il Domani: Abitare

Page 1

Venerdì 30 Aprile 2010

il Domani

SPECIALE

Segnali di ripresa nel mercato immobiliare Andrea Celia Magno Segnali di ripresa per il mercato immobiliare italiano nel 2010, dopo due anni trascorsi al ribasso e in tono minore sia nel campo della compravendita di immobili che in quello dei prezzi (il che ha significato, almeno, che in questo settore l’Italia è rimasta distante da speculazioni finanziarie). Secondo uno studio della Banca Monte dei Paschi di Siena le stime per il 2010 vedranno una ripresa intorno al 2%, dopo il clamoroso calo dell’annata 2009 (-11,3%) e una stabilizzazione nella decrescita dei prezzi, già crollati l’anno precedente, che per il 2010 potrebbero al massimo diminuire di un ulteriore 2%. La ripresa, soprattutto per quel che riguarda le abitazioni di nuovacostruzione,eragiàcominciata alla fine del 2009, grazie al già citato ribasso dei prezzi del mercato, con le imprese edilizie sempre più propense a scontare fortemente i nuovi immobili. E in virtù della propensione degli acquirenti a prediligere decisamente gli immobili in fase di costru-

zione, o meglio ancora, quelli allo stato embrionale della progettazione su carta. Con la crescita del mercato immobiliare dovrebbero aumentare anche le erogazioni di mutui per acquisire immobili, che erano diminuiti di pari passo con la crisi nelle compravendite. La ripresa riguarderà certamente anche questa importante voce del sistema immobiliare, che mette in evidenza il rapporto circolare fra il mercato e la possibilità di avere

adeguati finanziamenti che possano permettere lo sviluppo del mercato stesso. Il dato significativo del rapporto stilato da MPS è che locomotiva trainante della ripresa del settore è stato l’incremento registrato nell’acquisto delle case di lusso o delle seconde case. Il significato di dati di questo genere è che l’investimento è possibile soltanto per quella fascia di contribuenti che può permettersi quel determinato tipo di

acquisizioni. Puntare su qualcosa di concreto e visibile per lasciarsi alle spalle i rischi corsi con il picco della crisi economica mondiale. Nel rapporto si legge che «in tempi di crisi l’abitazione conferma la propria natura di bene rifugio, come dimostrato dalla crescita delle intenzioni di acquisto delle seconde case e di acquisti con finalità d’investimento. A livello di singoli comparti cresce il residenziale di lusso (Top Real

Estate) grazie alla crescente domanda di investitori esteri rivolta alle città d’arte e alle località turistiche. In forte espansione soprattutto il mercato dei rustici e delle case di campagna». Locomotiva trainante di questa rinascita del mercato immobiliare è dunque il settore di vendite che riguarda le classi più abbienti, in particolare il settore del lusso che dimostra di essere sempre al top e di non aver risentito, se non incidentalmente, della crisi. Settore che si dimostra sempre più globalizzato, come dimostrano gli investimenti stranieri nel bel paese. E proprio dal luogo in cui è partita ed è diventata più evidente la crisi economica, gli Stati Uniti d’America, si sono sviluppati i primi segnali di ripresa della crescita del mercato immobiliare, favoriti da un calo nei prezzi anche maggiore rispetto a quelli europei in generale e italiano nello specifico. La conferma, ancora una volta, di quanto l’economia americana sia un traino per tutte le altre, nel bene o nel male, ma questa volta portando buoni segnali nel mercato e infondendo fiducia e benefici effetti.

