«VERGOGNA NAZIONALE»
«TORNEO CONDIZIONATO»
«TUTTA Italia ha visto cosa è successo a Catania: una vergogna nazionale, gli errori ci possono stare. Ma se si impiega un minuto per ricredersi dopo le proteste della panchina è inevitabile indignarsi». Lo dice Raffaele Stancanelli, sindaco di Catania,
«GLI errori incidono in maniera determinante sul campionato. Sono convinto che la moviola in campo sia indispensabile». È l'opinione del presidente della Lazio, Claudio Lotito, in merito agli errori arbitrali che hanno penalizzato anche la sua squadra.
Martedì 30 ottobre 2012
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Polemiche Catania-Juve Nicchi: «Non si ripete, una valutazione errata, ma non un errore tecnico» Caso Facebook e scudetto bianconero
«Agnelli chieda di rigiocare la gara» Il presidente siciliano: «Tanto sono sicuri di vincere». Il bianconero: «Assediati» ROMA– «Rigiochiamo la partita, e lo chieda Agnelli». È la doppia provocazione di Antonino Pulvirenti al numero 1 bianconero. Il giorno dopo la bufera arbitrale per il gol annullato a Bergessio e l’errore del guardalinee Luca Maggiani, ammesso perfino dal designatore Stefano Braschi, il presidente del Catania rilancia e rivolge un invito diretto ad Agnelli. «Rigiochiamo la partita, tanto loro sono sicuri di vincere... Agnelli chieda di ripetere la partita, visto che vuole riformare il calcio» dice Pulvirenti a Sky Tg24 - Ricominciamo da qui, cominciamo a fare applicare regole precise». A Pulvirenti non bastano le scuse. «Sono scontate, lo so che sono in buona fede, ma è un episodio che va oltre». In precedenza Pulvirenti aveva parlato anche su Radiouno alla trasmissione “Radio Anch’io losport”, e anche lìsi era rivoltoad Agnelli: «Dice che vuole riformare il calcio. Inizi dalle cose piùsemplici, chiedalo 0-3a tavolinoper la sua squadra. Non gli daranno ascolto, ma farebbe un gran gesto. Serve una punizione severa per i giocatori della Juve». Pulvirenti dice che le proteste della panchina bianconera per fare annullare il gol catanese «è inaudito, non è mai successo. A parti inverse ci avrebbero espulso tre giocatori della panchina. Avevano preso la decisione giusta, e questa è la cosa che fapiù rabbia.PoiMaggianiha indottol'arbitro a sbagliare. La sudditanza psicologica è palese. Sul gol annullato – aggiunge – il quarto uomo non si accorge di nulla ed era vicino, cinque minuti dopo vede me da quaranta metri che applaudo e giustamente mi butta fuori. Allora il regolamento lo conosce, solo che non vale per tutti». E la conferma della sudditanza, secondo Pulvirenti, arriverebbe anche dal web: una pagina Facebookcol nomedi LucaMaggiani presenta lo scudetto Juve – l'accusa di Pulvirenti – «ma quella non è una pagina ufficiale del guardalinee» – replica l’associazione arbitri. Finisce con minacce di querele, la richiesta di intervento alla procura federale, e lo stemma dei bianconeri chesparisce da quellapagina sostituito da quello dello Spezia. E in serata la replica risponde Andrea Agnelli che denuncia «lo stato di assedio, anormale e atipico», in cui si trova la Juve e in cui «si è trovata la squadra a Catania». E definisce «assolutamente sgradevole» l’aver coinvolto nei commenti il designatore Braschi. NICCHI REPLICA. «Rigiocare Catania-Juventus? No, non si tratta di un errore tecnico ma di una errata valutazione, purtroppo un errore importante, di uno dei migliori assistenti». Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi getta acqua sul fuoco rovente delle polemiche. Anche se il regolamento della Federcalcio prevede la possibilità di ripetere il match in caso di errore tecnico dell’arbitro. «Maggiani ha sempre fatto bene in più di 200 gare di serie A ed è apprezzatissimo all’estero - ha aggiunto Nicchi le garanzie c'erano tutte. La terna arbitrale ha impiegato più di 45 secondi per prendere la decisione? Potevano passare anche 30 minuti se non sei convinto di quello che fai».
