il domani

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ZAMPARINI SULLA TRIESTINA

RONALDO PESA 118,4 CHILI

MAURIZIO Zamparini, dopo il Venezia e il Palermo, sembra essere interessato alla Triestina, fallita al termine della passata stagione in Lega Pro e iscritta con una nuova società al campionato di Eccellenza.

RONALDO pesa 118,4 chili. Già dopo i Mondiali del 2002, Ronaldo ha cominciato a mettere qualche chilo di troppo, ma ora, protagonista di un reality show su Rede Globo dal titolo “Medida certa” ("Il peso giusto”), l’ex punta proverà a rimettersi in forma.

Martedì 25 settembre 2012

Euro 0,40 > Anno XV - N. 234 SEDE: T&P Editori SRL - Tel. 0961.023922 - Loc. Serramonda - 88044 Marcellinara (CZ)

Il caso Il prefetto costretto a non far giocare la gara dopo l’appello di Cellino ai tifosi di recarsi allo stadio nonostante le “porte chiuse”

Cagliari-Roma 0-3 a tavolino La decisione della giustizia sportiva che ha ritenuto colpevole del rinvio del match la società sarda ROMA – Il giudice sportivo non ha avuto dubbi. Quell'invito di Massimo Cellino ad andare allo stadio nonostante il divieto del Prefetto è una «riprovevole sollecitazione»: quanto basta, si fa per dire, per punire il Cagliari con il massimo della pena. Il match fantasma con la Roma finisce 0-3 a tavolino, così come si poteva prevedere dopo il caos seguito al rinvio della gara dell’Is Arena di Quartu Sant'Elena, impianto ancora in costruzione e per questo non agibile al pubblico. Un fatto su cui insiste anche il giudice nelle motivazioni, richiamando la decisione di far giocare il match senza tifosi «con consequenziale divieto del Cagliari della vendita dei relativi biglietti di ingresso allo stadio e l’obbligo di annullare quelli venduti». Provvedimento disatteso da Cellino che, con un colpo di mano, aveva invece invitato i supporter rossoblù a seguire la loro squadra nella gara casalinga con la Roma. Una “bravata” per cui paga il Cagliari, ma che con ogni probabilità avrà conseguenze anche per lo stesso patron dei sardi. Nel dispositivo il giudice scrive che gli atti vengono trasmessi al procuratore federale «per quanto di competenza in merito alla condotta del presidente della società stessa». Insomma per Cellino si spalancano le porte del processo sportivo, e di una stangata che può andare dalla squalifica del presidente fino a ricadute sul club per responsabilità diretta, dalla semplice ammenda alla penalizzazione. Intanto, è praticamente certo il deferimento del dirigente cagliaritano che oltre ad aver violato i principi di lealtà e correttezza, fondanti della giustizia sportiva, ha messo a repentaglio la sicurezza degli spettatori con il suo invito a disattendere l'ordinanza del prefetto. Cellino rischia una squalifica, e da Miami si è detto pronto ad affrontare persino penalizzazioni per il club. Intanto il presidente della Figc, Giancarlo

Abete ha sottolineato che «non c'è stato un botta e risposta con Cellino. Non si dà una valutazione delle persone: con maggiore lucidità e serenità, Cellino si renderà conto che proporre una sorta di disobbedienza ad un autorità di pubblica sicurezza è un fatto di assoluta gravita». Il giudice sportivo, in attesa di Palazzi,hacensurato intotolacondotta di Cellino: Tosel parla di «provocatoria iniziativa assunta dalla società che costituisce una palese violazione di cui all’art. 12 del codice di giustizia, che impone ai club la rigo-

rosa osservanza delle disposizioni emanatedalle autoritàin materiadi pubblica sicurezza». Il club ora sta studiando se presentare ricorso: l’ultima parola spetta allo stesso Cellino, fa sapere l’avvocato Mattia Grassani: ci sono tre giorni di tempo per impugnare il provvedimento. Chi invece non farà altre mosse è la Roma, che aveva chiesto subito la vittoria a tavolino e contro la quale si era scagliato lo stesso Cellino, chiamando «avvoltoio» il dg giallorosso, Baldini. I tempi, se i sardi faranno appello, rischiano di allungarsi.

GIUDICE SPORTIVO Atalanta multata per discriminazione IL giudice sportivo in merito alla partita Atalanta-Palermo ha multato di 10mila euro la società bergamasca «per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, rivolto ai calciatori della squadra avversaria cori e grida costituenti espressione di discriminazione territoriale e per avere acceso nel proprio settore due fumogeni». Ammenda di 5mila euro al Catania. Due giornate di squalifica per il calciatore della Sampdoria Maxi Lopez e una per il tecnico del Milan Massimiliano Allegri. L’attaccante blucerchiato paga «per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; per avere, al termine della gara, colpito con un calcio la porta dello spogliatoio riservato agli Ufficiali di gara». Il tecnico dei rossoneri, da parte sua, paga «per avere, al termine della gara, all’ingresso degli spogliatoi, contestato l’operato arbitrale». Un turno di stop anche per Rosi (Parma), Alvarez (Catania), Boateng, Zapata (Milan), Perin (Pescara). Il presidente del Cagliari, Cellino, e, sopra, l’impianto di Is Arena di Quartu Sant’Elena ancora in costruzione

Serie B: si torna in campo

Prima Divisione

Seconda divisione

Crotone a Terni con il mini turnover

Il pareggio di Pagani ha risollevato il Catanzaro

Il calo di pubblico preoccupa la Vigor

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Martedì 25 settembre 2012

CALCIO

L’anticipo. A Firenze cori offensivi e “sold out”. Carrera: «Telepatia con Conte»

Esame Fiorentina per la Juve Rientra Pirlo, Quagliarella confermato, dubbio Chiellini TORINO – «Conte? Potrebbe anche non presentarsi a Firenze, tanto tra di noi c'è una assoluta telepatia». Metà seria, metà densa di significati, la battuta di Massimo Carrera dice in realtà molte cose. Se si è presentato il problema della presunta difficoltà, da parte del club viola, a garantire l’incolumità del tecnico squalificato allo stadio Franchi, si può risolvere anche con un gesto di stile, la rinuncia. E se si continua a parlare di quali strumenti potrebbe usare l’allenatore titolare per comunicare con il proprio sostituto, ecco servita la risposta con sottile ironia: siamo telepatici. Con tanti saluti a sospetti e sorrisetti maliziosi. C'è però anche molto di serio: «Sappiamo sempre ciò che dobbiamofare. Trame eConte c'è assoluta sintonia sul modo di vedereil calcio,la pensiamo esattamente allo stesso modo». Anche sulla difficoltà dell’impegno di oggi: «Sarà una partita ostica perchè la Fiorentina è forte, non per le tensioni, chesi avvertonosolo all’esterno, ma non da parte di chi va in campo. Mi auguro che comunque tutto alla fine si risolva con uno sfottò e che non ci siano incidenti». La delicata sfida di Firenze cade nel periodo magico della Juventus: prima in classifica da sola a punteggio pieno, grande esordio in Europa. Ma Carrera non si fida: «Certo, è aumentata la consapevolezza, dopo questo inizio di stagione. Ma abbiamo ampi margini di miglioramento e dobbiamo ancora lavorare tanto». Oggi c'è un avversario, Jovetic, che la Juventus ha inseguito a lungo in estate: «Ricordo che abbiamo la rosa che ha vinto il campionato. Non avevamo parlato di lui in estate. E comunque mi tengo Quagliarella»,è larispostalapidaria. Pirlo marcato a uomo? «Se sarà così, cercheremo altre soluzioni, stiamo studiando». Potrebbe essere il doppio regista, l’escamotage, visto che Marchisio lo ha già fatto sabato sera con il Chievo, con Pogba soprattutto impegnato a limitare i centrocampisti avversari. Carrera, comunque,

ammette che «la condizione fisica della squadra è ottima: gli avversari devono correre tanto per starci dietro e nella ripresa qualcosa possono concedere». Passando alla formazione, difficilmente si tornerà alla squadra titolare (ammesso che ce ne sia una sola): probabile il rientro di Pirlo, scontata la conferma di Quagliarella, ma sulla fascia destra potrebbe ritornare Lichtsteiner e tra i difensori, potrebbe toccare a Chiellini riposare, con il rientro di Barzagli e la conferma di Lucio. In attesa di recuperare Pepe e Padoin (ci siamo quasi) e Isla sul piano della forma tecnica e della tenuta atletica, la Juve si «accontenta» del primo posto solitario. E intanto a Firenze è stata una calda vigilia. Una cinquantina di tifosi gigliati infatti hanno atteso la squadra guidata da Vincenzo Montella, che ha effettuato la seduta di rifinitura all’interno del “Franchi”, davanti all’ingres-

so del centro sportivo ed al momentoin cuii giocatorihanno attraversato il piazzale antistante il principale impianto calcistico di Firenze, sono stati accesi alcuni fumogeni e sono partiti i classici cori antiJuve,oltre agliscrosciantiapplausi per il tecnico viola Vincenzo Montella e Facundo Roncaglia. Strette di mano per il difensore argentino, diventato vero e proprio idolo della tifoseria viola. L’attesa è febbrile, tutta la città attende la gara contro i bianconeri, per cui il club viola ha già comunicato il “sold out” in termini di biglietti, come non succedeva da tempo. Gli screzi estivi dovuti al pressing dei bianconerisu StevanJovetice all’affare Berbatov, hanno acuito l’astio tra le due società, e i tifosi sono tornati a formare la scorsa settimana code ai botteghini proprio per non mancare alla grande sfida. Vincenzo Montella, da parte sua, prova a calmare gli animi. «Non si può scendere in

Andrea Pirlo

campo con eccessiva vigoria per dimostrare di sentire la partita, non ci potremmo permettere di giocare con un uomo in meno. Vorrei una squadra fredda e lucida», l’analisi del giovane tecnico viola.

