Sabato 31 Luglio 2010
Anno XIII - Numero 208
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
FEDERALISMO
MANOVRE
La tassa unica sugli immobili rianima le casse dei Comuni
LA PROPOSTA
La Regione taglia sprechi, risparmia subito 15 milioni, 40 dal 2011
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«Un unico soggetto delegato per il porto di Gioia Tauro»
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I militari delle Fiamme Gialle affiancheranno il presidente Scopelliti nel ruolo di commissario straordinario, per sancire «il ritorno dello Stato»
Sanità, Tremonti manda la Finanza E l’Aiop denuncia percentuali record di inefficienza negli ospedali di Taurianova e Oppido IL COMMENTO
Vogliamo la piena applicazione del federalismo fiscale
Il commissario accerterà il ritorno dello Stato con la Guardia di Finanza che non farà controlli ma opererà per la ricostruzione della base amministrativa essenziale della cosa pubblica. La Gdf ha competenze sulle entrate e sulla spesa a pag » 5
DOPO LO STRAPPO
di Vasco Errani
L’INTERVENTO
Il caso Fiat è un problema politico di Pier Luigi Bersani
presidente Conferenza Regioni
segretario del Partito Democratico
Vogliamo l’applicazione in tutte le sue parti della legge 42 sul federalismo fiscale per noi fondamentale per l’innovazione della pubblica amministrazione, e per la qualità e l’efficienza dei servizi da erogare ai cittadini. Per fare questo occorre definire i costi standard e i livelli essenziali di assistenza (Lea) e i livelli essenziali di prestazione (Lep). I cittadini con il federalismo fiscale devono sapere quali e quanti servizi devono essere erogati dalle diverse amministrazioni; il governo deve assolutamente concordare con noi la definizione di Lep e Lea. Sui costi standard è bene che si superino le semplificazioni e i messaggi di propaganda che sono passati in questi mesi: ricordiamo che l’Italia... segue a pag » 2
Proroga in arrivo per gli elenchi black list
Silvio: Finiani al Governo? Perché no... ROMA - «Gli amici di Fini al governo lavorano bene, non ho dubbi sulla loro lealtà e non ho ragione di modificare la squadra di governo. Quindi si prosegue così». A margine del consiglio dei ministri, il premier Silvio Berlusconi conferma la collaborazione con i «validi ministri» finiani nonostante lo strappo con l’ex leader di An.
Il Decreto incentivi ha previsto, per i soggetti passivi Iva, l’obbligo di comunicare telematicamente alle Entrate tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio fiscale in Paesi a fiscalità privilegiata da e verso operatori di "paesi black list". Ora tutte le fatture Iva per operazioni con paesi black list dovranno essere trasmesse entro il 31 ottobre e non più al 31 agosto.
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INFRASTRUTTURE Progetto esecutivo dell’Anas per il nuovo tratto autostradale di Lamezia Terme a pag » 6
FONDI EUROPEI Fitto avvisa: i Fas saranno riprogrammati se ne occuperà la Banca del Mezzogiorno a pag » 6
CONSUMATORI L’assessorato alle attività produttive della Regione lancia la prima “Guida” a pag » 7
Sul caso Fiat è necessario ribadire un concetto: non si devono smantellare gli strumenti di coesione. Questo è problema politico di prima grandezza e se ne deve discutere in Parlamento. A proposito di newco, il rischio che la palla di neve diventi una valanga non è questione di questo o quel sindacato: è una questione politica e di governo. Quale Italia abbiamo in mente? Sul recupero di efficienza del sistema industriale e dei servizi, non c’è dubbio, bisogna fare molto di più e non èsolo questione di contrattazione. La contrattazione può dare sicuramenteunamano,diventando ad esempio più essenziale e riassuntiva a livello nazionale e più flessibile, pregnante ed esigibile nei livelli decentrati e aziendali. Oggi, tuttavia, si affacciano ipotesi che suggeriscono un ben altro quesito: per mantenere l’industria in Italia, dobbiamo forse portare l’Italia negli Stati Uniti o magari in Cina? Io credo fermamente che l’Italia debba rimanere in Europa e cercare la sua strada con delle riforme anche incisive e difficili ma che non smantellino i pochi strumenti unificanti e coesivi che abbiamo, in un Paese che già tende drammaticamente a dissociarsi e a frantumarsi. Questo è un problema politico di prima grandezza. Che cosa fa il governo in questi momenti forse cruciali? Che cosa pensa? Noi chiediamo un confronto vero, una discussione parlamentare su una questione così di fondo. Chiediamo che si chiuda finalmente e positivamente l’eterna discussione su intercettazioni e dintorni e si parli, una volta tanto, di lavoro.