il domani

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Lunedì 27 Dicembre 2010

Anno XIII - Numero 354

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

ECONOMIA

NATALE

Rete imprese prova a rilanciare il sistema produttivo calabrese

RISORGIMENTO «All’Italia di oggi servono élites portatrici di una cultura unitaria»

Tranquillo nel mondo ma violenze anticristiane: condanna del Papa

a pag » 7

a pag » 4

a pag » 8

Dopo l’odissea dei treni scesi in Calabria con ritardi e disservizi inizia la caccia alle responsabilità da parte della cittadinanza indignata

Trasporti, proteste per i disagi della vigilia Corbelli chiede le dimissioni di Matteoli, le associazioni dei consumatori avviano le class action L’INTERVENTO

I cristiani salveranno la Locride

L’Intercity della vergogna, come è stato ribattezzato, ha trascinato con sé molte polemiche. I viaggiatori vogliono che qualcuno paghi per il disagio. Diritti civili chiede la testa di Matteoli e i Consumatori si armano per i rimborsi a pag » 6

UN BEL SIMBOLO

Come sopravviveremo senza buste di plastica

Mons Fiorini Morosini Arcivescovo di Locri e Gerace

Carissimi, al tramonto di questa giornata nella quale abbiamo celebrato il Natale del Signore, raccolgo le mie riflessioni, manifestate in diverse occasioni in questi giorni, per offrirvele come pensiero augurale. Anzitutto vi assicuro di aver pregato per tutti voi, per tutta la Diocesi, per tutta la Locride, affinché possiamo camminare, singolarmenteecomunitariamente,verso giorni migliori, segnati dalla serenità, dalla pace, dallo sviluppo sociale, culturale ed economico. La S. Messa della Notte Santa l’ho offerta al Signore per tutte queste intenzioni. Ho ricordato tutti: chi è nella gioia e chi è nella sofferenza, chi gode di un posto di lavoro e chi ne è senza, chi può godere la serenità della famiglia e chi è costretto a stare lontano da essa.(segue a pag 5)

AMBIENTE

Natale 2010: i fiori lasciati a casa di Yara ROMA - I nostri occhi stanchi dei milioni di immagini che li hanno bombardati in questi giorni in cui la tv fa ancor più sfoggio di rutilanti colori e spesso irritante allegria. Ma sono grati a quell’anonimo cameraman che è riuscito a sorprendere una signora di Bembrate mentre deponeva furtiva un cesto strenna sul cancello di casa Gambirasio sotto la neve e tornando, inquadrata, si è nascosta il volto.

ROMA - I l 2011 sarà davvero il primo anno senza sacchetti di plastica, dopo un trentennio di dominio incontrastato? Ma soprattutto: è possibile che l’Italia, più volte sanzionata dall’Ue a causa dell’emergenza rifiuti, per una volta sorprenda tutti con un provvedimento finora unico in Europa? Così pare. Il ministero dell’Ambiente ha confermato che il divieto di commercializzare sacchetti di plastica entrerà in vigore dal 1° gennaio 2011 e i dettagli della messa al bando si trovano all’interno del decreto Milleproroghe, approvato nella scorsa settimana. Dettagli nient’affatto trascurabili:bisognadefinirecosa è un sacchetto di plastica (che potrà sembrare banale, ma la differenza tra una sporta riutilizzabile e un sacchetto c’è). a pag » 13

IL COMMENTO

Con Fli, Api, Udc anche qui il nuovo corso nato a Roma di Raffaele Papa commissario Mpa Cosenza

L’intesa raggiunta a livello nazionale dai vertici dei nostri movimenti politici non può lasciare indifferenti le realtà locali da noi rappresentate. È venuto alla luce qualcosa di nuovo, l’inizio di un percorso per condurre l’Italia al di fuori di un dualismo esasperante che soffoca ogni prospettiva di crescita sociale ed economica. Quanto concordato è da salutare e da accogliere positivamente anche per bilanciare i difformi ed ingiusti pesi delle due Italie, nei fatti esistenti, ma soprattutto perché si compia ogni sforzo affinché la nostra nazione sia realmente una ed indivisibile. Dopo 150 anni di formale unità è giusto che si passi alla reale condivisione e piena solidarietà tra tutte le regioni italiane. Tutto ciò lo si può fare, se davvero lo si vuole, e specie nella nostra Terra di Calabri abbiamo l’urgenza non solo di cambiare ma necessariamente di costruire, dando concretezza al significato che tale parola esprime: realizzare ciò che oggi non esiste, una politica che guardi alle esigenze ed ai problemi mai risolti della nostra gente. E allora, se siamo tutti d’accordo a dar vita ad un nuovo corso, non per prediligere formule o schieramenti, ma per amore di questa Terra, organizziamo un tavolo che possa confrontarsi, discutere e operare con scelte coraggiose ed innovative in ogni realtà comunale. Verifichiamo se esistono le condizioni, da condividere anche con altri soggetti politici esistenti, per continuare quanto iniziato a Roma. Noi siamo disponibili sin da subito, senza pretese né pregiudizi, con il solo intento di determinare la rinascita del Sud.


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