1


2

il Domani

Venerdì 30 Aprile 2010

SPECIALE

Il settore edilizio prova a rilanciarsi innovando Il settore edilizio prova a uscire dalla crisi puntando sull’uso di materiali ed energie rinnovabili e mirando al risparmio energetico. Sono questi i trend degli ultimi tempi nel settore delle costruzioni, che registra maggiori segnali di ripresa rispetto al panorama economico italiano. Nello specifico, le grandi imprese italiane del settore sono state quelle che hanno subito in minor misura gli effetti negativi derivati dalla crisi economica mondiale, incentrando la propria produzione in campi ad alta complessità tecnologica e approfittando delle più numerose (rispetto all’Italia)possibilitàd’investimento offerte dall’estero. Dai vari seminari e incontri organizzati nel corso di Technodomus , il "Salone dell’industria del legno per l’edilizia e il mobile", sono emersi la necessità e la convenienza di puntare sul legno nel settore edilizio per rispondere ai più elevati standard dell’innovazione e della sicurezza senza incidere sull’ambiente per il basso impatto inquinante di questo genere di materiale. Utilizzo del legno per l’edilizia soprattutto per la costruzione di pareti e

L'ingresso della Fiera di Rimini che ha ospitato l'edizione 2010 di Technodomus

solai, evidenziando la possibilità di dialogo fra settori d’impresa che in precedenza sembravano essere agli antipodi: edili, carpentieri, artigiani per sviluppare insieme un nuovo modello di costruzione della casa. L’occhio, comunque, è rivolto sempre al mercato e non potrebbe essere altrimenti.L’innovazionedelleimprese passa soprattutto da qui, attraverso un aumento degli utili, per invertire il comune modo di guar-

dare all’innovazione come un tipod’investimentoparticolarmente impegnativo. È, questo, l’unico modo per reagire alla crisi: proposte e investimenti nuovi e moderni che possano rispondere alla domanda tecnologica e innovativa che richiede l’acquirente, mirando alla sicurezza e al minor impatto ambientale per seguire il nuovo modo di pensare dell’opinione pubblica, senza tralasciare la voce più importante per le im-

prese che è quella degli utili e, quindi, del bilancio. Il legno nell’edilizia per salvaguardare le imprese e, di pari passo, far risparmiare chi lo acquista. La nuova frontiera edilizia passa da qui e se ne sono già accorte alcune amministrazioni locali, che hanno potentemente investito in questo genere di costruzioni, come nel caso della Regione Toscana, e alcune imprese che hanno ricostruito abitazioni a L’Aqui-

la dopo il terremoto dell’anno passato, puntando sulla sicurezza e velocità delle costruzioni in legno. Più lenta è invece la ripresa nel settore di costruzioni "classico". Qui la crisi ha colpito più duramente e i segnali positivi, quando ci sono, vengono a rilento, anche perché l’entrata in vigore dall’inizio del 2010 del nuovo protocollo d’intesa con le Regioni che prevedel’autorizzazionedellaSoprintendenza ai beni archeologici dopo la valutazione dell’impatto ambientale ha rallentato il rilascio dei permessi. La ripresa non dovrebbe tardare ancora molto, grazie anche alle detrazioni fiscali per le aziende che dovranno adeguare ai nuovi parametri antisismici le costruzioni nelle aree situate in zone a medio o alto rischio terremoto. Le imprese medio-piccole, quelle più colpite dalla crisi, potrebbero così trovare una boccata d’ossigeno per poter uscire dall’ultimo, difficile, periodo. Quelle leader del settore godono adesso di un rinnovato slancio, ma la rinascita economica italiana, passa dalle imprese minori, vera spina dorsale dell’economia italiana.


Venerdì 30 Aprile 2010

il Domani

SPECIALE

Marmi e cucine: l’unione che punta all’eleganza Da sempre, quando si pensa al marmo in un appartamento, ci si riferisce principalmente all’uso del pregiato materiale o per i pavimenti o per i piani delle cucine. L’eleganza del marmo è indiscutibile, riesce a dare tutta un’altra presenza alle superfici, e non a caso è stato usato fin dall’antichità per presentare soprattutto ambienti regali o imperiali di grande effetto, con lo specifico e dichiarato intento di mostrare al mondo la magnificenza della corte. Anche adesso, utilizzare il marmo nella propria casa vuol dire poter arricchire l’immagine che si dà di sé agli altri e riuscire a ricavarne una di ordine, pulizia ed eleganza anche nei confronti di sé stessi. In particolare, nelle cucine, il marmo può venire usato per dare un tocco di classe a un ambiente che in prevalenza era usato per scopi quasi esclusivi di "servizio". Un utilizzo che può dare una diversa sfumatura ad una zona dell’appartamentomoltousatada tutti gli abitanti della casa. I nuovi modi di vivere, che vedono i tempi destinati alla vita casalinga diminuire in maniera

