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Le due vite di Dante

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Chakravorti è il nuovo palleggiatore della “Wimore Parma”, ma la sua storia racconta molto più di questo

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Dante nasce in Texas da madre parmigiana (Lucia Vettori) e da padre americano di origini indiane (Bob Chakravorti). Cresce a Chicago e fin dall’età di due anni, mentre gioca a basket e football americano, nutre la passione per i numeri. Raggiunta la soglia dei 14 anni, grazie a una proposta scolastica, si approccia alla pallavolo, e presto se ne innamora. Si trasferisce in California per il college, grazie a

LE DUE VITE DI DANTE

una borsa di studio guadagnata con le sue qualità pallavolistiche. Quattro anni dopo si laurea in ingegneria informatica, sotto l’orma della madre, direttrice della facoltà di informatica di Chicago, coronando quella passione che tanto l’aveva affascinato fin da piccolo. Intanto il sogno della pallavolo era cresciuto con lui: durante gli anni del college si guadagna un posto da palleggiatore nelle nazionali giovanili degli USA, fino all’under 21. Nel 2019 arriva in Italia per giocare: un vero e proprio tuffo nel vuoto. Non conoscendo la lingua, si serve dello spagnolo e dell’inglese per approcciare a un mondo del tutto nuovo. Trascorre il primo anno da non tesserato e impara l’italiano in fretta, passando da una squadra all’altra: comincia la gavetta. Nell’anno 2021/22, arrivato alla “Synergy Mondovì”, inizia a lavorare per un’azienda, part-time durante il campionato e full-time fuori campionato, cominciando a costruirsi una carriera al di fuori dello sport. Finisce l’annata alla “Pool Libertas Cantù”, per appro-

Parma è sempre stata per lui una seconda casa, come lo è stato il palazzetto per la madre cresciuta con il mito di Kim Ho-chul

dare finalmente alla “Wimore Parma”. Parma è sempre stata per lui una seconda casa, come lo era il palazzetto dello sport per la madre, cresciuta con il mito di Kim Ho-chul, brillante palleggiatore della “Santal Parma” degli anni ’80, rimasto nel cuore e nella memoria di molti appassionati. La carriera lavorativa da ingegnere informatico l’ha accompagnato e lo sta accompagnando insieme a quella sportiva: due lavori che non si incontrano, ma che grazie al mutuo aiuto dei compagni di squadra e dei colleghi, sono portati avanti con successo. Ora lavora full-time dalle 8:00 fino alle 18:00 e dal posto di lavoro, tra una biciclettata e l’altra, arriva dai compagni per allenarsi. Qui il regista ha tanta voglia di crescere con la squadra che sta riaccendendo l’amore dimenticato per la pallavolo a Parma. Del futuro non ne vuole sapere nulla, avendo imparato fin dal college a pensare una settimana alla volta. Oggi Dante, mente della squadra, porta avanti con umiltà le due passioni a cui tanto non vuole rinunciare: domani si vedrà.

di Rocco Rovito

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