«Fiorentina-Juventus l’ho sempre vissuta da entusiasta del calcio, oltre agli aspetti tecnici ma anche comportamentali e psicologici, penso valga come un derby per la città, anche se qui ci sono solo fiorenti-

«Difesa a tre? Se si sentono più sicuri è meglio»

Inter, Moratti si dice fiducioso «Tecnico capace e rosa ampia» MILANO – Niente drammi. Rispondendo alle domande dei giornalisti in attesa all’ingresso degli uffici Saras, il presidente dell’Inter Massimo Moratti ammette che lo 0-2 di Siena è «una sconfitta che arriva male perchè vincere era necessario». Per la squadra, dice, «sarebbe stato importante per dare fiducia. Comunque hanno un’altra possibilità mercoledì e, se parliamo di San Siro, domenica. Adesso bisogna lavorare: in questi casi qui il materiale c'è, l'allenatore è fresco e capace di capire le cose e di giocatori mi sembra ce ne siano in abbondanza, quindi credo che una soluzione positiva, che ci dia ancora fiducia, si possa trovare». An-

drea Stramaccioni del resto si è detto molto positivo dal punto di vista del gioco: «Devo dire che partite di questo tipo sono difficili da decifrare, affrontando una squadra che, al di là dei contropiedi, si è schiacciata in difesa e quindi il gioco lo puoi svolgere solo in quel modo lì, cercando un varco per infilarti. I giocatori hanno fatto quello che è stato chiesto loro, in questi casi rischi e il rischio l’abbiamo pagato». Il tecnico nerazzurro non ha nemmeno escluso la possibilità di ricorrere alla difesa a tre, soluzione “benedetta” dal presidente Moratti. «Perchè non provare, sì. Ma lascio comunque la responsabilità – non il peso, ma il piacere della

responsabilità – a chi ne capisce di più e quindi all’allenatore, alla squadra stessa. Se si sentono più sicuri con una situa- Il presidente dell’Inter, Massimo Moratti zione di quel genere, benissimo, molto meglio e menta Moratti – Queste sono cose che sotto un certo aspetto non ti quindi credo sia giusto tentare». Resta il fatto che San Siro rima- danno la sicurezza di avere una ne un terreno stregato per le due super squadra, ma ne mantieni la milanesi, che stanno vivendo un speranza anche se tutto è legato momento non facile. «Può capita- molto al lavoro. Poi, hai un giocatore da 20 mire. È un fatto anche molto legato alla situazione di crisi generale lioni e giustamente, in un momenper la quale il Milan ha dovuto to come questo, vieni criticato pervendere alcuni giocatori e noi stia- chè non si possono avere. Però, se mo andando avanti cercando di non ce l’hai, questa è la situaziopuntare molto sui giovani - com- ne».

Ricorso contro la squalifica di Allegri: «Nessun insulto». Rivera: «Vinci se hai qualità»

El Shaarawy non fa drammi: «Il Milan c’è»

Massimiliano Allegri

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ni». E per far bene Montella punta a fermare il rientrante Pirlo, anche se «è quello che corre di più». Senza dimenticare il super Quagliarella. Insomma una gara apertissima e tutta da vivere.

MILANELLO – I risultati per adesso mancano ma ci sono tutte le premesse per guardare avanti con fiducia. Stephan El Shaarawy, dopo l’allenamento del mattino, lancia messaggi incoraggianti ai tifosi rossoneri dai microfoni di Milan Channel dopo la sconfitta subita domenica contro l’Udinese di Guidolin. «Credo proprio che la

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prestazione ci sia stata domenica da parte della squadra a Udine. Lo spirito con cui abbiamo affrontato la gara è stato quello giusto, noi nel primo tempo abbiamo avuto più occasioni di loro, ma non siamo riusciti a concretizzare. Quello che dobbiamo fare – ricorda El Shaarawy – è diventare più concreti sotto porta ed evitare disattenzioni nella fase difensiva. Ma vedo che stiamo lavorando, vogliamo migliorare giorno per giorno e metterci a posto». Ad Udine l'italo-egiziano è stato tra i migliori in campo e il gran gol segnato a Brkic lo dimostra. «Sono già due-tre partite che sento di giocare discretamente bene, ma l’importante domenica non era tanto il mio gol, che purtroppo non è bastato, ma la nostra vittoria - sottolinea – Sul piano individuale sto migliorando, ma è fondamentale che migliori, come sta facendo, tutta la squadra. Ieri dopo il gol dell’1-1 non ho esultato perchè non c'era tempo per farlo, domenica noi volevamo vincere, e quindi riprendere subito la partita per cercare di vincerla». Non a caso l’ingresso di Boateng «aveva dato una

bella scossa alla squadra, certo le due espulsioni ci hanno penalizzato non poco. I miei gol con l’Udinese? Adesso spero diallargare iconfini contro il Cagliari, scherzo, sono solo coincidenze. Sono contento per il mio primo gol in questo campionato, ma non voglio fermarmi». E della situazione che sta vivendo il Milan parla anche Gianni Rivera, intervenuto a Radio Anch’io Lo Sport su Radiouno: «In campo vanno i giocatori, se hanno qualità vincono. Questo sport è fatto dai calciatori, gli allenatori devono creare le condizioni per farli esprimere al meglio, ma se non ci sono potenzialità gli allenatori non possono darle». «I giocatori di qualità sono decisivi - continua Rivera - ma oggi costano moltissimo rispetto al passato, il denaro hapreso il sopravventoe bisogna fare i conti con questo. Speriamo che prenda corpo la politica di Platini per fare in modo che con il fair play finanziario vengano date quasi le stesse possibilità a tutte lee società». Tornando alla crisi in casa Milan, Rivera pone l’accento

sulla partenza di giocatori importanti nelle ultime due stagioni: «Rivera dirigente avrebbe rinunciato a Pirlo? Se lo hanno fatto avranno avuto le loro ragioni, Pirlo ha dimostrato di essere un giocatore in piena attività, forse al Milan avevano pensato che avesse esaurito la benzina e invece aveva una buona scorta. Il Milan uscirà dalla crisi? Se c'è qualità migliorerà, altrimenti soffrirà». Intanto ieri è stata una giornata intensa sia sul campo, con i rientri di Robinho e Bonera, sia sul fronte della giustizia sportiva, con l’inaspettata squalifica di Massimiliano Allegri «per avere, al termine della gara, all’ingresso degli spogliatoi, contestato l'operato arbitrale rivolgendo al Direttore di gara espressioni ingiuriose». Una motivazione che non soddisfa la società rossonera, che ha presentato un ricorso d’urgenza. In attesa del responso lo stesso allenatore ha voluto precisare la sua posizione e discolparsi: «Sonosorpreso, hocontestato l’arbitro, ma non ho mai detto una parolaccia nè un insulto».

Lazio, col Napoli Petkovic tornerà al 4-1-4-1 ROMA – Dopo la prima sconfitta ufficiale (0-1 con il Genoa), ieri per la Lazio solo scarico per ritrovare freschezza in vista dell’importante match di mercoledì al San Paolo contro il Napoli. Il turn-over ha dimostrato che la Lazio B non è ancora all’altezza dei titolari e contro i partenopei Petkovic dovrebbe tornare all’antico 4-1-4-1 con Klose unica punta. Domani sera torneranno dal primo minuto anche Mauri e Gonzalez, e buone notizie arrivano anche da Konko, che ieri è tornato ad allenarsi e con Ederson (guarito dall’influenza) è arruolabile per la trasferta in Campania. Sarà necessario verificare le condizioni di Hernanes, uscito dalla sfida con i liguri con il piede sinistro gonfio. Sarà effettuata una radiografia ma salvo clamorose ricadute con il Napoli ci sarà. Rischia di saltare la sfida invece Giuseppe Biava, dopo aver terminato la partita con i crampi: «Aveva anche subito una botta prima che gli venissero i crampi ad entrambe le gambe - ha spiegato il coordinatoremedico–e forse questa poteva essere la causa. Nessun allarme però».


