotone si fa nuovamente vivo: palla che arriva in area in rigore biancorossa, Calil si trova solo davanti al portiere (77’) ma tira addosso a Narciso. Nel recupero concesso dal direttore di gara, il forcing del Crotone non sortisce nulla, anzi, arriva il raddoppio del Grosseto con Alfageme (94’) che infila Belec su passaggio di Gerardi. Per il Crotone, dunque, una battuta d’arresto che deve far riflettere ma che non ridimensiona le aspettative del club.

GROSSETO 2 CROTONE 0 Stadio Carlo Zecchini, Grosseto GROSSETO (4-4-2) Narciso; Petras, Padella, Olivi, Giallombardo; Mancino (Asante dal 69’), Crimi, Ronaldo, Caridi (Zanetti dal 63’); Sforzini (Alfageme dal 72’), Gerardi. All. Ugolotti. CROTONE (4-3-3) Belec; Florenzi, Vinetot, Tedeschi; Mazzotta, Caetano (De Giorgio dall’82’), Eramo; Gabionetta (Sanson dal 50’), Pettinari (Djuric dal 64’), Ciano. All. Menichini ARBITRO Mariani MARCATORI Caridi (Gro) al 37’, Alfageme (Gro) al 90’+4 ESPULSI Ronaldo (Gro) al 75’.

ASCOLI VERONA

1 1

Stadio Del Duca, Ascoli ASCOLI (4-3-3) Guarna; Gazzola, Peccarisi, Faisca, Tamburini (Pasqualini dal 73’); Di Donato, Parfait, Pederzoli (Vitiello dal 60’); Papa Waigo, Romeo, Boniperti (Beretta dal 67’). All Castori. VERONA (4-3-3) Rafael; Abbate, Maietta, Mareco, Scaglia; Russo, Tachtsidis, Mancini (D’Alessandro dal 60’); Gomez, Ferrari (Bjelanovic dal 74’), Hallfredsson. All Mandorlini. ARBITRO Cervellera MARCATORI Aut. Mareco (Asc) al 12’, Gomez (Asc) al 22’, Bjelanovic (Asc) al 71’.

PADOVA MODENA

2 0

Stadio Euganeo, Padova PADOVA (4-3-3) Pelizzoli; Donati, Schiavi, Legati, Renzetti; Bovo, Italiano, Marcolini (Cuffa dal 73’); Cutolo (Lazarevic dal 61’), Cacia, Drame (Trevisan dal 39’). All. Del Canto MODENA (4-5-1) Caglioni; Turati, Diagouraga, Perna, Rullo; Giampà, Dalla Bona, De Vitis (Bassoli dal 55’), Ciaramitaro (Carraro dal 32’), Fabinho (Gilioli dal 73’); Bernacci. All Bergodi. ARBITRO Merchiori MARCATORI Cacia (Pad) al 74’, Italiano (Pad) all’80’.

BRESCIA CITTADELLA

2 0

Stadio Rigamonti, Brescia BRESCIA (4-3-1-2) Leali; Berardi, Magli, De Maio, Daprelà (Dallamano dal 73’); Salamon (Paghera dal 79’), El Kaddouri, Budel; Juan Antonio (Martina Rini dal st); Jonathas, Feczesin. All. Scienza. CITTADELLA (4-4-2) Cordaz; Martinelli, Gasparetto, Pellizzer, De Vito; Di Roberto (Vitofrancesco dal 64’), Magallanes, Schiavon, Baselli (Branzani dal 48’); Di Carmine, Maah (Bellazzini dall’86’). All. Foscarini ARBITRO Palazzino MARCATORI Jonathas (Bre) al 30’, El Kaddouri (Bre) al 55’.

IL FATTO Forti proteste a Modena per la direzione di gara

Bari corsaro, Sassuolo ko MODENA - Bari corsaro al "Braglia" e primo stop casalingo del Sassuolo. Ci sono voluti due calci di rigore, trasformati entrambi da Marotta al 14’ e al 30’ del secondo tempo, per far vincere l’undici di Torrente. Al Sassuolo non è bastato il gol con cui Boakye al 18’ ha annullato il primo vantaggio barese. Proteste in casa neroverde espulso anche il tecnico Pea, oltre al pugliese Forestieri nel finale per la direzione di gara di Gallione. Al 60’ primo episodio controverso: in mischia, Rivas tira in porta e Masucci colpisce di mano. L’arbitro Gallione concede il penalty e dal dischetto il neoentrato Marotta sigla il suo primo gol in campionato. Solo due minuti dopo, però, il Sassuolo pareggia. Al 76’ Forestieri va giu in area su un dubbio contatto con Rea e Gallione concede il secondo penalty al Bari. Marotta vince nuovamente il confronto con Pomini.

