Lunedì 28 Febbraio 2011
Anno XIV - Numero 58
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QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
CRONACA
LIBIA
Pastore assassinato a Paola con quattro colpi di pistola
‘NDRANGHETA Latitante cosentino in manette si stava nascondendo a Vigevano
Sanzioni Onu, e Frattini: Gheddafi deve andare via
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Sul riparto dei fondi nazionali subito nuove regole o sarà rottura: lo dice il presidente della Regione Calabria
Sanità, Scopelliti sfida il veto di Zaia «Con l’egoismo non si va da nessuna parte. Così il federalismo rischia di partire monco, il governatore del Veneto non fa squadra» L’INTERVENTO
In un Paese normale decidono gli elettori
«La Calabria - assicura Scopelliti - si presenterà con le carte in regola IL COMMENTO Entro un mese chiuderemo sei ospedali e altri sei tra un anno. Un passaggio storico Dimostreremo che abbiamo tagliato senza nulla togliere ai cittadini» di Francesco Pungitore a pag » 3
UCCISA A COLTELLATE
di Basilio Giordano
La testimonianza di Alessandra Guerra
senatore Circoscrizione estero
Il 6 aprile va a processo la democrazia, nonché la libertà di ogni cittadino d’Italia, non solo quella del premierBerlusconi.Ma laProcura di Milano non prevarrà, perchè il Parlamento non glielo permetterà. Il popolo italiano vuole un Paese normale, una magistratura imparaziale, un’opposizione responsabile. Finché il governo Berlusconi avrà la maggioranza in Parlamento non si ripeterà il film di Mani Pulite, non ci sarà alcuna rivoluzione per via giudiziaria. Finché Berlusconi avrà i numeri sia alla Camera che al Senato, nessuno - se non una sentenza definitiva - può imporgli di lasciare Palazzo Chigi. Ma il Parlamento Italiano è chiamato a lavorare alacremente: per rispristinarel’immunitàparlamentare e riformare radicalmente la Giustizia. Perché la politica non si fa nei Palazzi di giustizia, ma nei Parlamenti e nei seggi elettorali.
DONNE&POLITICA
Yara colpita almeni sei volte dall’assassino BERGAMO - Yara Gambirasio è stata colpita dal suo assassino con almeno sei coltellate, alcune delle quali inferte con molta violenza. La notizia è stata diffusa ieri dagli investigatori che stanno indagando sulla morte della tredicenne di Brembate. L’esame del cadavere avrebbe evidenziato una ferita alla gola, una al polso e ben quattro alla schiena. L’ipotesi è che la ragazza sia stata prima colpita al collo, poi al polso, nel tentativo di difendersi, e infine alla schiena.
ROMA - Che non sia un bel momento per le donne è piuttosto evidente. La manifestazione del 13 febbraio, però, ha dimostrato che esiste un femminismo moderno e più consapevole. Ma come affontare la questione femminile in un Paese che scoraggia la realizzazione delle donne praticamente in ogni campo? Alessandra Guerra, ex dirigente della Lega Nord, già presidente della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia e con quindici anni di carriera ai vertici della politica alle spalle, nel suo saggio Guerra & Pace. Donne in politica tra violenza e speranza (Bonanno Editore), già tempo fa denunciava le difficoltà che incontrano le donne nel districarsi in un mondo intriso di pregiudizi, invidie, gelosie e sordo alle esigenze della famiglia. di Gaia Mutone a pag » 14
CROTONE Provincia, il presidente Zurlo nomina la nuova Giunta e oggi c’è la presentazione a pag » 10
APPROFONDIMENTI Vuoto esistenziale e ricerca di senso Indagine sui frequentatori di palestre di Eugenio Fizzotti a pag » 13
LAVORO Lo speciale Extra del lunedì: 10 pagine di annunci, offerte e occasioni da pag » 21
Assenza di riforme costi sociali ed economici di Stefano Fassina resp. Economia del Pd
L’analisi di Draghi fotografa ancora una volta i costi sociali ed economici dell’assenza di riforme, in particolare per le generazioni più giovani. Il Governo ha utilizzato la grande recessione prima ed ora la stagnazione per giustificare una politica senza strategia, finalizzata a conservare il consenso attraverso micro scambi corporativi con i settori della rendita. Le retribuzioni dei figli arretrano e quelle dei padri stagnano, mentre pochi continuano a godere di posizioni al riparo dalla concorrenza ed altri beneficiano della tolleranza attiva dell’evasione fiscale. Per una stagione di riforme è necessaria una svolta politica, un altro Governo, fondato su un patto costituente tra le forze politiche, economiche e sociali più responsabili verso l’interesse del Paese. Il presidente Berlusconi fa finta di non sapere che lui, con Bossi e Tremonti, nel decreto sul fisco municipale ha raddoppiato la patrimoniale sul patrimonio aziendale, di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori. Con lo stesso decreto inoltre ha dato il via all’aumento addizionale comunale all’Irpef, ha introdotto l’imposta di scopo e l’imposta di soggiorno. Non contento, con l’ennesimo voto di fiducia al Senato, ha dato anche il via all’aumento dell’imposta comunale sui rifiuti, alle imposte regionali in caso di calamità naturali e all’aumento dei biglietti del cinema. Berlusconi e la Lega sono praticamente diventati il partito delle tasse.