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CALCIO

Martedì 25 settembre 2012

Serie B. Turno infrasettimanale per gli amaranto. Il tecnico: «Tanti errori da eliminare»

«Una Reggina più spregiudicata» Dionigi: «Contro il Lanciano spazio al turnover. Farò giocare Ely» di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA – E’ di nuovo campionato. Non c’è il tempo di digerire la sconfitta di Padova che bisogna pensare alla Virtus Lanciano. Il tornEo di B non concede tregua, guai afermarsi. Diprecedenti tra la Reggina e la compagine abruzzese non c’è traccia, Lanciano vive per la prima volta il lusso della serie B. Neanche nei trascorsi più tristi della Reggina, il Lanciano ha mai incrociato gli amaranto. Non ci sono cifre di riferimento, quindi, per questa gara, ma per Dionigi hanno lavorato gli osservatori, che hanno ben relazionato sulle caratteristiche della squadra rossonera abruzzese. Il tecnico amaranto dà subito indicazioni sul tipo di partita di stasera: «Il Lanciano ha un atteggiamento che si rifà a Zeman, è una squadra che attacca e si difende con tutti i suoi uomini, corre molto. Gioca al calcio, è pericolosa per la suamanovra veloce,maspero che la mia squadra possa trovare molti spazi per esprimersi al meglio. Mammarella, per esempio, è un esterno che spinge bene, rappresenta una delle principali fonti di gioco del Lanciano e noi dobbiamo essere abili e spegnerla». Qualità a parte dell’avversario, la Reggina deve vincere. «Oggi dobbiamo vincere assolutamente, non abbiamo alternative. Dobbiamo dare più consistenza alla classifica. Contano i punti, dobbiamo tralasciare l’aspetto tecnicotattico. C’è una necessità e bisogna fare di tutto per ottenere il massimo». Cosa cambierà nella formazione? «Qualcosa cambierà, avevo

Il difensore centrale Rodrigo Ely, classe ‘93, è in prestito dal Milan

annunciato un turn over e così sarà. La formazione di Padova é stata varata in funzione delle tre gare consecutive in otto giorni. Fischnaller veniva da un problema fisico e ha giocato solo un tempo, Hetemaj è entrato subito per dare maggior peso al centrocampo. Comi dobbiamo gestirlo bene, lo scorso anno militava solo nel torneo Primavera. Stasera giocherá Ely, credo sia opportuno far rifiatare qualcuno. Ely è un ragazzo di 19 anni, sono felicissimo, fará l’esordio in B. La formazione sarà ispirata dalla correzione degli errori commessi recentemente. Bisogna eliminare gli errori dei singoli e trovare l’assetto tattico migliore. Giocando in casa, qualcosa di piú

dobbiamo rischiare, vedremo se con tre punte larghe o un trequartista e poi in base all’atteggiamento offensivo. Al centro del campo, chi giocherá, diserterà la prossima di La Spezia». Che ha squadra si è vista in allenamento in questi pochi giorni? «Nervosa al punto giusto. E’ una squadra, in ogni caso, che sta sulle spine. I giocatori devo stimolarli, gli farò mezzo complimento, sperando che faccia loro bene». Differenze dalla Reggina di Verona a quella di Padova? «A Verona abbiamo giocato per vincere, il rendimento successivo non è dipeso dalla sconfitta del “Bentegodi”. L’uno-due con ilModena è sta-

to un po’pesante da digerire, a Padova abbiamo avuto un atteggiamento meno aggressivo e li abbiamo subiti in quei pochi frangenti. Quando non si puòessere ancoradei ragionatori, bisogna essere piú spregiudicati, rischiando qualcosa. Noi non siamo stati spregiudicati, rischiando più del previsto.Non essendouna formazione in cui qualcuno gestisce i ritmidi gioco, preferisco affidarmi alla spregiudicatezza». Scarsa anche la reazione? «La reazione c’é sempre stata, anche a Padova, ma siamo una squadra con molti difetti, per la giovane etá. Non é un alibi, ci siamo sempre detti che ci vuole un po’ di tempo per maturare. Non possiamo dare

addosso ai giocatori al minimo errore. Senza la penalizzazione, saremmo a un solo punto dai playoff». Contro la matricola abruzzese, la Reggina, vincendo, ha l’opportunità di tirarsi fuori dai guai,in tutti isensi. Dionigi, quindi, ordina ai suoi una gara d’attacco: «Sì, ma l’essere offensivi non significa prendere necessariamente gol. Prima o poi, in B, lo subiscono tutti, sempre. Pretendo solo che gli avversari stiano più lontani possibile dalla porta». NOTIZIARIO. I convocati non presentano eccessive novità ma alcuni uomini della panchinatroveranno postoin squadra, fin dall’inizio. Ely, per esempio, potrebbe rilevare Bergamelli, Adejo e Di Bari

dovrebbero essere in campo se Freddi non ce la farà a rientrare. Melara potrebbe tornare sulla fascia destra dal primo minuto, Barillà potrebbe riposare a vantaggio di Armellino. In attacco dovrebbe tornare il tridente con Sarno a destra, Ceravolo al centro e Fischnaller a sinistra. BIGLIETTI. Riaprono in botteghini del “Sant’Agata” e i tagliandi per la gara di stasera potranno essere acquistati anche presso la sede amaranto, oggi, dalle 9 alle 20,30. I prezzi: dai 10 euro della tribuna sud, ai 75 euro della Tribuna Ovest VIP. E' possibile, inoltre, acquistare i biglietti presso tutti i punti vendita Lottomatica.

Prima divisione. Per la sfida con l’Andria Cozza dovrebbe tornare al 3-4-3

ANDRIA

Catanzaro, è tornata la serenità

Cosco: «Possiamo davvero giocarcela con tutti»

Il pari di Pagani ha riportato l’ottimismo perso nelle ultime settimane di FRANCESCO IULIANO CATANZARO – E’ un punto che fa classifica ma, soprattutto, un punto che fa morale. Il pareggio ottenuto a Pagani ha restituito serenità ai giallorossi, partiti sabato pomeriggio con un po’ di batticuore, considerate le due precedenti sconfitte con Latina e Benevento. Una trasferta che arrivava in un periodo poco fortunato per i ragazzi di Francesco Cozza che, seppure consapevoli di aver giocato due partite all’altezza degli avversari, non avevano raccolto nulla. C’è da dire che la squadra aveva risentito anche delle notizie non proprio favorevoli che hanno riguardato la questione denominata “contrattopoli”e che hanno finito per irritare la dirigenza giallorossa. Com’era prevedibile, dunque, Cozza contro la Paganese, ha messo in campo una squadra meno spregiudicata del solito, pensando soprattutto a spezzare le geometrie degli avversari. Il centrocampo a cinque ha fatto il suo dovere grazie anche a un Ulloa che ha tirato fuori dal cilindro una prestazione con la P maiuscola. Una linea mediana dove solo il rientrante Fiore sembra aver sofferto più del dovuto gli avversari. «Abbiamo ottenuto un pareggio che può starci, ma

I tifosi giallorossi presenti a Pagani

con la consapevolezza che se avessimo giocato con maggiore cattiveria sottoporta, avremmo potuto portare a casa anche i tre punti». E’ questa la sintesi della partita vista da Francesco Cozza. A fine gara, il tecnico giallorosso ha parlato di poca cattiveria sottoporta. Una pecca che, da Latina in poi, è stata quasi una costante per gli avanti giallorossi, e non solo. Basti pensare alla partita contro il Benevento quando, in un paio di occasioni, è mancato il colpo finale che avrebbe, di sicuro, cambiato la gara. Da oggi, dunque, la squadra inizierà a lavorare

per preparare la prossima gara interna contro l’Andria. La parola d’ordine contro i biancorossi di Cosco sarà “vincere”. Lo impone la classifica e lo impone la città e la tifoseria, ormai schierata a fianco del duo Cozza-Cosentino. I quattro punti in classifica di Carboni e compagni non devono far pensare a nulla di irreparabile, nonostante in vetta ci siano due squadre, Perugia e Latina che sembrano non conoscere ostacoli. A quattro giornate dall’inizio del campionato sarebbe alquanto prematuro azzardare pronostici. Ma

è anche vero che un’altra battuta d’arresto della squadra giallorossa, avrebbe dato un duro colpo alle aspettative dell’intero ambiente. Da qui la necessità di riordinare le idee e tornare a guardare avanti con lo stesso ottimismo che ha contraddistinto questa squadra nella passata stagione. Alla chiamata di oggi pomeriggio risponderanno tutti (o quasi). Ancora fuori dal gruppo l’argentino Bugatti,impegnato nelperiodo di convalescenza post operatorio. Nessun problema, invece, per il difensore Mariotti, che a Pagani ha risentito di un colpo ricevuto su un braccio. Buone notizie anche per il difensore ex Perugia, Borghetti che, per la trasferta di Pagani, è stato lasciato precauzionalmente a casa. Per tutta la settimana le attenzioni saranno rivolte alle scelte del tecnico. C’è da vedere se Cozza insisterà sul nuovo modulo o, per la gara interna, vorrà tornare al vecchio e preferito 3-4-3. Domenica scorsa il 35-2 ha sacrificato in panchina Masini (che comunque arrivava all’appuntamento dopo una settimana non in perfette condizioni) dando spazio ai soli Carboni e Fioretti. Contro l’Andria, però, ci sarà bisogno di ritornare all’antico. Questo Cozza lo sa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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ANDRIA – Un pareggio tutto sommato giusto quello che ha conquistato l’Andria, prossimo avversario dei giallorossi, domenica in casa contro il forte Perugia. «La partita nel complesso è stata bellissima - ha detto il tecnico dei baresi Cosco, nella foto - con occasioni da entrambe le parti. E’ stata una partita che si poteva sia vincere che perdere. Siamo stati un po' troppo frettolosi e imprecisi e abbiamo preso un gol evitabile, però mi sento di dover ringraziare i ragazzi per il cuore che hanno dimostrato ancora una volta. E ciò vuol dire che i miei ragazzi sono in netta crescita sotto l’aspetto fisico e sono altresì in grado di giocarsela alla pari contro qualsiasi avversario».