esponenziale, la classica vita lavorativa che fa trascorrere la maggior parte delle giornate sul luogo di lavoro, il ritorno a casa solo per un pranzo veloce, ma prevalentemente all’ora di cena, quando c’è bisogno di relax, TV per conoscere cosa è accaduto nel mondo e soprattutto un pasto completo, rendono necessaria la disponibilità di un ambiente-cucina che possa andare oltre il semplice uso di servizio. Cucine am-

pie, dotate di tutti i comfort (divano, TV etc.) hanno bisogno anche di essere presentabili, magari per organizzare una cena fra amici. Il marmo è il materiale giusto proprio per questo tipo di occasioni. Basti pensare alle pubblicità televisive che presentano eleganticucineconsuperficimarmoree che somigliano più alla hall di un grande e lussuoso albergo metropolitano che a un ambiente domestico. Sono certa-

mente numerosi i modi per personalizzare questo tipo di ambiente, ma la base di partenza, oltre a quello che deve esserci (come i frigoriferi, il forno, i fornelli, i lavelli e la lavastoviglie), è il marmo. Incastonato in mobili di legno ne rende parziale il "calore"; abbinato all’acciaio rende ha un impatto di maggiore freddezza; unito a una cucina colorata, come si usa spesso negli ultimi tempi, rende l’ambiente elegante,

moderno, allegro e classico in un tempo solo, mitigando le sensazioni glaciali e di durezza proprie del marmo stesso. La parte del leone, anche nel caso delle cucine, la fa il marmo di Carrara: una delle qualità più pregiate, di facile lavorazione, in varie sfumature e con diverse venature, può essere tagliato in molti modi di diverso spessore e assecondare numerosi utilizzi all’interno di una cucina (piano cottura, tavolo, bancone). Adesso poi, che la mania per il design e l’ossessione per ogni cosa che va di moda ed è, per così dire, "trendy" ha raggiunto livelli parossistici, le cucine, e le aziende che le disegnano e le costruiscono, si ispirano alla moda in tutti i suoi aspetti più chic. Le cucine assumono la valenza di veri e propri status symbol, come un abito di pret a porter creato dagli stilisti che si vede nelle sfilate milanesi, unendo l’utile (la cucina e i suoi oggetti, gli spazi e la funzionalità necessari) al dilettevole (l’aspetto), perché anche l’occhio vuole la sua parte. Cucine come abiti di moda, dunque, costruite con il marmo, ritenuto alla stregua di un tessuto pregiato.

3


4

il Domani

Venerdì 30 Aprile 2010

SPECIALE

Nei salotti si preferisce un tocco minimalista L’ultima moda in fatto di salotti e arredi per la zona giorno di una casa è quella di scegliere un arredamento minimal, che punti far risaltare il minimo indispensabile, lasciando in secondo piano alcune parti dell’arredo. Principalmente, quello che viene messo più in risalto, sono i divani e le poltrone, che ultimamente vengono create e disegnate con l’esplicito intento di prendere la maggior parte della scena, per mettere al centro la possibilità delle persone di avere una comodità sempre a portata di mano nella parte principale della casa. Divani e poltrone imbottiti, grandi, a volte addirittura ridondanti, a cui si aggiungono anche voluminosi cuscini, possono essere l’unico elemento di calore in uno spazio che punti al minimalismo. Ad aumentare questo tipo di sensazione, la possibilità di scegliere mobili che quasi scompaiono nella scena generale, aiutati in questo dagli ultimi ritrovati della tecnologia come televisioni, computer e hi-fi che adesso si prestano sempre più in maggior misura a questo gioco di vedo-non vedo. Televisori LCD e a schermo piatto, computer con la stessa forma, che hanno eliminato anche il vecchio e ingombrante case e adesso ridotti soltanto allo schermo, la possibilità di appendere il televi-

