il domani

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Giovedì 28 Ottobre 2010

Anno XIII - Numero 296

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

MALASANITÀ

ECONOMIA

Un caso ogni due giorni: la Calabria in testa con 64 casi

COMUNI

Confindustria promuove Caridi: azioni positive per le imprese

Da Lamezia l’Anci scende in prima linea contro l’illegalità

a pag » 26

a pag » 3

a pag » 5

SANITA’ Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ieri ha presentato gli interventi per ripianare il deficit al ministero dell’Economia

Piano di rientro, via libera da Roma Riconosciuta valida la quantificazione del debito in 1,2 miliardi di euro così come comunicato recentemente dal Governatore IL COMMENTO

Nel ricordo di un cronista vero e appassionato

È stato deciso, grazie alla concrete azioni messe in campo, che sarà possibile utilizzare i fondi Fas a copertura del debito al 31 dicembre 2008 ed accendere i mutui a tasso agevolato per ripianare la parte relativa al 2001/2005 a pag » 7

RIVOLUZIONE ROSA

Slitta l’intesa Stato-Regioni e il federalismo è sempre più lontano

di Sonia Alfano europarlamentare Italia dei Valori

Celebrarel’anniversariodell’assassinio di un cronista appassionato e preciso come Giovanni Spampinato è particolarmente doloroso: l’Italia si trova infatti al cinquantesimo posto nell’ultima classifica di Rsf a parimerito con il Burkina Faso e dietro paesi come Ghana e Tanzania. Un dato inquietante per un Paese occidentale abituato ad agitare la bandiera della democrazia in ogni occasione. Nel 2010, purtroppo, i pochi cronisti coraggiosi si trovano abbandonati dallo Stato e da colleghi che hanno scelto la via dell’asservimento al potere. Per questo bisogna continuare a lottare per la libertà d’informazione.Durantel’ultimoanno il fenomeno delle minacce ai giornalisti è aumentato del 100%: numeri allarmanti che non lasciano ben sperare.

RIFORME

Lella Golfo: un terzo di donne nei CdA ROMA - Le donne devono sedere nei consigli di amministrazione delle aziende. E devono occupare almeno un terzo di quei posti di comando. Di tutte le aziende: quelle quotate in Borsa e quelle a partecipazione statale. Come la Rai, l’Inail o l’Inps. Una rivoluzione, se arriva in porto. Il testo di legge presentato da Lella Golfo (Pdl) ha avuto un plebiscito in commissione Finanze di Montecitorio.

ROMA - Le Regioni stentano a trovare un accordo sul maxi decreto attuativo del federalismo fiscale. Anche ieri la Conferenza straordinaria dei Governatori non è riuscita a definire una posizione condivisa da sottoporre oggi ai rappresentanti del Governo. E per questo, ci ha detto la vicepresidente Antonella Stasi, intervenuta in delegazione della Calabria, sarà chiesta una proroga per elaborare un parere più preciso e consapevole. La fase attuativa del federalismo si è ingessata a causa del problema dei costi. L’impatto della manovra correttiva rischia di ridurre l’agibilità amministrativa in molte materie di loro competenza. Come uscirne? Proprio per rispondere a questo cruciale quesito la Conferenza prende tempo. a pag » 5

CATANZARO Why not, interrogazione del Pdl ad Alfano: condizione di illegalità nelle indagini a pag » 17

COSENZA Le Fiamme Gialle smascherano una impresa edile sconosciuta al fisco a pag » 12

CROTONE Romeno arrestato per aver accoltellato un connazionale di 23 anni, ferendolo a pag » 14

L’INTERVENTO

Abbassare i toni isolare i seminatori di odio e violenza di Daniele Capezzone portavoce nazionale Pdl

La fabbrica dei "Tartaglia" va fermata. Io non so se chi mi ha aggredito per strada fosse un balordo qualunque, un pazzo, uno con una motivazione pseudo politica. Ma, da cittadino, mi auguro che accanto al centrodestra ci sia finalmente un grande centrosinistra. E spero che la sinistra italiana abbia sempre maggiore forza di fare una barriera netta tra se stessa e qualche seminatore di odio che c’è nell’estremismo di sinistra. La politica della delegittimazione tra gli schieramenti politici rischia di fornire un alibi a chi compie gesti violenti e sconsiderati. Io spero che tutti riflettano su questo: bisogna rispettarsi di più. A me personalmente poteva andare peggio, ho ancora un po’ di dolore, ma sono soprattutto dispiaciuto e amareggiato: io sono uno normale, abituato ad andare in giro senza protezione, a usare i mezzi pubblici, sarebbe una sconfittadoverecambiareabitudini. Purtroppo, però, quello che mi è accaduto dimostra che c’è un brutto clima nel Paese e soprattutto chi sta vicino a Silvio Berlusconi rischia. Rischia la criminalizzazione, quando va bene. L’aggressione fisica quando va male. E questo è ingiusto: è un sintomo preoccupante dell’imbarbarimento del clima politico e l’ennesima dimostrazione di come sia necessario uno sforzo collettivo per abbassare i toni. Dopo quello che è accaduto, sono chiaramente preoccupato. Non tanto per me ma per l’atmosfera di demonizzazione e di scontro che si respira nel nostro Paese. Non voglio fare la vittima, ma la deriva della violenza va condannata subito, sennò rischia di non fermarsi più.


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