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Martedì 25 settembre 2012

CALCIO

Serie B. Probabile turno di riposo per Calil. Anche De Giorgio potrebbe partire titolare

Crotone a Terni con miniturnover Drago cambia l’undici per dare spazio a Maiello, Krcic e Pettinari di VINCENZO MONTALCINI CROTONE - Nemmeno il tempo di metabolizzare il pareggio di sabato scorso il Bari che il Crotone si ritrova in campo per la sesta giornata di campionato nel turno infrasettimanale. I pitagorici andranno a far visita alla neopromossa Ternana allenata da Mimmo Toscano che nell’ultima giornata di campionato si è sbloccata vincendo per 2-0 sul campo dell’Empoli. Partita ostica per Galardo e compagni che si troveranno di fronte una compagine che adesso ha il morale a mille e vorrà far bene anche davanti al proprio pubblico. L’allenatore crotonese ha già fatto capire che applicherà un mini turnover per far rifiatare coloro che fino a questo momento sono impiegato praticamente sempre. Quasi certamente partirà da titolare Raffaele Maiello, anche se bisognerà verificare in che posizione. Il centrocampista scuola Napoli, infatti, potrebbe prendere il posto di uno tra Galardo ed Eramo, ma potrebbe anche essere schierato come trequartista davanti la punta, e quindi in una posizione più avanzata. Ma in quel ruolo potrebbe essere impiegato, per la prima volta, anche Alain Krcic, uno dei pochi acquisti che la società ha fatto quest’anno e che dopo un buon precampionato ha trovato pochissimo spazio anche a causa di qualche infortunio di troppo. Il centrocampista con spiccate doti offensive potrebbe quindi esordire, ma-

Seconda divisione. Tifo assente

Vigor, preoccupa il calo del pubblico Il biancoverde Giuffrida insegue l’attaccante del Martina Franca Gambino

gari a gara in corso. In attacco Drago potrebbe concedere un turno di stop a Calil per far spazio a Stefano Pettinari. Il brasiliano rimane comunque favorito ed un’eventuale panchina non andrebbe vista tanto come una bocciatura ma come un semplice turno di riposo. Chi spera in una maglia da titolare è anche Pietro De Giorgio: Drago ha spesso detto che sugli esterni offensivi può contare su due coppie di titolari e oggi potrebbe toccare proprio a lui sostituire uno tra Ciano e Torromino sulla fascia. Per quanto riguarda il pacchetto arretrato, invece, quasi certamente verrà

confermato il quartetto che ha giocato nelle ultime due gare, vale a dire quello composto da Correia, Vinetot, Abruzzese e Mazzotta. Nel corso della gara mister Drago potrebbe anche decidere di utilizzare l’ultimo arrivato in casa rossoblù, Vito Falconieri, che il tecnico sta provando proprio come esterno d’attacco di sinistra. Dovrebbe partire dalla panchina così come Camillo Ciano, autore di una buona partita come punta centrale tre giorni fa. Sarà una partita in cui la compagine pitagorica dovrà vedersela con l’ennesimo schieramento difensivo a tre uomini. Mimmo To-

scano dovrà fare a meno di Dumitru, croce e delizia nella gara vinta contro l’Empoli visto che dopo aver firmato la rete del 2-0, chiudendo definitivamente i giochi, si è fatto espellere dal direttore di gara e quindi salterà il match di oggi. La partita tra Crotone e Ternana sarà arbitrato da Eugenio Abbattista della sezione di Molfetta che sarà coadiuvato dagli assistenti Del Giovane e Marinelli (con Cifelli quarto uomo). Si tratta di un altro esordiente assoluto in serie B che non ha mai arbitrato il Crotone nemmeno in gare di Lega Pro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Seconda divisione. Contro l’Aprilia è arrivata una prestazione non esaltante

Hinterreggio, il centrocampo è da rivedere di GIUSEPPE CILIONE

perplessità sulla consistenza del centrocampo. L’assenza del giovanissiREGGIO CALABRIA – Luci e ombre mo Gioia, per squalifica, che finora per l’Hinterreggio nell’ultima appari- aveva dettato i ritmi e le geometrie di zione in campionato dove la squadra gioco, si è rivelata più indigesta del doreggina è riuscita a fermare la corsa vuto, complice il contemporaneo forfait dell’altro giocatodell’Aprilia, compagire che, probabilmente, ne prima in classifica avrebbe potuto soppeche arrivava in riva alrire per caratteristilo Stretto con uno scoche tecniche ovvero re di tre vittorie conseLavrendi. cutive. Iniziamo dalle In mediana l’Hinterombre di una sfida che, reggio ha sofferto alla fine dei conti, ha molto perdendo il conlasciato un retrogusto fronto sul piano del ritdolce allo staff bianmo e delle geometrie cazzurro considerancoi dirimpettai laziali. do la caratura dell’avPensalfini, probabilversario e il momento non idilliaco dei cala- Buona prova per Pasquale Trentinella mente, ha mal digerito la posizione e una conbresi. Se fino a ieri qualche perplessità dizione approssimativa con la squal’aveva destata il settore offensivo, pri- dra che ha sistematicamente evitato la vo di un centravanti di peso e di gente manovra per vie centrali affidandosi di esperienza e con all’attivo una sola ad improbabili lanci lunghi o alla segnatura, peraltro su rigore, la gara spinta sugli esterni. Accanto a Pencontro l’Aprilia ha lasciato qualche salfini anche Vicari, altro uomo di

esperienza, è apparso a corto di ossigeno, sostituito nella ripresa da un Saverio Cutrupi che quantomeno ci ha messo una grinta encomiabile. Nella prima frazione anche Aliperta, elastico fra centrocampo e attacco sulla sinistra, è apparso alquanto fumoso al punto che, si può dire, che quanto mai provvidenziali si sono rivelati i cambi per Di Maria. Se in attesa di Lavrendi e Gioia, il centrocampo desta qualche preoccupazione, la fiducia giunge dall’attacco dove Zampaglione è andato vicinissimo al gol in due occasioni ed ha fatto un gran lavoro nonostante una condizione approssimativa e Khoris ha siglato un gol pesante facendo vedere, al contempo, delle buone iniziative. I giovani Borghetto e Trentinella, utili sia a centrocampo che in attacco, hanno destato ottime sensazioni. Qualche dubbio aleggia pure sul modulo: un centrocampo poco in palla pare sorreggere con difficoltà il tridente. Da oggi, però, si pensa al Gavorrano.

di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - Il quarto pareggio consecutivo se da un lato pesa in classifica, dall'altro però fa sorridere il tecnico Massimo Costantino che domenica scorsa a fine gara ha spesso sottolineato la buona prestazione della sua squadra che per il trainer lametino è in crescita. «Dal punto di vista fisico, e non solo, credo che la squadra stia crescendo molto, il calcio poi è cosi perché anche se fai una buona partita ma non vinci il valore della prestazione perde». Per il resto Costantino non ha avuto nulla da rimproverare se non gli errori sottoporta. Tra questi, ovviamente, l'ennesimo errore dal dischetto nonostante a battere sia andato un calciatore che la scorsa stagione non era alla Vigor Lamezia per cui non avrebbe dovuto sentire il “peso” psicologico degli errori della stagione scorsa (semifinale play-off compresa). «I rigori? Purtroppo è così. Ha calciato un ragazzo che non aveva nessun condizionamento psicologico - ha avuto appunto modo di rimarcare Costantino - perché nella sua carriera li ha sempre calciati e poi è stata fatta questa scelta perché, visto che c'è questo problema, abbiamo pensato meglio di fare calciare chi non era condizionato dagli errori dell'anno scorso e Rana non era condizionato perché l'anno scorso non era con noi». Alla fine, però, niente da fare. I biancoverdi restano sempre a quota 0 in quanto a vittorie ma anche a sconfitte oltre che confermandosi quale difesa meno per-

forata. Ora la Vigor è attesa da tre gare in una settimana. Domenica infatti c'è la trasferta di Poggibonsi, mercoledì 2 ottobre il derby di Coppa Italia a Catanzaro e domenica 7 ottobre al “D'Ippolito” arriva la Salernitana. Sarà inevitabile un turn - over anche perché lo stesso Costantino ha sempre sostenuto che la priorità è il campionato. E domenica scorsa contro il Martina Franca, oltre al risultato non proprio positivo, non va presa in minore considerazione la scarsa presenza di pubblico, in calo rispetto alla gara precedente contro il Melfi. Tra l'altro il tifo della gradinata est è rimasto sull'Aventino e l'aspetto non è per nulla incoraggiante per il prosieguo del campionato. Del resto segnali non positivi in tal senso erano già arrivati sia durante la preparazione estiva quando gli ultras (e non solo) non avevano (e non hanno) per nulla mandato giù la scelta della società di non presentare domanda di ripescaggio in Prima divisione, e sia per la scelta della società stessa di non presentare la squadra (oltre che il nuovo sponsor ufficiale). Aspetti che quindi causano fibrillazioni ambientali che, di certo, non aiutano e alla fine i fischi finali alla squadra al termine del match di domenica scorsa sono apparsi quasi una conferma sul feeling che si sta sempre di più perdendo fra squadra, società e tifosi, dopo che lo stesso era stato faticosamente riconquistato dalla squadra grazie ai risultati ottenuti sul campo la scorsa stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SERIE B

PRIMA DIVISIONE GIRONE B

6ª GIORNATA - STASERA, ORE 15

CLASSIFICA

Ascoli-Cesena Palazzino di Ciampino Bari-Pro Vercelli Borriello di Mantova Brescia-Modena Pinzani di Empoli Grosseto-Juve Stabia Merchiori di Ferrara Livorno-Cittadella Cervellera di Taranto Novara-Spezia (ore 18) Tommasi di Bassano Padova-Empoli Giancola di Vasto Reggina-Virtus Lanciano La Penna di Roma Sassuolo-Vicenza Di Bello di Brindisi Ternana-Crotone Abbattista di Molfetta Varese-Verona Baracani di Firenze

