il domani

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Lunedì 28 Marzo 2011

Anno XIV - Numero 86

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

IMMIGRAZIONE

LIBIA

Situazione sempre esplosiva a Lampedusa e in Sicilia

NUCLEARE Emergenza costante a Fukushima la radioattività è altissima

Guerra, l’appello del Papa: sospendere le operazioni

a pag » 4

a pag » 5

a pag » 4

La proposta di non consentire alle aziende della nostra regione di partecipare agli appalti pubblici a Milano provoca lo sdegno degli emigrati onesti

«Campagna padana contro i calabresi» «Scopelliti deve difendere i due milioni di cittadini lombardi di origine calabrese che lavorano sodo e bene» L’INTERVENTO

Immigrazione, reali problemi di convivenza

«Ormai non c’è più limite. Dopo le esternazioni di Calderoli sulla Calabria peso morto IL COMMENTO d’Italia, anche il vice ministro Castelli, sulla prima pagina della Padania, propone di non consentire alle aziende calabresi di partecipare agli appalti pubblici» a pag » 3

PRIMO PIANO

LUI, LEI E L’ALTRA

di Emanuele Fiano

Corbelli: Santi Zappalà può essere scarcerato

responsabile sicurezza Pd

Condividiamo le preoccupazioni dei sindaci che hanno manifestato di fronte al villaggio di Mineo, che ospita al momento 1.500 persone provenienti dagli sbarchi di Lampedusa. Abbiamo potuto constatare che, pur trovandoci davanti a un insediamento con una significativa qualità di condizioni abitative, esistono problemi oggettivi di convivenza con il territorio circostante, problemi di sicurezza e problemi di verifica che tutte le persone residenti abbiano realmente le caratteristiche di rifugiato politico. I sindaci hanno manifestato una volontà di collaborazione, ma anche una richiesta di rassicurazione dal parte del ministro Maroni. Come Partito democratico, chiederemo nelle prossime ore al ministro di accogliere al Viminale una delegazione dei sindaci della zona per dare risposte concrete alle loro giuste preoccupazioni.

Bocchino: con mia moglie ho sbagliato, scusatemi ROMA - «Chiedo scusa per gli errori che ho commesso». Così Italo Bocchino intervistato da Fabio Fazio sulla vicenda della sua presunta relazione con il ministro Mara Carfagna e in riferimento all’intervista rilasciata da sua moglie, Graziella Bontempo. «A prescindere dal merito di quell’intervista, che riguarda il privato di alcune persone - ha detto - nel momento in cui l’ho letta non ho potuto non tener conto che è stato un elemento di forte sofferenza per mia moglie».

REGGIO CALABRIA - Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo l’intervento del procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, che ha escluso che ci sia un «pupo politico in Calabria, che deve essere eliminato», negando quindi di fatto in questo modo l’esistenza della cosiddetta zona grigia, dei colletti bianchi, di un patto tra mafia e politica, chiede che «venga scarcerato l’ex consigliere regionale Santi Zappalà, che non è giusto che paghi con il carcere preventivo solo il medico di Bagnara, arrestato alla vigilia di Natale nell’ambito della operazione "Reale 3" della procura reggina e attualmente detenuto in un carcere della Sardegna». Corbelli chiede che «si ponga fine alla lunga detenzione preventiva». a pag » 6

RIACE Imprenditore edile ferito a fucilate Agguato davanti al cancello di casa a pag » 6

SERRA SAN BRUNO È di Maria Pelaia il corpo ritrovato in mare in Sicilia: era scomparsa il 2 marzo a pag » 10

REGGIO CALABRIA Nuccio Recupero: non sono d’accordo con la linea politica attuata da Fli in città a pag » 8

La democrazia è davvero cosa lontana di Giuseppe Candido Abolire la miseria

Non c’è dubbio che alla base di una vera democrazia ci sia, durante il processo elettorale, il libero formarsidell’opinione pubblicasecondo un plurale e altrettanto libero sistema dell’informazione. Dagli anni ’70 ad oggi per questo motivo sono state emanate diverse leggi in materia di informazione, di comunicazione politica e "pluralismo" nel sistema radiotelevisivo italiano: dalla Legge 103 del 14 aprile 1975, passando per la "Legge Mammì" del 1990 e la "legge Gasparri" del 2004, fino al Testo Unico della radiotelevisione del 2005, tutti i regolamenti sono stati mirati a disciplinare il sistema radiotelevisivo su principi di obiettività, completezza, imparzialità e parità che avrebbero dovuto garantire il rispetto del requisito della verità, fondamento del diritto di cronaca. Imposta nei programmi di comunicazione politica indipendentemente dal periodo in cui vengono trasmessi, la "par condicio" detta le regole per l’informazione durante i periodi elettorali disponendo, testualmente, la "parità di condizioni nell’esposizione di opinioni e posizioni politiche, nelle tribune politiche, nei dibattiti, nelle tavole rotonde, nella presentazione in contraddittorio di programmi politici, nei confronti, nelle interviste e in ogni altra trasmissione nella quale assuma carattere rilevante l’esposizione di opinioni e valutazioni politiche". Ma al tempo stesso specifica che la norma "non si applica... continua a pag » 5


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