sore al muro, come se fosse un quadro sulla parete, e che se non lo si guarda o è spento, è come se non ci fosse. C’è la tendenza a far sparire ogni tipo di filo, attraverso appositi scomparti o lo sviluppo della tecnologia wi-fi. La tecnologia al servizio degli spazi, che riescono così a diventare più ampi anche in un semplice monolocale, dove la ricerca dello spazio è essenziale. La tendenza al minimalismo in salotto è funzionale anche ad un aumento della luminosità

generale, favorita magari da una pavimentazione di colore chiaro che possa riflettere la luce proveniente dai balconi o dalle finestre che danno sull’esterno. Con scelte stilistiche di questo tipo, obbligatorio o quasi, l’uso di ampie lampade che illuminino senza occupare molto spazio, potendo così lasciarle al centro della stanza o nasconderle, all’occorrenza, in un angolo. Opzionale può essere l’uso di tappeti, in genere colorati, sempre rigorosamente al centro della stan-

za, uniti anche all’uso di alcuni tavolini, sedie, o mobiletti su cui poter poggiare qualcosa, ma sempre a margine di ciò che occupa il ruolo principale all’interno della stanza. I tessuti usati per l’arredo possono essere vari, partendo da quelli colorati per finire alla pelle (in genere nera) per dare un tocco d’eleganza in più al living. Perché proprio questa è la caratteristica del salotto, quella di essere vissuto (living, appunto). In un contesto del genere anche le porte (quella

d’ingresso e quelle interne) e gli infissi hanno la loro importanza. Le porte, possibilmente scorrevoli per risponderere ai canoni di guadagno di spazio; eleganti, moderne, eclettiche o con tutte e tre queste caratteristiche, possono trovare facile corrispondenza con la scena generale. Gli infissi devono essere inseriti nel contesto dell’arredo. Lo stesso discorso vale per gli infissi, diventati ormai importanti oggetti d’arredo anch’essi. Le aziende che producono questo ti-


Venerdì 30 Aprile 2010

il Domani

SPECIALE

Infissi e bagni diventano oggetti di design

po di oggetti fanno a gara per aumentarne l’eleganza e per creare delle tipologie d’infissi che catturino l’occhio per lo stile del design oltre che per la capacità di catalizzare al massimo nell’interno della casa la luminosità dell’esterno. Quasi come dei quadri che racchiudono l’immagine esterna se si guarda dall’interno; che ovattano e proteggono l’appartamento dai rumori dell’esterno,avvolgendoeaccom-

pagnando il "calore" dell’arredo, anche se minimal, con la capacità, essenziale soprattutto nei centri delle città, di insonorizzare il più possibile. Design, classe e stile anche nei bagni L’occhio al design senza dimenticare l’ovvia funzione strumentale non può non esserci nel bagno. Anche in questa zona della casa il livello di originalità ha raggiunto vette altissime. Come per le cuci-

ne, anche i bagni vengono pensati con forme il più possibili ergonomiche ed eleganti. La tendenza, anche in questo caso come per le cucine, è quella di rendere i bagni ampi per aumentarne al massimo la funzionalità e la praticità. Per le vasche da bagno, semplici o idromassaggio, a incasso o freestanding (cioè libere), si può scegliere fra una differente varietà di forme, standardizzata solamente

dalla necessità nella maggior parte dei casi di aver a disposizione uno spazio non troppo grande (le misure più comuni vanno dai 140x70 ai 170x70). Ma se dovesse esserci lo spazio ci si può divertire a preferire una forma e una grandezza piuttosto che un’altra. Se, invece, non c’è lo spazio per la vasca da bagno, ma ci si vuole comunque sbizzarrire, le docce possono ormai essere create su misura per rispondere ad ogni tipo di