Sassuolo Livorno Varese (-1) Verona Spezia Modena (-2) Pro Vercelli Cittadella Crotone (-2) Vicenza Brescia

15 12 12 9 7 6 6 6 5 5 5

Bari (-7) Padova (-2) Ternana Cesena Novara (-4) V. Lanciano Ascoli (-1) Reggina (-3) Juve Stabia Empoli (-1) Grosseto (-6)

4 4 4 4 3 3 3 2 2 1 0

5ª GIORNATA - 30/09, ORE 15

CLASSIFICA

Avellino - Barletta Carrarese - Benevento Catanzaro - Andria Frosinone - Nocerina Paganese - Gubbio Perugia - Pisa Sorrento - Prato Viareggio - Latina

Perugia (-1) Latina Avellino Frosinone (-1) Viareggio Gubbio Benevento Pisa

9 9 8 8 7 7 6 5

Paganese Catanzaro Sorrento Andria Nocerina Prato Barletta Carrarese

5 4 4 3 3 3 2 0


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CALCIO

Martedì 25 settembre 2012

Serie D. Mosciaro: «Bisogna lavorare e basta, spero solo che i tifosi riempiano il San Vito»

«Cosenza, dimentica il primato» Gagliardi: «Squadra entusiasmante, ma la vetta adesso non conta nulla» di ALFREDO NARDI COSENZA – Entusiasmo alle stelle in casa Cosenza, consapevolezza della propria forza e della possibilità di arrivare lontano, ma anche tanta voglia di non farsi prendere troppo la mano dall’eccitazione, restando umili e concentrati sul lavoro. E’ questo il quadro che emerge il giorno dopo dalle dichiarazioni del tecnico rossoblù Gianluca Gagliardi e dell’attaccante Manolo Mosciaro, protagonisti davanti ai taccuini ieri alla ripresa degli allenamenti (anticipata di un giorno per via dell’impegno di domani in casa della Turris, nel turno di Coppa Italia di Serie D). Domenica scorsa ad Agropoli è arrivata una vittoria che ha il dolce sapore del primato solitario, seppure dopo sole quattro partite e con un campionato lunghissimo da disputare. «Domenica la squadra è stata protagonista di una prestazione entusiasmante -ha esordito Gagliardi - e mi riferisco a come era stata preparata la partita e a come è stata interpretata. In casa di una delle pretendenti alla vittoria finale, e con elementi di categoria superiore, abbiamo avuto il merito di crederci fino alla fine. La classifica? Non la guardo, non dobbiamo guardarla, sono passate appena quattro partite. Bisogna stare sereni e continuare a sudare e ad applicarsi. Quattro partite sono poche per dare importanza ai numeri. Proprio orainvece vieneil piùdifficile, perché tutti ci guardano. Essere primi oggi, a fine settembre, non serve proprio a nulla. Il nostro unico obietti-

vo è quello di essere sempre più squadra. Punto e basta». Gagliardi ha parole d’elogio per tutti, ma sottolinea in particolare le prestazioni di Arcidiacono e Mosciaro. «Quei due lì davanti vivono per il gol - dice il tecnico - ed è normale che sia così, ma noi abbiamo un discorso di squadra da portare avanti. Pietro Arcidiacono si sta sacrificando nonostante i problemi fisici, Mosciaro sta diventando sempre più grande ritornando anche a difendere. Lo fa Ibrahimovic, perché non dovrebbe farlo lui? Fa parte del ruolo. Manolo sta dando l’esempio come è giusto che sia e non è neanche al 60 per cento della forma, può dare e darà molto di più. Ma vorrei porre l’accento anche su chi sta andando in tribuna. Un gruppo vero è tale quando ti puoi permettere di non schierare dall’inizio gente come Marano, Guadalupi o Varriale. Marano è un fenomeno per le qualità che possiede. Ha qualità tecniche e aerobiche eccezionali. Vorrei presto metterlo in condizione di fare la differenza. Il Ribera? Sarà una gara difficile come tutte le altre». La mente, dunque, è proiettata alla sfida di domenica al San Vito, contro la squadra che ha sbaragliatoil Messina. La gara di domani in Coppa è solo un test per chi ha giocato meno. «Senza voler sminuire l’impegno, a Torre del Greco andrà il mio maestro Tonino Aceto - conclude Gagliardi con quindici elementi della squadra e tre o quattro della Juniores. Gli altri prepareremo la partita con i siciliani». Gagliardi ha detto di no, ma

Manolo Mosciaro ha compiuto 27 anni lo scorso 17 settembre

Manolo Mosciarola classifica la guarda, eccome. «Il morale è alto - dice il bomber rossoblù - stiamo dimostrando di potercela giocare con tutti. Siamo tosti da battere. Ad Agropoli abbiamo giocato sicuri della nostra forza, poi è normale che ci vuole sempre anche un po’ di fortuna. La classifica la guardo, ma è anche vero che dobbiamo migliorare e lavorare molto in allenamento. Personalmente, voglio arrivare fino in fondo vincendo il campionato. Preferisco segnare di meno pur di tagliare quel traguardo, la ferita della mancata ammissione la sento addossoed è ancora aperta. Sono rimasto a Cosenza proprio per questo». Un parallelo con la scorsa stagione è doveroso farlo. «Quest’anno siamo più organizzati in fase difensiva, dove tutti diamo una mano. E per

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Serie D. La squadra corre, si impegna e sembra adattarsi a vari moduli

Sambiase, a Paternò esperimenti riusciti di GIANLUCA GAMBARDELLA LAMEZIA TERME – Alla vigilia il pareggio sarebbe stato un risultato comunque ben accetto in casa Sambiase, ma dopo la trasferta di Paternò gli uominidiMancini riprenderannooggigliallenamenti con la consapevolezza di aver tenuto testa ai più quotati avversari del Comprensorio Normanno. In Sicilia i giallorossi hanno iniziato la gara con un nuovo modulo, un 3-5-2 provato già in allenamento che, nato per arginare al meglio il fronte offensivo avversario e puntare sulle ripartenze, è du-

rato però meno di un tempo. Il nuovo schieramento ha il vantaggio di garantire maggiore densità nella zona centrale del campo, con i due esterni di centrocampo (in Sicilia interpretati da Curcio e Gerace) chiamatia unlavoro dicopertura in difesa (nella quale la linea a 3 composto da Auguglia, Morelli e Porpora doveva dare le giustegaranzie sul piano della fisicità) oltre che di propensione in avanti, quindi a un dispendio di energie elevato che con il caldo dell’ultimo turno di certo si sarà fatto sentire ancora di più nelle gambe dei due atleti. Mancini aveva poi disegnato per la

BREVI

Vibonese, vittoria salutare

Città di Messina in ansia per Tiscione

I tre punti con il Savoia hanno dato la scossa giusta di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA –Tre punti pesanti. Che danno morale, fiducia e che consentono alla Vibonese di proiettarsi nelle zone alte di classifica e, soprattutto, di lanciare un messaggio chiaro al campionato. La sofferta ma meritata vittoria contro il Savoia è stata un toccasana. Sotto tutti i punti di vista. Sia per la classifica, dunque, ma soprattutto per il morale di una squadra che comincia ad acquisire fiducia nei propri mezzi. Vincere e convincere contro la formazione che al suo arrivo al “Razza” occupava il primo posto in classifica rappresenta un’iniezione di fiducia che ha coinvolto tutto l’ambiente. Basti pensare, infatti, agli scroscianti applausi che la curva, al triplice fischio finale, ha voluto tributare alla squadra. E’chiaro che la strada è ancora lunga e il campionato ricco di in-

sidie. Ma se si considera che la squadra ha ampi margini di miglioramento, il futuro appare roseo. E i margini di miglioramento sono veramente notevoli. Giova ricordarlo: la squadra deve trovare ancora il top della forma, come ha peraltro ricordato il tecnico Antonio Soda nei giorni scorsi. «E’ così e lo sapevamo, visto che siamo partiti con la preparazione solo il 9 di agosto, tra l’altro con una rosa tutta da assemblare, e quindi ancora ci vorrà del tempo per raggiungere la forma giusta. Allo stesso tempo, dobbiamo ancora trovare la necessaria intesa poiché l’organico è stato costruito in corso d’opera e tra l’altro ancora ci manca qualcosa». Si pensi, inoltre, che la società è ancora alla ricerca di una punta centrale che possa consentire alla Vibonese di fare il definitivo salto di qualità.

mediana un rombo con elementi capaci di impostare il gioco (Cordiano al vertice basso, Fabio e Carrozza sui lati, Lio al vertice alto) e di rendersi pericolosi in fase di conclusione, dando così delle alternativeal laciosull’unicapunta, Russo,e cercando di presentarsi in superiorità numerica di fronte agli avversari. Il tecnicogiallorosso hadeciso poiper il resto della gara di varare su uno schieramento più “classico” come il 4-4-2, ma non è escluso che nel corso della stagione altri “esperimenti” possano essere provati a seconda dell’avversario. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Promozione A

Serie D. Soda: «Serve tempo per avere forma e intesa»

Antonio Soda

vincere bisogna soprattutto non prendere gol. I miei rientri? Sto correndo come mai fatto nella mia carriera, ma dobbiamo sacrificarci tutti. Perché quando la domenica vinci e poi senti che le tue dirette avversarie hanno perso entrambe è come segnare un tripletta. Spero solo che i tifosi aumentino domenica dopo domenica. Quest’anno possiamo divertirci, perché finalmente c’è una grande organizzazione, abbiamo tutto e stiamo bene. E’ questo è fondamentale. I complimenti di Gagliardi? Lo ringrazio e di lui apprezzo la sincerità e la sicurezza che ha». NOTIZIARIO. Oggi doppio allenamento e convocati per Torre del Greco. Bruno e Sicignanorecupereranno perdomenica, mentre gli altri stanno tutti bene.

