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IL ROVER PERSEVERANCE

di Margherita Arena

L’invio del rover Perseverance è stato il centro della missione spaziale per l’esplorazione del pianeta Marte sviluppata dalla NASA, Mars 2020. Il suo lancio è avvenuto con successo il 30 luglio 2020 e l’atterraggio sulla superficie di Marte il 18 febbraio 2021.

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In particolare la missione Mars 2020 fa parte di un programma di esplorazione più complesso, Mars Exploration Program della Nasa. I principali obiettivi che la NASA si è prefissati sono quattro: • Determinare se la vita sia mai esistita su

Marte: infatti la missione di Perseverance si concentra sugli studi della superficie del pianeta cercando tracce di vita microbica. • Determinare il clima di Marte: infatti, grazie a dei particolari strumenti, il rover dovrebbe essere in grado di raccogliere abbastanza dati da permetterci di capire se in passato si potesse essere create delle condizioni climatiche favorevoli alla vita sul pianeta. • Descrivere la geologia di Marte: lo scopo è quello di capire i processi geologici che il pianeta ha subito nel tempo, e il rover

inoltre è progettato per prelevare dei campioni da poi riportare sulla terra, così da permettere agli scienziati di esaminarli. • Preparazione all’esplorazione umana: il rover, raccogliendo varie informazioni, aiuterà a capire come preparare per le missioni umane prefissate per il 2030. Una delle tante informazioni che Perseverance sta raccogliendo è la produzione di ossigeno nell’atmosfera marziana, ricca di anidride carbonica. Il rover Perseverance è stato sviluppato apportando solo delle modifiche al suo predecessore Curiosity, e perciò ha avuto un costo minore rispetto a quello che avrebbe avuto se fosse stato progettato da zero.

Le modifiche apportate rispetto al rover precedente riguardano la precisione dell’atterraggio, migliorata del 50% grazie al sistema Range Trigger; ha contribuito alla riuscita dell'atterraggio anche un innovativo sistema di riconoscimento delle caratteristiche del sito di atterraggio (Terrain-Relative Navigation), che consiste nell’evitare zone pericolose o complicate grazie al confronto di mappe ad alta

Tutte le foto sono prese da: https://www.nasa.gov

definizione recuperate grazie a delle sonde inviate negli anni passati e le immagini raccolte in diretta durante l’arrivo. Questo è stato molto utile poiché il 99% delle zone che erano state considerate favorevoli per la composizione del suolo si sono rivelate pericolose per la presenza di ostacoli in superficie, come rocce, visibili soltanto negli ultimi momenti. Oltre a questi sono stati aggiornati anche dei meccanismi per calcolare la pressione atmosferica del pianeta (MEDLI2), che sarà utile conoscere per le missioni future. Inoltre sono state aggiunte molte telecamere, che hanno immortalato i momenti dell’atterraggio, ma non solo sono presenti anche due microfoni, perciò è possibile sentire tutti i rumori presenti sul pianeta rosso. Pochi giorni fa, il 18 Marzo, inoltre il rover ha immortalato con dei fotogrammi un dust devil, ovvero dei vortici di aria vorticosa che sollevano polvere dalla superficie del pianeta: questo fenomeno, presente anche sulla terra, ci era già noto perché era stato visto durante le missioni Viking negli anni ’70.

Se pur arrivato da relativamente poco tempo, Perseverance ha già raccolto moltissime informazioni, che ogni giorno aumentano. È possibile tenersi aggiornati grazie al sito ufficiale della NASA su cui vengono pubblicate non solo le informazioni, ma anche contenuti multimediali come foto, video e audio.

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