esigenza dell’utenza, senza far mancare tutti gli optional di una vasca da bagno idromassaggio. Aumenatno sempre più gli optional disponibili nelle docce, che rispondono anch’esse ormai a selettivi e precisi criteri di presentazione e stile. Per quel che riguarda gli altri pezzi, i lavabi hanno forme e dimensioni di tutti i tipi. Colorati o bianchi, appesi alla parete o appoggiati per terra, incassati nei mobili, accompagnati da specchi ampi o più piccoli, possono essere ovali, a ellisse, rotondi o quadrati, di marmo, di ceramica o in maiolica, sono la parte dell’arredo che presenta l’ambiente-bagno, che risalta di primo acchito all’attenzione della persona che è appena entrata nella stanza. Al lavabo deve corrispondere tutto il resto e devono rifarsi WC o bidè, che necessariamanete devono armonizzarsi con il pezzo principale. Almeno da questo diktat non si può sfuggire. Anche il bagno, dunque, è l’ulteriore dimostrazione che la casa e tutti i suoi ambienti sono ormai personalizzabili in una infinita varietà di forme e secondo i gusti di ciascuno.

5


6

il Domani

Venerdì 30 Aprile 2010

SPECIALE

Camere da letto e piscine eleganza per spazi ampi La camera da letto rappresenta l’angolo della casa che maggiormente deve avere quelle caratteristiche che permettono di sentirsi a proprio agio, per sfruttare a pieno regime ogni attimo di relax rappresentato dalla notte. Per questo motivo la camera da letto deve corrispondere a determinati standard di ampiezza: non essere troppo piccola è un suo requisito fondamentale. Gli spazi ampi garantiscono la principale sensazione di comodità da cui poi deriva tutto il resto. Un ampio letto matrimoniale a due piazze, che sia rialzato oppure quasi appoggiato a terra o su dei cassettoni, poco importa, perché dipende dal tipo di comodità che si preferisce. La testeria, può variare, ma ultimamente si predilige maggiormente quella bassa e rivestita in tessuto. La rete deve essere fatta di doghe in legno, che garantiscono una maggiore rigidità, mentre il tipo di materasso adesso più usato è senza dubbio quello in lattice. Garantisce una comodità unica grazie alla sua ergonomicità. Comò (o cassapanche) e comodini che devono essere proporzionati all’altezza del letto e ri-

spondere al colore generale della stanza, ma non è vietato puntare su un diverso colore e "spezzare" l’ambiente, mettendo in risalto, per contrasto il tipo di arredo destinato agli abiti, quindi compreso anche l’armadio, rispetto al letto. Nelle grandi stanze da letto, dotate di ampi spazi, può venire creata una zona studio, dove posizionare un tavolo e una sedia che con l’ausilio di una lampada e di un divisorio (magari in feltro, più

moderno ed elegante al tempo stesso) possono fungere da scrittoio notturno e al tempo stesso riparare dalla luce della lampada la zona letto. Le piscine: il lusso attraverso la fantasia. Sempre per le case dotate di ampi spazi, adesso che sta per tornare la stagione estiva si ricomincia a parlare di piscine. Ne esistono di ogni tipo, forma e dimensione e, se esiste lo spazio adatto, possono

essere locate dappertutto, sia in giardino sia negli interni. Chiaramente, in quest’ultimo caso, si parla esclusivamente di grandi ville che devono sfruttare tutto lo spazio disponibile, destinate quindi ad alcuni "portafogli" sopra la media. Come in tutte le altre zone della casa anche qui ci si può sbizzarrire, soprattutto per le piscine destinate agli spazi aperti: possono avere una forma ad ellissi o una forma classica rettango-

lare o a boomerang (detta anche "a fagiolo"). Numerosi anche i modi di entrare in acqua, che possono variare dal classico trampolino alle scalinate che accompagnano il bagnante sia all’entrate che all’uscita dall’acqua: la scalinata alla romana spicca per la sua eleganza che somiglia a quella di un tempio dell’epoca imperiale e dà un qualcosa in più, in termini di portamento, rispetto a una scalinata semplice. La più bella è però quella con bordo a sfioramento, che mantiene uniforme il livello dell’acqua e dona uno straordinario effetto estetico, grazie alla discesa a gradienti dal bordo vasca. I rivestimenti, infine, sono principalmente due. Il primo, migliore per impermeabilizzazione, è quello in PVC armato. Il secondo, che privilegia l’estetica, è quello a mosaico. Anche in questo caso la possibilità di comporre le tessere è ad assoluta discrezione del proprietario. Un esempio classico è quello di un privato, molto facoltoso, che volle riprodurre attraverso il mosaico sul fondo piscina, il disegno di un tappeto persiano molto pregiato.