MESSINA – Preoccupazione in casa Città di Messina per le condizoni dell’attaccante Pippo Tiscione. L’ex Licata domenica è uscito dal campo a inizio ripresa a causa di un infortunio alla caviglia, rimediato dopo una brutta entrata di Ortugno a fine primo tempo. Ieri la situazione è sembrata migliorare, con lo sgonfiamento della parte interessate. Lo staff medico giallorosso cercherà di recuperare il bomber per il derby di sabato, escluso invece un suo impiego per la gara di Coppa di domani.

«Il Ribera superiore Ora continuiamo così» RIBERA – «La partita contro il Messina è stata difficile, specie nel finale in occasione del rigore dell’espulsione. Abbiamo comunque dimostrato le nostre capacità e siamo stati superiori ai nostri avversari. Adesso bisogna continuare così, la squadra c’è e dobbiamo proseguire su questa strada». Queste le dichirazioni post-partita del presidente del Ribera, Rimmaudo.

Corigliano sogna e intanto si rinforza con Carlucci di MATTEO MONTE CORIGLIANO – Uno spettacolo. La squadra di Vincenzo Pacino, domenica scorsa a Roggiano, ha dato semplicemente spettacolo. Pochi giri di parole o frasi fatte. Show calcistico di scena al Termine. Tocchi di prima, giocate funamboliche, triangolazioni volanti, un mix di sagacia tattica e classe cristallina che ha letteralmente stordito gli avversari. I biancazzurri hanno dominato l’incontro in lungo e largo, mettendo subito al sicuro il risultato, con due gol nel primo tempo e gestendo, senza però mai rinunciare a giocare, nella ripresa, colpendo sul finire con la terza segnatura. La rosa tutta coriglianese funziona eccome, e i tifosi cominciano a sognare. Certo, occorre stare con i piedi per terra, ma gare come quella contro il Roggiano soddisfano appieno dirigenti e tifosi. In città si sogna, la squadra comincia a essere sempre più popolare e simpatica, e già cresce l’attesa per la gara di sabato contro il Trebisacce al Città di Corigliano. Intanto un altro giovane talento coriglianese si è unito alla squadra.Ha firmato infatti ilmediano Salvatore Carlucci, ex Rossanese e San Marco.

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SECONDA DIVISIONE GIRONE B

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SERIE D GIRONE I

5ª GIORNATA - 30/09, ORE 15

CLASSIFICA

Borgo a Buggiano - Aprilia Campobasso - Pontedera Fondi - Teramo Gavorrano - Hinterreggio L’Aquila - Arzanese Martina Franca - Aversa Normanna Melfi - Chieti Poggibonsi - Vigor Lamezia Salernitana - Foligno

Aprilia Chieti Pontedera Poggibonsi Martina Franca Arzanese Aversa Gavorrano Teramo

5ª GIORNATA - 30/09, ORE 15 10 10 9 8 8 7 5 5 5

Vigor Lamezia L’Aquila Campobasso Borgo Bugg. Foligno Melfi Hinterreggio Salernitana Fondi

4 4 4 3 3 2 2 2 2

Acr Messina - Città di Messina Cosenza - Ribera Gelbison - Vibonese Licata - Montalto Nissa - Noto Pro Cavese - C. Normanno Ragusa - Agropoli Sambiase - Palazzolo Savoia - Acireale

CLASSIFICA 29/09 ore 14

Cosenza Savoia Acr Messina Gelbison Vibonese C. di Messina Sambiase Ragusa Agropoli

10 9 9 8 8 7 7 7 6

Ribera C. Normanno Montalto Pro Cavese Nissa Licata Noto Palazzolo Acireale

5 5 3 3 3 2 1 1 1


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Martedì 25 settembre 2012

CALCIO

Serie D. Arcidiacono continua a esaltare il Cosenza, capolista anche grazie alla sagacia di Gagliardi

Tonino Soda fa volare la Vibonese C’è la mano del tecnico in questo avvio positivo della squadra rossoblù di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA – Ci gustiamo questo Cosenza capolista solitario e apprezziamo sempre di più la pragmaticità del suo allenatore. Scopriamo, o meglio, riscopriamo (visti i suoi illustri trascorsi) la bravura di Antonio Soda che fa a pezzi l'ex capolista e fa sognare Vibo Valentia. Ci gustiamo questo Sambiase di Mancini, che fa penare tutti. E ci rammarichiamo solo per questo Montalto a pezzi, abbandonato ancora una volta da quella dea bendata che lo aveva aiutato alla prima giornata. Parla anche calabrese il campionato diSerie D e nel giorno in cui cadono, e si fanno male, le capoliste Savoia e Messina, il calcio calabrese si gode questo Cosenza da solo in vetta e quel “Biccio” Arcidiacono sempre più protagonista e rivolge un plauso a questa Vibonese che vince e convince e nella quale si vede la mano del tecnico. Una costante, quest'ultima, che, a onor del vero, riguarda tutte le formazioni della nostra regione. RABBIA E ORGOGLIO. La prima è tutta del Montalto. Quel rigore fallito in extremis da Sifonetti si aggiunge alla rete subita dalla Gelbison allo stesso minuto (il 49' della ripresa) fatale due do-

meniche addietro. Altri punti malamente perduti, ma bisogna tenere botta in attesa di recuperare gli assenti e di trovare i giusti rinforzi. L'orgoglio è del Sambiase, che si va a prendere un punto pesantissimo in casa del Paternò, dimostrando, pur in una giornata certo non di grazia, di essere consistente e combattivo. GLI APPLAUSI. Questi, invece, se li prendono il Cosenza, seguito anche ad Agropoli e in grado di cominciare ad infiammare qualche cuore rossoblù, e la Vibonese, che gioca sempre in uno stadio deserto, ma che almeno vince e convince. In entrambi i casi si vede la mano dei due allenatori, con Gagliardi che sta plasmando a dovere un Cosenza dove è vero che brilla “Biccio”, ma è pure evidente che questa è una squadra tosta, pragmatica, che non molla mai e che sa bene adattarsi alle varie situazioni che si verificano in gara. Idemper laVibonese: ilSavoia è stato annullato proprio nei suoi punti di forza, vale a dire il gioco sugli esterni. LA GIORNATA. Il Città di Messina segna e incassa pure tanto, ma arriva al derby (sabato prossimo in anticipo tv) galvanizzato dal successo sul Licata. Non decolla il

Montalto nuovamente beffato

Otto punti in classifica per la Vibonese di Antonio Soda

Noto, trafitto a domicilio dal Ragusa, e l'Acireale, nonostante il cambio in panchina (Marra per Gardano) rimedia un misero punticino che serve comunque per abandonare quota zero, proprio come ha fatto il Palazzolo con la Gelbison. Di Savoia e Messina abbiamo già detto, ma non di questo Ribera che in casa sarà osso duro per tutti, anche perché gioca su quel classico campo in terra battuta dove polvere e fango, a seconda delle condizioni atmosferiche, fanno la differenza. Ma questo non getta assolutamente ombre sulla netta vittoria ai danni del Messina. IL TECNICO TOP. Tra Gagliardi e Soda, questa setti-

mana, è una bella lotta. Il primato ci farebbe optare per il primo, ma la differenza qualitativa e quantitativa dell’organico (a favore del Cosenza) spinge per il secondo. E noi scegliamo Soda, perché la Vibonese che annienta il Savoia è figlia dei suoi schemi e della sua grinta. Ed è proprio lui il valore aggiunto di questa Vibonese che, partita in ritardo, con un mercato fatto di seconde o terze scelte, ha iniziato alla grande, stupendo tutti. I MIGLIORI. Fra i pali De Luca (Cavese), se non altro per quella prodezza in extremis su Sifonetti. Difesa a tre, con Morelli (Sambiase), Parisi (Cosenza) e D'Angelo (Vibonese), tutti autori di una

prova di sostanza. Superarli è stato praticamente impossibile. Nel nostro 3-4-3, in mediana premiamo il senso geometrico di Palazzo, cervello di un Ribera sorprendente, e Spampinato, quantità e qualità per un Ragusa che inguaia il Noto. Ai lati via alle scorribande di Pelliccioli (Nissa), a segno ad Acireale subito dopo essere entrato in campo, e Assenzio, anche lui in gol in un match scintillante per il Città di Messina. In avanti ecco Salandria: non è un attaccante, ma si adatta, segna e gioca una bella partita. Con lui c'è Marasco: prima di segnare prende un palo, lo fermano più volte per fuorigioco e palla al piede edin velocitàfa ammattirela

retroguardia campana. A completare il tridente c’è ancora una volta “Biccio” che ormai ha un posto fisso su questa rubrica. Se continua così, dalla prossima volta parleremo di Top 10, perché l'undicesimo posto appartiene di diritto a Pietro Arcidiacono, fenomeno di un Cosenza che vola in vetta. LA COPPA. Domani in campo sei squadre per i trentaduesimi di finale. Savoia e Cosenza saranno impegnate in casa di Sarnese e Torre Neapolis epoi ecco ilderby di Messina (doppio confronto in quattro giorni) e RagusaNoto (sfida tra l’altro giocata domenica scorsa a campi invertiti in campionato). ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Promozione A. Vittoria convincente per lo Scalea Promozione B. Nel derby bel gol del baby

