Martedì 29 Giugno 2010
Anno XIII - Numero 177
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
PRESSIONE FISCALE L’Italia quinta in Europa, al 43,3% Raggiunta la Francia, 52,5% di spesa
G8
TURISMO
Raggiunto l’accordo di non essere d’accordo. Ma i tagli servono anche
di Valentina Lavalle a pag » 19
Studio Monte dei Paschi: sempre più turisti stranieri in Calabria
di Carlo Bassi a pag » 23 e 24
a pag » 10
Presentato ieri il documento “L’economia della Calabria”: il dato più preoccupante (-11,2%) lo fa segnare il tessuto produttivo
Bankitalia: è tracollo per le imprese calabresi Dal manifatturiero alle costruzioni, dal terziario all’occupazione autonoma, tutti i settori hanno accusato il colpo
L’INTERVENTO
Tasse più alte sulle rendite da capitale
Marinelli: l’occupazione è diminuita a causa della contrazione nei settori dei servizi non commerciali e delle costruzioni. Il tasso di disoccupazione nelle regioni meridionali ha raggiunto il 12,5%, oltre il doppio del centro-nord di Casaburi e Ionà alle pagg » 8 e 9
I 236 ANNI DELLA FINANZA
IL COMMENTO
Più imprese del Sud quotate in Borsa
di David Sassoli
di Aurelio Misiti
capogruppo del Pd al Parlamento europeo
portavoce nazionale dell’Mpa
La presidente della Confindustria evita di dirci dove trovare le risorse per sostenere la crescita. Chiede tagli, solo tagli. Dal governo e dalla Confindustria arrivano solo rassicurazioniaimercatifinanziari,responsabili della crisi. Se Marcegaglia dice no alla tassa sulla transazioni finanziarie perché dev’essere condivisa almeno dal G8, abbia il coraggio di chiedere di alzare la tassazione sulle rendite da capitale agli standard europei e statunitensi. Siamo il paese con l’aliquota più bassa, 12 per cento, a fronte di una media del 20 per cento. Il leader britannico Cameron l’ha portata al 28 per cento e nessuno ha parlato di lesa maestà nei confronti del mercato e dell’impresa. Non avere risorse significa piegare l’impresa italiana e scaricare solo sulle famiglie il peso della crisi.
Ritenute di acconto per usufruire delle detrazioni
In Calabria contro le frodi e la criminalità CATANZARO - Lotta alle frodi comunitarie ed all’economia sommersa e contrasto alla criminalità organizzata. Sono queste alcune delle priorità sulle quali in Calabria la Guardia di Finanza ha incentrato la sua attività. I risultati conseguiti dai finanzieri sono stati illustrati dal comandante, generale Salvatore Tatta, nel corso della cerimonia per il 236/mo anniversario della fondazione del Corpo.
Per effetto della manovra correttiva, a partire dal 1° luglio 2010, le banche e Poste italiane S.p.a., all’atto dell’accredito dei pagamenti relativi a bonifici effettuati dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o detraibili dovranno operare una ritenuta d’acconto delle imposte sul reddito (Irpef o Ires) nella misura del 10% dovuta dai beneficiari. Le banche e Poste ricopriranno così il ruolo inedito di sostituti d’imposta. di Gaia Mutone a pag » 15
REGIONI La Stasi: «La Calabria è virtuosa chiediamo al Governo meno tagli» a pag » 4
COSENZA Congresso Idv, forti tensioni e arriva anche il duro monito di Luigi De Magistris a pag » 31
VIBO VALENTIA De Nisi: «Sul federalismo il legislatore ha evidentemente le idee poco chiare» a pag » 35
Apprezziamo come Movimento per le Autonomie che il presidente della Consob, Lamberto Cardia, nella sua relazione annuale 2010 sul mercato finanziario abbia inserito tra i punti principali la questione Meridionale,quando affermachevi è la necessità di avere molte più imprese del Sud quotate in Borsa. Questa è anche una nostra aspirazione fermo restando il fatto che purtroppo aziende del Sud qualificate per la Borsa ce ne sono poche. Anzi sono poche pure le aziende. Cardia ha affermato che la Borsa può e deve svolgere in Italia un ruolo di maggiore rilievo rispetto a quello assunto fino ad oggi ma, malgrado i ripetuti sforzi per stimolare la crescita, il numero di società italiane quotate a Milano è rimasto stabilmente al di sotto delle 300 unità negli ultimi dieci anni. Sono condivisibili le considerazioni che riguardano soprattutto il rapporto tra la moneta unica (l’euro) e il processo di unificazione politica del Continente europeo. Finché non ci sarà una gestione europea della fiscalità e delle scelte fondamentali di politica economica l’euro è destinato a rimanere "zoppo". Tali considerazioni sono condivisibili insieme a quanto egli afferma relativamente ai condizionamenti del mercato azionario, il quale presenta delle forti oscillazioni soprattutto legati ai disavanzi e ai debiti degli Stati sovrani. Vi sono altri passi della relazione che danno un contributo concreto per una politica economica italiana che si dovrà sempre di più inevitabilmente integrare con quella europea.