Venerdì 30 Aprile 2010

il Domani

SPECIALE

A Montalto la V fiera Edilmediterranea Sta per giungere alla V edizione la fiera Edilmediterranea che si terrà a Montalto Uffugo , nella provincia di Cosenza dal 28 al 30 maggio 2010, presso i capannoni del centro polifunzionale COMAC . Un successo crescente. Dal 2006 a oggi sono stati rispettati e anche superati i margini di miglioramento programmati dagli organizzatori. Soltanto l’anno scorso i visitatori sono stati 15000 (4000 nella prima edizione) e la fiera è riuscita a carpire l’attenzione anche del Tg 3, oltre che delle televisioni locali. É stato proprio il grande successo di pubblico a suggerire lo spostamento di sede agli organizzatori daipadiglioni del nuovoquartiere fieristico di Cosenza a quelli più ampi e funzionali della COMAC a Montalto . L’anno scorso sono state oltre 100 le aziende che hanno esposto la propria merce negli stand della fiera, e quest’anno si punta a superare anche questa cifra, con le aziende ospitate che sforeranno quota 150. D’altronde lo sviluppo della fiera è segnalato anche dal fatto che è stata scelta dai brand leader nei vari campi del settore delle costruzioni edili, come la New Holland (l’azienda del gruppo FIAT che produce le macchine indu-

L'ingresso dell'edizione 2009 della fiera Edilmediterranea

striali) o la Iveco . Si punta a seganalare la vivacità del mercato nel settore edilizio. La fiera Edilmediterranea , che rappresenta l’unico evento di questo genere in Calabria, punta decisamente a porsi in primo piano nel panorama fieristico del meridione, segnalando la vitalità del settore edile anche nelle zone in apparenza più depresse come lo sono le regioni del sud Italia. Il segnale che vuole dare la fiera Edilmediterranea è quello di una crescita e di una fiducia maggiore

del mercato edilizio e nel mercato edilizio, un settore al momento in ripresa economica e, anzi, in forte espansione. L’innovazione è il punto di partenza. Quest’anno si punterà forte sull’innovazione,grazieall’ausilio delle imprese leader del settore che aiuteranno chi vuole aumentare, migliorandola, la propria produttività aziendale. L’attenzione sarà incentrata soprattutto sui macchinari per l’edilizia e per il movimento terra. Ma i settori

che vengono interessati dalla fiera sono tutti quelli che riguardano le costruzioni sia in maniera diretta che per via indiretta. Interessati tutti i comparti produttivi dell’edilizia. Negli stand esporranno la propria merce aziende per la lavorazione del ferro, macchinari industriali, aziende del settore illuminotecnico, produttori di prefabbricatiemanufattiincemento; aziende produttrici di climatizzatori, infissi, serrande, sanitari, idraulica, intonaci e pitture, pavi-

menti, piscine, ascensori; passando per le agenzie immobiliari e di pubblicità, per finire all’editoria tecnica del settore. In pratica si parte dai prodotti e dagli strumenti utili alla creazione, allo sviluppo e alla ristrutturazione di un palazzo, per giungere all’arredamento degli interni, grazie alla possibilità di scegliere pitture, pavimentazioni e sanitari, passando attraverso la possibilità di riuscire a trovare casa grazie ad una agenzia immobiliare. La forza dei numeri . Con i suoi 150 stand, le oltre 150 aziende che esporranno i propri prodotti e la propria sapienza tecnica nei 20000 mq di spazio espositivo a disposizione, la fiera Edilmediterranea lancerà una nuova spinta al mercato edilizio, nel segno di quel sud Italia fattivo e lavoratore che rappresenta il più bel segnale di quella parte di paese che vuole porsi alla ribalta nazionale grazie alla laboriosità che da sempre la contraddistingue. La fiera Edilmediterranea , nonostante possa sembrare un evento per addetti ai lavori, parla anche della gente del meridione. Una bella pubblicità per la Calabria, che per i tre giorni della fiera sarà al centro dell’interesse nazionale nell’ambito, in genere preminenza delle industrie del nord, del settore edilizio.