Rossanese a punteggio pieno A Gioiosa brilla Albanese Praia, prima panchina saltata ma il Marina non delude di ANTONIO FRANCO

di ANGELO MARIA GIOVINAZZO

SIAMO solo alla terza giornata e già salta la prima panchina in Promozione, il “Barone” Tonino Curcio è stato esonerato dal Praia. Una decisione forse troppo affrettata questa del presidente Spolito, l’esperienza del Barone alla lunga avrebbe sicuramente portato soddisfazioni alla società cosentina. Al posto di Curcio però non arriva certo un uomo senza esperienza, bensì Enzo Leone, ex tra le altre di Isola, Cutro, Gioese, Rosarnese, Bagaldi, che loscorso campionato ha risollevato le sorti del Bianco portandolo ai play off che sono poi serviti per il ripescaggio in Promozione. Il Praia nell’ultimo turno di campionato è stato sconfitto in casa del San Marco nell’antico del Sabato, gol decisivo di Cipolla al 90’. Finisce in parità invece il derby ionico tra Cremissa e Torretta, la squadra del presidente Senatore dopo la mancata promozione dello scorso anno fatica a trovare la vittoria in questo inizio di campionato, buon punto invece per gli ospiti. Prima in vantaggio ilCremissa conMarino, poirimonta del Torretta con gli ex Fabiano (rigore) e Greco, nella ripresa è ancora Marino, anche lui un ex, a ristabilire la parità. Unica squadra a punteggio pieno del girone è la Rossanese, guidata da un favoloso Grasso, giunto già a quattro reti in campionato (26 lo scorso anno col Torretta), la squadra di mister Mingrone abbatte un comunque ostico Fuscaldo, che al di là del risultato disputa un’ottima prova, finisce 3-0 con doppietta di

LA Taurianovese con forza e grande dinamismo ha schiacciato nel derby la Palmese, ridimensionando di molto, almeno per il momento, le sue velleità. Nell'altro derby Gioiosa e Marina hanno chiuso in parità di fronte al pubblico delle grandi occasioni che non si è affatto divertito, per via del gioco sonnacchioso dellesquadre, avaro di occasioni da gol. Ma la nota più significativa dell'ultima giornata viene data dalla Gallicese che facendo passare quasi in sottofondo le sue belle prestazioni si ritrova in testa alla classifica, sebbene in condominio con Taurianovese e Bianco. V. Villese inaspettatamente penultima in classifica. Chiude il Real Catanzaro ancora a secco di punti. Per quanto concerne, invece, la Top della settimana, il turno di campionato ha fatto emergere delle ottime individualità, capaci di imprimere un passo diverso, specialmente sotto porta con Carbone, un autentico caterpillar e Fanelli che conserva sempre il vizio del gol. I due bomber sono supportati dal baby Mattia Albanese, che spesso è in grado di trasformarsi in una bella farfalla che danza sull'avversario per poi pungerlo come una vespa. Lo schieramento della settimana è una squadra corta, aggressiva sul portatore di palla, velocità nel contropiede con un uomo sempre libero a dettare il passaggio: Denaro. Ai suoi lati, nella zona nevralgica del campo, L. Crea-

Grasso e gol di Pedace. Pirotecnico pareggio invece tra Garibaldina e Rocca Calcio. L’undici crotonese rischia addirittura il colpaccio in casa dell’ex capolista, nel finale però Chiodo spezza i sogni all’undici di De Rito, che per ben tre volte si erano portati in vantaggio, prima con Anellino, raggiuntoda Toscano,poi col solito Giungato alla quale ha risposto Salerno dal dischetto, e in fine col giovane De Rito. Vince con minimo scarto il Trebisacce di Presta, un gol di Buongiorno ad inizio ripresaspegne lesperanze di vittoria degli ospiti, che fino a quel momento non avevano affatto demeritato. Il colpo di giornata è sicuramente quello messe in opera dalla Presila di Mister Lucia, 0-1 in casa di una delle candidate alla vittoria finale grazie ad un eurogol di Bruno. Vittoria esterna anche per il Corigliano, un con-

vincente 0-3 in casa del Roggiano che rilancia le ambizioni della squadra di mister Pacino: Brillante, Basile e Russo costringono l’undici diBorsarelli alla seconda sconfitta stagionale. Vittoria convincete anche per lo Scalea, che contro una Promosport sprecona segna due gol e non ne subisce nessuno, rigore di Scoppetta e gol di Rosi. La Top 11 questa settimana scende in campo con uno spregiudicato 3-4-3, guidato dal tecnico della Presila Lucia. Tra i pali Leonetti (Presila), in difesa il terzetto composto da Marsala (Rocca), Muraca (Presila) e Rosi (Scalea); a centrocampo agiscono Basile (Corigliano), Salerno (Garibaldina) De Rito (Rocca) e Cipolla (San Marco); il terzetto offensivo lo guidano invece Grasso (Rossanese), Giungato (Rocca) e Marino (Cremissa). ©RIPRODUZIONE RISERVATA

co, match-winner contro il Davoli, un cursore infaticabile, tanta lucidità nel recuperare palloni per poi smistarli con intelligenza e l'under M. Chilà, il migliore dei suoi compagni, autore di splendide magie e padrone assoluto della zona di sua competenza. La vigilanza dell'area è affidata aG. Pontorieroche èriuscito a rendere inoffensive le iniziative dell'avversario. Al centro Di Lorenzo che è una garanzia per il mister della Top, questasettimana affidata a Scigliano che ha imbrigliato il Gioiosa in casa propria, attraverso un movimento continuo dei suoi ragazzi che non hanno lasciato alcun riferimento agli avversari e V. Aquino, immenso nella pulizia dell'area, attento e superiore in ogni intervento. Sull'out sinistro trova posto Gerasolo che da sicurezza al-

Mattia Albanese (Gioiosa J.)

l'intero reparto, soprattutto quando il suo avversario va via o tenta un passaggio filtrante. C'è sempre lui a chiudere e a ripartire l'azione. La guardia della porta è affidata a Barillà, che ha neutralizzato un calcio di rigore e si è reso protagonista di alcuni interventi difficili. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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CALCIO - ECCELLENZA

Martedì 25 settembre 2012

Gallo non si ferma e il Rende riparte. Roccella poco cinico: il sogno resta sempre Piemontese

Due matricole che non scherzano Catona e Silana belle realtà del torneo. Risorge il Siderno, rallenta il Castrovillari di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA - Nessuna squadra a punteggio pieno, nessuno con la difesa imbattuta. C'è grande equilibrio, dopo tre giornate, nel campionato di Eccellenza che vede un quintetto in testa, con altre due formazioni subito dietro, e qualche big in ritardo. Conferme e sorprese, pertanto, non mancano anche dopo la terza giornata, dalla quale escono rafforzate Guardavallee Gioiese,ma attenzioneche il Rende si è rimesso in carreggiata. Sorride, finalmente, il Siderno, mentre San Lucido e Isola non riescono a decollare e il Brancaleone piazza un colpo pesantissimo, firmato dal solito Galletta. LE MATRICOLE. Tanto di cappello a Catona e Silana. Dopo le gare di coppa, e nella griglia di partenza, erano date in coda, eppure questa partenza lanciata le ha portate in vetta. Probabilmente, anzi quasi certamente, conil temporientreranno fra i ranghi, anche perché il primo obiettivo è la salvezza, ma per il momento va apprezzato il lavoro fatto dalla società, dalla squadra e dai rispettivi tecnici. Se la Silana grazie all'intramontabile bomber MAZZEI stende l'evanescente Bocale, il Catona mette in crisi anche il Guardavalle e sfiora un tris che avrebbe avuto del clamoroso. Entrambe si trovano così in vetta, anche se sulla classifica della Silana pesa il ricorso presentato dall'Isola C. Rizzuto. LE ALTRE. Al comando c'è anche il Sersale, sebbene stavolta la compagine di Vanzetto non riesca a concedere il bis con la Paolana. Conforta, comunque, la nuova rete di Angotti, sempre più a suo agio negli schemi dei giallorossi. Prova di sostanza, invece, per la Gioiese, che punta molto sul proprio assetto difensivo e rende sterile l'attacco del Roccella, prendendosi un punto pesantissimo. Sulla strada dei viola di Dal Torrione due scontri diretti di fila e quattro punti: è un segnale di non poco conto. Ed eccoci al Guardavalle: Segna poco (un gol a partita), ma incassa pochissimo (una rete al passivo). E se Staglianò ha le polveri bagnate, Dorato è ancora decisivo. Adesso capite perché quando si fanno le squadre per disputare un torneo di vertice occorrono due bomber di grido? Se uno è appannato, c'è sempre l'altro che può colpire! A RIDOSSO. Dietro al quintetto di testa c'è il Soverato, al quale basta un rigore per regolare un Acri comunque incoraggiante perprestazione e modo di stare in campo. In casa la squadra di Galati è ok, ma fuori? E poi c'è questo Rende di De Angelis che dopo gli schiaffi con la Gioiese rivede qualcosa in fase difensiva e riduce all'impotenza il Castrovillari. Ed anche in questo casa solo applausi per uno dei bomber biancorossi, quel Paolo Gallo decisamente a proprio agio negli schemi del nuovo trainer. NON DECOLLANO. Roccella e Castrovillari devono già inseguire. Per la squadra di Figliomeni sono già due le partite senza gol. Non accadeva da oltre un anno di restare a secco per 180 minuti di fila. Rispetto alla passata stagione la difesa è stata ben sistemata, ma vanno ancora perfezionati i meccanismi offensivi. E in attaccononc'è ilclassicobomber dell'area di rigore. Non a caso si era provato a tesserare Piemontese (il suo arrivo resterà un sogno?). Al tecnico, pertanto, il compito di risolvere il problema, pur avendo in