SASSUOLO 1 BARI 2 Stadio Alberto Braglia, Modena SASSUOLO (4-3-3) Pomini; Longhi, Piccioni, Rea, Laverone; Cofie (Laribi dal 79’), Valeri, Magnanelli; Masucci (Falcinelli dall’89’), Marchi (Boakye dal 61’), Sansone. All. Pea. BARI (4-3-3) Lamanna; Crescenzi, Borghese, Garofalo, Defendi; De Falco, Donati, Claiton; De Paula (Marotta dal 56’), Bellomo (Forestieri dal 66’), Rivas (Kopunek dal 72’). All. Torrente ARBITRO Gallione MARCATORI Marotta (Bar) al 60’ (R), Boakye (Sas) al 62’, Marotta (Bar) al 76’ (R) ESPULSI Forestieri (Bar) al 90’+1


30 il Domani dello Sport Domenica 25 Settembre 2011

SPORT


Domenica 25 Settembre 2011 il Domani dello Sport 31

SPORT Finalmente: tricolore in alto e l’inno cantato dalle azzurre a squarciagola

La Bronzini raddoppia: è oro Sulla Vos come a Melbourne Roberto Carli COPENAGHEN - In una edizione dei campionati del mondo di ciclismo che conferma il soggetto, centinaia di chilometri in attesa di una volata finale, una splendida Giorgia Bronzini ha fatto il bis battendo in volata l’eterna seconda, l’olandese Marianne Voss, ormai al suo quinto argento consecutivo. Terza la tedesca Ina Teutenberg, una delle grandi favorite, 34 anni. È stato un capolavoro di volata quella della Bronzini, lanciata benissimo da Monia Baccaille, con un gran lavoro di squadra di tutte leazzurre,mentreleolandesisembravano involarsi. Negli ultimi trecento metri Giorgia si è infilata a velocità doppia rispetto alle altre in un pertugio strettissimo sulla corda a destra e poi si è involata pedalando come un ossesso e resistendo al ritorno della Voss. Come da copione corsa con tentativi poco convinti a parte quello della canadeseClaraHughesinfugadal penultimo giro. Affronta l’ultimo conunvantaggiocospicuointorno ai 40 secondi. A 8 chilometri dalla

In precedenza su 126 km e ormai scontato arrivo in volata, oro per la Francia con la vittoria di Pierre Henri Lecuisinier

Marianne Vos seconda Giorgia Bronzini, come un anno fa

conclusione la Hughes non dà segno di mollare nonostante il gruppo abbia aumentato notevolmente la velocità con le olandesi in testa a tirare tutte e a tutta, aiutate dalle italiane. Ma la Hughes comincia a perdere qualche secondo, il suo vantaggio scende sui 28 secondi a sette chilometri dalla linea del traguardo. A 4,5 chilometri dalla fine il vantaggio è sceso a 25" ed è

un finale da cardiopalmo. Un po’ come era successo il giorno prima a Rossella Ratto, con 25" a tre chilometri dalla fine e poi ripresa per il disaccordo con la sua compagna di fuga. La Hughes viene ripresa a 4 chilometri dalla fine. Dal gruppo esce un’italiana, la prima a raggiungere la Hughes ma parte in contropiede una tedesca ed è subito ricongiungimento. Te-

desche in evidenza nel finale con continui strappi. Caduta nel convulso finale nellaparte centraledel gruppo. Ultimo chilometro con il trenodell’Olandaintesta:laContini è sesta seguita dalla Bronzini che esce a velocità doppia. Ed è la prima maglia iridata per noi dopo cinque giorni di attesa. In precedenza, sulla distanza di 126 chilometri e ormai scontato arrivo in volata, altro oro per la Francia che sale a tre nel medagliere, con la vittoria di Pierre-Henri Lecuisinier davanti al belga Martijn Degreve e all’olandese Steven Lammertink nella prova in linea juniores.

