BLATTER: «BRAVO KLOSE»
CAGLIARI: RIAPRE LO STADIO
ZURIGO – Il presidente della Fifa Joseph Blatter plaude al gesto del laziale Miro Klose, che dopo aver segnato al Napoli sullo 0-0, ha ammesso di aver colpito il pallone con una mano e fatto quindi annullare il gol. «Miro esempio di lealtà», ha detto.
ROMA – Via libera all’apertura dello stadio Is Arenas di Quartu Sant'Elena per Cagliari-Pescara di domenica prossima. Ma l’apertura sara' limitata a 5.000 spettatori, con posti a sedere solo per gli abbonati. I Distinti l’unico settore aperto.
Venerdì 28 settembre 2012
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Domani sera Juventus-Roma I tecnici pensano alla sfida sul campo Conte e Carrera puntano su Matri Il boemo ritrova Osvaldo, dubbio Destro
Il “derby” di Zeman, ex bianconero Era tifoso della Juve, poi accusò i torinesi tra sospetti di doping e l’era Moggi ROMA – Le ultime “carezze” con Vialli e Ferrara sono frutti settembrini, ma sul derby dei veleni tra Zdenek Zeman e la Juventus non tramonta mai il sole e domani a Torino nella sfida con la Roma tutto lascia prevedere che si assisterà a un altro capitolo denso e cupo di questa telenovela infinita. Un cocktail di accuse, insulti, tribunali, ironie, dispetti che dura da 14 anni, reso ancora piu sentito dal fatto che Zeman ha confessato di essere stato tifoso bianconero fino a 30 anni anche perchè nipote del tecnico Cestmir Vycpalek che nel pantheon juventino occupa un posto non secondario avendo vinto due scudetti. E Gianni Agnelli, al culmine della polemica nel 1999, glielo ricordò: «Dovrebbe esserci grato - graffiò l’Avvocato - per avergli salvato lo zio dalla Cecoslovacchia comunista». Ma le eterne polemiche tra Roma e Juventus, dai “centimetri” di Turone alla fuga di Capello, sono state incendiate dalla crociata zemaniana che riguardava soprattutto i rapporti roventi con Luciano Moggi. La santabarbara deflagra con l’intervista di Zeman il 25 luglio 1998 nel ritiro della Roma a Predazzo: «Le esplosioni muscolari? È uno sbalordimento che comincia con Vialli e arriva a Del Piero. E’sempre più difficile resistere alla tentazione della pillolina magica. Il mondo del calcio è dominato dalla finanza e dalle farmacie». Vialli dà del terrorista a Zeman, Del Piero querela, Lippi chiede 5 anni di squalifica. Si aprono inchieste, Guariniello indaga, si scoprono magagne nell’antidoping, comincia un iter processuale che porta alla condanna del medico Agricola per frode sportiva (26/4/2004) poi assolto in appello nel 2005 e nel 2007 la Cassazione dichiara la prescrizione. Da allora è stato un continuo punzecchiarsi a vicenda, fino ai giorni nostri, con il boemo che è tornato in serie A e soprattutto alla Roma, anche se in un contesto diverso. Le due parti cercano di tergiversare sull’argomento e concentrano le proprie attenzioni sulla sfida sul campo. n casa Roma i motivi per sorridere sono davvero pochi: il pareggio contro la Sampdoria, la delusione per la mancata vittoria, il peso di dover andare a Torino e affrontare la Juventus col rischio di veder aumentare ancora il distacco dalla vetta della classifica. Alla Roma servono punti pesanti, che dovrà provare a strappare all’imbattuta Juventus, senza poter contare sull’infortunato
IL COMPLEANNO DI TOTTI
«Grazie per l’affetto Mi mancherà Alex» ROMA – «Quanti auguri, grazie mille a tutti!!!». Dalle pagine del suo sito, Francesco Totti, che ieri ha compiuto 36 anni, ringrazia «tutti per i tantissimi auguri che sto ricevendo in queste ore: pensieri, e-mail qui sul sito, messaggi e parole piene di stima. Sarò sincero - le parole del capitano giallorosso, mercoledì sera in gol nell’1-1 contro la Sampdoria - mi sarebbe piaciuto festeggiare con una bella vittoria davanti al nostro pubblico. Aver segnato è una cosa positiva, ma rimane l’amarezza perché purtroppo c’è sfuggita la cosa fondamentale, il risultato pieno e i 3 punti». Totti è comunque soddisfatto del suo momento, «il calore e la fiducia che tutti mi fanno sentire attorno, soprattutto i miei cari, la squadra, il mister, la società e i tifosi giallorossi, rappresentano uno stimolo fortissimo per me: grazie per l’immenso affetto che mi dimostrate». Adesso, però, c’è da pensare alla sfida di domani sera contro la Juventus, una sfida orfana dell’amico-rivale Del Piero. «Partita difficilissima - le parole di Totti ai microfoni di Roma Channel -. Avrei voluto sempre affrontare Alex fino a che smettessimo tutti e due insieme. Ha fatto questa scelta e la rispetto come tantissima altra gente. Mancherà al calcio italiano, ma l’importante è che ci sono io». Per il numero 10 della Roma quella con i bianconeri «è una partita diversa dalle altre, la mettiamo subito dopo il derby e cercheremo di affrontarla bene, con tranquillità e spensieratezza, per fare una grande gara». Zdenek Zeman è nipote di Cestmir Vycpalek, ex tecnico della Juve Sopra: gli attaccanti Matri e Destro
Pjanic e con l’incognita Destro (affaticamento muscolare).Zeman, però, recupererà almeno Osvaldo che scalpita per tornare in campo. In casa Juventus, invece, il dilemma è uno solo: Pirlo sì, Pirlo no. E poi: chi al fianco di Mirko Vucinic in attacco? Il nome potrebbe essere quello di Alessandro Matri. A poche ore dall’incrocio con i giallorossi, resta ancora qualche nodo da sciogliere. A Vinovo si ragiona, si valutano pro e contro, le sensazioni offerte dal lavo-
ro sulcampo comefonte diispirazioneper ConteeCarrera,dopo cheaFirenze martedì la Juve è apparsa appannata. Il menu di sabato sera propone un’altra sfida infuocata, ma soprattutto c’è il calendario che non conosce pause: martedì arriva lo Shakhtar Donetsk per il match forse decisivo nell’economia del girone di Champions League, in attesa di chiudere il ciclo a Siena. È tempo delle scelte, dunque. Vucinic e Marchisio, inizialmente a riposo al Franchi,
rientreranno dal primo minuto. Isla potrebbe rilevare Lichtsteiner come laterale destro, mentre Bonucci dorebbe essere regolarmente al centro della difesa dopo aver convissuto per 90 minuti con un fastidio muscolare. E ora i dilemmi. Pirlo potrebbe rifiatare sabato per poi rientrare contro lo Shakhtar. L’idea è di garantirgli qualche giorno consecutivo di allenamento per ritrovare lo smalto perduto in vista della Champions. Capitolo attacco. A Firenze, per la
prima volta da marzo, la Juve non ha segnato e, caso più unico che raro nella gestione Conte, non ha praticamente creato occasioni da gol. Il tecnico vuole ritrovare immediatamente la strada maestra: per questo si affiderà all’unico punto fermo dell’attacco, Vucinic. Al fianco del montenegrino è corsa a tre fra Matri, Quagliarella e Giovinco; più staccato Bendtner. L’impressione è che la Roma possa essere l’occasione giusta per il rilancio proprio di Matri.
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