7


8

il Domani

Venerdì 30 Aprile 2010

SPECIALE

La domotica: tecnologia al servizio del risparmio Nata durante la terza rivoluzione industriale la domotica è la scienza interdisciplinare che mira a soddisfare e migliorare le esigenze di automatismo e semplificazione che si rendono necessarie nelle moderne abitazioni, dotate ormai di numerose funzioni tecnologiche che devono essere semplificate e unite il più possibile per un più semplice utilizzo da parte degli utenti. Regolare la caldaia, stabilire l’orario di accensione e spegnimento dei termosifoni, gestire la temperatura della casa, programmare la climatizzazione, sono le funzioni base di cui sono dotati gli impianti domotici. La casa intelligente. Il concetto che segue la domotica è quello di creare e sviluppare una casa "intelligente" attraverso dei semplici comandi centralizzati. Lo sviluppo tecnologico ha permesso ormai di estendere la centralità del funzionamento del software domotico ai più svariati campi della tecnologia casalinga. Alle funzioni base si può aggiungere la centralizzazione della sicurezza, attraverso il collegamento del citofono e delle telecamere a circuito chiuso (qualora ci fossero)

alla televisione e al cellulare (se si dovesse essere fuori di casa); un impianto domotico può avere la capacità di avvertire la presenza di una o più persone all’interno della casa e regolare di conseguenza la temperatura, anche in base all’umidità esterna, la capacità di aprire o chiudere le tende della stanza occupata in quel momento in relazione alla luminosità, all’intensità e alla direzione della luce solare, oppu-

re regolare l’intensità delle luci artificiali quando la luminosità esterna è minore rispetto al dovuto oppure è assente. E inoltre l’impianto può e deve saper gestire il filtro delle piscine, l’irrigazione del giardino e tutti gli apparecchi domestici (forni, lavatrici, lavastoviglie) per evitare sovraccarichi alla rete elettrica. Infine, unadellefunzioniprincipali,deve essere quella di gestire la sicurezza della casa, attraverso la sincro-

nizzazione di telecamere a circuito chiuso per controllare gli accessi, gli antifurto e gli antirapina, gli allarmi antincendio, antifumo o contro le fughe di gas.Tra un po’ di tempo sarà probabilmente possibile anche un maggiore controllo a distanza grazie a internet. Per rispondere a tutte queste richieste, le aziende di domotica devono sviluppare i propri impianti rispettando delle determinate caratteristiche.

Sistema semplice e con costi contenuti . Essendo diretto a un pubblico vasto ed eterogeneo il sistema domotico deve essere di semplice utilizzo, senza rischi per chi ancora deve scoprirne tutte le potenzialità; deve essere, inoltre, continuo e affidabile; deve anche essere dotato di un’interfaccia facile da comprendere e da usare, magari con qualche semplice click, senza complicare troppo i comandi. Non può essere soggetto a guasti, malfunzionamenti o interruzioni anche momentanee dei propri servizi, data l’importanza che il sistema riveste, soprattutto quando comprende tutti i campi tecnologici di ampi appartamenti o ville; infine deve mirare principalmente al risparmio energetico e alla diminuzione delle spese. Si risparmiano gli sprechi perché il sistema intelligente controlla sempre tutto ciò che deve o non deve essere acceso. Si risparmiano i costi, quindi, perché non si spreca energia e il costo del sistema rimane contenuto (in relazione all’estensione delle funzioni) e asseconda la possibilità e le esigenze di acquisto dei vari tipi di utenti.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.