IL GUARDALINEE Maggiani: «Sono sereno capita di sbagliare» «SONO sereno, molto sereno. Può capitare di sbagliare e capiterà ancora». Lo ha detto il guardalinee Luca Maggiani che domenica ha contribuito ad annullare il gol del Catania contro la Juventus quando il punteggio era sullo 0-0. Maggiani non ha voluto parlare della motivazione tecnica che ha portato ad annullare la rete di Bergessio, nè del caso sollevato dal presidente del Catania Pulvirenti che ha scoperto sul profilo Facebook del guardalinee lo scudetto della Juventus. «Il presidente non mi ha autorizzato a parlare, ma l’Aia ha già smentito la storia del profilo Facebook». Luca Maggiani vive alla Spezia, dove è titolare di un’azienda di giardinaggio.
L’AD DELLA JUVE Marotta: «Errore non condizionamento» «SE parliamo di un errore arbitrale non posso che condividere, si è verificato come se ne sono verificati nelle altre partite di domenica, nelle giornate precedenti, nel campionato scorso con la Juve penalizzata. Ma se si parla di Juve che ha condizionato l'arbitro respingo tutto al mittente». L’ad bianconero Marotta replica così alle accuse di Pulvirenti. «La Juve si comporta seriamente e anche se avesse subito quella rete nessuno può dire che sarebbe finita in quel modo – aggiunge – smentisco che siano stati i nostri giocatori a invogliare gli arbitri a una riflessione, la bandierina di Maggiani era protesa verso l'alto al momento del gol per indicare il fuorigioco anche se poi l’ha abbassata». L'arbitro Gervasoni e l'assistente Maggioni dopo il gol annullato. In alto, l’ira di Pulvirenti e la pagina Fb di Maggiani
Chelsea penalizzato, arbitro denunciato per razzismo LONDRA – Fine settimana nerissimo anche per gli arbitri della Premier League. Macroscopici errori sono costati la sconfitta alla capolista Chelsea. Disastroso l'arbitraggio di Mark Clattenburg, protagonista di un’imbarazzante carrellata di errori nel corso della supersfida della nona giornata tra Chelsea e Manchester United. Ma il giorno dopo sul capo del'arbitro inglese pende un’accusa ancora più grave della sua
conclamata inadeguatezza: l'accusa di razzismo. Il Chelsea ha infatti presentato una protesta ufficiale alla Fa per gli insulti a sfondo razzista che il fischietto avrebbe indirizzato a Obi Mikel e Juan Mata. La Federcalcio inglese ha immediatamente aperto un fascicolo e Clattenburg ha fatto sapere che collaborerà alle indagini. Nel frattempo però restano i suoi errori. Dal mancato rosso a David Luiz al secondo giallo per simulazio-
ne, costato l’espulsione, a Fernando Torres (nettamente sgambettato da Johnny Evans), fino alla svista più clamorosa, il gol convalidato a Hernandez nonostante il chiaro fuorigioco. Errori che sono costati ai Blues l’immeritata sconfitta, e a Clattenburg il soprannome di "Signor controversia". L’arbitro ora rischia un lungo stop, o addirittura la fine della carriera, qualora venisse ritenuto colpevole di razzismo.
Calci di rigore di EMANUELE GIACOIA om'è noto sui campi sportivi della massima divisione ci sono ben sei arbitri. Uno sul campo, due sono i segnalinee, due sono dietro le porte e uno è l'ex quarto uomo. Considerato i disastri di domenica pensiamo che sarebbe il caso di sorvegliare i dodici occhi arbitrali e che nei campi di gioco venga installato anche un completo studio oculistico.
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Serie D: Soda sdrammatizza
Eccellenza: cresce l’entusiasmo
Volley: un momento straordinario
«Vibonese punita da troppi episodi»
«Palmese da play off» La firma è di Fiorino
Partenza da record Tonno Callipo su di giri
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