Mercoledì 27 Ottobre 2010
Anno XIII - Numero 295
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
RIFORME
CARITAS
Per Berlusconi il lodo Alfano è «opportuno e indispensabile»
REGIONE
Immigrati, in Italia adesso sfiorano i 5 milioni. E cresce anche la paura
a pag » 27
Il memorandum di Caputo: dopo la sanità, l’impegno per i trasporti
a pag » 26
a pag » 4
La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome chiede un incontro urgente al governo che avvenga prima della Conferenza Unificata di domani
Federalismo, il nodo delle risorse I tagli della manovra mettono ancora in discussione la tenuta dei bilanci degli enti locali. Per la Calabria è prioritaria la sanità IL COMMENTO
L’Italia è un valore aggiunto per il mercato della Fiat
«Il federalismo si può fare solo se c’è una modifica della manovra» È il concedtto ribadito al termine dei lavori della Conferenza delle Regioni Chiesto un incontro urgente al governo: «Speriamo di ottenerlo velocemente» a pag » 5
CASA DI AN, NESSUNA TRUFFA
Chinellato: nuova transazione fiscale più garanzie per Stato e imprese
di Vito De Filippo presidente Regione Basilicata
Una Fiat senza Italia? Non sarebbe la Fiat perché l’Italia per Fiat vuol dire produzione, e produzione di qualità, e mercato. E lo stesso amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne, fa parte del patrimonio italiano dell’azienda, così come i tanti italiani che ci lavorano, a Melfi, a Pomigliano, a Mirafiori. Al di là dei dati desumibili da bilancio l’Italia è un valore aggiunto per Fiat, come ben sa proprio Marchionne che, all’inizio del suo mandato, decise di puntare proprio sull’italianità, del marchio e delle sue produzioni ottenendo successo proprio su questa linea. Nell’irrigidirsi del dibattito quello di Marchionne è chiaramente un paradosso, una provocazione. Ma ritengo non più rinviabile che si lasci la via della provocazione per ritornare su quella del dialogo.
ECONOMIA
La Procura di Roma chiede l’archiviazione ROMA - «Nessuna truffa». I pm di Roma che si sono occupati dell’inchiesta sulla casa di Montecarlo hanno chiesto l’archivazione del procedimento penale. Il procuratore della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara, e l’aggiunto Pierfilippo Laviani hanno accertato l’insussitenza di azioni fraudolente in merito alla vendita di un appartamento di proprietà di Alleanza Nazionale a una società offshore.
ROMA - Le novità introdotte in materia di transazione fiscale e accordi di ristrutturazioni dei debiti dal Dl sulla manovra correttiva rappresentano un «significativo passo avanti» in grado di garantire sia lo Stato nella pretesa tributaria che le imprese nel tentativo di evitare il fallimento. E’ quanto ha sottolineato all’ Adnkronos il professore di diritto tributario Gianfranco Chinellato secondo cui si tratta di norme «di estremo pregio». «In pratica - spiega Chinellato all’agenzia - la tutela dell’interesse fiscale nella transazione dei debiti tributari viene assicurata ponendo condizioni sostanziali». a pag » 9
CATANZARO Why not, la Procura ha trasmesso gli atti relativi a nuove ipotesi di reato a pag » 16
VIBO VALENTIA Maltempo, presentato un pdl a favore dei sindaci dei comuni che hanno subito danni a pag » 15
COSENZA Nel fiume Oliva trovati fanghi industriali, arsenico e scarti di raffinerie: 4 indagati a pag » 12
L’INTERVENTO
Europa e Cina crescita e stabilità nel XXI secolo di Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica
Di seguito stralci dell’intervento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano alla Scuola del Partito Comunista Cinese. Pechino 26 ottobre 2010 Signore e Signori, per secoli Occidente e Cina si sono guardati a distanza. Comunità cinesi, vivaci e operose, sono state a lungo presenti al di là degli oceani. Andavano e venivano, fiorivano seguendo le rotte dei commerci e la creazione di ricchezza, partecipandovi spesso con duro lavoro, sempre con dinamismo creativo. Remota, la Cina affascinava il pubblico europeo con fantasiose immagini che penetravano nel costume e nelle arti, per quanto più fedeli all’estetica che alla storia. Per lo più la curiosità occidentale si arrestava davanti all’impenetrabilità del "Regno di Mezzo". Superarla attraverso la tirannia della distanza richiedeva spiriti indomiti. Nel cercare la via della Cina, un italiano, Cristoforo Colombo, scoprì le Americhe. Altri due italiani, Marco Polo e Matteo Ricci, furono fra i pochi a non darsi per vinti. La loro tenace lungimiranza fu ricompensata da una rara conoscenza di questa parte del mondo e, secoli dopo, dalla memoria che ne conservate, testimonianza della loro eccezionale impresa.Cinesi ed europei si sono dunque conosciuti a lungo senza veramente incontrarsi. Nei secoli XIX e XX si intensificarono i rapporti, ma in larga misura in termini conflittuali : le barriere rimasero in piedi. Nel 1949 con la nascita della Repubblica Popolare... continua a pag » 2