Vettel parte davanti a tutti anche oggi: è l’undicesima volta in stagione

Singapore, Alonso 5° al via Serve dire di chi è la pole? Bruno Tosatti SINGAPORE - Troppo superiore Sebastian Vettel, che a Singapore centra l’undicesima pole position stagionale su 14 qualifiche fin qui disputate, nonché la numero 26 in carriera: il tedesco chiude il giro sul circuito cittadino di Marina Bay in 1’44"381. Troppo superiore la Red Bull, che nel 2011 è

sempre partita in testa: ulteriore conferma la seconda posizione in griglia del compagno di squadra del campione del mondo, Mark Webber, che fa segnare un tempo tre decimi e mezzo superiore (1’44’’732). A Vettel basta un tentativo nel Q3, dopo quindi meglio non forzare: «Nell’ultimo giro forse ho cercato di spingere troppo forte - ha spiegato il tedesco -. Ho deciso di abortire il giro per non

Sui cordoli del circuito cittadino di Marina Bay si vola

Quando non è stato Vettel a conquistare la pole in questa stagione, è stato il suo compagno Webber. Red Bull quindi sempre davanti a tutti al via rischiare di danneggiare la macchina. Ero contento del primo giro, sono felice di aver conquistato la pole in una pista così divertente. Ottimo risultato per noi, abbiamo due macchine in prima fila, ma domani sarà una gara lunga». La seconda fila è tutta della McLaren-Mercedes, con Jenson Button (1’44"804) davanti a Lewis Hamilton, costretto però a rinunciare al secondo tentativo nell’ultimo turno della sessione perché i tecnici della scuderia di Woking hanno sbagliato i calcoli sul rifornimento della sua monoposto, complice anche il cattivo funzionamento del sistema di immissione della benzina. Così al-

meno il pilota ha risparmiato un treno di gomme nuove per la gara. Appaiate anche le due Ferrari, in terza fila: Alonso, che dopo le prime due sessioni di prova del venerdì aveva dato l’impressione di essere vicino alle prestazioni della Red Bull - e d’altra parte il circuitocittadinodiSingapore,simile a quello di Montecarlo, sembra congeniale alle Rosse - è soltanto quinto con un tempo. Il suo tempo comunque è vicino a quello degli inseguitori: 1’44"874, ovvero 150 millesimi sopra il giro di Webber. Sesto appunto Felipe Massa con 1’45"800. Anche per questo il pilota asturiano ha motivo di sperare: «Sono a un decimo dalla terza posizione, quindi va bene, domani vediamo se il degrado delle gomme sarà così alto come è sembrato durante tutto il weekend. Se così fosse ci saranno tante soste e diverse strategie, speriamo di trarne un vantaggio». Chiudono le prime dieci posizioni altre due coppie. Quarta fila per le Mercedes, con Nico Rosberg davanti al sette volte campione del mondo Michael Schumacher, quinta per le Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta.

RITMICA

Grande Italia, terzo mondiale a squadre passaporto per Londra MONTPELLIER - L’Italia è campione del mondo per la terza volta consecutiva nella ginnastica ritmica. Dopo l’oro di Miè 2009 e di Mosca 2010, le Farfalle azzurre hanno conquistato anche il titolo 2011. Elisa Santoni, Elisa Blanchi, Angelika Savrayuk, Romina Laurito, Andreea Stefanescu e Marta Pagnini, con il totale di 55.150 (5 Palle 27.350 - 3 Nastri e 2 Cerchi 27.800) si lasciano alle spalle le campionesse olimpiche della Russia (54.850) e la Bulgaria (54.125). Un

Dietro Italia, Russia e Bulgaria salite sul podio, molto bene il Giappone, quarto davanti alla Germania quinta vantaggio sulla Russia di tre decimi non è affatto poco. E le russe sembravano felici durante la premiazione di essere giunte seconde davanti ad una squadra che ammirano. Si può dire che ci sia ormai un vero rapporto di amicizia fra le due squadre. La squadra italiana entra così ai Giochi di Londra 2012 dalla porta principale, conservando il titolo iridato, e facendosi restituire dalla sorta ancora un indennizzo sonante per quelle Olimpiadi di Pechino che ancora bruciano a tutti noi.



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