organico attaccanti che di gol ne hanno sempre fatti tanti. Stecca ancora fuori casa il Castrovillari. Nelle ultime tre trasferte, coppa compresa, zero gol all'attivo e tre ko. C'è evidentemente qualcosa che non va e che bisogna rivedere nell'atteggiamento e, soprattut-

to, nella testa dei calciatori. RISCATTO. Lo firmano Siderno e Brancaleone. Nella gara più difficile, con mezza squadra assente, la formazione di Laface piazza la prima zampata della stagione, anche se bisogna essere ancora più cinici perché è un peccato

sprecare quel tanto che si crea. Grande, grandissimo, il colpo del Brancaleone, timbrato da Giovanni Galletta ad Amantea contro un San Lucido in difficoltà. E di riscatto ne possiamo parlare anche a proposito della Paolana, che muove la classifica grazie al difensore Cinello e si prende un punto d'oro a Sersale: ma adesso bisogna correre. MALE. Il Bocale stecca dopo buone gare e va male sia per il risultato, sia per il modo, fiacco, con il quale la squadra ha affrontato la gara di San Giovanni in Fiore. Restano a zero San Lucido e Isola Capo Rizzuto. Nel primo caso troppi gli esordienti in Eccellenza e poca qualità. L'organico andrebbe vigorosamente puntellato per reggere l'urto. L'Isola pare troppo debole in avanti e non ha ancora trovato la giusta personalità per reagire alle prime difficoltà. A Caligiuri il compito di trovare la soluzione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PERSONAGGIO

Per il Brancaleone un ruggito targato Gianni Galletta IL riscatto del Brancaleone non poteva che essere firmato dal simbolo di questa squadra e dal bomber più prolifico. Nel giorno in cui bisognava iniziare a dare un senso al proprio campionato, il Brancaleone tira fuori gli artigli e graffia il San Lucido grazie alla doppietta del suo leader, che pure quest'annosi candida a recitare un ruolo da protagonista. Certo per la salvezza bisognerà ancora soffrire, ma il primo atteso segnale è puntualmente arrivato e non è un caso che a lanciarlo sia stato proprio lui. Passano gli anni, ma resta sempre un punto fermo ed una certezza. E se inizia a segnare di solito non si ferma più. ro. s.

Gianni Galletta (Brancaleone)

LE PAGELLE

Mazzei intramontabile, El Aoudi non punge El Aoudi

Carnevale

Taverniti

Brando

Staglianò

7

8

Violante

4,5

SV

IL tempo dirà se è proprio lui il goleador che serviva al Roccella. D'altra parte di gol ne ha sempre fatti, tanto che due anni addietro (e non certo un secolo fa!) fu pure il miglior bomber del torneo. Allo stato, però, questo Roccella stenta ad ingranare in fase offensiva e in quattro gare ufficiali contro avversari di rango, dai bomber ha ricavato solo un gol (proprio di El Aoudi). Il voto lo divide con i compagni di reparto, questo sia chiaro, fermo restando che c'è tutto un campionato per invertire la rotta e i giudizi.

ESPRIMERE un voto negativo è allo stato inopportuno perché il tecnico da una parte ha poche colpe, considerate le circostanze, e dall'altra ha un organico qualitativamente e quantitativamente inferiore a tutto il resto della compagnia. Il ko con il Brancaleone brucia e fa male, però in questo momento pretendere di più è impossibile. Ci vuole tempo per far crescere il gruppo e ci vorrebbero innesti di rilievo in ogni zona del campo, altrimenti tutto diventa più difficile e reggere l'urto è quasi impossibile.

METTE la museruola a chiunque passi dalle sue parti. Fa il suo, in maniera più che buona, nel reparto arretrato della Gioiese che si va a prendere un punto pesantissimo in casa di una diretta concorrente per la promozione. Il reparto aveva qualcosa da farsi perdonare alla luce della non perfetta gara con il Rende e la risposta è arrivata in quel di Roccella. Siamo ancora all'inizio e diverse cose vanno perfezionate, ma ci sta mettendo tanta voglia e determinazione per far bene a Gioia Tauro.

TREko consecutivi.Uno immeritato (quello di Guardavalle), ma gli altri due, entrambi interni fra campionato e coppa (Catona e Bocale) avevano fatto suonare il campanello d'allarme. Il tecnico ha strigliato a dovere la squadra, invitandola a dare di più e di suo ci ha messo una gara tatticamente perfetta, nella quale il Brancaleone ha messo sotto il San Lucido, prendendosi tre punti pesanti soprattutto per il morale e l'autostima. Ma guai a fermarsi, anche perché all'orizzonte ci sono due gare (Rende e Roccella) proibitive.

NON ce l'abbiamo con lui (tutt'altro) ed è da dire che neppure gioca male. Il problema è che sono quattro gare, tra campionato e coppa, che non segna e questo stona con ciò che ha fatto l'anno scorso. E' anche da dire che è particolarmente sfortunato, fra pali e traverse e portieri in vena di prodezze. Meno male, per il Guardavalle, che c'è Dorato, ma ci vogliono anche i gol di Staglianò. Prenda questo voto come uno stimolo a far bene ed a rompere il ghiaccio. Noi lo aspettiamo, su questa rubrica, con ben altro giudizio!

UN presidente passionale e competente. Uno abituato a volare basso, a fare calcio come si deve, ad andare incontro a tanti sacrifici per il Catona. Alla prima esperienza in Eccellenza, la formazione reggina è partita a razzo e batterla è un'impresa per tutti. Quelli incasellati finora sono punti utili per la salvezza, anche se l'organico non è poi così male. E quel primo posto in classifica è il giusto premio anche e soprattutto per chi, come il presidente, fa puntualmente dei salti mortali per tenere in piedi la baracca.

Dorato

Caligiuri

Gallo

Di Sabato

Mazzei

Saviano

7,5

5,5

7,5

4,5

DUE gol, quattro punti. A Guardavalleè decisamente rinato fin dallo scorso anno, dopo una stagione anonima, sempre in giallorosso. Bene ha fatto la dirigenza a confermarlo la scorsa stagione e altrettanto bene ha fatto nel ripartire da questo argentino dal gol facile, il quale dopo aver punito la Paolana, anche sul campo del Catona sigla una rete che vale tanto. In attesa che si sblocchi Staglianò, ilteam diCalabrese può contare su di lui a occhi chiusi. E pure quest'anno si prevedono gol a grappoli.

NON andiamo giù pesanti nel giudizio, per il semplice fatto che anche per lui si è all'inizio e pure per l'Isola c'è un organico rinnovato per buona parte e tutto da assemblare. Allo stesso tempo è doveroso ammettere che la squadra non gioca così male, ma è evidente che non ha peso in avanti. In mediana è appena arrivato Balsamo che potrà dare una grossa mano di aiuto, ma serve altro. Nel frattempo, lui che è il tecnico, deve trovare una soluzione per uscire da questo stato di fatto che appare negativo.

SI sta esaltando sempre di più negli schemi offensivi di De Angelis. Segna con estrema puntualità ed è già sul trono dei bomber. Si conferma così micidiale dinanzi al portiere avversario e continua a confermarsi fra i centravanti più prolifici degli ultimi anni. Nel momento in cui gode di fiducia e di considerazione è sempre più letale e protagonista e in questo Rende che mira in alto, può essere proprio lui la punta di diamante in grado di fare la differenza e di mettere in crisi le difese avversarie.

NON è il solo responsabile della sconfitta di Rende ed il voto lo condivide con il resto della squadra. Detto questo non è possibile immaginare un Castrovillari che con lui e con Rizzo in attacco non riesce ad andare a segno in tre trasferte consecutive. Il tecnico deve metterli in condizione di colpire, ma da parte degli attaccanti (e del resto della squadra) occorre maggiore incisività e più cinismo, perché si stanno perdendo partite nelle quali il team rossonero non ha poi così sfigurato.

5

8 IL campionato di Eccellenza ritrova uno dei centravanti più esperti fra i Dilettanti. La Silana che sfreccia in alto trova un gol pesantissimo da parte di uno che ha sempre fatto le fortune dei propri tecnici (per il lavoro oscuro fatto in campo) e dei compagni di attacco, tutti favoriti dalle sue sponde e dai suoi movimenti. A 37 anni gioca come se fosse ancora un ragazzino ed in questo torneo potrà dire la sua e renderà dura la vita a molti avversari. Ritrovarlo in Eccellenza è un bene per tutto il calcio dilettantistico calabrese.

7,5

4 IN una settimana dalle stelle alle stalle? No, non è così,ma essendo il capitano del Bocale, si prende oneri e onori e ci mette la faccia proprio per la fascia che porta al braccio. Il motivo? E' presto detto: non si può giocare con quella mollezza e senza la giusta grinta così come è stato fatto a San Giovanni in Fiore. Scarsa la reazione dopo il gol. Nelle altre due gare la squadra era stata viva e tonica, stavolta stecca sotto tutti i punti di vista. Il voto lo condivide con i compagni, chiamatia riscattare una prova negativa.


8

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